I portinnesti del melo - InfoKeeper
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Melo<br />
e per il <strong>melo</strong><br />
pacità rizogena e rese molto basse. Nessuna differenza è, invece,<br />
emersa fra produzioni degli astoni ottenuti da <strong>portinnesti</strong> «adulti» e<br />
«giovanili» (Wertheim, 1998). Vigoria simile a M 27 variabile con il genotipo<br />
<strong>del</strong>la varietà. Efficienza produttiva elevata e buona dimensione<br />
dei frutti. In Usa ed Europa sono stati segnalati casi di morte di alberi<br />
giovani, sensibili alla siccità, per la disidratazione <strong>del</strong>le radici<br />
nelle fasi di estirpazione e trasporto. Apparato radicale superficiale<br />
sensibile all’afide lanigero e moderatamente sensibile al marciume<br />
<strong>del</strong> colletto; resiste alle basse temperature.<br />
P 16* (Lizzy ® ). Incrocio tra Longfield e M 11, ottenuto da Zagaja e<br />
Czyczynk, presso l’Istituto di ricerca di Skierniewice (Polonia); diffuso<br />
nel 1988. Abbastanza facile da propagare per margotta di ceppaia.<br />
Vigoria simile o leggermente inferiore a M 9 (Wertheim, 1998).<br />
L’efficienza produttiva è buona o superiore a quella di M 9, necessita<br />
di supporti. L’irrigazione è necessaria, specialmente negli impianti ad<br />
alta densità. È moderatamente pollonifero e presenta pochi «burrknots».<br />
È resistente al freddo e sembra anche al marciume <strong>del</strong> colletto;<br />
risulta sensibile al colpo di fuoco batterico e all’afide lanigero.<br />
Serie Budagovskij (Mosca, Russia)<br />
B 9 (Bud 9). Incrocio tra M 8 e Krasny Sztandart (Red Standard),<br />
ottenuto da Budagovskij al Michurinsk College of Agriculture di<br />
Mosca (Russia). Nella moltiplicazione per margotta di ceppaia ha<br />
rese inferiori a M 9. Simile a M 9 per vigoria e produttività. Induce<br />
una precoce messa a frutto. Presenta scarso ancoraggio, necessita<br />
di supporto. Moderatamente pollonifero, con pochi «burrknots».<br />
Sembra tollerante al colpo di fuoco batterico e più resistente di M 9<br />
al marciume <strong>del</strong> colletto; sensibile all’afide lanigero e all’oidio e resistente<br />
al freddo più di M 9 ma meno di M 26 [forse per questo nello<br />
stato di Washington (Usa) rappresenta il 12% dei <strong>portinnesti</strong><br />
censiti nel 1998].<br />
B 146. Ottenuto da Budagovskij presso il Michurinsk College of<br />
Agriculture di Mosca (Russia). In Polonia ha mostrato capacità di<br />
moltiplicazione per margotta di ceppaia. Esistono differenti cloni<br />
con più o meno predisposizione ai «burrknots» e all’attività pollonifera.<br />
Per vigore si colloca tra M 9 e M 27. In alcune prove è risultato<br />
simile a M 9, in altre meno vigoroso (Wertheim, 1998). La precocità<br />
nella messa a frutto è elevata simile a M 27 e la produttività<br />
è risultata maggiore di M 9. Richiede supporti per lo scarso ancoraggio.<br />
È sensibile al colpo di fuoco batterico e all’afide lanigero ed<br />
è molto resistente al freddo.<br />
Serie J-TE (Techobuzice, Repubblica Ceca)<br />
Ottenuti da un programma di miglioramento genetico nella Repubblica<br />
Ceca. Il codice J-TE indica J=<strong>melo</strong> e TE= Techobuzice (località<br />
<strong>del</strong>la stazione di ricerca) (Dvoràk, 1988; Kosina, 1988). I genotipi più<br />
interessanti sono: J-TE-E, con vigore simile a M 9 e con elevata produzione<br />
ed efficienza produttiva, abbastanza pollonifero; J-TE-F, con<br />
vigore simile a M 9 ed elevata produzione ed efficienza produttiva; J-<br />
TE-G, caratterizzato da un vigore simile a M 27, da una elevata efficienza<br />
produttiva e una scarsa attitudine pollonifera; J-TE-H con vigore<br />
intermedio tra M 9 e M 26 e meno produttivo di M 9 (Wertheim<br />
1988; Webster et al., 2000).<br />
Fleuren 56<br />
È un clone ottenuto attraverso selezione sanitaria di M 9 in Olanda<br />
il cui vigore sembra inferiore a quasi tutte le altre selezioni di M 9 finora<br />
valutate. In vivaio le rese sono buone e questo potrebbe essere<br />
legato alla presenza di una forma di persistente giovanilità (Wertheim,<br />
1998). In prove condotte in Germania e in Olanda è risultato il più nanizzante<br />
tra i cloni di M 9. Altre sperimentazioni condotte in Australia<br />
lo riportano come più vigoroso di Nakb T 337 (Wertheim, 1998).<br />
RN 29<br />
È stato ottenuto in Belgio al Centro di ricerca di Gorsem dopo termoterapia<br />
di M 9 e diffuso da R. Nicolai. È più vigoroso e pollonifero<br />
di Nakb T 337 e sembra simile al Pajam ® 2. Anche in questo clone è<br />
possibile che siano presenti fenomeni di giovanilità (Wertheim,<br />
1998), identificabili con foglie lanceolate e dentellate. La resa di propagazione<br />
da margotta di ceppaia è superiore a Nakb T 337 (Sansavini<br />
e Mantinger, 1995). La produttività è risultata buona e non significativamente<br />
differente da M 9 (Wertheim, 1998).<br />
«burrknots» e polloni radicali.<br />
Induce nelle piante una buona e regolare<br />
fruttificazione. Nelle prove condotte<br />
a Bologna la produttività non è<br />
stata significativamente differente da<br />
quella <strong>del</strong> clone Burgmer 984 (Cover<br />
2), ma è risultato leggermente meno<br />
vigoroso <strong>del</strong>lo stesso.<br />
Jork 9. Selezionato da una popolazione<br />
a libera impollinazione di M 9, ottenuto<br />
a Jork (Germania) da Tiemann e<br />
Dammann, alla Fruit Tree Research<br />
Station. Introdotto come portinnesto<br />
clonale negli Usa nel 1981. Jork 9 è facilmente<br />
propagabile per margotta di<br />
ceppaia. Paragonato a M 26, è leggermente<br />
più nanizzante, induce un anticipo<br />
di produzione e un incremento<br />
produttivo ed è dotato di legno leggermente<br />
più fragile. I polloni sono rari. È<br />
estremamente suscettibile al «fire blight»<br />
e all’afide lanigero; è sensibile alla<br />
ticchiolatura e alla rugginosità.<br />
Qualche volta, rispetto a M 9, è risultato<br />
più resistente alle basse temperature<br />
invernali (però meno di M 11). Presenta<br />
«burrknots» che si sviluppano<br />
radialmente nei tronchi, formando<br />
una sorta di anello.<br />
Portinnesti sconsigliati<br />
Mac ® 9 (Mark*). Semenzale di M 9<br />
selezionato da Carlson a East Lansing<br />
(Michigan - Usa) nel 1979 per libera<br />
impollinazione di M 9.<br />
Difficile da propagare per margotta<br />
di ceppaia; buona invece la moltiplicazione<br />
in vitro. È poco pollonifero.<br />
Mac ® 9 induce una vigoria medio-scarsa<br />
(le piante necessitano di sostegni).<br />
Predilige terreni fertili, permeabili, irrigui.<br />
Presenta, a un anno dall’impianto,<br />
un grosso cercine (iperplasia) che<br />
può portare a irregolarità di sviluppo e<br />
a disfunzioni <strong>del</strong>l’albero; questo fenomeno<br />
si accentua negli ambienti pedoclimatici<br />
particolarmente caldi e in<br />
condizioni di stress idrico. Le caratteristiche<br />
qualitative dei frutti (colore,<br />
forma, rugginosità) sono positivamente<br />
influenzate da Mac ® 9. Negativo è risultato<br />
il comportamento produttivo<br />
nei nostri ambienti. Buona è la resistenza<br />
a Phytophthora cactorum; sensibile<br />
ad afide lanigero, ai tumori radicali<br />
e al virus TmRSV.<br />
Il Gruppo di lavoro «Portinnesti <strong>melo</strong>» ringrazia<br />
vivamente tutte le Unità operative che<br />
hanno fornito dati e materiale fotografico, i<br />
responsabili dei campi sperimentali, i rilevatori<br />
e gli analisti, E. Muzzi (per l’elaborazione<br />
finale), nonché le aziende sperimentali e dimostrative<br />
che hanno ospitato le prove e fornito<br />
personale specializzato.<br />
Lavoro svolto nell’ambito <strong>del</strong> Progettto finalizzato<br />
Mipaf «Formulazione di liste di orientamento<br />
varietale dei fruttiferi. Sottoprogetto<br />
Portinnesti», Roma. Pubblicazione n. 220.<br />
La bibliografia verrà pubblicata negli estratti.<br />
S UPPLEMENTO A L’INFORMATORE A GRARIO 51/2002 25