I portinnesti del melo - InfoKeeper
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centuale si è ridotta al 50-<br />
60%. A Trento si è manifestato<br />
il buon comportamento di<br />
un gruppo di soggetti con i<br />
quali la rugginosità ha interessato<br />
il 50-60% (Cover 2 e<br />
Mac ® 9) oppure il 60-70%<br />
(Emla 9, Nakb T 337, T 338 e<br />
T 339, Pajam ® 1 e Jork 9); infine,<br />
con oltre il 70% (Cover 1<br />
e Pajam ® 2). A Bologna i migliori<br />
risultati sono stati conseguiti<br />
da Cover 2, Mac ® 9,<br />
Nakb T 338 e T 339, nonché<br />
da Jork 9, tutti con il 55-70%<br />
di frutti con meno <strong>del</strong> 10% di<br />
rugginosità (si è avuto anche un 10%<br />
circa di frutti totalmente indenni); a<br />
questo lotto di <strong>portinnesti</strong> si possono<br />
aggiungere Nakb T 337, Cover 1 e<br />
Pajam ® 1 con circa il 40% di frutti con<br />
meno <strong>del</strong> 10% di superficie rugginosa; i<br />
peggiori risultati sono da attribuire, invece,<br />
a M 26, Emla 9 e Pajam ® 2, con<br />
circa il 30% di frutti poco affetti e un altro<br />
70% affetto in maggior misura e con<br />
rugginosità superiore al 30%.<br />
Caratteristiche fisico-chimiche<br />
dei frutti. I dati più interessanti sono<br />
stati forniti dal sito di Cuneo di cui, in<br />
tabella 4, si riportano le medie triennali<br />
di 4 parametri: durezza, RSR, acidità e<br />
indice di Thiault, equivalente alla somma<br />
di solidi solubili più acidi (entrambi<br />
in per mille, questi ultimi moltiplicati<br />
per 10). Poche le indicazioni conseguenti.<br />
La prima è che Mac ® 9 svetta<br />
per il miglior indice di qualità (177), dipendente<br />
da un maggior titolo zuccherino.<br />
Fra gli altri, buone anche le valutazioni<br />
<strong>del</strong>le mele ottenute con i <strong>portinnesti</strong><br />
Pajam ® 1, Nakb T 337 ed Emla 9,<br />
mele che peraltro hanno raggiunto un<br />
peso medio di 240 g e oltre, contro circa<br />
224 g di Mac ® 9. Questi tre cloni hanno<br />
anche indotto una durezza di poco<br />
inferiore a quella di Mac ® 9 (6,9 kg).<br />
In genere, mentre il RSR è variato, in<br />
media, fra 12,5% e 13,6%, l’acidità mostra<br />
scarti di valori quasi impercettibili,<br />
variando da 7,8‰ (M 26) a 8,3‰<br />
(Jork 9).<br />
Conclusioni<br />
La presente indagine si è dimostrata<br />
molto laboriosa e complessa. I dati rilevati<br />
portano però ad alcune considerazioni<br />
assai utili per le relative indicazioni<br />
per i nuovi impianti. Uno degli<br />
obiettivi <strong>del</strong> Progetto era quello di individuare,<br />
fra i cloni di M 9, quali potevano<br />
controllare la taglia <strong>del</strong>l’albero in<br />
misura più nanizzante di Emla 9 senza<br />
compromettere la precocità di messa a<br />
frutto, la fruttificazione complessiva,<br />
l’efficienza produttiva e la qualità dei<br />
frutti. La risposta ottenuta è abbastanza<br />
nettamente a favore dei tre cloni<br />
Panoramica <strong>del</strong>la prova sperimentale <strong>portinnesti</strong> Mipaf a Spinetta<br />
(Cuneo) con alberi al 6° anno dall’impianto<br />
Tabella 4 - Caratteristiche fisico-chimiche<br />
dei frutti (media<br />
6°-8° anno)<br />
Portinnesti<br />
Peso<br />
frutto<br />
(g)<br />
Durezza<br />
(kg)<br />
RSR<br />
(%)<br />
Acidità<br />
(g/l)<br />
( 1 )<br />
Indice<br />
Thiault<br />
( 2 )<br />
Cover 1 240 6,6 12,7 7,9 168<br />
Cover 2 242 6,6 12,7 8,0 167<br />
M 26 235 6,7 13,0 7,8 169<br />
Emla 9 242 6,8 12,7 8,1 169<br />
Mac ® 9 224 6,9 13,6 7,9 177<br />
Nakb T 337 245 6,7 12,9 7,9 169<br />
Nakb T 338 239 6,7 12,8 7,9 168<br />
Nakb T 339 242 6,6 12,5 8,1 166<br />
Pajam ® 1 237 6,8 13,1 7,9 171<br />
Pajam ® 2 244 6,6 12,7 8,0 168<br />
Jork 9 241 6,6 12,5 8,3 167<br />
( 1 ) Millequivalenti di acidi organici (ac. malico = 0,67 meq totali).<br />
( 2 ) Somma di solidi, solubili, acidi.<br />
Dati rilevati dalla sola Unità operativa Creso CN.<br />
Nakb T 337, Nakb T 338 e Pajam ® 1; tutti<br />
possiedono, in maggiore o minore<br />
misura, i citati requisiti: Pajam ® 1 si è<br />
distinto per la precocità di messa a<br />
frutto e per l’alta efficienza produttiva,<br />
Nakb T 338 per l’ottima pezzatura dei<br />
frutti, Nakb T 337 per la più limitata<br />
rugginosità dei frutti e infine Pajam ® 1<br />
e Nakb T 337 per il buon indice di precocità<br />
di fruttificazione.<br />
Naturalmente, queste considerazioni<br />
nulla tolgono alla validità <strong>del</strong> 2° gruppo<br />
di cloni di M 9 (e cioè Emla 9, Pajam ® 2,<br />
Nakb T 339 e Cover 2) più idonei al<br />
conseguimento di una vigoria leggermente<br />
superiore a quella <strong>del</strong> 1° gruppo,<br />
perciò più adatti ai suoli dove esistono<br />
deficit di fertilità e di disponibilità idrica.<br />
L’efficienza produttiva di questi<br />
cloni, pur essendo di poco inferiore a<br />
quella di Nakb T 337 e T 338 e di<br />
Pajam ® 1, è buona, tenuto conto che<br />
hanno manifestato egualmente un<br />
buon indice di precocità di messa a<br />
frutto, inducendo anche buone caratteristiche<br />
qualitative dei frutti.<br />
Appaiono soddisfacenti anche i dati<br />
relativi ai restanti cloni Cover 1 e Jork<br />
9. Questi cloni si sono fatti apprezzare<br />
per vari parametri, in particolare Jork<br />
9 per l’efficienza produttiva, il peso<br />
medio e la qualità dei frutti,<br />
buoni anche in condizioni di<br />
coltura non ottimali. Il comportamento<br />
di Cover 1 è, per<br />
molti aspetti, simile a quello<br />
di Cover 2, a conferma dei risultati<br />
ottenuti in una precedente<br />
indagine (Sansavini et<br />
al., 1999) in cui un terzo clone<br />
(Burgmer 719), si era rivelato<br />
ancor più interessante<br />
per il contenimento <strong>del</strong>la vigoria<br />
e per l’elevata efficienza<br />
produttiva.<br />
Precedenti esperienze italiane<br />
(Bassi e Colombari,<br />
1997), mettendo a confronto vari <strong>portinnesti</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>melo</strong> con Golden Delicious<br />
(clone Smoothee), hanno dato risultati<br />
solo in parte concordanti con la presente<br />
nota: nell’arco di 6 anni, infatti,<br />
mentre l’effetto nanizzante indotto da<br />
Pajam ® 1 e Nakb T 337 è emerso nettamente,<br />
in misura superiore ad altri cloni,<br />
il comportamento di Mac ® 9 è stato<br />
diverso e anche relativamente soddisfacente,<br />
avendo indotto una vigoria e<br />
una produzione simili a Pajam ® 2 e a M<br />
9 clone RN 19.<br />
Interessanti anche i dati <strong>del</strong>la prova<br />
internazionale di Alpe-Adria (Keppel et<br />
al., 1997 e 2000) e di un’altra condotta<br />
nel Veneto (Galletti et al., 2000), dalle<br />
quali è emersa la validazione sperimentale<br />
di tre cloni di M 9 (FL 56, KL<br />
29 e RN 19), non inclusi in questa indagine<br />
comparata. Il clone RN 19 è risultato<br />
meno vigoroso <strong>del</strong> KL 29 e FL 56 si<br />
è rivelato paragonabile a Pajam ® 1 per<br />
riduzione di vigoria e fruttificazione.<br />
Infine un cenno a Mac ® 9, l’unico portinnesto<br />
fra quelli sperimentati dal<br />
Gruppo di lavoro ritenuto inadatto per<br />
gli impianti italiani in base a una valutazione<br />
d’insieme dei vari parametri rilevati<br />
(tabella 6). Infatti, nonostante la<br />
precocità di messa a frutto e l’alta efficienza<br />
produttiva dimostrate (legate<br />
entrambe alla scarsa vigoria degli alberi)<br />
e le ottime caratteristiche qualitative<br />
dei frutti (un po’ penalizzati, però,<br />
nella pezzatura), questo soggetto, col<br />
passare degli anni, ha ridotto la resa<br />
produttiva (in alcuni siti, anche a meno<br />
di 20 kg/albero), probabilmente in relazione<br />
anche alle note distrofie nel punto<br />
d’innesto (Sansavini et al., 1999), destinate<br />
ad aggravarsi nel tempo e a minarne<br />
la funzionalità vascolare. Inoltre,<br />
secondo la letteratura americana<br />
(Marini et al., 2001) questo difetto si<br />
aggrava nelle zone di coltura più calde.<br />
Nelle aree settentrionali, invece,<br />
Mac ® 9 risponderebbe meglio, fino a<br />
indurre una vigoria addirittura superiore<br />
a quella di M 9. In Italia, però, anche<br />
per quanto si è potuto osservare in<br />
zone alpine, questo portinnesto induce<br />
una minore vigoria e manifesta egual-<br />
S UPPLEMENTO A L’INFORMATORE A GRARIO 51/2002 21