24.05.2015 Views

sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica

sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica

sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

30<br />

Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi<br />

LO STUDIO DELLA TROMBOFILIA<br />

raphy of the leg veins in patients with clinically suspected<br />

pulmonary embolism: is a more extensive<br />

assessment of compressibility useful? Thromb<br />

Haemost 2000;84:973-6.<br />

19. Kucher N, Luder CM, Dornhofer T, Windecker S,<br />

Meier B, Hess OM. Novel management strategy for<br />

patients with suspected pulmonary embolism. Eur<br />

Heart J 2003; 24:366-76.<br />

20. Dieter RS, Ernst E, Ende DJet al Diagnostic utility of<br />

cardiac troponin-I levels in patients with suspecetd<br />

pulmonary embolism. Angiology 2002;53:583-5.<br />

21. Stein PD, Goldhaber SZ, Henry JW. Alveolar-arterial<br />

oxygen gradient in the assesment of acute pulmonary<br />

embolism. Chest 1995;107:139-43.<br />

PAZIENTI DA ESAMINARE PER ALTERAZIO-<br />

NI TROMBOFILICHE<br />

I pazienti affetti da tromboembolie venose,<br />

specie se in età giovane, dovrebbero<br />

essere il primario obiettivo di uno screening<br />

trombofilico. 1 Nell’Allegato 1 sono<br />

riportate le condizioni per le quali è consigliabile<br />

eseguire uno screening trombofilico.<br />

Va però precisato che la schematica<br />

lista riportata ha solo valore indicativo, e<br />

che la decisione di procedere o meno all’esecuzione<br />

di indagini deve essere influenzata<br />

dalla valutazione dell’utilità relativa dei<br />

ri<strong>sul</strong>tati per il paziente stesso e per i familiari.<br />

LINEE GUIDA PER L’ESECUZIONE DI TEST<br />

PER LA DIAGNOSI DI TROMBOFILIA<br />

I test per la diagnosi di trombofilia vanno<br />

eseguiti <strong>sul</strong>la base di un protocollo standardizzato<br />

le cui linee fondamentali sono<br />

riportate negli Allegati 2 e 3. Va precisato<br />

che eseguire lo screening per trombofilia<br />

nelle condizioni riportate nella sezione A<br />

dell’Allegato 2 è da sconsigliare per diversi<br />

motivi. Innanzitutto eventuali ri<strong>sul</strong>tati<br />

alterati non potrebbero essere ritenuti<br />

attendibili a causa della grande frequenza<br />

di alterazioni aspecifiche associate alle condizioni<br />

segnalate. Inoltre, l’eventuale<br />

riscontro di alterazioni, invece che facilitare<br />

la condotta terapeutica, potrebbe indurre<br />

facilmente ad errori diagnostici anche<br />

gravi (diagnosticare alterazioni eredofamiliari<br />

inesistenti). Infine, è da considerare<br />

che una tale procedura comporterebbe un<br />

aggravio di spesa del tutto inutile in quanto<br />

i test funzionali dovrebbero in ogni caso<br />

essere ripetuti. In caso di riscontro di alterazione<br />

trombofilica di tipo eredofamiliare<br />

è indicato esaminare i consanguinei del<br />

paziente (iniziando da entrambi i genitori).<br />

E’ comunque consigliabile eseguire, oltre<br />

alla ricerca dell’alterazione presente nel<br />

soggetto probando, anche la ricerca della<br />

mutazione Fattore V Leiden e G20210A della<br />

protrombina, in ragione della possibile<br />

associazione casuale di tali polimorfismi<br />

con l’alterazione trombofilica presente nella<br />

famiglia<br />

haematologica vol. 88[supplement 18]: December 2003

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!