Newsday
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«Non ti si può lasciar sola per un minuto,» mi sgridò Sharpe appena i tre<br />
furono spariti su per le scale.<br />
«Nelson, per piacere, tienimi stretta,» mormorai. Lui mi portò in cucina,<br />
dove non potevano vederci, e mi abbracciò. Restammo per un pezzo strettamente<br />
allacciati, in piedi, dondolando lievemente. «Sto bene adesso,»<br />
sussurrai infine, e ci sedemmo al tavolo della cucina, uno di fronte all'altra.<br />
«Allora, lascia che ti metta al corrente degli accordi con Dicky,» riuscii a<br />
dirgli con un tono pratico e indifferente.<br />
Sharpe conosceva l'ubicazione della Crevette, e disse che non c'erano<br />
problemi per presidiare la zona. «Posso mettere un paio di uomini in due<br />
macchine parcheggiate, uno magari in un tassi. Controlleremo se l'edificio<br />
ha un'entrata posteriore. Saremo lì, non preoccuparti.» Mi guardò intensamente.<br />
«Ci vuoi andare, vero?» Non risposi. «Se non vuoi, non angosciarti.<br />
Non è un problema.»<br />
«Voglio andarci.»<br />
«Sei sicura?»<br />
«Sì.» Tacqui per un momento. «Dicky esce dalla tipografia alle cinque e<br />
mezzo o alle sei. Gli ho chiesto a che ora andava a casa per cena.»<br />
«Judith, sei fantastica.» Nelson abbozzò un piccolo sorriso. Eravamo entrambi<br />
nervosi. Io giocavo con una saliera, mentre lui palleggiava fra le<br />
mani un portatovagliolo. «Lascio qui la Jackson a sorvegliare la casa. È in<br />
gamba. Ed è della squadra antistupro, per cui è abituata a trattare con bambini.»<br />
«Con bambini? La squadra antistupro?»<br />
«Su da brava, non agitarti.»<br />
«Non sono agitata.»<br />
«Sì che lo sei. Comunque, ti collegheremo di nuovo. Ma questa volta indosserai<br />
anche un giubbotto antiproiettile, perciò mettiti un mantello con le<br />
tasche per la trasmittente.»<br />
«Se mi starete così vicini, lui non sentirà la trasmissione?»<br />
«No, l'apparecchiatura sarà dentro una macchina con i finestrini chiusi.<br />
Ora ascolta, tu resta nella tua auto finché lui non è sceso dalla sua. Vogliamo<br />
assicurarci che non sia armato. Se lo è, cosa di cui dubito, buttati<br />
sul fondo della macchina. A Dunck penseremo noi.» Smise di giocare con<br />
il portatovagliolo. «Mi stai a sentire, Judith?»<br />
«Si capisce,» affermai bruscamente. «Senti, come devo condurre la conversazione?<br />
Credo che...» Discutemmo per un'altra mezz'ora, poi Nelson si<br />
alzò per andarsene, stringendomi forte una mano.