Newsday
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«Andrai benissimo,» mormorò, «come sempre, del resto.»<br />
Gli aprii la porta, e mi accorsi che il nevischio si era trasformato in neve.<br />
Non larghe falde pesanti che si disfano al contatto con il terreno, ma fitti<br />
fiocchi bianchi che avevano già attecchito sull'asfalto del vialetto. Sharpe<br />
si fermò sul primo gradino, con la testa lievemente rialzata, come un cane<br />
da caccia che cerca di individuare una pista.<br />
«Va male» osservò, fissando le nuvole, basse e chiare.<br />
«Metti la macchina in garage.»<br />
«Che cosa?»<br />
«La tua macchina. Mettila via. Rischi che si gelino i finestrini e di doverli<br />
poi grattare per mezz'ora.» Sentii che mi guardava e ricambiai lo<br />
sguardo. «Judith, sei sicura...»<br />
«Sì, sono sicura. Stavo solo pensando una cosa. È meglio che telefoni a<br />
mio marito di venire a casa in tempo per stare con i bambini. Che cosa<br />
succederebbe se lavorasse fino a tardi? Nelson, non sarebbe terribile se tutta<br />
l'indagine crollasse perché non trovo una baby-sitter?»<br />
Nelson aveva i capelli e le sopracciglia coperte di neve. Sembrava un ragazzino<br />
che si fosse applicato dei fiocchi di cotone per vestirsi da Babbo<br />
Natale in una recita scolastica. La pelle liscia, senza rughe, e i grandi occhi<br />
castani sembravano quelli di un delizioso bambino di dieci anni. «All'inferno<br />
la baby-sitter,» ringhiò, «c'è qui la Jackson. Non farti incastrare dai<br />
problemi logistici. D'accordo?»<br />
«D'accordo,» ribattei aspramente, e inspirai una boccata di aria fredda.<br />
Rimasi sulla porta, con il caldo della casa che mi accarezzava la schiena e<br />
la gelida umidità di marzo che mi rinfrescava il viso. «D'accordo,» ripetei,<br />
più calma, «ora che programmi hai?»<br />
«Un uomo sorveglia la tipografia e un altro la casa. Sarò avvertito appena<br />
Dunck esce e, quando sarà a casa da un po', andremo allo stabilimento.<br />
Speriamo di sbrigarcela in un'ora, un'ora e mezzo. Se faccio in tempo ti telefono<br />
o passo di qua. Altrimenti, sarò al parcheggio. Ma, per amor di Dio,<br />
non guardarti intorno per cercarmi.»<br />
«Lo so, lo so,» annuii distratta. Pensavo a quanto mi dava fastidio guidare<br />
con la neve.<br />
«L'unica cosa è che...» cominciò Sharpe, e si fermò a togliersi la neve<br />
dalle sopracciglia con un dito.<br />
«Che...?» domandai.<br />
«Niente, veramente.»<br />
«Nelson, sto per affrontare un maniaco omicida, non semplicemente un