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quello di badare a me stessa e alla mia famiglia, e che non fosse giusto<br />

giudicare moralmente gli altri. Però più vado avanti negli anni, più studio<br />

la storia, e più mi convinco che è necessario prendere una certa posizione<br />

morale. E Bruce Fleckstein era un uomo cattivo.»<br />

«Allora sei sicura che le voci fossero fondate?»<br />

Fay sorrise. «Sei davvero una persona leale. Sì, le voci erano fondate, lo<br />

so per certo perché ha tentato di sedurre anche me.»<br />

Per fortuna riuscii a reprimere l'impulso di esclamare: «Te?» Qualunque<br />

uomo che conosca Fay si rende conto ben presto di avere davanti a sé una<br />

creatura straordinaria, dal punto di vista umano. Tuttavia non è certo il tipo<br />

da infiammare le brame del dongiovanni suburbano medio. «Raccontami,»<br />

la incoraggiai.<br />

Il viso pallido, comune, di Fay, appariva teso. Il rossetto se ne era andato<br />

mentre mangiava, così la bocca si confondeva con il resto del viso, delimitata<br />

solo da due profonde rughe agli angoli. Sembrava molto imbarazzata,<br />

non avrei saputo dire se per reticenza o per il ricordo di un'emozione. «Ecco,<br />

un paio di mesi dopo che erano stati da noi, Norma mi telefonò per invitarci<br />

a cena. Ci andammo, ci divertimmo abbastanza, e tutto finì lì, almeno<br />

così credevo. Invece, il lunedì successivo, Bruce mi chiamò verso le<br />

quattro; ero appena tornata da scuola.» Esitò. «È così imbarazzante,» osservò.<br />

«Se preferisci non parlarne...»<br />

«No, non importa. Be', cominciò dicendo che aveva apprezzato molto la<br />

mia compagnia e quanto mi ammirava. Ricordo che affermò che avevo una<br />

bella mente. Poi aggiunse: 'La trovo molto attraente.'»<br />

«E tu?»<br />

«Lo ringraziai, e domandai come stava la sua deliziosa moglie. Fece finta<br />

di non sentire e mi invitò a colazione con lui l'indomani.» A questo punto<br />

Fay emise una specie di verso, qualcosa fra lo sbuffo e la risatina nervosa.<br />

«Gli risposi che all'ora di colazione avevo quarantacinque minuti di intervallo,<br />

trenta dei quali li passavo a correggere compiti.»<br />

«E lui capì l'antifona?»<br />

«Sì. Riuscì perfino a essere molto cavalieresco, disse più o meno che è<br />

raro conoscere una donna tanto intelligente e sensibile, che era un peccato<br />

non poter stare di più insieme eccetera.»<br />

«Forse era sincero, Fay.»<br />

«Judith, mi conosco benissimo. Sono abbastanza simpatica, colta e interessante.<br />

E, resti fra noi, mi riempirebbe di gioia il fatto che un bel ragazzo

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