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sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica

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Linee Guida per la Diagnosi, la Profilassi e la Terapia del Tromboembolismo Venoso 33<br />

• Eparine a basso peso molecolare<br />

(EBPM)<br />

• Eparinoidi (Dermatansolfato, Danaparoid)<br />

• Antitrombinici (Irudina, Melagatran)<br />

• Fondaparinux<br />

• Anticoagulanti orali<br />

I farmaci antiaggreganti piastrinici e in<br />

particolare l’aspirina non sono raccomandati<br />

per la profilassi del TEV postoperatorio<br />

in quanto poco efficaci. Se si sceglie una<br />

profilassi farmacologica occorre considerare<br />

attentamente le controindicazioni e<br />

programmare gli opportuni esami di laboratorio<br />

se indicati.<br />

Dato il rischio veramente esiguo di TEV,<br />

i bambini non necessitano di profilassi antitrombotica,<br />

se non in casi eccezionali.<br />

EPARINA NON FRAZIONATA<br />

L’eparina è un glicosaminoglicano estratto<br />

dalla mucosa intestinale suina, contenente<br />

una miscela eterogenea di polisaccaridi<br />

solforati con peso molecolare (p.m.)<br />

variante da 5.000 a 30.000 Daltons (p.m.<br />

medio pari a circa 15.000 Da). Il suo effetto<br />

anticoagulante è mediato dall’antitrombina<br />

e la sua somministrazione a basse dosi<br />

si è dimostrata da tempo efficace e sicura<br />

nella prevenzione del TEV. 3-6 Gli schemi<br />

posologici più utilizzati sono 5000 U (0,2<br />

mL nelle preparazioni concentrate di uso<br />

corrente) ogni 12 ore per via sottocutanea,<br />

oppure 5000 U ogni 8 ore, sempre per via<br />

s.c., iniziando in genere due-tre ore prima<br />

dell’intervento. Le 3 dosi quotidiane vengono<br />

preferite nella profilassi di pazienti a<br />

rischio tromboembolico relativamente elevato,<br />

anche se non esistono studi che dimostrino<br />

una maggiore efficacia di questo<br />

dosaggio. L’EBD si è dimostrata in grado di<br />

ridurre significativamente l’incidenza di<br />

TEV in chirurgia generale e in chirurgia<br />

ginecologica, mentre in chirurgia ortopedica<br />

maggiore si è dimostrata poco efficace,<br />

tanto che è stato proposto uno schema<br />

a dosi aggiustate, 7 che non ha trovato vasta<br />

applicazione clinica per la complessità della<br />

procedura. In effetti in chirurgia ortopedica<br />

maggiore è senz’altro preferibile l’utilizzazione<br />

dell’ EBPM, che oltre ad essere<br />

più efficace dell’eparina non frazionata,<br />

ri<strong>sul</strong>ta anche più vantaggiosa considerando<br />

il rapporto costo-benefici. 8<br />

La metanalisi di Collins et al., che ha analizzato<br />

i ri<strong>sul</strong>tati di più di 70 trials clinici<br />

randomizzati <strong>sul</strong>la profilassi antitrombotica<br />

post-operatoria, ha dimostrato che l’EBD<br />

aumentava del 50-70% il rischio di un<br />

eccessivo sanguinamento intraoperatorio<br />

o di ricevere emotrasfusioni, anche se il<br />

rischio assoluto restava assai basso (circa il<br />

2%). Tuttavia negli studi che riguardavano<br />

interventi chirurgici ad alto rischio emorragico,<br />

l’aumento delle emorragie pari a<br />

circa il 66% riscontrato nei pazienti trattati<br />

significava un eccesso assoluto di complicanze<br />

emorragiche pari al 10% dei<br />

pazienti in profilassi eparinica. Un aumento<br />

paragonabile del rischio emorragico era<br />

riportato nei trials condotti in chirurgia<br />

generale e ortopedica, mentre aumenti<br />

maggiori erano riscontrati in chirurgia urologica.<br />

L’EBD viene somministrata abitualmente<br />

per 5-7 giorni nei pazienti sottoposti<br />

ad intervento di chirurgia generale<br />

decorso senza particolari complicazioni,<br />

mentre in caso di allettamento prolungato<br />

è consigliabile proseguire per 2 o più settimane.<br />

Ogniqualvolta venga prescritta<br />

eparina per periodi superiori a 5 giorni<br />

occorre considerare la possibilità di una<br />

piastrinopenia da eparina e monitorare<br />

opportunamente la conta piastrinica (vedi<br />

oltre).<br />

EPARINE A BASSO PESO MOLECOLARE<br />

Le EBPM sono glicosaminoglicani prodotti<br />

per degradazione chimica o enzimatica<br />

dell’eparina e le frazioni che sono state<br />

sviluppate commercialmente hanno un<br />

p.m. medio compreso tra 4000 e 6500 Daltons.<br />

Come l’eparina esercitano la loro<br />

azione antitrombotica indirettamente,<br />

mediante attivazione dell’antitrombina: tuttavia<br />

non tutte le molecole di eparina (frazionata<br />

o non) sono in grado di attivare<br />

l’antitrombina, ma soltanto quelle che contengono<br />

una specifica sequenza pentasaccaridica,<br />

presente in circa un terzo delle<br />

molecole di eparina e nel 15-25% delle<br />

molecole delle EBPM. 9 Dopo interazione<br />

con il pentasaccaride, l’antitrombina va<br />

incontro ad una modificazione conformazionale<br />

della molecola che genera un incre-<br />

haematologica vol. 88[supplement 18]: December 2003

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