Newsday
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Nancy.<br />
«Volevo farlo, ma non ci sono riuscita. Non ho proprio potuto.»<br />
«Perché no?» chiesi a mia volta.<br />
«Non lo so, non ne sono sicura. Era un rapporto molto complesso e forse<br />
temevo di non riuscire a spiegare ad altri i suoi profondi significati.»<br />
Nancy accavallò le lunghe gambe e diede un'occhiata all'orologio. Anch'io<br />
guardai il mio: erano le dieci passate e sapevo che non c'era tempo<br />
per ascoltare le divagazioni di Mary Alice.<br />
«Perché ce lo dici proprio adesso?» provai a chiedere.<br />
«Non lo so,» rispose. A disagio, si mordicchiava lo smalto rosso scuro<br />
delle unghie della mano sinistra.<br />
«Su, Mary Alice, è chiaro che c'è qualcosa che ti tormenta,» insistetti.<br />
Speravo davvero che ci fosse, altrimenti Nancy me l'avrebbe messa giù dura<br />
per un pezzo. «Voglio dire,» continuai, «che non sembri poi terribilmente<br />
affranta dal fatto che sia morto, eppure mi hai detto che era importante.<br />
Dai, sbottonati.»<br />
«Mi ha fatto delle fotografie,» mormorò lei con lo sguardo fisso sul pavimento.<br />
«Merda fottuta!» esclamò Nancy.<br />
«Che genere di fotografie?» Domanda inutile, ma temevo che Mary Alice<br />
volesse lasciar cadere l'argomento.<br />
«Fotografie mie,» precisò lei, e si mise a piangere.<br />
«Nuda?»<br />
Annuì e trasse dalla manica un fazzoletto di carta. Ovviamente aveva<br />
previsto la scena. «Sì, nuda.» Si asciugò gli occhi e gettò il fazzoletto in un<br />
portacenere. Poi, senza pensarci, si asciugò il naso col dorso della mano e<br />
tra il labbro superiore e la guancia rimase una traccia di muco verdastro.<br />
«Nuda,» gemette, «e anche peggio.»<br />
«Peggio?» sussurrò Nancy. «Peggio come?»<br />
Mary Alice borbottò qualcosa che non sentii. «Come?» le chiesi.<br />
«Legata.»<br />
«Legata?» Mi sforzai di guardarla sapendo che, se la guardavo, forse evitavo<br />
di mettermi a ridere, «vuoi dire tipo Sade e Masoch?»<br />
«Dapprima lo facevamo solo in modo normale, capisci, ma poi lui disse<br />
che dal momento che il nostro rapporto si basava sulla fiducia reciproca<br />
dovevamo anche sentirci liberi di sbrigliare la nostra fantasia. Così un paio<br />
di volte si portò dietro una corda, mi legò e mi fece delle cose.»<br />
«Per esempio?» interloquì Nancy. Non sembrava stupita, solo curiosa,