SISTEMA DIGITALE DI CONTROLLO - Snam
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<strong>SISTEMA</strong> <strong><strong>DI</strong>GITALE</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong><br />
DA INSTALLARE NELL’IMPIANTO <strong>DI</strong> ____________<br />
SPC/DCS/FIELDBUS/ Rev.0<br />
del 01/08/02<br />
1
I N D I C E<br />
1. PREMESSA<br />
2. CON<strong>DI</strong>ZIONI AMBIENTALI<br />
3. PROGRAMMA <strong>DI</strong> ESECUZIONI LAVORI<br />
3.1 SCAMBIO <strong>DI</strong> INFORMAZIONI ED ELENCO <strong>DI</strong> MASSIMA DEI DOCUMENTI PERIO<strong>DI</strong>CI<br />
4. NORME <strong>DI</strong> RIFERIMENTO E SICUREZZA<br />
5. CARATTERISTICHE GENERALI<br />
5.1 STAZIONI OPERATORE E STAMPANTI<br />
5.2 CARPENTERIA<br />
5.3 CAVI<br />
5.4 MORSETTIERE<br />
5.5 DETTAGLIO ELETTRICO COSTRUTTIVO<br />
5.6 PROTEZIONE CONTRO RUMORI,<strong>DI</strong>STURBI E GUASTI<br />
5.7 PANNELLO PER LA SEPARAZIONE GALVANICA<br />
5.7.1 Centralina allarmi e sistema antincendio<br />
• Cassetti di comando e segnalazione HSV oleopneumatiche<br />
• Allarmi da campo e da altre apparecchiature<br />
• Comandi di blocco da e per il Terminale di Mex<br />
• Allarmi da riscaldatori elettrici<br />
5.7.6 Schede di separazione galvanica per gli allarmi da campo<br />
6. DESCRIZIONE FUNZIONALE DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
6.1 ALIMENTAZIONI<br />
6.2 CARATTERISTICHE HARDWARE DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
6.2.1 Schede di ingresso e uscita<br />
6.2.2 Ingressi digitali (allarmi da campo)<br />
6.2.3 Porte seriali parallele<br />
7. STRUMENTAZIONE DA INSTALLARE IN CAMPO<br />
7.1 TRASMETTITORI ELETTRONICI <strong>DI</strong> PRESSIONE <strong>DI</strong>FFERENZIALE,PRESSIONE<br />
RELATIVA,TEMEPRATURA GAS E POSIZIONATORI<br />
7.2 ATTUATORI ELETTRICI<br />
8. LINEE <strong>DI</strong> COMUNICAZIONE<br />
9. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEI LOOP <strong>DI</strong> REGOLAZIONE<br />
TELECONTROLLATI PER PRESSIONE RELATIVA<br />
9.1 GESTIONE DELL’IMPIANTO DALLE STAZIONI OPERATORE<br />
9.2 STORICIZZAZIONE EVENTI,ALLARMI E SEGNALI<br />
10. IMPIANTO <strong>DI</strong> COMANDO , <strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON BLOCCO<br />
10.1 DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> COMANDO,<strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON BLOCCO<br />
DELLA LINEA<br />
10.2 LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />
10.2.1 Descrizione del Sistema di comando , controllo e sicurezza con blocco della linea<br />
10.3 INSERIMENTO E <strong>DI</strong>SINSERIMENTO DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />
10.3.1 Sequenza di inserimento della linea di riserva al posto di una delle tre linee<br />
10.3.2 Disinserimento della linea di riserva<br />
2
10.4 NOTE GENERALI<br />
11. DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> TELEMISURE<br />
11.1 CALCOLO DELLA PORTATA COMPENSATA<br />
11.2 CAMPI SCALA TRASMETTITORI<br />
12. <strong>DI</strong>AGNOSTICA DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
12.1 <strong>DI</strong>AGNOSTICA DELLE ALIMENTAZIONI<br />
12.2 <strong>DI</strong>AGNOSTICA PROCESSO E <strong>CONTROLLO</strong><br />
13. <strong>DI</strong>MENSIONAMENTO DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
13.1 SEGNALAZIONI ED ALLARMI GENERALI DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
13.2 ALLARMI E SEGNALAZIONI DA CAMPO<br />
13.3 ALLARMI DA APPARECCHIATURE ESTERNE AL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong><br />
13.4 VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECONTROLLATE E MOTORIZZATE<br />
13.5 MISURE DA TRASMETTERE<br />
14. MODALITA’ PER LE SEGNALAZIONI A VIDEO DEL SINOTTICO DELL’IMPIANTO<br />
15. COLLAU<strong>DI</strong> E INSTALLAZIONE<br />
15.1 ISPEZIONI E PROVE <strong>DI</strong> COLLAUDO IN FABBRICA<br />
15.2 INSTALLAZIONE<br />
15.3 COLLAU<strong>DI</strong> IN LOCO<br />
16. ASSISTENZA<br />
16.1 CORSO <strong>DI</strong> ADDESTRAMENTO PERSONALE DEL CLIENTE<br />
16.2 GARANZIA<br />
16.3 PARTI <strong>DI</strong> RICAMBIO<br />
17. MOBILIA PER IL <strong>SISTEMA</strong> <strong>CONTROLLO</strong> STAZIONE<br />
18. ALLEGATI<br />
LEGENDA :<br />
<strong>DI</strong>SP =<br />
Centro di controllo remoto<br />
RTU =<br />
Remot terminal Unit<br />
FF = Fieldbus Foundation<br />
UPS =<br />
Sistema di continuità alimentazione elettrica<br />
MODBUS RTU = Protocollo di comunicazione proprietario tra RTU e DCS<br />
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1. PREMESSA<br />
La presente specifica di progetto definisce le caratteristiche del Sistema digitale di controllo e<br />
automazione dell’ impianto di ________ con sistema di comunicazione digitale con la<br />
strumentazione da campo utilizzando il protocollo FIELDBUS FOUNDATION (trasmettitori<br />
elettronici, posizionatori e attuatori elettrici) .<br />
La ditta fornitrice del Sistema digitale di controllo dovrà svolgere le seguenti attività:<br />
- sviluppare l’ingegneria di progetto e di dettaglio<br />
- emettere le specifiche complete di schemi a blocchi di tutto l’impianto<br />
- sviluppare il software per : il controllo dell’impianto (comprendente tutte le logiche di<br />
seguito specificate) , la configurazione e la gestione della strumentazione da campo , il<br />
colloquio con l’RTU e interfacciamento operatore – stazioni operatore<br />
- sviluppare il software per il colloquio con gli attuatori elettrici FF forniti da altri<br />
- fornire tutto l’hardware necessario<br />
- collaudo in fabbrica , trasporto e posa in opera del Sistema digitale di controllo , previo<br />
recupero dei quadri elettrici attualmente installati (quadro di separazione galvanica e<br />
sinottico)<br />
- fornire tutta la strumentazione da campo prevista nella specifica “Descrizioni delle<br />
prestazioni relative alla fornitura in opera” (trasduttori ecc)<br />
- fornire i cavi di collegamento Sistema digitale di controllo / strumentazione da campo<br />
(incluso i cavi di collegamento degli attuatori elettrici – comando mediante FF )<br />
- fornire i cavi di collegamento tra il Sistema e le varie apparecchiature all’interno del<br />
fabbricato ( UPS, quadro di controllo gruppo elettrogeno , quadro di alimentazione e<br />
distribuzione )<br />
- fornire i cavi di collegamento relativi alle valvole di sicurezza ed al livellostato<br />
- smontaggio dei trasmettitori elettronici esistenti e montaggio dei nuovi (FF)<br />
- cablaggio degli attuatori elettrici ( comando mediante FF e potenza)<br />
- cablaggio nel Sistema digitale di Controllo degli allarmi da campo ( scatto valvola di<br />
sicurezza e alto livello) e degli allarmi dalle altre apparecchiature elettriche (punto 13.3)<br />
- collaudo in loco comprendenti : prove standard del fornitore , prove in bianco con l’impianto<br />
, prove funzionali per accettazione provvisoria<br />
- addestramento del personale<br />
- elaborazione della documentazione finale del sistema<br />
- fornire l’assistenza post avviamento<br />
- fornire la garanzia contrattuale<br />
- fornire i pezzi di ricambio<br />
La ditta fornitrice del Sistema digitale di controllo dovrà comunque svolgere tutte le attività e fornire<br />
tutti i materiali riportati nella “Descrizione delle prestazioni relative alla fornitura in opera del<br />
Sistema digitale di controllo e della strumentazione digitale da campo per il l’impianto di ________<br />
allegato.<br />
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Il Sistema digitale di controllo sarà adibito all’esercizio dell’ impianto di _________ e sinteticamente<br />
dovrà provvedere :<br />
➼ alla gestione della regolazione elettronica per pressione relativa e per portata compensata dei<br />
gruppi di regolazione con telecomando della posizione del set-point del regolatore di pressione<br />
relativa (punto 9)<br />
➼ al comando ed alla segnalazione della valvola di intercettazione HSV 16 (punto 5)<br />
➼ all'esecuzione della sequenza logica per l’inserimento ed il disinserimento della linea di riserva<br />
(punto 10)<br />
➼ all'esecuzione delle sequenze di blocco per alta e bassa pressione portata e per inversione di<br />
flusso (punto 10)<br />
➼ al calcolo della portata compensata secondo le Norme ISO 5167 ed AGA NX 19 di ogni linea<br />
del Terminale -flusso diretto- (punto 11)<br />
➼ alla telemisura della pressione relativa, temperatura e portata compensata di tutte le linee del<br />
Terminale -flusso diretto- (punto 11)<br />
➼ alla gestione dei comandi, degli allarmi e delle segnalazioni dell'impianto sia in comando locale<br />
che a distanza dal <strong>DI</strong>SP (punto 13)<br />
➼ alla separazione galvanica degli allarmi da campo o da altri Quadri elettrici esterni (UPS,<br />
Gruppo Elettrogeno , Quadro di alimentazione) acquisiti in modo “discreto” (punto 13)<br />
➼ al comando e alla segnalazione dell’Impianto antincendio (punto 5)<br />
➼ alla visualizzazione del sinottico a video di tutto l'impianto (regolazioni e linee di misura ), con<br />
l'indicazione in tempo reale dello stato delle valvole d'intercettazione telecomandate e delle<br />
misure in unita' ingegneristica (punto 14)<br />
➼ alla storicizzazione degli allarmi e degli eventi d'impianto (punto 9)<br />
➼ alla storicizzazione e rappresentazione grafica delle variabili dell’impianto-grandezze<br />
analogiche- (punto 9)<br />
➼ ad interfacciarsi digitalmente con tutta la strumentazione in campo (trasmettitori , posizionatori<br />
elettropneumatici ) mediante il protocollo di comunicazione FIELDBUS FOUNDATION (punto<br />
7)<br />
➼ ad interfacciarsi digitalmente con gli attuatori elettrici in campo mediante il protocollo di<br />
comunicazione FIELDBUS FOUNDATION (punto 7)<br />
➼ ad interfacciarsi digitalmente con l’RTU (Remote terminal Unit) mediante protocollo seriale<br />
MODBUS RTU SNAM (punto 6)<br />
5
➼ ad interfacciarsi l’RTU (Remote terminal Unit) mediante contatti discreti (ON-OFF)<br />
➼ a produrre automaticamente la documentazione del sistema e dell’impianto con possibilità di<br />
stampa locale su di una apposita stampante.<br />
➼ alla gestione e calibrazione della strumentazione da campo come da specifiche allegate<br />
➼ alla gestione archivio storico e di manutenzione della strumentazione da campo<br />
2. CON<strong>DI</strong>ZIONI AMBIENTALI<br />
Le condizioni ambientali del luogo sono:<br />
Clima:<br />
temperato<br />
Altitudine:<br />
0 s/m<br />
Temperatura ambiente: –10° + 40° C<br />
Umidità relativa: 70% a 35°C<br />
Il luogo di lavoro è classificato ai fini della normativa CEI EN 60079-10 come sottoriportato:<br />
Sala controllo: luogo non pericoloso<br />
Area impiantistica: zona 1 e zona 2<br />
Gli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione dovranno essere realizzati secondo<br />
quanto previsto nella norma CEI EN 60079-14.<br />
I materiali da utilizzare nei luoghi con pericolo di esplosione dovranno essere in esecuzione<br />
EEx-d oppure EEx-i idonei per zona 1 o 2 con certificato di conformità alle Norme CEI EN<br />
50014 – 50020 e marcatura Ex CE in conformità al DPR 126 del 23.03.98 gruppo e categoria II<br />
2G/3G.<br />
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3. PROGRAMMA <strong>DI</strong> ESECUZIONE DEI LAVORI<br />
L’Appaltatore dovrà presentare un programma lavori indicando tutte le fasi di avanzamento delle<br />
opere ed in particolare:<br />
- ricevimento per ordine<br />
- termine elaborazione tecnica specifica relativa alla ingegnerizzazione del sistema sia<br />
hardware che software<br />
- collaudo interno fornitore<br />
- collaudo in fabbrica con cliente<br />
- trasporto e consegna in campo<br />
- posizionamento ed allacciamento cavi<br />
- prove standard fornitore<br />
- prove in bianco e sequenze<br />
- precollaudo con Tele<br />
- collaudo con <strong>DI</strong>SP<br />
- accettazione definitiva<br />
3.1 SCAMBIO <strong>DI</strong> INFORMAZIONI ED ELENCO <strong>DI</strong> MASSIMA DEI DOCUMENTI PERIO<strong>DI</strong>CI<br />
L’Appaltatore provvede a designare un Responsabile del progetto cui sono affidati i seguenti<br />
compiti:<br />
Funzioni di collegamento con la Committente<br />
Costituisce l’interfaccia unica da parte dell’Appaltatore, assicurando altresì la dovuta riservatezza<br />
nello scambio d’informazioni<br />
Rispetto delle clausole contrattuali e accettazione di eventuali modifiche di queste<br />
Compilazione di relazioni sullo stato avanzamento lavori su richiesta della Committente<br />
Organizzazione di incontri periodici (ogni volta sussistano le condizioni opportune).<br />
Lo scambio delle informazioni e dei documenti consiste principalmente in:<br />
Disegni costruttivi<br />
Situazioni mensili<br />
Disegni morsettiere e connettori<br />
Schemi funzionali<br />
Specifiche di collaudo<br />
Manuali operativi<br />
Manuali di manutenzione<br />
Manuali tecnici<br />
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4. NORME <strong>DI</strong> RIFERIMENTO E SICUREZZA<br />
Si riporta di seguito a titolo esemplificativo e non esaustivo, le normative tecniche e la legislazione<br />
a cui ci si dovrà attenere nell’esecuzione delle opere:<br />
DPR 547 del 27.4.55 – norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro<br />
D.Lgs. 626 del 19.9.94 – attuazione delle direttive 89/291/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE,<br />
90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e<br />
della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro<br />
DPR 303 del 29.3.56 “Norme generali per l’igiene del lavoro”<br />
Legge 186 dell’1.3.68 – disposizione concernente la produzione dei materiali, apparecchiature,<br />
macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici<br />
Legge 46 del 5.3.90 – norme per la sicurezza degli impianti e regolamento di attuazione del DPR<br />
447 del 6.12.91<br />
Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la<br />
presenza di gas – prima edizione, ottobre 1996. Parte 10: classificazione dei luoghi pericolosi<br />
Norma CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la<br />
presenza di gas – prima edizione, gennaio 1998. Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo<br />
di esplosione per la presenza dei gas (diversi dalle miniere)<br />
Norma CEI 20-22: prova dei cavi non propaganti l’incendio – terza edizioni ,1987<br />
Norma CEI 64-8: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in<br />
corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua – quarta edizione, 1998<br />
Guida CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere, esplosive per la presenza di gas. Guida<br />
alla classificazione dei luoghi pericolosi – 2000<br />
Tabella IEC 364-5-523: portate di corrente in regime permanente nei conduttori e nei cavi posati in<br />
aria e in terra, in rame e in alluminio<br />
Norme UNI per ogni categoria d’impianto<br />
Leggi, D.M. e circolari in materia di prevenzione incendi<br />
Norme generali, prescrizioni, regolamento, disposizioni varie emanate dalle aziende erogatrici<br />
dei pubblici servizi (acqua, energia elettrica, gas metano, fogne).<br />
D.Lgs. 494 del 14.8.96 integrata con D.L. 528/99 – attuazione della direttiva 92/57/CEE,<br />
concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o<br />
mobili e successive integrazioni o modifiche<br />
D.Lgs 115 del 17.3.95 “Attuazione Direttiva CEE 92/59”<br />
D.Lgs 615 del 12.11.96 di attuazione della “Direttiva Compatibilità Elettromagnetica (EMC)<br />
CEE 89/336, 92/31, 93/68.<br />
D. Lgs 126 del 23.03.98 – “Attuazione della Direttiva Europea 94/9/CE”<br />
Norme IEC 61158 type 1, IEC 61158.2, IEC 61158.3&4,IEC 61158.5&6 – relative alla<br />
comunicazione mediante protocollo FIELDBUS FOUNDATION<br />
BT 73/23 e 93/68/CEE direttiva bassa tensione<br />
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5. CARATTERISTICHE GENERALI<br />
5.1 STAZIONI OPERATORE E STAMPANTI<br />
Il DCS dovrà essere composto da:<br />
➼2 stazioni operatore con sistema operativo windows complete di video grafici a colori ( ≥19"),<br />
con risoluzione di almeno 1280 x 860 pixel , con possibilita' di operare in modo “operatore” ; in<br />
caso di guasto di una stazione , l’altra dovrà lavorare in modo indipendente ed almeno una delle<br />
due dovrà avere la possibilità di programmazione e configurazione del sistema .<br />
Se cio' non fosse possibile dovra' essere previsto in aggiunta un adeguato hardware per l'esecuzione<br />
della funzionalita' sopraccitata.<br />
Le caratteristiche minime delle stazioni dovranno essere :<br />
256 MB RAM- 512 KB Cache memory<br />
18 GB Hard disk<br />
20/48X CD Drive<br />
➼memoria centrale e disco rigido in modo da garantire un utilizzo dell’ hardware sempre inferiore<br />
al 70%<br />
➼2 tastiere operatore tipo querty con mouse<br />
➼n.1 stampante grafica a 132 colonne B/N con velocita' di stampa di almeno 200 caratteri al<br />
secondo per la stampa in continuo degli eventi e su richiesta dell’operatore, per una stampa a<br />
spot degli ultimi 200 eventi.<br />
Allo scopo dovrà essere previsto uno storico eventi in grado di gestire, memorizzare, stampare ed<br />
eventualmente anche escludere o nascondere dal database, tutti i passaggi di stato (allarmi,<br />
segnalazioni, comandi, eventi). Tali operazioni dovranno poter essere eseguite dall’operatore.<br />
➼1 stampante grafica HARD COPY a colori in grado di stampare: schemi d’impianto, trend ,grafici<br />
ed eventi.<br />
Inoltre le stazioni operatore , dovranno essere integrate con un software di gestione dell’impianto<br />
con le funzionalità riportate al punto n° 6.<br />
5.2 CARPENTERIA<br />
Ogni pannello del sistema avrà le seguenti dimensioni di massima : altezza 2000 mm, profondità 900<br />
mm e larghezza 800 mm .<br />
L'esecuzione dovrà essere con grado di protezione di almeno IP 30 , a porte aperte le<br />
apparecchiature dovranno garantire un grado di protezione IP20.<br />
Tutti i pannelli costituenti il sistema saranno costituiti da una struttura portante in lamiera di acciaio<br />
pressopiegata e ribordata di spessore 20/10 ; dovranno essere accessibili dal fronte per mezzo di<br />
porte munite di cerniere di tipo invisibile munite con guarnizioni per protezione contro la polvere e<br />
maniglie di apertura complete di serratura a chiave e dal retro mediante asportazione delle pareti<br />
posteriori fissate con viti.<br />
In tutti i pannelli dovranno essere previste lampade di illuminazione interna a 230 V c.a..<br />
Le varie sezioni dei pannelli dovranno essere collegate alle barre di terra previste internamente.<br />
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Le porte di chiusura degli eventuali pannelli interni girevoli dovranno essere collegate tramite<br />
trecce di adeguata sezione alle barre di terra.<br />
L'armadio dovrà essere adatto per la posa a parete e per il fissaggio a pavimento con ingresso<br />
cavi dal basso mediante opportuni profilati e morsetti per ammaraggio cavi.<br />
Tutte le pareti laterali dovranno essere del tipo smontabile.<br />
Dovranno essere previsti i golfari smontabili necessari per le operazioni di caricamento e<br />
scaricamento dai mezzi di trasporto.<br />
All’interno di ogni armadio dovrà essere prevista una tasca portadocumentazione.<br />
La verniciatura del quadro dovrà essere eseguita in conformità alla Norma GASD C9.12.00 par. 2.2.1 o<br />
2.2.2 e GASD C9.12.03.<br />
Il colore del quadro finito dovrà essere grigio RAL 7032 con bucciatura fine , mentre le piastre di<br />
supporto apparecchiature saranno con tonalità arancio antinfortunistica.<br />
Dovrà inoltre essere previsto un eventuale sistema di raffreddamento automatico comandato da<br />
termostati in grado di garantire il corretto funzionamento del DCS ubicato in un ambiente con<br />
temperature comprese fra 0 + 50 °C<br />
5.3 CAVI<br />
I contrassegni dei conduttori con sezione superiore a 1 mmq dei vari sottosistemi dovranno essere<br />
rispondenti alla pubblicazione IEC 391 (individuazione dipendente da entrambi i morsetti).<br />
Ogni estremità di ogni conduttore dovrà essere contrassegnata utilizzando contemporaneamente<br />
sia il simbolo del morsetto cui essa è connessa sia quella del morsetto cui è connessa l’altra<br />
estremità.<br />
Il contrassegno di ogni estremità sarà completato dal simbolo della morsettiera, o del relè, o della<br />
cassetta, o dell’apparecchiatura ecc. alla quale la stessa estremità è connessa.<br />
I cavi saranno contrassegnati da sigle e numeri progressivi.<br />
Quanto sopra dovrà essere applicato finchè possibile, sia alle connessioni realizzate in cantiere<br />
che alle connessioni interne (passanti o meno da morsettiere) delle varie apparecchiature.<br />
I contrassegni di cui ai punti precedenti vanno indicati oltre che sui conduttori anche sui disegni.<br />
Tutti i cavi dovranno avere un colore diverso a seconda del livello di tensione.<br />
Lo stesso cavo multipolare non dovrà contenere segnali e tensioni di tipo diverso.<br />
Tutti i cavi saranno posati in canalette in plastica.<br />
Nelle stesse dovrà essere lasciato lo spazio necessario per poter aggiungere in futuro il 50% in più<br />
dei cavi.<br />
10
Non è permessa la giunzione dei cavi.<br />
I conduttori collegati a morsettiera dovranno essere muniti di capicorda.<br />
I cavi e le relative canalette non dovranno interferire con le operazioni di manutenzione e le prove<br />
delle apparecchiature.<br />
Lo schermo dei cavi collegati alla barra di terra dovrà essere isolato con un rivestimento protettivo<br />
per evitare contatti accidentali dello schermo.<br />
La messa a terra dello schermo dovrà avvenire ad una sola estremità.<br />
I conduttori e i morsetti di messa a terra dovranno essere di colore verde/giallo.<br />
I cavi d’interconnessione tra quadri e/o armadi del sistema termineranno con dei connettori di<br />
ottima qualità per consentire una rapida installazione sul posto.<br />
Tali connettori con relativi multicavi vanno separati tra loro in base al tipo di segnale trasportato ed<br />
all’apparecchiatura cui vanno a collegarsi.<br />
Ove esistono assorbimenti elevati all’interno delle apparecchiature e verso l’esterno i conduttori<br />
saranno dimensionati in modo da non superare l’intensità di 3 A/mmq.<br />
Tali cavi dovranno essere del tipo non propaganti l’incendio secondo le norme CEI 20.22 con<br />
isolamento di tutte le condutture in PVC e con grado d’isolamento 500 V c.a. (fanno eccezione i<br />
cavi di collegamento seriale).<br />
La lunghezza dei cavi sarà determinata dal fornitore in base alla ubicazione delle varie<br />
apparecchiature con una discreta riserva.<br />
Saranno previste due barre di terra separate ed isolate elettricamente dalla struttura dell’armadio:<br />
una funzionale per i collegamenti delle schermature di tutti i cavi e l’altra di sicurezza per i<br />
collegamenti delle armature dei cavi provenienti dal campo e della carpenteria degli armadi.<br />
I cavi d’interconnessione fra l’armadio morsettiere ed altri sottosistemi componenti il sistema<br />
termineranno con dei connettori per consentire una rapida installazione sul posto.<br />
5.4 MORSETTIERE<br />
I morsetti saranno da 2,5 mmq, il materiale isolante di ottima qualità disposti in modo tale che i<br />
multicavi e i cavi singoli da e per l’esterno risultino tutti collegati in ordine progressivo compresi i fili<br />
e i cavi di riserva. Le morsettiere d’interfacciamento dovranno essere posizionate in modo verticale<br />
ed essere accessibili dal fronte.<br />
Tutti i morsetti saranno in poliammide con viti antiallentanti sezionabili per consentire l’esecuzione<br />
delle prove in campo senza scollegare i relativi cavi e ponticellabili tramite spinotto.<br />
I morsetti dovranno essere del tipo con attacco a vite lato campo e attacco a saldare interno.<br />
Le morsettiere dei cavi d’interconnessione dovranno essere ubicate in modo da permettere le<br />
operazioni di montaggio e di manutenzione dal fronte degli armadi.<br />
I morsetti saranno contrassegnati da sigle e numeri progressivi.<br />
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Nel pannello ove arrivano i cavi per i comandi e le segnalazioni da e verso il campo saranno<br />
installate le morsettiere come sottodescritto:<br />
- Le canale dovranno essere distribuite in modo funzionale, lo spazio per la siglatura dei cavi dal<br />
campo fra canali e morsettiera dovrà essere di almeno 7 cm<br />
- Nessun morsetto dovrà avere più di due fili<br />
- Dovranno essere forniti anche i morsetti di riserva a cui fanno capo i multicavi di riserva<br />
- I singoli morsetti dovranno essere intercambiabili senza dover smontare i morsetti adiacenti<br />
(a questi morsetti saranno collegati gli allarmi da campo, alto livello serbatoio, scatto valvola<br />
di sicurezza e la centralina antincendio).<br />
5.5 DETTAGLIO ELETTRICO COSTRUTTIVO<br />
Tutti i circuiti stampati saranno del tipo a innesto rapido.<br />
Tutti i circuiti stampati saranno polarizzati in modo tale che sia impossibili montarli impropriamente.<br />
Ciascuna scheda contenente circuiti stampati sarà identificata da un codice stampato su essa.<br />
Tutte le bobine dei relè saranno provviste di n°2 diodi di cui uno in parallelo con la funzione di<br />
spegniarco e l’altro in serie alla bobina del rele’ contro l’inversione di polarità.<br />
Tutte le apparecchiature dovranno essere progettate secondo i migliori criteri di ingegneria e<br />
dovranno essere costruite in modo da poterle maneggiare con facilità.<br />
I cavi di collegamento sulle parti mobili dell’apparecchiatura dovranno essere provvisti di adeguate<br />
guaine per protezione meccanica ed il loro rivestimento dovrà essere adatto ad una temperatura<br />
del conduttore non inferiore a 70°C.<br />
Le apparecchiature dovranno essere del tipo modulare che permetta la loro espansione con un<br />
tempo minimo di fuori esercizio.<br />
Tutti i sottosistemi e/o apparecchiature elettroniche dovranno avere delle procedure per poter<br />
eseguire con rapidità le prove funzionali ed il rilevamento dei guasti.<br />
Tutte le apparecchiature dovranno essere dotate di elementi di base per permettere una futura<br />
espansione del 20%, relativamente al numero di segnali ed alla quantità d’informazioni senza<br />
dover sostituire le apparecchiature che sono oggetto della presente specifica.<br />
Tutti gli alimentatori dovranno essere dimensionati in modo che in normale funzionamento non<br />
siano caricati oltre il 70% della loro potenza di targa, il restante 30% sarà riservato a futuri utilizzi.<br />
5.6 PROTEZIONE CONTRO RUMORI, <strong>DI</strong>STURBI E GUASTI<br />
Tutti i circuiti, schede e/o moduli di uscita dovranno essere isolati da circuiti logici o di elaborazione<br />
dei segnali a mezzo di separazione galvanica equivalente.<br />
L’isolamento nei confronti dei picchi di sovratensione dovrà essere di almeno 600 V c.a..<br />
12
Inoltre tutti i moduli d’ingresso e uscita dei processori dovranno essere protetti da disturbi di<br />
sovratensione imposta e di suscettibilità alle interferenze elettromagnetiche ed essere quindi<br />
immuni ai disturbi elettrici condotti e indotti.<br />
5.7 PANNELLO PER LA SEPARAZIONE GALVANICA<br />
All'interno del pannello adibito alla separazione galvanica, dovrà essere previsto un telaio per rack<br />
da 19" sul quale dovranno essere installati:<br />
5.7.1 Centralina Allarmi e Sistema Antincendio<br />
La centralina allarmi ed il sistema antincendio acquistati a cura della Committente ed installati e<br />
cablati a cura del Fornitore del Sistema , verranno ubicati in un vano in versione rack estraibile di<br />
19 x 3 unità (132,5 mm) profondità max comprensiva dei connettori di cablaggio 290 mm..<br />
Sarà cura del fornitore del Sistema digitale di Controllo predisporre l’hardware del sistema per il<br />
collegamento della centralina /e con connettori multipolari così come descritto nella tabella gasdotti<br />
allegata.<br />
Per l’applicazione specifica dovranno in particolare essere predisposti i collegamenti con :<br />
- il connettore di alimentazione K1 (per la centralina e per le elettrovalvole)<br />
- il connettore K2 (per la gestione del sistema antincendio)<br />
La predisposizione del connettore K3 non dovrà essere eseguita.<br />
Il cablaggio della morsettiera di interfaccia campo – centralina allarmi, dovrà essere realizzato<br />
come da fogli n° 9,10,11 relativi al disegno n° 193312 allegati<br />
In particolare nella centralina allarmi dovranno essere visualizzati gli allarmi di : scarica prima<br />
bombola, scarica seconda bombola, presenza fiamma in candela e guasto rivelatore presenza<br />
fiamma.<br />
La configurazione da prevedere nel Sistema relativa alla centralina allarmi e sistema<br />
antincendio ,sarà realizzata come di seguito riportato :<br />
Ingressi – n° 2 contatti dalla centralina per gli allarmi di :<br />
- presenza fiamma in candela (n.c.)<br />
- anomalia impianto antincendio (n.c..)<br />
N.B. L’anomalia impianto antincendio dovrà essere dato dalla presenza di almeno di uno dei<br />
seguenti allarmi: scarica primo gruppo di bombole , scarica secondo gruppo di bombole ,<br />
guasto rivelatore presenza fiamma<br />
Gli allarmi di cui sopra verranno acquisiti dal Sistema mediante le schede di separazione<br />
galvanica di cui al punto 5.7.3 della specifica del Sistema.<br />
Gli allarmi soprariportati inoltre dovranno essere visualizzati a video e trasmessi all’RTU in<br />
modo digitale mediante protocollo di comunicazione MODBUS RTU.<br />
13
5.7.2 Cassetti di comando e segnalazione HSV oleopneumatiche<br />
La sezione sarà costituita da un vano in versione rack da 19" x 3 HE (132,5 mm) con profondità<br />
280 mm completo di guide, suddiviso in modo da contenere n.2 cassetti estraibili da 42 TE x 3<br />
HE.<br />
Suddetta sezione dovrà essere equipaggiata con n.1 cassetto di comando e segnalazione HSV<br />
da recuperare dal quadro di separazione galvanica esistente (HSV 16).<br />
Pertanto nella sezione senza cassetto dovrà essere installato n.1 pannello di chiusura in<br />
alluminio anodizzato a 20 micron montati con sistema ad incastro.<br />
La sezione dovrà essere comunque cablata.<br />
Nelle sezioni dovranno essere installate le seguenti apparecchiature :<br />
n° 2 connettori multipolari a spina 30 poli con calotta e tappo di protezione della ditta CANNON tipo<br />
RTG22A 30AE<br />
n° 2 connettori multipolari spina 8 poli con calotta e tappo di protezione della ditta CANNON<br />
tipo RTG 22A 08 AE<br />
q.b. cavo multipolare 30 p + T della sezione di 0,60 mm 2<br />
tipo N07VV-K31G0.5<br />
q.b. cavo multipolare 8 p + T della sezione di 1 mm 2<br />
tipo N07VV-K9G1<br />
n° 2 morsettiere con morsetti componibili di cui n° 24 serie saldare/vite sezionabili e n° 6 morsetti<br />
serie vite/vite sezionabili con porta diodi, posizionate sulla retrostante sezione .<br />
I morsetti tipo vite/vite sezionabili con portadiodi saranno delle ditte:<br />
PHOENIX tipo UK4-TG,spina portadiodo ST-1N4007<br />
CABUR tipo SD0.4 spina portadiodo CSD<br />
I morsetti tipo vite/vite sezionabili saranno delle ditte:<br />
PHOENIX tipo UK4-TG,spina si sezionamento ST-K4<br />
CABUR tipo MPS.2/SW<br />
Le morsettiere dovranno essere cablate come da disegno n° XXXXX allegato.<br />
La configurazione da prevedere nel Sistema degli ingressi e delle uscite per ogni valvola di<br />
intercettazione telecomandata con attuatore oleopneumatico , dovrà essere realizzata come di<br />
seguito riportato :<br />
Uscite – n°4 contatti verso il cassetto di comando e segnalazione HSV (n°2 per la chiusura e<br />
n°2 per l’apertura ) per i comandi di:<br />
- apertura (n.o.)<br />
- chiusura (n.o.)<br />
Ingressi – n° 6 contatti dal cassetto di comando e segnalazione HSV per le segnalazioni di:<br />
- aperta (n.o.)<br />
- chiusa (n.o.)<br />
- senso apre (n.o.)<br />
- senso chiude (n.o.)<br />
- comandi in locale (n.o.)<br />
- prova (n.o.)<br />
14
Le segnalazioni della valvola dovranno essere visualizzate a video<br />
I comandi e le segnalazioni di cui sopra verranno acquisiti dal Sistema mediante le schede di<br />
separazione galvanica di cui al punto 5.7.3 della specifica del Sistema.<br />
Il Sistema invierà a RTU per ogni valvola oleopneumatica in modo digitale mediante protocollo di<br />
comunicazione MODBUS RTU le seguenti segnalazioni di:<br />
- valvola aperta<br />
- valvola chiusa<br />
- valvola in senso apre<br />
- valvola in senso chiude<br />
- valvola in comandi in locale<br />
- valvola in prova<br />
Il Sistema riceverà da RTU per ogni valvola oleopneumatica in modo digitale mediante protocollo<br />
di comunicazione MODBUS RTU i seguenti comandi di:<br />
- valvola aperta (n.o.)<br />
- valvola chiusa (n.o.)<br />
5.7.3 Allarmi da campo e da altre apparecchiature<br />
Gli allarmi di :<br />
* gruppo elettrogeno in avaria<br />
* gruppo elettrogeno in prova<br />
* allarme gruppo di continuità<br />
* preallarme gruppo di continuità<br />
* scatto valvola di sicurezza linea 1<br />
* scatto valvola di sicurezza linea 2<br />
* scatto valvola di sicurezza linea 3<br />
* scatto valvola di sicurezza linea di riserva<br />
* alto livello liquidi serbatoio raccolta impurità<br />
saranno acquisiti dal Sistema mediante schede separate galvanicamente, (vedere punto 5.7.4) ,<br />
visualizzati a video e inviati singolarmente a <strong>DI</strong>SP mediante protocollo di comunicazione MODBUS<br />
RTU.<br />
Gli allarmi di:<br />
* valvola di ritegno linea 1 chiusa<br />
* valvola di ritegno linea 2 chiusa<br />
* valvola di ritegno linea 3 chiusa<br />
* valvola di ritegno linea di riserva chiusa<br />
saranno acquisiti dal Sistema mediante schede separate galvanicamente, (vedere punto 5.7.4) ,<br />
e visualizzati a video.<br />
15
5.7.4 Comandi di blocco da e per il Terminale di Mex<br />
I comandi di :<br />
* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />
saranno inviati mediante contatti discreti da RTU e acquisiti dal Sistema mediante schede<br />
separate galvanicamente, (vedere punto 5.7.4) , visualizzati a video e trasmessi a <strong>DI</strong>SP mediante<br />
protocollo di comunicazione MODBUS RTU . (n°6 contatti –<strong>DI</strong>-)<br />
I comandi di :<br />
* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />
saranno inviati mediante contatti discreti dal Sistema a RTU con schede separate<br />
galvanicamente, (vedere punto 5.7.4) , visualizzati a video e trasmessi a <strong>DI</strong>SP mediante protocollo<br />
di comunicazione MODBUS RTU . (n°6 contatti –DO-)<br />
5.7.5 Allarmi da riscaldatori elettrici<br />
Il Sistema di Controllo , dovrà acquisire dal quadro elettrico di alimentazione n°4 contatti digitali<br />
discreti (basso livello olio –riscaldatore 1 e 2-) , (termostato di blocco –riscaldatore 1 e 2 -). Gli<br />
allarmi saranno acquisiti dal Sistema digitale di Controllo mediante opportune schede separate<br />
galvanicamente, visualizzati a video e inviati come sottodescritto a <strong>DI</strong>SP mediante protocollo di<br />
comunicazione MODBUS RTU.<br />
* l'intervento del livellostato di basso livello olio o del termostato di blocco di ogni riscaldatore,<br />
dovrà segnalare "Preallarme DCS"<br />
* l'intervento del livellostato di basso livello olio e del termostato di blocco di entrambi i riscaldatori<br />
dovrà segnalare "Anomalia riscaldatori elettrici"<br />
5.7.6 Schede di separazione galvanica per gli allarmi da campo<br />
La separazione galvanica relativa agli allarmi da campo e da altre apparecchiature presenti<br />
nell’impianto , dovrà essere realizzata con relè i quali dovranno essere montati su schede le cui<br />
dimensioni dovranno essere secondo lo standard europeo.<br />
Ogni scheda dovrà essere dotata di ponticelli mobili per poter selezionare il contatto n.a. o n.c. di<br />
ogni relè.<br />
Ogni microrelè dovrà essere dotato di 2 diodi di cui 1 in serie alla bobina di ogni relè, contro<br />
l’inversione di polarità e 1 in parallelo con funzione di spegniarco.<br />
Sul frontale di ogni scheda dovranno essere montati dei led per la visualizzazione dello stato di<br />
eccitazione delle bobine dei relè.<br />
Le schede d’ingresso dovranno essere adatte a ricevere contatti in chiusura puliti da tensione con<br />
diodo di disaccoppiamento. L’alimentazione per tali ingressi sarà fornita dal Sistema.<br />
Le principali caratteristiche elettriche dei relè delle schede di separazione galvanica per gli allarmi<br />
da campo e da altre apparecchiature presenti nell’impianto , dovranno essere :<br />
- alimentazione 24 V c.c.<br />
- rating contatti 24 V c.c. – max 2A , min 10 mA. e 110 Vc.a. 1A<br />
- resistenza di isolamento 25 Megaohm a 500 V c.a.<br />
- tensione di isolamento interno schede 1500 Vc.a.<br />
16
Qualora le caratteristiche elettriche e di separazione galvanica delle schede del Costruttore, non<br />
soddisfino i requisiti minimi richiesti , lo stesso dovrà provvedere a fornire un apposito pannello<br />
contenente l’hardware adeguato.<br />
6. DESCRIZIONE FUNZIONALE DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
Il Sistema digitale di Controllo dovrà essere composto dalle seguenti sezioni:<br />
➵<br />
➵<br />
alimentazioni<br />
schede di interfaccia con il campo mediante protocollo FIELDBUS FOUNDATION<br />
(trasmettitori, posizionatori e attuatori elettrici)<br />
Tali schede dovranno essere identificate come schede I/O dirette del controllore ; non viene<br />
accettata la soluzione delle stesse come interfaccia / gateway<br />
➵ schede di interfaccia con l’ RTU<br />
➵ unita' centrale con schede di processo<br />
➵ stazioni operatore (di cui n°1 di ingegneria), video con stampante grafica e stampante eventi<br />
➵ pannello per la separazione galvanica (centralina allarmi , sistema antincendio ,<br />
predisposizione cassetti di comando e segnalazione HSV , acquisizione allarmi da campo e da<br />
altre apparecchiature presenti nell’impianto)<br />
Al fine di limitare i disservizi sugli impianti, i relativi interventi di emergenza del personale SNAM<br />
Rete Gas , ma soprattutto per aumentare l'affidabilità del sistema e migliorare la sicurezza della<br />
gestione dell'impianto, il Sistema digitale di Controllo dovrà essere a struttura ridondante – hot<br />
back up - (apparecchiatura o scheda principale in parallelo ad una identica di back-up) nelle parti<br />
componenti del sistema che rivestono particolare importanza nella gestione dell'impianto.<br />
In particolar modo la ridondanza nel DCS dovrà essere prevista almeno nelle seguenti sezioni:<br />
➼ alimentazione<br />
➼ unità centrale con schede di processo<br />
control network (rete di controllo di processo)<br />
➼ schede di interfaccia con l’ RTU<br />
➼ schede di interfaccia con il campo mediante protocollo FIELBUS FOUNDATION (trasmettitori ,<br />
posizionatori e attuatori elettrici)<br />
Qualora il Sistema digitale di Controllo non avesse la possibilità di avere le schede di interfaccia<br />
con il campo ridondanti (fieldbus foundation) , il fornitore dovrà proporre un metodo alternativo<br />
(hardware , software , cavi in campo per il collegamento digitale delle apparecchiature F.F.) che<br />
abbia un grado di efficienza e affidabilità paragonabile.<br />
L’architettura ridondante del Sistema digitale di Controllo dovrà essere realizzata in modo da<br />
separare le attività svolte dall’apparecchiatura in modo da evitare che elementi primari ridondanti<br />
facenti la stessa funzione siano collegati alla stessa scheda di acquisizione oppure siano alimentati<br />
dalla stessa sorgente e così via.<br />
La CPU primaria gestirà tutte le schede ridondate e non , come pure la CPU in back-up che sarà<br />
pronta a prendere il controllo del processo dal punto in cui si è fermata la CPU primaria (hot backup.<br />
17
Entrambi i processori leggono il campo e sviluppano il programma applicativo, ma solamente il<br />
processore primario sarà abilitato alla gestione dell’Impianto .<br />
Inoltre il Sistema digitale di Controllo , dovrà essere completo di sistema di ricerca automatica dei<br />
parametri di regolazione (autotuning)<br />
La ridondanza dovrà essere realizzata in modo incrociato in modo che il concetto Master/Slave<br />
sussista solamente a livello di scheda.<br />
Es : Ogni scheda ed ogni elemento primario dovrà essere vista da entrambe le Cpu ed il guasto<br />
del canale di ogni scheda non dovrà pregiudicare il buon funzionamento degli altri canali della<br />
stessa scheda.<br />
Le varie unità del Sistema dovranno essere sostituibili anche sotto tensione.<br />
Durante la sostituzione per guasto di una scheda sia ridondante che non, il sistema dovrà<br />
continuare a funzionare perfettamente e la riconfigurazione della scheda sostituita verrà<br />
automaticamente eseguita dal Sistema.<br />
Nel caso di guasti multipli e contemporanei, tali da provocare blocco o messa fuori servizio<br />
del sottosistema tutte le uscite si dovranno portare a zero.<br />
Il tempo di esecuzione di tutti i singoli algoritmi di controllo relativi alla regolazione<br />
(acquisizione misure da campo , elaborazione dell’algoritmo di regolazione, visualizzazione<br />
a video , uscita del segnale verso il trasduttore e regolazione della posizione della valvola<br />
con ritrasmissione della stessa) , deve essere inferiore al secondo . Il tempo di esecuzione<br />
di ogni algoritmo sarà indipendente dagli altri.<br />
Le CPU non dovranno compiere un lavoro superiore all ‘ 80% della loro capacità.<br />
Il Sistema dovrà consentire la gestione delle regolazioni in campo tramite function block FF<br />
presenti nei device in campo ( funzione PID presente nei trasmettitori elettronici e nei<br />
posizionatori).<br />
La gestione dei tempi esecutivi del bus , verrà gestita dal LAS , il quale dovrà avere un back-up a<br />
livello di device in campo (dai trasmettitori elettronici di pressione relativa).<br />
Il Data Link Layer ( DLL), regola l’accesso dei messaggi sul fielbus mediante un dispositivo<br />
chiamato LAS ( Link Active Scheduler) ridondante a livello di scheda I/O ; il funzionamento dello<br />
stesso include:<br />
• programmazione del messaggio Compel Data (CD)<br />
• aggiornamento Live List<br />
• sincronizzazione dei tempi di collegamento dati<br />
• abilitazione accesso al fielbus (token passing)<br />
• ridondanza del Las<br />
Inoltre dovrà essere possibile mediante un software integrato (unico DB del Sistema) basato su<br />
Windows/Explorer o equivalente poter gestire:<br />
• la diagnostica della strumentazione , la configurazione e la calibrazione<br />
• il monitoraggio continuo della strumentazione (quindi eseguire loop test, self test, verifica dello<br />
stato di ogni device)<br />
• l’ associazione disegni e note ai vari device<br />
18
• l’ automatizzazione delle informazioni storiche dei device e quindi la possibilità di richiamarle<br />
in qualsiasi momento<br />
• un database unico che permette di generare test di configurazione, calibrazione ,avere il<br />
controllo remoto e il record storico di ogni singola apparecchiatura<br />
• la manutenzione<br />
Il software utilizzerà la tecnologia “Device Description” (DD ) per mantenere la interoperabilità con<br />
la strumentazione da campo a integrazione dei parametri standard, dei blocchi funzione e delle<br />
definizioni di comportamento del protocollo.<br />
La descrizione dello strumento fornisce le indicazioni necessarie al sistema di controllo per la<br />
comprensione del significato dei dati nel dispositivo virtuale di campo (VFD) incluse le interfacce<br />
utente relative a funzioni come calibrazione e diagnostica.<br />
Il Sistema dovrà essere certificato interoperabile secondo le specifiche FF ITK4 d per i device e<br />
HIST per il DCS.<br />
Il Sistema dovrà alimentare la strumentazione in campo (trasmettitori, posizionatori).<br />
La ditta fornitrice del Sistema , dovrà sviluppare il software per il colloquio con i<br />
trasmettitori elettronici , gli attuatori elettrici F.F. forniti da altri .<br />
Il Terminale dovrà avere due modalità di funzionamento locale/remoto.<br />
In remoto le valvole di intercettazione telecomandate del Terminale , il set-point di pressione<br />
relativa e la logica di inserzione e disinserzione della linea di riserva dovranno essere comandati<br />
esclusivamente dal Dispacciamento.<br />
Con il Nodo in locale , tutti i comandi soprariportati dovranno essere possibili dalle stazioni<br />
operatore.<br />
6.1 ALIMENTAZIONI<br />
Il Sistema sarà alimentato normalmente come sottoriportato a 230 Vc.a. ± 2% da gruppo statico di<br />
continuità (UPS) :<br />
➼ hardware Sistema<br />
➼ stazione operatore<br />
➼ stampante<br />
➼ ventilazione<br />
2 partenze (per alimentazione ridondante)<br />
1 partenza (per ogni stazione)<br />
1 partenza (per ogni stampante)<br />
1 partenza<br />
La luce interna dei pannelli del Sistema sarà fornita dal quadro elettrico di alimentazione e<br />
distribuzione.<br />
Il Sistema dovrà rimanere in servizio anche con interruzioni di alimentazione a 230 Vc.a per un tempo ≤<br />
20 msec.<br />
Il Sistema dovrà essere alimentato a 230 V c.a. da utenza privilegiata tramite n° 2 gruppi di<br />
continuità (esclusi dalla fornitura) opportunamente dimensionati completi di carica batterie e<br />
batterie per un'autonomia di 4 ore in mancanza rete ENEL e avaria gruppo elettrogeno.<br />
Il Sistema oltre a provvedere alle proprie alimentazioni , provvederà ad alimentare le sottoriportate<br />
apparecchiature :<br />
➼ n°2 alimentatori (per alimentazione ridondante attuatori oleopneumatici)<br />
19
N.B. Ogni cassetto per attuatori oleopneumatici sarà alimentato da n.1 interuttore magnetotermico<br />
bipolare 24 V c.c. In 2A<br />
➽ n°2 alimentatori (per alimentazione ridondante centraline allarmi e sistema antincendio)<br />
N.B. Ogni centralina sarà alimentata da n.1 interuttore magnetotermico bipolare 24 V c.c. In 6A<br />
Il sistema provvederà ad alimentare , inviare e ricevere i segnali da tutti i trasmettitori , convertitori<br />
e attuatori elettrici secondo gli standard FIELDBUS FOUNDATION ed in particolare dovrà<br />
prevedere le opportune barriere per l’alimentazione delle apparecchiature in esecuzione a<br />
sicurezza intrinseca [EEia] e produrre la documentazione di lavoro del sistema stesso.<br />
In caso di mancanza dell'alimentazione , l'apparecchiatura dovrà mettere a zero tutte le uscite<br />
relative ai gruppi di regolazione , al ritorno dell'alimentazione l'apparecchiatura dovrà riprendere a<br />
funzionare in modo ottimale in tutte le sue parti, in particolar modo, i gruppi di regolazione<br />
dovranno riprendere la regolazione in modo “manuale ” con l’uscita mantenuta a zero.<br />
Durante la mancanza dell'alimentazione il Sistema dovrà comunque mantenere in memoria tutti i<br />
parametri indispensabili al funzionamento della regolazione quali i valori di set-point a distanza le<br />
soglie d'allarme e di blocco delle linee del Terminale , limiti di velocità e parametri di regolazione.<br />
6.2 CARATTERISTICHE HARDWARE DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
Caratteristiche tecniche:<br />
Temperatura di stoccaggio - 40 +85 °C<br />
Temperatura di funzionamento 0 + 60 °C<br />
Umidità relativa 5 – 95%<br />
Tensione d’isolamento verso l’apparecchiatura almeno 250 V c.a.<br />
6.2.1 Schede di ingresso e uscita<br />
Le schede d’ingresso ed uscita serviranno ad interfacciare il Sistema con le apparecchiature in<br />
campo e con l’ RTU.<br />
Dovranno pertanto essere previste schede per il colloquio con la strumentazione di campo<br />
mediante protocollo di comunicazione FIELDBUS FOUNDATION e le porte seriali per il colloquio<br />
del sistema con l’ RTU.<br />
Il segnale dei trasmettitori, dovrà essere configurabile nel campo compreso da ≤ -3 a ≥ 106%.<br />
6.2.2 Ingressi ed uscite “discreti” (allarmi da campo e da altre apparecchiature)<br />
Per le caratteristiche tecniche delle schede vedere il punto 5.7.3 della presente specifica.<br />
6.2.3 Porte seriali parallele<br />
Le porte seriali serviranno ad interfacciare il Sistema con l’ RTU.<br />
Il Sistema dovrà essere dotato di 4 porte seriali tipo RS 485 standard per :<br />
20
➸ n. 2 per il colloquio con l’ RTU (Remote Terminal Unit)<br />
➸ n. 2 di riserva<br />
Il protocollo per il colloquio tra le porte seriali del Sistema e le porte seriali dell’RTU dovrà essere<br />
conforme a:<br />
- alla specifica tecnica gestione strumentazione seriale con RTU rete primaria gasdotti Rev.8<br />
del 05/10/99<br />
Dovranno inoltre essere previste le porte di collegamento con le stampanti (eventi e hardcopy) .<br />
Le porte seriali non dovranno essere posizionate sulla stazione operatore, ma dovranno essere<br />
parte integrante del DCS ovvero connesse ed alimentate in modo ridondante direttamente al bus<br />
del Sistema.<br />
Sul Sistema dovranno essere realizzate delle pagine grafiche per consentire all’operatore di poter<br />
verificare il percorso del segnale digitale dal campo fino all’uscita delle porte seriali lato RTU e<br />
viceversa.<br />
7. STRUMENTAZIONE DA INSTALLARE IN CAMPO<br />
7.1 TRASMETTITORI ELETTRONICI <strong>DI</strong> PRESSIONE RELATIVA, PRESSIONE<br />
<strong>DI</strong>FFERENZIALE, TEMPERATURA GAS E POSIZIONATORI<br />
La strumentazione da installare in campo dovrà essere conforme alle seguenti specifiche allegate:<br />
* trasmettitore elettronico di pressione differenziale campo di taratura 0-500 mbar GASD<br />
SPC/DP FF<br />
* trasmettitore elettronico di pressione relativa campo di taratura 0-80 bar GASD P80 FF<br />
* trasmettitore elettronico di temperatura gas campo di taratura –30+70°C. GASD T FF<br />
* posizionatore elettropneumatico a microprocessore per valvole di regolazione a globo<br />
GASD SPC/POS FF<br />
I trasmettitori elettronici di pressione relativa , pressione differenziale e temperatura gas saranno<br />
forniti dalla Committente.<br />
Il protocollo di comunicazione del Sistema – strumentazione sarà FIELDBUS FOUNDATION<br />
7.2 ATTUATORI ELETTRICI<br />
Gli attuatori elettrici che verranno forniti e installati a cura del Costruttore degli stessi e saranno<br />
conformi alla tabella gasdotti A2.92.30 e alle specifiche C3.52.30 e SPC/ATT/FF/FAV del 01.08.02<br />
Il protocollo di comunicazione Sistema – attuatori elettrici sarà FIELBUS FOUNDATION<br />
Allo scopo il fornitore del Sistema dovrà essere in grado di sviluppare il software per la<br />
comunicazione seriale con gli attuatori elettrici secondo lo standard FIELDBUS FOUNDATION, e<br />
le indicazioni del fornitore degli attuatori.<br />
Il Sistema digitale di Controllo, dovrà acquisire almeno i comandi e le segnalazioni degli attuatori<br />
elettrici riportati al punto 9 della specifica SPC/ATT/FF/FAV del 01.08.2002.<br />
Dovrà inoltre essere possibile con “valvola in locale” comandare in apertura, chiusura e stop ogni<br />
singola valvola.<br />
21
8. LINEE <strong>DI</strong> COMUNICAZIONE<br />
Le linee di comunicazione verranno posate dal fornitore del Sistema , utilizzando cavi in rame<br />
certificati a copie avvolte (cavi twistati), i cavi saranno schermati per garantire immunità da disturbi<br />
elettromagnetici (STP) ; gli stessi saranno posati in cunicolo o tubo a vista.<br />
I cavi saranno certificati FIELDBUS FOUNDATION per tutta la strumentazione in campo.<br />
Sarà cura del fornitore del Sistema definire il tipo di cavo da utilizzare in funzione delle distanze e<br />
del numero di apparecchiature da collegare al cavo.<br />
Le linee di comunicazione dovranno essere immuni ai disturbi di origine elettrica, elettomagnetica e<br />
radiofrequenze.<br />
Sarà inoltre cura della ditta fornitrice del Sistema l’installazione di cassette di interconnessione e di<br />
derivazione da campo per il fielbus in esecuzione di sicurezza EEx-d oppure EEx-i idonee per<br />
zona 1 o 2 grado di protezione IP 55 con certificato di conformità alle Norme CEI EN 50014 –<br />
50020 e marcatura CE in conformità al DPR 126 del 23.03.98 gruppo e categoria II 2G/3G.<br />
Le cassette di interconnessione dovranno essere provviste di sezionatori per ogni singolo<br />
strumento , inoltre saranno dotate di schermo protettivo per i sezionatori sotto chiave.<br />
Il Sistema dovrà inviare a RTU l’allarme di “allarme linea di comunicazione a campo”.<br />
9. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEI LOOP <strong>DI</strong> REGOLAZIONE<br />
TELECONTROLLATI PER PRESSIONE RELATIVA<br />
PER I GRUPPI <strong>DI</strong> REGOLAZIONE DELLE LINEE 1,2,3 DOVRANNO ESSERE PREVISTI :<br />
INGRESSI<br />
- n° 6 trasmettitori di pressione relativa campo 0 - 120 bar<br />
I trasmettitori serviranno per :<br />
- la telemisura di pressione relativa di monte Impianto<br />
- il calcolo della portata compensata<br />
- il blocco per bassa pressione<br />
- n° 6 trasmettitori di pressione differenziale campo 0 - 500 mbar (relativi al calcolo della portata<br />
compensata sia per la telemisura che per la regolazione ed alla verifica dell’inversione di<br />
portata)<br />
- n° 9 trasmettitori di temperatura gas campo –30 + 70° C (di cui n° 6 relative alla misura di<br />
temperatura gas di monte ed al calcolo della portata compensata per la telemisura e per la<br />
regolazione e n° 3 relativi alla misura di temperatura gas di valle).<br />
USCITE<br />
- n° 3 posizionatori “intelligenti”per il comando delle valvole di regolazione esistenti con funzione di<br />
regolante<br />
PER IL GRUPPO <strong>DI</strong> REGOLAZIONE DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA , DOVRANNO ESSERE<br />
PREVISTI :<br />
22
INGRESSI<br />
- n° 2 trasmettitori di pressione relativa campo 0 - 120 bar<br />
I trasmettitori serviranno per :<br />
- la telemisura di pressione relativa di monte Impianto<br />
- il calcolo della portata compensata<br />
- n° 2 trasmettitori di pressione differenziale campo 0 - 500 mbar (relativi al calcolo della portata<br />
compensata sia per la telemisura che per la regolazione ed alla verifica dell’inversione di<br />
portata)<br />
- n° 3 trasmettitori di temperatura gas campo –30 + 70° C (di cui n° 2 relative alla misura di<br />
temperatura gas di monte ed al calcolo della portata compensata per la telemisura e per la<br />
regolazione e n° 1 relativo alla misura di temperatura gas di valle).<br />
USCITE<br />
- n° 1 posizionatore “intelligente”per il comando della valvola di regolazione esistente con funzione<br />
di regolante<br />
A VALLE REGOLAZIONE<br />
- n° 3 trasmettitori di pressione relativa campo 0 - 80 bar<br />
I trasmettitori serviranno per :<br />
- la telemisura di pressione relativa di valle Impianto<br />
- per la regolazione<br />
Il sistema dovrà eseguire la regolazione continua della pressione relativa secondo la logica<br />
sottoriportata:<br />
Le valvole di regolazione della pressione con funzione di "regolante" di tutti i gruppi di regolazione,<br />
dovranno essere comandate da un sistema di regolazione composto come sotto descritto .<br />
La pressione di valle regolazione verrà rilevata tramite n° 3 trasmettitori elettronici di pressione<br />
relativa (PT) installati sul collettore DN 1200 a valle dell'impianto.<br />
I segnali dei tre trasmettitori verranno inviati ad una unità di selezione (MLS), la quale seleziona il<br />
valore medio dei tre secondo la logica sottodescritta.<br />
Il valore medio dei trasmettitori di pressione relativa costituisce la misura di n° 1 regolatore<br />
elettronico ridondante di pressione relativa (PC). Tale regolatore avrà la possibilità di<br />
funzionamento con set locale o remoto dal Dispacciamento .<br />
L'uscita del regolatore di pressione relativa farà da set-point ai quattro regolatori elettronici di<br />
portata (FC), uno per ogni gruppo di regolazione, i quali comanderanno le valvole di regolazione<br />
"con funzione di regolante" relative alla propria linea.<br />
Il segnale ai regolatori di portata sarà il valore della portata compensata della linea elaborata dal<br />
Sistema digitale di Controllo.<br />
I regolatori elettronici di portata FC permettono di distribuire la portata sulle varie linee in modo<br />
proporzionale ai relativi fondiscala.<br />
Il sistema di regolazione sopracitato, dovrà garantire il funzionamento delle valvole di regolazione<br />
anche nel caso in cui dovessero guastarsi due dei tre trasmettitori elettronici di pressione relativa.<br />
23
In campo dovranno essere installati n° 4 posizionatori intelligenti (uno per ogni gruppo di<br />
regolazione), i quali dovranno ricevere il segnale (uguale dal FC) da quattro segmenti<br />
indipendenti.<br />
E' previsto il telecomando di set point di pressione relativa.<br />
In caso di guasto dei regolatori di pressione , delle schede che gestiscono i segnali dei trasmettitori<br />
ubicati nel Sistema e dei trasmettitori di pressione relativa di valle regolazione posti sul collettore ,<br />
la regolazione dovrà continuare solo per pressione relativa tramite l’algoritmo di regolazione<br />
(P+I+D) posto nei trasmettitori di pressione relativa posti sulle linee a valle regolazione.<br />
In caso di guasto dei regolatori di portata o dei trasmettitori di portata o delle schede che<br />
gestiscono i segnali dei trasmettitori , il Sistema dovrà lavorare direttamente solo con la variabile di<br />
pressione relativa gestita dal Sistema.<br />
In caso di guasto di n.1 uscita verso il campo o di n.1 convertitore , il segnale dell’uscita in avaria<br />
dovrà porsi a zero , quindi la valvola di regolazione con funzione di regolante dovrà porsi in<br />
completa apertura.<br />
La logica per la misura di pressione relativa di valle regolazione sarà la seguente:<br />
- la misura della pressione di valle regolazione sarà gestita dalla logica di controllo che leggerà il<br />
valore dato dalla media dei n°3 trasmettitori installati sul collettore a valle delle linee di regolazione<br />
.Il valore della media sarà detratto dal valore di ogni singolo trasmettitore ; se l’errore supera il<br />
2% del valore della media, quel trasmettitore sara’ escluso e sarà tenuto valido il valore più alto<br />
degli altri due<br />
- se l’errore di tutte e tre le sottrazioni supera il 2% , sarà eliminato quel trasmettitore il cui valore<br />
più si scosta dal 2% e sarà tenuto valido il valore più alto degli altri due<br />
- se il valore di un trasmettitore sarà inferiore al -3% o superiore al 106% , sarà esluso , il Sistema<br />
invierà la segnalazione di “Preallarme DCS” e dovrà essere acquisito il valore piu’ alto dei due<br />
rimasti.<br />
- tale segnale verrà utilizzato sia come telemisura che per la regolazione-<br />
Vedere esempio allegato.<br />
Inoltre a valle della valvola di intercettazione di linea HSV 16 lato gasdotto DN 1200 dovranno<br />
essere installati per la telemisura di pressione relativa di valle del Terminale :<br />
- n° 2 trasmettitori di pressione relativa campo 0 - 80 bar<br />
Nella pagine video dovrà essere prevista la visualizzazione continua sia del set point a distanza<br />
che del set point locale , dovrà inoltre essere possibile dall’operatore modificare a video i parametri<br />
di regolazione .<br />
Le segnalazioni e gli allarmi dell’impianto dovranno essere trasmessi all’ RTU mediante n° 2 porte<br />
seriali RS 485 sviluppando un protocollo di comunicazione secondo lo standard MODBUS RTU.<br />
La portata compensata dovrà essere calcolata secondo le Norme ISO 5167 ed il coefficiente di<br />
comprimibilità (Z1), secondo le Norme AGA NX 19 (METODO <strong>DI</strong> CALCOLO VENTURIMETRICO)<br />
descritta al punto 11.<br />
Si dovrà avere la possibilità di selezionare l’azione del regolatore (diretta o inversa) e del set point<br />
di lavoro (locale o a distanza).<br />
24
L’operatore dovrà avere la possibilità operando sulla stazione operatore di configurare l’algoritmo<br />
di regolazione del tipo P + I + D nei trasmettitori elettronici o nel sistema.<br />
Dovrà essere prevista la possibilità di selezionare il funzionamento del gruppo in automatico /<br />
manuale.<br />
In posizione automatico, il gruppo di regolazione sarà normalmente controllato dal sistema, mentre<br />
in posizione manuale dovrà poter essere controllato manualmente dalla stazione operatore.<br />
La variazione del segnale in uscita e dei set point locali dovrà essere a due velocità “lento e<br />
veloce”.<br />
Le commutazioni di regolatore in automatico locale e manuale / automatico a distanza, dovranno<br />
essere di tipo bumpless.<br />
Nella commutazione da set point locale a set point remoto, verrà assunto come valore di set point<br />
remoto, l’ultimo valore impostato localmente dall’operatore.<br />
Viceversa, nella commutazione da set point remoto a set point locale, verrà assunto come valore di<br />
set point locale, l’ultimo valore impostato a distanza dal <strong>DI</strong>SP.<br />
Il segnale di set point da ritrasmettere a distanza (<strong>DI</strong>SP) dovrà essere quello di lavoro cioè il set<br />
point in quel momento selezionato per regolare.<br />
Dovrà inoltre essere prevista la possibilità di ritardare l’acquisizione dei set point a distanza e<br />
dell’uscita di un tempo impostabile dalla stazione operatore.<br />
Fra le schede di controllo dovrà essere previsto uno scambio continuo d’informazioni tale da<br />
mantenere i medesimi parametri di regolazione ed i medesimi valori di set point del gruppo di<br />
regolazione, nel momento in cui debba avvenire uno scambio di funzionamento delle<br />
apparecchiature stesse.<br />
In caso di guasto del canale di una scheda , il controllo dovrà essere continuato dal rispettivo<br />
canale della scheda di back-up e comunque il guasto non dovrà influire in alcun modo sul corretto<br />
funzionamento degli altri canali.<br />
Le modalità di segnalazione del guasto delle schede d’ingresso e d’uscita e dei trasmettitori ed<br />
esse collegati è descritto al punto 12 della presente specifica.<br />
Logica di scelta tra i due trasmettitori ridondanti di pressione relativa campo 0-120 bar<br />
(monte Impianto):<br />
VA<br />
VTA<br />
VTB<br />
E<br />
= Segnale selezionato<br />
= Segnale 1° trasmettitore<br />
= segnale 2° trasmettitore<br />
= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />
VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />
VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />
VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />
VA = VTB se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />
VA = VTA se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />
25
Logica di scelta tra due trasmettitori ridondanti di pressione relativa campo 0-80 bar (valle<br />
Impianto) e dei trasmettitori ridondanti di pressione differenziale campo 0-500 mbar :<br />
VA<br />
VTA<br />
VTB<br />
E<br />
= Segnale selezionato<br />
= Segnale 1° trasmettitore<br />
= segnale 2° trasmettitore<br />
= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />
VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />
VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />
VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />
VA = VTA se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />
VA = VTB se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />
Quindi :<br />
- in caso di anomalia di un trasmettitore ridondante , invio il preallarme Sistema e la<br />
misura valida<br />
- in caso di n° 1 anomalia e n° 1 fuori limite inferiore , invio preallarme Sistema e il -3<br />
- in caso di n° 1 fuori limite inferiore e n° 1 misura valida , trasmetto la misura valida<br />
- in caso di n° 1 misura valida e n° 1 fuori limite superiore trasmetto il – 4<br />
- in caso di n° 1 fuori limite superiore e n° 1 anomalia trasmetto il –4 e il preallarme<br />
Sistema<br />
Da ogni Stazione operatore dovranno essere possibili tutte le funzioni specificate al punto 9.1 della<br />
presente specifica.<br />
Per ogni gruppo di regolazione, dovrà essere prevista una pagina video rappresentante :<br />
➼ il regolatore di pressione relativa<br />
➼ il regolatore di portata compensata<br />
➼ il selettore di segnale (MIN - MAX).<br />
Nella stessa pagina video dovranno essere possibili tutte le operazioni sopra descritte.<br />
Inoltre nella pagine video di ogni regolatore o nella stessa pagine video sopra descritta, dovrà<br />
essere possibile la regolazione dei parametri P I D e durante le fasi di settaggio dei parametri, la<br />
visualizzazione dell’andamento grafico in tempo reale dei set point, della variabile e dell’uscita<br />
regolata (Tuning trend display).<br />
Nella visualizzazione degli allarmi dovrà sempre comparire la data, l’ora, i minuti ed i secondi.<br />
L’allarme, una volta riconosciuto e non più presente, dovrà scomparire dallo spazio fisso previsto<br />
sul video e dalla pagina allarmi.<br />
Il campo di misura della portata dovrà essere aggiornato automaticamente sia per le linee del<br />
Terminale sia per l’eventuale regolazione (set-point di portata).<br />
26
9.1 GESTIONE DELL’IMPIANTO DALLE STAZIONI OPERATORE<br />
Da ogni stazione operatore dovranno essere possibili le seguenti funzioni :<br />
➼ Visualizzazione dei sinottici in tempo reale<br />
➼ Gestione operativa delle misure e allarmi e relativo archivio dati<br />
➼ scelta azione dei regolatori (diretta / inversa)<br />
➼ scelta azione del selettore (minimo / massimo)<br />
➼ impostazione parametri P, I, D<br />
➼ impostazione dei limiti d’uscita<br />
➼ impostazione dei limiti d’ingresso dei trasmettitori e limiti d’allarme<br />
➼ impostazione dei fondi scala delle variabili di pressione relativa, pressioni differenziali,<br />
temperatura e coefficienti per il calcolo della portata compensata<br />
➼ scelta della velocità di lavoro dell’uscita al posizionatore elettropneumatico (% di movimento<br />
max ogni ciclo macchina)<br />
➼ la selezione e segnalazione del modo di funzionamento del regolatore (manuale - automatico)<br />
➼ la selezione e segnalazione dei set point locali e in distanza<br />
➼ impostazione dei valori di uscita in manuale<br />
➼ la visualizzazione dei valori di set point locali e in distanza<br />
➼ la visualizzazione dei valori delle variabili<br />
➼ la visualizzazione della variabile per la quale il gruppo di regolazione sta funzionando<br />
(pressione relativa o portata).<br />
➼ Su richiesta dell’operatore possibilità di visualizzare un indirizzo seriale allo scopo di verificare<br />
la correttezza dei dati inviati / ricevuti<br />
➼ Diagnostica e monitoraggio del sistema<br />
➼ Comando logica di comando inserzione e disenserzione linea di riserva<br />
➼ Inserzione e disinserzione blocchi del Terminale<br />
Una delle due stazioni operatore dovrà svolgere anche funzioni di stazione di ingegneria, quindi si<br />
avrà la possibilità di configurare, gestire l’archivio storico, funzioni grafiche e gestione allarmi,<br />
gestione manutenzione del Sistema.<br />
9.2 STORICIZZAZIONE EVENTI, ALLARMI E SEGNALI<br />
Memorizzazione e stampa eventi / allarmi<br />
Il DCS dovrà essere in grado di memorizzare almeno 200 eventi e/o allarmi completi di data, ora,<br />
minuti e secondi.<br />
Gli eventi/allarmi dovranno poter essere stampati in tempo reale, o su richiesta dell'operatore<br />
mediante l'imputazione della data d'inizio e della data di fine del periodo richiesto, o tramite<br />
hardcopy della pagina visualizzata.<br />
A video dovrà inoltre essere prevista una pagina riportante gli allarmi non riconosciuti o ancora<br />
presenti sul sistema.<br />
Per eventi si intendono le variazioni di stato di tutti gli ingressi digitali ed in particolar modo :<br />
Comandi :<br />
- apertura – chiusura - stop<br />
- apertura e chiusura in percentuale predefinita della valvola (0-100%)<br />
27
Allarmi e segnalazioni:<br />
- aperta<br />
- chiusa<br />
- senso apre<br />
- senso chiude<br />
- locale/distanza/<br />
- valvola bloccata o manovra non eseguita correttamente<br />
- motore fermo o in movimento<br />
- posizione valvola con indicazione percentuale<br />
- valore di coppia di taratura e di funzionamento<br />
- intervento limitatore di coppia<br />
- valvola in movimento manuale da volantino<br />
Diagnostica attuatori comprendenti almeno:<br />
- guasto sulla linea di comunicazione<br />
- attuatore non disponibile<br />
- intervento termostato<br />
- batterie scariche (qualora previste)<br />
- attuatore disalimentato o mancanza di una fase .<br />
- guasto su scheda di comunicazione<br />
- guasto wdt o scheda di controllo.<br />
Trend storici analogici<br />
Per ogni variabile analogica dovranno simultaneamente essere messe a disposizione all'operatore<br />
le seguenti possibilita' minime di analisi dell' history :<br />
➼ una lettura ≤10 minuti per un tempo ≥ a 240 ore<br />
➼ una lettura ≤ 1 minuto per un tempo ≥ a 24 ore<br />
L'operatore dovrà inoltre poter scegliere la rappresentazione a video del trend in tempo reale con<br />
tempi selezionabili min da 4 a 15 minuti.<br />
Le variabili interessate all'history sono:<br />
Per ogni linea di misura del Terminale<br />
➼ pressione relativa di monte<br />
➼ portata<br />
➼ temperatura gas di monte<br />
➼ temperatura gas di valle<br />
Per la regolazione<br />
➼ pressione relativa di valle regolazione<br />
➼ posizione di set-point di pressione relativa<br />
➼ uscite regolate ai posizionatori<br />
➼ pressione relativa di valle Terminale<br />
28
I dati storicizzati dovranno essere normalmente salvati su hard-disk, ma a richiesta dell'operatore<br />
dovranno poter essere copiati o salvati su floppy-disk e/o supporto magnetico adeguato oppure su<br />
richiesta dell’operatore dovranno poter essere stampati per data.<br />
10. IMPIANTO <strong>DI</strong> COMANDO , <strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON BLOCCO<br />
Nel Terminale e sulle linee di regolazione andranno installati degli attuatori elettrici come previsto<br />
al punto n°7.2 della presente specifica.<br />
Tutta la logica di comando, controllo e sicurezza con blocco sotto descritta dovrà essere gestita dal<br />
Sistema di Controllo digitale .<br />
La descrizione che segue prende in esame solo la linea 1.<br />
Le medesime considerazioni varranno per le linee 2 e 3.<br />
LINEA 1 DN 500<br />
* valvola HSV 51 motorizzata normalmente chiusa<br />
* valvola HSV 41 telecomandata normalmente chiusa<br />
* valvola HSV 32 motorizzata normalmente chiusa<br />
* valvola HSV 31 telecomandata normalmente aperta<br />
* valvola di ritegno<br />
* valvole di regolazione PV 11 e PV 21<br />
* valvole motorizzate HSV 21 e HSV 11 normalmente aperte<br />
10.1 DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> COMANDO, <strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON<br />
BLOCCO DELLA LINEA<br />
Le valvole HSV 31, HSV 41, HSV 21, HSV 11, sono comandabili:<br />
* localmente previo posizionamento del commutatore in locale sull'attuatore elettrico<br />
* manualmente dall'operatore dal Sistema di Controllo digitale .<br />
Le valvole HSV 31 e HSV 41 sono inoltre comandabili:<br />
* automaticamente per intervento delle protezioni<br />
* in telecomando da <strong>DI</strong>SP<br />
Le valvole HSV 21 e HSV 11 sono comandate automaticamente per intervento delle protezioni.<br />
La valvola HSV 51 è comandabile solo localmente previo posizionamento del commutatore in<br />
locale sull'attuatore elettrico.<br />
Il sistema di controllo e di sicurezza con blocco in caso di rottura della condotta posata nello<br />
stretto, viene eseguito mediante: n° 2 trasmettitori elettronici di pressione differenziale , n° 2<br />
trasmettitori di pressione relativa e da una valvola di ritegno.<br />
La valvola di ritegno all'inversione del senso gas, si porta in completa chiusura impedendo al gas<br />
di defluire verso la rottura della condotta.<br />
Detta valvola di ritegno deve essere equipaggiata da microinterruttori con un contatto in scambio<br />
per la segnalazione di "valvola chiusa" al Sistema di Controllo digitale .<br />
In caso di anomalia della valvola di ritegno (mancata chiusura), l'inversione del senso gas viene<br />
rilevata da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione differenziale .<br />
29
I trasmettitori elettronici di pressione differenziale rivelano l'inversione del senso gas e provocano<br />
la chiusura, tramite l'attuatore elettrico, della valvola HSV 21 come riportato nelle note generali.<br />
I trasmettitori elettronici di pressione relativa tarati ad una pressione prefissata, comandano in<br />
chiusura tramite l'attuatore elettrico, le valvole HSV 31 e HSV 41 ogni qualvolta la pressione della<br />
condotta interessata scende al di sotto di tale valore.<br />
La logica di comando di tali trasmettitori dovrà rimanere attiva anche qualora la linea venga<br />
sostituita dalla linea di riserva.<br />
La chiusura delle valvole HSV 21 , HSV 31 e HSV 41 mediante le protezioni sopracitate, interdice<br />
la possibilità di apertura delle stesse sia in locale che in telecomando, eccetto che per la manovra<br />
manuale sull'attuatore elettrico.<br />
Alla valvola HSV 41 è interdetta l'apertura sia in locale che in telecomando, eccetto che per la<br />
manovra manuale, quando le valvole HSV 21 o HSV 31 sono state chiuse dai sistemi di controllo<br />
sopraccitati.<br />
La protezione per alta pressione di valle viene eseguita da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione<br />
relativa posizionati fra le valvole HSV 21 e HSV 11.<br />
Nell'eventualità in cui le valvole di regolazione si blocchino in apertura e la pressione nella linea<br />
raggiunga il valore di taratura dei trasmettitori elettronici (valore superiore a quello del set point del<br />
regolatore pneumatico PC) questi comandano in chiusura, tramite l'attuatore elettrico, la valvola<br />
HSV 11, assicurando che la pressione del gasdotto non superi il valore massimo consentito.<br />
La chiusura della valvola HSV 21 per inversione di portata oppure la chiusura delle valvole HSV 31<br />
e HSV 41 per bassa pressione della condotta oppure la chiusura di tutte queste, per le stesse<br />
cause sopraccitate, deve automaticamente chiudere le valvole della linea corrispondente<br />
nell'impianto di MEX.<br />
Le valvole HSV 31 - HSV 41 o HSV 33 - HSV 42 o HSV 35 - HSV 43 potranno inoltre essere<br />
automaticamente chiuse ogni qualvolta nell'impianto di Mex avviene una chiusura automatica per<br />
intervento delle protezioni della linea corrispondente.<br />
10.2 LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />
Situazione valvole con linea di riserva che sostituisce una delle tre linee<br />
* valvola HSV 41 o HSV 42 o HSV 43 telecomandata aperta con conseguente chiusura della<br />
valvola HSV 31 o HSV 33 o HSV 35<br />
* valvola HSV 39 telecomandata normalmente aperta<br />
* valvola di ritegno<br />
* valvole di regolazione PV 15 e PV 25<br />
* valvole motorizzate HSV 29 e HSV 15 normalmente aperte<br />
10.2.1 DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> COMANDO, <strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON<br />
BLOCCO DELLA LINEA<br />
Le valvole HSV 39, HSV 29 e HSV 15 sono comandabili:<br />
* localmente previo posizionamento del commutatore in locale sull'attuatore elettrico<br />
* manualmente dall'operatore dal Sistema di Controllo Stazione.<br />
La valvola HSV 39 è inoltre comandabile:<br />
* in telecomando dal Dispacciamento di S.Donato Milanese.<br />
30
Le valvole HSV 29 e HSV 15 sono inoltre comandate automaticamente per intervento delle<br />
protezioni.<br />
Il sistema di controllo e di sicurezza con blocco in caso di rottura della condotta posata nello<br />
stretto, viene eseguito mediante n° 2 trasmettitori elettronici di pressione differenziale , dai 2<br />
trasmettitori elettronici di pressione relativa della linea che va a sostituire e da una valvola di<br />
ritegno.<br />
La valvola di ritegno, all'inversione del senso gas, si porta in completa chiusura impedendo al gas<br />
di defluire verso la rottura della condotta. Detta valvola di ritegno deve essere equipaggiata da<br />
microinterruttori con un contatto in scambio per la segnalazione di "valvola chiusa" al Sistema di<br />
Controllo digitale .<br />
In caso di anomalia della valvola di ritegno (mancata chiusura), l'inversione del senso gas viene<br />
rilevata dai trasmettitori elettronici di pressione differenziale come riportato nelle note generali.<br />
I trasmettitori elettronici di pressione differenziale rivelano l'inversione del senso gas e provocano<br />
la chiusura, tramite l'attuatore elettrico, della valvola HSV 29.<br />
I trasmettitori elettronici di pressione relativa utilizzati in caso di rottura della condotta a mare<br />
quando è utilizzata la linea di riserva , sono quelli della linea che questa va a sostituire con le<br />
funzioni descritte al punto 4.1.1 .<br />
La chiusura della valvola HSV 29 mediante le protezioni sopraccitate, interdice la possibilità di<br />
apertura della stessa in locale (dal Sistema di Controllo Stazione), eccetto che per la manovra<br />
manuale sull'attuatore elettrico ed impedisce alle valvole della linea che sostituisce (HSV 31, HSV<br />
33, HSV 35) un'eventuale manovra di apertura.<br />
La protezione per alta pressione di valle viene eseguita da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione<br />
relativa posizionati fra le valvole HSV 29 e HSV 15.<br />
Nell'eventualità in cui una delle valvole di regolazione si blocchi in apertura e la pressione nella<br />
linea raggiunga il valore di taratura dei trasmettitori elettronici di pressione relativa (valore<br />
superiore a quello del set point del regolatore pneumatico PC) questi comandano in chiusura,<br />
tramite l'attuatore elettrico, la valvola HSV 15, assicurando che la pressione del gasdotto non<br />
superi il valore massimo consentito.<br />
La chiusura della valvola HSV 29 per inversione di portata oppure la chiusura per bassa pressione<br />
delle valvole della condotta che la riserva va a sostituire deve automaticamente chiudere le valvole<br />
della linea corrispondente nell'impianto di MEX.<br />
10.3 INSERIMENTO E <strong>DI</strong>SINSERIMENTO DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />
L'inserimento o il disinserimento della linea di riserva al posto di una delle tre linee, potrà avvenire<br />
o localmente dal Sistema di controllo digitale o dal Dispacciamento di S. Donato Milanese.<br />
10.3.1 SEQUENZA <strong>DI</strong> INSERIMENTO DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA AL POSTO <strong>DI</strong> UNA DELLE<br />
TRE LINEE<br />
Per l'inserimento della linea di riserva dovranno essere eseguite le seguenti operazioni:<br />
* apertura della valvola di inserzione linea di riserva al posto della linea che si vuole sostituire<br />
(HSV 41 o HSV 42 o HSV 43)<br />
* apertura della valvola di intercettazione della linea di riserva HSV 39<br />
31
* ad avvenuta apertura della valvola HSV 39, apertura in sequenza delle valvole HSV 29 e HSV<br />
15<br />
* ad avvenuta apertura delle valvole HSV 29 e HSV 15 inclusione del regolatore di portata della<br />
linea di riserva e sblocco della forzatura sull'uscita per il trasduttore elettropneumatico<br />
* chiusura della valvola di intercettazione della linea (HSV 31 o HSV 33 o HSV 35)<br />
* ad avvenuta chiusura della valvola di intercettazione della linea (HSV 31 o HSV 33 o HSV 35) ,<br />
chiusura in sequenza delle valvole della linea sostituita ( HSV 21 e HSV 11 o , HSV 23 e HSV<br />
12 ,o HSV 25 e HSV 13)<br />
* esclusione del regolatore di portata della linea sostituita con uscita verso il trasduttore<br />
elettropneumatico forzata al 100 % (valvola chiusa)<br />
10.3.2 <strong>DI</strong>SINSERIMENTO DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />
Per il disinserimento della linea di riserva dovranno essere eseguite le seguenti operazioni:<br />
* apertura della valvola di intercettazione della linea che si vuole ripristinare (HSV 31 o HSV 33 o<br />
HSV 35)<br />
* ad avvenuta apertura, apertura in sequenza delle valvole di valle della medesima linea (HSV 21<br />
e HSV 11 o HSV 23 e HSV 12 o HSV 25 e HSV 13)<br />
* ad avvenuta apertura di entrambe inclusione del regolatore di portata della linea e sblocco della<br />
forzatura sull'uscita verso il trasduttore elettropneumatico<br />
* chiusura della valvola di inserzione linea di riserva (HSV 41 o HSV 42 o HSV 43)<br />
* chiusura della valvola di intercettazione linea di riserva HSV 39<br />
* chiusura in sequenza:delle valvole di intercettazione linea di riserva HSV 29 e HSV 15<br />
* esclusione del regolatore di portata della linea di riserva con uscita verso il trasduttore<br />
elettropneumatico forzato al 100 % (valvola chiusa)<br />
NOTA:<br />
Le valvole HSV 29 e HSV 15 dovranno comunque essere sempre trascinate nella medesima<br />
posizione della valvola HSV 39.<br />
10.4 NOTE GENERALI<br />
I trasmettitori elettronici di la protezione per inversione di portata (n° 2 su ogni linea ) dovranno<br />
avere campo di taratura 0 - 50 mbar e dovranno essere installati nel senso opposto a quello di<br />
passaggio del gas.<br />
32
Logica di scelta tra due trasmettitori ridondanti di pressione differenziale campo 0-50 mbar<br />
VA<br />
VTA<br />
VTB<br />
E<br />
= Segnale selezionato<br />
= Segnale 1° trasmettitore<br />
= segnale 2° trasmettitore<br />
= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />
VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />
VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />
VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />
VA = VTA se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />
VA = VTB se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />
La condizione di blocco per inversione di portata linee a mare , non dovrà essere determinata solo<br />
dal superamento della soglia di 10 mbar impostata sui trasmettitori 0-50 mbar posizionati in senso<br />
gas Continente - Sicilia, ma anche dal superamento della soglia di -1%(in negativo)dei trasmettitori<br />
0-500 mbar posizionati sulla flangia ma con senso gas Sicilia-Continente impiegati per il calcolo<br />
della portata.<br />
Il guasto di entrambi i trasmettitori elettronici di pressione differenziale posti su ogni linea per<br />
inversione di portata non dovrà provocare la chiusura delle valvole.<br />
Il guasto di entrambi i trasmettitori elettronici di pressione relativa posti sulle linee n°1,2,3 che<br />
provocano il blocco di – bassa pressione - dovrà provocare la chiusura delle valvole.<br />
Il guasto di entrambi i trasmettitori elettronici di pressione relativa posti sulle linee n°1,2,3 e di<br />
riserva che provocano il blocco di – alta pressione - dovrà provocare la chiusura delle valvole.<br />
L'allarme di anomalia Sistema blocco linea non dovrà causare il blocco della linea interessata.<br />
I tempi di ritardo dei blocchi, dovranno essere:<br />
* per l'intervento dei blocchi di bassa pressione linee a mare - 30 secondi<br />
* per inversione di flusso linee a mare - 30 secondi<br />
* per alta pressione a valle delle linee - 2 minuti (Il tempo di intervento del blocco per alta<br />
pressione, dovrà essere verificato sull'impianto.<br />
Trascorso il tempo prestabilito, se la causa di blocco permane, dovranno essere chiuse le valvole.<br />
Sul Sistema digitale di Controllo , dovrà esserci la possibilità di escludere e ripristinare i blocchi<br />
manualmente per ogni linea distinguendoli come segue:<br />
* esclusione e ripristino blocchi di monte impianto<br />
* esclusione e ripristino blocchi di linea (inversione senso gas, alta pressione valle impianto)<br />
I blocchi delle linee dovranno essere sempre inseriti, l'esclusione dovrà avvenire solo localmente<br />
da Stazione operatore.<br />
Sul Sistema digitale di Controllo , dovrà esserci la possibilità di selezionare il modo di<br />
funzionamento dell'impianto: locale/distanza.<br />
33
Dovrà inoltre essere previsto un pannello in alluminio anodizzato sottochiave comprendente n° 3<br />
pulsanti a fungo per emergenza di ogni linea del Terminale (ESD). I pulsanti a fungo dovranno<br />
essere protetti da opportuno schermo frangibile in materiale plastico .<br />
Tale comando dovrà agire direttamente sugli organi finali di comando.<br />
Il modo di funzionamento del Terminale locale/distanza, dovrà essere segnalato al<br />
Dispacciamento.<br />
Sul Sistema di Controllo digitale dovrà essere prevista la segnalazione di "linea n.." dell'impianto di<br />
Mex in blocco.<br />
Sul Sistema digitale di Controllo dovranno essere riportate, oltre alle sopraccitate segnalazioni,<br />
anche le segnalazioni di bassa temperatura di ingresso e di uscita di ogni gruppo di regolazione.<br />
I comandi verso l'impianto di Mex che saranno eseguiti mediante uscite digitali dovranno essere<br />
interrotti su entrambe le polarità.<br />
La tipologia dei contatti relativa agli allarmi acquisiti mediante le schede di separazione galvanica<br />
dovrà essere così definita:<br />
* gli allarmi verranno segnalati mediante un contatto chiuso con bobina eccitata in funzionamento<br />
normale e aperto in allarme.<br />
I blocchi per: alta pressione di valle, bassa pressione di monte, e inversione di flusso non<br />
dovranno intervenire qualora venga a mancare l'alimentazione 24 V c.c. al Sistema digitale di<br />
Controllo.<br />
Lo sblocco del segnale del regolatore dei singoli gruppi di regolazione non dovrà essere<br />
condizionato dalla logica di inserimento della linea di riserva, ma dalle condizioni di stato delle<br />
singole valvole della linea cosicche' l'impianto in manuale possa funzionare con tutte le linee<br />
inserite (compresa quella di riserva).<br />
Tutte le valvole che vengono avviate in sequenza devono essere intervallate di 10 secondi per<br />
evitare alti assorbimenti allo spunto.<br />
L'inserzione della linea di riserva non dovrà essere possibile qualora vi sia un blocco delle<br />
protezioni per rottura a mare sulla linea che si va a sostituire.<br />
I telecomandi di apertura e di chiusura dovranno essere interbloccati fra di loro in modo da evitare<br />
manovre contrarie prima del termine della sequenza. Il comando di ogni valvola d’intercettazione<br />
dovrà essere riassettato dal relativo finecorsa per conclusa manovra.<br />
Nel caso in cui durante la manovra dovesse verificarsi la mancanza alimentazione:<br />
➼ alle valvole d’intercettazione<br />
➼ al sistema<br />
➼ sia alle valvole d’intercettazione che al sistema<br />
al ritorno della stessa la sequenza dovrà riprendere la manovra già in corso.<br />
34
11. DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> TELEMISURE<br />
Il Sistema dovrà provvedere :<br />
- ad alimentare ed acquisire le misure di tutti i trasmettitori elettronici installati sulle linee del<br />
Terminale e a valle delle regolazioni (pressioni , portate) a trasmettere le stesse a <strong>DI</strong>SP<br />
- ad eseguire il calcolo della portata compensata di tutte le linee e a trasmettere i valori a <strong>DI</strong>SP per<br />
la telemisura<br />
In caso in cui le valvole d’intercettazione telecomandate di una linea del Terminale dovessero<br />
essere tutte chiuse, la portata della linea dovrà essere forzata a zero a video, sulle pagine grafiche<br />
e sui valori di ritrasmissione verso Disp.<br />
La soglia di misura negativa dovrà poter essere impostata dall’operatore in un campo da ≤ –3 % a<br />
0%, mentre la soglia di misura positiva in un campo da 100% a ≥ 106%.<br />
I limiti impostati di default dovranno essere ≤ 1.4% a ≥ 106% .<br />
Il raggiungimento della soglia inferiore impostata (-1,4%) o superiore (106%) dovrà provocare la<br />
segnalazione di anomalia del trasmettitore (codice seriale –5)<br />
Il calcolo della portata compensata dovrà essere eseguito da 0 a ≥ 105% e rappresentato a video.<br />
Dovrà inoltre essere previsto un valore di CUT OFF ricavato dal valore di pressione differenziale<br />
emesso dal trasmettitore che azzeri il valore di calcolo della portata ogni qualvolta il valore di Dp<br />
sia compreso tra ± 0.2 % intorno allo zero (riferito al fondo scala), tale valore potrà comunque<br />
essere settabile dall’operatore.<br />
Il guasto o l’anomalia dei trasmettitori dovrà essere diagnosticata come riportato al punto n° 12<br />
della presente specifica<br />
Ogni qualvolta il valore di pressione differenziale per il calcolo della portata compensata,<br />
oltrepassa la soglia del 102%, la corrispondente portata indipendentemente dai valori di pressione<br />
e temperatura gas dovrà essere a video calcolata normalmente , mentre in ritrasmissione verso l’<br />
RTU dovrà essere inviato il codice –4 corrispondente al limite massimo superiore vedi specifica<br />
tecnica gestione strumentazione seriale con RTU rete primaria gasdotti Rev.8 del 05/10/99.<br />
Logica di gestione telemisure:<br />
- in caso di guasto dei trasmettitori di pressione relativa, il calcolo della portata dovrà essere<br />
effettuato con il valore di pressione relativa acquisito 5 secondi prima oppure con quello del<br />
valore della scheda di calcolo ; a video il valore di pressione sarà – 5 rosso pulsante mentre a<br />
<strong>DI</strong>SP verrà inviato il codice -5<br />
- in caso di guasto dei trasmettitori di temperatura gas , il calcolo della portata dovrà essere<br />
effettuato con il valore di temperatura gas acquisito 5 secondi prima oppure con quello del valore<br />
della scheda di calcolo ; a video il valore di temperatura gas sarà – 5 rosso pulsante mentre a<br />
<strong>DI</strong>SP verrà inviato il codice -5<br />
35
- in caso di guasto dei trasmettitori di pressione differenziale , il calcolo della portata non dovrà<br />
essere effettuato , per cui a video il valore di portata sarà – 5 rosso pulsante mentre a <strong>DI</strong>SP<br />
verrà inviato il codice -5<br />
11.1 CALCOLO DELLA PORTATA COMPENSATA<br />
Il sistema dovrà calcolare la portata di ogni linea del Terminale .<br />
La portata compensata dovrà essere calcolata secondo le Norme UNI EN ISO 5167-1 ed il fattore<br />
di compressione secondo le norme ISO 12213-3 . Al momento della fornitura SNAM Rete gas si<br />
riserva di modificare e/o aggiornare la formula di calcolo della portata in funzione dell’emissione di<br />
nuove Normative .<br />
Per l’imputazione dei dati di calcolo della portata dovrà essere prevista un’apposita pagina video<br />
per l’inserimento dei parametri di calcolo.<br />
L’algoritmo per il calcolo utilizzerà i parametri imputati nella tabella sottoriportata e le variabili dei<br />
trasmettitori in campo .<br />
NOTA BENE: Qualora vengano installati i trasmettitori multivariabili, si potrà usufruire del calcolo di<br />
portata elaborata dagli stessi. Sarà cura dell’ Appaltatore proporre tale soluzione<br />
impiantistica nella fase di ingegnerizzazione del Sistema.<br />
Il numero di tabelle da compilare dipenderà dal numero di calcoli di portata da svolgere.<br />
Dati da rilevare dalla scheda di calcolo della flangia<br />
Diametro orifizio del diaframma (d)<br />
Diametro interno della tubazione (D)<br />
Viscosità dinamica (µ)<br />
Massa volumica (RHO)<br />
Esponente isoentropico (Ù)<br />
Pressione barometrica di calcolo (pb)<br />
..............................mm<br />
...............................mm<br />
.....................micropoise<br />
...........................KG/MC<br />
............................CP/CV<br />
...............................bar<br />
Pressione assoluta di riferimento ...............................bar<br />
(Ps)<br />
Temperatura assoluta di riferimento<br />
(Ts)<br />
288,15 °K<br />
% molare di CO2 .................................%<br />
% molare di N2 ..................................%<br />
Per il calcolo del coefficiente di efflusso (ó)<br />
36
(Le note che seguono fanno riferimento all’algoritmo per il calcolo della portata secondo le ISO<br />
5167 ed AGA NX 19)<br />
➼ L1 = L’2 = 0 (zero) per prese di pressione angolari<br />
= 25,4/D per prese di pressione su flange<br />
(per D ≤ 58.62 mm nella formula di calcolo dell’Alpha (0,09 x L1) dovrà essere sostituito con 0.039<br />
➼ il valore di portata per il calcolo del numero di Reynolds (Re) è il valore di fondo scala della<br />
flangia SMC/H.<br />
per il calcolo del coefficiente di scostamento (Z1)<br />
massa volumica dell’aria = 1.225515 KG/MC<br />
11.2 CAMPI SCALA TRASMETTITORI<br />
Sia per l’impianto di telemisure che per gli impianti di regolazione i campi scala dei trasmettitori<br />
utilizzati nel Terminale sono:<br />
TIPO TRASMETTITORE<br />
TARATURA<br />
Pressione relativa 0 - 120 bar / 0 – 80 bar /<br />
Pressione differenziale<br />
Portata*<br />
0 – 500 mbar<br />
0 - 500 mbar ; 0-120 bar/0-80 bar<br />
; -30 + 70°C<br />
Temperatura gas -30 +70 °C<br />
NOTA:<br />
Per ogni linea di misura, <strong>Snam</strong> Rete Gas invierà al costruttore del sistema la tabella di<br />
configurazione allegata compilata .<br />
I dati dovranno comunque poter essere visualizzati, stampati e modificati dall’operatore<br />
utilizzando le pagine appositamente realizzate per l’applicazione specifica.<br />
Gli strumenti installati in campo saranno o di pressione differenziale o di portata.<br />
12. <strong>DI</strong>AGNOSTICA DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
12.1 <strong>DI</strong>AGNOSTICA DELLE ALIMENTAZIONI<br />
La diagnostica delle alimentazioni dovra' prevedere le seguenti condizioni di stato :<br />
37
Preallarme alimentazione Sistema<br />
➼ nel caso d’intervento di uno degli interruttori di alimentazione hardware nel Sistema o del<br />
guasto di uno degli alimentatori ridondanti interni al Sistema , che generano le diverse tensioni<br />
per il funzionamento dello stesso e comunque un guasto che non pregiudichi il disservizio<br />
anche temporaneo dell’esercizio.<br />
➼ nel caso di intervento degli interruttori di alimentazione della stampante, della stazione<br />
operatore, della ventilazione<br />
➼ nel caso di guasto di un alimentatore delle HSV oleopneumatiche o della centralina allarmi<br />
Tale condizione di guasto sarà definita di "PREALLARME ALIMENTAZIONE <strong>SISTEMA</strong> " e dovrà<br />
essere trasmessa all’ RTU mediante porte seriali.<br />
Per consentire la diagnostica delle singole alimentazioni dovranno essere installati dei rele' di<br />
minima tensione a 230 V.c.a. e 24 V.c.c. normalmente eccitati a valle di eventuali dispositivi di<br />
protezione previsti.<br />
Dovranno inoltre essere diagnosticate con le medesime modalita' tutte le tensioni generate dal<br />
Sistema e necessarie al buon funzionamento della stesso.<br />
12.2 <strong>DI</strong>AGNOSTICA PROCESSO E <strong>CONTROLLO</strong><br />
Il Sistema sarà diagnosticato principalmente mediante due condizioni di stato definite preallarme e<br />
allarme<br />
Preallarme Sistema<br />
La segnalazione di preallarme è intesa come uno o più guasti o anomalie riscontrate in una parte<br />
del sistema o apparecchiature ad esso collegate che però non disturbano il funzionamento<br />
dell’intero sistema e non provochino nessun tipo di disservizio anche temporaneo all’impianto.<br />
In particolare il preallarme sarà dato :<br />
1. Anomalia di una scheda ridondante , differenza di misura tra trasmettitori superiore al limite<br />
massimo , anomalia stampante , anomalia ventilazione , anomalia temperatura armadi ,<br />
anomalia stazione operatore , guasto trasmettitori non riguardanti la regolazione, guasto n°1<br />
trasmettitore riguardante la regolazione , intervento del livellostato di basso livello olio o del<br />
termostato di blocco di un riscaldatore<br />
Lo scambio fra schede o apparecchiature facenti la stessa funzione , dovrà avvenire<br />
automaticamente senza interruzioni e variazioni sul controllo del processo . A tale scopo ogni<br />
scheda o apparecchiatura dovrà essere dotata di autodiagnostica interna e dovrà escludersi<br />
automaticamente ogniqualvolta riconosca un guasto o una anomalia di funzionamento.<br />
Tale condizione di guasto sarà definita di "PREALLARME <strong>SISTEMA</strong> " e dovrà essere trasmessa<br />
all’ RTU mediante porte seriali.<br />
38
Allarme Sistema<br />
L’allarme è inteso come una situazione in cui il guasto o l’anomalia riscontrata in una o più parti del<br />
sistema o apparecchiature ad esso collegate che disturbano il funzionamento di parte o dell’intero<br />
sistema provocando il disservizio anche temporaneo di parte o dell’intero impianto.<br />
Nel caso di anomalia o guasto di entrambe le schede o apparecchiature facenti la stessa funzione,<br />
indispensabili al funzionamento dell'intero Sistema , lo stesso dovrà azzerare tutte le uscite<br />
analogiche verso il campo.<br />
Tale condizione di guasto sarà definita di "ALLARME <strong>SISTEMA</strong> “ e dovrà essere trasmessa all’<br />
RTU mediante porte seriali.<br />
ALLARMI <strong>DI</strong> OGNI LINEA (1,2,3)<br />
* blocco automatico per bassa pressione Linea n°.. causato sia da una rottura della condotta a<br />
mare che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa<br />
* blocco automatico per inversione di portata Linea n°…. causato dalla misura di portata dei<br />
trasmettitori di pressione differenziale 0-50 mbar<br />
* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />
* blocco automatico per alta pressione Linea n°.. causato sia dal non funzionamento della<br />
regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />
regolazione<br />
* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />
* blocchi esclusi linea n°….<br />
* blocco manuale da operatore linea n°…<br />
* avaria blocco linea n°…<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di monte Impianto per blocco di bassa<br />
pressione<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />
* valvola di ritegno chiusa<br />
ALLARMI LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />
* blocco automatico per inversione di portata Linea di riserva causato dalla misura di portata<br />
dei trasmettitori di pressione differenziale 0-50 mbar<br />
* blocco automatico per alta pressione Linea di riserva causato sia dal non funzionamento<br />
della regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a<br />
valle regolazione<br />
* blocchi esclusi linea di riserva<br />
* blocco manuale da operatore linea di riserva<br />
* avaria blocco linea di riserva<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />
* valvola di ritegno chiusa<br />
ALLARMI CUMULATIVI DELLA REGOLAZIONE<br />
* “allarme gruppo linea 1” , “allarme gruppo linea 2” , “allarme gruppo linea 3” , “allarme<br />
gruppo linea di riserva” in OR di segnale – Avaria regolazione elettronica<br />
* segnalazione relativa al modo di funzionamento di ogni gruppo di regolazione (linea 1,linea<br />
2,linea 3,linea di riserva) in OR di segnale – Regolazione in automatico locale -<br />
39
* segnalazione relativa al modo di funzionamento di ogni gruppo di regolazione (linea 1,linea<br />
2,linea 3,linea di riserva) in OR di segnale – Regolazione in manuale -<br />
L’allarme di “Avaria regolazione elettronica” è definito come: anomalia o guasto di entrambe le<br />
schede o apparecchiature facenti la stessa funzione , guasto dei tre trasmettitori di pressione<br />
relativa di valle regolazione e guasto di n°1 trasduttore .<br />
Dovrà inoltre essere inviato a <strong>DI</strong>SP la segnalazione di “PREALLARME <strong>SISTEMA</strong> ” ogniqualvolta<br />
la ritrasmissione dal posizionatore al DCS non sia adeguata al segnale inviato in campo.<br />
Logica di scelta tra due trasmettitori ridondanti e generazione del preallarme / allarme:<br />
Pressione relativa campo 0-120 bar<br />
VA<br />
VTA<br />
VTB<br />
E<br />
= Segnale selezionato<br />
= Segnale 1° trasmettitore<br />
= segnale 2° trasmettitore<br />
= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />
VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />
VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106% <br />
VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106% <br />
VA = VTB se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala <br />
VA = VTA se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala <br />
= Presenza della segnalazione “PREALLARME”<br />
Pressione differenziale e pressione relativa campo 0-80 bar<br />
VA<br />
VTA<br />
VTB<br />
E<br />
= Segnale selezionato<br />
= Segnale 1° trasmettitore<br />
= segnale 2° trasmettitore<br />
= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />
VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />
VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106% <br />
VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106% <br />
VA = VTA se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala <br />
VA = VTB se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala <br />
= Presenza della segnalazione “PREALLARME”<br />
A video dovranno essere visualizzati i valori realmente letti dagli elementi primari in campo.<br />
il colore del dato dovrà essere :<br />
➸ rosso in caso di fondo scala inferiore o fondo scala superiore<br />
➸ rosso (pulsante se è possibile) in caso di misura non attendibile (scollegata o in corto circuito)<br />
➸ del colore normale in caso di misura entro i limiti normali.<br />
40
13. <strong>DI</strong>MENSIONAMENTO DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
Per conteggiare il numero ingressi e delle uscite da utilizzare per la configurazione del sistema<br />
occorre conoscere:<br />
il numero delle valvole d’intercettazione telecomandate dell’impianto<br />
il numero delle linee del Terminale<br />
il numero degli impianti di regolazione<br />
il numero delle valvole d’intercettazione motorizzate dalla logica locale<br />
il numero delle sequenze di blocco<br />
Per quanto riguarda il dimensionamento ingressi/uscite si dovrà consultare la<br />
configurazione del Sistema allegata.<br />
Criterio di dimensionamento dei segmenti e delle schede di interfaccia<br />
Per quanto riguarda il numero dei segmenti di collegamento con il campo ed il numero di schede<br />
ridondanti di interfaccia sempre con il campo , si dovrà agire nel modo seguente:<br />
* ogni regolazione dovrà avere un segmento ed una scheda ridondante di controllo diversa .<br />
Per regolazione si intendono : trasmettitori di pressione relativa di monte impianto ,<br />
trasmettitori di pressione differenziale campo 0-500 mbar , trasmettitori di temperatura gas ,<br />
posizionatori<br />
* gli attuatori elettrici telecomandati di ogni linea (es. HSV 31 e HSV 41) dovranno avere un<br />
segmento ed una scheda ridondante diversa dagli attuatori motorizzati in logica della linea<br />
stessa (es. HSV 11 e HSV 21), naturalmente i trasmettitori elettronici di blocco degli attuatori<br />
motorizzati in logica dovranno essere collegati alla stessa scheda e segmento degli stessi.<br />
13.1 SEGNALAZIONI ED ALLARMI GENERALI DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
* anomalia 24 V c.c. telecomandi ( comprensivo di mancanza alimentazione : degli<br />
alimentatori che alimentano le schede di campo che controllano gli attuatori elettrici , di<br />
entrambi gli alimentatori o di un interruttore dei cassetti di comando e segnalazione HSV<br />
OLEOPNEUMATICHE)<br />
* preallarme alimentazione Sistema<br />
* allarme generale Sistema<br />
* preallarme cumulativo Sistema<br />
* allarme linee di comunicazione verso il campo (guasto di 1 linea in FIELDBUS )<br />
* Terminale in comando locale<br />
* manovra valvole telecomandate in corso<br />
* discordanza comando e stato valvole telecomandate<br />
41
Allarmi di ogni linea (1,2,3)<br />
* blocco automatico per bassa pressione Linea n°.. causato sia da una rottura della condotta a<br />
mare che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa<br />
* blocco automatico per inversione di portata Linea n°….<br />
* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />
* blocco automatico per alta pressione Linea n°.. causato sia dal non funzionamento della<br />
regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />
regolazione<br />
* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />
* blocchi esclusi linea n°….<br />
* blocco manuale da operatore linea n°…<br />
* avaria blocco linea n°…<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di monte Impianto per blocco di bassa pressione<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />
* valvola di ritegno chiusa<br />
Allarmi linea di riserva<br />
* blocco automatico per inversione di portata Linea di riserva<br />
* blocco automatico per alta pressione Linea di riserva causato sia dal non funzionamento della<br />
regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />
regolazione<br />
* blocchi esclusi linea di riserva<br />
* blocco manuale da operatore linea di riserva<br />
* avaria blocco linea di riserva<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />
* valvola di ritegno chiusa<br />
Allarmi cumulativi della regolazione<br />
* “allarme gruppo linea 1” , “allarme gruppo linea 2” , “allarme gruppo linea 3” , “allarme gruppo<br />
linea di riserva” in OR di segnale – Avaria regolazione elettronica<br />
* segnalazione relativa al modo di funzionamento di ogni gruppo di regolazione (linea 1,linea<br />
2,linea 3,linea di riserva) in OR di segnale – Regolazione in automatico locale -<br />
* segnalazione relativa al modo di funzionamento di ogni gruppo di regolazione (linea 1,linea<br />
2,linea 3,linea di riserva) in OR di segnale – Regolazione in manuale<br />
13.2 ALLARMI E SEGNALAZIONI DA CAMPO<br />
* presenza fiamma in candela<br />
* anomalia impianto antincendio<br />
* alto livello liquidi serbatoio raccolta impurità<br />
* scatto valvola di sicurezza per ogni linea<br />
L’acquisizione dei soprariportati allarmi dovrà essere effettuata con schede di separazione<br />
galvanica come descritto al punto 5.7.4 della presente specifica.<br />
42
13.3 ALLARMI DA APPARECCHIATURE ESTERNE AL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong><br />
* Mancanza rete 380 V.c.a.<br />
* gruppo elettrogeno in moto<br />
* gruppo elettrogeno in avaria<br />
* gruppo elettrogeno in prova<br />
* allarme gruppo di continuità<br />
* preallarme gruppo di continuità<br />
* mancanza rete carica batteria<br />
* mancanza erogazione raddrizzatore 1<br />
* mancanza erogazione raddrizzatore 2<br />
* guasto sonda di temperatura<br />
* mancanza tensione uscita 1<br />
* mancanza tensione uscita 2<br />
* fine scarica batterie<br />
* anomalia riscaldatori elettrici<br />
* guasto dew point<br />
L’acquisizione dei soprariportati allarmi dovrà essere effettuata con schede di separazione<br />
galvanica come descritto al punto 5.7.4 della presente specifica.<br />
13.4 VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECONTROLLATE E MOTORIZZATE<br />
Valvole di intercettazione telecontrollate con attuatori elettrici<br />
Comandi:<br />
* apertura<br />
* chiusura<br />
* stop<br />
* apertura e chiusura in percentuale<br />
Segnalazioni :<br />
* aperta<br />
* chiusa<br />
* senso apre<br />
* senso chiude<br />
* comandi in locale.<br />
* attuatore non disponibile<br />
Valvole di intercettazione motorizzate in logica<br />
Segnalazioni:<br />
* aperta<br />
* chiusa<br />
* senso apre<br />
* senso chiude<br />
* comandi in locale.<br />
* attuatore non disponibile<br />
43
Valvola con attuatore oleopneumatico<br />
Comandi:<br />
* apertura<br />
* chiusura<br />
Segnalazioni :<br />
* aperta<br />
* chiusa<br />
* senso apre<br />
* senso chiude<br />
* comandi in locale.<br />
* prova<br />
13.5 MISURE DA TRASMETTERE<br />
Per ogni linea del Terminale<br />
* pressione relativa di monte<br />
* temperatura gas di monte<br />
* portata compensata<br />
* temperatura di valle<br />
Per le regolazioni<br />
* pressione relativa di valle Impianti di regolazione<br />
* posizione del set-point di pressione relativa<br />
Dovrà inoltre essere trasmessa la misura di pressione relativa di valle Terminale<br />
14. MODALITA’ PER LE SEGNALAZIONI A VIDEO DEL SINOTTICO DELL’IMPIANTO<br />
Per la rappresentazione a video del sinottico del Terminale e dei gruppi di regolazione , dovranno<br />
essere realizzate le seguenti pagine video:<br />
rappresentazione in due pagine video di tutto l’impianto con l’indicazione delle misure principali e<br />
dello stato delle valvole e in modo simbolico gli impianti di regolazione e/o riduzione<br />
rappresentazione del Terminale con segnalazione dello stato delle valvole e delle misure di<br />
pressione relativa, portata e temperatura gas di ogni linea ed il senso gas<br />
rappresentazione in due pagine video della regolazione completa di visualizzazioni varie e<br />
gestione come descritto al punto 9.<br />
rappresentazione di due pagine video contenente un riassuntivo degli allarmi e delle segnalazioni<br />
inviate all’RTU.<br />
44
appresentazione di due pagine video contenente le misure inviate all’RTU con la possibilità di<br />
variarle mettendole in manuale.<br />
rappresentazione di due pagine video contenente tutte le segnalazioni delle valvole<br />
telecomandate e motorizzate inviate all’RTU con la possibilità di variarle mettendole in manuale.<br />
rappresentazione di una pagina video contenente tutti i comandi delle valvole telecomandate<br />
inviate dall’RTU con la possibilità di variarle mettendole in manuale.<br />
rappresentazione di n°3 pagine video contenente tutte le tipologie di guasto che danno origine all’<br />
allarme Sistema , preallarme Sistema e preallarme alimentazione<br />
N° pagine video 18<br />
Per la rappresentazione dello stato delle valvole e le unità di misura delle variabili dovranno essere<br />
adottate le seguenti modalità:<br />
VALVOLE TELECOMANDATE E MOTORIZZATE<br />
Valvola aperta<br />
Valvola chiusa<br />
Valvola in movimento<br />
Valvola in comandi locali<br />
Valvola in comandi a distanza<br />
Valvola aperta/chiusa<br />
Valvola non ap. e non ch.<br />
Posizione della valvola in apertura e<br />
chiusura<br />
Valvola non disponibile/fail<br />
Indicazione verde<br />
Indicazione rossa<br />
Indicazione verde/rossa lampeggiante<br />
Indicazione rossa (L)<br />
Indicazione gialla (D)<br />
Indicazione blu<br />
Indicazione bianca<br />
Valore in percentuale<br />
Indicazione I rossa vicino alla valvola<br />
Dovrà inoltre essere visualizzato il comando di apertura e chiusura (CC rossa , CA verde)<br />
MISURE<br />
GRANDEZZE<br />
Pressioni relative<br />
Portate<br />
Temperature<br />
Set point di pressione relativa<br />
Set point di portata<br />
Trasmissione al Sistema apertura<br />
della valvola<br />
Uscita regolata (alla valvola)<br />
Trasmettitore in fuori limite<br />
Trasmettitore in fail<br />
UNITA’ <strong>DI</strong> MISURA<br />
Bar<br />
Mc/h volume standard<br />
gradi centigradi<br />
Bar<br />
mc/h volume standard<br />
Percentuale<br />
Percentuale<br />
Rosso<br />
Rosso pulsante<br />
Il senso gas dovrà essere visualizzato a sinottico.<br />
45
15. COLLAU<strong>DI</strong> E INSTALLAZIONE<br />
15.1 ISPEZIONI E PROVE <strong>DI</strong> COLLAUDO IN FABBRICA<br />
Gli Ispettori SNAM Rete Gas , sono autorizzati a seguire lo svolgimento della fornitura e a<br />
controllare la sua rispondenza ai requisiti contenuti nella presente specifica.<br />
Detti rappresentanti possono a loro giudizio porre il veto all’impiego e alla spedizione di<br />
apparecchiature e materiali che durante le ispezioni non risultino rispondenti agli impegni<br />
contrattuali.<br />
Il Fornitore deve consentire il libero accesso, nelle sue officine in ogni momento dietro preavviso,<br />
agli Ispettori SNAM Rete Gas , purchè gli stessi siano assicurati contro gli infortuni in conformità<br />
alle vigenti norme.<br />
Il Fornitore deve prestare tutta l’assistenza necessaria (es. Uso gratuito degli strumenti necessari<br />
ai controlli ecc.).<br />
Il Fornitore si impegna inoltre ad ottenere analogo permesso da eventuali subfornitori.<br />
Dopo l’esito positivo del collaudo interno il Fornitore, alla presenza degli ispettori SNAM Rete Gas ,<br />
provvede ad eseguire secondo un programma concordato sul sistema di controllo, completamente<br />
assiemato presso la Sua officina le prove di collaudo simulate sulla base delle specifiche di<br />
collaudo preparate dal Fornitore e concordate con gli Ispettori SNAM Rete Gas almeno un mese<br />
prima dell’inizio del collaudo stesso.<br />
Dette specifiche di collaudo, oltre a contenere le procedure, le modalità i mezzi e dispositivi<br />
necessari ad effettuare le prove funzionali devono anche definire le prove da effettuare sui vari<br />
sottosistemi, apparati e i singoli elementi per accertare la loro rispondenza ai requisiti di sicurezza<br />
richiesti quali:<br />
➼ ampia tolleranza e insensibilità alle variazioni di tensione entro i limiti stabiliti<br />
➼ corretto intervento delle protezioni al raggiungimento dei limiti minimi e massimi delle<br />
alimentazioni<br />
➼ ampia tolleranza e protezioni efficienti contro i sovraccarichi o corto circuiti dei vari apparati o<br />
elementi.<br />
Inoltre durante il collaudo del Sistema, verranno resi disponibili n°2 attuatori elettrici dalla ditta<br />
costruttrice degli stessi e il personale adatto al fine di verificare il corretto funzionamento del<br />
protocollo di comunicazione FIELDBUS FOUNDATION e tutto quanto altro necessario per<br />
rendere il Sistema perfettamente funzionante.<br />
E’ previsto che dette prove normalmente durino circa due settimane.<br />
15.2 INSTALLAZIONE<br />
Il Sistema di controllo è trasportato e installato al luogo di destinazione a cura del Fornitore.<br />
Lo scarico, sballaggio e posizionamento in sala controllo avviene sotto la supervisione del<br />
Fornitore con mezzi e personale messi a disposizione dal Committente.<br />
La messa a terra all’interno del fabbricato nonché tutte le interconnessioni fra i vari sottosistemi e<br />
apparecchiature facenti parte del sistema sono a totale carico del fornitore.<br />
46
Ad installazione ultimata, il Fornitore provvede alla messa in funzione per permettere i successivi<br />
collaudi standard.<br />
15.3 COLLAU<strong>DI</strong> IN LOCO<br />
Il sistema ad installazione avvenuta nella sala controllo, viene sottoposto alle seguenti prove di<br />
collaudo in loco:<br />
➼ prove standard del Fornitore<br />
Sono eseguite con l’ausilio di procedure standard e servono a dimostrare il buon funzionamento<br />
dei vari sottosistemi oggetto della fornitura, dopo le operazioni di spedizione ed installazione.<br />
La durata di dette prove dipende dal fornitore<br />
➼ prove in bianco con l’impianto<br />
Una volta superata la prova standard del Fornitore, vengono effettuate le prove in bianco del<br />
sistema con il campo.<br />
Durante le prove in bianco il sistema viene sintonizzato (regolazione, tempi di manovra, filtraggi,<br />
segnali on-off, parametrazione dei loops di regolazione ecc.) con l’impianto, durata presunta 15<br />
giorni lavorativi , al termine di tale operazione il sistema è considerato pronto per le prove<br />
funzionali di accettazione provvisoria.<br />
➼ prove funzionali per accettazione provvisoria<br />
Con l’impianto completamente disponibile vengono eseguite le prove funzionali e se l’esito è<br />
positivo viene firmato il verbale di accettazione provvisoria (durata presunta cinque giorni)<br />
NOTA:<br />
I periodi di prova presunti nei punti soprariportati, possono essere oggetto di variazioni specie nel<br />
caso di difetti di funzionamento, in questo caso è da stabilire quali siano le prove da ripetere dopo<br />
le necessarie modifiche.<br />
L’accettazione definitiva del sistema, dalla cui data parte il periodo di garanzia, è subordinata ad<br />
un funzionamento continuativo per tre mesi a partire dalla data di collaudo di accettazione<br />
provvisoria, senza che si verifichino guasti ritenuti significativi da parte del Committente.<br />
Al termine di tale periodo verrà compilato un verbale per l’accettazione definitiva del sistema.<br />
16. ASSISTENZA<br />
Oltre ai collaudi di cui al capitolo 15 della presente specifica il Fornitore provvede, come parte<br />
integrante della fornitura, ai servizi di assistenza sopradescritti.<br />
16.1 CORSO <strong>DI</strong> ADDESTRAMENTO PERSONALE DEL CLIENTE<br />
Il Fornitore provvederà all’istruzione del personale secondo la modalità seguente:<br />
➼ corso in loco di tre giorni da svolgersi con l’apposito istruttore a perfetta conoscenza del<br />
progetto per istruire il personale circa la procedura di esercizio del sistema di controllo.<br />
47
16.2 GARANZIA<br />
E’ richiesta una garanzia di 5 anni dalla data di accettazione definitiva del sistema .<br />
Durante tale periodo il fornitore si impegna, attraverso prestazioni uomo ( anche presso l’Impianto)<br />
e materiali ad assicurare il buon funzionamento del Sistema.<br />
Si precisa che tale garanzia è applicata dal fornitore a tutte le apparecchiature fornite, anche se<br />
non di sua produzione.<br />
Il fornitore dovrà garantire l’intervento entro un tempo massimo di 3 gg. lavorativi dalla richiesta<br />
tramite fax.<br />
16.3 PARTI <strong>DI</strong> RICAMBIO<br />
La fornitura comprende anche le parti di ricambio, di tutti i componenti del sistema che il Fornitore<br />
ritiene necessarie per far fronte ai cinque anni di garanzia richiesti.<br />
In linea di massima protranno essere forniti:<br />
➼ 1 pezzo comunque non inferiore al 10% per ogni tipo di elemento montato (es. alimentatori,<br />
ventilatori, apparati singoli, schede varie, relè, componenti vari ecc.)<br />
➼ 1 pezzo per ogni apparecchiatura installata in campo<br />
➼ eventuali materiali necessari per effettuare la manutenzione del sistema (es. cambio schede<br />
ecc.)<br />
Prima del collaudo in fabbrica deve essere fornito un elenco completo e dettagliato dei materiali<br />
impiegati per la costruzione del sistema e la relativa lista delle parti di ricambio necessarie.<br />
N.B.<br />
Non dovranno essere previste parti di ricambio per le stazioni operatore.<br />
Il Fornitore effettuerà la sostituzione delle parti utilizzando ricambi originali e perfettamente<br />
intercambiabili con quelli installati.<br />
I ricambi saranno tenuti nei magazzini del Committente.<br />
I ricambi prelevati dai ns. magazzini ed utilizzati dal Fornitore nel periodo di garanzia , saranno<br />
reintegrati a cura e carico del Fornitore entro 60 gg. dal prelievo.<br />
Sarà inoltre cura e carico del Fornitore , l ‘acquisizione di eventuali altri materiali non previsti tra i<br />
ricambi ma necessari per garantire la buona funzionalità dell’Impianto nel periodo di garanzia.<br />
17. MOBILIO PER IL <strong>SISTEMA</strong> <strong>CONTROLLO</strong> STAZIONE<br />
Il fornitore del Sistema dovrà inoltre fornire:<br />
➼ 2 tavoli per PC e stampante dalle seguenti dimensioni: lunghezza 1500, profondità 750, altezza<br />
750 mm, colore rovere, ditta TRAU serie ARIOM mod. 17150 o similare<br />
➼ 2 cassettiere con ruote dalle seguenti dimensioni: lunghezza 430, profondità 740, altezza 595<br />
mm, colore rovere, ditta TRAU serie ARIOM mod. 15082 o similare<br />
➼ 2 poltroncine con ruote ditta TRAU serie ARIOM mod. LIBRA, tessuto colore beige o similare.<br />
Il fornitore dovrà anche predisporre la distribuzione elettrica per l’alimentazione dei PC e delle<br />
stampanti (cavo , torrette ecc.)<br />
48
18 ALLEGATI<br />
Tab.gasd. C6.35.30 Specifica per centralina allarmi (15 punti) e sistema antincendio<br />
Schema elettrico centralina allarmi e sistema antincendio fg. 9,10.11 disegno n° 193312<br />
Schema elettrico cablaggio morsettiere per cassetti di comando e segnalazione HSV<br />
oleopneumatiche fg.14-15 disegno n° 193312<br />
Diagnostica trasmettitori DCS del 15.12.99<br />
Gestione strumentazione seriale con RTU rete primaria gasdotti OPER/PROCGAS Rev.8 del<br />
05.10.99<br />
Trasmettitore elettronico di pressione differenziale campo di taratura 0-500 mbar GASD SPC/DP<br />
FF<br />
Trasmettitore elettronico di pressione relativa campo di taratura 0-80 bar GASD SPC/P80 FF<br />
Trasmettitore elettronico di temperatura gas campo di taratura –30+70°C. GASD SPC/T FF<br />
Posizionatore elettropneumatico a microprocessore per valvole di regolazione a globo GASD<br />
SPC/POS FF<br />
49
CONFIGURAZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong><strong>DI</strong>GITALE</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong> PER L’IMPIANTO <strong>DI</strong> __________<br />
BOR/DCS/CONF/__________ REV.0<br />
01.08.02<br />
50
IN<strong>DI</strong>CE<br />
1. COSTITUZIONE DELL’IMPIANTO , COMAN<strong>DI</strong> ,MISURE,SEGNALI , ALLARMI DEL<br />
IMPIANTO <strong>DI</strong> ____________<br />
2. CENTRALINA ALLARMI E <strong>SISTEMA</strong> ANTINCEN<strong>DI</strong>O<br />
3. CASSETTI <strong>DI</strong> COMANDO E SEGNALAZIONE HSV OLEOPNEUMATICHE<br />
4. TABELLE RIEPILOGATIVE PER IL <strong>DI</strong>MENSIONAMENTO DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
51
1. COSTITUZIONE DELL’IMPIANTO , COMAN<strong>DI</strong> ,MISURE,SEGNALI , ALLARMI DELL’<br />
IMPIANTO <strong>DI</strong> ___________<br />
L’impianto di __________ è costituito da:<br />
n° 3 linee DN 500 per funzionamento con senso gas diretto; a valle di ogni linea è realizzato un<br />
impianto di regolazione della pressione<br />
n° 3 linee DN 500 per funzionamento con senso gas inverso<br />
n° 1 linea DN 250 fondellata<br />
n° 1 linea DN 500 di riserva per funzionamento con senso gas diretto; a valle della linea è<br />
realizzato un impianto di regolazione della pressione<br />
n° 3 stazioni di lancio e ricevimento pig dei gasdotti DN 500<br />
n° 1 stazione di lancio e ricevimento pig del gasdotto DN 1200<br />
Dovranno essere telecomandate mediante attuatori elettrici le seguenti valvole di intercettazione<br />
poste sulle linee DN 500 con flusso diretto:<br />
* HSV 31 valvola di intercettazione della linea 1 (flusso diretto)<br />
* HSV 33 valvola di intercettazione della linea 2 (flusso diretto)<br />
* HSV 35 valvola di intercettazione della linea 3 (flusso diretto)<br />
* HSV 41 valvola di intercettazione per l'inserzione della linea di riserva al posto della linea 1<br />
* HSV 42 valvola di intercettazione per l'inserzione della linea di riserva al posto della linea 2<br />
* HSV 43 valvola di intercettazione per l'inserzione della linea di riserva al posto della linea 3<br />
* HSV 39 valvola di intercettazione per l'inserimento e disinserimento della linea di riserva.<br />
Dovranno essere motorizzate mediante attuatori elettrici e comandate dal Sistema digitale di<br />
Controllo le seguenti valvole di intercettazione:<br />
* HSV 21 valvola di intercettazione della linea 1 comandata in chiusura per inversione di<br />
portata<br />
* HSV 23 valvola di intercettazione della linea 2 comandata in chiusura per inversione di<br />
portata<br />
* HSV 25 valvola di intercettazione della linea 3 comandata in chiusura per inversione di<br />
portata<br />
* HSV 29 valvola di intercettazione della linea di riserva comandata in chiusura per<br />
inversione di portata<br />
* HSV 11 valvola di intercettazione della linea 1 comandata in chiusura per alta pressione di<br />
valle<br />
* HSV 12 valvola di intercettazione della linea 2 comandata in chiusura per alta pressione di<br />
valle<br />
* HSV 13 valvola di intercettazione della linea 3 comandata in chiusura per alta pressione di<br />
valle<br />
* HSV 15 valvola di intercettazione della linea di riserva comandata in chiusura per alta<br />
pressione di valle.<br />
52
Le valvole di intercettazione HSV 31, HSV 41, HSV 33, HSV 42, HSV 35, HSV 43 dovranno inoltre<br />
essere comandate in chiusura da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione relativa per protezione<br />
rottura delle linee a mare.<br />
Le valvole di intercettazione HSV 21, HSV 23, HSV 25, HSV 29, dovranno inoltre essere<br />
comandate in chiusura da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione differenziale per inversione<br />
senso gas.<br />
Le valvole di intercettazione HSV 11, HSV 12, HSV 13, HSV 15, dovranno inoltre essere<br />
comandate in chiusura da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione relativa per protezione alta<br />
pressione valle Impianto.<br />
La valvola di intercettazione HSV 9 , dovrà essere motorizzata con un nuovo attuatore elettrico e<br />
comandata localmente dal Sistema digitale di Controllo.<br />
La linea di riserva sostituisce per funzionamento con flusso diretto una delle tre linee DN 500.<br />
E' inoltre telecomandata con attuatore oleopneumatico la valvola di intercettazione di linea HSV<br />
16.<br />
Le segnalazioni sottoriportate relative agli attuatori elettrici , dovranno essere visualizzate<br />
nelle pagine grafiche del Sistema e trasmesse a <strong>DI</strong>SP , mentre tutti gli allarmi e segnalazioni<br />
riportate al punto 9.2 della specifica del Sistema relative sempre agli attuatori elettrici<br />
dovranno essere configurate nel Sistema mediante il software di diagnostica , monitoraggio<br />
, manutenzione , configurazione ecc. riportato al punto 6 .<br />
Linea n°1 e Impianto di regolazione<br />
MISURE<br />
Strumentazione da campo :<br />
n° 4 trasmettitori di pressione relativa (di cui n°2 campo 0-80 bar e n°2 campo 0-120 bar), n° 4<br />
trasmettitori di pressione differenziale (di cui n°2 campo 0-500 mbar e n°2 campo 0-50 mbar) , n° 3<br />
trasmettitori di temperatura gas , n° 1 posizionatore per comando valvola di regolazione – totale<br />
n° 12 -<br />
ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />
n° 1 di pressione relativa di monte, n°1 di portata , n°1 di temperatura gas di monte , n°1 di<br />
temperatura gas di valle – totale n° 4 -<br />
VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECOMANDATE (HSV 31 E HSV 41)<br />
Comandi<br />
telecomandi da Disp tramite RTU<br />
Apertura , chiusura , stop – totale n°6 -<br />
Comandi verso il campo<br />
Apertura , chiusura , stop , apertura /chiusura in percentuale – totale n°8-<br />
53
Segnalazioni:<br />
segnalazioni da campo<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />
posizione in percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />
segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />
n°12-<br />
VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE COMANDATE IN LOGICA E BLOCCO INVERSIONE <strong>DI</strong><br />
PORTATA E ALTA PRESSIONE (HSV 11 E HSV 21)<br />
Comandi<br />
Comandi verso il campo<br />
Apertura , chiusura – totale n°4-<br />
Segnalazioni:<br />
segnalazioni da campo<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />
percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />
segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />
n°12-<br />
La logica di funzionamento e di blocco delle valvole di intercettazione sarà conforme al capitolo 10<br />
della specifica<br />
Linea n° 2 e Impianto di regolazione<br />
MISURE<br />
Strumentazione da campo :<br />
n° 4 trasmettitori di pressione relativa (di cui n°2 campo 0-80 bar e n°2 campo 0-120 bar), n° 4<br />
trasmettitori di pressione differenziale (di cui n°2 campo 0-500 mbar e n°2 campo 0-50 mbar) , n° 3<br />
trasmettitori di temperatura gas , n° 1 posizionatore per comando valvola di regolazione – totale<br />
n° 12 -<br />
ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />
n° 1 di pressione relativa di monte, n°1 di portata , n°1 di temperatura gas di monte , n°1 di<br />
temperatura gas di valle – totale n° 4 -<br />
54
VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECOMANDATE (HSV 33 E HSV 42)<br />
Comandi<br />
telecomandi da <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
Apertura , chiusura , stop – totale n°6 -<br />
Comandi verso il campo<br />
Apertura , chiusura , stop , apertura /chiusura in percentuale – totale n°8-<br />
Segnalazioni:<br />
segnalazioni da campo<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />
posizione in percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />
segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />
n°12-<br />
VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE COMANDATE IN LOGICA E BLOCCO INVERSIONE <strong>DI</strong><br />
PORTATA E ALTA PRESSIONE (HSV 12 E HSV 23)<br />
Comandi<br />
Comandi verso il campo<br />
Apertura , chiusura – totale n°4-<br />
Segnalazioni:<br />
segnalazioni da campo<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />
percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />
segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />
n°12-<br />
La logica di funzionamento e di blocco delle valvole di intercettazione sarà conforme al capitolo 10<br />
della specifica<br />
Linea n° 3 e Impianto di regolazione<br />
MISURE<br />
Strumentazione da campo :<br />
55
n° 4 trasmettitori di pressione relativa (di cui n°2 campo 0-80 bar e n°2 campo 0-120 bar), n° 4<br />
trasmettitori di pressione differenziale (di cui n°2 campo 0-500 mbar e n°2 campo 0-50 mbar) , n° 3<br />
trasmettitori di temperatura gas , n° 1 posizionatore per comando valvola di regolazione – totale<br />
n° 12 -<br />
ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />
n° 1 di pressione relativa di monte, n°1 di portata , n°1 di temperatura gas di monte , n°1 di<br />
temperatura gas di valle – totale n° 4 -<br />
VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECOMANDATE (HSV 35 E HSV 43)<br />
Comandi<br />
telecomandi da <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
Apertura , chiusura , stop – totale n°6 -<br />
Comandi verso il campo<br />
Apertura , chiusura , stop , apertura /chiusura in percentuale – totale n°8-<br />
Segnalazioni:<br />
segnalazioni da campo<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />
posizione in percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />
segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />
n°12-<br />
VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE COMANDATE IN LOGICA E BLOCCO INVERSIONE <strong>DI</strong><br />
PORTATA E ALTA PRESSIONE (HSV 13E HSV 25)<br />
Comandi<br />
Comandi verso il campo<br />
Apertura , chiusura – totale n°4-<br />
Segnalazioni:<br />
segnalazioni da campo<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />
percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />
56
segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />
n°12-<br />
La logica di funzionamento e di blocco delle valvole di intercettazione sarà conforme al capitolo 10<br />
della specifica<br />
Linea di riserva e Impianto di regolazione<br />
MISURE<br />
Strumentazione da campo :<br />
n° 4 trasmettitori di pressione relativa (di cui n°2 campo 0-80 bar e n°2 campo 0-120 bar), n° 4<br />
trasmettitori di pressione differenziale (di cui n°2 campo 0-500 mbar e n°2 campo 0-50 mbar) , n° 3<br />
trasmettitori di temperatura gas , n° 1 posizionatore per comando valvola di regolazione – totale<br />
n° 12 -<br />
ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />
n° 1 di pressione relativa di monte, n°1 di portata , n°1 di temperatura gas di monte , n°1 di<br />
temperatura gas di valle – totale n° 4 -<br />
VALVOLA <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECOMANDATA (HSV 39)<br />
Comandi<br />
telecomandi da <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
Apertura , chiusura , stop – totale n°3 -<br />
Comandi verso il campo<br />
Apertura , chiusura , stop , apertura /chiusura in percentuale – totale n°4-<br />
Segnalazioni:<br />
segnalazioni da campo<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />
posizione in percentuale di apertura della valvola – totale n°7-<br />
segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />
n°6-<br />
57
VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE COMANDATE IN LOGICA E BLOCCO INVERSIONE <strong>DI</strong><br />
PORTATA E ALTA PRESSIONE (HSV 15E HSV 29)<br />
Comandi<br />
Comandi verso il campo<br />
Apertura , chiusura – totale n°4-<br />
Segnalazioni:<br />
segnalazioni da campo<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />
percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />
segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />
n°12-<br />
La logica di funzionamento e di blocco delle valvole di intercettazione sarà conforme al capitolo 10<br />
della specifica<br />
VALVOLA <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE MOTORIZZATA (HSV 9)<br />
Comandi<br />
Comandi verso il campo<br />
Apertura , chiusura – totale n°2-<br />
Segnalazioni:<br />
segnalazioni da campo<br />
aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />
percentuale di apertura della valvola – totale n°7-<br />
segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
aperta - , chiusa , attuatore non disponibile – totale n°3-<br />
Impianto di regolazione<br />
MISURE<br />
Strumentazione da campo :<br />
n° 3 trasmettitori di pressione relativa (pressione relativa di valle regolazione) – totale n° 3 -<br />
58
telecomandi set-point da <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />
n° 1 di pressione relativa – totale n° 1 -<br />
ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />
n° 1 di pressione relativa di valle regolazione , n°1 misure della posizione del set –point di<br />
pressione relativa – totale n° 2 -<br />
Allarmi e segnalazioni a RTU<br />
regolazione in automatico locale , regolazione in manuale , avaria regolazione – totale n° 3 -<br />
La logica della gestione dell’Impianto di regolazione è riportata al punto 9 della specifica<br />
Valle terminale<br />
MISURE<br />
Strumentazione da campo :<br />
n° 2 trasmettitori di pressione relativa – totale n° 2 -<br />
ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />
n° 1 di pressione relativa di valle Terminale – totale n° 1 -<br />
Il Sistema mediante comunicazione digitale MODBUS RTU dovrà inoltre<br />
inviare a RTU i seguenti allarmi riguardanti il Terminale:<br />
Allarmi di ogni linea (1,2,3)<br />
* blocco automatico per bassa pressione Linea n°.. causato sia da una rottura della condotta a<br />
mare che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa<br />
* blocco automatico per inversione di portata Linea n°….<br />
* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />
* blocco automatico per alta pressione Linea n°.. causato sia dal non funzionamento della<br />
regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />
regolazione<br />
* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />
* blocchi esclusi linea n°….<br />
* blocco manuale da operatore linea n°…<br />
* avaria blocco linea n°…<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di monte Impianto per blocco di bassa pressione<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />
Totale n° 33-<br />
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Allarmi linea di riserva<br />
* blocco automatico per inversione di portata Linea di riserva<br />
* blocco automatico per alta pressione Linea di riserva causato sia dal non funzionamento della<br />
regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />
regolazione<br />
* blocchi esclusi linea di riserva<br />
* blocco manuale da operatore linea di riserva<br />
* avaria blocco linea di riserva<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />
* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />
Totale n°7 -<br />
Il Sistema dovrà trasmettere o ricevere da RTU mediante contatti digitali<br />
discreti (ON – OFF ) i seguenti allarmi :<br />
Allarmi a RTU di ogni linea (1,2,3)<br />
* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />
- Totale n° 6 -<br />
Allarmi da RTU di ogni linea (1,2,3)<br />
* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />
- Totale n° 6 -<br />
Il Sistema mediante comunicazione digitale MODBUS RTU dovrà inviare a<br />
RTU i seguenti allarmi riguardanti il DCS<br />
* anomalia 24 V c.c. telecomandi ( comprensivo di mancanza alimentazione : degli<br />
alimentatori che alimentano le schede di campo che controllano gli attuatori elettrici , di<br />
entrambi gli alimentatori o di un interruttore dei cassetti di comando e segnalazione HSV<br />
OLEOPNEUMATICHE)<br />
* preallarme alimentazione Sistema<br />
* allarme generale Sistema<br />
* preallarme cumulativo Sistema<br />
* allarme linee di comunicazione verso il campo (guasto di 1 linea in FIELDBUS )<br />
* Terminale in comando locale<br />
* manovra valvole telecomandate in corso<br />
* discordanza comando e stato valvole telecomandate<br />
* anomalia riscaldatori elettrici<br />
-Totale n°9<br />
Il Sistema riceverà da campo , mediante le schede di separazione galvanica<br />
di cui al punto 5.7.4 della specifica del Sistema i seguenti allarmi :<br />
APPARECCHIATURE ESTERNE AL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong><br />
* Mancanza rete 380 V.c.a.<br />
* gruppo elettrogeno in moto<br />
* gruppo elettrogeno in avaria<br />
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* gruppo elettrogeno in prova<br />
* allarme gruppo di continuità<br />
* preallarme gruppo di continuità<br />
* mancanza rete carica batteria<br />
* mancanza erogazione raddrizzatore 1<br />
* mancanza erogazione raddrizzatore 2<br />
* guasto sonda di temperatura<br />
* mancanza tensione uscita 1<br />
* mancanza tensione uscita 2<br />
* fine scarica batterie<br />
* guasto dew point<br />
* presenza fiamma in candela<br />
* anomalia impianto antincendio<br />
- Totale n° 16-<br />
ALLARMI E SEGNALAZIONI DA CAMPO<br />
* alto livello liquidi serbatoio raccolta impurità<br />
* scatto valvola di sicurezza per ogni linea (linea n°1,2,3 e riserva)<br />
* valvola di ritegno chiusa (linea n° 1,2,3, e riserva)<br />
- Totale n° 9-<br />
L’acquisizione dei soprariportati allarmi dovrà essere effettuata con schede di separazione<br />
galvanica come descritto al punto 5.7.4 della presente specifica.<br />
Allarmi da riscaldatori elettrici<br />
Il Sistema di Controllo , dovrà acquisire dal quadro elettrico di alimentazione n°4 contatti digitali<br />
discreti (basso livello olio –riscaldatore 1 e 2-) , (termostato di blocco –riscaldatore 1 e 2 -).<br />
Totale n°4<br />
Per gli allarmi da inviare a RTU vedere punto 5.7.5.<br />
Il Sistema mediante comunicazione digitale MODBUS RTU dovrà inviare a<br />
RTU i seguenti allarmi acquisiti in modo discreto :<br />
* Mancanza rete 380 V.c.a.<br />
* gruppo elettrogeno in moto<br />
* gruppo elettrogeno in avaria<br />
* gruppo elettrogeno in prova<br />
* allarme gruppo di continuità<br />
* preallarme gruppo di continuità<br />
* mancanza rete carica batteria<br />
* mancanza erogazione raddrizzatore 1<br />
* mancanza erogazione raddrizzatore 2<br />
* guasto sonda di temperatura<br />
* mancanza tensione uscita 1<br />
* mancanza tensione uscita 2<br />
* fine scarica batterie<br />
* guasto dew point<br />
* presenza fiamma in candela<br />
* anomalia impianto antincendio<br />
* alto livello liquidi serbatoio raccolta impurità<br />
* scatto valvola di sicurezza per ogni linea (linea n°1,2,3 e riserva)<br />
Totale n° 18<br />
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Il Sistema riceverà dal pannello di emergenza mediante schede di<br />
separazione galvanica di cui al punto 5.7.4 della specifica del Sistema i<br />
seguenti comandi:<br />
* pulsante linea 1 –chiusura HSV 41,31<br />
* pulsante linea 2 – chiusura HSV 42,33<br />
*pulsante linea 3 – chiusura HSV 43,35<br />
Totale n°3<br />
2. CENTRALINA ALLARMI E <strong>SISTEMA</strong> ANTINCEN<strong>DI</strong>O<br />
Dovrà essere installata una centralina allarmi e sistema antincendio conforme al punto n° 5.7.1<br />
della specifica del Sistema .La centralina allarmi e sistema antincendio sarà acquistato a cura della<br />
Committente.<br />
Nel Sistema dovranno essere previsti n° 2 Ingressi da schede di separazione galvanica come<br />
da punto 5.7.4 della specifica del Sistema per gli allarmi di :<br />
- presenza fiamma in candela (n.c.)<br />
- anomalia impianto antincendio (n.c..)<br />
N.B. L’anomalia impianto antincendio dovrà essere dato dalla presenza di almeno di uno dei<br />
seguenti allarmi: scarica prima bombola , scarica seconda bombola , guasto rivelatore<br />
presenza fiamma<br />
Gli allarmi soprariportati inoltre dovranno essere visualizzati a video e trasmessi all’RTU in<br />
modo seriale mediante protocollo di comunicazione MODBUS RTU.<br />
3. CASSETTI <strong>DI</strong> COMANDO E SEGNALAZIONE HSV OLEOPNEUMATICHE<br />
La sezione sarà costituita da un vano in versione rack da 19" x 3 HE (132,5 mm) con profondità<br />
280 mm completo di guide, suddiviso in modo da contenere n.2 cassetti estraibili da 42 TE x 3<br />
HE.<br />
Suddetta sezione dovrà essere equipaggiata con n.1 cassetto di comando e segnalazione HSV<br />
da recuperare dal quadro di separazione galvanica esistente (HSV 16).<br />
Pertanto nella sezione senza cassetto dovrà essere installato n.1 pannello di chiusura in<br />
alluminio anodizzato a 20 micron montati con sistema ad incastro.<br />
Le sezioni dovranno comunque essere cablate con le apparecchiature riportate al punto 5.7.2<br />
della specifica del Sistema.<br />
La configurazione da prevedere nel Sistema degli ingressi e delle uscite per le valvole di<br />
intercettazione telecomandate con attuatore oleopneumatico , dovrà essere realizzata come di<br />
seguito riportato :<br />
Uscite – n°8 contatti verso il cassetto di comando e segnalazione HSV (n°4 per la chiusura e n°4<br />
per l’apertura ) per i comandi di:<br />
- apertura (n.o.)<br />
- chiusura (n.o.)<br />
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Ingressi – n°12 contatti dal cassetto di comando e segnalazione HSV per le segnalazioni di:<br />
- aperta (n.o.)<br />
- chiusa (n.o.)<br />
- senso apre (n.o.)<br />
- senso chiude (n.o.)<br />
- comandi in locale (n.o.)<br />
- prova (n.o.)<br />
I comandi e le segnalazioni verranno inviati mediante le schede di separazione galvanica di cui<br />
al punto 5.7.4 della specifica del Sistema.<br />
Le segnalazioni delle valvole dovranno essere visualizzate a video<br />
Il Sistema invierà a RTU mediante protocollo di comunicazione MODBUS RTU le seguenti<br />
segnalazioni :<br />
- aperta<br />
- chiusa<br />
- senso apre<br />
- senso chiude<br />
- comandi in locale<br />
- prova<br />
- Totale n°12 -<br />
Inoltre <strong>DI</strong>SP tramite RTU invierà al Sistema mediante protocollo di comunicazione MODBUS RTU i<br />
seguenti comandi :<br />
- apertura<br />
- chiusura<br />
- Totale n°4 -<br />
4. TABELLE RIEPILOGATIVE PER IL <strong>DI</strong>MENSIONAMENTO DEL <strong>SISTEMA</strong><br />
FIELDBUS CONTATTI CONTATTI <strong>DI</strong>SCRETI-<br />
<strong>DI</strong>SCRETI – <strong>DI</strong> -<br />
DO -<br />
215 52 14<br />
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