le specialità localiLa tenuta Cocci Grifoni va a energia verdeIl Pecorino doc sarà nella guida “Slow Wine 2011”di Susanna Maria ScipiTenuta Cocci GrifoniSan Savino di Ripatransone (AP) • Italiatel. 0735.90143www.tenutacoccigrifoni.itRIPATRANSONE | Nel cuore di Ripatransone,in località San Savino, si trova la rinomataTenuta Cocci Grifoni. Questaazienda nasce nel 1970, dedita sin da subitoalla ricerca, all’amore per la terra e allavoglia di trovare la strada migliore perrendere omaggio alle peculiarità dei vitigniautoctoni.Fin dalla metà degli anni Ottanta, <strong>il</strong> suofondatore, Guido Cocci Grifoni intuisce lepotenzialità dei vitigni indigeni e, in unmercato che preferiva dare spazio ai viniinternazionali, inizia le sue sperimentazionisul Pecorino, un vitigno del qualesi aveva testimonianza sin dal 1871 eche all’epoca rischiava di andare perduto.Il Pecorino rivela da subito eccezionali caratteristicheenologiche e, grazie al lavoroe alle intuizioni della Tenuta Cocci Grifoni,riceve <strong>il</strong> riconoscimento della Docnel 2001. Il successo, perpetuato negli anni,non perde lustro, ed è così che, ColleVecchio, <strong>il</strong> Pecorino della Tenuta CocciGrifoni, è stato inserito all’interno di “SlowWine 2011 – Storie di vita, vigne, vini inItalia”, la nuova guida di Slow Food Editore.Si tratta di un riconoscimento davveroimportante, quello che Slow Food leha attribuito, sono infatti solo 186 i “ViniSlow” selezionati in tutta Italia dopo oltre21.000 degustazioni effettuate.Cocci Grifoni si distingue da sempre comeun’azienda vitivinicola attenta alla tradizione,che nonostante possa sembrareanacronistico, non perde occasione dicavalcare l’onda delle nuove tecnologie.Dalle scelte aziendali e di marketing, infatti,non vi è nessun timore nel volersimisurare con realtà sempre più all’avanguardia,con un accento rivolto però allamigliore valorizzazione del passato.È questa la sfida di una (relativamente)piccola azienda territoriale, che porta i saporie gli odori delle nostre colline in giroper lo stivale, sbaragliando i nostri sensi.Ecco perché, l’annuncio di non prendereparte come di consueto a Cantine Aperteha portato con sé un’importante novità:la Tenuta Cocci Grifoni è la prima aziendavitivinicola del Piceno a lavorare ut<strong>il</strong>izzandoenergia verde proveniente da unimpianto fotovoltaico installato in loco icui lavori di allestimento si sono appenaconclusi.Con la Valle dei Piceni sono tornato giovaneErnesto Testa racconta la sua nuova avventura a 78 anni6 |di Laura CastelliLa Valle Dei Piceni| Ristorante Pizzeria CamereMontedinove (AP) • Italiatel. .0736.829486www.lavalledeipiceni.itMONTEDINOVE | Sulla strada Valtesino,nei pressi di Montedinove, a pochi ch<strong>il</strong>ometrida Rotella e a soli 15 minuti da Ascoli,la sosta è d’obbligo a La Valle dei Piceni.Nato da appena due mesi, questo ristoranteha già tutte le carte in regola per diventareuno dei locali più apprezzati delnostro territorio. L’ingrediente principale?In una parola: esperienza. Quella di ErnestoTesta, direttore della struttura. Il condimentoirrinunciab<strong>il</strong>e? L’intraprendenza,mista a tanta passione. Già, perché <strong>il</strong> signorTesta, a 78 anni, ha deciso di rimettersiin gioco, per noia, come racconta luistesso.Trascorso un breve periodo di riposo,non ha saputo resistere lontano dal lavorosvolto da tutta una vita. Originariodi Force, <strong>il</strong> signor Testa vanta, infatti, unalunghissima esperienza nel campo dellaristorazione: ben 35 anni trascorsi in Francia,dove è stato manager di varie strutture,dopo i quali, tornato in Italia, ha lavoratoa Roma, dirigendo diversi bar eristoranti prestigiosi, tra cui <strong>il</strong> bar del teatroBrancaccio, diretto da Gigi Proietti.Una vita che l’ha portato a conoscereogni genere di persona, anche famosa:mentre lavorava in un bar a piazza Risorgimento,a Roma, ha servito un gelato all’expresidente degli Stati Uniti, B<strong>il</strong>l Clinton e asua figlia Chelsea. Da tanta esperienza epassione nasce dunque l’idea di prenderein mano la struttura della Valle dei Piceni,chiusa ormai da molto tempo, per offrirequalcosa di differente dagli altri ristoranti.Una ristrutturazione completa ha riportatoall’antico splendore una caratteristicav<strong>il</strong>la di campagna del Settecento, circondatada splendide e verdi colline, tipichedell’entroterra piceno. La cucina, affidata agrandi chef, è capace di offrire piatti dellatradizione locale e menù ricercati.Il servizio poi, gent<strong>il</strong>e e raffinato, è adattoanche a cerimonie e banchetti. Gli spazi,infatti, non mancano: tre ampie sale sonoin grado di ospitare fino a 250 coperti.La v<strong>il</strong>la è immersa in un grande parco, curatissimo,attrezzato con campo da tennis,campo da calcetto in erba e un parco giochiper bambini.Completa l’ampia offerta della Valle dei Picen<strong>il</strong>a disponib<strong>il</strong>ità di quattro camere, dotatedi tutti i confort e, cosa che non guastamai, di una splendida vista sulla vallatacircostante.
la chiave del successo“Ho scelto <strong>il</strong> territorio”L’Art Hotel di Luca Grella risveglia Comunanzadi Fabiana PellegrinoLuca Grella Pascali ha scelto <strong>il</strong> Piceno. Comunanzesedoc, 44 anni, si sente un priv<strong>il</strong>egiato:ha scelto di fare di Comunanza <strong>il</strong>centro della sua vita e delle sue moltepliciattività e così “ci ho guadagnato in qualitàdella vita”.Discendente della più antica famiglia diComunanza, Grella si definisce un selfmademan, oggi è un consulente legaleda oltre venti anni, ha presieduto laRound Table n. 44 di Ascoli Piceno ed èl’attuale presidente dell’Opera Pia “ErmannoPascali”. Luca Grella, però, è soprattuttoun eclettico: imprenditore agricolonell’ambito della tartuficoltura più innovativae assieme collezionista d’arte e artdealerper le più note case d’aste italiane.Proprio usando la sua passione per l’arteha realizzato a Comunanza <strong>il</strong> “Palazzo PascaliArt Hotel”.Come è arrivata l’idea dell’albergo? Èarrivata qualche anno fa, mentre passeggiavoper <strong>il</strong> centro storico di Comunanza.Era completamente abbandonato e hopensato che era un vero peccato tenerlocosì.Ho deciso di acquistare <strong>il</strong> palazzo più bello,che si affaccia sulla piazza della Chiesaper realizzare una struttura ricettiva, chepotesse portare agli antichi fasti <strong>il</strong> centrostorico di Comunanza.Ed è andata a finire così? Direi di sì, <strong>il</strong> voltodel centro storico è cambiato.Sono stati creati degli spazi museali, dellebiblioteche, inglesi e australiani hanno acquistato,i cittadini hanno ristrutturato, èstato persino costituito un comitato storicodi quartiere.Quindi la sua idea ha funzionato? Hodato <strong>il</strong> là per un recupero coordinato e innovativodel centro storico.Anzi, a dire la verità <strong>il</strong> là è venuto da uncarissimo amico, Adriano Luzi, purtropposcomparso prematuramente, che, oltrevent’anni fa, grazie alla sua sensib<strong>il</strong>itàartistica, aveva capito la bellezza del centrostorico di Comunanza.Qual è l’anima di Palazzo Pascali ArtHotel? Direi senza dubbio la passione ela dedizione. Il cliente da noi si sente comea casa sua. Le nostre suite e i nostrispazi comuni sono tappezzati da opered’arte di giovani autori, in ogni stanza <strong>il</strong>nostro cliente ha a sua disposizione connessioneWI-FI, tv satellitare, iPod, iPade bagni da oltre 15 metri quadrati. Tuttonel prezzo di una camera standard di unqualunque tre stelle.Tutto questo in un solo anno di vita…E da gennaio ci sarà anche una zona fitnesse una piccola spa. Abbiamo cominciatoa febbraio e speriamo di continuarea crescere sempre di più.Organizzate anche eventi culturali neglispazi dell’Art Hotel? Sì. Innanzituttotutte le opere d’arte presenti nell’albergosono in vendita per i nostri clienti,quest’anno abbiamo organizzato mostrepersonali temporanee di giovani artisti eabbiamo ospitato la presentazione per leMarche della Guida Slow Food “Locanded’Italia” 2011 e la presentazione del librodi Antonio Attorre “Schermo piatto: <strong>il</strong> cinemainterpreta <strong>il</strong> cibo”.Qualche impegno per <strong>il</strong> futuro? Per <strong>il</strong>periodo di Pasqua 2011 avremo una mostraantologica dell’artista e fotografo MarioGiacomelli, con oltre 60 foto vintage,facente parte della mia collezione privata.Acquista<strong>il</strong> tuo mazzonelle attività commercialidi Forcesu www.servizifas.ittelefonandoallo 0736.253297| 7INFORMATICA | GRAFICA