sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica
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Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi<br />
ralmente terapia anticoagulante orale a<br />
tempo illimitato, occorre sospendere il<br />
dicumarolico al momento del test di gravidanza<br />
positivo a causa degli effetti teratogeni<br />
dell’anticoagulante orale e sostituirlo<br />
con una EBPM o eparina non frazionata. La<br />
profilassi antitrombotica raccomandata in<br />
gravidanza in donne con anticorpi antifosfolipidi<br />
e pregressi episodi di trombosi<br />
prevede delle dosi terapeutiche di EBPM o<br />
eparina non frazionata, vale a dire atte a<br />
mantenere una anticoagulazione piena. 19<br />
Al contrario, donne con anticorpi antifosfolipidi<br />
ma senza pregressi episodi trombotici<br />
ricevono dosi di eparina inferiori (di<br />
sola profilassi), oppure viene attuata una<br />
sola sorveglianza clinica. 19<br />
Non vi sono solidi dati scientifici <strong>sul</strong>la<br />
strategia ottimale da adottare in gravidanza<br />
in donne con trombofilia e senza storia personale<br />
di TEV. La stima del rischio di un primo<br />
episodio di TEV in gravidanza è alta in<br />
termini relativi in donne con anticorpi antifosfolipidi,<br />
deficit di antitrombina, omozigosi<br />
per il fattore V Leiden o anomalie<br />
trombofiliche combinate, ma bassa in termini<br />
assoluti. Esiste un consenso <strong>sul</strong>la<br />
necessità di una profilassi antitrombotica<br />
(con EBPM, o eparina non frazionata, o<br />
anticoagulanti orali) nelle prime 4-6 settimane<br />
dopo il parto, dal momento che il<br />
rischio di TEV è più elevato nel puerperio<br />
che durante tutta la gestazione. 20 Vi sono<br />
due possibili atteggiamenti: o la donna non<br />
riceve alcuna profilassi farmacologia<br />
(approccio osservazionale), oppure esegue<br />
una profilassi durante tutta la gestazione.<br />
L’approccio osservazionale deve includere<br />
una adeguata informazione alla donna in<br />
gravidanza in merito alla necessità di rivolgersi<br />
ad un centro specialistico in caso di<br />
sintomi sospetti per TEV. A tutt’oggi l’approccio<br />
osservazionale è arbitrariamente<br />
riservato a donne asintomatiche portatrici<br />
di quelle cause di trombofilia che si associano<br />
ad un rischio di TEV relativamente<br />
basso, quali l’eterozigosi per il fattore V Leiden<br />
o la mutazione della protrombina e il<br />
deficit di proteina S. 21 Al contrario la profilassi<br />
anticoagulante viene comunemente<br />
impiegata durante la gravidanza in donne<br />
portatrici di un rischio più elevato, come<br />
ad esempio quelle con anticorpi anti-fosfolipidi<br />
22 e quelle con deficit di antitrombina<br />
o proteina C, omozigosi per il fattore V Leiden<br />
o anomalie trombofiliche associate. 19<br />
Se vengono utilizzate EBPM, la donna va<br />
tranquillizzata <strong>sul</strong>la sicurezza per il feto<br />
(non passano la barriera placentare), ma<br />
monitorata per la remota possibilità di<br />
insorgenza di piastrinopenia indotta da<br />
eparina, oltre che ben istruita <strong>sul</strong>le modalità<br />
di autosomministrazione sottocutanea<br />
del farmaco e delle possibili reazioni locali<br />
(ecchimosi, rash).<br />
PROFILASSI DELLE COMPLICANZE<br />
OSTETRICHE<br />
La prima descrizione <strong>sul</strong>l’associazione fra<br />
trombofilia e complicanze ostetriche (morte<br />
endouterina fetale e pre-eclampsia)<br />
riguarda gli anticorpi anti-fosfolipidi. Questa<br />
causa acquisita di trombofilia è quella<br />
maggiormente indagata in rapporto alle<br />
complicanze ostetriche. Al momento attuale<br />
il trattamento d’elezione in donne con<br />
anticorpi anti-fosfolipidi, aborti ripetuti e<br />
storia personale di trombosi negativa è la<br />
combinazione di aspirina ed eparina, che<br />
pare garantire una maggiore probabilità di<br />
condurre a termine una gravidanza. E’ possibile<br />
che studi futuri rafforzino l’impressione<br />
che l’uso dell’eparina possa essere<br />
limitato al primo trimestre di gestazione in<br />
donne con aborti nel primo trimestre.<br />
L’evidente difficoltà di condurre studi<br />
prospettici in doppio cieco in gravidanza fa<br />
sì che la maggior parte delle indagini pubblicate<br />
abbiano un basso livello di evidenza.<br />
Pertanto la maggior parte delle raccomandazioni<br />
sono di grado C e derivano da<br />
consenso di esperti.<br />
Bibliografia<br />
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management of venous thromboembolism during<br />
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haematologica vol. 88[supplement 18]: December 2003