OPEN GATE/N.1 - Faac

IL PUNTO
Interpretazione del testo e della figura C.3.4 dell’allegato C3 EN12604
Fig. 6
protezioni appare poco compatibile
con l’uso ed il funzionamento dell’apparecchio
(art. 20.2. norma IEC
60335-1). Ricordate comunque
sempre di evitare che ci siano degli
spigoli taglienti.
Nella nozione di leva dovrebbe rientrare
anche quella di braccio telescopico.
Cioè quel braccio che nelle
basculanti di tipo italiano è utilizzato
per la trasmissione della forza
dell’automatismo. Nella figura 7 vediamo
quali potrebbero essere le
conseguenze dell’applicazione della
regola dello spazio minimo dei 25
mm tra le leve nel caso di porte con
bracci di bilanciamento e bracci telescopici.
Riteniamo che i 25 mm andrebbero
rispettati in tutte le direzioni.
La situazione si complica quando, a
causa del poco spazio esistente lateralmente,
occorre installare i
bracci telescopici in posizione sovrapposta
e non laterale ai bracci di
bilanciamento.
Fermo restando l’obbligo dei 25 mm
tra bracci e telaio esterno (allegato
C3 alla EN 12604), come si vede dalla
figura 8, è in genere possibile ottenere
la spaziatura di sicurezza di
almeno 25 mm tra i bracci. Per far
ciò, l’installatore dimensionerà più
generosamente le grandezze contraddistinte
con A nella figura, senza
però esagerare, per evitare malfunzionamenti.
Facendo come detto potrebbe generarsi
una zona a dimensione variabile.
In questa, una parte del corpo
più grande delle dita potrebbe restare
intrappolata quando la basculante
si apre.
Sarà cura dell’installatore, nella procedura
di valutazione dei rischi da documentare
nel fascicolo tecnico della
particolare installazione fare un’analisi
del rischio di intrappolamento.
Gli elementi da prendere in considerazione
dovrebbero essere:
- la pesantezza del possibile danno fisico,
in funzione delle parti del corpo
coinvolte e delle forze in gioco;
- la frequenza di esposizione di una
persona al possibile danno, in
funzione tra le altre della collocazione
della porta in una zona di
passaggio o stazionamento di
persone;
- la probabilità di incorrere nel danno
per una persona esposta, in funzione
ad esempio del fatto che costui
per subire il danno debba assumere
posizioni insolite o meno;
- la possibilità per la persona di sottrarsi
al danno, ad esempio perchè
il moto relativo dei bracci è
estremamente lento oppure lo
schiacciamento della parte del
corpo coinvolta è di entità ridotta.
Si raccomanda di includere nella valutazione
dei rischi anche quelli relativi
all’esposizione di manutentori
di porta/automazione.
OPENGATE NUMERO 1 MARZO 2003
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A= Braccio telescopico dell’automazione
B= Braccio di bilanciamento della basculante
Fig. 7
C= albero di trasmissione della forza
D= Motore
In generale, tenuto conto dell’utilizzo
collettivo della basculante, si
ritiene molto utile rivestire le parti
in questione e quelle vicine con segnali
zebrati ed eventualmente applicare
cartelli di pericolo ben esplicativi.
Si possono utilizzare bande
gialle/nere (oppure rosse e bianche)
con un’inclinazione di circa 45° e dimensioni
più o meno uguali tra loro.
Per questa applicazione si ritiene
più congruo il colore giallo-nero che
per le norme internazionali significa
“pericolo” per parti in movimento.