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sul tromboembolismo venoso - Supplements - Haematologica

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4<br />

Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi<br />

clinica in quanto è noto che le complicanze<br />

emboliche di rilevanza clinica sono<br />

sostenute nella grande maggioranza dei<br />

casi da TVP prossimali e solo raramente da<br />

quelle distali. Queste ultime possono<br />

diventare fonte di emboli quando risalgono<br />

fino ad interessare la poplitea. Studi relativi<br />

alla storia naturale delle TVP distali hanno<br />

dimostrato che una estensione prossimale<br />

si verifica nel 20-25% dei casi non trattati<br />

con eparina, mentre questa proporzione<br />

scende al 10% nei casi trattati, ed in<br />

genere avviene entro 7 giorni dalla comparsa<br />

dei primi sintomi. Per questi motivi<br />

l’immediata anticoagulazione è da considerare<br />

indispensabile nelle TVP prossimali,<br />

ma non in quelle distali, per le quali il<br />

comportamento consigliato è quello di riesaminare<br />

dopo qualche giorno (in genere<br />

5-7) quei pazienti in cui sia stato possibile<br />

escludere una TVP prossimale ma non una<br />

TVP distale. La rivalutazione a 7 giorni ha<br />

quindi lo scopo di diagnosticare tempestivamente<br />

l’eventuale estensione del trombo<br />

permettendo quindi di iniziare il trattamento<br />

anticoagulante solo in questi casi. 1<br />

Alcuni aspetti sono clinicamente rilevanti<br />

nel guidare l’ iter diagnostico. La TVP<br />

costituisce una malattia seria e potenzialmente<br />

fatale. In assenza di un tempestivo<br />

trattamento anticoagulante e adeguato per<br />

intensità e durata, la embolia polmonare<br />

(EP) può verificarsi anche nel 50% dei casi<br />

nell’arco di 3 mesi. Si ha un’elevata tendenza<br />

alla recidiva di TVP, con ulteriore<br />

rischio di EP e accentuazione dei disturbi<br />

a distanza. 2,3 Inoltre, superata la fase acuta<br />

compare con estrema frequenza la cosiddetta<br />

"sindrome post-trombotica", affezione<br />

talvolta altamente invalidante, caratterizzata<br />

da dolore, edema cronico, distrofia<br />

e discromia cutanea e dalla frequente insorgenza<br />

di ulcere trofiche croniche.<br />

NOTE EPIDEMIOLOGICHE E INAFFIDABILITÀ<br />

DELLA DIAGNOSI CLINICA<br />

Sono numerosi i soggetti che sviluppano<br />

segni e sintomi ascrivibili alla presenza di<br />

una TVP: l’incidenza annuale nella popolazione<br />

generale è stimata intorno al 1-2 per<br />

1000 abitanti. I segni/sintomi clinici della<br />

TVP degli arti inferiori sono molteplici<br />

(dolore spontaneo o provocato dallo stiramento<br />

dei muscoli, rossore, cianosi,<br />

aumento della temperatura cutanea, crampi,<br />

aumento delle dimensioni dell’arto, edema<br />

franco, sviluppo di circoli collaterali,<br />

phlegmasia alba dolens). Bisogna però sottolineare<br />

che la grande maggioranza di<br />

coloro che presentano tali sintomi e segni<br />

non ha una TVP ma è affetta da alterazioni<br />

muscolo-scheletriche o cutanee i cui sintomi<br />

sono simili a quelli della TVP. I pazienti<br />

con sintomi analoghi a quelli di una TVP<br />

e negativi al controllo strumentale di conferma<br />

possono essere affetti da:<br />

• Patologie muscolari ed articolari (ginocchio)<br />

• Rottura di cisti di Baker<br />

• Ematomi<br />

• Linfangiti e celluliti<br />

• Reflusso <strong>venoso</strong><br />

• Trombosi venosa superficiale<br />

• Sindrome post-trombotica<br />

La sintomatologia della TVP è, tuttavia,<br />

incostante e, quando presente, è quanto<br />

mai aspecifica e variabile. Ai fini della diagnosi<br />

è importante tenere presente che:<br />

1) il 70-75% dei soggetti ambulatoriali<br />

con segni e sintomi clinici indicativi di TVP<br />

ri<strong>sul</strong>ta essere negativo ad un successivo<br />

controllo strumentale di conferma 4 mentre,<br />

per contro, almeno il 30-50% delle TVP<br />

ri<strong>sul</strong>ta avere un decorso asintomatico. La<br />

percentuale dei soggetti con TVP asintomatica<br />

è peraltro notevolmente più alta<br />

nella popolazione ospedaliera ed altissima<br />

nella popolazione chirurgica (il 90-95% delle<br />

TVP post-operatorie sono asintomatiche);<br />

2) la gravità della sintomatologia non è<br />

sempre correlabile con la estensione della<br />

trombosi: estese TVP possono decorrere in<br />

modo del tutto asintomatico o con sintomatologia<br />

localizzata al solo polpaccio;<br />

TVP poplitee possono associarsi ad una sintomatologia<br />

interessante tutto l’arto.<br />

Da quanto detto sopra si evince chiaramente<br />

che per una conferma della presenza<br />

di TVP, o per una sua esclusione, non ci<br />

si può basare solo su una diagnosi clinica,<br />

ma occorre ottenere il riscontro obiettivo<br />

di un esame strumentale. Solo una procedura<br />

diagnostica standardizzata, che utiliz-<br />

haematologica vol. 88[supplement 18]: December 2003

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