Newsday
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«Mary Alice,» dissi io. Si voltarono a guardarmi tutte e due. «Sei sicura<br />
che non ti abbia più parlato delle fotografie?»<br />
«No, non proprio.»<br />
«Che cosa vuol dire 'non proprio'?» ribatté rabbiosamente Nancy.<br />
«Una volta gli chiesi se le aveva ancora.»<br />
«E lui?» domandò Nancy con voce bassa e severa, come quella di uno<br />
sceriffo.<br />
«Niente. Mi chiese se pensavo che volesse magari usarle per un ricatto, e<br />
mi disse di non fare la nevrotica.»<br />
Tacemmo un'altra volta, impotenti più che sconfortate. Se la polizia trovava<br />
le foto e le mostrava a una persona qualsiasi coinvolta nel caso Fleckstein,<br />
poteva succedere un doppio pasticcio; tutta Shorehaven sarebbe<br />
stata messa al corrente dei passatempi di Mary Alice e la povera Mary Alice<br />
sarebbe entrata subito nella lista dei sospetti. Se i poliziotti riuscivano a<br />
prendere in seria considerazione Marilyn Tuccio, avrebbero fatto salti di<br />
gioia all'idea di mettere le mani su Mary Alice. In entrambi i casi Keith<br />
l'avrebbe uccisa per adoperare il suo corpo come pilastro nel prossimo supermercato<br />
che costruiva.<br />
«Vi dirò perché vi ho chiesto di venire qui oggi,» saltò su Mary Alice<br />
con un tono che ci lasciò di stucco. Era chiaro e forte, senza traccia delle<br />
solite cadenze lamentose e supplichevoli. «Prima di tutto, Judith, so che un<br />
amico tuo è avvocato penalista. Giusto?»<br />
«Sì, Claymore Katz. Era compagno di stanza di Bob.»<br />
«Ecco, vorrei che tu gli chiedessi cosa devo fare. Cioè, devi solo descrivergli<br />
la situazione, non importa che tu faccia nomi.»<br />
«Senti cara, lo farei volentieri, ma Claymore non mi pare il tipo che si<br />
crogiola in situazioni ipotetiche. Perché non gli telefoni tu stessa, così gli<br />
racconti tutti i particolari?»<br />
«No, Judith, ti prego. Non voglio essere coinvolta. Ti prego, fallo tu per<br />
me. Per favore.»<br />
Fra un attimo, pensai, mi afferrerà la mano e la coprirà di baci esclamando<br />
«per pietà». Perciò annuii e dissi: «Va bene. Non c'è problema.» Mi<br />
gratificò di un ultimo sorriso e passò a Nancy. «Quanto a te, Nancy, sei<br />
una giornalista, abituata ad indagare. Giusto?»<br />
«Sbagliato, Mary Alice. Scrivo solo articoli su certi personaggi, faccio<br />
un po' di sociologia pop, non sono neppure capace di trovare il tampax che<br />
mi sono messa se non ho una cartina per orientarmi. Non pensare quindi<br />
che possa indagare.»