VERBALE n

sancisce l’autonomia dell’università in materia di dottorati - una Commissione istruttoria con lo specifico compito di formulare il
Regolamento dei dottorati. Essa era formata inizialmente da pochi componenti. Nel maggio ’98 (ciclo XIV) la Commissione, che si
è trovata ad esaminare tutte le domande de “La Sapienza”, è stata integrata con numerosi componenti ed è rimasta, a parte
alcuni avvicendamenti, immutata nel tempo. Essa è composta dai professori: Alhaique (farmacia), Barbera (architettura A), Biagini
(lettere), Bruno (statistica), Brunori (scienze biochimiche), Cannavò (sociologia), Cassandro (fisica), Cassetti (architettura B),
Gulino (medicina e chirurgia), Melchionni (economia), Renzi (psicologia), Romano (giurisprudenza), Sestieri (ingegneria), Silva
(statistica), Zanghì (scienze politiche) e drssa. Natale (Rip. IV).
La funzionalità della Commissione è esemplare ed è forte la maggioranza di componenti, anche di spicco, con esperienza in
attività di ricerca e valutazioni di progetti. La Commissione dal 1998 ha istaurato, motu proprio, la prassi di stilare una proposta
di attivazione di dottorati da sottoporre al Rettore che, a Sua volta, la porta in SA. Sino ad ora i lavori della Commissione sono
sempre stati accolti con grandissima soddisfazione.
Il dottorato viene finanziato in parte dal ministero in parte dall’Ateneo. Il finanziamento del Ministero, negli ultimi anni, è stato
assegnato secondo alcuni parametri suggeriti dal Comitato nazionale di Valutazione e, la maggior parte delle volte, recepiti dal
Ministero. Nel panorama nazionale dei dottorati il finanziamento de “La Sapienza” è molto significativo (460 borse l’anno con la
messa a concorso di 920 posti). La Commissione si è posta degli obiettivi di razionalizzazione e, dopo un primo lavoro di
sfoltimento, si è puntato sulla non sovrapposizione e sulla semplificazione dei corsi lavoro che ha avuto come diretta
conseguenza il decremento del numero dei dottorati da 162 a 146 circa.
Rispetto alle aree CUN la distribuzione dei dottorati ha la seguente configurazione:
scienze matematiche e informatica: 5 dottorati
scienze fisiche: 3 ٭ scienze chimiche: 3 ٭ scienze della terra: 1 ٭ scienze biologiche: 11 ٭ scienze mediche: 28 ٭ scienze agrarie:
0٭ ingegneria civile e architettura: 13 ٭ ingegneria industriale e dell’informazione: 15 ٭ scienze delle antichità filologico-letterarie,
storiche ed artistiche: 10 ٭ scienze storico-filosofiche, pedagogiche e psicologiche: 15 ٭ scienze giuridiche: 14 ٭ scienze
economiche e statistiche: 10 ٭ scienze politiche e sociali: 8.
La distribuzione delle borse è proporzionale al numero dei dottorati tranne in due casi: scienze giuridiche e scienze delle antichità
filologico-letterarie, storiche ed artistiche. Si è riusciti anche ad eliminare la tendenza alla frammentazione dei dottorati come
conseguenza della divisione delle facoltà. E’ opportuno, a Suo giudizio, fornire all’Ateneo un’adeguata informazione sulle
caratteristiche positive e la ricchezza culturale del dottorato ne “La Sapienza”.
Dopo un breve scambio di vedute la Giunta ringrazia il prof. Silva e Gli propone di tornare ad incontrarsi per discutere più
puntualmente alcuni aspetti del dottorato e in particolare la composizione della Commissione dottorati, e l’ipotesi di sottoporre al
Collegio, prima che al SA, la relazione della Commissione dottorati.
Ad una risposta positiva del prof. Silva, la Giunta approva all’unanimità.
Alle ore 13,15 esce il prof. Silva.
5. Varie ed eventuali.
Non vi sono al punto 5 argomenti in discussione.
La seduta è tolta alle ore 13,20.
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
Emanuela Gloriani Mario Docci