Nebrodi da... gustare

Nebrodi da...
gustare
“Art and slow food of the Nebrodi”
Istituto Tecnico Economico e Tecnologico
“G. Tomasi di Lampedusa”
S. Agata Militello - ME - Sicilia - Italia
Progetto UNESCO

Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico
“G. Tomasi di Lampedusa”
Via Parco Degli Ulivi - 98076 S. Agata Militello Tel. - Fax 0941.702142
Email: METD110001@istruzione.it - Posta certificata: METD110001@pec.istruzione.it
Sito web: www.itcgsantagata.gov.it
Cod. Fiscale 95008780835 Cod. Mecc. METD110001
L’istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Sant’Agata
Militello nasce come istituzione scolastica autonoma il primo settembre 2000, ma ha una
storia decennale quale sezione staccata prima dell’I.T.C.G “F. P. Merendino” di Capo d’Orlando,
successivamente dell’I.T.C.G. “ A. Florena” di Santo Stefano di Camastra.
L’Istituto, e intitolato a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, poiché questo autore rappresenta
uno dei maggiori figli della terra di Sicilia ed ha frequentato il nostro territorio perché cugino
del poeta Lucio Piccolo di Calanovella.
E una Comunita Scolastica che si propone la formazione intellettuale, morale fisica e professionale
dei giovani, ispirando l’attivita educativa ai principi democratici della Costituzione
Repubblicana. L’Istituto ubicato in via Parco degli Ulivi, dispone di due plessi di nuovissima
costruzione e raccoglie un vasto bacino di utenza comprendente, oltre agli studenti
locali, quelli provenienti da numerosi paesi dell’hinterland.
La volonta di miglioramento e l’assunzione di iniziative da parte dell’Istituto non mancano:
infatti, un ulteriore potenziamento delle attrezzature e stato possibile, gia a partire
dall’anno scolastico 1999-2000, grazie a finanziamenti che hanno permesso, l’immediata
realizzazione di nuove aule multimediali.
Il primo settembre del 2013 l’Istituto si arricchisce di una nuova realta geografica, l’ITC di
Tortorici, come sede associata.
Risorse esterne all’Istituto sono una vasta rete di soggetti istituzionali quali: le Amministrazioni
Comunali, l’Azienda Sanitaria Provinciale, l’Ente Parco dei Nebrodi, alcune imprese
commerciali, artigianali e agro-turistiche, in cui si riconosce l’identita e la vocazione
socio economica del territorio.
Nel centro Santagatese, inoltre, sono presenti sei tipologie di indirizzi scolastici di secondo
grado, scuole professionali, oltre a due Istituti Comprensivi. A Sant’Agata, come nei
paesi dell’hinterland, esistono alcune strutture sportive, vari enti e associazioni che garantiscono
l’aggregazione di gruppi giovanili e che hanno, tra l’altro, finalita sicuramente
formative: associazioni di volontariato, sportive culturali, professionali, religiose, socioeconomiche.
A Tortorici operano allo stesso modo diverse associazioni culturali, sportive e musicali. E’
presente il Museo Etno-antropologico, in Piazza Faranda e la Biblioteca Comunale in via
Romano .
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Introduzione
La guida turistica digitale intende valorizzare e pubblicizzare il territorio dei Nebrodi.
Il lavoro vuole offrire una rapida conoscenza delle peculiarita del territorio nebroideo,
dei maggiori paesi che lo compongono, della loro rilevanza storico-culturale, delle loro
tradizioni culinarie e artigianali.
L’hinterland, infatti, offre un ventaglio di scelte tali da riuscire a soddisfare le diverse
esigenze e richieste di un turista sempre piu poliedrico ed esigente, i cui interessi si
diversificano e investono le bellezze naturali, quelle monumentali e quelle
enogastronomiche.
I Nebrodi sono terra di tradizioni antiche che si tramandano e sopravvivono attraverso
feste popolari dove sacro e profano si intrecciano (es. i Babbaluti di San Marco
d’Alunzio e i Giudei di San Fratello), e a cui e possibile assistere in tutti i periodi
dell’anno.
I borghi medievali, inoltre, offrono diverse occasioni culturali: dalle sfilate storiche alle
rappresentazioni teatrali.
I tanti agriturismi, i ristoranti, i vari luoghi di ristoro dislocati in tutto il territorio
offrono prodotti genuini e sani che derivano dal latte, dalle olive e dall’uva. La provola
di Tortorici, il formaggio, la ricotta, i salumi di suino nero (razza autoctona), l’ottimo
vino sono molto apprezzati anche all’estero. Inoltre, “Mirto, Frazzano , Galati e Longi
sunu li quattru paisi di li funci…” .
I funghi, infatti, sono reperibili nei boschi di tutto il comprensorio e sono l’ingrediente
principale di numerosi piatti prelibati.
I paesi accarezzati dal mare, tra i quali spiccano Sant’Agata Militello e Capo d’Orlando,
offrono oltre alle loro splendide spiagge (n.d.r. G. Paoli scrisse “Sapore di Sale” mentre
era in vacanza a Capo d’Orlando), una cucina caratterizzata da specialita ittiche di
qualita .
Dai punti piu panoramici e possibile fare “bird watching” e vedere una delle
manifestazioni piu interessanti che la natura ci offre: i grifoni che si librano maestosi
nel cielo.
Quindi i Nebrodi sono un territorio da vedere, da vivere e… da gustare!!!
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Panoramica dei luoghi
S. Agata Militello
A ntico borgo di pescatori sorto attorno ad un
castello, S. Agata Militello è sede di numerosi istituti
scolastici fruibili dai ragazzi dell’hinterland
nebroideo.
S. Marco d’Alunzio
I l paese sorge a 548 metri sul livello del mare. Il
paese, ricco di storia e tradizioni, offre anche
incantevoli scorci panoramici, possibilità di escursioni
all’interno del parco dei Nebrodi e una rinomata
tradizione culinaria.
S. Fratello
L a nascita del paese attuale risale al XII secolo
quando la regina Adelaide di Monferrato, moglie del
Gran Conte Ruggero, ripopolò il centro con Lombardi,
Piemontesi e Provenzali. Questi gruppi, oltre ai loro
usi e costumi, mantennero la lingua che viene parlata
ancora oggi.
Longi
F ondato presumibilmente dai Sicani, il paese offre
la possibilità di numerose escursioni naturalistiche e
l’opportunità di trascorrere una piacevole giornata
nel “Parco Avventura”… Il divertimento è assicurato!
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Panoramica dei luoghi
Capo d’Orlando
A ntico borgo di pescatori sorto attorno ad un
castello, S. Agata Militello è sede di numerosi istituti
scolastici Rinomata località balneare, il cui nome,
secondo una leggenda, sarebbe stato attribuito da
Carlo Magno in onore del nipote Orlando.
Tusa
I l paese, che offre la possibilità di visitare gli scavi
dell’antica Halaesa del V secolo a.C., sorge a 614 m.s.l.
a 9 km dalla costa.
Caronia
Alcara li Fusi
F ondata dal condottiero siculo Ducezio tra il 448 -
447 a.C. con il nome di Kalè Actè, decadde durante il
Medioevo e rifiorì con i Normanni che vi costruirono
un castello che vale la pena di essere visitato. Sul
territorio comunale si trovano numerose aree
archeologiche.
S orge a 420 m.s.l. ai piedi della Rocca Traura, primo
contrafforte settentrionale delle Rocche del Castro,
formazione rocciosa costituita da calcari dolomitici e
risalente all’era mesozoica.
Tortorici
D i origini antichissime, Tortorici è situata a 460
m.s.l. Il territorio comunale è costituito da una
molteplicità di contrade. Il paese era rinomato per la
costruzione delle campane.
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Art of S. Agata Militello
Porto
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per leggere la pubblicazione
Duomo
La Sirenetta
scultura di
Ettore Merlino
Fiera Storica
14 e 15
Aprile -Novembre
Castello Gallego
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Slow Food of S. Agata Militello
Ingredienti:
400 g anelli di calamaro
200 g moscardini
200 g gamberi
farina
sale
olio frittura
Procedimento:
In una busta di carta o di plastica, mettete la
farina, inserite un poco alla volta il pesce e
scuotete in modo che la farina lo ricopra
completamente.
Scaldate l'olio e quando e a temperature
inserite il pesce un po' alla volta, fate dorate e
scolate su carta assorbente.
Se gradite salate.
Servite caldo!
Ingredienti:
10 fette di carpaccio di pesce spada
2 spicchi di aglio
8 cucchiai di mollica di pane grattugiato 3
cucchiai di formaggio grattugiato (grana o
parmigiano)
Prezzemolo, olio extravergine di oliva, sale e
pepe q.b.
Una manciata di pinoli, 1 limone.
Procedimento:
Immergete le fette di carpaccio nell’olio
condito con sale, pepe e succo di limone.
Stendete le fette ed al centro di ognuna
riponete 1 cucchiaino di mollica, uno di
formaggio e qualche pinolo.
Arrotolate gli involtini e cospargeteli con
mollica e formaggio. Infornate a 180° per
20’.
Frittura di pesce
Involtini di pesce spada
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Art of S. Marco d’Alunzio
Convento
Frati
Cappuccini
1581
Festa di
S. Basilio
Magno
Didascalia
immagine
Festa del
Crocifisso di
Aracoeli
Castello
Normanno
Tempio
d’Ercole
IV sec. a. C.
Scultura su
costone di
marmo
Museo
bizantino
Palio
dell’Assunta
15 agosto
Sfilata
medievale
del 2 giugno
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Slow Food of S. Marco d’Alunzio
Ingredienti:
12 uova
1 kg di zucchero
1 kg circa di farina bianca
Procedimento:
Sbattere le uova intere con lo zucchero fino a
farle diventare spumose. Aggiungere la farina a
poco a poco mescolando con un cucchiaio di
legno. Prendere l’impasto con un cucchiaio,
formare dei dischi del diametro di circa 10 cm e
infornare a 200° per 30’.
Giammilluotta
Ingredienti:
1 kg di farina di semola
Acqua q.b.
Sale
Sugo di carne
Provola
Melenzane
Procedimento:
Impastare la farina con l’acqua, stendere i
maccheroni e farli asciugare per almeno un’ora.
Intanto preparare il sugo con le carni di maiale e
di vitello e friggere le melenzane a tocchetti. In un
pentolone far bollire l’acqua e salare, buttare i
maccheroni e scolarli al dente, condirli con il
sugo e adagiarne uno strato in un tegamino di
coccio, alternato con provola e melenzane,
ripetere l’operazione. Cospargere la superficie
con ricotta salata.
Maccheroni al tegamino
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“Cavallo Sanfratellano”
Mercato Concorso
Mostra
Art of S. Fratello
Paese di
lingua
Gallo-Italica
Festa dei
Giudei
Santuario tre
santi: Alfio,
Delfio, Cirino
Processione
del Crocifisso
con Giudei
Chiostro
Convento
S. Benedetto
il Moro
Sfilata
Cavallo
Sanfratellano
Sfilata Cavalli
Sanfratellani
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Slow Food of S. Fratello
Ingredienti:
300 g r di farina 00
100gr di zucchero
100 gr di strutto (fatto sciogliere e raffreddato)
2 uova e un tuorlo
1/2 tazzina di latte caldo
1/2 bustina di lievito
1 limone - la scorza
1 uovo per spennellare
uova sode da inserire per ogni porzione
Procedimento:
Sbattere le uova intere con lo zucchero fino a
farle diventare spumose. Aggiungere la farina a
poco a poco mescolando con un cucchiaio di
legno, il latte, lo strutto, la buccia di limone e il
lievito. Lavorare l’impasto, formare dei cilindri ed
incrociare le estremita , quindi inserire l’uovo
sodo, spennellare con il tuorlo ed infornare a
200° per 30’.
Ingredienti:
1 coniglio da Kg 1,2
2 cipolle chiare, 1 arancia, 30 gr capperi
100 gr olive verdi, 30 gr pinoli e 30 gr uvetta
3 coste di sedano, 2 foglie d’alloro
1/2 bicchiere di vino e 1/2 di aceto
Zucchero, sale, pepe, farina, cioccolato
fondente q.b.
Procedimento:
Infarinare il coniglio, tagliato in pezzi, fare
rosolare con l’olio sfumare il vino. In un altro
tegame preparare il soffritto di sedano, cipolle,
olive capperi, pinoli, uvetta e scorza d’arancia a
fuoco basso, quando la cipolla e ben cotta inserire
il coniglio, sale, pepe, alloro, un quadratino di
cioccolato fondente e ricoprire con poca acqua
aggiungendone al bisogno. Fare assorbire tutta
l’acqua e prima di scenderlo dal fuoco sfumare
1/2 bicchiere d’aceto mescolato ad 1 cucchiaio di
zucchero. Farlo raffreddare e servirlo.
Pumpìan
Coniglio in agrodolce
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Art of Longi
Stretta di
Longi sul
fiume Fitalia
Processione
del Patrono
S. Leo
Processione
del Patrono
S. Leo
“Nebrodi
Adventure
Park”
Bosco Soprano
Funghi
Porcini
Panorama Longi
Adventure
Park
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Slow Food of Longi
Ingredienti:
funghi porcini puliti g 500
pomodorini g 300
vino bianco g 100
cipolla g 50 - burro g 50
uno spicchio di aglio - prezzemolo - sale
Procedimento:
Tritate la cipolla e l’aglio e rosolateli nel burro
per 2', poi aggiungete i pomodorini interi (devono
essere molto maturi) e lasciateli appassire per 5'
a fuoco medio. Affettate i porcini, uniteli ai
pomodorini e bagnateli con il vino. Cuocete a
fuoco medio per 6-8', salate, spegnete e
spolverizzate di prezzemolo tritato. La ricetta
tradizionale prevede un sugo di pomodoro cotto
molto piu a lungo, ma qui abbiamo voluto
rendere la ricetta piu fresca e veloce.
Ingredienti:
1 coscia di suino nero dei Nebrodi
Vino rosso q.b.
300 gr formaggio pecorino primo sale
300 gr Carote e 150 gr pistacchi a chicchi
2 cipolle, sale, pepe
Procedimento:
Prendere la coscia di un maialino nero dei
Nebrodi, marinatelo in vino rosso, salate, pepate
e farcite con del formaggio primo sale pecorino,
carote e pistacchi di Bronte a chicchi. Dopo averla
legata con dello spago da cucina, avvolgerla in
della carta da forno e disporla in una teglia su un
trito grossolano di carote, sedano e cipolla, e
irrorarla del vino di marinatura. Infornarla ad
una temperatura non superiore a 80°C per circa 6
ore (1ore a 1Kg). A cottura ultimata, setacciare le
verdure del fondo di cottura, addensarle e usarle
come salsa sulla quale servire la spalla di maiale
affettata (e ancora piu scenografico affettare la
carne in tavola).
Funghi porcini alla siciliana
Suino nero dei Nebrodi
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Art of Capo d’Orlando
Terme di Bagnoli III sec. d.C.
Lungomare
Villa Piccolo
dei baroni Piccolo di Calanovella
Santuario Maria SS.
Orlandina Basket
Faro
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Slow Food of Capo d’Orlando
Ingredienti:
un litro d'acqua naturale
250 ml di succo di limone biologico
250 gr. di zucchero raffinato
Procedimento:
Mettere a macerare nell’acqua un limone
spaccato in 4 per 1 ora. Togliete il limone e
grattugiate la scorza, fate sciogliere lo zucchero
sul fuoco a fiamma bassa. Non appena sara
freddo aggiungete il succo di limone filtrandolo e
amalgamate bene. Ponete il composto in un
recipiente adatto per il freezer e fate gelare
mescolandolo ogni mezz’ora per almeno 4/5
volte. L’indomani estraete mezz’ora prima di
servire la granita il recipiente, quando il
contenuto iniziera a sciogliersi lavorate con un
mixer fino a raggiungere il grado di cremosita
desiderato.
Ingredienti:
400 g di spaghetti
40 g olio extravergine
8 filetti di acciughe
40 g di pane grattugiato
la buccia di mezza arancia tagliata a julienne
il succo di mezza arancia
10 spicchi da arancia pelati a vivo
menta fresca, qualche fogliolina
Procedimento:
Cuocere gli spaghetti, nel frattempo, in una
padella di ferro friggere con l'olio le acciughe,
ridotte a pezzettini, continuare la cottura per un
minuto, quindi aggiungere il succo di arancia e
dopo 20 secondi gli spicchi di arancia e la buccia
gia preparata. Saltare gli spaghetti in padella
per un minuto e servire con le foglioline di
menta fresca ed il pane grattugiato abbrustolito.
Granita di limone
Spaghetti con acciughe e arance
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Art of Tusa
Chiesa Madre
Vista dall’Arco e Portone Principale
Fiumara d’Arte
Chiesa Madre di Tusa XVI sec.
Torre Civica di età medioevale
Cripta della Confraternita
del SS. Sacramento
Halaesa Arconidea
Muro del Ginnasio di Halaesa
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Slow Food of Tusa
Ingredienti:
sarde:1 kg.
pangrattato:150 gr.
formaggio grattugiato:3 cucchiai
acciughe:2
prezzemolo
pinoli:30 gr, uva passa:50 gr.
limoni:2, fettine d’arancia o di limone
zucchero, olio d’oliva, alloro, sale e pepe
Procedimento:
Diliscare le sarde, abbrustolire il pangrattato e
metterlo da parte. Con dell’olio rosolare i pinoli,
l’uvetta e sciogliere le acciughe, aggiungere il
pangrattato il formaggio ed il prezzemolo.
Prendere il condimento, disporre un cucchiaino
al centro delle sarde e arrotolate. Sistemate le
sarde in una teglia unta d’olio d’oliva
alternandole una foglia di alloro ed una fettina di
limone oppure di arancia. Irrorate con succo di
limone zuccherato, spolverate con mollica e
infornate a 200° per 15’.
Ingredienti:
1 kg di farina 00;
300 g di zucchero;
300 g di mandorle;
200 g di miele;
200 g di strutto;
20 g di bicarbonato;
2 cucchiaini di pepe macinato;
un cucchiaio di scorza di arancia grattugiata;
1/2 cucchiaino di cannella;
2 chiodi di garofano macinati;
acqua (quanto basta);
Procedimento:
Impastare la farina disponendola a fontana, aggiungere lo
zucchero, il miele, gli aromi, il cucchiaio di scorza di arancia,
il pepe ed il bicarbonato. Aggiungere lo strutto amalgamare
bene l’impasto e poi incorporare le mandorle intere.
Quando la pasta sara omogenea, create dei filoni allungati e
disponeteli su una teglia gia coperta con carta da forno,
infornate a 180 per 15/20 m. A piparelli pronti, fateli
freddare un pochino e poi tagliateli in fette trasversali
spesse un centimetro e lunghe 5 centimetri. Dopo
l’affettatura disponete i piparelli nuovamente sulla teglia e
lasciateli raffreddare un altro po’. Poi infornateli
nuovamente a 150 gradi per 15m, 7 m. per ogni lato.
Sarde a beccafico
Piparelli
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Art of Caronia
Castello Normanno XII secolo
Quartiere dell’antica Calacte
greco-romana III sec. a.C.
Cisterna Romana
Chiesa Madre
di S. Nicola del XVI sec.
Ponte romano
S. Biagio e Madonna Odigitria
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Slow Food of Caronia
Ingredienti:
1 chilogrammo di carne di agnello senza ossa
500 grammi di patate
aglio
vino rosso
olio extra vergine di oliva
Rosmarino, sale e pepe
Procedimento:
Tagliate a pezzi l'agnello e sciacquatelo, avendo
cura di asciugarlo bene.
Mettete l'agnello in una ciotola con olio, sale,
pepe, rosmarino.
Lavate e sbucciate le patate, che andranno
tagliate a pezzi. Mettete le patate in una ciotola
con rosmarino, olio, sale e 1 spicchio d'aglio.
Fate riposare il tutto nella marinatura.
In una teglia da forno con olio extravergine di
oliva disponete l'agnello e le patate. Aggiungete
la cipolla tritata, irrorate di vino rosso e cuocete
Castrato alla cacciatora
Ingredienti:
Kg 1 riso lt. 2,5 di acqua
gr. 100 burro
g.30 di sale
2 bustine di zafferano
Procedimento:
Lessate il riso, scolatelo e conditelo con 40 g di burro e il
parmigiano grattugiato. Allargatelo in una pirofila e
lasciatelo raffreddare, quindi amalgamatelo con due uova.
In un pentolino rosolate il macinato con il restante burro,
sfumate con il vino, aggiungete il pomodoro e fate cuocere
per circa 15 minuti. Aggiustate di sale. Tagliate la
mozzarella a dadini e lasciatela scolare in un colino per
farle perdere il liquido. Con il riso formate delle palline
grosse all’incirca come una piccola arancia. Ricavate da
ognuna un incavo dove metterete un po’ di ragu e un dadino
di mozzarella. Richiudete con altro riso e dategli la forma
tipica a cono delle arancine siciliane. Passatele prima nelle
restanti uova sbattute e poi nel pangrattato, ripetendo
l’operazione una seconda volta, facendo così una doppia
panatura. Lasciate riposare le arancine in frigo per una
mezz’ora, quindi friggetele in abbondante olio di arachide
caldo fino a che non saranno ben dorate. Scolate le arancine
di riso siciliane su carta assorbente ad asciugare e
consumatele calde. Affinche le arancine vengano perfette il
riso a fine cottura deve risultare asciutto. Se volete delle
arancine piu ricche aggiungete al ripieno dei piselli e del
prosciutto.
Arancini
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Art of Alcara li Fusi
Chiesa Santa Maria del Rogato.
“Dormitio Virginis” del XIII secolo
Fontana Abate
Festa del Muzzuni
24 giugno
Grifone
Rocche del Crasto
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Slow Food of Alcara li Fusi
Ingredienti:
400 grammi di farina, 75 grammi di strutto
40 grammi di zucchero semolato
2 uova, 1 albume, un pizzico di sale
15 grammi di cacao amaro, 60 grammi di Marsala secco
60 grammi di aceto bianco
Cannelle di latta (non saldata) per confezionare i cannoli
Olio di semi di girasole per friggere
1 chilo di ricotta di pecora freschissima
600 grammi di zucchero
Un pizzico di cannella in polvere (meglio il contenuto di
una stecca di vaniglia)
150 grammi di cioccolato fondente a gocce
Ciliege candite ( 2 per cannolo)
Scorzette di arance candite (1 per cannolo)
Procedimento:
Mescolare farina, zucchero, cacao e sale. Aggiungere
lo strutto al miscuglio di farina e farlo ben
amalgamare, quindi unire le uova, farle assorbire ed
infine continuare a lavorare aggiungendo il Marsala e
l’aceto fino ad ottenere un impasto non troppo
morbido ma consistente. Formare una palla,
avvolgerla in pellicola da cucina e riporre in frigo per
almeno un’ora. Spianare l’impasto ad uno spessore
sottile spolverando, man mano, con la farina sia il
piano di lavoro che l’impasto. Quando avrete
raggiunto lo spessore desiderato, ricavate dei
dischetti dal diametro di circa 10 cm. Avvolgere i
dischetti nelle cannelle unte d’olio, congiungendo i
bordi spennellandoli con l’albume battuto. Friggere
in abbondante olio ben caldo, due-tre per volta. Non
appena la pasta sara di un bel dorato scuro scolare e
mettere a raffreddare su carta assorbente da cucina. e
la ricotta e molto umida, come dovrebbe essere, farla
sgocciolare in modo da eliminare la maggior parte di
siero. Amalgamare bene la ricotta con lo zucchero.
Lasciare riposare per un’ora e quindi setacciarla. A
questo punto unire la cannella e il cioccolato
fondente. Riempire le scorze con la crema e spianare
le parti estreme aiutandovi con un coltello, posare una
ciliegia candita alle estremita , mettere in un vassoio e
spolverare con zucchero a velo e infine adagiare sul
bordo la scorzetta di arancia candita.
Cannoli alla ricotta
Cannoli al cioccolato
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Art of Tortorici
Chiesa del Convento sec. XVII
Sculture del Gagini
Chiesa Badìa
Sede Museo
Statue del Gagini
Museo delle Campane
Processione di S. Sebastiano
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Slow Food of Tortorici
Ingredienti:
50% granella nocciole
50% zucchero
Un po’ d’acqua
Procedimento:
Completamente diversa e invece la "Pasta
Reale" di Tortorici, che identifica un dolce
preparato con il 50% di granella di nocciole
tostate dei Nebrodi, il 50% di zucchero e un
po' d'acqua. La preparazione e semplice e
consiste nel realizzare l'impasto con i gia citati
ingredienti, con esso si preparano delle piccole
piramidi o palline che vengono poi cotte in
forno a circa 160 gradi, questo provoca la
fuoriuscita laterale del contenuto dei dolci che,
grazie al calore, rapidamente cristallizza,
formando uno strato irregolare di croccante
alle nocciole. Il nucleo, svuotato dalla
fuoriuscita del suo interno, si assottiglia e
assume la caratteristica croccantezza di un
guscio vuoto. I segreti per la realizzazione del
particolarissimo dolce sono diversi e si
tramandano oralmente tra le famiglie di
Tortorici: e importante la tostatura iniziale
delle nocciole, la loro provenienza
rigorosamente locale, ma anche la produzione
della granella, che viene effettuata in maniera
graduale tramite delle macchine a rullo, in
modo da evitare che fuoriesca il prezioso olio
contenuto nelle nocciole, simulando così il
mortaio che si usava una volta.
Pasta Reale
Isabella Catalano e Saro Gugliotta
Pasticceri tortoriciani
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