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SISTEMA DIGITALE DI CONTROLLO - Snam

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<strong>SISTEMA</strong> <strong><strong>DI</strong>GITALE</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong><br />

DA INSTALLARE NELL’IMPIANTO <strong>DI</strong> ____________<br />

SPC/DCS/FIELDBUS/ Rev.0<br />

del 01/08/02<br />

1


I N D I C E<br />

1. PREMESSA<br />

2. CON<strong>DI</strong>ZIONI AMBIENTALI<br />

3. PROGRAMMA <strong>DI</strong> ESECUZIONI LAVORI<br />

3.1 SCAMBIO <strong>DI</strong> INFORMAZIONI ED ELENCO <strong>DI</strong> MASSIMA DEI DOCUMENTI PERIO<strong>DI</strong>CI<br />

4. NORME <strong>DI</strong> RIFERIMENTO E SICUREZZA<br />

5. CARATTERISTICHE GENERALI<br />

5.1 STAZIONI OPERATORE E STAMPANTI<br />

5.2 CARPENTERIA<br />

5.3 CAVI<br />

5.4 MORSETTIERE<br />

5.5 DETTAGLIO ELETTRICO COSTRUTTIVO<br />

5.6 PROTEZIONE CONTRO RUMORI,<strong>DI</strong>STURBI E GUASTI<br />

5.7 PANNELLO PER LA SEPARAZIONE GALVANICA<br />

5.7.1 Centralina allarmi e sistema antincendio<br />

• Cassetti di comando e segnalazione HSV oleopneumatiche<br />

• Allarmi da campo e da altre apparecchiature<br />

• Comandi di blocco da e per il Terminale di Mex<br />

• Allarmi da riscaldatori elettrici<br />

5.7.6 Schede di separazione galvanica per gli allarmi da campo<br />

6. DESCRIZIONE FUNZIONALE DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

6.1 ALIMENTAZIONI<br />

6.2 CARATTERISTICHE HARDWARE DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

6.2.1 Schede di ingresso e uscita<br />

6.2.2 Ingressi digitali (allarmi da campo)<br />

6.2.3 Porte seriali parallele<br />

7. STRUMENTAZIONE DA INSTALLARE IN CAMPO<br />

7.1 TRASMETTITORI ELETTRONICI <strong>DI</strong> PRESSIONE <strong>DI</strong>FFERENZIALE,PRESSIONE<br />

RELATIVA,TEMEPRATURA GAS E POSIZIONATORI<br />

7.2 ATTUATORI ELETTRICI<br />

8. LINEE <strong>DI</strong> COMUNICAZIONE<br />

9. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEI LOOP <strong>DI</strong> REGOLAZIONE<br />

TELECONTROLLATI PER PRESSIONE RELATIVA<br />

9.1 GESTIONE DELL’IMPIANTO DALLE STAZIONI OPERATORE<br />

9.2 STORICIZZAZIONE EVENTI,ALLARMI E SEGNALI<br />

10. IMPIANTO <strong>DI</strong> COMANDO , <strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON BLOCCO<br />

10.1 DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> COMANDO,<strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON BLOCCO<br />

DELLA LINEA<br />

10.2 LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />

10.2.1 Descrizione del Sistema di comando , controllo e sicurezza con blocco della linea<br />

10.3 INSERIMENTO E <strong>DI</strong>SINSERIMENTO DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />

10.3.1 Sequenza di inserimento della linea di riserva al posto di una delle tre linee<br />

10.3.2 Disinserimento della linea di riserva<br />

2


10.4 NOTE GENERALI<br />

11. DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> TELEMISURE<br />

11.1 CALCOLO DELLA PORTATA COMPENSATA<br />

11.2 CAMPI SCALA TRASMETTITORI<br />

12. <strong>DI</strong>AGNOSTICA DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

12.1 <strong>DI</strong>AGNOSTICA DELLE ALIMENTAZIONI<br />

12.2 <strong>DI</strong>AGNOSTICA PROCESSO E <strong>CONTROLLO</strong><br />

13. <strong>DI</strong>MENSIONAMENTO DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

13.1 SEGNALAZIONI ED ALLARMI GENERALI DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

13.2 ALLARMI E SEGNALAZIONI DA CAMPO<br />

13.3 ALLARMI DA APPARECCHIATURE ESTERNE AL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong><br />

13.4 VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECONTROLLATE E MOTORIZZATE<br />

13.5 MISURE DA TRASMETTERE<br />

14. MODALITA’ PER LE SEGNALAZIONI A VIDEO DEL SINOTTICO DELL’IMPIANTO<br />

15. COLLAU<strong>DI</strong> E INSTALLAZIONE<br />

15.1 ISPEZIONI E PROVE <strong>DI</strong> COLLAUDO IN FABBRICA<br />

15.2 INSTALLAZIONE<br />

15.3 COLLAU<strong>DI</strong> IN LOCO<br />

16. ASSISTENZA<br />

16.1 CORSO <strong>DI</strong> ADDESTRAMENTO PERSONALE DEL CLIENTE<br />

16.2 GARANZIA<br />

16.3 PARTI <strong>DI</strong> RICAMBIO<br />

17. MOBILIA PER IL <strong>SISTEMA</strong> <strong>CONTROLLO</strong> STAZIONE<br />

18. ALLEGATI<br />

LEGENDA :<br />

<strong>DI</strong>SP =<br />

Centro di controllo remoto<br />

RTU =<br />

Remot terminal Unit<br />

FF = Fieldbus Foundation<br />

UPS =<br />

Sistema di continuità alimentazione elettrica<br />

MODBUS RTU = Protocollo di comunicazione proprietario tra RTU e DCS<br />

3


1. PREMESSA<br />

La presente specifica di progetto definisce le caratteristiche del Sistema digitale di controllo e<br />

automazione dell’ impianto di ________ con sistema di comunicazione digitale con la<br />

strumentazione da campo utilizzando il protocollo FIELDBUS FOUNDATION (trasmettitori<br />

elettronici, posizionatori e attuatori elettrici) .<br />

La ditta fornitrice del Sistema digitale di controllo dovrà svolgere le seguenti attività:<br />

- sviluppare l’ingegneria di progetto e di dettaglio<br />

- emettere le specifiche complete di schemi a blocchi di tutto l’impianto<br />

- sviluppare il software per : il controllo dell’impianto (comprendente tutte le logiche di<br />

seguito specificate) , la configurazione e la gestione della strumentazione da campo , il<br />

colloquio con l’RTU e interfacciamento operatore – stazioni operatore<br />

- sviluppare il software per il colloquio con gli attuatori elettrici FF forniti da altri<br />

- fornire tutto l’hardware necessario<br />

- collaudo in fabbrica , trasporto e posa in opera del Sistema digitale di controllo , previo<br />

recupero dei quadri elettrici attualmente installati (quadro di separazione galvanica e<br />

sinottico)<br />

- fornire tutta la strumentazione da campo prevista nella specifica “Descrizioni delle<br />

prestazioni relative alla fornitura in opera” (trasduttori ecc)<br />

- fornire i cavi di collegamento Sistema digitale di controllo / strumentazione da campo<br />

(incluso i cavi di collegamento degli attuatori elettrici – comando mediante FF )<br />

- fornire i cavi di collegamento tra il Sistema e le varie apparecchiature all’interno del<br />

fabbricato ( UPS, quadro di controllo gruppo elettrogeno , quadro di alimentazione e<br />

distribuzione )<br />

- fornire i cavi di collegamento relativi alle valvole di sicurezza ed al livellostato<br />

- smontaggio dei trasmettitori elettronici esistenti e montaggio dei nuovi (FF)<br />

- cablaggio degli attuatori elettrici ( comando mediante FF e potenza)<br />

- cablaggio nel Sistema digitale di Controllo degli allarmi da campo ( scatto valvola di<br />

sicurezza e alto livello) e degli allarmi dalle altre apparecchiature elettriche (punto 13.3)<br />

- collaudo in loco comprendenti : prove standard del fornitore , prove in bianco con l’impianto<br />

, prove funzionali per accettazione provvisoria<br />

- addestramento del personale<br />

- elaborazione della documentazione finale del sistema<br />

- fornire l’assistenza post avviamento<br />

- fornire la garanzia contrattuale<br />

- fornire i pezzi di ricambio<br />

La ditta fornitrice del Sistema digitale di controllo dovrà comunque svolgere tutte le attività e fornire<br />

tutti i materiali riportati nella “Descrizione delle prestazioni relative alla fornitura in opera del<br />

Sistema digitale di controllo e della strumentazione digitale da campo per il l’impianto di ________<br />

allegato.<br />

4


Il Sistema digitale di controllo sarà adibito all’esercizio dell’ impianto di _________ e sinteticamente<br />

dovrà provvedere :<br />

➼ alla gestione della regolazione elettronica per pressione relativa e per portata compensata dei<br />

gruppi di regolazione con telecomando della posizione del set-point del regolatore di pressione<br />

relativa (punto 9)<br />

➼ al comando ed alla segnalazione della valvola di intercettazione HSV 16 (punto 5)<br />

➼ all'esecuzione della sequenza logica per l’inserimento ed il disinserimento della linea di riserva<br />

(punto 10)<br />

➼ all'esecuzione delle sequenze di blocco per alta e bassa pressione portata e per inversione di<br />

flusso (punto 10)<br />

➼ al calcolo della portata compensata secondo le Norme ISO 5167 ed AGA NX 19 di ogni linea<br />

del Terminale -flusso diretto- (punto 11)<br />

➼ alla telemisura della pressione relativa, temperatura e portata compensata di tutte le linee del<br />

Terminale -flusso diretto- (punto 11)<br />

➼ alla gestione dei comandi, degli allarmi e delle segnalazioni dell'impianto sia in comando locale<br />

che a distanza dal <strong>DI</strong>SP (punto 13)<br />

➼ alla separazione galvanica degli allarmi da campo o da altri Quadri elettrici esterni (UPS,<br />

Gruppo Elettrogeno , Quadro di alimentazione) acquisiti in modo “discreto” (punto 13)<br />

➼ al comando e alla segnalazione dell’Impianto antincendio (punto 5)<br />

➼ alla visualizzazione del sinottico a video di tutto l'impianto (regolazioni e linee di misura ), con<br />

l'indicazione in tempo reale dello stato delle valvole d'intercettazione telecomandate e delle<br />

misure in unita' ingegneristica (punto 14)<br />

➼ alla storicizzazione degli allarmi e degli eventi d'impianto (punto 9)<br />

➼ alla storicizzazione e rappresentazione grafica delle variabili dell’impianto-grandezze<br />

analogiche- (punto 9)<br />

➼ ad interfacciarsi digitalmente con tutta la strumentazione in campo (trasmettitori , posizionatori<br />

elettropneumatici ) mediante il protocollo di comunicazione FIELDBUS FOUNDATION (punto<br />

7)<br />

➼ ad interfacciarsi digitalmente con gli attuatori elettrici in campo mediante il protocollo di<br />

comunicazione FIELDBUS FOUNDATION (punto 7)<br />

➼ ad interfacciarsi digitalmente con l’RTU (Remote terminal Unit) mediante protocollo seriale<br />

MODBUS RTU SNAM (punto 6)<br />

5


➼ ad interfacciarsi l’RTU (Remote terminal Unit) mediante contatti discreti (ON-OFF)<br />

➼ a produrre automaticamente la documentazione del sistema e dell’impianto con possibilità di<br />

stampa locale su di una apposita stampante.<br />

➼ alla gestione e calibrazione della strumentazione da campo come da specifiche allegate<br />

➼ alla gestione archivio storico e di manutenzione della strumentazione da campo<br />

2. CON<strong>DI</strong>ZIONI AMBIENTALI<br />

Le condizioni ambientali del luogo sono:<br />

Clima:<br />

temperato<br />

Altitudine:<br />

0 s/m<br />

Temperatura ambiente: –10° + 40° C<br />

Umidità relativa: 70% a 35°C<br />

Il luogo di lavoro è classificato ai fini della normativa CEI EN 60079-10 come sottoriportato:<br />

Sala controllo: luogo non pericoloso<br />

Area impiantistica: zona 1 e zona 2<br />

Gli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione dovranno essere realizzati secondo<br />

quanto previsto nella norma CEI EN 60079-14.<br />

I materiali da utilizzare nei luoghi con pericolo di esplosione dovranno essere in esecuzione<br />

EEx-d oppure EEx-i idonei per zona 1 o 2 con certificato di conformità alle Norme CEI EN<br />

50014 – 50020 e marcatura Ex CE in conformità al DPR 126 del 23.03.98 gruppo e categoria II<br />

2G/3G.<br />

6


3. PROGRAMMA <strong>DI</strong> ESECUZIONE DEI LAVORI<br />

L’Appaltatore dovrà presentare un programma lavori indicando tutte le fasi di avanzamento delle<br />

opere ed in particolare:<br />

- ricevimento per ordine<br />

- termine elaborazione tecnica specifica relativa alla ingegnerizzazione del sistema sia<br />

hardware che software<br />

- collaudo interno fornitore<br />

- collaudo in fabbrica con cliente<br />

- trasporto e consegna in campo<br />

- posizionamento ed allacciamento cavi<br />

- prove standard fornitore<br />

- prove in bianco e sequenze<br />

- precollaudo con Tele<br />

- collaudo con <strong>DI</strong>SP<br />

- accettazione definitiva<br />

3.1 SCAMBIO <strong>DI</strong> INFORMAZIONI ED ELENCO <strong>DI</strong> MASSIMA DEI DOCUMENTI PERIO<strong>DI</strong>CI<br />

L’Appaltatore provvede a designare un Responsabile del progetto cui sono affidati i seguenti<br />

compiti:<br />

Funzioni di collegamento con la Committente<br />

Costituisce l’interfaccia unica da parte dell’Appaltatore, assicurando altresì la dovuta riservatezza<br />

nello scambio d’informazioni<br />

Rispetto delle clausole contrattuali e accettazione di eventuali modifiche di queste<br />

Compilazione di relazioni sullo stato avanzamento lavori su richiesta della Committente<br />

Organizzazione di incontri periodici (ogni volta sussistano le condizioni opportune).<br />

Lo scambio delle informazioni e dei documenti consiste principalmente in:<br />

Disegni costruttivi<br />

Situazioni mensili<br />

Disegni morsettiere e connettori<br />

Schemi funzionali<br />

Specifiche di collaudo<br />

Manuali operativi<br />

Manuali di manutenzione<br />

Manuali tecnici<br />

7


4. NORME <strong>DI</strong> RIFERIMENTO E SICUREZZA<br />

Si riporta di seguito a titolo esemplificativo e non esaustivo, le normative tecniche e la legislazione<br />

a cui ci si dovrà attenere nell’esecuzione delle opere:<br />

DPR 547 del 27.4.55 – norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro<br />

D.Lgs. 626 del 19.9.94 – attuazione delle direttive 89/291/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE,<br />

90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e<br />

della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro<br />

DPR 303 del 29.3.56 “Norme generali per l’igiene del lavoro”<br />

Legge 186 dell’1.3.68 – disposizione concernente la produzione dei materiali, apparecchiature,<br />

macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici<br />

Legge 46 del 5.3.90 – norme per la sicurezza degli impianti e regolamento di attuazione del DPR<br />

447 del 6.12.91<br />

Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la<br />

presenza di gas – prima edizione, ottobre 1996. Parte 10: classificazione dei luoghi pericolosi<br />

Norma CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la<br />

presenza di gas – prima edizione, gennaio 1998. Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo<br />

di esplosione per la presenza dei gas (diversi dalle miniere)<br />

Norma CEI 20-22: prova dei cavi non propaganti l’incendio – terza edizioni ,1987<br />

Norma CEI 64-8: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in<br />

corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua – quarta edizione, 1998<br />

Guida CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere, esplosive per la presenza di gas. Guida<br />

alla classificazione dei luoghi pericolosi – 2000<br />

Tabella IEC 364-5-523: portate di corrente in regime permanente nei conduttori e nei cavi posati in<br />

aria e in terra, in rame e in alluminio<br />

Norme UNI per ogni categoria d’impianto<br />

Leggi, D.M. e circolari in materia di prevenzione incendi<br />

Norme generali, prescrizioni, regolamento, disposizioni varie emanate dalle aziende erogatrici<br />

dei pubblici servizi (acqua, energia elettrica, gas metano, fogne).<br />

D.Lgs. 494 del 14.8.96 integrata con D.L. 528/99 – attuazione della direttiva 92/57/CEE,<br />

concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o<br />

mobili e successive integrazioni o modifiche<br />

D.Lgs 115 del 17.3.95 “Attuazione Direttiva CEE 92/59”<br />

D.Lgs 615 del 12.11.96 di attuazione della “Direttiva Compatibilità Elettromagnetica (EMC)<br />

CEE 89/336, 92/31, 93/68.<br />

D. Lgs 126 del 23.03.98 – “Attuazione della Direttiva Europea 94/9/CE”<br />

Norme IEC 61158 type 1, IEC 61158.2, IEC 61158.3&4,IEC 61158.5&6 – relative alla<br />

comunicazione mediante protocollo FIELDBUS FOUNDATION<br />

BT 73/23 e 93/68/CEE direttiva bassa tensione<br />

8


5. CARATTERISTICHE GENERALI<br />

5.1 STAZIONI OPERATORE E STAMPANTI<br />

Il DCS dovrà essere composto da:<br />

➼2 stazioni operatore con sistema operativo windows complete di video grafici a colori ( ≥19"),<br />

con risoluzione di almeno 1280 x 860 pixel , con possibilita' di operare in modo “operatore” ; in<br />

caso di guasto di una stazione , l’altra dovrà lavorare in modo indipendente ed almeno una delle<br />

due dovrà avere la possibilità di programmazione e configurazione del sistema .<br />

Se cio' non fosse possibile dovra' essere previsto in aggiunta un adeguato hardware per l'esecuzione<br />

della funzionalita' sopraccitata.<br />

Le caratteristiche minime delle stazioni dovranno essere :<br />

256 MB RAM- 512 KB Cache memory<br />

18 GB Hard disk<br />

20/48X CD Drive<br />

➼memoria centrale e disco rigido in modo da garantire un utilizzo dell’ hardware sempre inferiore<br />

al 70%<br />

➼2 tastiere operatore tipo querty con mouse<br />

➼n.1 stampante grafica a 132 colonne B/N con velocita' di stampa di almeno 200 caratteri al<br />

secondo per la stampa in continuo degli eventi e su richiesta dell’operatore, per una stampa a<br />

spot degli ultimi 200 eventi.<br />

Allo scopo dovrà essere previsto uno storico eventi in grado di gestire, memorizzare, stampare ed<br />

eventualmente anche escludere o nascondere dal database, tutti i passaggi di stato (allarmi,<br />

segnalazioni, comandi, eventi). Tali operazioni dovranno poter essere eseguite dall’operatore.<br />

➼1 stampante grafica HARD COPY a colori in grado di stampare: schemi d’impianto, trend ,grafici<br />

ed eventi.<br />

Inoltre le stazioni operatore , dovranno essere integrate con un software di gestione dell’impianto<br />

con le funzionalità riportate al punto n° 6.<br />

5.2 CARPENTERIA<br />

Ogni pannello del sistema avrà le seguenti dimensioni di massima : altezza 2000 mm, profondità 900<br />

mm e larghezza 800 mm .<br />

L'esecuzione dovrà essere con grado di protezione di almeno IP 30 , a porte aperte le<br />

apparecchiature dovranno garantire un grado di protezione IP20.<br />

Tutti i pannelli costituenti il sistema saranno costituiti da una struttura portante in lamiera di acciaio<br />

pressopiegata e ribordata di spessore 20/10 ; dovranno essere accessibili dal fronte per mezzo di<br />

porte munite di cerniere di tipo invisibile munite con guarnizioni per protezione contro la polvere e<br />

maniglie di apertura complete di serratura a chiave e dal retro mediante asportazione delle pareti<br />

posteriori fissate con viti.<br />

In tutti i pannelli dovranno essere previste lampade di illuminazione interna a 230 V c.a..<br />

Le varie sezioni dei pannelli dovranno essere collegate alle barre di terra previste internamente.<br />

9


Le porte di chiusura degli eventuali pannelli interni girevoli dovranno essere collegate tramite<br />

trecce di adeguata sezione alle barre di terra.<br />

L'armadio dovrà essere adatto per la posa a parete e per il fissaggio a pavimento con ingresso<br />

cavi dal basso mediante opportuni profilati e morsetti per ammaraggio cavi.<br />

Tutte le pareti laterali dovranno essere del tipo smontabile.<br />

Dovranno essere previsti i golfari smontabili necessari per le operazioni di caricamento e<br />

scaricamento dai mezzi di trasporto.<br />

All’interno di ogni armadio dovrà essere prevista una tasca portadocumentazione.<br />

La verniciatura del quadro dovrà essere eseguita in conformità alla Norma GASD C9.12.00 par. 2.2.1 o<br />

2.2.2 e GASD C9.12.03.<br />

Il colore del quadro finito dovrà essere grigio RAL 7032 con bucciatura fine , mentre le piastre di<br />

supporto apparecchiature saranno con tonalità arancio antinfortunistica.<br />

Dovrà inoltre essere previsto un eventuale sistema di raffreddamento automatico comandato da<br />

termostati in grado di garantire il corretto funzionamento del DCS ubicato in un ambiente con<br />

temperature comprese fra 0 + 50 °C<br />

5.3 CAVI<br />

I contrassegni dei conduttori con sezione superiore a 1 mmq dei vari sottosistemi dovranno essere<br />

rispondenti alla pubblicazione IEC 391 (individuazione dipendente da entrambi i morsetti).<br />

Ogni estremità di ogni conduttore dovrà essere contrassegnata utilizzando contemporaneamente<br />

sia il simbolo del morsetto cui essa è connessa sia quella del morsetto cui è connessa l’altra<br />

estremità.<br />

Il contrassegno di ogni estremità sarà completato dal simbolo della morsettiera, o del relè, o della<br />

cassetta, o dell’apparecchiatura ecc. alla quale la stessa estremità è connessa.<br />

I cavi saranno contrassegnati da sigle e numeri progressivi.<br />

Quanto sopra dovrà essere applicato finchè possibile, sia alle connessioni realizzate in cantiere<br />

che alle connessioni interne (passanti o meno da morsettiere) delle varie apparecchiature.<br />

I contrassegni di cui ai punti precedenti vanno indicati oltre che sui conduttori anche sui disegni.<br />

Tutti i cavi dovranno avere un colore diverso a seconda del livello di tensione.<br />

Lo stesso cavo multipolare non dovrà contenere segnali e tensioni di tipo diverso.<br />

Tutti i cavi saranno posati in canalette in plastica.<br />

Nelle stesse dovrà essere lasciato lo spazio necessario per poter aggiungere in futuro il 50% in più<br />

dei cavi.<br />

10


Non è permessa la giunzione dei cavi.<br />

I conduttori collegati a morsettiera dovranno essere muniti di capicorda.<br />

I cavi e le relative canalette non dovranno interferire con le operazioni di manutenzione e le prove<br />

delle apparecchiature.<br />

Lo schermo dei cavi collegati alla barra di terra dovrà essere isolato con un rivestimento protettivo<br />

per evitare contatti accidentali dello schermo.<br />

La messa a terra dello schermo dovrà avvenire ad una sola estremità.<br />

I conduttori e i morsetti di messa a terra dovranno essere di colore verde/giallo.<br />

I cavi d’interconnessione tra quadri e/o armadi del sistema termineranno con dei connettori di<br />

ottima qualità per consentire una rapida installazione sul posto.<br />

Tali connettori con relativi multicavi vanno separati tra loro in base al tipo di segnale trasportato ed<br />

all’apparecchiatura cui vanno a collegarsi.<br />

Ove esistono assorbimenti elevati all’interno delle apparecchiature e verso l’esterno i conduttori<br />

saranno dimensionati in modo da non superare l’intensità di 3 A/mmq.<br />

Tali cavi dovranno essere del tipo non propaganti l’incendio secondo le norme CEI 20.22 con<br />

isolamento di tutte le condutture in PVC e con grado d’isolamento 500 V c.a. (fanno eccezione i<br />

cavi di collegamento seriale).<br />

La lunghezza dei cavi sarà determinata dal fornitore in base alla ubicazione delle varie<br />

apparecchiature con una discreta riserva.<br />

Saranno previste due barre di terra separate ed isolate elettricamente dalla struttura dell’armadio:<br />

una funzionale per i collegamenti delle schermature di tutti i cavi e l’altra di sicurezza per i<br />

collegamenti delle armature dei cavi provenienti dal campo e della carpenteria degli armadi.<br />

I cavi d’interconnessione fra l’armadio morsettiere ed altri sottosistemi componenti il sistema<br />

termineranno con dei connettori per consentire una rapida installazione sul posto.<br />

5.4 MORSETTIERE<br />

I morsetti saranno da 2,5 mmq, il materiale isolante di ottima qualità disposti in modo tale che i<br />

multicavi e i cavi singoli da e per l’esterno risultino tutti collegati in ordine progressivo compresi i fili<br />

e i cavi di riserva. Le morsettiere d’interfacciamento dovranno essere posizionate in modo verticale<br />

ed essere accessibili dal fronte.<br />

Tutti i morsetti saranno in poliammide con viti antiallentanti sezionabili per consentire l’esecuzione<br />

delle prove in campo senza scollegare i relativi cavi e ponticellabili tramite spinotto.<br />

I morsetti dovranno essere del tipo con attacco a vite lato campo e attacco a saldare interno.<br />

Le morsettiere dei cavi d’interconnessione dovranno essere ubicate in modo da permettere le<br />

operazioni di montaggio e di manutenzione dal fronte degli armadi.<br />

I morsetti saranno contrassegnati da sigle e numeri progressivi.<br />

11


Nel pannello ove arrivano i cavi per i comandi e le segnalazioni da e verso il campo saranno<br />

installate le morsettiere come sottodescritto:<br />

- Le canale dovranno essere distribuite in modo funzionale, lo spazio per la siglatura dei cavi dal<br />

campo fra canali e morsettiera dovrà essere di almeno 7 cm<br />

- Nessun morsetto dovrà avere più di due fili<br />

- Dovranno essere forniti anche i morsetti di riserva a cui fanno capo i multicavi di riserva<br />

- I singoli morsetti dovranno essere intercambiabili senza dover smontare i morsetti adiacenti<br />

(a questi morsetti saranno collegati gli allarmi da campo, alto livello serbatoio, scatto valvola<br />

di sicurezza e la centralina antincendio).<br />

5.5 DETTAGLIO ELETTRICO COSTRUTTIVO<br />

Tutti i circuiti stampati saranno del tipo a innesto rapido.<br />

Tutti i circuiti stampati saranno polarizzati in modo tale che sia impossibili montarli impropriamente.<br />

Ciascuna scheda contenente circuiti stampati sarà identificata da un codice stampato su essa.<br />

Tutte le bobine dei relè saranno provviste di n°2 diodi di cui uno in parallelo con la funzione di<br />

spegniarco e l’altro in serie alla bobina del rele’ contro l’inversione di polarità.<br />

Tutte le apparecchiature dovranno essere progettate secondo i migliori criteri di ingegneria e<br />

dovranno essere costruite in modo da poterle maneggiare con facilità.<br />

I cavi di collegamento sulle parti mobili dell’apparecchiatura dovranno essere provvisti di adeguate<br />

guaine per protezione meccanica ed il loro rivestimento dovrà essere adatto ad una temperatura<br />

del conduttore non inferiore a 70°C.<br />

Le apparecchiature dovranno essere del tipo modulare che permetta la loro espansione con un<br />

tempo minimo di fuori esercizio.<br />

Tutti i sottosistemi e/o apparecchiature elettroniche dovranno avere delle procedure per poter<br />

eseguire con rapidità le prove funzionali ed il rilevamento dei guasti.<br />

Tutte le apparecchiature dovranno essere dotate di elementi di base per permettere una futura<br />

espansione del 20%, relativamente al numero di segnali ed alla quantità d’informazioni senza<br />

dover sostituire le apparecchiature che sono oggetto della presente specifica.<br />

Tutti gli alimentatori dovranno essere dimensionati in modo che in normale funzionamento non<br />

siano caricati oltre il 70% della loro potenza di targa, il restante 30% sarà riservato a futuri utilizzi.<br />

5.6 PROTEZIONE CONTRO RUMORI, <strong>DI</strong>STURBI E GUASTI<br />

Tutti i circuiti, schede e/o moduli di uscita dovranno essere isolati da circuiti logici o di elaborazione<br />

dei segnali a mezzo di separazione galvanica equivalente.<br />

L’isolamento nei confronti dei picchi di sovratensione dovrà essere di almeno 600 V c.a..<br />

12


Inoltre tutti i moduli d’ingresso e uscita dei processori dovranno essere protetti da disturbi di<br />

sovratensione imposta e di suscettibilità alle interferenze elettromagnetiche ed essere quindi<br />

immuni ai disturbi elettrici condotti e indotti.<br />

5.7 PANNELLO PER LA SEPARAZIONE GALVANICA<br />

All'interno del pannello adibito alla separazione galvanica, dovrà essere previsto un telaio per rack<br />

da 19" sul quale dovranno essere installati:<br />

5.7.1 Centralina Allarmi e Sistema Antincendio<br />

La centralina allarmi ed il sistema antincendio acquistati a cura della Committente ed installati e<br />

cablati a cura del Fornitore del Sistema , verranno ubicati in un vano in versione rack estraibile di<br />

19 x 3 unità (132,5 mm) profondità max comprensiva dei connettori di cablaggio 290 mm..<br />

Sarà cura del fornitore del Sistema digitale di Controllo predisporre l’hardware del sistema per il<br />

collegamento della centralina /e con connettori multipolari così come descritto nella tabella gasdotti<br />

allegata.<br />

Per l’applicazione specifica dovranno in particolare essere predisposti i collegamenti con :<br />

- il connettore di alimentazione K1 (per la centralina e per le elettrovalvole)<br />

- il connettore K2 (per la gestione del sistema antincendio)<br />

La predisposizione del connettore K3 non dovrà essere eseguita.<br />

Il cablaggio della morsettiera di interfaccia campo – centralina allarmi, dovrà essere realizzato<br />

come da fogli n° 9,10,11 relativi al disegno n° 193312 allegati<br />

In particolare nella centralina allarmi dovranno essere visualizzati gli allarmi di : scarica prima<br />

bombola, scarica seconda bombola, presenza fiamma in candela e guasto rivelatore presenza<br />

fiamma.<br />

La configurazione da prevedere nel Sistema relativa alla centralina allarmi e sistema<br />

antincendio ,sarà realizzata come di seguito riportato :<br />

Ingressi – n° 2 contatti dalla centralina per gli allarmi di :<br />

- presenza fiamma in candela (n.c.)<br />

- anomalia impianto antincendio (n.c..)<br />

N.B. L’anomalia impianto antincendio dovrà essere dato dalla presenza di almeno di uno dei<br />

seguenti allarmi: scarica primo gruppo di bombole , scarica secondo gruppo di bombole ,<br />

guasto rivelatore presenza fiamma<br />

Gli allarmi di cui sopra verranno acquisiti dal Sistema mediante le schede di separazione<br />

galvanica di cui al punto 5.7.3 della specifica del Sistema.<br />

Gli allarmi soprariportati inoltre dovranno essere visualizzati a video e trasmessi all’RTU in<br />

modo digitale mediante protocollo di comunicazione MODBUS RTU.<br />

13


5.7.2 Cassetti di comando e segnalazione HSV oleopneumatiche<br />

La sezione sarà costituita da un vano in versione rack da 19" x 3 HE (132,5 mm) con profondità<br />

280 mm completo di guide, suddiviso in modo da contenere n.2 cassetti estraibili da 42 TE x 3<br />

HE.<br />

Suddetta sezione dovrà essere equipaggiata con n.1 cassetto di comando e segnalazione HSV<br />

da recuperare dal quadro di separazione galvanica esistente (HSV 16).<br />

Pertanto nella sezione senza cassetto dovrà essere installato n.1 pannello di chiusura in<br />

alluminio anodizzato a 20 micron montati con sistema ad incastro.<br />

La sezione dovrà essere comunque cablata.<br />

Nelle sezioni dovranno essere installate le seguenti apparecchiature :<br />

n° 2 connettori multipolari a spina 30 poli con calotta e tappo di protezione della ditta CANNON tipo<br />

RTG22A 30AE<br />

n° 2 connettori multipolari spina 8 poli con calotta e tappo di protezione della ditta CANNON<br />

tipo RTG 22A 08 AE<br />

q.b. cavo multipolare 30 p + T della sezione di 0,60 mm 2<br />

tipo N07VV-K31G0.5<br />

q.b. cavo multipolare 8 p + T della sezione di 1 mm 2<br />

tipo N07VV-K9G1<br />

n° 2 morsettiere con morsetti componibili di cui n° 24 serie saldare/vite sezionabili e n° 6 morsetti<br />

serie vite/vite sezionabili con porta diodi, posizionate sulla retrostante sezione .<br />

I morsetti tipo vite/vite sezionabili con portadiodi saranno delle ditte:<br />

PHOENIX tipo UK4-TG,spina portadiodo ST-1N4007<br />

CABUR tipo SD0.4 spina portadiodo CSD<br />

I morsetti tipo vite/vite sezionabili saranno delle ditte:<br />

PHOENIX tipo UK4-TG,spina si sezionamento ST-K4<br />

CABUR tipo MPS.2/SW<br />

Le morsettiere dovranno essere cablate come da disegno n° XXXXX allegato.<br />

La configurazione da prevedere nel Sistema degli ingressi e delle uscite per ogni valvola di<br />

intercettazione telecomandata con attuatore oleopneumatico , dovrà essere realizzata come di<br />

seguito riportato :<br />

Uscite – n°4 contatti verso il cassetto di comando e segnalazione HSV (n°2 per la chiusura e<br />

n°2 per l’apertura ) per i comandi di:<br />

- apertura (n.o.)<br />

- chiusura (n.o.)<br />

Ingressi – n° 6 contatti dal cassetto di comando e segnalazione HSV per le segnalazioni di:<br />

- aperta (n.o.)<br />

- chiusa (n.o.)<br />

- senso apre (n.o.)<br />

- senso chiude (n.o.)<br />

- comandi in locale (n.o.)<br />

- prova (n.o.)<br />

14


Le segnalazioni della valvola dovranno essere visualizzate a video<br />

I comandi e le segnalazioni di cui sopra verranno acquisiti dal Sistema mediante le schede di<br />

separazione galvanica di cui al punto 5.7.3 della specifica del Sistema.<br />

Il Sistema invierà a RTU per ogni valvola oleopneumatica in modo digitale mediante protocollo di<br />

comunicazione MODBUS RTU le seguenti segnalazioni di:<br />

- valvola aperta<br />

- valvola chiusa<br />

- valvola in senso apre<br />

- valvola in senso chiude<br />

- valvola in comandi in locale<br />

- valvola in prova<br />

Il Sistema riceverà da RTU per ogni valvola oleopneumatica in modo digitale mediante protocollo<br />

di comunicazione MODBUS RTU i seguenti comandi di:<br />

- valvola aperta (n.o.)<br />

- valvola chiusa (n.o.)<br />

5.7.3 Allarmi da campo e da altre apparecchiature<br />

Gli allarmi di :<br />

* gruppo elettrogeno in avaria<br />

* gruppo elettrogeno in prova<br />

* allarme gruppo di continuità<br />

* preallarme gruppo di continuità<br />

* scatto valvola di sicurezza linea 1<br />

* scatto valvola di sicurezza linea 2<br />

* scatto valvola di sicurezza linea 3<br />

* scatto valvola di sicurezza linea di riserva<br />

* alto livello liquidi serbatoio raccolta impurità<br />

saranno acquisiti dal Sistema mediante schede separate galvanicamente, (vedere punto 5.7.4) ,<br />

visualizzati a video e inviati singolarmente a <strong>DI</strong>SP mediante protocollo di comunicazione MODBUS<br />

RTU.<br />

Gli allarmi di:<br />

* valvola di ritegno linea 1 chiusa<br />

* valvola di ritegno linea 2 chiusa<br />

* valvola di ritegno linea 3 chiusa<br />

* valvola di ritegno linea di riserva chiusa<br />

saranno acquisiti dal Sistema mediante schede separate galvanicamente, (vedere punto 5.7.4) ,<br />

e visualizzati a video.<br />

15


5.7.4 Comandi di blocco da e per il Terminale di Mex<br />

I comandi di :<br />

* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />

saranno inviati mediante contatti discreti da RTU e acquisiti dal Sistema mediante schede<br />

separate galvanicamente, (vedere punto 5.7.4) , visualizzati a video e trasmessi a <strong>DI</strong>SP mediante<br />

protocollo di comunicazione MODBUS RTU . (n°6 contatti –<strong>DI</strong>-)<br />

I comandi di :<br />

* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />

saranno inviati mediante contatti discreti dal Sistema a RTU con schede separate<br />

galvanicamente, (vedere punto 5.7.4) , visualizzati a video e trasmessi a <strong>DI</strong>SP mediante protocollo<br />

di comunicazione MODBUS RTU . (n°6 contatti –DO-)<br />

5.7.5 Allarmi da riscaldatori elettrici<br />

Il Sistema di Controllo , dovrà acquisire dal quadro elettrico di alimentazione n°4 contatti digitali<br />

discreti (basso livello olio –riscaldatore 1 e 2-) , (termostato di blocco –riscaldatore 1 e 2 -). Gli<br />

allarmi saranno acquisiti dal Sistema digitale di Controllo mediante opportune schede separate<br />

galvanicamente, visualizzati a video e inviati come sottodescritto a <strong>DI</strong>SP mediante protocollo di<br />

comunicazione MODBUS RTU.<br />

* l'intervento del livellostato di basso livello olio o del termostato di blocco di ogni riscaldatore,<br />

dovrà segnalare "Preallarme DCS"<br />

* l'intervento del livellostato di basso livello olio e del termostato di blocco di entrambi i riscaldatori<br />

dovrà segnalare "Anomalia riscaldatori elettrici"<br />

5.7.6 Schede di separazione galvanica per gli allarmi da campo<br />

La separazione galvanica relativa agli allarmi da campo e da altre apparecchiature presenti<br />

nell’impianto , dovrà essere realizzata con relè i quali dovranno essere montati su schede le cui<br />

dimensioni dovranno essere secondo lo standard europeo.<br />

Ogni scheda dovrà essere dotata di ponticelli mobili per poter selezionare il contatto n.a. o n.c. di<br />

ogni relè.<br />

Ogni microrelè dovrà essere dotato di 2 diodi di cui 1 in serie alla bobina di ogni relè, contro<br />

l’inversione di polarità e 1 in parallelo con funzione di spegniarco.<br />

Sul frontale di ogni scheda dovranno essere montati dei led per la visualizzazione dello stato di<br />

eccitazione delle bobine dei relè.<br />

Le schede d’ingresso dovranno essere adatte a ricevere contatti in chiusura puliti da tensione con<br />

diodo di disaccoppiamento. L’alimentazione per tali ingressi sarà fornita dal Sistema.<br />

Le principali caratteristiche elettriche dei relè delle schede di separazione galvanica per gli allarmi<br />

da campo e da altre apparecchiature presenti nell’impianto , dovranno essere :<br />

- alimentazione 24 V c.c.<br />

- rating contatti 24 V c.c. – max 2A , min 10 mA. e 110 Vc.a. 1A<br />

- resistenza di isolamento 25 Megaohm a 500 V c.a.<br />

- tensione di isolamento interno schede 1500 Vc.a.<br />

16


Qualora le caratteristiche elettriche e di separazione galvanica delle schede del Costruttore, non<br />

soddisfino i requisiti minimi richiesti , lo stesso dovrà provvedere a fornire un apposito pannello<br />

contenente l’hardware adeguato.<br />

6. DESCRIZIONE FUNZIONALE DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

Il Sistema digitale di Controllo dovrà essere composto dalle seguenti sezioni:<br />

➵<br />

➵<br />

alimentazioni<br />

schede di interfaccia con il campo mediante protocollo FIELDBUS FOUNDATION<br />

(trasmettitori, posizionatori e attuatori elettrici)<br />

Tali schede dovranno essere identificate come schede I/O dirette del controllore ; non viene<br />

accettata la soluzione delle stesse come interfaccia / gateway<br />

➵ schede di interfaccia con l’ RTU<br />

➵ unita' centrale con schede di processo<br />

➵ stazioni operatore (di cui n°1 di ingegneria), video con stampante grafica e stampante eventi<br />

➵ pannello per la separazione galvanica (centralina allarmi , sistema antincendio ,<br />

predisposizione cassetti di comando e segnalazione HSV , acquisizione allarmi da campo e da<br />

altre apparecchiature presenti nell’impianto)<br />

Al fine di limitare i disservizi sugli impianti, i relativi interventi di emergenza del personale SNAM<br />

Rete Gas , ma soprattutto per aumentare l'affidabilità del sistema e migliorare la sicurezza della<br />

gestione dell'impianto, il Sistema digitale di Controllo dovrà essere a struttura ridondante – hot<br />

back up - (apparecchiatura o scheda principale in parallelo ad una identica di back-up) nelle parti<br />

componenti del sistema che rivestono particolare importanza nella gestione dell'impianto.<br />

In particolar modo la ridondanza nel DCS dovrà essere prevista almeno nelle seguenti sezioni:<br />

➼ alimentazione<br />

➼ unità centrale con schede di processo<br />

control network (rete di controllo di processo)<br />

➼ schede di interfaccia con l’ RTU<br />

➼ schede di interfaccia con il campo mediante protocollo FIELBUS FOUNDATION (trasmettitori ,<br />

posizionatori e attuatori elettrici)<br />

Qualora il Sistema digitale di Controllo non avesse la possibilità di avere le schede di interfaccia<br />

con il campo ridondanti (fieldbus foundation) , il fornitore dovrà proporre un metodo alternativo<br />

(hardware , software , cavi in campo per il collegamento digitale delle apparecchiature F.F.) che<br />

abbia un grado di efficienza e affidabilità paragonabile.<br />

L’architettura ridondante del Sistema digitale di Controllo dovrà essere realizzata in modo da<br />

separare le attività svolte dall’apparecchiatura in modo da evitare che elementi primari ridondanti<br />

facenti la stessa funzione siano collegati alla stessa scheda di acquisizione oppure siano alimentati<br />

dalla stessa sorgente e così via.<br />

La CPU primaria gestirà tutte le schede ridondate e non , come pure la CPU in back-up che sarà<br />

pronta a prendere il controllo del processo dal punto in cui si è fermata la CPU primaria (hot backup.<br />

17


Entrambi i processori leggono il campo e sviluppano il programma applicativo, ma solamente il<br />

processore primario sarà abilitato alla gestione dell’Impianto .<br />

Inoltre il Sistema digitale di Controllo , dovrà essere completo di sistema di ricerca automatica dei<br />

parametri di regolazione (autotuning)<br />

La ridondanza dovrà essere realizzata in modo incrociato in modo che il concetto Master/Slave<br />

sussista solamente a livello di scheda.<br />

Es : Ogni scheda ed ogni elemento primario dovrà essere vista da entrambe le Cpu ed il guasto<br />

del canale di ogni scheda non dovrà pregiudicare il buon funzionamento degli altri canali della<br />

stessa scheda.<br />

Le varie unità del Sistema dovranno essere sostituibili anche sotto tensione.<br />

Durante la sostituzione per guasto di una scheda sia ridondante che non, il sistema dovrà<br />

continuare a funzionare perfettamente e la riconfigurazione della scheda sostituita verrà<br />

automaticamente eseguita dal Sistema.<br />

Nel caso di guasti multipli e contemporanei, tali da provocare blocco o messa fuori servizio<br />

del sottosistema tutte le uscite si dovranno portare a zero.<br />

Il tempo di esecuzione di tutti i singoli algoritmi di controllo relativi alla regolazione<br />

(acquisizione misure da campo , elaborazione dell’algoritmo di regolazione, visualizzazione<br />

a video , uscita del segnale verso il trasduttore e regolazione della posizione della valvola<br />

con ritrasmissione della stessa) , deve essere inferiore al secondo . Il tempo di esecuzione<br />

di ogni algoritmo sarà indipendente dagli altri.<br />

Le CPU non dovranno compiere un lavoro superiore all ‘ 80% della loro capacità.<br />

Il Sistema dovrà consentire la gestione delle regolazioni in campo tramite function block FF<br />

presenti nei device in campo ( funzione PID presente nei trasmettitori elettronici e nei<br />

posizionatori).<br />

La gestione dei tempi esecutivi del bus , verrà gestita dal LAS , il quale dovrà avere un back-up a<br />

livello di device in campo (dai trasmettitori elettronici di pressione relativa).<br />

Il Data Link Layer ( DLL), regola l’accesso dei messaggi sul fielbus mediante un dispositivo<br />

chiamato LAS ( Link Active Scheduler) ridondante a livello di scheda I/O ; il funzionamento dello<br />

stesso include:<br />

• programmazione del messaggio Compel Data (CD)<br />

• aggiornamento Live List<br />

• sincronizzazione dei tempi di collegamento dati<br />

• abilitazione accesso al fielbus (token passing)<br />

• ridondanza del Las<br />

Inoltre dovrà essere possibile mediante un software integrato (unico DB del Sistema) basato su<br />

Windows/Explorer o equivalente poter gestire:<br />

• la diagnostica della strumentazione , la configurazione e la calibrazione<br />

• il monitoraggio continuo della strumentazione (quindi eseguire loop test, self test, verifica dello<br />

stato di ogni device)<br />

• l’ associazione disegni e note ai vari device<br />

18


• l’ automatizzazione delle informazioni storiche dei device e quindi la possibilità di richiamarle<br />

in qualsiasi momento<br />

• un database unico che permette di generare test di configurazione, calibrazione ,avere il<br />

controllo remoto e il record storico di ogni singola apparecchiatura<br />

• la manutenzione<br />

Il software utilizzerà la tecnologia “Device Description” (DD ) per mantenere la interoperabilità con<br />

la strumentazione da campo a integrazione dei parametri standard, dei blocchi funzione e delle<br />

definizioni di comportamento del protocollo.<br />

La descrizione dello strumento fornisce le indicazioni necessarie al sistema di controllo per la<br />

comprensione del significato dei dati nel dispositivo virtuale di campo (VFD) incluse le interfacce<br />

utente relative a funzioni come calibrazione e diagnostica.<br />

Il Sistema dovrà essere certificato interoperabile secondo le specifiche FF ITK4 d per i device e<br />

HIST per il DCS.<br />

Il Sistema dovrà alimentare la strumentazione in campo (trasmettitori, posizionatori).<br />

La ditta fornitrice del Sistema , dovrà sviluppare il software per il colloquio con i<br />

trasmettitori elettronici , gli attuatori elettrici F.F. forniti da altri .<br />

Il Terminale dovrà avere due modalità di funzionamento locale/remoto.<br />

In remoto le valvole di intercettazione telecomandate del Terminale , il set-point di pressione<br />

relativa e la logica di inserzione e disinserzione della linea di riserva dovranno essere comandati<br />

esclusivamente dal Dispacciamento.<br />

Con il Nodo in locale , tutti i comandi soprariportati dovranno essere possibili dalle stazioni<br />

operatore.<br />

6.1 ALIMENTAZIONI<br />

Il Sistema sarà alimentato normalmente come sottoriportato a 230 Vc.a. ± 2% da gruppo statico di<br />

continuità (UPS) :<br />

➼ hardware Sistema<br />

➼ stazione operatore<br />

➼ stampante<br />

➼ ventilazione<br />

2 partenze (per alimentazione ridondante)<br />

1 partenza (per ogni stazione)<br />

1 partenza (per ogni stampante)<br />

1 partenza<br />

La luce interna dei pannelli del Sistema sarà fornita dal quadro elettrico di alimentazione e<br />

distribuzione.<br />

Il Sistema dovrà rimanere in servizio anche con interruzioni di alimentazione a 230 Vc.a per un tempo ≤<br />

20 msec.<br />

Il Sistema dovrà essere alimentato a 230 V c.a. da utenza privilegiata tramite n° 2 gruppi di<br />

continuità (esclusi dalla fornitura) opportunamente dimensionati completi di carica batterie e<br />

batterie per un'autonomia di 4 ore in mancanza rete ENEL e avaria gruppo elettrogeno.<br />

Il Sistema oltre a provvedere alle proprie alimentazioni , provvederà ad alimentare le sottoriportate<br />

apparecchiature :<br />

➼ n°2 alimentatori (per alimentazione ridondante attuatori oleopneumatici)<br />

19


N.B. Ogni cassetto per attuatori oleopneumatici sarà alimentato da n.1 interuttore magnetotermico<br />

bipolare 24 V c.c. In 2A<br />

➽ n°2 alimentatori (per alimentazione ridondante centraline allarmi e sistema antincendio)<br />

N.B. Ogni centralina sarà alimentata da n.1 interuttore magnetotermico bipolare 24 V c.c. In 6A<br />

Il sistema provvederà ad alimentare , inviare e ricevere i segnali da tutti i trasmettitori , convertitori<br />

e attuatori elettrici secondo gli standard FIELDBUS FOUNDATION ed in particolare dovrà<br />

prevedere le opportune barriere per l’alimentazione delle apparecchiature in esecuzione a<br />

sicurezza intrinseca [EEia] e produrre la documentazione di lavoro del sistema stesso.<br />

In caso di mancanza dell'alimentazione , l'apparecchiatura dovrà mettere a zero tutte le uscite<br />

relative ai gruppi di regolazione , al ritorno dell'alimentazione l'apparecchiatura dovrà riprendere a<br />

funzionare in modo ottimale in tutte le sue parti, in particolar modo, i gruppi di regolazione<br />

dovranno riprendere la regolazione in modo “manuale ” con l’uscita mantenuta a zero.<br />

Durante la mancanza dell'alimentazione il Sistema dovrà comunque mantenere in memoria tutti i<br />

parametri indispensabili al funzionamento della regolazione quali i valori di set-point a distanza le<br />

soglie d'allarme e di blocco delle linee del Terminale , limiti di velocità e parametri di regolazione.<br />

6.2 CARATTERISTICHE HARDWARE DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

Caratteristiche tecniche:<br />

Temperatura di stoccaggio - 40 +85 °C<br />

Temperatura di funzionamento 0 + 60 °C<br />

Umidità relativa 5 – 95%<br />

Tensione d’isolamento verso l’apparecchiatura almeno 250 V c.a.<br />

6.2.1 Schede di ingresso e uscita<br />

Le schede d’ingresso ed uscita serviranno ad interfacciare il Sistema con le apparecchiature in<br />

campo e con l’ RTU.<br />

Dovranno pertanto essere previste schede per il colloquio con la strumentazione di campo<br />

mediante protocollo di comunicazione FIELDBUS FOUNDATION e le porte seriali per il colloquio<br />

del sistema con l’ RTU.<br />

Il segnale dei trasmettitori, dovrà essere configurabile nel campo compreso da ≤ -3 a ≥ 106%.<br />

6.2.2 Ingressi ed uscite “discreti” (allarmi da campo e da altre apparecchiature)<br />

Per le caratteristiche tecniche delle schede vedere il punto 5.7.3 della presente specifica.<br />

6.2.3 Porte seriali parallele<br />

Le porte seriali serviranno ad interfacciare il Sistema con l’ RTU.<br />

Il Sistema dovrà essere dotato di 4 porte seriali tipo RS 485 standard per :<br />

20


➸ n. 2 per il colloquio con l’ RTU (Remote Terminal Unit)<br />

➸ n. 2 di riserva<br />

Il protocollo per il colloquio tra le porte seriali del Sistema e le porte seriali dell’RTU dovrà essere<br />

conforme a:<br />

- alla specifica tecnica gestione strumentazione seriale con RTU rete primaria gasdotti Rev.8<br />

del 05/10/99<br />

Dovranno inoltre essere previste le porte di collegamento con le stampanti (eventi e hardcopy) .<br />

Le porte seriali non dovranno essere posizionate sulla stazione operatore, ma dovranno essere<br />

parte integrante del DCS ovvero connesse ed alimentate in modo ridondante direttamente al bus<br />

del Sistema.<br />

Sul Sistema dovranno essere realizzate delle pagine grafiche per consentire all’operatore di poter<br />

verificare il percorso del segnale digitale dal campo fino all’uscita delle porte seriali lato RTU e<br />

viceversa.<br />

7. STRUMENTAZIONE DA INSTALLARE IN CAMPO<br />

7.1 TRASMETTITORI ELETTRONICI <strong>DI</strong> PRESSIONE RELATIVA, PRESSIONE<br />

<strong>DI</strong>FFERENZIALE, TEMPERATURA GAS E POSIZIONATORI<br />

La strumentazione da installare in campo dovrà essere conforme alle seguenti specifiche allegate:<br />

* trasmettitore elettronico di pressione differenziale campo di taratura 0-500 mbar GASD<br />

SPC/DP FF<br />

* trasmettitore elettronico di pressione relativa campo di taratura 0-80 bar GASD P80 FF<br />

* trasmettitore elettronico di temperatura gas campo di taratura –30+70°C. GASD T FF<br />

* posizionatore elettropneumatico a microprocessore per valvole di regolazione a globo<br />

GASD SPC/POS FF<br />

I trasmettitori elettronici di pressione relativa , pressione differenziale e temperatura gas saranno<br />

forniti dalla Committente.<br />

Il protocollo di comunicazione del Sistema – strumentazione sarà FIELDBUS FOUNDATION<br />

7.2 ATTUATORI ELETTRICI<br />

Gli attuatori elettrici che verranno forniti e installati a cura del Costruttore degli stessi e saranno<br />

conformi alla tabella gasdotti A2.92.30 e alle specifiche C3.52.30 e SPC/ATT/FF/FAV del 01.08.02<br />

Il protocollo di comunicazione Sistema – attuatori elettrici sarà FIELBUS FOUNDATION<br />

Allo scopo il fornitore del Sistema dovrà essere in grado di sviluppare il software per la<br />

comunicazione seriale con gli attuatori elettrici secondo lo standard FIELDBUS FOUNDATION, e<br />

le indicazioni del fornitore degli attuatori.<br />

Il Sistema digitale di Controllo, dovrà acquisire almeno i comandi e le segnalazioni degli attuatori<br />

elettrici riportati al punto 9 della specifica SPC/ATT/FF/FAV del 01.08.2002.<br />

Dovrà inoltre essere possibile con “valvola in locale” comandare in apertura, chiusura e stop ogni<br />

singola valvola.<br />

21


8. LINEE <strong>DI</strong> COMUNICAZIONE<br />

Le linee di comunicazione verranno posate dal fornitore del Sistema , utilizzando cavi in rame<br />

certificati a copie avvolte (cavi twistati), i cavi saranno schermati per garantire immunità da disturbi<br />

elettromagnetici (STP) ; gli stessi saranno posati in cunicolo o tubo a vista.<br />

I cavi saranno certificati FIELDBUS FOUNDATION per tutta la strumentazione in campo.<br />

Sarà cura del fornitore del Sistema definire il tipo di cavo da utilizzare in funzione delle distanze e<br />

del numero di apparecchiature da collegare al cavo.<br />

Le linee di comunicazione dovranno essere immuni ai disturbi di origine elettrica, elettomagnetica e<br />

radiofrequenze.<br />

Sarà inoltre cura della ditta fornitrice del Sistema l’installazione di cassette di interconnessione e di<br />

derivazione da campo per il fielbus in esecuzione di sicurezza EEx-d oppure EEx-i idonee per<br />

zona 1 o 2 grado di protezione IP 55 con certificato di conformità alle Norme CEI EN 50014 –<br />

50020 e marcatura CE in conformità al DPR 126 del 23.03.98 gruppo e categoria II 2G/3G.<br />

Le cassette di interconnessione dovranno essere provviste di sezionatori per ogni singolo<br />

strumento , inoltre saranno dotate di schermo protettivo per i sezionatori sotto chiave.<br />

Il Sistema dovrà inviare a RTU l’allarme di “allarme linea di comunicazione a campo”.<br />

9. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEI LOOP <strong>DI</strong> REGOLAZIONE<br />

TELECONTROLLATI PER PRESSIONE RELATIVA<br />

PER I GRUPPI <strong>DI</strong> REGOLAZIONE DELLE LINEE 1,2,3 DOVRANNO ESSERE PREVISTI :<br />

INGRESSI<br />

- n° 6 trasmettitori di pressione relativa campo 0 - 120 bar<br />

I trasmettitori serviranno per :<br />

- la telemisura di pressione relativa di monte Impianto<br />

- il calcolo della portata compensata<br />

- il blocco per bassa pressione<br />

- n° 6 trasmettitori di pressione differenziale campo 0 - 500 mbar (relativi al calcolo della portata<br />

compensata sia per la telemisura che per la regolazione ed alla verifica dell’inversione di<br />

portata)<br />

- n° 9 trasmettitori di temperatura gas campo –30 + 70° C (di cui n° 6 relative alla misura di<br />

temperatura gas di monte ed al calcolo della portata compensata per la telemisura e per la<br />

regolazione e n° 3 relativi alla misura di temperatura gas di valle).<br />

USCITE<br />

- n° 3 posizionatori “intelligenti”per il comando delle valvole di regolazione esistenti con funzione di<br />

regolante<br />

PER IL GRUPPO <strong>DI</strong> REGOLAZIONE DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA , DOVRANNO ESSERE<br />

PREVISTI :<br />

22


INGRESSI<br />

- n° 2 trasmettitori di pressione relativa campo 0 - 120 bar<br />

I trasmettitori serviranno per :<br />

- la telemisura di pressione relativa di monte Impianto<br />

- il calcolo della portata compensata<br />

- n° 2 trasmettitori di pressione differenziale campo 0 - 500 mbar (relativi al calcolo della portata<br />

compensata sia per la telemisura che per la regolazione ed alla verifica dell’inversione di<br />

portata)<br />

- n° 3 trasmettitori di temperatura gas campo –30 + 70° C (di cui n° 2 relative alla misura di<br />

temperatura gas di monte ed al calcolo della portata compensata per la telemisura e per la<br />

regolazione e n° 1 relativo alla misura di temperatura gas di valle).<br />

USCITE<br />

- n° 1 posizionatore “intelligente”per il comando della valvola di regolazione esistente con funzione<br />

di regolante<br />

A VALLE REGOLAZIONE<br />

- n° 3 trasmettitori di pressione relativa campo 0 - 80 bar<br />

I trasmettitori serviranno per :<br />

- la telemisura di pressione relativa di valle Impianto<br />

- per la regolazione<br />

Il sistema dovrà eseguire la regolazione continua della pressione relativa secondo la logica<br />

sottoriportata:<br />

Le valvole di regolazione della pressione con funzione di "regolante" di tutti i gruppi di regolazione,<br />

dovranno essere comandate da un sistema di regolazione composto come sotto descritto .<br />

La pressione di valle regolazione verrà rilevata tramite n° 3 trasmettitori elettronici di pressione<br />

relativa (PT) installati sul collettore DN 1200 a valle dell'impianto.<br />

I segnali dei tre trasmettitori verranno inviati ad una unità di selezione (MLS), la quale seleziona il<br />

valore medio dei tre secondo la logica sottodescritta.<br />

Il valore medio dei trasmettitori di pressione relativa costituisce la misura di n° 1 regolatore<br />

elettronico ridondante di pressione relativa (PC). Tale regolatore avrà la possibilità di<br />

funzionamento con set locale o remoto dal Dispacciamento .<br />

L'uscita del regolatore di pressione relativa farà da set-point ai quattro regolatori elettronici di<br />

portata (FC), uno per ogni gruppo di regolazione, i quali comanderanno le valvole di regolazione<br />

"con funzione di regolante" relative alla propria linea.<br />

Il segnale ai regolatori di portata sarà il valore della portata compensata della linea elaborata dal<br />

Sistema digitale di Controllo.<br />

I regolatori elettronici di portata FC permettono di distribuire la portata sulle varie linee in modo<br />

proporzionale ai relativi fondiscala.<br />

Il sistema di regolazione sopracitato, dovrà garantire il funzionamento delle valvole di regolazione<br />

anche nel caso in cui dovessero guastarsi due dei tre trasmettitori elettronici di pressione relativa.<br />

23


In campo dovranno essere installati n° 4 posizionatori intelligenti (uno per ogni gruppo di<br />

regolazione), i quali dovranno ricevere il segnale (uguale dal FC) da quattro segmenti<br />

indipendenti.<br />

E' previsto il telecomando di set point di pressione relativa.<br />

In caso di guasto dei regolatori di pressione , delle schede che gestiscono i segnali dei trasmettitori<br />

ubicati nel Sistema e dei trasmettitori di pressione relativa di valle regolazione posti sul collettore ,<br />

la regolazione dovrà continuare solo per pressione relativa tramite l’algoritmo di regolazione<br />

(P+I+D) posto nei trasmettitori di pressione relativa posti sulle linee a valle regolazione.<br />

In caso di guasto dei regolatori di portata o dei trasmettitori di portata o delle schede che<br />

gestiscono i segnali dei trasmettitori , il Sistema dovrà lavorare direttamente solo con la variabile di<br />

pressione relativa gestita dal Sistema.<br />

In caso di guasto di n.1 uscita verso il campo o di n.1 convertitore , il segnale dell’uscita in avaria<br />

dovrà porsi a zero , quindi la valvola di regolazione con funzione di regolante dovrà porsi in<br />

completa apertura.<br />

La logica per la misura di pressione relativa di valle regolazione sarà la seguente:<br />

- la misura della pressione di valle regolazione sarà gestita dalla logica di controllo che leggerà il<br />

valore dato dalla media dei n°3 trasmettitori installati sul collettore a valle delle linee di regolazione<br />

.Il valore della media sarà detratto dal valore di ogni singolo trasmettitore ; se l’errore supera il<br />

2% del valore della media, quel trasmettitore sara’ escluso e sarà tenuto valido il valore più alto<br />

degli altri due<br />

- se l’errore di tutte e tre le sottrazioni supera il 2% , sarà eliminato quel trasmettitore il cui valore<br />

più si scosta dal 2% e sarà tenuto valido il valore più alto degli altri due<br />

- se il valore di un trasmettitore sarà inferiore al -3% o superiore al 106% , sarà esluso , il Sistema<br />

invierà la segnalazione di “Preallarme DCS” e dovrà essere acquisito il valore piu’ alto dei due<br />

rimasti.<br />

- tale segnale verrà utilizzato sia come telemisura che per la regolazione-<br />

Vedere esempio allegato.<br />

Inoltre a valle della valvola di intercettazione di linea HSV 16 lato gasdotto DN 1200 dovranno<br />

essere installati per la telemisura di pressione relativa di valle del Terminale :<br />

- n° 2 trasmettitori di pressione relativa campo 0 - 80 bar<br />

Nella pagine video dovrà essere prevista la visualizzazione continua sia del set point a distanza<br />

che del set point locale , dovrà inoltre essere possibile dall’operatore modificare a video i parametri<br />

di regolazione .<br />

Le segnalazioni e gli allarmi dell’impianto dovranno essere trasmessi all’ RTU mediante n° 2 porte<br />

seriali RS 485 sviluppando un protocollo di comunicazione secondo lo standard MODBUS RTU.<br />

La portata compensata dovrà essere calcolata secondo le Norme ISO 5167 ed il coefficiente di<br />

comprimibilità (Z1), secondo le Norme AGA NX 19 (METODO <strong>DI</strong> CALCOLO VENTURIMETRICO)<br />

descritta al punto 11.<br />

Si dovrà avere la possibilità di selezionare l’azione del regolatore (diretta o inversa) e del set point<br />

di lavoro (locale o a distanza).<br />

24


L’operatore dovrà avere la possibilità operando sulla stazione operatore di configurare l’algoritmo<br />

di regolazione del tipo P + I + D nei trasmettitori elettronici o nel sistema.<br />

Dovrà essere prevista la possibilità di selezionare il funzionamento del gruppo in automatico /<br />

manuale.<br />

In posizione automatico, il gruppo di regolazione sarà normalmente controllato dal sistema, mentre<br />

in posizione manuale dovrà poter essere controllato manualmente dalla stazione operatore.<br />

La variazione del segnale in uscita e dei set point locali dovrà essere a due velocità “lento e<br />

veloce”.<br />

Le commutazioni di regolatore in automatico locale e manuale / automatico a distanza, dovranno<br />

essere di tipo bumpless.<br />

Nella commutazione da set point locale a set point remoto, verrà assunto come valore di set point<br />

remoto, l’ultimo valore impostato localmente dall’operatore.<br />

Viceversa, nella commutazione da set point remoto a set point locale, verrà assunto come valore di<br />

set point locale, l’ultimo valore impostato a distanza dal <strong>DI</strong>SP.<br />

Il segnale di set point da ritrasmettere a distanza (<strong>DI</strong>SP) dovrà essere quello di lavoro cioè il set<br />

point in quel momento selezionato per regolare.<br />

Dovrà inoltre essere prevista la possibilità di ritardare l’acquisizione dei set point a distanza e<br />

dell’uscita di un tempo impostabile dalla stazione operatore.<br />

Fra le schede di controllo dovrà essere previsto uno scambio continuo d’informazioni tale da<br />

mantenere i medesimi parametri di regolazione ed i medesimi valori di set point del gruppo di<br />

regolazione, nel momento in cui debba avvenire uno scambio di funzionamento delle<br />

apparecchiature stesse.<br />

In caso di guasto del canale di una scheda , il controllo dovrà essere continuato dal rispettivo<br />

canale della scheda di back-up e comunque il guasto non dovrà influire in alcun modo sul corretto<br />

funzionamento degli altri canali.<br />

Le modalità di segnalazione del guasto delle schede d’ingresso e d’uscita e dei trasmettitori ed<br />

esse collegati è descritto al punto 12 della presente specifica.<br />

Logica di scelta tra i due trasmettitori ridondanti di pressione relativa campo 0-120 bar<br />

(monte Impianto):<br />

VA<br />

VTA<br />

VTB<br />

E<br />

= Segnale selezionato<br />

= Segnale 1° trasmettitore<br />

= segnale 2° trasmettitore<br />

= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />

VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />

VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />

VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />

VA = VTB se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />

VA = VTA se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />

25


Logica di scelta tra due trasmettitori ridondanti di pressione relativa campo 0-80 bar (valle<br />

Impianto) e dei trasmettitori ridondanti di pressione differenziale campo 0-500 mbar :<br />

VA<br />

VTA<br />

VTB<br />

E<br />

= Segnale selezionato<br />

= Segnale 1° trasmettitore<br />

= segnale 2° trasmettitore<br />

= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />

VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />

VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />

VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />

VA = VTA se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />

VA = VTB se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />

Quindi :<br />

- in caso di anomalia di un trasmettitore ridondante , invio il preallarme Sistema e la<br />

misura valida<br />

- in caso di n° 1 anomalia e n° 1 fuori limite inferiore , invio preallarme Sistema e il -3<br />

- in caso di n° 1 fuori limite inferiore e n° 1 misura valida , trasmetto la misura valida<br />

- in caso di n° 1 misura valida e n° 1 fuori limite superiore trasmetto il – 4<br />

- in caso di n° 1 fuori limite superiore e n° 1 anomalia trasmetto il –4 e il preallarme<br />

Sistema<br />

Da ogni Stazione operatore dovranno essere possibili tutte le funzioni specificate al punto 9.1 della<br />

presente specifica.<br />

Per ogni gruppo di regolazione, dovrà essere prevista una pagina video rappresentante :<br />

➼ il regolatore di pressione relativa<br />

➼ il regolatore di portata compensata<br />

➼ il selettore di segnale (MIN - MAX).<br />

Nella stessa pagina video dovranno essere possibili tutte le operazioni sopra descritte.<br />

Inoltre nella pagine video di ogni regolatore o nella stessa pagine video sopra descritta, dovrà<br />

essere possibile la regolazione dei parametri P I D e durante le fasi di settaggio dei parametri, la<br />

visualizzazione dell’andamento grafico in tempo reale dei set point, della variabile e dell’uscita<br />

regolata (Tuning trend display).<br />

Nella visualizzazione degli allarmi dovrà sempre comparire la data, l’ora, i minuti ed i secondi.<br />

L’allarme, una volta riconosciuto e non più presente, dovrà scomparire dallo spazio fisso previsto<br />

sul video e dalla pagina allarmi.<br />

Il campo di misura della portata dovrà essere aggiornato automaticamente sia per le linee del<br />

Terminale sia per l’eventuale regolazione (set-point di portata).<br />

26


9.1 GESTIONE DELL’IMPIANTO DALLE STAZIONI OPERATORE<br />

Da ogni stazione operatore dovranno essere possibili le seguenti funzioni :<br />

➼ Visualizzazione dei sinottici in tempo reale<br />

➼ Gestione operativa delle misure e allarmi e relativo archivio dati<br />

➼ scelta azione dei regolatori (diretta / inversa)<br />

➼ scelta azione del selettore (minimo / massimo)<br />

➼ impostazione parametri P, I, D<br />

➼ impostazione dei limiti d’uscita<br />

➼ impostazione dei limiti d’ingresso dei trasmettitori e limiti d’allarme<br />

➼ impostazione dei fondi scala delle variabili di pressione relativa, pressioni differenziali,<br />

temperatura e coefficienti per il calcolo della portata compensata<br />

➼ scelta della velocità di lavoro dell’uscita al posizionatore elettropneumatico (% di movimento<br />

max ogni ciclo macchina)<br />

➼ la selezione e segnalazione del modo di funzionamento del regolatore (manuale - automatico)<br />

➼ la selezione e segnalazione dei set point locali e in distanza<br />

➼ impostazione dei valori di uscita in manuale<br />

➼ la visualizzazione dei valori di set point locali e in distanza<br />

➼ la visualizzazione dei valori delle variabili<br />

➼ la visualizzazione della variabile per la quale il gruppo di regolazione sta funzionando<br />

(pressione relativa o portata).<br />

➼ Su richiesta dell’operatore possibilità di visualizzare un indirizzo seriale allo scopo di verificare<br />

la correttezza dei dati inviati / ricevuti<br />

➼ Diagnostica e monitoraggio del sistema<br />

➼ Comando logica di comando inserzione e disenserzione linea di riserva<br />

➼ Inserzione e disinserzione blocchi del Terminale<br />

Una delle due stazioni operatore dovrà svolgere anche funzioni di stazione di ingegneria, quindi si<br />

avrà la possibilità di configurare, gestire l’archivio storico, funzioni grafiche e gestione allarmi,<br />

gestione manutenzione del Sistema.<br />

9.2 STORICIZZAZIONE EVENTI, ALLARMI E SEGNALI<br />

Memorizzazione e stampa eventi / allarmi<br />

Il DCS dovrà essere in grado di memorizzare almeno 200 eventi e/o allarmi completi di data, ora,<br />

minuti e secondi.<br />

Gli eventi/allarmi dovranno poter essere stampati in tempo reale, o su richiesta dell'operatore<br />

mediante l'imputazione della data d'inizio e della data di fine del periodo richiesto, o tramite<br />

hardcopy della pagina visualizzata.<br />

A video dovrà inoltre essere prevista una pagina riportante gli allarmi non riconosciuti o ancora<br />

presenti sul sistema.<br />

Per eventi si intendono le variazioni di stato di tutti gli ingressi digitali ed in particolar modo :<br />

Comandi :<br />

- apertura – chiusura - stop<br />

- apertura e chiusura in percentuale predefinita della valvola (0-100%)<br />

27


Allarmi e segnalazioni:<br />

- aperta<br />

- chiusa<br />

- senso apre<br />

- senso chiude<br />

- locale/distanza/<br />

- valvola bloccata o manovra non eseguita correttamente<br />

- motore fermo o in movimento<br />

- posizione valvola con indicazione percentuale<br />

- valore di coppia di taratura e di funzionamento<br />

- intervento limitatore di coppia<br />

- valvola in movimento manuale da volantino<br />

Diagnostica attuatori comprendenti almeno:<br />

- guasto sulla linea di comunicazione<br />

- attuatore non disponibile<br />

- intervento termostato<br />

- batterie scariche (qualora previste)<br />

- attuatore disalimentato o mancanza di una fase .<br />

- guasto su scheda di comunicazione<br />

- guasto wdt o scheda di controllo.<br />

Trend storici analogici<br />

Per ogni variabile analogica dovranno simultaneamente essere messe a disposizione all'operatore<br />

le seguenti possibilita' minime di analisi dell' history :<br />

➼ una lettura ≤10 minuti per un tempo ≥ a 240 ore<br />

➼ una lettura ≤ 1 minuto per un tempo ≥ a 24 ore<br />

L'operatore dovrà inoltre poter scegliere la rappresentazione a video del trend in tempo reale con<br />

tempi selezionabili min da 4 a 15 minuti.<br />

Le variabili interessate all'history sono:<br />

Per ogni linea di misura del Terminale<br />

➼ pressione relativa di monte<br />

➼ portata<br />

➼ temperatura gas di monte<br />

➼ temperatura gas di valle<br />

Per la regolazione<br />

➼ pressione relativa di valle regolazione<br />

➼ posizione di set-point di pressione relativa<br />

➼ uscite regolate ai posizionatori<br />

➼ pressione relativa di valle Terminale<br />

28


I dati storicizzati dovranno essere normalmente salvati su hard-disk, ma a richiesta dell'operatore<br />

dovranno poter essere copiati o salvati su floppy-disk e/o supporto magnetico adeguato oppure su<br />

richiesta dell’operatore dovranno poter essere stampati per data.<br />

10. IMPIANTO <strong>DI</strong> COMANDO , <strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON BLOCCO<br />

Nel Terminale e sulle linee di regolazione andranno installati degli attuatori elettrici come previsto<br />

al punto n°7.2 della presente specifica.<br />

Tutta la logica di comando, controllo e sicurezza con blocco sotto descritta dovrà essere gestita dal<br />

Sistema di Controllo digitale .<br />

La descrizione che segue prende in esame solo la linea 1.<br />

Le medesime considerazioni varranno per le linee 2 e 3.<br />

LINEA 1 DN 500<br />

* valvola HSV 51 motorizzata normalmente chiusa<br />

* valvola HSV 41 telecomandata normalmente chiusa<br />

* valvola HSV 32 motorizzata normalmente chiusa<br />

* valvola HSV 31 telecomandata normalmente aperta<br />

* valvola di ritegno<br />

* valvole di regolazione PV 11 e PV 21<br />

* valvole motorizzate HSV 21 e HSV 11 normalmente aperte<br />

10.1 DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> COMANDO, <strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON<br />

BLOCCO DELLA LINEA<br />

Le valvole HSV 31, HSV 41, HSV 21, HSV 11, sono comandabili:<br />

* localmente previo posizionamento del commutatore in locale sull'attuatore elettrico<br />

* manualmente dall'operatore dal Sistema di Controllo digitale .<br />

Le valvole HSV 31 e HSV 41 sono inoltre comandabili:<br />

* automaticamente per intervento delle protezioni<br />

* in telecomando da <strong>DI</strong>SP<br />

Le valvole HSV 21 e HSV 11 sono comandate automaticamente per intervento delle protezioni.<br />

La valvola HSV 51 è comandabile solo localmente previo posizionamento del commutatore in<br />

locale sull'attuatore elettrico.<br />

Il sistema di controllo e di sicurezza con blocco in caso di rottura della condotta posata nello<br />

stretto, viene eseguito mediante: n° 2 trasmettitori elettronici di pressione differenziale , n° 2<br />

trasmettitori di pressione relativa e da una valvola di ritegno.<br />

La valvola di ritegno all'inversione del senso gas, si porta in completa chiusura impedendo al gas<br />

di defluire verso la rottura della condotta.<br />

Detta valvola di ritegno deve essere equipaggiata da microinterruttori con un contatto in scambio<br />

per la segnalazione di "valvola chiusa" al Sistema di Controllo digitale .<br />

In caso di anomalia della valvola di ritegno (mancata chiusura), l'inversione del senso gas viene<br />

rilevata da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione differenziale .<br />

29


I trasmettitori elettronici di pressione differenziale rivelano l'inversione del senso gas e provocano<br />

la chiusura, tramite l'attuatore elettrico, della valvola HSV 21 come riportato nelle note generali.<br />

I trasmettitori elettronici di pressione relativa tarati ad una pressione prefissata, comandano in<br />

chiusura tramite l'attuatore elettrico, le valvole HSV 31 e HSV 41 ogni qualvolta la pressione della<br />

condotta interessata scende al di sotto di tale valore.<br />

La logica di comando di tali trasmettitori dovrà rimanere attiva anche qualora la linea venga<br />

sostituita dalla linea di riserva.<br />

La chiusura delle valvole HSV 21 , HSV 31 e HSV 41 mediante le protezioni sopracitate, interdice<br />

la possibilità di apertura delle stesse sia in locale che in telecomando, eccetto che per la manovra<br />

manuale sull'attuatore elettrico.<br />

Alla valvola HSV 41 è interdetta l'apertura sia in locale che in telecomando, eccetto che per la<br />

manovra manuale, quando le valvole HSV 21 o HSV 31 sono state chiuse dai sistemi di controllo<br />

sopraccitati.<br />

La protezione per alta pressione di valle viene eseguita da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione<br />

relativa posizionati fra le valvole HSV 21 e HSV 11.<br />

Nell'eventualità in cui le valvole di regolazione si blocchino in apertura e la pressione nella linea<br />

raggiunga il valore di taratura dei trasmettitori elettronici (valore superiore a quello del set point del<br />

regolatore pneumatico PC) questi comandano in chiusura, tramite l'attuatore elettrico, la valvola<br />

HSV 11, assicurando che la pressione del gasdotto non superi il valore massimo consentito.<br />

La chiusura della valvola HSV 21 per inversione di portata oppure la chiusura delle valvole HSV 31<br />

e HSV 41 per bassa pressione della condotta oppure la chiusura di tutte queste, per le stesse<br />

cause sopraccitate, deve automaticamente chiudere le valvole della linea corrispondente<br />

nell'impianto di MEX.<br />

Le valvole HSV 31 - HSV 41 o HSV 33 - HSV 42 o HSV 35 - HSV 43 potranno inoltre essere<br />

automaticamente chiuse ogni qualvolta nell'impianto di Mex avviene una chiusura automatica per<br />

intervento delle protezioni della linea corrispondente.<br />

10.2 LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />

Situazione valvole con linea di riserva che sostituisce una delle tre linee<br />

* valvola HSV 41 o HSV 42 o HSV 43 telecomandata aperta con conseguente chiusura della<br />

valvola HSV 31 o HSV 33 o HSV 35<br />

* valvola HSV 39 telecomandata normalmente aperta<br />

* valvola di ritegno<br />

* valvole di regolazione PV 15 e PV 25<br />

* valvole motorizzate HSV 29 e HSV 15 normalmente aperte<br />

10.2.1 DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> COMANDO, <strong>CONTROLLO</strong> E SICUREZZA CON<br />

BLOCCO DELLA LINEA<br />

Le valvole HSV 39, HSV 29 e HSV 15 sono comandabili:<br />

* localmente previo posizionamento del commutatore in locale sull'attuatore elettrico<br />

* manualmente dall'operatore dal Sistema di Controllo Stazione.<br />

La valvola HSV 39 è inoltre comandabile:<br />

* in telecomando dal Dispacciamento di S.Donato Milanese.<br />

30


Le valvole HSV 29 e HSV 15 sono inoltre comandate automaticamente per intervento delle<br />

protezioni.<br />

Il sistema di controllo e di sicurezza con blocco in caso di rottura della condotta posata nello<br />

stretto, viene eseguito mediante n° 2 trasmettitori elettronici di pressione differenziale , dai 2<br />

trasmettitori elettronici di pressione relativa della linea che va a sostituire e da una valvola di<br />

ritegno.<br />

La valvola di ritegno, all'inversione del senso gas, si porta in completa chiusura impedendo al gas<br />

di defluire verso la rottura della condotta. Detta valvola di ritegno deve essere equipaggiata da<br />

microinterruttori con un contatto in scambio per la segnalazione di "valvola chiusa" al Sistema di<br />

Controllo digitale .<br />

In caso di anomalia della valvola di ritegno (mancata chiusura), l'inversione del senso gas viene<br />

rilevata dai trasmettitori elettronici di pressione differenziale come riportato nelle note generali.<br />

I trasmettitori elettronici di pressione differenziale rivelano l'inversione del senso gas e provocano<br />

la chiusura, tramite l'attuatore elettrico, della valvola HSV 29.<br />

I trasmettitori elettronici di pressione relativa utilizzati in caso di rottura della condotta a mare<br />

quando è utilizzata la linea di riserva , sono quelli della linea che questa va a sostituire con le<br />

funzioni descritte al punto 4.1.1 .<br />

La chiusura della valvola HSV 29 mediante le protezioni sopraccitate, interdice la possibilità di<br />

apertura della stessa in locale (dal Sistema di Controllo Stazione), eccetto che per la manovra<br />

manuale sull'attuatore elettrico ed impedisce alle valvole della linea che sostituisce (HSV 31, HSV<br />

33, HSV 35) un'eventuale manovra di apertura.<br />

La protezione per alta pressione di valle viene eseguita da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione<br />

relativa posizionati fra le valvole HSV 29 e HSV 15.<br />

Nell'eventualità in cui una delle valvole di regolazione si blocchi in apertura e la pressione nella<br />

linea raggiunga il valore di taratura dei trasmettitori elettronici di pressione relativa (valore<br />

superiore a quello del set point del regolatore pneumatico PC) questi comandano in chiusura,<br />

tramite l'attuatore elettrico, la valvola HSV 15, assicurando che la pressione del gasdotto non<br />

superi il valore massimo consentito.<br />

La chiusura della valvola HSV 29 per inversione di portata oppure la chiusura per bassa pressione<br />

delle valvole della condotta che la riserva va a sostituire deve automaticamente chiudere le valvole<br />

della linea corrispondente nell'impianto di MEX.<br />

10.3 INSERIMENTO E <strong>DI</strong>SINSERIMENTO DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />

L'inserimento o il disinserimento della linea di riserva al posto di una delle tre linee, potrà avvenire<br />

o localmente dal Sistema di controllo digitale o dal Dispacciamento di S. Donato Milanese.<br />

10.3.1 SEQUENZA <strong>DI</strong> INSERIMENTO DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA AL POSTO <strong>DI</strong> UNA DELLE<br />

TRE LINEE<br />

Per l'inserimento della linea di riserva dovranno essere eseguite le seguenti operazioni:<br />

* apertura della valvola di inserzione linea di riserva al posto della linea che si vuole sostituire<br />

(HSV 41 o HSV 42 o HSV 43)<br />

* apertura della valvola di intercettazione della linea di riserva HSV 39<br />

31


* ad avvenuta apertura della valvola HSV 39, apertura in sequenza delle valvole HSV 29 e HSV<br />

15<br />

* ad avvenuta apertura delle valvole HSV 29 e HSV 15 inclusione del regolatore di portata della<br />

linea di riserva e sblocco della forzatura sull'uscita per il trasduttore elettropneumatico<br />

* chiusura della valvola di intercettazione della linea (HSV 31 o HSV 33 o HSV 35)<br />

* ad avvenuta chiusura della valvola di intercettazione della linea (HSV 31 o HSV 33 o HSV 35) ,<br />

chiusura in sequenza delle valvole della linea sostituita ( HSV 21 e HSV 11 o , HSV 23 e HSV<br />

12 ,o HSV 25 e HSV 13)<br />

* esclusione del regolatore di portata della linea sostituita con uscita verso il trasduttore<br />

elettropneumatico forzata al 100 % (valvola chiusa)<br />

10.3.2 <strong>DI</strong>SINSERIMENTO DELLA LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />

Per il disinserimento della linea di riserva dovranno essere eseguite le seguenti operazioni:<br />

* apertura della valvola di intercettazione della linea che si vuole ripristinare (HSV 31 o HSV 33 o<br />

HSV 35)<br />

* ad avvenuta apertura, apertura in sequenza delle valvole di valle della medesima linea (HSV 21<br />

e HSV 11 o HSV 23 e HSV 12 o HSV 25 e HSV 13)<br />

* ad avvenuta apertura di entrambe inclusione del regolatore di portata della linea e sblocco della<br />

forzatura sull'uscita verso il trasduttore elettropneumatico<br />

* chiusura della valvola di inserzione linea di riserva (HSV 41 o HSV 42 o HSV 43)<br />

* chiusura della valvola di intercettazione linea di riserva HSV 39<br />

* chiusura in sequenza:delle valvole di intercettazione linea di riserva HSV 29 e HSV 15<br />

* esclusione del regolatore di portata della linea di riserva con uscita verso il trasduttore<br />

elettropneumatico forzato al 100 % (valvola chiusa)<br />

NOTA:<br />

Le valvole HSV 29 e HSV 15 dovranno comunque essere sempre trascinate nella medesima<br />

posizione della valvola HSV 39.<br />

10.4 NOTE GENERALI<br />

I trasmettitori elettronici di la protezione per inversione di portata (n° 2 su ogni linea ) dovranno<br />

avere campo di taratura 0 - 50 mbar e dovranno essere installati nel senso opposto a quello di<br />

passaggio del gas.<br />

32


Logica di scelta tra due trasmettitori ridondanti di pressione differenziale campo 0-50 mbar<br />

VA<br />

VTA<br />

VTB<br />

E<br />

= Segnale selezionato<br />

= Segnale 1° trasmettitore<br />

= segnale 2° trasmettitore<br />

= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />

VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />

VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />

VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106%<br />

VA = VTA se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />

VA = VTB se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala<br />

La condizione di blocco per inversione di portata linee a mare , non dovrà essere determinata solo<br />

dal superamento della soglia di 10 mbar impostata sui trasmettitori 0-50 mbar posizionati in senso<br />

gas Continente - Sicilia, ma anche dal superamento della soglia di -1%(in negativo)dei trasmettitori<br />

0-500 mbar posizionati sulla flangia ma con senso gas Sicilia-Continente impiegati per il calcolo<br />

della portata.<br />

Il guasto di entrambi i trasmettitori elettronici di pressione differenziale posti su ogni linea per<br />

inversione di portata non dovrà provocare la chiusura delle valvole.<br />

Il guasto di entrambi i trasmettitori elettronici di pressione relativa posti sulle linee n°1,2,3 che<br />

provocano il blocco di – bassa pressione - dovrà provocare la chiusura delle valvole.<br />

Il guasto di entrambi i trasmettitori elettronici di pressione relativa posti sulle linee n°1,2,3 e di<br />

riserva che provocano il blocco di – alta pressione - dovrà provocare la chiusura delle valvole.<br />

L'allarme di anomalia Sistema blocco linea non dovrà causare il blocco della linea interessata.<br />

I tempi di ritardo dei blocchi, dovranno essere:<br />

* per l'intervento dei blocchi di bassa pressione linee a mare - 30 secondi<br />

* per inversione di flusso linee a mare - 30 secondi<br />

* per alta pressione a valle delle linee - 2 minuti (Il tempo di intervento del blocco per alta<br />

pressione, dovrà essere verificato sull'impianto.<br />

Trascorso il tempo prestabilito, se la causa di blocco permane, dovranno essere chiuse le valvole.<br />

Sul Sistema digitale di Controllo , dovrà esserci la possibilità di escludere e ripristinare i blocchi<br />

manualmente per ogni linea distinguendoli come segue:<br />

* esclusione e ripristino blocchi di monte impianto<br />

* esclusione e ripristino blocchi di linea (inversione senso gas, alta pressione valle impianto)<br />

I blocchi delle linee dovranno essere sempre inseriti, l'esclusione dovrà avvenire solo localmente<br />

da Stazione operatore.<br />

Sul Sistema digitale di Controllo , dovrà esserci la possibilità di selezionare il modo di<br />

funzionamento dell'impianto: locale/distanza.<br />

33


Dovrà inoltre essere previsto un pannello in alluminio anodizzato sottochiave comprendente n° 3<br />

pulsanti a fungo per emergenza di ogni linea del Terminale (ESD). I pulsanti a fungo dovranno<br />

essere protetti da opportuno schermo frangibile in materiale plastico .<br />

Tale comando dovrà agire direttamente sugli organi finali di comando.<br />

Il modo di funzionamento del Terminale locale/distanza, dovrà essere segnalato al<br />

Dispacciamento.<br />

Sul Sistema di Controllo digitale dovrà essere prevista la segnalazione di "linea n.." dell'impianto di<br />

Mex in blocco.<br />

Sul Sistema digitale di Controllo dovranno essere riportate, oltre alle sopraccitate segnalazioni,<br />

anche le segnalazioni di bassa temperatura di ingresso e di uscita di ogni gruppo di regolazione.<br />

I comandi verso l'impianto di Mex che saranno eseguiti mediante uscite digitali dovranno essere<br />

interrotti su entrambe le polarità.<br />

La tipologia dei contatti relativa agli allarmi acquisiti mediante le schede di separazione galvanica<br />

dovrà essere così definita:<br />

* gli allarmi verranno segnalati mediante un contatto chiuso con bobina eccitata in funzionamento<br />

normale e aperto in allarme.<br />

I blocchi per: alta pressione di valle, bassa pressione di monte, e inversione di flusso non<br />

dovranno intervenire qualora venga a mancare l'alimentazione 24 V c.c. al Sistema digitale di<br />

Controllo.<br />

Lo sblocco del segnale del regolatore dei singoli gruppi di regolazione non dovrà essere<br />

condizionato dalla logica di inserimento della linea di riserva, ma dalle condizioni di stato delle<br />

singole valvole della linea cosicche' l'impianto in manuale possa funzionare con tutte le linee<br />

inserite (compresa quella di riserva).<br />

Tutte le valvole che vengono avviate in sequenza devono essere intervallate di 10 secondi per<br />

evitare alti assorbimenti allo spunto.<br />

L'inserzione della linea di riserva non dovrà essere possibile qualora vi sia un blocco delle<br />

protezioni per rottura a mare sulla linea che si va a sostituire.<br />

I telecomandi di apertura e di chiusura dovranno essere interbloccati fra di loro in modo da evitare<br />

manovre contrarie prima del termine della sequenza. Il comando di ogni valvola d’intercettazione<br />

dovrà essere riassettato dal relativo finecorsa per conclusa manovra.<br />

Nel caso in cui durante la manovra dovesse verificarsi la mancanza alimentazione:<br />

➼ alle valvole d’intercettazione<br />

➼ al sistema<br />

➼ sia alle valvole d’intercettazione che al sistema<br />

al ritorno della stessa la sequenza dovrà riprendere la manovra già in corso.<br />

34


11. DESCRIZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> TELEMISURE<br />

Il Sistema dovrà provvedere :<br />

- ad alimentare ed acquisire le misure di tutti i trasmettitori elettronici installati sulle linee del<br />

Terminale e a valle delle regolazioni (pressioni , portate) a trasmettere le stesse a <strong>DI</strong>SP<br />

- ad eseguire il calcolo della portata compensata di tutte le linee e a trasmettere i valori a <strong>DI</strong>SP per<br />

la telemisura<br />

In caso in cui le valvole d’intercettazione telecomandate di una linea del Terminale dovessero<br />

essere tutte chiuse, la portata della linea dovrà essere forzata a zero a video, sulle pagine grafiche<br />

e sui valori di ritrasmissione verso Disp.<br />

La soglia di misura negativa dovrà poter essere impostata dall’operatore in un campo da ≤ –3 % a<br />

0%, mentre la soglia di misura positiva in un campo da 100% a ≥ 106%.<br />

I limiti impostati di default dovranno essere ≤ 1.4% a ≥ 106% .<br />

Il raggiungimento della soglia inferiore impostata (-1,4%) o superiore (106%) dovrà provocare la<br />

segnalazione di anomalia del trasmettitore (codice seriale –5)<br />

Il calcolo della portata compensata dovrà essere eseguito da 0 a ≥ 105% e rappresentato a video.<br />

Dovrà inoltre essere previsto un valore di CUT OFF ricavato dal valore di pressione differenziale<br />

emesso dal trasmettitore che azzeri il valore di calcolo della portata ogni qualvolta il valore di Dp<br />

sia compreso tra ± 0.2 % intorno allo zero (riferito al fondo scala), tale valore potrà comunque<br />

essere settabile dall’operatore.<br />

Il guasto o l’anomalia dei trasmettitori dovrà essere diagnosticata come riportato al punto n° 12<br />

della presente specifica<br />

Ogni qualvolta il valore di pressione differenziale per il calcolo della portata compensata,<br />

oltrepassa la soglia del 102%, la corrispondente portata indipendentemente dai valori di pressione<br />

e temperatura gas dovrà essere a video calcolata normalmente , mentre in ritrasmissione verso l’<br />

RTU dovrà essere inviato il codice –4 corrispondente al limite massimo superiore vedi specifica<br />

tecnica gestione strumentazione seriale con RTU rete primaria gasdotti Rev.8 del 05/10/99.<br />

Logica di gestione telemisure:<br />

- in caso di guasto dei trasmettitori di pressione relativa, il calcolo della portata dovrà essere<br />

effettuato con il valore di pressione relativa acquisito 5 secondi prima oppure con quello del<br />

valore della scheda di calcolo ; a video il valore di pressione sarà – 5 rosso pulsante mentre a<br />

<strong>DI</strong>SP verrà inviato il codice -5<br />

- in caso di guasto dei trasmettitori di temperatura gas , il calcolo della portata dovrà essere<br />

effettuato con il valore di temperatura gas acquisito 5 secondi prima oppure con quello del valore<br />

della scheda di calcolo ; a video il valore di temperatura gas sarà – 5 rosso pulsante mentre a<br />

<strong>DI</strong>SP verrà inviato il codice -5<br />

35


- in caso di guasto dei trasmettitori di pressione differenziale , il calcolo della portata non dovrà<br />

essere effettuato , per cui a video il valore di portata sarà – 5 rosso pulsante mentre a <strong>DI</strong>SP<br />

verrà inviato il codice -5<br />

11.1 CALCOLO DELLA PORTATA COMPENSATA<br />

Il sistema dovrà calcolare la portata di ogni linea del Terminale .<br />

La portata compensata dovrà essere calcolata secondo le Norme UNI EN ISO 5167-1 ed il fattore<br />

di compressione secondo le norme ISO 12213-3 . Al momento della fornitura SNAM Rete gas si<br />

riserva di modificare e/o aggiornare la formula di calcolo della portata in funzione dell’emissione di<br />

nuove Normative .<br />

Per l’imputazione dei dati di calcolo della portata dovrà essere prevista un’apposita pagina video<br />

per l’inserimento dei parametri di calcolo.<br />

L’algoritmo per il calcolo utilizzerà i parametri imputati nella tabella sottoriportata e le variabili dei<br />

trasmettitori in campo .<br />

NOTA BENE: Qualora vengano installati i trasmettitori multivariabili, si potrà usufruire del calcolo di<br />

portata elaborata dagli stessi. Sarà cura dell’ Appaltatore proporre tale soluzione<br />

impiantistica nella fase di ingegnerizzazione del Sistema.<br />

Il numero di tabelle da compilare dipenderà dal numero di calcoli di portata da svolgere.<br />

Dati da rilevare dalla scheda di calcolo della flangia<br />

Diametro orifizio del diaframma (d)<br />

Diametro interno della tubazione (D)<br />

Viscosità dinamica (µ)<br />

Massa volumica (RHO)<br />

Esponente isoentropico (Ù)<br />

Pressione barometrica di calcolo (pb)<br />

..............................mm<br />

...............................mm<br />

.....................micropoise<br />

...........................KG/MC<br />

............................CP/CV<br />

...............................bar<br />

Pressione assoluta di riferimento ...............................bar<br />

(Ps)<br />

Temperatura assoluta di riferimento<br />

(Ts)<br />

288,15 °K<br />

% molare di CO2 .................................%<br />

% molare di N2 ..................................%<br />

Per il calcolo del coefficiente di efflusso (ó)<br />

36


(Le note che seguono fanno riferimento all’algoritmo per il calcolo della portata secondo le ISO<br />

5167 ed AGA NX 19)<br />

➼ L1 = L’2 = 0 (zero) per prese di pressione angolari<br />

= 25,4/D per prese di pressione su flange<br />

(per D ≤ 58.62 mm nella formula di calcolo dell’Alpha (0,09 x L1) dovrà essere sostituito con 0.039<br />

➼ il valore di portata per il calcolo del numero di Reynolds (Re) è il valore di fondo scala della<br />

flangia SMC/H.<br />

per il calcolo del coefficiente di scostamento (Z1)<br />

massa volumica dell’aria = 1.225515 KG/MC<br />

11.2 CAMPI SCALA TRASMETTITORI<br />

Sia per l’impianto di telemisure che per gli impianti di regolazione i campi scala dei trasmettitori<br />

utilizzati nel Terminale sono:<br />

TIPO TRASMETTITORE<br />

TARATURA<br />

Pressione relativa 0 - 120 bar / 0 – 80 bar /<br />

Pressione differenziale<br />

Portata*<br />

0 – 500 mbar<br />

0 - 500 mbar ; 0-120 bar/0-80 bar<br />

; -30 + 70°C<br />

Temperatura gas -30 +70 °C<br />

NOTA:<br />

Per ogni linea di misura, <strong>Snam</strong> Rete Gas invierà al costruttore del sistema la tabella di<br />

configurazione allegata compilata .<br />

I dati dovranno comunque poter essere visualizzati, stampati e modificati dall’operatore<br />

utilizzando le pagine appositamente realizzate per l’applicazione specifica.<br />

Gli strumenti installati in campo saranno o di pressione differenziale o di portata.<br />

12. <strong>DI</strong>AGNOSTICA DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

12.1 <strong>DI</strong>AGNOSTICA DELLE ALIMENTAZIONI<br />

La diagnostica delle alimentazioni dovra' prevedere le seguenti condizioni di stato :<br />

37


Preallarme alimentazione Sistema<br />

➼ nel caso d’intervento di uno degli interruttori di alimentazione hardware nel Sistema o del<br />

guasto di uno degli alimentatori ridondanti interni al Sistema , che generano le diverse tensioni<br />

per il funzionamento dello stesso e comunque un guasto che non pregiudichi il disservizio<br />

anche temporaneo dell’esercizio.<br />

➼ nel caso di intervento degli interruttori di alimentazione della stampante, della stazione<br />

operatore, della ventilazione<br />

➼ nel caso di guasto di un alimentatore delle HSV oleopneumatiche o della centralina allarmi<br />

Tale condizione di guasto sarà definita di "PREALLARME ALIMENTAZIONE <strong>SISTEMA</strong> " e dovrà<br />

essere trasmessa all’ RTU mediante porte seriali.<br />

Per consentire la diagnostica delle singole alimentazioni dovranno essere installati dei rele' di<br />

minima tensione a 230 V.c.a. e 24 V.c.c. normalmente eccitati a valle di eventuali dispositivi di<br />

protezione previsti.<br />

Dovranno inoltre essere diagnosticate con le medesime modalita' tutte le tensioni generate dal<br />

Sistema e necessarie al buon funzionamento della stesso.<br />

12.2 <strong>DI</strong>AGNOSTICA PROCESSO E <strong>CONTROLLO</strong><br />

Il Sistema sarà diagnosticato principalmente mediante due condizioni di stato definite preallarme e<br />

allarme<br />

Preallarme Sistema<br />

La segnalazione di preallarme è intesa come uno o più guasti o anomalie riscontrate in una parte<br />

del sistema o apparecchiature ad esso collegate che però non disturbano il funzionamento<br />

dell’intero sistema e non provochino nessun tipo di disservizio anche temporaneo all’impianto.<br />

In particolare il preallarme sarà dato :<br />

1. Anomalia di una scheda ridondante , differenza di misura tra trasmettitori superiore al limite<br />

massimo , anomalia stampante , anomalia ventilazione , anomalia temperatura armadi ,<br />

anomalia stazione operatore , guasto trasmettitori non riguardanti la regolazione, guasto n°1<br />

trasmettitore riguardante la regolazione , intervento del livellostato di basso livello olio o del<br />

termostato di blocco di un riscaldatore<br />

Lo scambio fra schede o apparecchiature facenti la stessa funzione , dovrà avvenire<br />

automaticamente senza interruzioni e variazioni sul controllo del processo . A tale scopo ogni<br />

scheda o apparecchiatura dovrà essere dotata di autodiagnostica interna e dovrà escludersi<br />

automaticamente ogniqualvolta riconosca un guasto o una anomalia di funzionamento.<br />

Tale condizione di guasto sarà definita di "PREALLARME <strong>SISTEMA</strong> " e dovrà essere trasmessa<br />

all’ RTU mediante porte seriali.<br />

38


Allarme Sistema<br />

L’allarme è inteso come una situazione in cui il guasto o l’anomalia riscontrata in una o più parti del<br />

sistema o apparecchiature ad esso collegate che disturbano il funzionamento di parte o dell’intero<br />

sistema provocando il disservizio anche temporaneo di parte o dell’intero impianto.<br />

Nel caso di anomalia o guasto di entrambe le schede o apparecchiature facenti la stessa funzione,<br />

indispensabili al funzionamento dell'intero Sistema , lo stesso dovrà azzerare tutte le uscite<br />

analogiche verso il campo.<br />

Tale condizione di guasto sarà definita di "ALLARME <strong>SISTEMA</strong> “ e dovrà essere trasmessa all’<br />

RTU mediante porte seriali.<br />

ALLARMI <strong>DI</strong> OGNI LINEA (1,2,3)<br />

* blocco automatico per bassa pressione Linea n°.. causato sia da una rottura della condotta a<br />

mare che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa<br />

* blocco automatico per inversione di portata Linea n°…. causato dalla misura di portata dei<br />

trasmettitori di pressione differenziale 0-50 mbar<br />

* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />

* blocco automatico per alta pressione Linea n°.. causato sia dal non funzionamento della<br />

regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />

regolazione<br />

* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />

* blocchi esclusi linea n°….<br />

* blocco manuale da operatore linea n°…<br />

* avaria blocco linea n°…<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di monte Impianto per blocco di bassa<br />

pressione<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />

* valvola di ritegno chiusa<br />

ALLARMI LINEA <strong>DI</strong> RISERVA<br />

* blocco automatico per inversione di portata Linea di riserva causato dalla misura di portata<br />

dei trasmettitori di pressione differenziale 0-50 mbar<br />

* blocco automatico per alta pressione Linea di riserva causato sia dal non funzionamento<br />

della regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a<br />

valle regolazione<br />

* blocchi esclusi linea di riserva<br />

* blocco manuale da operatore linea di riserva<br />

* avaria blocco linea di riserva<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />

* valvola di ritegno chiusa<br />

ALLARMI CUMULATIVI DELLA REGOLAZIONE<br />

* “allarme gruppo linea 1” , “allarme gruppo linea 2” , “allarme gruppo linea 3” , “allarme<br />

gruppo linea di riserva” in OR di segnale – Avaria regolazione elettronica<br />

* segnalazione relativa al modo di funzionamento di ogni gruppo di regolazione (linea 1,linea<br />

2,linea 3,linea di riserva) in OR di segnale – Regolazione in automatico locale -<br />

39


* segnalazione relativa al modo di funzionamento di ogni gruppo di regolazione (linea 1,linea<br />

2,linea 3,linea di riserva) in OR di segnale – Regolazione in manuale -<br />

L’allarme di “Avaria regolazione elettronica” è definito come: anomalia o guasto di entrambe le<br />

schede o apparecchiature facenti la stessa funzione , guasto dei tre trasmettitori di pressione<br />

relativa di valle regolazione e guasto di n°1 trasduttore .<br />

Dovrà inoltre essere inviato a <strong>DI</strong>SP la segnalazione di “PREALLARME <strong>SISTEMA</strong> ” ogniqualvolta<br />

la ritrasmissione dal posizionatore al DCS non sia adeguata al segnale inviato in campo.<br />

Logica di scelta tra due trasmettitori ridondanti e generazione del preallarme / allarme:<br />

Pressione relativa campo 0-120 bar<br />

VA<br />

VTA<br />

VTB<br />

E<br />

= Segnale selezionato<br />

= Segnale 1° trasmettitore<br />

= segnale 2° trasmettitore<br />

= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />

VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />

VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106% <br />

VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106% <br />

VA = VTB se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala <br />

VA = VTA se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala <br />

= Presenza della segnalazione “PREALLARME”<br />

Pressione differenziale e pressione relativa campo 0-80 bar<br />

VA<br />

VTA<br />

VTB<br />

E<br />

= Segnale selezionato<br />

= Segnale 1° trasmettitore<br />

= segnale 2° trasmettitore<br />

= 2% o comunque settabile dall’operatore<br />

VA = (VTA + VTB)/2 se (VTA - VTB) ≤ E<br />

VA = VTA se VTB è oltre i limiti di –1.4% + 106% <br />

VA = VTB se VTA è oltre i limiti di –1.4% + 106% <br />

VA = VTA se VTB < VTA di un valore superiore al 2% del fondo scala <br />

VA = VTB se VTA < VTB di un valore superiore al 2% del fondo scala <br />

= Presenza della segnalazione “PREALLARME”<br />

A video dovranno essere visualizzati i valori realmente letti dagli elementi primari in campo.<br />

il colore del dato dovrà essere :<br />

➸ rosso in caso di fondo scala inferiore o fondo scala superiore<br />

➸ rosso (pulsante se è possibile) in caso di misura non attendibile (scollegata o in corto circuito)<br />

➸ del colore normale in caso di misura entro i limiti normali.<br />

40


13. <strong>DI</strong>MENSIONAMENTO DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

Per conteggiare il numero ingressi e delle uscite da utilizzare per la configurazione del sistema<br />

occorre conoscere:<br />

il numero delle valvole d’intercettazione telecomandate dell’impianto<br />

il numero delle linee del Terminale<br />

il numero degli impianti di regolazione<br />

il numero delle valvole d’intercettazione motorizzate dalla logica locale<br />

il numero delle sequenze di blocco<br />

Per quanto riguarda il dimensionamento ingressi/uscite si dovrà consultare la<br />

configurazione del Sistema allegata.<br />

Criterio di dimensionamento dei segmenti e delle schede di interfaccia<br />

Per quanto riguarda il numero dei segmenti di collegamento con il campo ed il numero di schede<br />

ridondanti di interfaccia sempre con il campo , si dovrà agire nel modo seguente:<br />

* ogni regolazione dovrà avere un segmento ed una scheda ridondante di controllo diversa .<br />

Per regolazione si intendono : trasmettitori di pressione relativa di monte impianto ,<br />

trasmettitori di pressione differenziale campo 0-500 mbar , trasmettitori di temperatura gas ,<br />

posizionatori<br />

* gli attuatori elettrici telecomandati di ogni linea (es. HSV 31 e HSV 41) dovranno avere un<br />

segmento ed una scheda ridondante diversa dagli attuatori motorizzati in logica della linea<br />

stessa (es. HSV 11 e HSV 21), naturalmente i trasmettitori elettronici di blocco degli attuatori<br />

motorizzati in logica dovranno essere collegati alla stessa scheda e segmento degli stessi.<br />

13.1 SEGNALAZIONI ED ALLARMI GENERALI DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

* anomalia 24 V c.c. telecomandi ( comprensivo di mancanza alimentazione : degli<br />

alimentatori che alimentano le schede di campo che controllano gli attuatori elettrici , di<br />

entrambi gli alimentatori o di un interruttore dei cassetti di comando e segnalazione HSV<br />

OLEOPNEUMATICHE)<br />

* preallarme alimentazione Sistema<br />

* allarme generale Sistema<br />

* preallarme cumulativo Sistema<br />

* allarme linee di comunicazione verso il campo (guasto di 1 linea in FIELDBUS )<br />

* Terminale in comando locale<br />

* manovra valvole telecomandate in corso<br />

* discordanza comando e stato valvole telecomandate<br />

41


Allarmi di ogni linea (1,2,3)<br />

* blocco automatico per bassa pressione Linea n°.. causato sia da una rottura della condotta a<br />

mare che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa<br />

* blocco automatico per inversione di portata Linea n°….<br />

* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />

* blocco automatico per alta pressione Linea n°.. causato sia dal non funzionamento della<br />

regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />

regolazione<br />

* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />

* blocchi esclusi linea n°….<br />

* blocco manuale da operatore linea n°…<br />

* avaria blocco linea n°…<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di monte Impianto per blocco di bassa pressione<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />

* valvola di ritegno chiusa<br />

Allarmi linea di riserva<br />

* blocco automatico per inversione di portata Linea di riserva<br />

* blocco automatico per alta pressione Linea di riserva causato sia dal non funzionamento della<br />

regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />

regolazione<br />

* blocchi esclusi linea di riserva<br />

* blocco manuale da operatore linea di riserva<br />

* avaria blocco linea di riserva<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />

* valvola di ritegno chiusa<br />

Allarmi cumulativi della regolazione<br />

* “allarme gruppo linea 1” , “allarme gruppo linea 2” , “allarme gruppo linea 3” , “allarme gruppo<br />

linea di riserva” in OR di segnale – Avaria regolazione elettronica<br />

* segnalazione relativa al modo di funzionamento di ogni gruppo di regolazione (linea 1,linea<br />

2,linea 3,linea di riserva) in OR di segnale – Regolazione in automatico locale -<br />

* segnalazione relativa al modo di funzionamento di ogni gruppo di regolazione (linea 1,linea<br />

2,linea 3,linea di riserva) in OR di segnale – Regolazione in manuale<br />

13.2 ALLARMI E SEGNALAZIONI DA CAMPO<br />

* presenza fiamma in candela<br />

* anomalia impianto antincendio<br />

* alto livello liquidi serbatoio raccolta impurità<br />

* scatto valvola di sicurezza per ogni linea<br />

L’acquisizione dei soprariportati allarmi dovrà essere effettuata con schede di separazione<br />

galvanica come descritto al punto 5.7.4 della presente specifica.<br />

42


13.3 ALLARMI DA APPARECCHIATURE ESTERNE AL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong><br />

* Mancanza rete 380 V.c.a.<br />

* gruppo elettrogeno in moto<br />

* gruppo elettrogeno in avaria<br />

* gruppo elettrogeno in prova<br />

* allarme gruppo di continuità<br />

* preallarme gruppo di continuità<br />

* mancanza rete carica batteria<br />

* mancanza erogazione raddrizzatore 1<br />

* mancanza erogazione raddrizzatore 2<br />

* guasto sonda di temperatura<br />

* mancanza tensione uscita 1<br />

* mancanza tensione uscita 2<br />

* fine scarica batterie<br />

* anomalia riscaldatori elettrici<br />

* guasto dew point<br />

L’acquisizione dei soprariportati allarmi dovrà essere effettuata con schede di separazione<br />

galvanica come descritto al punto 5.7.4 della presente specifica.<br />

13.4 VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECONTROLLATE E MOTORIZZATE<br />

Valvole di intercettazione telecontrollate con attuatori elettrici<br />

Comandi:<br />

* apertura<br />

* chiusura<br />

* stop<br />

* apertura e chiusura in percentuale<br />

Segnalazioni :<br />

* aperta<br />

* chiusa<br />

* senso apre<br />

* senso chiude<br />

* comandi in locale.<br />

* attuatore non disponibile<br />

Valvole di intercettazione motorizzate in logica<br />

Segnalazioni:<br />

* aperta<br />

* chiusa<br />

* senso apre<br />

* senso chiude<br />

* comandi in locale.<br />

* attuatore non disponibile<br />

43


Valvola con attuatore oleopneumatico<br />

Comandi:<br />

* apertura<br />

* chiusura<br />

Segnalazioni :<br />

* aperta<br />

* chiusa<br />

* senso apre<br />

* senso chiude<br />

* comandi in locale.<br />

* prova<br />

13.5 MISURE DA TRASMETTERE<br />

Per ogni linea del Terminale<br />

* pressione relativa di monte<br />

* temperatura gas di monte<br />

* portata compensata<br />

* temperatura di valle<br />

Per le regolazioni<br />

* pressione relativa di valle Impianti di regolazione<br />

* posizione del set-point di pressione relativa<br />

Dovrà inoltre essere trasmessa la misura di pressione relativa di valle Terminale<br />

14. MODALITA’ PER LE SEGNALAZIONI A VIDEO DEL SINOTTICO DELL’IMPIANTO<br />

Per la rappresentazione a video del sinottico del Terminale e dei gruppi di regolazione , dovranno<br />

essere realizzate le seguenti pagine video:<br />

rappresentazione in due pagine video di tutto l’impianto con l’indicazione delle misure principali e<br />

dello stato delle valvole e in modo simbolico gli impianti di regolazione e/o riduzione<br />

rappresentazione del Terminale con segnalazione dello stato delle valvole e delle misure di<br />

pressione relativa, portata e temperatura gas di ogni linea ed il senso gas<br />

rappresentazione in due pagine video della regolazione completa di visualizzazioni varie e<br />

gestione come descritto al punto 9.<br />

rappresentazione di due pagine video contenente un riassuntivo degli allarmi e delle segnalazioni<br />

inviate all’RTU.<br />

44


appresentazione di due pagine video contenente le misure inviate all’RTU con la possibilità di<br />

variarle mettendole in manuale.<br />

rappresentazione di due pagine video contenente tutte le segnalazioni delle valvole<br />

telecomandate e motorizzate inviate all’RTU con la possibilità di variarle mettendole in manuale.<br />

rappresentazione di una pagina video contenente tutti i comandi delle valvole telecomandate<br />

inviate dall’RTU con la possibilità di variarle mettendole in manuale.<br />

rappresentazione di n°3 pagine video contenente tutte le tipologie di guasto che danno origine all’<br />

allarme Sistema , preallarme Sistema e preallarme alimentazione<br />

N° pagine video 18<br />

Per la rappresentazione dello stato delle valvole e le unità di misura delle variabili dovranno essere<br />

adottate le seguenti modalità:<br />

VALVOLE TELECOMANDATE E MOTORIZZATE<br />

Valvola aperta<br />

Valvola chiusa<br />

Valvola in movimento<br />

Valvola in comandi locali<br />

Valvola in comandi a distanza<br />

Valvola aperta/chiusa<br />

Valvola non ap. e non ch.<br />

Posizione della valvola in apertura e<br />

chiusura<br />

Valvola non disponibile/fail<br />

Indicazione verde<br />

Indicazione rossa<br />

Indicazione verde/rossa lampeggiante<br />

Indicazione rossa (L)<br />

Indicazione gialla (D)<br />

Indicazione blu<br />

Indicazione bianca<br />

Valore in percentuale<br />

Indicazione I rossa vicino alla valvola<br />

Dovrà inoltre essere visualizzato il comando di apertura e chiusura (CC rossa , CA verde)<br />

MISURE<br />

GRANDEZZE<br />

Pressioni relative<br />

Portate<br />

Temperature<br />

Set point di pressione relativa<br />

Set point di portata<br />

Trasmissione al Sistema apertura<br />

della valvola<br />

Uscita regolata (alla valvola)<br />

Trasmettitore in fuori limite<br />

Trasmettitore in fail<br />

UNITA’ <strong>DI</strong> MISURA<br />

Bar<br />

Mc/h volume standard<br />

gradi centigradi<br />

Bar<br />

mc/h volume standard<br />

Percentuale<br />

Percentuale<br />

Rosso<br />

Rosso pulsante<br />

Il senso gas dovrà essere visualizzato a sinottico.<br />

45


15. COLLAU<strong>DI</strong> E INSTALLAZIONE<br />

15.1 ISPEZIONI E PROVE <strong>DI</strong> COLLAUDO IN FABBRICA<br />

Gli Ispettori SNAM Rete Gas , sono autorizzati a seguire lo svolgimento della fornitura e a<br />

controllare la sua rispondenza ai requisiti contenuti nella presente specifica.<br />

Detti rappresentanti possono a loro giudizio porre il veto all’impiego e alla spedizione di<br />

apparecchiature e materiali che durante le ispezioni non risultino rispondenti agli impegni<br />

contrattuali.<br />

Il Fornitore deve consentire il libero accesso, nelle sue officine in ogni momento dietro preavviso,<br />

agli Ispettori SNAM Rete Gas , purchè gli stessi siano assicurati contro gli infortuni in conformità<br />

alle vigenti norme.<br />

Il Fornitore deve prestare tutta l’assistenza necessaria (es. Uso gratuito degli strumenti necessari<br />

ai controlli ecc.).<br />

Il Fornitore si impegna inoltre ad ottenere analogo permesso da eventuali subfornitori.<br />

Dopo l’esito positivo del collaudo interno il Fornitore, alla presenza degli ispettori SNAM Rete Gas ,<br />

provvede ad eseguire secondo un programma concordato sul sistema di controllo, completamente<br />

assiemato presso la Sua officina le prove di collaudo simulate sulla base delle specifiche di<br />

collaudo preparate dal Fornitore e concordate con gli Ispettori SNAM Rete Gas almeno un mese<br />

prima dell’inizio del collaudo stesso.<br />

Dette specifiche di collaudo, oltre a contenere le procedure, le modalità i mezzi e dispositivi<br />

necessari ad effettuare le prove funzionali devono anche definire le prove da effettuare sui vari<br />

sottosistemi, apparati e i singoli elementi per accertare la loro rispondenza ai requisiti di sicurezza<br />

richiesti quali:<br />

➼ ampia tolleranza e insensibilità alle variazioni di tensione entro i limiti stabiliti<br />

➼ corretto intervento delle protezioni al raggiungimento dei limiti minimi e massimi delle<br />

alimentazioni<br />

➼ ampia tolleranza e protezioni efficienti contro i sovraccarichi o corto circuiti dei vari apparati o<br />

elementi.<br />

Inoltre durante il collaudo del Sistema, verranno resi disponibili n°2 attuatori elettrici dalla ditta<br />

costruttrice degli stessi e il personale adatto al fine di verificare il corretto funzionamento del<br />

protocollo di comunicazione FIELDBUS FOUNDATION e tutto quanto altro necessario per<br />

rendere il Sistema perfettamente funzionante.<br />

E’ previsto che dette prove normalmente durino circa due settimane.<br />

15.2 INSTALLAZIONE<br />

Il Sistema di controllo è trasportato e installato al luogo di destinazione a cura del Fornitore.<br />

Lo scarico, sballaggio e posizionamento in sala controllo avviene sotto la supervisione del<br />

Fornitore con mezzi e personale messi a disposizione dal Committente.<br />

La messa a terra all’interno del fabbricato nonché tutte le interconnessioni fra i vari sottosistemi e<br />

apparecchiature facenti parte del sistema sono a totale carico del fornitore.<br />

46


Ad installazione ultimata, il Fornitore provvede alla messa in funzione per permettere i successivi<br />

collaudi standard.<br />

15.3 COLLAU<strong>DI</strong> IN LOCO<br />

Il sistema ad installazione avvenuta nella sala controllo, viene sottoposto alle seguenti prove di<br />

collaudo in loco:<br />

➼ prove standard del Fornitore<br />

Sono eseguite con l’ausilio di procedure standard e servono a dimostrare il buon funzionamento<br />

dei vari sottosistemi oggetto della fornitura, dopo le operazioni di spedizione ed installazione.<br />

La durata di dette prove dipende dal fornitore<br />

➼ prove in bianco con l’impianto<br />

Una volta superata la prova standard del Fornitore, vengono effettuate le prove in bianco del<br />

sistema con il campo.<br />

Durante le prove in bianco il sistema viene sintonizzato (regolazione, tempi di manovra, filtraggi,<br />

segnali on-off, parametrazione dei loops di regolazione ecc.) con l’impianto, durata presunta 15<br />

giorni lavorativi , al termine di tale operazione il sistema è considerato pronto per le prove<br />

funzionali di accettazione provvisoria.<br />

➼ prove funzionali per accettazione provvisoria<br />

Con l’impianto completamente disponibile vengono eseguite le prove funzionali e se l’esito è<br />

positivo viene firmato il verbale di accettazione provvisoria (durata presunta cinque giorni)<br />

NOTA:<br />

I periodi di prova presunti nei punti soprariportati, possono essere oggetto di variazioni specie nel<br />

caso di difetti di funzionamento, in questo caso è da stabilire quali siano le prove da ripetere dopo<br />

le necessarie modifiche.<br />

L’accettazione definitiva del sistema, dalla cui data parte il periodo di garanzia, è subordinata ad<br />

un funzionamento continuativo per tre mesi a partire dalla data di collaudo di accettazione<br />

provvisoria, senza che si verifichino guasti ritenuti significativi da parte del Committente.<br />

Al termine di tale periodo verrà compilato un verbale per l’accettazione definitiva del sistema.<br />

16. ASSISTENZA<br />

Oltre ai collaudi di cui al capitolo 15 della presente specifica il Fornitore provvede, come parte<br />

integrante della fornitura, ai servizi di assistenza sopradescritti.<br />

16.1 CORSO <strong>DI</strong> ADDESTRAMENTO PERSONALE DEL CLIENTE<br />

Il Fornitore provvederà all’istruzione del personale secondo la modalità seguente:<br />

➼ corso in loco di tre giorni da svolgersi con l’apposito istruttore a perfetta conoscenza del<br />

progetto per istruire il personale circa la procedura di esercizio del sistema di controllo.<br />

47


16.2 GARANZIA<br />

E’ richiesta una garanzia di 5 anni dalla data di accettazione definitiva del sistema .<br />

Durante tale periodo il fornitore si impegna, attraverso prestazioni uomo ( anche presso l’Impianto)<br />

e materiali ad assicurare il buon funzionamento del Sistema.<br />

Si precisa che tale garanzia è applicata dal fornitore a tutte le apparecchiature fornite, anche se<br />

non di sua produzione.<br />

Il fornitore dovrà garantire l’intervento entro un tempo massimo di 3 gg. lavorativi dalla richiesta<br />

tramite fax.<br />

16.3 PARTI <strong>DI</strong> RICAMBIO<br />

La fornitura comprende anche le parti di ricambio, di tutti i componenti del sistema che il Fornitore<br />

ritiene necessarie per far fronte ai cinque anni di garanzia richiesti.<br />

In linea di massima protranno essere forniti:<br />

➼ 1 pezzo comunque non inferiore al 10% per ogni tipo di elemento montato (es. alimentatori,<br />

ventilatori, apparati singoli, schede varie, relè, componenti vari ecc.)<br />

➼ 1 pezzo per ogni apparecchiatura installata in campo<br />

➼ eventuali materiali necessari per effettuare la manutenzione del sistema (es. cambio schede<br />

ecc.)<br />

Prima del collaudo in fabbrica deve essere fornito un elenco completo e dettagliato dei materiali<br />

impiegati per la costruzione del sistema e la relativa lista delle parti di ricambio necessarie.<br />

N.B.<br />

Non dovranno essere previste parti di ricambio per le stazioni operatore.<br />

Il Fornitore effettuerà la sostituzione delle parti utilizzando ricambi originali e perfettamente<br />

intercambiabili con quelli installati.<br />

I ricambi saranno tenuti nei magazzini del Committente.<br />

I ricambi prelevati dai ns. magazzini ed utilizzati dal Fornitore nel periodo di garanzia , saranno<br />

reintegrati a cura e carico del Fornitore entro 60 gg. dal prelievo.<br />

Sarà inoltre cura e carico del Fornitore , l ‘acquisizione di eventuali altri materiali non previsti tra i<br />

ricambi ma necessari per garantire la buona funzionalità dell’Impianto nel periodo di garanzia.<br />

17. MOBILIO PER IL <strong>SISTEMA</strong> <strong>CONTROLLO</strong> STAZIONE<br />

Il fornitore del Sistema dovrà inoltre fornire:<br />

➼ 2 tavoli per PC e stampante dalle seguenti dimensioni: lunghezza 1500, profondità 750, altezza<br />

750 mm, colore rovere, ditta TRAU serie ARIOM mod. 17150 o similare<br />

➼ 2 cassettiere con ruote dalle seguenti dimensioni: lunghezza 430, profondità 740, altezza 595<br />

mm, colore rovere, ditta TRAU serie ARIOM mod. 15082 o similare<br />

➼ 2 poltroncine con ruote ditta TRAU serie ARIOM mod. LIBRA, tessuto colore beige o similare.<br />

Il fornitore dovrà anche predisporre la distribuzione elettrica per l’alimentazione dei PC e delle<br />

stampanti (cavo , torrette ecc.)<br />

48


18 ALLEGATI<br />

Tab.gasd. C6.35.30 Specifica per centralina allarmi (15 punti) e sistema antincendio<br />

Schema elettrico centralina allarmi e sistema antincendio fg. 9,10.11 disegno n° 193312<br />

Schema elettrico cablaggio morsettiere per cassetti di comando e segnalazione HSV<br />

oleopneumatiche fg.14-15 disegno n° 193312<br />

Diagnostica trasmettitori DCS del 15.12.99<br />

Gestione strumentazione seriale con RTU rete primaria gasdotti OPER/PROCGAS Rev.8 del<br />

05.10.99<br />

Trasmettitore elettronico di pressione differenziale campo di taratura 0-500 mbar GASD SPC/DP<br />

FF<br />

Trasmettitore elettronico di pressione relativa campo di taratura 0-80 bar GASD SPC/P80 FF<br />

Trasmettitore elettronico di temperatura gas campo di taratura –30+70°C. GASD SPC/T FF<br />

Posizionatore elettropneumatico a microprocessore per valvole di regolazione a globo GASD<br />

SPC/POS FF<br />

49


CONFIGURAZIONE DEL <strong>SISTEMA</strong> <strong><strong>DI</strong>GITALE</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong> PER L’IMPIANTO <strong>DI</strong> __________<br />

BOR/DCS/CONF/__________ REV.0<br />

01.08.02<br />

50


IN<strong>DI</strong>CE<br />

1. COSTITUZIONE DELL’IMPIANTO , COMAN<strong>DI</strong> ,MISURE,SEGNALI , ALLARMI DEL<br />

IMPIANTO <strong>DI</strong> ____________<br />

2. CENTRALINA ALLARMI E <strong>SISTEMA</strong> ANTINCEN<strong>DI</strong>O<br />

3. CASSETTI <strong>DI</strong> COMANDO E SEGNALAZIONE HSV OLEOPNEUMATICHE<br />

4. TABELLE RIEPILOGATIVE PER IL <strong>DI</strong>MENSIONAMENTO DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

51


1. COSTITUZIONE DELL’IMPIANTO , COMAN<strong>DI</strong> ,MISURE,SEGNALI , ALLARMI DELL’<br />

IMPIANTO <strong>DI</strong> ___________<br />

L’impianto di __________ è costituito da:<br />

n° 3 linee DN 500 per funzionamento con senso gas diretto; a valle di ogni linea è realizzato un<br />

impianto di regolazione della pressione<br />

n° 3 linee DN 500 per funzionamento con senso gas inverso<br />

n° 1 linea DN 250 fondellata<br />

n° 1 linea DN 500 di riserva per funzionamento con senso gas diretto; a valle della linea è<br />

realizzato un impianto di regolazione della pressione<br />

n° 3 stazioni di lancio e ricevimento pig dei gasdotti DN 500<br />

n° 1 stazione di lancio e ricevimento pig del gasdotto DN 1200<br />

Dovranno essere telecomandate mediante attuatori elettrici le seguenti valvole di intercettazione<br />

poste sulle linee DN 500 con flusso diretto:<br />

* HSV 31 valvola di intercettazione della linea 1 (flusso diretto)<br />

* HSV 33 valvola di intercettazione della linea 2 (flusso diretto)<br />

* HSV 35 valvola di intercettazione della linea 3 (flusso diretto)<br />

* HSV 41 valvola di intercettazione per l'inserzione della linea di riserva al posto della linea 1<br />

* HSV 42 valvola di intercettazione per l'inserzione della linea di riserva al posto della linea 2<br />

* HSV 43 valvola di intercettazione per l'inserzione della linea di riserva al posto della linea 3<br />

* HSV 39 valvola di intercettazione per l'inserimento e disinserimento della linea di riserva.<br />

Dovranno essere motorizzate mediante attuatori elettrici e comandate dal Sistema digitale di<br />

Controllo le seguenti valvole di intercettazione:<br />

* HSV 21 valvola di intercettazione della linea 1 comandata in chiusura per inversione di<br />

portata<br />

* HSV 23 valvola di intercettazione della linea 2 comandata in chiusura per inversione di<br />

portata<br />

* HSV 25 valvola di intercettazione della linea 3 comandata in chiusura per inversione di<br />

portata<br />

* HSV 29 valvola di intercettazione della linea di riserva comandata in chiusura per<br />

inversione di portata<br />

* HSV 11 valvola di intercettazione della linea 1 comandata in chiusura per alta pressione di<br />

valle<br />

* HSV 12 valvola di intercettazione della linea 2 comandata in chiusura per alta pressione di<br />

valle<br />

* HSV 13 valvola di intercettazione della linea 3 comandata in chiusura per alta pressione di<br />

valle<br />

* HSV 15 valvola di intercettazione della linea di riserva comandata in chiusura per alta<br />

pressione di valle.<br />

52


Le valvole di intercettazione HSV 31, HSV 41, HSV 33, HSV 42, HSV 35, HSV 43 dovranno inoltre<br />

essere comandate in chiusura da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione relativa per protezione<br />

rottura delle linee a mare.<br />

Le valvole di intercettazione HSV 21, HSV 23, HSV 25, HSV 29, dovranno inoltre essere<br />

comandate in chiusura da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione differenziale per inversione<br />

senso gas.<br />

Le valvole di intercettazione HSV 11, HSV 12, HSV 13, HSV 15, dovranno inoltre essere<br />

comandate in chiusura da n° 2 trasmettitori elettronici di pressione relativa per protezione alta<br />

pressione valle Impianto.<br />

La valvola di intercettazione HSV 9 , dovrà essere motorizzata con un nuovo attuatore elettrico e<br />

comandata localmente dal Sistema digitale di Controllo.<br />

La linea di riserva sostituisce per funzionamento con flusso diretto una delle tre linee DN 500.<br />

E' inoltre telecomandata con attuatore oleopneumatico la valvola di intercettazione di linea HSV<br />

16.<br />

Le segnalazioni sottoriportate relative agli attuatori elettrici , dovranno essere visualizzate<br />

nelle pagine grafiche del Sistema e trasmesse a <strong>DI</strong>SP , mentre tutti gli allarmi e segnalazioni<br />

riportate al punto 9.2 della specifica del Sistema relative sempre agli attuatori elettrici<br />

dovranno essere configurate nel Sistema mediante il software di diagnostica , monitoraggio<br />

, manutenzione , configurazione ecc. riportato al punto 6 .<br />

Linea n°1 e Impianto di regolazione<br />

MISURE<br />

Strumentazione da campo :<br />

n° 4 trasmettitori di pressione relativa (di cui n°2 campo 0-80 bar e n°2 campo 0-120 bar), n° 4<br />

trasmettitori di pressione differenziale (di cui n°2 campo 0-500 mbar e n°2 campo 0-50 mbar) , n° 3<br />

trasmettitori di temperatura gas , n° 1 posizionatore per comando valvola di regolazione – totale<br />

n° 12 -<br />

ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />

n° 1 di pressione relativa di monte, n°1 di portata , n°1 di temperatura gas di monte , n°1 di<br />

temperatura gas di valle – totale n° 4 -<br />

VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECOMANDATE (HSV 31 E HSV 41)<br />

Comandi<br />

telecomandi da Disp tramite RTU<br />

Apertura , chiusura , stop – totale n°6 -<br />

Comandi verso il campo<br />

Apertura , chiusura , stop , apertura /chiusura in percentuale – totale n°8-<br />

53


Segnalazioni:<br />

segnalazioni da campo<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />

posizione in percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />

segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />

n°12-<br />

VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE COMANDATE IN LOGICA E BLOCCO INVERSIONE <strong>DI</strong><br />

PORTATA E ALTA PRESSIONE (HSV 11 E HSV 21)<br />

Comandi<br />

Comandi verso il campo<br />

Apertura , chiusura – totale n°4-<br />

Segnalazioni:<br />

segnalazioni da campo<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />

percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />

segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />

n°12-<br />

La logica di funzionamento e di blocco delle valvole di intercettazione sarà conforme al capitolo 10<br />

della specifica<br />

Linea n° 2 e Impianto di regolazione<br />

MISURE<br />

Strumentazione da campo :<br />

n° 4 trasmettitori di pressione relativa (di cui n°2 campo 0-80 bar e n°2 campo 0-120 bar), n° 4<br />

trasmettitori di pressione differenziale (di cui n°2 campo 0-500 mbar e n°2 campo 0-50 mbar) , n° 3<br />

trasmettitori di temperatura gas , n° 1 posizionatore per comando valvola di regolazione – totale<br />

n° 12 -<br />

ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />

n° 1 di pressione relativa di monte, n°1 di portata , n°1 di temperatura gas di monte , n°1 di<br />

temperatura gas di valle – totale n° 4 -<br />

54


VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECOMANDATE (HSV 33 E HSV 42)<br />

Comandi<br />

telecomandi da <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

Apertura , chiusura , stop – totale n°6 -<br />

Comandi verso il campo<br />

Apertura , chiusura , stop , apertura /chiusura in percentuale – totale n°8-<br />

Segnalazioni:<br />

segnalazioni da campo<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />

posizione in percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />

segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />

n°12-<br />

VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE COMANDATE IN LOGICA E BLOCCO INVERSIONE <strong>DI</strong><br />

PORTATA E ALTA PRESSIONE (HSV 12 E HSV 23)<br />

Comandi<br />

Comandi verso il campo<br />

Apertura , chiusura – totale n°4-<br />

Segnalazioni:<br />

segnalazioni da campo<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />

percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />

segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />

n°12-<br />

La logica di funzionamento e di blocco delle valvole di intercettazione sarà conforme al capitolo 10<br />

della specifica<br />

Linea n° 3 e Impianto di regolazione<br />

MISURE<br />

Strumentazione da campo :<br />

55


n° 4 trasmettitori di pressione relativa (di cui n°2 campo 0-80 bar e n°2 campo 0-120 bar), n° 4<br />

trasmettitori di pressione differenziale (di cui n°2 campo 0-500 mbar e n°2 campo 0-50 mbar) , n° 3<br />

trasmettitori di temperatura gas , n° 1 posizionatore per comando valvola di regolazione – totale<br />

n° 12 -<br />

ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />

n° 1 di pressione relativa di monte, n°1 di portata , n°1 di temperatura gas di monte , n°1 di<br />

temperatura gas di valle – totale n° 4 -<br />

VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECOMANDATE (HSV 35 E HSV 43)<br />

Comandi<br />

telecomandi da <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

Apertura , chiusura , stop – totale n°6 -<br />

Comandi verso il campo<br />

Apertura , chiusura , stop , apertura /chiusura in percentuale – totale n°8-<br />

Segnalazioni:<br />

segnalazioni da campo<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />

posizione in percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />

segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />

n°12-<br />

VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE COMANDATE IN LOGICA E BLOCCO INVERSIONE <strong>DI</strong><br />

PORTATA E ALTA PRESSIONE (HSV 13E HSV 25)<br />

Comandi<br />

Comandi verso il campo<br />

Apertura , chiusura – totale n°4-<br />

Segnalazioni:<br />

segnalazioni da campo<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />

percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />

56


segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />

n°12-<br />

La logica di funzionamento e di blocco delle valvole di intercettazione sarà conforme al capitolo 10<br />

della specifica<br />

Linea di riserva e Impianto di regolazione<br />

MISURE<br />

Strumentazione da campo :<br />

n° 4 trasmettitori di pressione relativa (di cui n°2 campo 0-80 bar e n°2 campo 0-120 bar), n° 4<br />

trasmettitori di pressione differenziale (di cui n°2 campo 0-500 mbar e n°2 campo 0-50 mbar) , n° 3<br />

trasmettitori di temperatura gas , n° 1 posizionatore per comando valvola di regolazione – totale<br />

n° 12 -<br />

ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />

n° 1 di pressione relativa di monte, n°1 di portata , n°1 di temperatura gas di monte , n°1 di<br />

temperatura gas di valle – totale n° 4 -<br />

VALVOLA <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE TELECOMANDATA (HSV 39)<br />

Comandi<br />

telecomandi da <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

Apertura , chiusura , stop – totale n°3 -<br />

Comandi verso il campo<br />

Apertura , chiusura , stop , apertura /chiusura in percentuale – totale n°4-<br />

Segnalazioni:<br />

segnalazioni da campo<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />

posizione in percentuale di apertura della valvola – totale n°7-<br />

segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />

n°6-<br />

57


VALVOLE <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE COMANDATE IN LOGICA E BLOCCO INVERSIONE <strong>DI</strong><br />

PORTATA E ALTA PRESSIONE (HSV 15E HSV 29)<br />

Comandi<br />

Comandi verso il campo<br />

Apertura , chiusura – totale n°4-<br />

Segnalazioni:<br />

segnalazioni da campo<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />

percentuale di apertura della valvola – totale n°14-<br />

segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile – totale<br />

n°12-<br />

La logica di funzionamento e di blocco delle valvole di intercettazione sarà conforme al capitolo 10<br />

della specifica<br />

VALVOLA <strong>DI</strong> INTERCETTAZIONE MOTORIZZATA (HSV 9)<br />

Comandi<br />

Comandi verso il campo<br />

Apertura , chiusura – totale n°2-<br />

Segnalazioni:<br />

segnalazioni da campo<br />

aperta - , chiusa , senso apre , senso chiude , comandi in locale , attuatore non disponibile ,<br />

percentuale di apertura della valvola – totale n°7-<br />

segnalazioni a <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

aperta - , chiusa , attuatore non disponibile – totale n°3-<br />

Impianto di regolazione<br />

MISURE<br />

Strumentazione da campo :<br />

n° 3 trasmettitori di pressione relativa (pressione relativa di valle regolazione) – totale n° 3 -<br />

58


telecomandi set-point da <strong>DI</strong>SP tramite RTU<br />

n° 1 di pressione relativa – totale n° 1 -<br />

ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />

n° 1 di pressione relativa di valle regolazione , n°1 misure della posizione del set –point di<br />

pressione relativa – totale n° 2 -<br />

Allarmi e segnalazioni a RTU<br />

regolazione in automatico locale , regolazione in manuale , avaria regolazione – totale n° 3 -<br />

La logica della gestione dell’Impianto di regolazione è riportata al punto 9 della specifica<br />

Valle terminale<br />

MISURE<br />

Strumentazione da campo :<br />

n° 2 trasmettitori di pressione relativa – totale n° 2 -<br />

ritrasmissione misure a <strong>DI</strong>SP tramite RTU :<br />

n° 1 di pressione relativa di valle Terminale – totale n° 1 -<br />

Il Sistema mediante comunicazione digitale MODBUS RTU dovrà inoltre<br />

inviare a RTU i seguenti allarmi riguardanti il Terminale:<br />

Allarmi di ogni linea (1,2,3)<br />

* blocco automatico per bassa pressione Linea n°.. causato sia da una rottura della condotta a<br />

mare che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa<br />

* blocco automatico per inversione di portata Linea n°….<br />

* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />

* blocco automatico per alta pressione Linea n°.. causato sia dal non funzionamento della<br />

regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />

regolazione<br />

* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />

* blocchi esclusi linea n°….<br />

* blocco manuale da operatore linea n°…<br />

* avaria blocco linea n°…<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di monte Impianto per blocco di bassa pressione<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />

Totale n° 33-<br />

59


Allarmi linea di riserva<br />

* blocco automatico per inversione di portata Linea di riserva<br />

* blocco automatico per alta pressione Linea di riserva causato sia dal non funzionamento della<br />

regolazione che dal guasto di entrambi i trasmettitori di pressione relativa posti sulla linea a valle<br />

regolazione<br />

* blocchi esclusi linea di riserva<br />

* blocco manuale da operatore linea di riserva<br />

* avaria blocco linea di riserva<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione relativa di valle Impianto per blocco di alta pressione<br />

* avaria di n°1 trasmettitore di pressione differenziale per inversione senso gas .<br />

Totale n°7 -<br />

Il Sistema dovrà trasmettere o ricevere da RTU mediante contatti digitali<br />

discreti (ON – OFF ) i seguenti allarmi :<br />

Allarmi a RTU di ogni linea (1,2,3)<br />

* blocco automatico inviato a Mex linea n°….<br />

- Totale n° 6 -<br />

Allarmi da RTU di ogni linea (1,2,3)<br />

* blocco automatico provocato da un blocco inviato da Mex Linea n°….<br />

- Totale n° 6 -<br />

Il Sistema mediante comunicazione digitale MODBUS RTU dovrà inviare a<br />

RTU i seguenti allarmi riguardanti il DCS<br />

* anomalia 24 V c.c. telecomandi ( comprensivo di mancanza alimentazione : degli<br />

alimentatori che alimentano le schede di campo che controllano gli attuatori elettrici , di<br />

entrambi gli alimentatori o di un interruttore dei cassetti di comando e segnalazione HSV<br />

OLEOPNEUMATICHE)<br />

* preallarme alimentazione Sistema<br />

* allarme generale Sistema<br />

* preallarme cumulativo Sistema<br />

* allarme linee di comunicazione verso il campo (guasto di 1 linea in FIELDBUS )<br />

* Terminale in comando locale<br />

* manovra valvole telecomandate in corso<br />

* discordanza comando e stato valvole telecomandate<br />

* anomalia riscaldatori elettrici<br />

-Totale n°9<br />

Il Sistema riceverà da campo , mediante le schede di separazione galvanica<br />

di cui al punto 5.7.4 della specifica del Sistema i seguenti allarmi :<br />

APPARECCHIATURE ESTERNE AL <strong>SISTEMA</strong> <strong>DI</strong> <strong>CONTROLLO</strong><br />

* Mancanza rete 380 V.c.a.<br />

* gruppo elettrogeno in moto<br />

* gruppo elettrogeno in avaria<br />

60


* gruppo elettrogeno in prova<br />

* allarme gruppo di continuità<br />

* preallarme gruppo di continuità<br />

* mancanza rete carica batteria<br />

* mancanza erogazione raddrizzatore 1<br />

* mancanza erogazione raddrizzatore 2<br />

* guasto sonda di temperatura<br />

* mancanza tensione uscita 1<br />

* mancanza tensione uscita 2<br />

* fine scarica batterie<br />

* guasto dew point<br />

* presenza fiamma in candela<br />

* anomalia impianto antincendio<br />

- Totale n° 16-<br />

ALLARMI E SEGNALAZIONI DA CAMPO<br />

* alto livello liquidi serbatoio raccolta impurità<br />

* scatto valvola di sicurezza per ogni linea (linea n°1,2,3 e riserva)<br />

* valvola di ritegno chiusa (linea n° 1,2,3, e riserva)<br />

- Totale n° 9-<br />

L’acquisizione dei soprariportati allarmi dovrà essere effettuata con schede di separazione<br />

galvanica come descritto al punto 5.7.4 della presente specifica.<br />

Allarmi da riscaldatori elettrici<br />

Il Sistema di Controllo , dovrà acquisire dal quadro elettrico di alimentazione n°4 contatti digitali<br />

discreti (basso livello olio –riscaldatore 1 e 2-) , (termostato di blocco –riscaldatore 1 e 2 -).<br />

Totale n°4<br />

Per gli allarmi da inviare a RTU vedere punto 5.7.5.<br />

Il Sistema mediante comunicazione digitale MODBUS RTU dovrà inviare a<br />

RTU i seguenti allarmi acquisiti in modo discreto :<br />

* Mancanza rete 380 V.c.a.<br />

* gruppo elettrogeno in moto<br />

* gruppo elettrogeno in avaria<br />

* gruppo elettrogeno in prova<br />

* allarme gruppo di continuità<br />

* preallarme gruppo di continuità<br />

* mancanza rete carica batteria<br />

* mancanza erogazione raddrizzatore 1<br />

* mancanza erogazione raddrizzatore 2<br />

* guasto sonda di temperatura<br />

* mancanza tensione uscita 1<br />

* mancanza tensione uscita 2<br />

* fine scarica batterie<br />

* guasto dew point<br />

* presenza fiamma in candela<br />

* anomalia impianto antincendio<br />

* alto livello liquidi serbatoio raccolta impurità<br />

* scatto valvola di sicurezza per ogni linea (linea n°1,2,3 e riserva)<br />

Totale n° 18<br />

61


Il Sistema riceverà dal pannello di emergenza mediante schede di<br />

separazione galvanica di cui al punto 5.7.4 della specifica del Sistema i<br />

seguenti comandi:<br />

* pulsante linea 1 –chiusura HSV 41,31<br />

* pulsante linea 2 – chiusura HSV 42,33<br />

*pulsante linea 3 – chiusura HSV 43,35<br />

Totale n°3<br />

2. CENTRALINA ALLARMI E <strong>SISTEMA</strong> ANTINCEN<strong>DI</strong>O<br />

Dovrà essere installata una centralina allarmi e sistema antincendio conforme al punto n° 5.7.1<br />

della specifica del Sistema .La centralina allarmi e sistema antincendio sarà acquistato a cura della<br />

Committente.<br />

Nel Sistema dovranno essere previsti n° 2 Ingressi da schede di separazione galvanica come<br />

da punto 5.7.4 della specifica del Sistema per gli allarmi di :<br />

- presenza fiamma in candela (n.c.)<br />

- anomalia impianto antincendio (n.c..)<br />

N.B. L’anomalia impianto antincendio dovrà essere dato dalla presenza di almeno di uno dei<br />

seguenti allarmi: scarica prima bombola , scarica seconda bombola , guasto rivelatore<br />

presenza fiamma<br />

Gli allarmi soprariportati inoltre dovranno essere visualizzati a video e trasmessi all’RTU in<br />

modo seriale mediante protocollo di comunicazione MODBUS RTU.<br />

3. CASSETTI <strong>DI</strong> COMANDO E SEGNALAZIONE HSV OLEOPNEUMATICHE<br />

La sezione sarà costituita da un vano in versione rack da 19" x 3 HE (132,5 mm) con profondità<br />

280 mm completo di guide, suddiviso in modo da contenere n.2 cassetti estraibili da 42 TE x 3<br />

HE.<br />

Suddetta sezione dovrà essere equipaggiata con n.1 cassetto di comando e segnalazione HSV<br />

da recuperare dal quadro di separazione galvanica esistente (HSV 16).<br />

Pertanto nella sezione senza cassetto dovrà essere installato n.1 pannello di chiusura in<br />

alluminio anodizzato a 20 micron montati con sistema ad incastro.<br />

Le sezioni dovranno comunque essere cablate con le apparecchiature riportate al punto 5.7.2<br />

della specifica del Sistema.<br />

La configurazione da prevedere nel Sistema degli ingressi e delle uscite per le valvole di<br />

intercettazione telecomandate con attuatore oleopneumatico , dovrà essere realizzata come di<br />

seguito riportato :<br />

Uscite – n°8 contatti verso il cassetto di comando e segnalazione HSV (n°4 per la chiusura e n°4<br />

per l’apertura ) per i comandi di:<br />

- apertura (n.o.)<br />

- chiusura (n.o.)<br />

62


Ingressi – n°12 contatti dal cassetto di comando e segnalazione HSV per le segnalazioni di:<br />

- aperta (n.o.)<br />

- chiusa (n.o.)<br />

- senso apre (n.o.)<br />

- senso chiude (n.o.)<br />

- comandi in locale (n.o.)<br />

- prova (n.o.)<br />

I comandi e le segnalazioni verranno inviati mediante le schede di separazione galvanica di cui<br />

al punto 5.7.4 della specifica del Sistema.<br />

Le segnalazioni delle valvole dovranno essere visualizzate a video<br />

Il Sistema invierà a RTU mediante protocollo di comunicazione MODBUS RTU le seguenti<br />

segnalazioni :<br />

- aperta<br />

- chiusa<br />

- senso apre<br />

- senso chiude<br />

- comandi in locale<br />

- prova<br />

- Totale n°12 -<br />

Inoltre <strong>DI</strong>SP tramite RTU invierà al Sistema mediante protocollo di comunicazione MODBUS RTU i<br />

seguenti comandi :<br />

- apertura<br />

- chiusura<br />

- Totale n°4 -<br />

4. TABELLE RIEPILOGATIVE PER IL <strong>DI</strong>MENSIONAMENTO DEL <strong>SISTEMA</strong><br />

FIELDBUS CONTATTI CONTATTI <strong>DI</strong>SCRETI-<br />

<strong>DI</strong>SCRETI – <strong>DI</strong> -<br />

DO -<br />

215 52 14<br />

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