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36 - Editoriale Domus

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10 ● 3 DICEMBRE 2005 Daily<br />

Al volante della concept Peugeot<br />

● Che effetto fa mettersi alla<br />

guida di uno strano veicolo a tre<br />

ruote che va come una macchina<br />

da corsa? Ve lo raccontiamo noi<br />

in diretta, avendo avuto la possibilità<br />

di prendere i comandi di un<br />

prototipo d’eccezione, la<br />

Peugeot “20Cup”. Presentata in<br />

anteprima al Salone di<br />

Francoforte, questa concept della<br />

Casa francese ha mosso i primi<br />

passi in pista proprio sui tracciati<br />

indoor del Motor Show.<br />

Il frontale ha tratti stilistici che<br />

prefigurano futuri modelli stradali<br />

Peugeot; la scocca, di carbonio,<br />

ospita un cockpit con due<br />

posti separati, praticamente rasoterra.<br />

Il retrotreno ha una configurazione<br />

del tutto particolare:<br />

un unico braccio sopporta un carico<br />

limitato (la ripartizione dei<br />

pesi privilegia l’anteriore), che<br />

grava su un solo, enorme, pneumatico<br />

(eccezionali le misure:<br />

377/71 R18). La massa è contenuta<br />

in 500 kg.<br />

La “20Cup” consente anche di<br />

sperimentare un inedito propulsore,<br />

frutto della collaborazione tra<br />

Metà auto metà moto<br />

La “20 Cup” è una barchetta a tre ruote che corre come una “Formula 1”.<br />

L’abbiamo guidata. Con una certa emozione...<br />

PEUGEOT “20CUP” La concept car della Casa francese ha solo tre ruote...<br />

PSA e BMW. Si tratta di un 4 cilindri<br />

a iniezione diretta, turbocompresso,<br />

con 16 valvole, doppio albero<br />

a camme in testa con oltre<br />

170 CV e una coppia massima di<br />

240 Nm. Il cambio, sequenziale a<br />

sei rapporti, viene azionato tramite<br />

le leve poste sul volante.<br />

Ma, a questo punto, mettiamoci<br />

alla guida. O, meglio, caliamoci<br />

dall’alto nello strettissimo abitacolo,<br />

proprio come succede<br />

con le monoposto da corsa,<br />

con l’aiuto di un tecnico<br />

Peugeot. Che ci fissa ben salde<br />

le cinture a sei punti d’attacco<br />

e ci aiuta a infilare l’indispensabile<br />

casco: non c’è,<br />

infatti, parabrezza, né alcuna<br />

protezione per pilota e passeggero.<br />

Siamo, del resto, nel<br />

campo dell’estremo. Si inserisce il<br />

contatto e il 4 cilindri borbotta<br />

sommesso; si schiaccia la frizione<br />

(fatto curioso, per un cambio sequenziale<br />

con comandi al volante!),<br />

s’innesta col pulsante destro la<br />

prima e, pattinando con la frizione,<br />

si parte. Prima, seconda,<br />

terza: difficile salire, su<br />

un circuito così tortuoso (e<br />

bagnato) come quello del<br />

Motor Show. Ma la potenza<br />

c’è tutta, il motore<br />

spinge con vigore ed è<br />

già il momento di scalare, per affrontare<br />

il largo tornantino. Le marce<br />

entrano con un colpo secco<br />

che si sente anche… nel fondoschiena,<br />

lo sterzo è direttissimo,<br />

come si conviene per un prototipo<br />

quasi da corsa. Ancora un giro ed<br />

è il momento di togliere il contatto<br />

al motore.<br />

Certo, una vettura inconcepibile<br />

per un uso stradale. Ma Peugeot è<br />

abituata a sorprenderci: non per<br />

niente ha appena annunciato il suo<br />

ritorno alle gare in pista nelle Le<br />

Mans Endurance Series. E.D.<br />

Al padiglione 33 per restare senza fiato<br />

Con un pizzico di follia<br />

Auto da competizione, accessori unici e tanto tuning.<br />

Quello che ci vuole per appassionati davvero “speciali”<br />

I nostri partner<br />

Alcolico responsabile<br />

Johnnie Walker, celebre marca di whisky, lancia una campagna: o si beve,<br />

o si guida. Perché anche in Italia arrivi l’abitudine del driver<br />

designato, che rinuncia a una sbronza per portare a casa tutti in sicurezza<br />

EMOZIONI Una panoramica del padiglione 33,<br />

anticipazione di “My special car” e la copertina di “Car Emotion”.<br />

● Si respira un’aria<br />

diversa dal solito al<br />

padiglione 33. Si<br />

tratta, infatti, dell’area<br />

dedicata al tuning,<br />

che anticipa a<br />

tutti gli appassionati<br />

“My Special Car”),<br />

che aprirà i battenti<br />

a Rimini dal 31 marzo<br />

al 2 aprile 2006.<br />

Le auto esposte<br />

fanno sognare: su<br />

tutte spiccano le velocissime<br />

protagoniste<br />

del Mondiale<br />

WTCC (Alfa Romeo, BMW,<br />

Chevrolet e Seat), e la favolosa<br />

Ferrari di Formula Uno.<br />

In ambito più stradale, merita<br />

una citazione la nuova<br />

Alfa Romeo “159” dell’elaboratore<br />

di Parma Zatti-<br />

Sport. Ottime pure le elaborazioni<br />

su base Fiat “Grande<br />

Punto” (a opera di Lester e,<br />

ancora una volta, ZattiSport).<br />

Alle preparazioni<br />

delle tedesche Audi “A4<br />

Cabriolet” e Volkswagen<br />

“Golf” hanno pensato, invece,<br />

due celebrità del mondo<br />

tuning: Rabanser e Cadamuro.<br />

Numerose anche le<br />

aziende specializzate in<br />

componenti: dai dettagli per<br />

arricchire i cruscotti agli strumenti<br />

addizionali per impreziosire<br />

la plancia. Interessanti<br />

anche le proposte firmate<br />

Linopanti (specializzato<br />

nel processo chimico della<br />

cromatura, anche su plastiche),<br />

della Carrozzeria<br />

Battilastre (che propone una<br />

versione rivisitata della mitica<br />

Fiat “500”) e del leader di<br />

settore in fatto di finiture<br />

d’interni, Medici. Quest’ultimo,<br />

oltre a proporre la<br />

specialità di casa, espone nel<br />

proprio stand una Citroën<br />

“C3 Pluriel” assolutamente<br />

incredibile. Tanta emozione<br />

per tutti, dunque, al padiglione<br />

33, dove non mancano<br />

neppure squadre-corse ben<br />

attrezzate per cimentarsi nel<br />

mondo delle corse.<br />

E se volete continuare a<br />

sognare, prima di lasciare il<br />

Motor Show passate allo<br />

stand di “Quattroruote”: ci<br />

troverete l’ultimo numero di<br />

“Car Emotion”, destinata a<br />

chi con l’auto vuole ancora<br />

emozionarsi.<br />

● “I consumi di alcol in Italia sono tra i<br />

più bassi d’Europa. Quando al bere e<br />

guidare, però....”. A formulare queste<br />

considerazioni è Sandro Sartor, amministratore<br />

delegato dell’azienda che, nel<br />

nostro Paese, commercializza anche la<br />

celebre marca di whisky Johnnie Walker.<br />

Riflessioni che hanno indotto la società a<br />

impegnarsi in una campagna sociale all’insegna<br />

dello slogan “Drink or drive”,<br />

“Bevi o guida”. Non “bevi poco se devi<br />

guidare”, ma un’alternativa secca tra due<br />

comportamenti tra loro inconciliabili. “Ci<br />

vuole proprio un salto culturale” prosegue<br />

Sartor, “perché si arrivi al modello di<br />

alcuni Paesi anglosassoni, dove una persona,<br />

a turno, rinuncia completamente a<br />

bere alcolici per portare a casa in sicurezza<br />

tutti gli amici della compagnia. E<br />

questa persona è giudicata più intelligente<br />

degli altri, non meno in gamba come si<br />

potrebbe credere”. Per far circolare questi<br />

messaggi, Johnnie Walker ha adottato<br />

una strategia articolata. Innanzitutto, la<br />

sponsorizzazione della McLaren-<br />

Mercedes, perché la Formula 1 ha una<br />

forza mediatica senza paragoni. Poi, la<br />

partnership con “Quattroruote” per la diffusione<br />

di sticker con lo slogan e la presenza<br />

nei locali con adesivi, sottobicchieri.<br />

Infine, il Motor Show: “Qui si concentra<br />

il pubblico al quale miriamo con i<br />

nostri messaggi: giovane e con tanta<br />

passione per i motori”.

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