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lo ami alla follia. Voglio dire, Lou è l'antitesi di tutto ciò che una volta aveva<br />
veramente importanza per te.»<br />
«Non puoi scartare una persona solo perché non si chiude in una torre<br />
d'avorio a studiare l'arte della Mesopotamia.»<br />
«No, infatti. Ma è così grossolano, così semplicistico, mentre lei è...»<br />
«Lei è cosa? Una psicologa? Bel merito. Non devi idealizzare tutte le<br />
donne che lavorano. Hai notato quella pietruzza che porta al dito? Credi<br />
che se la sia pagata con il suo stipendio di psicologa?»<br />
«Pensi che sia questa la ragione per cui rimane con lui?»<br />
«Judith, è proprio necessario analizzare tutti i rapporti personali di cui ti<br />
capita di sentire parlare? E in pubblico per giunta?»<br />
«La gente mi interessa, che cosa c'è di male? Di che cosa devo parlare,<br />
della bambola che fabbrica Lou? Non ne comprerei una a Kate neanche se<br />
non esistessero altri giocattoli al mondo.»<br />
«E si può sapere perché hai ordinato la torta gelata per dessert?»<br />
«Perché ne avevo voglia.»<br />
«Io ho preso una macedonia di frutta. Eppure non mi sta venendo il doppio<br />
mento.»<br />
«Vorresti insinuare che io invece sono grassa? Non è affatto vero.»<br />
«Fra poco lo sarai, se non stai attenta.»<br />
«Non sono aumentata neanche di un grammo,» mentii.<br />
«Come vuoi, Judith. Ricordati però che le ciccione mi spompano.»<br />
«E a me, invece, i gentiluomini danno la carica.» Mi alzai, riposi il latte<br />
in frigorifero, e uscii dalla cucina senza voltarmi indietro.<br />
Il giorno seguente, però, andai a fare penitenza al club: due ore di ginnastica<br />
e nuoto. Odio quel posto. È il rifugio di quelle donne che dicono<br />
sempre: «Ho bisogno di sentirmi a posto» e «Sto ingrassando» e si guardano<br />
continuamente allo specchio in cerca di inesistenti rotoli di ciccia. Ogni<br />
mattina arrivano al club in drappelli compatti, fanno ginnastica, si abbronzano<br />
sotto le lampade, si rilassano nella sauna. Poi passano un'altra ora a<br />
rifarsi il trucco e ad asciugarsi i capelli.<br />
Per una volta cercai di riconciliarmi con loro, mi tesi e mi contorsi in<br />
mezzo a una ventina di altri corpi, tutti più snelli e più sodi del mio. «Questo<br />
è per l'interno delle cosce, ragazze,» diceva l'istruttore. Dopo l'ultimo,<br />
massacrante esercizio per assottigliare la vita, mi distesi sotto la lampada<br />
per un minuto circa. Mi venne in mente che, prima di acquisire una meravigliosa<br />
abbronzatura dorata, avrebbe potuto venirmi il cancro della pelle