I portinnesti del melo - InfoKeeper

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Melo Grafico 2 - Produzione cumulata iniziale (2°-5° anno) e complessiva (2°-8° anno) Produzione cumulata (kg/albero) 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Gruppo A 160 a a a a a a a a a 140 a b 120 100 80 60 abc abc abc cd bcd a bcd abc a abc Produzione cumulata (kg/albero) Gruppo B a a a a a ab ab ab ab a b 40 ab ab a 20 b ab ab ab ab ab ab 0 Cover 1 Cover 2 M 26 Emla 9 Mac ® 9 Nakb T 337 Nakb T 338 Nakb T 339 Pajam ® 1 Pajam ® 2 Jork 9 Media Cover 1 Cover 2 M 26 Emla 9 Mac ® 9 Nakb T 337 Nakb T 338 Nakb T 339 Pajam ® 1 Pajam ® 2 Jork 9 Media Produzione cumulata 2°-5° anno Produzione cumulata 2°-8° anno A lettere diverse poste accanto ai numeri corrispondono trattamenti statisticamente differenti (P ≤ 0,05) (test utilizzato: SNK). L’efficienza produttiva, intesa come rapporto fra sommatoria della produzione totale e AST all’8° anno, è stata più alta nel novero di portinnesti più «deboli» del raggruppamento A (Jork 9, Mac ® 9, Pajam ® 1, Nakb T 337), mentre nessuna differenza è stata rilevata fra quelli nei siti del gruppo B. Interessante anche notare che, in rapporto ai siti (tabella 2), i migliori indici di efficienza produttiva si sono avuti presso le Unità Creso CN e Ia TN (gruppo A) e Alsia PZ e Dpvta UD (gruppo B). L’elevata efficienza di Mac ® 9 non deve trarre in inganno, non essendo accompagnata da un sufficiente sviluppo dell’albero e non avrebbe potuto essere verosimilmente compensata, probabilmente, nemmeno da una eventuale maggiore densità d’impianto. 20 Analisi delle caratteristiche dei frutti Pezzatura. Per questo confronto erano disponibili solo i dati di 3 siti (Dca BO, Ia TN ed Ersa UD). In generale, se si tiene conto delle pezzature di 75 mm e oltre (dati non riportati) il dato di Udine è ininfluente, perché con tutti i portinnesti le grosse pezzature coprono sempre il 90-95% della produzione; a Trento, invece, svettano Cover 1, i tre cloni Nakb e l’Emla 9, tutti con percentuali fra il 70 e l’80%, mentre a Bologna solo Cover 1 ha raggiunto il 30% di frutti con oltre il 75 mm di diametro. Se, invece, si usa come discriminante diametrale dei frutti la misura di 70 mm, allora anche a Trento (Ia TN) tutti i cloni di M 9 inducono ottime pezzature (oltre il 90-95% di frutti rientrano nel diametro > 70 mm); si va un po’ oltre solo con Mac ® 9. Ancora più interessante è la discriminante «diametro > 70 mm» se applicata alla classificazione di Bologna, dove i migliori risultati sono stati ottenuti da un gruppo di quattro portinnesti (Cover 1, Mac ® 9, Nakb T 338 e Pajam ® 1) che hanno dato frutti «oltre 70 mm» in misura del 60-70%; altri stanno fra il 50-60% e cioè Cover 2, Nakb T 339, Pajam ® 2 e Jork 9, seguiti da alcuni con meno del 50% (M 26, Nakb T 337) e, infine, da Emla 9 con circa il 30% di pezzature di almeno 70 mm. L’aspetto portinnesto è stato dunque meglio valutato a Bologna, grazie al leggero sovraccarico degli alberi, con la S UPPLEMENTO A L’INFORMATORE A GRARIO 51/2002 conseguenza di evidenziare meglio l’influenza del portinnesto. Rugginosità. La rugginosità (dati non riportati) limitatamente alle tre sedi che l’hanno rilevata è stata minima presso Ersa UD e massima presso Dca BO (intermedia a Ia TN). In generale i portinnesti più vigorosi hanno favorito, forse indirettamente, l’insorgenza della rugginosità (ad esempio, a causa della diversa altezza da terra dei frutteti e del diverso Tabella 3 - Parametri produttivi tra i diversi portinnesti Portinnesti Produzione (media 6°-8 anno) (kg/albero) Indice di precocità ( 1 ) Efficienza produttiva (kg/cm 2 ) ( 2 ) media 2°-5° anno Peso frutto (g) media 6°-8° anno Gruppo A Cover 1 36,3 a 0,31 bc 3,42 cd 207,5 a 220,1 a Cover 2 37,8 a 0,31 bc 3,97 abcd 208,4 a 221,9 a M 26 32,0 a 0,38 a 3,28 d 205,4 a 223,0 a Emla 9 35,6 a 0,33 abc 3,45 cd 206,2 a 222,5 a Mac ® 9 25,4 b 0,37 a 4,55 a 198,9 a 207,8 a Nakb T 337 34,7 a 0,31 bc 4,01 abc 201,0 a 221,3 a Nakb T 338 32,5 a 0,28 c 3,84 bcd 207,3 a 220,7 a Nakb T 339 38,0 a 0,29 c 3,49 cd 206,4 a 222,0 a Pajam ® 1 33,5 a 0,35 ab 4,60 a 208,6 a 220,8 a Pajam ® 2 33,9 a 0,35 ab 3,66 bcd 205,3 a 212,8 a Jork 9 35,8 a 0,30 bc 4,27 ab 208,7 a 218,3 a Media 34,1 0,33 3,87 205,8 219,2 Gruppo B Cover 1 22,3 ab 0,44 ab 2,10 a 178,1 ab 176,5 ab Cover 2 26,1 a 0,42 ab 2,28 a 183,8 ab 177,4 ab M 26 25,1 a 0,45 ab 2,37 a 182,8 ab 171,9 ab Emla 9 25,6 a 0,43 ab 2,39 a 177,2 ab 179,9 a Mac ® 9 14,9 b 0,49 a 2,40 a 168,9 b 158,6 b Nakb T 337 24,8 a 0,40 ab 2,60 a 172,5 ab 169,8 ab Nakb T 338 26,6 a 0,38 b 2,12 a 189,3 a 184,4 a Nakb T 339 27,4 a 0,41 ab 1,97 a 188,7 a 184,9 a Pajam ® 1 20,4 ab 0,47 ab 2,47 a 178,5 ab 172,3 ab Pajam ® 2 21,3 ab 0,45 ab 2,47 a 176,0 ab 169,8 ab Jork 9 28,4 a 0,40 b 2,30 a 185,1 ab 177,9 ab Media 23,9 0,43 2,32 180,1 174,8 A lettere diverse poste accanto ai numeri corrispondono trattamenti statisticamente differenti (P ≤ 0,05) (test utilizzato: SNK). ( 1 ) Produzione cumulata (2°-5° anno)/produzione cumulata (2°-8° anno). ( 2 ) Produzione cumulata (2°-8° anno)/area della sezione del tronco (8° anno). gradiente di umidità relativa entro la chioma). I dati di Udine mettono in bella mostra Nakb T 337 e Mac ® 9, con i quali oltre il 70% dei frutti erano privi di rugginosità, mentre con altri soggetti, come Jork 9 e Nakb T 338 e T 339, questa per-
centuale si è ridotta al 50- 60%. A Trento si è manifestato il buon comportamento di un gruppo di soggetti con i quali la rugginosità ha interessato il 50-60% (Cover 2 e Mac ® 9) oppure il 60-70% (Emla 9, Nakb T 337, T 338 e T 339, Pajam ® 1 e Jork 9); infine, con oltre il 70% (Cover 1 e Pajam ® 2). A Bologna i migliori risultati sono stati conseguiti da Cover 2, Mac ® 9, Nakb T 338 e T 339, nonché da Jork 9, tutti con il 55-70% di frutti con meno del 10% di rugginosità (si è avuto anche un 10% circa di frutti totalmente indenni); a questo lotto di portinnesti si possono aggiungere Nakb T 337, Cover 1 e Pajam ® 1 con circa il 40% di frutti con meno del 10% di superficie rugginosa; i peggiori risultati sono da attribuire, invece, a M 26, Emla 9 e Pajam ® 2, con circa il 30% di frutti poco affetti e un altro 70% affetto in maggior misura e con rugginosità superiore al 30%. Caratteristiche fisico-chimiche dei frutti. I dati più interessanti sono stati forniti dal sito di Cuneo di cui, in tabella 4, si riportano le medie triennali di 4 parametri: durezza, RSR, acidità e indice di Thiault, equivalente alla somma di solidi solubili più acidi (entrambi in per mille, questi ultimi moltiplicati per 10). Poche le indicazioni conseguenti. La prima è che Mac ® 9 svetta per il miglior indice di qualità (177), dipendente da un maggior titolo zuccherino. Fra gli altri, buone anche le valutazioni delle mele ottenute con i portinnesti Pajam ® 1, Nakb T 337 ed Emla 9, mele che peraltro hanno raggiunto un peso medio di 240 g e oltre, contro circa 224 g di Mac ® 9. Questi tre cloni hanno anche indotto una durezza di poco inferiore a quella di Mac ® 9 (6,9 kg). In genere, mentre il RSR è variato, in media, fra 12,5% e 13,6%, l’acidità mostra scarti di valori quasi impercettibili, variando da 7,8‰ (M 26) a 8,3‰ (Jork 9). Conclusioni La presente indagine si è dimostrata molto laboriosa e complessa. I dati rilevati portano però ad alcune considerazioni assai utili per le relative indicazioni per i nuovi impianti. Uno degli obiettivi del Progetto era quello di individuare, fra i cloni di M 9, quali potevano controllare la taglia dell’albero in misura più nanizzante di Emla 9 senza compromettere la precocità di messa a frutto, la fruttificazione complessiva, l’efficienza produttiva e la qualità dei frutti. La risposta ottenuta è abbastanza nettamente a favore dei tre cloni Panoramica della prova sperimentale portinnesti Mipaf a Spinetta (Cuneo) con alberi al 6° anno dall’impianto Tabella 4 - Caratteristiche fisico-chimiche dei frutti (media 6°-8° anno) Portinnesti Peso frutto (g) Durezza (kg) RSR (%) Acidità (g/l) ( 1 ) Indice Thiault ( 2 ) Cover 1 240 6,6 12,7 7,9 168 Cover 2 242 6,6 12,7 8,0 167 M 26 235 6,7 13,0 7,8 169 Emla 9 242 6,8 12,7 8,1 169 Mac ® 9 224 6,9 13,6 7,9 177 Nakb T 337 245 6,7 12,9 7,9 169 Nakb T 338 239 6,7 12,8 7,9 168 Nakb T 339 242 6,6 12,5 8,1 166 Pajam ® 1 237 6,8 13,1 7,9 171 Pajam ® 2 244 6,6 12,7 8,0 168 Jork 9 241 6,6 12,5 8,3 167 ( 1 ) Millequivalenti di acidi organici (ac. malico = 0,67 meq totali). ( 2 ) Somma di solidi, solubili, acidi. Dati rilevati dalla sola Unità operativa Creso CN. Nakb T 337, Nakb T 338 e Pajam ® 1; tutti possiedono, in maggiore o minore misura, i citati requisiti: Pajam ® 1 si è distinto per la precocità di messa a frutto e per l’alta efficienza produttiva, Nakb T 338 per l’ottima pezzatura dei frutti, Nakb T 337 per la più limitata rugginosità dei frutti e infine Pajam ® 1 e Nakb T 337 per il buon indice di precocità di fruttificazione. Naturalmente, queste considerazioni nulla tolgono alla validità del 2° gruppo di cloni di M 9 (e cioè Emla 9, Pajam ® 2, Nakb T 339 e Cover 2) più idonei al conseguimento di una vigoria leggermente superiore a quella del 1° gruppo, perciò più adatti ai suoli dove esistono deficit di fertilità e di disponibilità idrica. L’efficienza produttiva di questi cloni, pur essendo di poco inferiore a quella di Nakb T 337 e T 338 e di Pajam ® 1, è buona, tenuto conto che hanno manifestato egualmente un buon indice di precocità di messa a frutto, inducendo anche buone caratteristiche qualitative dei frutti. Appaiono soddisfacenti anche i dati relativi ai restanti cloni Cover 1 e Jork 9. Questi cloni si sono fatti apprezzare per vari parametri, in particolare Jork 9 per l’efficienza produttiva, il peso medio e la qualità dei frutti, buoni anche in condizioni di coltura non ottimali. Il comportamento di Cover 1 è, per molti aspetti, simile a quello di Cover 2, a conferma dei risultati ottenuti in una precedente indagine (Sansavini et al., 1999) in cui un terzo clone (Burgmer 719), si era rivelato ancor più interessante per il contenimento della vigoria e per l’elevata efficienza produttiva. Precedenti esperienze italiane (Bassi e Colombari, 1997), mettendo a confronto vari portinnesti del melo con Golden Delicious (clone Smoothee), hanno dato risultati solo in parte concordanti con la presente nota: nell’arco di 6 anni, infatti, mentre l’effetto nanizzante indotto da Pajam ® 1 e Nakb T 337 è emerso nettamente, in misura superiore ad altri cloni, il comportamento di Mac ® 9 è stato diverso e anche relativamente soddisfacente, avendo indotto una vigoria e una produzione simili a Pajam ® 2 e a M 9 clone RN 19. Interessanti anche i dati della prova internazionale di Alpe-Adria (Keppel et al., 1997 e 2000) e di un’altra condotta nel Veneto (Galletti et al., 2000), dalle quali è emersa la validazione sperimentale di tre cloni di M 9 (FL 56, KL 29 e RN 19), non inclusi in questa indagine comparata. Il clone RN 19 è risultato meno vigoroso del KL 29 e FL 56 si è rivelato paragonabile a Pajam ® 1 per riduzione di vigoria e fruttificazione. Infine un cenno a Mac ® 9, l’unico portinnesto fra quelli sperimentati dal Gruppo di lavoro ritenuto inadatto per gli impianti italiani in base a una valutazione d’insieme dei vari parametri rilevati (tabella 6). Infatti, nonostante la precocità di messa a frutto e l’alta efficienza produttiva dimostrate (legate entrambe alla scarsa vigoria degli alberi) e le ottime caratteristiche qualitative dei frutti (un po’ penalizzati, però, nella pezzatura), questo soggetto, col passare degli anni, ha ridotto la resa produttiva (in alcuni siti, anche a meno di 20 kg/albero), probabilmente in relazione anche alle note distrofie nel punto d’innesto (Sansavini et al., 1999), destinate ad aggravarsi nel tempo e a minarne la funzionalità vascolare. Inoltre, secondo la letteratura americana (Marini et al., 2001) questo difetto si aggrava nelle zone di coltura più calde. Nelle aree settentrionali, invece, Mac ® 9 risponderebbe meglio, fino a indurre una vigoria addirittura superiore a quella di M 9. In Italia, però, anche per quanto si è potuto osservare in zone alpine, questo portinnesto induce una minore vigoria e manifesta egual- S UPPLEMENTO A L’INFORMATORE A GRARIO 51/2002 21
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