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Happenings - Zanotta SpA

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<strong>Happenings</strong><br />

Anno 2 n.3<br />

18 aprile 2007<br />

PRODUZIONE<br />

Novità<br />

2007<br />

Innovazione<br />

e fascino nelle nuove<br />

proposte <strong>Zanotta</strong><br />

alla settimana<br />

internazionale<br />

del design<br />

p.2-3-4<br />

L’INCONTRO<br />

Ettore<br />

Sottsass<br />

A colloquio con<br />

una figura di<br />

punta del<br />

design mondiale<br />

p.5<br />

DAL DISEGNO<br />

AL<br />

PRODOTTO<br />

Libreria<br />

Level<br />

Un prodotto<br />

di industrial design<br />

che farà<br />

parlare di sé<br />

p.6<br />

MONDO<br />

<strong>Zanotta</strong>,<br />

Beijing,<br />

Cina<br />

Uno showroom<br />

che è un<br />

osservatorio<br />

ideale sugli stili<br />

d’Oriente<br />

p.8<br />

FOCUS<br />

Velcro &<br />

dintorni<br />

Come il divano<br />

Centopercento<br />

si vestì in modo<br />

rivoluzionario<br />

p.9<br />

DEDICATO A<br />

Superstudio<br />

Avanguardia<br />

del progetto<br />

italiano anni ’70<br />

p.10<br />

NEWS<br />

Mostre,<br />

eventi,<br />

autori<br />

Appuntamenti<br />

da non perdere<br />

nel mondo<br />

del design<br />

p.11<br />

WIRE / SMALLWIRE<br />

Design Arik Levy, 2007. Tavolino.<br />

Struttura in acciaio verniciato<br />

colore nero, rosso, arancione<br />

o bianco. Piano in cristallo<br />

temperato, verniciato nero, rosso,<br />

arancione o in cristallo extrachiaro<br />

verniciato bianco in abbinamento<br />

alle strutture dello stesso colore.


KARELIA<br />

Design Liisi<br />

Beckmann,<br />

1966.<br />

Poltroncina.<br />

Struttura in<br />

poliuretano<br />

espanso.<br />

Rivestimento<br />

sfilabile in<br />

Ecopelle, Texiré,<br />

tessuto Stelvio<br />

o in pelle.<br />

PRODUZIONE<br />

Novità<br />

2007<br />

Innovazione e fascino nelle nuove<br />

proposte <strong>Zanotta</strong> alla settimana<br />

internazionale del design<br />

<strong>Zanotta</strong> è al 46° Salone Internazionale del Mobile con<br />

numerosi nuovi progetti: 18 importanti novità che si<br />

presentano nel paesaggio contemporaneo<br />

dell’interior design con la forza di un sistema<br />

articolato e completo. Grande attenzione<br />

all’evoluzione dei costumi e degli stili di vita, massima cura dei<br />

parametri tecnologici e dei materiali impiegati. A partire dal<br />

nuovo stand progettato dallo Studio Bertero-Panto-Marzoli, che<br />

prende ispirazione da un’opera di Jesus Rafael Soto (l’artista<br />

venezuelano esposto al Moma e al Guggenhaim di N.Y.)<br />

intitolata Penetrabile: il visitatore entra in una “selva” di tubicini<br />

in Pvc bianchi - 83 chilometri complessivi usati! - dove scopre in<br />

successione i nuovi prodotti della Collezione <strong>Zanotta</strong> 2007.<br />

Questa è declinata nelle varie tipologie del catalogo e<br />

comprende: tre tavoli, di cui uno ampliabile, Giravolta di Emaf<br />

Progetti e uno con base in sottile tondino d’acciaio verniciato a<br />

firma Arik Levy, che ha anche ideato i due tavolini coordinati<br />

(nelle versioni alto e basso) e una libreria in medium density<br />

placcato alluminio e impiallacciato rovere (con schienali<br />

verniciati in colore come i contenitori modulari da inserire negli<br />

appositi spazi); due poltroncine firmate rispettivamente da Ora<br />

Ïto e da Christophe Pillet, entrambe con base girevole e scocca ><br />

<strong>Happenings</strong><br />

n.3/07 p.2<br />

LEVEL Design Arik Levy,<br />

2007. Libreria. Struttura in<br />

medium density fiberboard,<br />

placcato alluminio e<br />

impiallacciato in rovere<br />

naturale o tinto wengé con<br />

schienali verniciati goffrati<br />

nei colori grigio, arancione<br />

e verde. La libreria è<br />

disponibile anche con<br />

contenitori verniciati con<br />

finitura goffrata antigraffio,<br />

da inserire negli appositi<br />

spazi con schienali.<br />

La libreria può essere<br />

posizionata sia in verticale<br />

che in orizzontale.<br />

HILLROAD Design Christophe Pillet, 2007.<br />

Poltroncina. Base girevole in acciaio verniciato, colore<br />

grafite. Scocca in poliuretano rigido con imbottitura<br />

interna in poliuretano schiumato autoestinguente.<br />

Rivestimento sfilabile in stoffa o pelle.<br />

DESCO Design Emaf Progetti,<br />

1987. Tavolo. Piano in<br />

laminato stratificato per<br />

esterni colore bianco o nero.<br />

Basamento e gamba di<br />

sostegno in lega di alluminio<br />

satinato e verniciato<br />

trasparente per esterni.<br />

NININ Design Emaf<br />

Progetti, 2007.<br />

Letto con o senza vano<br />

contenitore. Struttura in<br />

acciaio. Molleggio in<br />

doghe di faggio curvato,<br />

colore naturale, con<br />

regolatori di rigidità.<br />

Testiera e base imbottite.<br />

Rivestimento sfilabile, in<br />

stoffa o pelle. Cuscino<br />

testiera imbottito in<br />

Dacron Du Pont e rivestito<br />

con fodera, sfilabile,<br />

trapuntata in stoffa o pelle.


ADA Design Roberto<br />

Barbieri, 2007.<br />

Sedia. Gambe in rovere<br />

naturale, tinto wengé o<br />

grigio. Struttura interna<br />

in lega di alluminio.<br />

Sedile e schienale<br />

imbottiti in poliuretano.<br />

Rivestimento sfilabile in<br />

stoffa, pelle o cuoio.<br />

BIGWIRE Design Arik<br />

Levy, 2007. Tavolo.<br />

Struttura in acciaio<br />

verniciato colore grafite,<br />

rosso o bianco. Piano<br />

in cristallo temperato,<br />

verniciato marrone,<br />

rosso o in cristallo<br />

extrachiaro verniciato<br />

bianco in abbinamento<br />

alle strutture dello<br />

stesso colore.<br />

> in poliuretano rigido; due collezioni di divani e poltrone di Emaf<br />

Progetti e Karim Rashid (quest’ultimo ha disegnato un divano<br />

imbottito dalla forma organica e avvolgente); tre letti, uno ideato da<br />

Emaf Progetti che rivisita in modo attuale l’idea classica del letto<br />

imbottito e due più lineari e innovativi di Ludovica e Roberto<br />

Palomba; la nuova sedia di Roberto Barbieri con struttura in<br />

alluminio e gambe in legno e, per finire in bellezza, un mobile<br />

molto evocativo in nove esemplari firmati e numerati creato da<br />

Alessandro Dubini. Proposti in anteprima nelle vetrine di Colonia e<br />

Parigi 2007 altri tre pezzi eccellenti, che hanno già ricevuto molti<br />

consensi di critica e pubblico, vengono presentati al Salone di<br />

Milano: la sedia Talia di Roberto Barbieri, evoluzione progettuale di<br />

Lia trasformata nella pratica versione impilabile e trasportabile; la<br />

comoda e versatile serie di divani e poltrone ad alta componibilità<br />

Gamma, design Emaf Progetti e a sorpresa la riedizione della<br />

poltroncina Karelia ideata nel ’66 dalla designer finlandese Lijsi<br />

Beckmann, reinterpretata da <strong>Zanotta</strong> nello “swinging style” del<br />

nuovo tessuto spalmato lucido Texirè. Che compone la nuova<br />

gamma dei rivestimenti 2007, insieme al morbido tessuto Tango in<br />

poliestere doppiato Pile e all’inedito Tirso, una fresca combinazione<br />

di cotone, viscosa e lana in 13 diversi colori di tendenza.<br />

<strong>Happenings</strong><br />

n.3/07 p.3<br />

DAMA Design Emaf Progetti,<br />

2007. Poltrona e divani<br />

monoblocco. Piedini in acciaio<br />

verniciato colore alluminio o<br />

grafite. Struttura in acciaio.<br />

Molleggio su nastri elastici.<br />

Imbottitura in poliuretano a<br />

quote differenziate/Dacron Du<br />

Pont. Rivestimento , con<br />

cuscino seduta trapuntato,<br />

sfilabile, in stoffa o pelle.<br />

GAMMA Design Emaf Progetti,<br />

2007. Poltrona, divani<br />

monoblocco e componibili,<br />

pouf. Struttura in acciaio.<br />

Molleggio su nastri elastici.<br />

Imbottitura in poliuretano a<br />

quote differenziate/Dacron Du<br />

Pont. Cuscino schienale con<br />

imbottitura in Dacron o in<br />

piumino d’oca - materiale<br />

100% vergine. Rivestimento<br />

sfilabile in stoffa o in pelle.<br />

RIVER Design L. e R. Palomba, 2007.<br />

Letto. Basamento in acciaio verniciato,<br />

colore grafite o alluminio. Molleggio in<br />

doghe di faggio curvato, colore<br />

naturale, con regolatori di rigidità.<br />

Rivestimento non sfilabile in cuoio.<br />

NUOVE EMOZIONI Nei giorni del Salone <strong>Zanotta</strong> Shop organizza un evento<br />

speciale con la nota casa vinicola della Franciacorta Berlucchi: Emozioni<br />

Italiane. Verranno presentati e offerti degli esclusivi fingerfood con ricette<br />

ispirate alle novità design <strong>Zanotta</strong> 2007. Le ricette sono raccolte in un<br />

cofanetto con inedite illustrazioni del noto artista e gallerista Jean Blanchard,<br />

che si è ispirato ai tre temi della serata: fingerfood, i vini Berlucchi e i mobili<br />

<strong>Zanotta</strong> (agli ospiti della serata in omaggio). <strong>Zanotta</strong> Shop, Piazza Del<br />

Tricolore 2, attende il pubblico il 20 aprile dalle ore 19; la presentazione delle<br />

novità avviene tutti i giorni dal 18 al 23 aprile, dalle 11 alle 20.


TALIA Design Roberto<br />

Barbieri, 2007.<br />

Sedia sovrapponibile.<br />

Struttura in lega di<br />

alluminio lucidato o<br />

verniciato, colore grafite o<br />

alluminio. Sedile e<br />

schienale imbottiti in<br />

poliuretano. Rivestimento<br />

sfilabile in stoffa, in pelle<br />

oppure in cuoio.<br />

STANZE D’AUTORE Il Salone del Mobile 2007 è<br />

accompagnato da due mostre a Palazzo Reale che<br />

celebrano il connubio tra arte e arredamento lungo il secolo<br />

d’oro del design. La prima è Camere con vista, percorso<br />

affascinante tra i dipinti e i mobili che hanno segnato cento<br />

anni di storia del Paese. Curata da Claudia Gian Ferrari, col<br />

concept di Luigi Settembrini, l’esposizione si avvale<br />

dell’allestimento dell’architetto Pierluigi Cerri con<br />

ambientazioni di Manolo De Giorgi e Maria Paola Maino<br />

(18 aprile-1 luglio). Il secondo appuntamento è con la<br />

mostra Altre stanze curata da Vittorio Sgarbi (assessore<br />

alla cultura del Comune di Milano e poliedrico esperto<br />

d’arte). Di <strong>Zanotta</strong> saranno esposti quattro pezzi:<br />

sottoconsolle, tavolo e scrivania Quaderna di Superstudio e<br />

sgabello Mezzadro dei fratelli Castiglioni (20 aprile-1 luglio).<br />

LE ROI Design Alessandro Dubini, 2007.<br />

Mobile. Nove esemplari numerati e firmati.<br />

Struttura in legno placcato con lastre di<br />

alluminio decorate con tecnica di stampa di<br />

sublimazione, la quale permette di trasferire il<br />

decoro, in modo indelebile, da un foglio di carta<br />

alla lastra di alluminio. Struttura interna e top<br />

in legno verniciato colore nero. Ogni serie è<br />

caratterizzata da un diverso colore del decoro.<br />

KOOCHY Design<br />

Karim Rashid, 2007.<br />

Divano. Struttura in<br />

acciaio. Imbottitura in<br />

poliuretano schiumato<br />

autoestinguente<br />

con molleggio su<br />

nastri elastici.<br />

Rivestimento sfilabile<br />

in stoffa o in pelle.<br />

GIRAVOLTA Design Emaf Progetti, 2007.<br />

Tavolo ampliabile. Struttura in acciaio<br />

verniciato colore grafite. Piani in<br />

tamburato e gambe in multistrati,<br />

impiallacciati in rovere naturale o tinto<br />

wengé. Il tavolo si amplia mediante<br />

rotazione dei piani e successivo<br />

ribaltamento di quello superiore.<br />

<strong>Happenings</strong><br />

n.3/07 p.4<br />

MOON Design L. e R.<br />

Palomba, 2007.<br />

Letto. Basamento in<br />

acciaio verniciato, colore<br />

grafite o alluminio.<br />

Molleggio in doghe di<br />

faggio curvato, colore<br />

naturale, con regolatori<br />

di rigidità. Testiera<br />

imbottita in poliuretano.<br />

Rivestimento trapuntato<br />

e doppiato con Dacron<br />

Du Pont, reversibile,<br />

in stoffa o pelle.<br />

EVOLUTION Design<br />

Ora Ïto, 2007.<br />

Poltroncina. Base<br />

girevole in lega di<br />

alluminio e scocca<br />

seduta esterna in<br />

poliuretano rigido,<br />

verniciate goffrate<br />

antigraffio colore<br />

bianco o nero.<br />

Imbottitura scocca<br />

seduta interna in<br />

poliuretano<br />

schiumato<br />

autoestinguente/<br />

Dacron Du Pont.<br />

Rivestimento sfilabile<br />

in stoffa o pelle.<br />

COLLEZIONE 2007 TESSUTI DECORATIVI. Per il rivestimento<br />

dei cuscinetti decorativi, <strong>Zanotta</strong> propone una ricca gamma di tessuti<br />

selezionati tra le migliori proposte del mercato. La collezione sarà<br />

rinnovata di anno in anno per offrire una scelta sempre in linea con<br />

le tendenze e le evoluzioni stilistiche in campo tessile.


<strong>Happenings</strong><br />

n.3/07 p.5<br />

L’INCONTRO<br />

Ettore Sottsass,<br />

figura di punta del<br />

design mondiale<br />

Se qualcosa ci salverà, sarà<br />

la bellezza», così<br />

l’architetto e designer<br />

Ettore Sottsass, che di bellezza al<br />

mondo ne ha regalata molta, in<br />

sessant’anni di attività. Decano e<br />

guru del design, fondatore del<br />

gruppo Memphis, ha progettato<br />

edifici, vetri e ceramiche,<br />

macchine per scrivere, mobili,<br />

superfici. Il Design Museum di<br />

Londra gli sta dedicando una<br />

personale, alla Galleria Jannone<br />

di Milano si è svolta<br />

recentemente la “non-mostra”<br />

Mnemosyne dove Sottsass ha<br />

Espressione<br />

radicale<br />

riempito i muri di scritte contro<br />

la violenza umana.<br />

D. Gli anni di Memphis sono gli<br />

stessi in cui lei ha disegnato per<br />

<strong>Zanotta</strong> mobili come Cantone,<br />

Ospite, Portanuova, Nairobi,<br />

Mombasa (alcuni ancora in<br />

produzione). Pensa che le arti<br />

applicate e l’artigianato di qualità<br />

possano continuare a dare<br />

impulso al design industriale?<br />

R. Non so e non credo si possa<br />

rispondere alla sua domanda. Più<br />

o meno è come se lei volesse<br />

sapere se viaggiare in bicicletta<br />

può dare impulso al viaggio in<br />

aereo o volesse sapere come<br />

“superare il dualismo tra<br />

decorazione e funzionalità”, cioè<br />

tra “disegno” e “disegno<br />

industriale”. Per fare un<br />

“disegno” si progetta pensando<br />

alle mani, alla pialla di legno, alla<br />

sega a mano e per progettare “il<br />

disegno industriale” si pensa<br />

all’acciaio delle macchine. Per<br />

progettare il disegno si pensa a<br />

produrre poche copie, per<br />

progettare il disegno industriale<br />

si pensa anche a un milione di<br />

copie. A me sembra tutto chiaro<br />

dove sono i problemi? Il<br />

problema - retorico problema -<br />

comincia quando si mescolano i<br />

sistemi di produzione cioè<br />

quando intellettualmente si<br />

dimentica che un bel momento<br />

nella lunga storia dell’umanità è<br />

apparsa la macchina.<br />

D. Lei ha lavorato con industriali<br />

molto “speciali”,<br />

professionalmente e<br />

umanamente, come Adriano<br />

Olivetti e Aurelio <strong>Zanotta</strong>.<br />

Persone che credevano nel<br />

design come mezzo per<br />

migliorare gli spazi e la loro<br />

percezione, in qualche modo<br />

anche la qualità di vita di chi ci<br />

lavorava e viveva. Il design ha<br />

certamente un rapporto<br />

importante con l’esistenza di<br />

ognuno, ma può attuare ancora<br />

qualche miglioramento nel<br />

presente, se sì come?<br />

R. Effettivamente c’è stato un<br />

momento durante il quale<br />

intellettuali illuminati hanno<br />

pensato che l’avvento della<br />

“cultura” industriale avrebbe<br />

potuto migliorare lo stato delle<br />

società. Pare che questa<br />

speranza non si sia avverata.<br />

Perché? Certamente il perché<br />

non sono io a poterlo raccontare.<br />

Ancora meno posso prevedere i<br />

miglioramenti: i destini del<br />

pianeta appartengono al pianeta.<br />

D. A sentire i sociologi che<br />

osservano il design, dal ‘91 al<br />

2005 le scuole italiane hanno<br />

sfornato oltre 25.000 tra diplomati<br />

e laureati in design, negli ultimi 5<br />

anni addirittura il 235 per<br />

cento in più di giovani che come<br />

professione vorrebbero fare<br />

il o la designer. Come valuta<br />

questo fenomeno, lei che ha per<br />

anni “formato” nel suo studio<br />

tanti giovani?<br />

R. Io non ho mai insegnato niente<br />

a nessuno. Con gli amici giovani<br />

Sotto, cassettiera<br />

Mombasa (<strong>Zanotta</strong>,<br />

1989). A lato,<br />

Ettore Sottsass.<br />

per anni abbiamo lavorato<br />

insieme e insieme abbiamo<br />

cercato di capire chi siamo e dove<br />

vogliamo andare. La stessa cosa è<br />

successa con <strong>Zanotta</strong>. Ci siamo<br />

aiutati a capire chi siamo e dove<br />

vogliamo andare.<br />

D. Quando a Enzo Mari<br />

<strong>Happenings</strong> ha chiesto che altro<br />

mestiere farebbe volentieri oggi,<br />

ha risposto: fare il produttore<br />

di legname. Giriamo anche<br />

a lei la domanda.<br />

R. Non ho mai pensato di fare<br />

altro mestiere da quello che ho<br />

fatto. Già da bambino disegnavo.


DAL DISEGNO AL PRODOTTO<br />

<strong>Happenings</strong><br />

n.3/07 p.6<br />

Libreria Level<br />

Un prodotto di<br />

industrial design<br />

che farà parlare di<br />

sé nel tempo<br />

ARIK LEVY<br />

Nato a Tel Aviv nel 1963, si laurea in Design industriale<br />

al Centro d’Arte Europa in Svizzera. Dopo aver vinto il<br />

concorso Seiko Epson Inc. inizia la sua carriera come<br />

designer e partecipa a numerose mostre di design in<br />

Giappone. Al suo ritorno in Europa firma installazioni<br />

per i palcoscenici dell’opera e della danza<br />

contemporanea, sviluppa progetti di design industriale,<br />

d’interni e di grafica per il mercato internazionale.<br />

Un puzzle tridimensionale di elementi che<br />

si incastrano in una propria metrica per<br />

creare un oggetto d’architettura. Una<br />

struttura semplice e geometrica che si<br />

trasforma in un paesaggio verticale e orizzontale<br />

per spazi interni… una volta posizionati i libri essi<br />

“abitano” lo spazio, prendendone pieno<br />

possesso». Questa la descrizione che ci fa “a<br />

freddo” il designer Arik Levy della sua ultima<br />

“creatura”, la libreria Level, disegnata per il<br />

catalogo <strong>Zanotta</strong> 2007. Quando però si entra nel<br />

cuore dei dettagli di progetto e costruttivi, la figura<br />

del professionista razionale viene in qualche modo<br />

superata dal creativo entusiasta e sperimentatore:<br />

«Amo cercare nuovi materiali e costruire l’oggetto<br />

a 360 gradi: dalla fase più fisica, della tenuta<br />

strutturale, a quella formale (proporzioni e<br />

misure), a quella del processo produttivo, per<br />

finire con quella logistica. Un mobile deve essere<br />

prima di tutto ben progettato, poi realizzato per<br />

essere duraturo, poi per essere prodotto, montato,<br />

trasportato e smontato facilmente: un ciclo<br />

completo che deve funzionare nel suo insieme».<br />

Stiamo parlando della libreria presentata al Salone<br />

del Mobile di Milano, ma anche della serie di tavoli<br />

e tavolini Wire che fanno parte della recente<br />

collezione. «Per me un oggetto è un’esperienza<br />

completa», continua Levy, «È fondamentale anche,<br />

per come affronto il lavoro di designer, la<br />

collaborazione con un team partecipativo e che<br />

abbia voglia di mettersi in gioco con me,<br />

sperimentando anche nuove tecniche e nuovi<br />

materiali. Per la libreria Level, per esempio, è stato<br />

importante l’apporto di tutto il gruppo <strong>Zanotta</strong>,<br />

dalla proprietà al gruppo degli esperti in<br />

lavorazione e sviluppo. Insieme abbiamo studiato<br />

la composizione del “sandwitch” che forma la<br />

struttura dei montanti e dei ripiani: un medium<br />

density con uno spessore molto ridotto, che viene<br />

placcato in alluminio e impiallacciato in rovere o<br />

wengè. Robustezza, eleganza e praticità d’uso<br />

sono garantite». Conferma Daniele Greppi,<br />

responsabile dell’Ufficio tecnico <strong>Zanotta</strong>: «Per<br />

mantenere uno spessore così sottile del legno la<br />

soluzione della placcatura con alluminio si è<br />

rivelata essenziale. In realtà alla vista non appare,<br />

la linea è leggera e la struttura ha una statica<br />

perfetta. Anche quattro millimetri in più avrebbero<br />

snaturato il progetto, lo avrebbero reso ovvio…».<br />

Altro aspetto interessante è nell’uso del colore.<br />

«Sì, colori architettonici, da giocare come su una<br />

tavolozza, inserendo a piacimento i moduli nella<br />

struttura. Il grigio, l’arancio e il verde che gli<br />

architetti usano di più… oltre al bianco e nero,<br />

ovviamente, che però ci hanno saturato un po’»,<br />

dice Levy e Greppi di rimbalzo: «Tre toni che<br />

si sposano alla perfezione con le due finiture<br />

del rovere naturale e del wengè. Fanno allegria<br />

senza essere invasivi».<br />

Arik Levy<br />

con alcuni<br />

disegni<br />

della libreria<br />

Level<br />

(<strong>Zanotta</strong><br />

2007).


<strong>Happenings</strong><br />

n.3/07 p.7<br />

In questa pagina, due<br />

immagini dello showroom Z<br />

Store di Eason Trading Co.:<br />

il meglio del design<br />

internazionale a Pechino.<br />

<strong>Zanotta</strong><br />

Beijing<br />

Cina<br />

MONDO<br />

Uno showroom che<br />

è un osservatorio<br />

ideale sugli stili<br />

d’Oriente<br />

Il nostro showroom si<br />

chiama Z Store e la<br />

“Z” sta per zeitgeist, in<br />

tedesco “spirito del<br />

tempo”. Termine<br />

divenuto comune nel campo<br />

del design internazionale e<br />

delle tendenze. Il nostro scopo<br />

è di portare sul mercato cinese<br />

le ultime tendenze del design<br />

applicato all’arredo e il migliore<br />

e più professionale servizio al<br />

cliente». Inizia così il racconto<br />

di Mr. C.S. Ho, proprietario e<br />

anima dello showroom che da<br />

oggi rappresenta in esclusiva la<br />

produzione <strong>Zanotta</strong> nella<br />

maggiore città della Cina:<br />

Beijing, ovvero Pechino. Z Store,<br />

750 metri quadri nel Central<br />

Business District (CBD) a due<br />

km da piazza Tian’anmen,<br />

cuore di Chaoyang, l’area più<br />

popolata e strategica della<br />

metropoli, sede di almeno 3000<br />

tra le più importanti aziende<br />

cinesi e straniere e di circa 5000<br />

ristoranti. Epicentro delle<br />

prossime Olimpiadi, Chaoyang<br />

è un distretto che vanta la metà<br />

di verde pubblico dell’intera<br />

città. In questo showroom la<br />

Eason Trading Co. della famiglia<br />

Ho presenta il miglior design<br />

europeo, italiano e tedesco<br />

soprattutto. Alle Olimpiadi<br />

mancano poco più di 500 giorni<br />

e da poco è terminato<br />

l’incontro tra Federlegno -<br />

Arredo e gli omologhi cinesi:<br />

China National Furniture<br />

Association (CNFA), China<br />

Interior Decoration and Design<br />

Association (CIDA) e China<br />

Building Decoration<br />

Association (CBDA). I risultati<br />

sono stati importanti e le regole<br />

di una “fair competition”<br />

accettate. «Un’interessante<br />

opportunità - ha ribadito il<br />

presidente Roberto Snaidero -<br />

per stabilire un proficuo<br />

scambio di esperienze e<br />

informazioni sui rispettivi<br />

mercati e favorire la creazione<br />

di un sistema commerciale a<br />

garanzia delle regole di<br />

protezione dei marchi e della<br />

proprietà intellettuale, ovvero<br />

nel rispetto delle regole del<br />

mercato». Il gusto italiano è<br />

diventato - soprattutto tra i ceti<br />

emersi dalle ultime evoluzioni<br />

economiche - un segno di<br />

distinzione e cultura. «La<br />

cooperazione tra organismi<br />

cinesi e designer stranieri è<br />

davvero stretta - sostiene<br />

entusiasta Mr. Ho - e<br />

costruzioni importanti come<br />

aereoporti, teatri, lo stadio<br />

Olimpico e le sedi di<br />

prestigiose realtà economiche<br />

come la TV cinese, tutti molto<br />

innovativi, sono concepiti e<br />

progettati da architetti europei.<br />

La Cina è descritta come il<br />

“nuovo paradiso” di architetti e<br />

designer di tutto il mondo.<br />

Difficilmente si trovano altrove<br />

simili favorevoli condizioni di<br />

alta innovazione e alto<br />

investimento. La Cina è il<br />

mercato attualmente più<br />

aperto al design di qualità e<br />

d’innovazione».<br />

Dall’osservatorio di Mr. Ho<br />

si vedono le stelle del design<br />

italiano brillare.


FOCUS<br />

Come il divano<br />

Centopercento<br />

si vestì in modo<br />

del tutto<br />

rivoluzionario<br />

VELCRO* E DINTORNI<br />

A sinistra Paolo Lomazzi, sotto il<br />

Centopercento sfoderabile.<br />

<strong>Happenings</strong><br />

n.3/07 p.8<br />

Grazie all’intraprendenza del suo fondatore e alla<br />

collaborazione coi migliori architetti, artisti e<br />

designer la <strong>Zanotta</strong> ha avuto il pregio di anticipare<br />

i tempi in quanto a capacità d’inventiva e innovazione.<br />

Leggendarie alcune trovate e ispirazioni di Aurelio<br />

<strong>Zanotta</strong>, come quella che ci viene confermata da Paolo<br />

Lomazzi (che con De Pas e D’Urbino ha creato alcuni dei<br />

pezzi-icona per l’azienda di Nova Milanese). Si sta parlando<br />

di una delle ennesime anticipazioni produttive messe a<br />

segno da <strong>Zanotta</strong>: l’uso del Velcro nei rivestimenti tessili<br />

degli imbottiti per realizzare la “sfoderabilità totale”. Era<br />

l’epoca in cui il trio di designer stava completando il progetto<br />

di una nuova serie divani componibili realizzati con l’innovativa<br />

tecnica della schiumatura a freddo del poliuretano.<br />

Aurelio <strong>Zanotta</strong> a quel tempo viaggiava molto con aerei, in<br />

lungo e in largo: «Ci si frequentava assiduamente in quegli<br />

anni, spesso non passava settimana senza vedersi… dunque<br />

ci si raccontava di tutto: impressioni, desideri, preoccupazioni<br />

familiari, scoperte lavorative, artistiche, culturali… Non<br />

ricordo se “venne prima l’uovo o la gallina” quanto al Velcro,<br />

nel senso che giravano già da un po’ dei campioni in studio<br />

e subito ne intuimmo la straordinarie caratteristiche di utilizzo<br />

(oggi è universalmente adottato e diffuso per la sfoderabilità<br />

delle sedute e in molti altri settori). Fatto sta che<br />

Aurelio ti torna da un viaggio e racconta di quel “fazzoletto”<br />

di cotone che stava attaccato al sedile dell’aereo, proprio dietro<br />

la testa e che si staccava e riattaccava con un gesto…». In<br />

quei mesi i De Pas - D’Urbino - Lomazzi stavano mettendo a<br />

punto coi fratelli <strong>Zanotta</strong> (Aurelio lo stratega, Emilio il grande<br />

conoscitore di tecniche e materiali) l’iter costruttivo del<br />

Centopercento «La nostra idea “dell’abitare fresco” aveva<br />

trovato fin dagli anni ’60 in <strong>Zanotta</strong> un interlucutore ideale.<br />

Dopo i successi di Blow, di Straccio e della poltrona Bottom,<br />

Aurelio era pronto per affrontare una produzione di imbottito<br />

con caratteristiche di forte industrializzazione e di conseguenza<br />

anche di investimenti per processi produttivi<br />

innovativi e ci ha affidato la progettazione del Centopercento:<br />

due grandi cuscini, uno per la base e l’altro per lo schienale,<br />

appoggiati su un basamento morbido. Questa la partenza<br />

del progetto». Racconta con un misto di nostalgia e piacere<br />

l’architetto Lomazzi. «I cuscini erano infilati in una<br />

grande federa, come quella dei guanciali da letto. La base su<br />

cui appoggiavano era stampata in poliuretano espanso con<br />

struttura interna in acciaio e molle e il rivestimento fissato<br />

con nastri di Velcro. La soluzione adottata consentiva la<br />

facile sfoderabilità del tessuto che poteva essere lavato e<br />

rinnovato a piacere. Uno studio importante è stato fatto sui<br />

tessuti del rivestimento che sino ad allora erano pesanti: di<br />

lana o velluto. Per la prima volta col Centopercento si è invece<br />

usato del cotone tipo camicia, appositamente filato, ideale<br />

per essere lavato in lavatrice e stampato con un disegno<br />

a fiorellini “rubato” alla tradizione popolare. Molti dettagli<br />

costruttivi, come la piastra di polistirolo stampata in sottovuoto<br />

con impresso il marchio <strong>Zanotta</strong> su cui appoggiava il<br />

basamento, hanno costituito altrettante innovazioni e contribuito<br />

al successo del Centopercento». Il primo imbottito<br />

industriale prodotto da <strong>Zanotta</strong> e un momento importante<br />

per lo sviluppo dell’azienda.<br />

*Il Velcro è il noto sistema di chiusura tessile che aggancia e<br />

allaccia. Fu inventato dall’ingegnere svizzero George de Mestral<br />

e brevettato nel 1951 in seguito alla creazione con l’amico e<br />

socio Alfred Gonet del brand Velcro Industries, che altro non è se<br />

non la crasi tra due parole francesi: “velour” (velluto) and<br />

“crochet” (aggancio). In inglese: “hook and loop fastener”.


<strong>Happenings</strong><br />

n.3/07 p.9<br />

DEDICATO A<br />

Superstudio<br />

Un’immagine storica:<br />

i tavoli Quaderna al<br />

Salone del Mobile di<br />

Parigi del 1971, anno<br />

in cui entrarono nella<br />

produzione <strong>Zanotta</strong>.<br />

Come un foglio di quaderno<br />

scolastico: laminato bianco a<br />

quadretti, ripetuto senza soluzione<br />

di continuità a rivestire l’intera<br />

struttura in legno tamburato. Un<br />

paesaggio omogeneo e neutro,<br />

ma di grande forza espressiva.<br />

È l’essenza poetica e funzionale<br />

insieme della fortunata serie di<br />

tavoli, tavolini e console Quaderna<br />

che il Superstudio di Firenze,<br />

avanguardia del progetto italiano<br />

anni ’70, creò per <strong>Zanotta</strong>.<br />

A comporre il mitico team di<br />

architetti e designer: Adolfo<br />

Natalini, Cristiano Toraldo di<br />

Francia, Roberto e Alessandro<br />

Magris, Piero Frassinelli. Forma di<br />

base dei Quaderna: un piano<br />

continuo perfettamente lineare,<br />

proporzioni ortogonali, spigoli<br />

vivi. Fu l’unico progetto d’arredo<br />

del gruppo a entrare nella<br />

produzione industriale. E fu al<br />

tempo stesso un grande progetto,<br />

tanto che si avviò apposta per<br />

esso la creazione di un nuovo<br />

materiale: il laminato plastico<br />

Misura. Un vero manifesto della<br />

cultura radical di tutti i tempi.


NEWS<br />

Da non perdere<br />

Mostre, eventi, autori<br />

90<br />

<strong>Happenings</strong><br />

n.3/07 p.10<br />

MOSTRA DI<br />

COMPLEANNO<br />

Per il novantesimo<br />

compleanno di un<br />

protagonista della cultura<br />

europea come Ettore<br />

Sottsass non bastano le<br />

torte, le candeline e i party.<br />

Ci vuole una mostra. Ettore<br />

Sottsass - A Life in Design è<br />

l’omaggio che il Design<br />

Museum di Londra rende<br />

a Sottsass (fino al 10<br />

giugno) e non è che<br />

l’inizio. Del resto più di<br />

mezzo secolo l’ha visto<br />

percorrere con le sue idee,<br />

iniziative e scelte estetiche<br />

le vie d’Europa e poi del<br />

mondo. Una enorme<br />

vitalità, incessante<br />

multidisciplinarietà,<br />

grandissima preparazione<br />

tecnica e ingegno. Ideatore<br />

del primo computer<br />

italiano, della prima vera<br />

popolare macchina da<br />

scrivere, del primo<br />

fenomeno massmediatico<br />

del design: il gruppo<br />

Memphis. Spirito radicale<br />

e disincanto zen. Tanti<br />

auguri Ettore.<br />

SCULTORE DELL'ABITARE<br />

Il binomio Alik Cavaliere -<br />

<strong>Zanotta</strong> si celebra a<br />

Milano nei locali che<br />

furono l’ultimo studio<br />

dell’artista. Nel cuore della<br />

Milano che sfidava<br />

Venezia in quanto a canali<br />

e acqua, un meraviglioso<br />

antico spazio. Intrecci di<br />

rami e foglie bronzei,<br />

figure smarrite come<br />

sogni. Disegni tracciano la<br />

mappa creativa dell'artista<br />

con tre “meditazioni” su<br />

legno: la tecnica<br />

dell’intarsio, il metallo<br />

fuso e le immagini più<br />

care al surrealismo.<br />

Attestano il proficuo<br />

rapporto tra Cavaliere e<br />

<strong>Zanotta</strong>: Geotropa,<br />

testiera in legno a intarsio<br />

policromo; Alicante,<br />

armadio da camera e<br />

Genesio, una splendida<br />

cassettiera con pomoli in<br />

bronzo fuso. Dal 19<br />

(vernissage alle 18,30)<br />

al 22 Aprile, ore 14-21<br />

al Centro Artistico<br />

Alik Cavaliere, via De<br />

Amicis 17 a Milano.<br />

INVENTORE DI FUTURO:<br />

COLOMBO A PARIGI<br />

Nei prossimi mesi il<br />

Musée des Arts Decoratifs<br />

renderà omaggio a uno dei<br />

creatori più rappresentativi<br />

del XX° secolo. Dei sogni e<br />

delle utopie, dei segni e<br />

delle tecnologie. Oggetti,<br />

documenti e materiali mai<br />

esposti fino ad ora: pezzi<br />

originali, prototipi,<br />

modellini, disegni<br />

d’architettura, film,<br />

fotografie. Pensò che gli<br />

interni dovessero riflettere<br />

i brividi tecnologici<br />

annunciati da scienziati<br />

visionari: televisori che si<br />

montano a soffitto, muri<br />

rotanti, mini bar integrati,<br />

abitazioni sotterrane e<br />

abitacoli futuristi.<br />

Uno sguardo verso la<br />

forma che il quotidiano<br />

avrebbe potuto assumere.<br />

L’inquieto e tecnicamente<br />

impeccabile Colombo<br />

sfidava la scienza,<br />

l’industria e<br />

l'immaginazione. Un<br />

imprenditore seppe<br />

comunicare con lui:<br />

Aurelio <strong>Zanotta</strong>. Dal 29<br />

marzo al 19 agosto.<br />

TRA ARTE E INDUSTRIA,<br />

IL MODO ITALIANO<br />

Il perchè nel nostro Paese<br />

si siano saputi anticipare<br />

gusti e tendenze, perchè<br />

queste nostre imprese<br />

siano riuscite a coniugare<br />

ambiti, persone e ruoli che<br />

la tradizione confinava in<br />

luoghi chiusi o<br />

incomprensibili ai più. Il<br />

perchè proprio in Italia si<br />

sia sviluppato uno degli<br />

esperimenti di<br />

coniugazione tra arte e<br />

industria che molti<br />

tentano ancora di imitare<br />

è l’oggetto di un’indagine<br />

sotto forma d’esposizione<br />

che il MART di Rovereto<br />

ospita nei prossimi tre<br />

mesi. Il Modo Italiano.<br />

Design Italiano e<br />

avanguardia nel XX secolo:<br />

380 opere, tra mobili e<br />

sedute, sculture, monili,<br />

fotografie e dipinti, oggetti<br />

in vetro o ceramica di<br />

questa grande avventura.<br />

Hanno collaborato il Royal<br />

Ontario Museum di<br />

Toronto e il Montreal<br />

Museum of Fine Arts.<br />

Dal 3 Marzo al 3 Giugno.<br />

FANTASCIENZA E DESIGN<br />

Le relazioni tra design e<br />

immaginario letterario<br />

sono al centro di un<br />

singolare viaggio tra<br />

fantascienza e design nello<br />

spazio concepito da Ieoh<br />

Ming Pei. Tomorrow Now -<br />

when design meets science<br />

fiction è curata da<br />

Alexandra Midal et Björn<br />

Dahlström. Esplora gli<br />

indici di un futuro già<br />

presente negli oggetti più<br />

recenti del design. Del<br />

catalogo <strong>Zanotta</strong> saranno<br />

esposti gli oggetti che<br />

meglio individuano questi<br />

assunti linguistici e<br />

suggestioni tecnologiche:<br />

la seduta per esterni<br />

Allunaggio (1965) dei<br />

fratelli Castiglioni, la<br />

poltrona Blow (1967) di<br />

De Pas, D’Urbino,<br />

Lomazzi e Scolari - primo<br />

mobile industriale<br />

gonfiabile - e Birillo (1971)<br />

lo sgabello di Joe<br />

Colombo. Dal 25 maggio<br />

al 25 settembre<br />

al Musée d’Art Moderne<br />

Grand-Duc Jean della<br />

Città di Lussemburgo.<br />

UN RE A LISSONE<br />

La settimana del design<br />

internazionale sconfina verso<br />

l’area extra-milanese e<br />

raggiunge la cittadina di<br />

Lissone (cuore pulsante<br />

dell’industria del mobile da<br />

almeno 50 anni). Qui si<br />

potrà apprezzare una bella<br />

mostra che ha come<br />

protagonisti i mobili di<br />

<strong>Zanotta</strong> Edizioni a cui si<br />

aggiunge la “new entry”<br />

2007: il mobile Le Roi creato<br />

dall’artista Alessandro<br />

Dubini, di cui sono stati<br />

prodotti nove pezzi firmati<br />

dall’autore. Oggetti belli e<br />

suggestivi nati dall’industria<br />

e da un sapiente artigianato,<br />

al confine tra design e<br />

pratica artistica.<br />

Da Unoviamatteotti,<br />

18-28 aprile.<br />

Progetto editoriale Giuliana Zoppis<br />

Progetto grafico S+G<br />

Coordinamento e supervisione <strong>Zanotta</strong> spa<br />

Copyright <strong>Zanotta</strong> spa<br />

L’utilizzo di testi ed immagini è subordinato<br />

ad autorizzazione di <strong>Zanotta</strong><br />

Ufficio Stampa <strong>Zanotta</strong><br />

tel. 0362.4981<br />

www.zanotta.it<br />

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