sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica
sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica
sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
40<br />
Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi<br />
Per quanto riguarda la chirurgia laparoscopica,<br />
è difficile dare indicazioni attendibili<br />
per la scarsità dei trials effettuati.<br />
Alcuni studi hanno evidenziato una elevata<br />
incidenza di complicanze tromboemboliche<br />
sia dopo interventi di surrenectomia<br />
che dopo interventi di colecistectomia 85,86<br />
per cui appare prudente considerare tali<br />
interventi a rischio moderato, specialmente<br />
in caso di fattori di rischio individuale<br />
associati (obesità, impiego di estrogeni,<br />
ecc).<br />
Vanno considerati in linea di massima a<br />
basso rischio, e quindi senza necessità di<br />
profilassi antitrombotica, gli interventi eseguiti<br />
in regime di Day-Surgery, quali gli<br />
interventi di ernioplastica inguinale eseguiti<br />
in anestesia locale con applicazione<br />
di retina contentiva secondo Lichtenstein,<br />
o le safenectomie, salvo che il paziente<br />
abbia importanti fattori individuali di<br />
rischio (pregresso TEV o trombofilia, obesità,<br />
ecc).<br />
Le considerazioni espresse per la chirurgia<br />
generale valgono anche per la chirurgia<br />
ginecologica, che ha una trialistica specifica<br />
modesta per numero e qualità, a parte<br />
lo studio Enoxacan che ha riguardato<br />
pazienti oncologiche, 87 dimostrando equivalenza<br />
quanto ad efficacia e sicurezza tra<br />
enoxaparina 4000 U s.c. una volta al dì ed<br />
eparina 5000 U ogni 8 ore. Vanno probabilmente<br />
considerati a basso rischio gli<br />
interventi laparoscopici per patologie benigne<br />
in donne di età < 40 anni, e a rischio<br />
moderato quelli effettuati su pazienti di età<br />
compresa tra 40 e 60. In questi ultimi possono<br />
essere raccomandate le calze elastiche<br />
a compressione graduata, associate a<br />
EBPM a dosi basse se sono presenti fattori<br />
individuali di rischio. A rischio alto, o molto<br />
alto a seconda dei casi vanno considerati<br />
gli interventi laparotomici per patologia<br />
neoplastica.<br />
Anche per la chirurgia urologica gli studi<br />
di tromboprofilassi sono relativamente<br />
pochi. Vengono comunque considerati a<br />
basso rischio gli interventi di prostatectomia<br />
transuretrale, per cui la profilassi farmacologica<br />
non appare indicata, anche per<br />
il rischio di emorragie: la mobilizzazione<br />
precoce post-operatoria rappresenta in<br />
questi pazienti l’unica procedura raccomandata<br />
2 e questo vale anche per gli interventi<br />
effettuati in cistoscopia. Una profilassi<br />
con EBD o con EBPM è invece raccomandata<br />
per gli interventi di nefrectomia,<br />
cistectomia o prostatectomia laparotomica,<br />
semplice o radicale.<br />
CHIRURGIA ORTOPEDICA<br />
CHIRURGIA ORTOPEDICA MAGGIORE<br />
La chirurgia ortopedica maggiore degli<br />
arti inferiori è stata oggetto di numerosi<br />
studi controllati che hanno evidenziato una<br />
elevata incidenza di TVP post-operatorie,<br />
in particolare dopo interventi di artroprotesi<br />
d’anca e di ginocchio, e dopo interventi<br />
di osteosintesi per frattura di femore.<br />
La Tabella 5.8 riporta i dati cumulativi<br />
riguardanti TVP totali, TVP prossimali, EP<br />
totali e EP fatali, in assenza di profilassi antitrombotica.<br />
2<br />
Occorre dire tuttavia che a queste altissime<br />
percentuali di TVP asintomatiche<br />
riscontrate con le procedure di screening<br />
(in genere utilizzando la flebografia bilaterale<br />
degli arti inferiori) non corrisponde<br />
una paragonabile incidenza di trombosi sintomatiche,<br />
come ri<strong>sul</strong>ta dagli studi epidemiologici<br />
e dalla clinica. Per esempio, in<br />
una coorte di 1162 pazienti consecutivi<br />
operati di artroprotesi d’anca e nei quali l’unica<br />
forma di profilassi era l’impiego delle<br />
calze elastiche, la frequenza cumulativa di<br />
TEV a 6 mesi fu del 3.4%. Una EP fu riscontrata<br />
nel 1.6% dei casi, e ri<strong>sul</strong>tò fatale nello<br />
0.3% dei pazienti. TVP furono diagnosticate<br />
nell’1.9%. 88 Analogamente, un altro studio<br />
89 ha mostrato che tra i pazienti sottoposti<br />
ad intervento di artroprotesi di ginocchio<br />
che ricevevano una profilassi antitrombotica<br />
con le sole calze elastiche, l’incidenza<br />
cumulativa di EP a 3 mesi era pari<br />
all’1.5% (0.2% fatale). L’incidenza di EP fatale<br />
tuttavia non è trascurabile: nello studio di<br />
Hunter e Frostick 90 su 908 pazienti ortopedici<br />
trattati con eparina o EBPM, (tra cui<br />
302 artroprotesi d’anca, 224 artroprotesi di<br />
ginocchio e 365 fratture di femore), 5<br />
pazienti, tutti operati d’artroprotesi d’anca,<br />
morirono nel primo mese per EP.<br />
E’ vero quindi che la grande maggioranza<br />
delle TVP postoperatorie non dà seri<br />
problemi clinici, tuttavia l’EP non è un<br />
evento raro e inoltre a distanza di tempo<br />
haematologica vol. 88[supplement 18]: December 2003