Newsday
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tre, come quella in cui mi assegnavano il premio Pulitzer per la storia e<br />
quella in cui immaginavo i rapporti che avrei avuto con i suoi amici dopo<br />
che lui fosse morto di infarto a quarant'anni.<br />
Quindi non riuscivo a capire come mai Mary Alice si fosse lasciata persuadere<br />
da un estraneo, anche scaltro, a dirgli tutto e a permettergli inoltre<br />
di immortalarla per i posteri. Non si era trattenuta, non aveva serbato niente<br />
per se stessa? Oppure avevo torto ed era meglio invece lasciarsi andare<br />
completamente, e spogliarsi di ogni inibizione sfidando il mondo?<br />
Ci rimuginai su tutto il giorno, ma non approdai a nessuna conclusione.<br />
Quando Kate tornò da scuola le chiesi cosa avevano fatto di bello. «Niente<br />
di speciale. Abbiamo parlato del Giappone,» mi rispose. Anche lei aveva<br />
un suo mondo. Ne sarebbe forse uscita per andare a letto con un ragazzo<br />
durante la prima settimana al Radcliffe o al Brown e dirgli tutto? O sarebbe<br />
rimasta una scheggia del vecchio ceppo, un antiquato avanzo dell'«Era<br />
del Riserbo», una figlia di sua madre?<br />
Alle otto e quarantacinque della mattina dopo, giovedì, mi ero stancata<br />
di pensare da sola. Telefonai a Nancy, la mia ultima ancora di salvezza, e<br />
mi autoinvitai da lei.<br />
«D'accordo. Chiamerò il Tortellino per dirgli di non disturbarsi a passare<br />
da me e magari di scrivere un rapporto sul caso Fleckstein e spedirmelo.<br />
Al giorno d'oggi non vale la pena di fare tanti complimenti.»<br />
«Posso venire domani mattina presto, prima che tu cominci a lavorare?»<br />
«Vieni pure. Dovrei avere qualcosa da raccontarti. Gli ho accennato casualmente<br />
all'omicidio e mi ha detto che nelle ultime due settimane ne ha<br />
sentito parlare tanto che gli esce dalle orecchie. Questa frase va presa alla<br />
lettera, perché, povero tesoro, non possiede un organo chiamato cervello,<br />
che gli permetta di recepire quello che avviene intorno a lui.»<br />
«Non ti dà fastidio il fatto che il Tortellino sia così... così poco dotato intellettualmente?»<br />
le chiesi, tamburellando pensosa sul ricevitore, «cioè, se<br />
hai una relazione mi pare che dovresti desiderare qualcuno con cui poter<br />
parlare, anche solo per pochi minuti... dopo.»<br />
«Non ci penso nemmeno. È un amore, mi piace, e questo basta.»<br />
«Ma non preferiresti qualcuno un po' più intelligente?»<br />
«Io no, e tu?»<br />
«Non stiamo parlando di me.»<br />
«Sì invece,» disse lei, «arrivederci a domani.»<br />
Sii sincera, mi imposi, se ti lasciassi un po' andare tra una faccenda do-