Nebrodi da... gustare
Il lavoro vuole offrire una rapida conoscenza delle peculiarità del territorio nebroideo, dei maggiori paesi che lo compongono, della loro rilevanza storico-culturale, delle loro tradizioni culinarie e artigianali.
Il lavoro vuole offrire una rapida conoscenza delle peculiarità del territorio nebroideo, dei maggiori paesi che lo compongono, della loro rilevanza storico-culturale, delle loro tradizioni culinarie e artigianali.
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<strong>Nebrodi</strong> <strong>da</strong>...<br />
<strong>gustare</strong><br />
“Art and slow food of the <strong>Nebrodi</strong>”<br />
Istituto Tecnico Economico e Tecnologico<br />
“G. Tomasi di Lampedusa”<br />
S. Agata Militello - ME - Sicilia - Italia
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico<br />
“G. Tomasi di Lampedusa”<br />
Via Parco Degli Ulivi - 98076 S. Agata Militello Tel. - Fax 0941.702142<br />
Email: METD110001@istruzione.it - Pec: METD110001@pec.istruzione.it - Sito: www.itcgsantagata.gov.it<br />
C. F. 95008780835 C. M. METD110001<br />
L’istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Sant’Agata<br />
Militello nasce come istituzione scolastica autonoma il primo settembre 2000, ma ha una<br />
storia decennale quale sezione staccata prima dell’I.T.C.G “F. P. Merendino” di Capo<br />
d’Orlando, successivamente dell’I.T.C.G. “ A. Florena” di Santo Stefano di Camastra.<br />
L’Istituto, e intitolato a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, poiché questo autore rappresenta<br />
uno dei maggiori figli della terra di Sicilia ed ha frequentato il nostro territorio perché<br />
cugino del poeta Lucio Piccolo di Calanovella.<br />
E una Comunita Scolastica che si propone la formazione intellettuale, morale fisica e<br />
professionale dei giovani, ispirando l’attivita educativa ai principi democratici della<br />
Costituzione Repubblicana. L’Istituto ubicato in via Parco degli Ulivi, dispone di due plessi<br />
di nuovissima costruzione e raccoglie un vasto bacino di utenza comprendente, oltre agli<br />
studenti locali, quelli provenienti <strong>da</strong> numerosi paesi dell’hinterland.<br />
La volonta di miglioramento e l’assunzione di iniziative <strong>da</strong> parte dell’Istituto non<br />
mancano: infatti, un ulteriore potenziamento delle attrezzature e stato possibile, gia a<br />
partire <strong>da</strong>ll’anno scolastico 1999-2000, grazie a finanziamenti che hanno permesso,<br />
l’immediata realizzazione di nuove aule multimediali.<br />
Il primo settembre del 2013 l’Istituto si arricchisce di una nuova realta geografica, l’ITC di<br />
Tortorici, come sede associata.<br />
Risorse esterne all’Istituto sono una vasta rete di soggetti istituzionali quali: le<br />
Amministrazioni Comunali, l’Azien<strong>da</strong> Sanitaria Provinciale, l’Ente Parco dei <strong>Nebrodi</strong>,<br />
alcune imprese commerciali, artigianali e agro-turistiche, in cui si riconosce l’identita e la<br />
vocazione socio economica del territorio.<br />
Nel centro Santagatese, inoltre, sono presenti sei tipologie di indirizzi scolastici di<br />
secondo grado, scuole professionali, oltre a due Istituti Comprensivi. A Sant’Agata, come<br />
nei paesi dell’hinterland, esistono alcune strutture sportive, vari enti e associazioni che<br />
garantiscono l’aggregazione di gruppi giovanili e che hanno, tra l’altro, finalita<br />
sicuramente formative: associazioni di volontariato, sportive culturali, professionali,<br />
religiose, socio-economiche.<br />
A Tortorici operano allo stesso modo diverse associazioni culturali, sportive e musicali. E’<br />
presente il Museo Etno-antropologico, in Piazza Faran<strong>da</strong> e la Biblioteca Comunale in via<br />
Romano .
Introduzione<br />
La gui<strong>da</strong> turistica digitale intende valorizzare e pubblicizzare il<br />
territorio dei <strong>Nebrodi</strong>.<br />
Il lavoro vuole offrire una rapi<strong>da</strong> conoscenza delle peculiarita del territorio<br />
nebroideo, dei maggiori paesi che lo compongono, della loro rilevanza<br />
storico-culturale, delle loro tradizioni culinarie e artigianali.<br />
L’hinterland, infatti, offre un ventaglio di scelte tali <strong>da</strong> riuscire a<br />
soddisfare le diverse esigenze e richieste di un turista sempre piu<br />
poliedrico ed esigente, i cui interessi si diversificano e investono le bellezze<br />
naturali, quelle monumentali e quelle enogastronomiche.<br />
I <strong>Nebrodi</strong> sono terra di tradizioni antiche che si traman<strong>da</strong>no e<br />
sopravvivono attraverso feste popolari dove sacro e profano si intrecciano<br />
(es. i Babbaluti di San Marco d’Alunzio e i Giudei di San Fratello), e a cui e<br />
possibile assistere in tutti i periodi dell’anno.<br />
I borghi medievali, inoltre, offrono diverse occasioni culturali: <strong>da</strong>lle<br />
sfilate storiche alle rappresentazioni teatrali.<br />
I tanti agriturismi, i ristoranti, i vari luoghi di ristoro dislocati in tutto il<br />
territorio offrono prodotti genuini e sani che derivano <strong>da</strong>l latte, <strong>da</strong>lle olive e<br />
<strong>da</strong>ll’uva. La provola di Tortorici, il formaggio, la ricotta, i salumi di suino<br />
nero (razza autoctona), l’ottimo vino sono molto apprezzati anche<br />
all’estero. Inoltre, “Mirto, Frazzano , Galati e Longi sunu li quattru paisi di li<br />
funci…” .<br />
I funghi, infatti, sono reperibili nei boschi di tutto il comprensorio e<br />
sono l’ingrediente principale di numerosi piatti prelibati.<br />
I paesi accarezzati <strong>da</strong>l mare, tra i quali spiccano Sant’Agata Militello e<br />
Capo d’Orlando, offrono oltre alle loro splendide spiagge (n.d.r. G. Paoli<br />
scrisse “Sapore di Sale” mentre era in vacanza a Capo d’Orlando), una<br />
cucina caratterizzata <strong>da</strong> specialita ittiche di qualita .<br />
Dai punti piu panoramici e possibile fare “bird watching” e vedere una<br />
delle manifestazioni piu interessanti che la natura ci offre: i grifoni che si<br />
librano maestosi nel cielo.<br />
Quindi i <strong>Nebrodi</strong> sono un territorio <strong>da</strong> vedere, <strong>da</strong> vivere e… <strong>da</strong> <strong>gustare</strong>!!!
Panoramica dei luoghi<br />
S. Agata Militello<br />
A ntico borgo di pescatori sorto attorno ad un<br />
castello, S. Agata Militello è sede di numerosi istituti<br />
scolastici fruibili <strong>da</strong>i ragazzi dell’hinterland<br />
nebroideo.<br />
S. Marco d’Alunzio<br />
I l paese sorge a 548 metri sul livello del mare. Il<br />
paese, ricco di storia e tradizioni, offre anche<br />
incantevoli scorci panoramici, possibilità di escursioni<br />
all’interno del parco dei <strong>Nebrodi</strong> e una rinomata<br />
tradizione culinaria.<br />
S. Fratello<br />
L a nascita del paese attuale risale al XII secolo<br />
quando la regina Adelaide di Monferrato, moglie del<br />
Gran Conte Ruggero, ripopolò il centro con Lombardi,<br />
Piemontesi e Provenzali. Questi gruppi, oltre ai loro<br />
usi e costumi, mantennero la lingua che viene parlata<br />
ancora oggi.<br />
Longi<br />
F on<strong>da</strong>to presumibilmente <strong>da</strong>i Sicani, il paese offre<br />
la possibilità di numerose escursioni naturalistiche e<br />
l’opportunità di trascorrere una piacevole giornata<br />
nel “Parco Avventura”… Il divertimento è assicurato!
Panoramica dei luoghi<br />
Capo d’Orlando<br />
Tusa<br />
A ntico borgo di pescatori sorto attorno ad un<br />
castello, S. Agata Militello è sede di numerosi istituti<br />
scolastici Rinomata località balneare, il cui nome,<br />
secondo una leggen<strong>da</strong>, sarebbe stato attribuito <strong>da</strong> Carlo<br />
Magno in onore del nipote Orlando.<br />
I l paese, che offre la possibilità di visitare gli scavi<br />
dell’antica Halaesa del V secolo a.C., sorge a 614 m.s.l.<br />
a 9 km <strong>da</strong>lla costa.<br />
Caronia<br />
Alcara li Fusi<br />
F on<strong>da</strong>ta <strong>da</strong>l condottiero siculo Ducezio tra il 448 -<br />
447 a.C. con il nome di Kalè Actè, decadde durante il<br />
Medioevo e rifiorì con i Normanni che vi costruirono<br />
un castello <strong>da</strong> visita. Sul territorio comunale si<br />
trovano numerose aree archeologiche.<br />
Tortorici<br />
S orge a 420 m.s.l. ai piedi della Rocca Traura, primo<br />
contrafforte settentrionale delle Rocche del Castro, formazione<br />
rocciosa costituita <strong>da</strong> calcari dolomitici e risalente<br />
all’era mesozoica.<br />
D i origini antichissime, Tortorici è situata a 460<br />
m.s.l. Il territorio comunale è costituito <strong>da</strong> una<br />
molteplicità di contrade. Il paese era rinomato per la<br />
costruzione delle campane.
Art of S. Agata Militello<br />
Porto<br />
Clicca sull’immagine<br />
per leggere la pubblicazione<br />
Duomo<br />
La Sirenetta<br />
scultura di<br />
Ettore Merlino<br />
Fiera Storica<br />
14 e 15<br />
Aprile -Novembre<br />
Castello Gallego
Slow Food of S. Agata Militello<br />
Ingredienti:<br />
400 g anelli di calamaro<br />
200 g moscardini<br />
200 g gamberi<br />
farina<br />
sale<br />
olio frittura<br />
Procedimento:<br />
In una busta di carta o di plastica, mettete la<br />
farina, inserite un poco alla volta il pesce e<br />
scuotete in modo che la farina lo ricopra<br />
completamente.<br />
Scal<strong>da</strong>te l'olio e quando e a temperature inserite<br />
il pesce un po' alla volta, fate dorate e scolate su<br />
carta assorbente. Se gradite salate.<br />
Servite caldo!<br />
Frittura di pesce<br />
Ingredienti:<br />
<br />
<br />
10 fette di carpaccio di pesce spa<strong>da</strong><br />
2 spicchi di aglio<br />
8 cucchiai di mollica di pane grattugiato 3<br />
cucchiai di formaggio grattugiato (grana o<br />
parmigiano)<br />
Prezzemolo, olio extravergine di oliva, sale e<br />
pepe q.b.<br />
Una manciata di pinoli, 1 limone.<br />
Procedimento:<br />
Immergete le fette di carpaccio nell’olio condito<br />
con sale, pepe e succo di limone.<br />
Stendete le fette ed al centro di ognuna<br />
riponete 1 cucchiaino di mollica, uno di<br />
formaggio e qualche pinolo.<br />
Arrotolate gli involtini e cospargeteli con<br />
mollica e formaggio. Infornate a 180° per 20’.<br />
Involtini di pesce spa<strong>da</strong>
Art of S. Marco d’Alunzio<br />
Convento<br />
Frati<br />
Cappuccini<br />
1581<br />
Festa di<br />
S. Basilio<br />
Magno<br />
Chiesa di San<br />
Benedetto<br />
annessa al<br />
Monastero<br />
benedettino<br />
Festa del<br />
Crocifisso di<br />
Aracoeli<br />
Castello<br />
Normanno<br />
Tempio<br />
d’Ercole<br />
IV sec. a. C.<br />
Scultura su<br />
costone di<br />
marmo<br />
Museo<br />
bizantino<br />
Palio<br />
dell’Assunta<br />
15 agosto<br />
Sfilata<br />
medievale<br />
del 2 giugno
Slow Food of S. Marco d’Alunzio<br />
Ingredienti:<br />
<br />
<br />
<br />
12 uova<br />
1 kg di zucchero<br />
1 kg circa di farina bianca<br />
Procedimento:<br />
Sbattere le uova intere con lo zucchero fino a<br />
farle diventare spumose. Aggiungere la farina a<br />
poco a poco mescolando con un cucchiaio di<br />
legno. Prendere l’impasto con un cucchiaio,<br />
formare dei dischi del diametro di circa 10 cm e<br />
infornare a 200° per 30’.<br />
Giammilluotta<br />
Ingredienti:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
1 kg di farina di semola<br />
Acqua q.b.<br />
Sale<br />
Sugo di carne<br />
Provola<br />
Melenzane<br />
Procedimento:<br />
Impastare la farina con l’acqua, stendere i<br />
maccheroni e farli asciugare per almeno un’ora.<br />
Intanto preparare il sugo con le carni di maiale e<br />
di vitello, friggere le melenzane a tocchetti. In un<br />
pentolone far bollire l’acqua e salare, buttare i<br />
maccheroni e scolarli al dente, condirli con il<br />
sugo e a<strong>da</strong>giarne uno strato in un tegamino di<br />
coccio, alternando provola e melenzane, ripetere<br />
l’operazione. Cospargere la superficie con ricotta<br />
salata ed infornare a 200° per 10’.<br />
Maccheroni al tegamino
“Cavallo Sanfratellano”<br />
Mercato Concorso<br />
Mostra<br />
Art of S. Fratello<br />
Paese di<br />
lingua<br />
Gallo-Italica<br />
Festa dei<br />
Giudei<br />
Santuario tre<br />
santi: Alfio,<br />
Delfio, Cirino<br />
Processione<br />
del Crocifisso<br />
con Giudei<br />
Chiostro<br />
Convento<br />
S. Benedetto<br />
il Moro<br />
Sfilata<br />
Cavallo<br />
Sanfratellano<br />
Sfilata Cavalli<br />
Sanfratellani
Slow Food of S. Fratello<br />
Ingredienti:<br />
300 g r di farina 00<br />
100gr di zucchero<br />
100 gr di strutto (fatto sciogliere e<br />
raffred<strong>da</strong>to)<br />
2 uova e un tuorlo, 1/2 tazzina di latte caldo<br />
1/2 bustina di lievito<br />
1 limone - la scorza<br />
1 uovo per spennellare<br />
uova sode <strong>da</strong> inserire per ogni porzione<br />
Procedimento:<br />
Sbattere le uova intere con lo zucchero fino a<br />
farle diventare spumose. Aggiungere la farina a<br />
poco a poco, il latte, lo strutto, la buccia di<br />
limone ed il lievito, mescolando con un cucchiaio<br />
di legno. Dopo aver lavorato l’impasto formare<br />
dei cilindri ed incrociare le estremita , quindi<br />
inserire l’uovo sodo, fare lievitare e prima di<br />
infornare, a 200° per 30’, spennellare con il<br />
tuorlo.<br />
Ingredienti:<br />
1 coniglio <strong>da</strong> Kg 1,2<br />
2 cipolle chiare, 1 arancia, 30 gr capperi<br />
100 gr olive verdi, 30 gr pinoli e 30 gr uvetta<br />
3 coste di se<strong>da</strong>no, 2 foglie d’alloro<br />
1/2 bicchiere di vino e 1/2 di aceto<br />
Zucchero, sale, pepe, farina, cioccolato<br />
fondente q. b.<br />
Procedimento:<br />
Infarinare il coniglio, tagliato in pezzi, fare<br />
rosolare con l’olio e sfumare il vino. In un altro<br />
tegame preparare il soffritto con se<strong>da</strong>no, cipolle,<br />
olive capperi, pinoli, uvetta e scorza d’arancia a<br />
fuoco basso, quando la cipolla e ben cotta inserire<br />
il coniglio, aggiungere sale, pepe, alloro, un<br />
quadratino di cioccolato fondente e ricoprire con<br />
poca acqua aggiungendone al bisogno. Fare<br />
assorbire tutta l’acqua e prima di scenderlo <strong>da</strong>l<br />
fuoco sfumare 1/2 bicchiere d’aceto mescolato ad<br />
1 cucchiaio di zucchero. Farlo raffred<strong>da</strong>re e<br />
servirlo.<br />
Pumpìan<br />
Coniglio in agrodolce
Art of Longi<br />
Stretta di<br />
Longi sul<br />
fiume Fitalia<br />
Processione<br />
del Patrono<br />
S. Leo<br />
Processione<br />
del Patrono<br />
S. Leo<br />
“<strong>Nebrodi</strong><br />
Adventure<br />
Park”<br />
Bosco Soprano<br />
Funghi<br />
Porcini<br />
Panorama Longi<br />
Adventure<br />
Park
Slow Food of Longi<br />
Ingredienti:<br />
funghi porcini puliti gr 500<br />
pomodorini gr 300<br />
vino bianco 1 bicchiere<br />
cipolla gr 50 - burro gr 50<br />
uno spicchio di aglio - prezzemolo - sale<br />
Procedimento:<br />
Tritate la cipolla e l’aglio e rosolateli nel burro<br />
per 2', poi aggiungete i pomodorini interi<br />
(devono essere molto maturi) e lasciateli<br />
appassire per 5' a fuoco medio. Affettate i<br />
porcini, uniteli ai pomodorini e bagnateli con il<br />
vino. Cuocete a fuoco medio per 6-8', salate,<br />
spegnete e spolverizzate di prezzemolo tritato.<br />
La ricetta tradizionale prevede un sugo di<br />
pomodoro cotto molto piu a lungo, ma qui<br />
abbiamo voluto rendere la ricetta piu fresca e<br />
veloce.<br />
Ingredienti:<br />
1 coscia di suino nero dei <strong>Nebrodi</strong><br />
Vino rosso q.b.<br />
300 gr formaggio pecorino primo sale<br />
300 gr carote e 150 gr pistacchi a chicchi<br />
2 cipolle, sale, pepe<br />
Procedimento:<br />
Prendete la coscia di un maialino nero dei<br />
<strong>Nebrodi</strong>, marinatela in vino rosso per almeno 4<br />
ore, quindi salate, pepate e farcite con del<br />
formaggio primo sale pecorino, carote e pistacchi<br />
di Bronte a chicchi. Dopo averla legata con dello<br />
spago <strong>da</strong> cucina, disponetela in una teglia su<br />
carta <strong>da</strong> forno e aggiungete un trito grossolano di<br />
carote, se<strong>da</strong>no e cipolla, irrorate con il vino di<br />
marinatura. Infornate ad una temperatura non<br />
superiore a 80°C per circa 6 ore (1ora per ogni<br />
Kg). A cottura ultimata, setacciate le verdure del<br />
fondo di cottura, addensate e usatele come salsa<br />
sulla quale servire la coscia di maiale affettata (e<br />
ancora piu scenografico affettare la carne in<br />
tavola).<br />
Funghi porcini alla siciliana<br />
Suino nero dei <strong>Nebrodi</strong>
Art of Capo d’Orlando<br />
Terme di Bagnoli del III sec. d.C.<br />
Lungomare<br />
Villa Piccolo<br />
dei baroni Piccolo di Calanovella<br />
Santuario Maria SS.<br />
Orlandina Basket<br />
Faro
Slow Food of Capo d’Orlando<br />
Ingredienti:<br />
<br />
<br />
<br />
un litro d'acqua naturale<br />
250 ml di succo di limone biologico<br />
250 gr di zucchero raffinato<br />
Procedimento:<br />
Mettete a macerare nell’acqua un limone<br />
spaccato in 4 per 1 ora. Togliete il limone e<br />
grattugiate la scorza, fate sciogliere lo zucchero<br />
sul fuoco a fiamma bassa. Non appena sara<br />
freddo aggiungete il succo di limone filtrandolo e<br />
amalgamate bene. Ponete il composto in un<br />
recipiente a<strong>da</strong>tto per il freezer e fate gelare<br />
mescolandolo ogni mezz’ora per almeno 4/5<br />
volte. L’indomani estraete mezz’ora prima di<br />
servire la granita il recipiente, quando il<br />
contenuto iniziera a sciogliersi lavorate con un<br />
mixer fino a raggiungere il grado di cremosita<br />
desiderato.<br />
Ingredienti:<br />
400 g di spaghetti<br />
40 g olio extravergine<br />
8 filetti di acciughe<br />
40 g di pane grattugiato<br />
la buccia di mezza arancia tagliata a julienne<br />
il succo di mezza arancia<br />
10 spicchi <strong>da</strong> arancia pelati a vivo<br />
menta fresca, qualche fogliolina<br />
Procedimento:<br />
Cuocere gli spaghetti, nel frattempo, in una<br />
padella di ferro friggere con l'olio le acciughe,<br />
ridotte a pezzettini, continuare la cottura per un<br />
minuto, quindi aggiungere il succo di arancia e<br />
dopo 20 secondi gli spicchi di arancia e la buccia<br />
gia preparata. Saltare gli spaghetti in padella<br />
per un minuto e servire con le foglioline di<br />
menta fresca ed il pane grattugiato abbrustolito.<br />
Granita di limone<br />
Spaghetti con acciughe e arance
Art of Tusa<br />
Chiesa Madre<br />
Vista <strong>da</strong>ll’Arco e Portone Principale<br />
Fiumara d’Arte<br />
Chiesa Madre di Tusa XVI sec.<br />
Torre Civica di età medioevale<br />
Cripta della Confraternita<br />
del SS. Sacramento<br />
Halaesa Arconidea<br />
Muro del Ginnasio di Halaesa
Slow Food of Tusa<br />
Ingredienti:<br />
sarde:1 kg.<br />
pangrattato:150 gr.<br />
formaggio grattugiato:3 cucchiai<br />
acciughe:2<br />
prezzemolo<br />
pinoli:30 gr, uva passa:50 gr.<br />
limoni:2, fettine d’arancia o di limone<br />
zucchero, olio d’oliva, alloro, sale e pepe<br />
Procedimento:<br />
Diliscare le sarde, abbrustolire il pangrattato e<br />
metterlo <strong>da</strong> parte. Con dell’olio rosolare i pinoli,<br />
l’uvetta e sciogliere le acciughe, aggiungere il<br />
pangrattato il formaggio ed il prezzemolo.<br />
Prendere il condimento, disporre un cucchiaino<br />
al centro delle sarde e arrotolate. Sistemate le<br />
sarde in una teglia unta d’olio d’oliva alternando<br />
una foglia di alloro ed una fettina di limone<br />
oppure di arancia. Irrorate con succo di limone<br />
zuccherato, spolverate con mollica e infornate a<br />
200° per 15’.<br />
Ingredienti:<br />
1 kg di farina 00;<br />
300 g di zucchero;<br />
300 g di mandorle;<br />
200 g di miele;<br />
200 g di strutto;<br />
20 g di bicarbonato;<br />
2 cucchiaini di pepe macinato;<br />
1/2 cucchiaino di cannella;<br />
2 chiodi di garofano macinati;<br />
acqua q. b. un cucchiaio di scorza di arancia grattugiata;<br />
Procedimento:<br />
Impastare la farina disponendola a fontana, aggiungere<br />
lo zucchero, il miele, gli aromi, il cucchiaio di scorza di<br />
arancia, il pepe ed il bicarbonato. Aggiungere lo strutto,<br />
amalgamare bene l’impasto e poi incorporare le<br />
mandorle intere. Quando la pasta sara omogenea, create<br />
dei filoni allungati e disponeteli su una teglia gia coperta<br />
con carta <strong>da</strong> forno, infornate a 180 per 15/20 m. A<br />
piparelli pronti, fateli fred<strong>da</strong>re un pochino e poi tagliateli<br />
in fette trasversali spesse un centimetro e lunghe 5<br />
centimetri. Dopo l’affettatura disponete i piparelli<br />
nuovamente sulla teglia e lasciateli raffred<strong>da</strong>re un altro<br />
po’. Poi infornateli nuovamente a 150 gradi per 15m, 7<br />
m. per ogni lato.<br />
Sarde a beccafico<br />
Piparelli
Art of Caronia<br />
Castello Normanno XII secolo<br />
Quartiere dell’antica Calacte<br />
greco-romana III sec. a.C.<br />
Cisterna Romana<br />
Chiesa Madre<br />
di S. Nicola del XVI sec.<br />
Ponte romano<br />
S. Biagio e Madonna Odigitria
Slow Food of Caronia<br />
Ingredienti:<br />
1 chilogrammo di carne di agnello senza ossa<br />
500 grammi di patate<br />
aglio<br />
vino rosso<br />
olio extra vergine di oliva<br />
Rosmarino, sale e pepe<br />
Procedimento:<br />
Tagliate a pezzi l'agnello e sciacquatelo, avendo<br />
cura di asciugarlo bene. Mettete l'agnello in una<br />
ciotola con olio, sale, pepe, rosmarino.<br />
Lavate e sbucciate le patate, che andranno<br />
tagliate a pezzi. Mettete le patate in una ciotola<br />
con rosmarino, olio, sale e 1 spicchio d'aglio.<br />
Fate riposare il tutto nella marinatura.<br />
In una teglia <strong>da</strong> forno con olio extravergine di<br />
oliva disponete l'agnello e le patate. Aggiungete<br />
la cipolla tritata, irrorate di vino rosso e cuocete<br />
in forno caldo a 180 gradi per 40 minuti.<br />
Castrato alla cacciatora<br />
Ingredienti:<br />
Kg 1 riso lt. 2,5 di acqua<br />
gr. 100 burro<br />
g.30 di sale<br />
2 bustine di zafferano<br />
Procedimento:<br />
Lessate il riso, scolatelo e conditelo con 40 g di burro e il<br />
parmigiano grattugiato. Allargatelo in una pirofila e<br />
lasciatelo raffred<strong>da</strong>re, quindi amalgamatelo con due uova.<br />
In un pentolino rosolate il macinato con il restante burro,<br />
sfumate con il vino, aggiungete il pomodoro e fate cuocere<br />
per circa 15 minuti. Aggiustate di sale. Tagliate la<br />
mozzarella a <strong>da</strong>dini e lasciatela scolare in un colino per<br />
farle perdere il liquido. Con il riso formate delle palline<br />
grosse all’incirca come una piccola arancia. Ricavate <strong>da</strong><br />
ognuna un incavo dove metterete un po’ di ragu e un <strong>da</strong>dino<br />
di mozzarella. Richiudete con altro riso e <strong>da</strong>tegli la forma<br />
tipica a cono degli arancini siciliani. Passateli prima nelle<br />
restanti uova sbattute e poi nel pangrattato, ripetendo<br />
l’operazione una secon<strong>da</strong> volta, facendo così una doppia<br />
panatura. Lasciate riposare le arancine in frigo per una<br />
mezz’ora, quindi friggetele in abbon<strong>da</strong>nte olio di arachide<br />
caldo fino a che non saranno ben dorate. Scolate gli arancini<br />
di riso siciliani su carta assorbente e consumateli caldi.<br />
Affinche gli arancini vengano perfetti il riso a fine cottura<br />
deve risultare asciutto. Se volete degli arancini piu ricchi<br />
aggiungete al ripieno dei piselli e del prosciutto.<br />
Arancini
Art of Alcara li Fusi<br />
Chiesa Santa Maria del Rogato<br />
“Dormitio Virginis” del XIII secolo<br />
Fontana Abate<br />
Festa del Muzzuni<br />
24 giugno<br />
Grifone<br />
Rocche del Crasto
Slow Food of Alcara li Fusi<br />
Ingredienti:<br />
400 grammi di farina, 75 grammi di strutto<br />
40 grammi di zucchero semolato<br />
2 uova, 1 albume, un pizzico di sale<br />
15 grammi di cacao amaro, 60 grammi di Marsala secco<br />
60 grammi di aceto bianco<br />
Cannelle di latta (non sal<strong>da</strong>ta) per confezionare i cannoli<br />
Olio di semi di girasole per friggere<br />
1 chilo di ricotta di pecora freschissima<br />
600 grammi di zucchero<br />
Un pizzico di cannella in polvere (meglio il contenuto di<br />
una stecca di vaniglia)<br />
150 grammi di cioccolato fondente a gocce<br />
Ciliege candite ( 2 per cannolo)<br />
Scorzette di arance candite (1 per cannolo)<br />
Procedimento:<br />
Mescolate farina, zucchero, cacao e sale. Aggiungete lo<br />
strutto al miscuglio di farina per farlo ben<br />
amalgamare, quindi incorporate le uova, ed infine<br />
continuate a lavorare aggiungendo il Marsala e l’aceto<br />
fino ad ottenere un impasto non troppo morbido e<br />
consistente. Formate una palla, avvolgetela nella<br />
pellicola <strong>da</strong> cucina e riponete in frigo per almeno<br />
un’ora. Spianate l’impasto ad uno spessore sottile<br />
spolverando, man mano, con la farina sia il piano di<br />
lavoro che l’impasto. Quando avrete raggiunto lo<br />
spessore desiderato, ricavate dei dischetti <strong>da</strong>l<br />
diametro di circa 10 cm. Avvolgete i dischetti nelle<br />
cannelle unte d’olio, chiudete i bordi spennellandoli<br />
con l’albume battuto. Friggete in abbon<strong>da</strong>nte olio ben<br />
caldo, due-tre per volta. Non appena la pasta sara di<br />
un bel dorato scuro scolate e mettete a raffred<strong>da</strong>re su<br />
carta assorbente <strong>da</strong> cucina. Se la ricotta e molto<br />
umi<strong>da</strong>, come dovrebbe essere, sgocciolatela in modo<br />
<strong>da</strong> eliminare la maggior parte di siero. Amalgamate<br />
bene la ricotta con lo zucchero. Lasciate riposare per<br />
un’ora e quindi setacciatela. A questo punto unite la<br />
cannella e il cioccolato fondente. Riempite le scorze<br />
con la crema e spianate le parti estreme aiutandovi<br />
con un coltello, posate una ciliegia candita alle<br />
estremita , mettete in un vassoio e spolverate con<br />
zucchero a velo e infine a<strong>da</strong>giate sul bordo la<br />
scorzetta di arancia candita.<br />
Cannoli alla ricotta<br />
Cannoli al cioccolato
Art of Tortorici<br />
Chiesa del Convento sec. XVII<br />
Sculture del Gagini<br />
Chiesa Badìa<br />
Sede Museo<br />
Statue del Gagini<br />
Museo delle Campane<br />
Processione di S. Sebastiano
Slow Food of Tortorici<br />
Ingredienti:<br />
<br />
<br />
<br />
50% granella nocciole<br />
50% zucchero<br />
Un po’ d’acqua<br />
Procedimento:<br />
La "Pasta Reale" di Tortorici e un dolce tipico,<br />
preparato con il 50% di granella di nocciole<br />
tostate dei <strong>Nebrodi</strong>, il 50% di zucchero e un<br />
po' d'acqua. La preparazione e semplice e<br />
consiste nel realizzare l'impasto con questi<br />
ingredienti, infatti, con esso si preparano delle<br />
piccole piramidi o palline che vengono poi<br />
cotte in forno a circa 160 gradi, questo provoca<br />
la fuoriuscita laterale del contenuto dei dolci<br />
che, grazie al calore, rapi<strong>da</strong>mente cristallizza,<br />
formando uno strato irregolare di croccante<br />
alle nocciole.<br />
Il nucleo, svuotato <strong>da</strong>lla fuoriuscita del suo<br />
interno, si assottiglia e assume la caratteristica<br />
croccantezza di un guscio vuoto. I segreti per la<br />
realizzazione del particolarissimo dolce sono<br />
diversi e si traman<strong>da</strong>no oralmente tra le<br />
famiglie di Tortorici: e importante la tostatura<br />
iniziale delle nocciole, la loro provenienza<br />
rigorosamente locale, ma anche la produzione<br />
della granella, che viene effettuata in maniera<br />
graduale tramite delle macchine a rullo, in<br />
modo <strong>da</strong> evitare che fuoriesca il prezioso olio<br />
contenuto nelle nocciole, simulando così il<br />
mortaio che si usava una volta.<br />
Pasta Reale<br />
Isabella Catalano e Saro Gugliotta<br />
Pasticceri tortoriciani
<strong>Nebrodi</strong> <strong>da</strong>...<br />
<strong>gustare</strong><br />
“Art and slow food of the <strong>Nebrodi</strong>”<br />
Istituto Tecnico Economico e Tecnologico<br />
“G. Tomasi di Lampedusa”<br />
S. Agata Militello - ME - Sicilia - Italia<br />
Progetto UNESCO<br />
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Antonietta Emanuele<br />
Docenti Referenti: Prof.ssa Antonella Sciotto e Prof.ssa Dalila M. Virzì<br />
Allievi: Biennio Tecnico Turismo e Amministrazione Finanza e Marketing