di Santa Dorotea - Provincia Romana dei Frati Minori Conventuali

La ricognizione delle reliquie
di Santa Dorotea
vergine e martire

In compagnia della giovane martire
Sono molto lieto di guidare la breve processione per le strade della
parrocchia di santa Dorotea e di presiedere quest’anno- 6 febbraio
2012 - la solenne concelebrazione eucaristica nel corso della quale
benedirò la nuova urna a forma di barca che solca l’azzurro del
mare, per approdare ai nuovi lidi della terra ferma e raggiungere la
chiesa di santa Dorotea. L’evento non deve passare sotto silenzio.
Deve toccare le nostre intelligenze e i nostri cuori.
Ritorno con piacere a santa Dorotea, dopo la solenne festa liturgica
dell’anno del grande giubileo del duemila. Auguro a tutti i fedeli e
ai devoti della santa di Cappadocia di essere, come lei, fedeli agli
insegnamenti di Cristo e alla testimonianza della carità. Essere
testimoni vuol dire, oggi, non tirarsi mai indietro ma guardare in
avanti per servire e per amare i fratelli e le sorelle che incontriamo
ogni giorno lungo la strada della nostra vita. Sappiamo guardare
lontano, ponendo come Dorotea, la nostra fiducia in Dio e nel
prossimo che cammina con noi.
Card. José Saraiva Martíns
Prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei Santi

Un altro significativo traguardo
Quest’anno di grazia 2012, si apre con una buona notizia che coinvolge
tutta la comunità parrocchiale di santa Dorotea: la ricognizione delle
sue reliquie gelosamente custodite sotto l’altare maggiore. Dopo il
convegno di studio (31 gennaio, 1-2 febbraio 2005), promosso per il
XVII centenario del martirio di Dorotea; dopo l’inaugurazione del
nuovo presbiterio con il cippo funerario di Giuliano de Datis (1445
-1524), collocato con la Croce accanto all’altare, della nuova vetrata
posta al centro della facciata e della nuova vetrata posta sopra l’altare
dedicato al serafico padre san Francesco che ripropone l’evento del
Natale di Greccio (1223), il restauro dell’altare dedicato al Calasanzio
dopo il doloso incendio del Natale - Epifania del 2010, i restauri
delle tele dell’Immacolata (terzo altare a destra) e dei santi Dorotea
e Silvestro dell’altare maggiore, eccoci ora alla sistemazione delle
reliquie della nostra santa vergine e martire di Cappadocia. L’urgenza
di ripulire e rinfrescare i resti mortali della martire Dorotea, l’umidità
del luogo e la nuova sistemazione con il segno biblico della barca che
attraversa il mediterraneo per approdare alle nostre coste, ci hanno
spinto a portare a compimento anche questo nuovo sogno. Vogliamo
lasciare un segno del nostro passaggio e del nostro servizio ecclesiale.
La nostra chiesa è diventata in questi anni una bella
e raccolta per pregare, per meditare e per rinnovare il nostro amore
alla Chiesa e ai suoi santi: Dorotea, Francesco d’Assisi, Antonio di
Padova, Massimiliano Maria Kolbe, Giuseppe Calasanzio, Gaetano
da Thiene: questi amici di Dio e nostri ci aiutino nel cammino della
santità facendo il bene a tutti.
Padre Umberto Fanfarillo
Parroco

Ricognizione e conservazione
dei resti mortali di santa Dorotea
Il sottoscritto, Nazzareno Gabrielli, biochimico, già Direttore del
Gabinetto di Ricerche Scientifiche del Musei Vaticani, attualmente
consulente della Fabbrica di San Pietro e del Museo Storico
Artistico Tesoro di san Pietro, perito anatomico del Tribunale
Diocesano di Roma, dichiara che nei mesi di maggio – giugno
dell’anno 2011 ha effettuato la ricognizione e la conservazione dei
resti mortali di santa Dorotea, nei locali della Chiesa Parrocchiale
omonima dei Frati Minori Conventuali.
I resti mortali della Santa erano contenuti in una cassettina di ottone chiusa
con un cordoncino di colore rosso, fermato con sigillo di ceralacca. Sulla stessa
erano due cartigli recanti la medesima iscrizione.

Tolto il coperchio di ottone appariva uno spesso strato di cotone
idrofilo.
Asportato tale strato era possibile osservare le ossa della santa,
molto scomposte e aride, deposte su un altro strato di cotone.
Lo stato di conservazione dei resti ossei non era buono. Le ossa molto
aride, ed alcune frammentate, erano prossime alla polverizzazione.
Gli elementi costitutivi dell’osso - la matrice proteica di osseina e i
composti inorganici, costituiti principalmente da fosfato tricalcico
- risultavano fortemente decoesi.

Tale cattivo stato di conservazione, poteva essere ricondotto, molto
probabilmente, alla originaria inumazione in ambiente ipogeo o,
comunque, in altro sito aereo ma con alto gradiente di umidità
relativa. Con tale precario stato di conservazione gli interventi
di restauro conservativi dovevano necessariamente seguire tre
direttrici:
1. disinfettare il materiale osseo dai batteri
2. disinfettare detto materiale dai microfunghi
3. consolidare le ossa nella loro compagine costitutiva
Interventi di restauro conservativo
1. Trattamento di disinfezione dai batteri
soluzione di Cloramina
2. Trattamento di disinfezione dai microfunghi
Benzalconio cloruro al 5% in etanolo.
3. Consolidamento di tutto il materiale osseo

Il consolidamento delle ossa veniva effettuato due volte, a
distanza di giorni 15, con una soluzione di resina paraloid
al 10 % in metil-etil-chetone.
Per non avere, dopo il trattamento, un effetto troppo lucido
sulle ossa, la soluzione di resina veniva additivata con piccole
quantità di silice micronizzata.
NOTA
Al termine dei trattamenti è doveroso precisare che i prodotti
utilizzati sono tutti reversibili.
Pertanto qualora si decidesse di effettuare ricerche del DNA, o
altre di radiodatazione con il carbonio 14, è necessario asportare
la resina consolidante mediante ripetute immersioni in soluzioni
purissime di dimetilchetone o di metil-etilchetone, seguite da
lavaggi in etanolo al 95°.

Analisi antropologica
del corpo di santa Dorotea
Torino, 8 luglio 2011
In data odierna è stata effettuata l’analisi antropologica del
materiale osteologico che secondo la tradizione appartiene a santa
Dorotea.
ELENCO OSSA
• Frammento della parte basilare dell’osso occipitale con i
condili occipitali, parte del forame e frammento della squama
con il canale condiloideo. È visibile la sinostosi sfeno-occipitale
che può fornire indicazioni circa l’età del soggetto. Nel caso
indagato si tratta di un soggetto adulto.
• Frammento di osso temporale destro con rocca petrosa,
mastoide, meato acustico esterno, parte dell’arcata zigomatica
e fossa mandibolare. La morfologia della mastoide può fornire
indicazioni circa il sesso del soggetto. Nel caso indagato il
processo si presenta di dimensioni medio piccole riconducibile
pertanto ad un soggetto femminile (?) di età adulta.
• Frammento di osso sfenoide di soggetto adulto.
• Frammento superiore di scapola sinistra comprendente la
cavità glenoidea, il processo acromiale, parte del margine
ascellare. Si rilevano segni di rimodellamento osseo lungo

il margine dell’estremità acromiale, in corrispondenza
dell’articolazione con la clavlcola, che potrebbero essere messi
in relazione con una patologia articolare. Soggetto adulto.
• Piccolo frammento sparso (scapola?) di soggetto adulto.
• Diafisi di omero destro (lunghezza max circa 220 mm),
soggetto adulto (?).
• Radio sinistro completo (lunghezza massima 245 mm) di
soggetto adulto. Statura stimata circa cm 170.
• Frammento prossimale di ulna sinistra di soggetto adulto
• Frammento di osso sacro (S3-S4-S5). Nella parte laterale
sinistra del sacro, esternamente ai forami anteriori, tra la S3
e la S4, si descrive una neo
apposizione ossea di aspetto
spugnoso, di forma sub
circolare (diametro massimo
20 mm), soggetto adulto.
Renato Grilletto
Rosa Boano

Dorotea 2011-2012
pagine di cronaca che ci appartengono
I santi, tutti i santi, vanno amati. I modi per amare una santa o un
santo, sono tanti. È la provvidenza a mettere le cose da fare sul tuo
cammino. Il 15 di marzo del 2011, nel mettere in ordine le migliaia
di carte dello studio del padre Bove, ho trovato la
pergamena firmata nel 1914 dal Cardinale Panphili, Vicario del
Papa per la diocesi di Roma, dove si testimonia l’autenticità delle
reliquie della nostra santa patrona.
Insieme con padre Umberto, subito dopo il pranzo, andiamo
dietro l’altare maggiore e troviamo non sotto il bianco cuscino,
come sapevamo, ma al centro della effigie orizzontalmente
adagiata della giovane vergine e martire le reliquie che possono
essere finalmente visibili. Il resto è nel racconto del prof. Nazzareno
Gabrielli. Riprendo ancora dalle pagine di cronaca del convento di
santa Dorotea da me scritte quanto segue: < Domenica 26 giugno,
dopo le ore 9, il prof. Nazzareno Gabrielli, che il 30 maggio 2011,
ha ripulito le ossa di santa Dorotea, vergine e martire, prese dal
loculo sotto l’altare maggiore della chiesa ha ordinato le reliquie
per portarle martedì 28 a Torino presso lo studio dei professori
Renato Grilletto e Rosa Boano. Il noto scienziato dopo aver datato
l’appartenenza le restituirà alla nostra parrocchia. Era doveroso,
oggi, analizzare scientificamente i resti della nostra santa e rifare in
modo semplice e moderno il luogo santo dove queste reliquie dopo
averle studiate e analizzate, presentate di nuovo alla venerazione
dei fedeli della santa di Cappadocia>.
I santi, dicevamo, vanno amati e venerati. Era per noi un dovere
dopo circa un secolo ( 1914-2014), togliere dalla umidità del luogo
e dalla vecchia maniera di presentare l’immagine della nostra santa

(i santi non sono dei manichini, né, tanto meno, delle persone
che indossano abiti di carta o di velluto) nella sua vera presenza
verginale e martiriale.
Le ossa sono le componenti essenziali del suo corpo che si è offerto
a Dio ed ha portato a Dio non solo i parenti più stretti, ma anche
i suoi persecutori.
Per questo la testimonianza di Dorotea resta urgente ed attuale!
Per onorare degnamente la nuova sistemazione della nostra santa
abbiamo invitato il maestro Silvio Amelio, noto scultore a livello
internazionale - sono sue le opere di marmo nella basilica inferiore
e le sculture di bronzo nella basilica superiore di san Francesco
in Assisi- e già autore dell’altorilievo posto a destra della facciata
di santa Dorotea, a scolpire una barca contenente una unica
ricchezza: le reliquie della santa di Cappadocia. La palma del
martirio sulla prua, apre la strada del mare fino a raggiungere la
meta. La scritta in latino: ci ricorda
chi riposa in quest’urma che ha la forma evangelica della barca.
Come i pescatori di Galilea, anche Dorotea, continua a portare
oggi, dovunque, il suo messaggio martiriale: .
Gianfranco Grieco
Giornalista e scrittore
Capo Ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia

Preghiera a santa Dorotea
Gloriosa Vergine santa Dorotea,
che conservasti con ogni cura il
giglio della purezza, ottienici dalla
bontà del Signore di custodire
integra nel nostro cuore la virtù
della castità per possedere con te
la gloria del Paradiso.
Gloria al Padre
Santa Dorotea, che con l’esempio
e la parola hai convertito al
Vangelo le tue sorelle, impetra
per noi la grazia di diventare
messaggeri della Parola di Dio,
capaci di donarla con amore ai
nostri fratelli, per condurli sulla
strada della giustizia e della
santità.
Gloria al Padre
Gloriosa Martire santa Dorotea,
che dal Cielo mandasti un
cesto colmo di frutta e di fiori
al tuo persecutore Teofilo ed
egli, sperimentando nell’intimo
dell’anima la tua bontà e la tua
gioia, si convertì al Cristianesimo,
ottienici la grazia di vivere
fedelmente il nostro Battesimo, di
testimoniare a tutti la nostra fede
e portare così il nostro contributo
per realizzare sulla terra la pace
e l’ amore.
Gloria al Padre
Prega per noi santa Dorotea. Affinché
siamo fatti degni delle promesse di
Cristo.
PREGHIAMO : O Dio, che
allieti la tua Chiesa nel ricordo di
santa Dorotea, Vergine e Martire,
per la sua
intercessione
ed il suo
e s e m p i o
concedi anche
a noi fortezza
e purità di
spirito per
seguire Cristo
sulla via della
Croce. Per
Cristo Nostro
S i g n o r e .
Amen.

INDICE
1. In compagnia della giovane martire - Card. José Saraiva Martíns, Prefetto emerito della
Congregazione delle Cause dei Santi
2. Un altro significativo traguardo - Padre Umberto Fanfarillo, parroco
3. Ricognizione e conservazione dei resti mortali di santa Dorotea - Prof. Nazzareno
Gabrielli, biochimico, perito anatomico del tribunale diocesano di Roma
4. Analisi antropologica del materiale osteologico - Prof. ri Renato Grilletto e Rosa Boano
5. Dorotea 2011-2012: pagine di cronaca che ci appartengono – Padre Gianfranco Grieco,
giornalista e scrittore, Capo Ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia
6. Preghiera a santa Dorotea.
ROMA, 6 FEBBRAIO 2012
Parrocchia Santa Dorotea
Frati Minori Conventuali
Via S. Dorotea, 23 - 00153 Roma - Tel. 06 58 06 205
Contatti: fraumberto@tiscali.it - www.parrocchiasantadorotea.com

Urna in bronzo. La barca con le reliquie di santa Dorotea, vergine e martire.
Silvio Amelio, scultore.