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Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006

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adesso con l’apertura delle frontiere con la Romania [...] Abbiamovarie età, dalla ragazza di 25, 30 anni che però in Romania, in Biellorussia,in Ucraina è già laureata, quindi ha già una cultura suaalla base, come arrivano persone di 40, 50 anni che però sono giànonne. Anche perché là si sposano molto presto e partono già con laconvinzione ben precisa di rimanere qui anche solo pochi anni, permettere da parte il gruzzolo, i soldi che a loro servono per realizzareun sogno, per realizzare una cosa, vuoi per far sposare i figli, vuoi farcontinuare gli studi ai figli, vuoi finanziare, finire di pagare il mutuodella casa e poi basta, loro prendono e se ne vanno. Rispetto a personeche sono qui da tanti anni, africane, peruviane, boliviane, chesono già insediate nel territorio di <strong>Bergamo</strong> con la famiglia, quindirimangono per più anni. Invece come dicevo prima c’è un via vai incredibiledelle persone dell’Est [...] Beh, abbiamo visto allargare leporte notevolmente, questo non so se è una cosa positiva o negativa.Anche perché sinceramente alcuni contratti non sono ben chiari, cioènon sai se ti serve esclusivamente perché rientri nella categoria perrinnovare o per fare la carta di soggiorno oppure se è una scelta dilavoro vera e propria. Anche perché c’è un turnover incredibile, cisono persone che rimangono qui a lavorare 1 mese, 2 mesi, 3 mesi,quindi poi se tornano nel loro Paese e basta, non tornano più, o sehanno sistemato la loro posizione a livello di documenti. Questo comedomanda ce la poniamo, ce la stiamo ponendo, sopratutto con lepersone più giovani. Anche perché la carta di soggiorno diciamo chenon serve, ma se decidi di aprire un mutuo o un contratto d’affittote la chiedono. Quindi le assunzioni non sai fino a che punto sonoveritiere” (int. 1).Quello che è importante mettere in luce qui, al di là delle esperienzelavorative spesso difficili e pesanti di queste donne, sono glieffetti imprevisti dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea.Innanzitutto, è opportuno ricordare che per i Paesi neocomunitarila libera circolazione dei lavoratori si applica solo ad alcunisettori, tra cui quello di cura. Per questo l’intervistata ipotizzala possibilità che stipulare dei contratti in questo settore possadivenire un modo per ottenere una carta di soggiorno. L’ingresso36

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