Ti pagavano poco?“Un po’, almeno pagava l’affitto”.Dalla Romania in Italia come sei venuto?“Ho pagato 2000 dollari, ho pagato la Visa, neanche non mi ricordo,avevo una Visa per andare in Lussemburgo, qualcosa del genere,dopo non mi ha fermato nessuno, non mi ha chiesto niente nessunoe sono venuto qua. Però dopo dal 2000 fino al 2003 non sono andatoin Romania, perché se andavo non potevo più tornare. Erano quelleleggi là...che non si poteva fare niente. Dopo è cambiato tutto”.Quindi dopo 7 mesi a Roma sei venuto a <strong>Bergamo</strong>?“A Brescia. A Brescia ho cominciato a lavorare, ho cominciato a lavorare,per un lungo periodo con questi qua a lavorare, con un Bresciano,un carpentiere. Però lavoravo, e pagavano”.Ci sono tanti <strong>Rumeni</strong> sul lavoro?“Ci sono tanti <strong>Rumeni</strong> in Italia, ci sono tanti <strong>Rumeni</strong> in Spagna, cisono tanti <strong>Rumeni</strong> dappertutto. Solo a casa non ci sono più, basta,sono rimasti solo i vecchi”.Infatti in Romania ci sono altri immigrati a lavorare...“Adesso vengono i Pakistani, vengono i Cinesi...” (int. 8).Questo ragazzo vive a Rovato in affitto, si è sposato due anni fa conuna ragazza che già conosceva in Romania ed è riuscito a farlavenire in Italia con il ricongiungimento familiare, solo dopo averregolarizzato la sua presenza in Italia, pagando ben 1000 euro perriuscire ad ottenere i documenti necessari. Non ha parole positiveper raccontare la sua esperienza lavorativa in Italia nel settoreedile. In particolare, il suo problema sono gli straordinari, che nonsolo non gli vengono pagati in busta paga, ma che spesso e volentierinon gli vengono pagati del tutto o solo con molto ritardo.Quali sono le cose peggiori dell’Italia che hai vissuto in questi 7anni?“Le persone. Proprio gli italiani. Loro ci sono sempre quando hannobisogno, appena ti giri, apposto. O io ho incontrato solo delle personecosì o non lo so. E dicevo anche prima ai ragazzi, caspita, ma propriotutti, queste persone qua le incontro solo io”.46
Sul lavoro le hai incontrate queste persone?“Sul lavoro. Anche per la casa, per tutto, hai un euro, ti lasciano conun centesimo. Non so come fanno a prenderti tutto. Io ho lavorato, misono spaccato la schiena, sono nove mesi che proprio lavoro, lavorandocosì, adesso sto lavorando 12, 14 ore al giorno, prima lavoravoanche di più, ho fatto 360 ore nel mese di agosto e i soldi non li hopresi. Non va bene. Se lavori e prendi i tuoi soldi sei a posto, ma selavori e dopo non ti prendi i tuoi soldi. Fanno di tutto per non pagare,non è per la busta paga, perché per la busta paga a dir la verità nonlavoravo, se devo lavorare per la busta paga vado in una fabbrica enon mi ritrovo con la schiena rotta. Il problema è quello, soldi...tidicono che ti danno e alla fine non te li danno, ti fanno lavorare comeun disperato, dici li prendo li prendo li prendo, alla fine non li prendipiù, prendi solo la busta paga. E intanto ti rompi la schiena. Perchése uno lavora otto ore no?dopo otto ore devo stare ancora al lavoro,le 4 ore in più o me le paghi come è giusto, il doppio, se no niente.Neanche me li metti in busta paga, perché ci sono dei problemi, diqua e di là, io non prendo niente, cosa faccio? Praticamente qua a<strong>Bergamo</strong> su questo cantiere qua è la più brutta delle cose che misono mai successe. Il peggiore...un cantiere...come lavoro va benissimo,però come persone che ho incontrato e come pagamenti...in piùsono stati capaci anche a fare delle firme false, niente, niente soldi.Adesso stiamo cercando, con i sindacati stiamo facendo...niente, nonce la faccio. Dopo non riesci più a pensare al lavoro, continui a pensarecosa faccio? I soldi li prendo o non li prendo? Li prendo o nonli prendo? Perché se vado via tra 5 anni a me non mi interessa chemi fai le buste paga, mi interessano i soldi per quando torno a casamia[...]. Qua in Italia devi trovare la persona giusta, che ti paga perquello che sai fare, se no...meglio andare a casa, stare tranquilli, apescare, così”.Tu cosa pensavi di trovare in Italia?“La verità è che non è che ho saputo cosa trovavo qua, mamma mia,se sapevo non andavo via da casa. Stavo là, come diceva mio padre,come un verme, non avevo problemi, appena mi mancava qualcosa...papà, sai ti voglio bene [...]. Adesso a dicembre provo ad andare, dovevoandare a settembre ma non sono usciti i documenti per il bam-47
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