Campini, i vigili traslocano. Adesso il centro sportivo - Il Reporter
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24 Giugno 2009<br />
abracadabra<br />
ESIBIZIONI. È entrato in vigore un “Disciplinare dell’arte di strada” per <strong>il</strong> <strong>centro</strong> storico<br />
Ora anche i maghi hanno regole nuove<br />
Mimi, clown, astrologi e giocolieri devono rispettare<br />
alcune norme nello svolgimento delle loro attività.<br />
La volontà di regolamentare le performance era nata dalla<br />
richiesta dei cittadini che, in alcune occasioni, erano stati<br />
disturbati dal volume troppo alto o dagli orari degli spettacoli<br />
Gaia Grassi<br />
signori venghino” nel<br />
<strong>centro</strong> storico di Firenze, dove<br />
maghi, mimi e musicisti, clown,<br />
“Venghino,<br />
astrologi e giocolieri spargeran-<br />
no un pizzico di magia sulle vostre passeggiate. Non<br />
solo magia, però: ci sono volute infatti anche un po’<br />
di regole per conferire la dignità necessaria a queste<br />
esibizioni. Per questo motivo si è reso indispensab<strong>il</strong>e<br />
un nuovo “Disciplinare dell’arte di strada”, che è entrato<br />
in vigore lo scorso apr<strong>il</strong>e grazie alla collaborazione<br />
dell’assessore alle attività produttive, S<strong>il</strong>vano<br />
Gori, con le associazioni di artisti stanziali di Firenze,<br />
la Aias e la Openart. La volontà di defi nire alcune<br />
regole è nata dalla richiesta dei cittadini del <strong>centro</strong><br />
storico che, a volte, sono stati disturbati dal volume<br />
troppo alto delle performance dei musicisti protrat-<br />
te sino a tarda notte. “L’idea<br />
che ci è sembrata più concreta<br />
per conoscere e risolvere i<br />
problemi più pregnanti legati<br />
all’attività dell’arte di strada<br />
– spiega l’assessore S<strong>il</strong>vano<br />
Gori - è stata quella di creare<br />
un percorso e un dialogo con gli stessi artisti”. Continua<br />
l’assessore: “Questo ci ha portato al disciplinare<br />
perché, meglio di un regolamento, può fornirci gli<br />
strumenti e le possib<strong>il</strong>ità per risolvere mano mano<br />
le questioni che si presentano. Con un regolamento,<br />
anche i più piccoli particolari diventano farragini e<br />
ingessano la libera attività”. Le novità più importanti<br />
apportate dal Disciplinare sono: le tipologie di attività<br />
consentite e i turni per orari e luoghi che possono<br />
essere occupati. Nel particolare, i luoghi deputati a<br />
queste attività sono sparsi per tutto <strong>il</strong> <strong>centro</strong> storico:<br />
piazzale degli Uffi zi, Ponte Vecchio, piazza Santa<br />
Croce, piazza Santa Maria Novella, piazzale Mi-<br />
Le novità più importanti<br />
riguardano le tipologie<br />
di attività consentite<br />
e i turni per orari e luoghi<br />
chelangelo, piazza della Repubblica, via Lamberti,<br />
via degli Speziali, via Calimala, via Calzaiuoli, via<br />
Roma, via Santa Margherita, piazza delle Belle Arti,<br />
mercato di San Lorenzo. Siti più o meno in vista, ma<br />
questo aspetto, lungi dall’essere un problema, aveva<br />
già trovato una soluzione. Infatti alcuni mimi, clown<br />
e saltimbanchi nel tempo si erano “affezionati” ad<br />
alcuni luoghi, non necessariamente più strategici, anche<br />
grazie a un pubblico che li segue puntualmente.<br />
“Anche da parte nostra stava nascendo l’esigenza di<br />
creare delle regole – spiega Luigi Benassai, in arte<br />
Grey, mimo e presidente dell’associazione Openart -<br />
soprattutto perché abbiamo bisogno di essere riconosciuti<br />
dal Comune per prevenire quelle situazioni in<br />
cui i <strong>vig<strong>il</strong>i</strong>, durante una esibizione, ci mandano via.<br />
Questo disciplinare viene incontro anche ai nostri<br />
bisogni, ci sentiamo tutelati e<br />
<strong>il</strong> nostro pubblico può seguirci<br />
con regolarità e senza incidenti<br />
di percorso. Abbiamo conquistato<br />
un po’ di dignità. Anche<br />
da parte nostra c’è molto rispetto<br />
nei confronti delle regole<br />
– continua a spiegare Benassai - ma anche verso la<br />
nostra stessa attività: siamo dei veri artisti e questo è<br />
<strong>il</strong> presupposto per far parte dell’associazione di cui<br />
sono <strong>il</strong> presidente.” Altro aspetto regolamentato dal<br />
Disciplinare è <strong>il</strong> divieto di produrre opere artigianali<br />
da vendere al pubblico. Dietro libera offerta è<br />
però permesso lo scambio con materiale audio-video<br />
o “servizi” da parte dei cartomanti. Anche l’attività<br />
degli astrologi rientra nel Disciplinare, lasciando a<br />
quest’ultimi la libertà di operare dalle 20 alle 23 tra<br />
piazza San Lorenzo, via Vacchereccia, via Orsanmichele,<br />
via de’ Lamberti, via dei Tavolini, via del Corso,<br />
via delle Oche e via Tosinghi.<br />
IL CASO. Risolta la questione dei tavolini all’aperto<br />
E in Sant’Ambrogio<br />
è arrivata l’estate<br />
arrivata l’estate e rispuntano i<br />
É tavolini nelle piazze. Questione,<br />
quella dei tavolini all’aperto, a volte<br />
spinosa, che in alcuni casi ha portato<br />
i gestori di bar e locali a un vero e<br />
proprio braccio di ferro con l’amministrazione<br />
comunale. Anche l’estate<br />
scorsa ci furono delle limitazioni, che<br />
portarono a polemiche e malumori nei<br />
gestori e nei frequentatori dei locali.<br />
L’intento di Palazzo Vecchio è stato<br />
quello di evitare schiamazzi e rumori<br />
notturni che potessero creare disturbo<br />
ai residenti nelle immediate vicinanze<br />
dei dehors. Fra i gestori che sono riusciti<br />
a trovare una soluzione per poter<br />
lasciare i tavolini fuori dal proprio<br />
locale c’è anche <strong>il</strong> proprietario del<br />
Caffè Sant’Ambrogio, nell’omonima<br />
piazza. “Alla fi ne è intervenuto <strong>il</strong><br />
presidente<br />
del consigliocomunale<br />
Eros<br />
Cruccolini<br />
– racconta<br />
Alessandro<br />
Galeisoltani - gli ho portato più di<br />
2.000 fi rme che avevo raccolto fra i<br />
cittadini, i frequentatori del locale e i<br />
residenti della zona che hanno deciso<br />
di darmi la loro solidarietà. A febbraio<br />
siamo così arrivati a un compromesso:<br />
anticipiamo la chiusura del locale di<br />
mezz’ora, prima chiudevamo all’una<br />
e ora a mezzanotte e mezza, e ci siamo<br />
impegnati a controllare noi stessi<br />
l’area antistante per evitare schiamazzi<br />
e fenomeni di disturbo, e per ora<br />
ci stiamo riuscendo. I tavolini – con-<br />
tinua - sono fuori da qualche mese, e<br />
fi nora non abbiamo avuto problemi.<br />
Dopo <strong>il</strong> provvedimento dell’assessore<br />
Graziano Cioni quasi tutti i locali<br />
si stanno attivando in questo senso.<br />
La nostra esperienza è stata un modo<br />
per smuovere le acque, alla fi ne è andato<br />
tutto per <strong>il</strong> meglio”. Dopo mesi<br />
di incontri e discussioni, dunque pace<br />
fatta tra amministrazione comunale e<br />
una parte della vita notturna, almeno<br />
in piazza Sant’Ambrogio. Tutto era<br />
cominciato più di un anno fa, quando<br />
piazza Sant’Ambrogio fu riqualifi cata<br />
con <strong>il</strong> rifacimento di tutta la pavimentazione.<br />
I lavori durarono più tempo<br />
del previsto, e non solo c’era incertezza<br />
sulla sorte dei tavolini, ma anche su<br />
quella dell’edicola e della bancarella<br />
ambulante. Lo scorso luglio, anche se<br />
i lavori non<br />
erano ancora<br />
terminati,<br />
Galeisoltani<br />
presentò<br />
richiesta al<br />
Comune<br />
per l’ut<strong>il</strong>izzo di uno spazio all’aperto,<br />
e la sua domanda fu accolta. Ma, nei<br />
primi giorni di settembre, era stato<br />
avvertito via posta della sospensione<br />
del suo permesso, fi no a che non fosse<br />
stato deciso <strong>il</strong> nuovo assetto dell’arredo<br />
urbano. Da lì l’idea di una raccolta<br />
fi rme per una petizione da portare in<br />
consiglio comunale. Obiettivo raggiunto:<br />
<strong>il</strong> numero necessario di fi rme<br />
viene raccolto, e <strong>il</strong> nove dicembre<br />
Da qualche mese l’area<br />
è tornata al ‘ vecchio’ assetto.<br />
La vicenda era iniziata<br />
più di un anno fa<br />
vengono portate da Galeisoltani a Palazzo<br />
Vecchio.<br />
/F.M.