Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006
Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006
Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
“Straordinariamente tutte e due le cose. Perché si modifica un po’ ilcontesto delle ragazze che arrivano qua, perché con la possibilità diandare e venire, le scelte sono sempre più scelte, quindi arrivano quaragazze che già sanno, è aumentato il numero delle ragazze che vengonoqua già sapendo cosa vengono a fare. Naturalmente comunquenella maggior parte dei casi è sempre l’ipotesi di un lavoro regolareche le porta qua e il loro poter essere libere, il loro poter circolare liberamente,avendo tolto al protettore quest’arma di ricatto del permessodi soggiorno, che ti do o non ti do, dei documenti, che ti do o non ti do,perché in fondo puoi anche averli persi e se sei cittadino europeo lopuoi anche dimostrare ha variato un po’ la situazione. Che cosa si puòfare? Senz’altro cercare di creare delle opportunità diverse, però quiil problema è un problema di carattere politico” (int. 10).Parlare di prostituzione è particolarmente delicato, perché i clientidi queste ragazze sono Italiani, persone normali, persone giovani.Parlare di prostituzione è difficile, perché su questo business guadagnanoanche gli Italiani. Parlare di prostituzione fa male, perchémette in evidenza tutte le cose che dovrebbero essere fatte, e chevengono tralasciate. E non serve a niente risolvere la questione accusandoqueste ragazze di aver saputo, o di sapere, il mestiere chesarebbero andate a fare.“Questi sono i problemi legati a queste ragazzine rumene...che poivengono da situazioni assurde. Non sono persone destrutturate, sonopersone che non sono state mai strutturate, perché a 15 anni su unastrada...poi per carità loro...c’è chi ci sta dentro in questa situazionee chi non ci sta dentro, chi non ci sta dentro ma poi si abitua, chi nonsapeva ed è stato venduto, chi sapeva e comunque arriva e non ci stadentro. Il dato di fatto è che non è che una che sapeva è più prostitutadi quella che non sapeva, assolutamente, ci sono ragazze che nonsapevano, che sono arrivate qua quindicenni che si sono abituate,che sono evolute in strada e che poi sono andate a gestire altre ragazzinea 21 o 23 anni. Ci sono quelle che sapevano e non vedevanoun’alternativa, un’altra via di fuga e che dopo due settimane che eranosulla strada disperate sono scappate via e hanno denunciato gli sfrut-100