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sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica

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Linee Guida per la Diagnosi, la Profilassi e la Terapia del Tromboembolismo Venoso 13<br />

da e incomprimibile, orientano decisamente<br />

verso la diagnosi di TVAS. Nondimeno,<br />

anche in questo caso il sospetto clinico deve<br />

sempre essere confermato da una indagine<br />

strumentale, prima di iniziare un trattamento.<br />

Va inoltre considerato che alcuni<br />

pazienti con TVAS permangono asintomatici,<br />

e ciò in rapporto al rapido instaurarsi di<br />

circoli collaterali. Anche la presenza di una<br />

sottostante condizione di sindrome dello<br />

stretto toracico richiede una conferma strumentale,<br />

che tuttavia può essere eseguita<br />

solo a trombosi risolta.<br />

Uno studio recente 42 ha confermato che<br />

l’ultrasonografia (nella modalità CUS e ecocolor-Doppler)<br />

costituisce l’esame di prima<br />

scelta. Diversi studi hanno evidenziato elevati<br />

valori di sensibilità e specificità della<br />

metodica (sensibilità 96-100%, specificità<br />

del 93-96%). Il criterio diagnostico principale<br />

è dato dall’incomprimibilità della vena<br />

esaminata; tale manovra può però ri<strong>sul</strong>tare<br />

difficoltosa nel tratto distale delle vene succlavie;<br />

ri<strong>sul</strong>tano allora preziosi segni indiretti<br />

come la visualizzazione del trombo e<br />

l’assenza di segnale Doppler spontaneo e<br />

provocato da manovre di compressione<br />

La flebografia ha ruolo di conferma diagnostica<br />

in caso di reperti dubbi forniti dai<br />

test non invasivi e quando si documenti una<br />

trombosi della vena anonima o della vena<br />

cava superiore, per necessità di dettaglio<br />

anatomico finalizzato ad un planning chirurgico.<br />

Come per gli arti inferiori, anche in questo<br />

distretto molto promettenti sono la<br />

angio-TC spirale e la angio-RM, in grado<br />

anche di determinare la presenza della eventuale<br />

patologia causale (neoplasie, stretto<br />

toracico); non disponiamo di studi di validazione.<br />

La flebografia è particolarmente<br />

indicata nelle rare situazioni trattate con<br />

terapia trombolitica, per monitorare l’effetto<br />

e la completa risoluzione del quadro.<br />

TROMBOSI CAVALE<br />

La trombosi della vena cava inferiore può<br />

costituire il ri<strong>sul</strong>tato dell’estensione prossimale<br />

di trombi inizialmente localizzati lungo<br />

gli assi venosi profondi degli arti inferiori<br />

o delle vene pelviche, oppure essere un<br />

evento autoctono, isolato, in molti casi associato<br />

a patologia neoplastica (tumori retroperitoneali,<br />

in particolare di origine renale).<br />

Sebbene talvolta l’esame clinico possa<br />

ri<strong>sul</strong>tare fuorviante ai fini diagnostici, a causa<br />

della non infrequente asintomaticità o<br />

paucisintomaticità della trombosi, il quadro<br />

clinico è spesso molto suggestivo e caratterizzato,<br />

nelle forme conclamate, dalla presenza<br />

di edema massivo bilaterale degli arti<br />

inferiori, talora accompagnato da edema dei<br />

genitali esterni ed ascite, dolore addominale,<br />

disturbi di minzione e defecazione, contrattura<br />

dello psoas. Raramente la trombosi<br />

può estendersi cranialmente fino ad interessare<br />

l’atrio destro. Possibile, ma raro, il<br />

manifestarsi di una sindrome di Budd-Chiari,<br />

ove ri<strong>sul</strong>ti interessato il segmento cavale<br />

in corrispondenza dello sbocco delle vene<br />

sovraepatiche. Frequente, invece, l’esordio<br />

clinico direttamente con i segni ed i sintomi<br />

di una EP.<br />

La diagnostica strumentale può avvalersi,<br />

in prima istanza, della metodica eco-color-<br />

Doppler, anche se alcuni Autori, hanno sottolineato<br />

una sottostima delle alterazioni<br />

cavali da parte degli esami ultrasonografici.<br />

Criteri fondamentali di diagnosi ultrasonografica<br />

per la TVP cavale sono i seguenti:<br />

1. materiale iperecogeno che occupa interamente<br />

il lume vasale;<br />

2. aumento delle dimensioni e deformazione<br />

del profilo longitudinale e trasversale<br />

del vaso;<br />

3. assenza o riduzione delle velocimetrie<br />

venose;<br />

4. assenza della mobilità spontanea delle<br />

pareti vasali.<br />

Nella maggior parte dei pazienti non è<br />

possibile esercitare una compressione della<br />

vena cava mediante sonda, per cui la noncomprimibilità<br />

del vaso non rappresenta un<br />

criterio diagnostico<br />

Non vi sono, a tuttoggi, dati sufficienti a<br />

sostegno della validazione della metodica<br />

eco-color-Doppler, come mezzo di diagnosi<br />

definitiva.<br />

La cavografia superiore ed inferiore rappresentano<br />

anche le fasi finali delle flebografie<br />

degli arti: se condotte con sufficiente<br />

quantità di mezzo di contrasto, queste consentono<br />

una buona opacizzazione della<br />

vena cava superiore ed inferiore.<br />

La TC spirale con mezzo di contrasto<br />

haematologica vol. 88[supplement 18]: December 2003

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