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poi mostrarne i risultati a Dunck, per distruggerlo emotivamente. Oppure<br />
poteva rivelargli di avere un sacco di quelle fotografie e minacciarlo di<br />
mandarle in giro per tutta la città se Dicky non chiudeva il becco. E se,<br />
come tu sostieni, i Dunck sono dei grossi arrampicatori sociali, la cosa sarebbe<br />
stata disastrosa.»<br />
«Allora anche tu pensi che l'abbia ucciso Dicky?» chiesi a bassa voce.<br />
«Sì. Ma ci sono ancora diversi buchi che voglio tappare. E voglio che tu<br />
mi aiuti. Lo farai?»<br />
«Certo,» accettai.<br />
«D'accordo, voglio vederti domani. Esclusivamente per lavoro, Judith.<br />
Voglio che tu parli con Brenda. Appura quello che sa, cerca di capire meglio<br />
che tipo è, assicurati che non stia manovrando per tirarsi fuori dai pasticci<br />
e liberarsi del marito nello stesso tempo. Potrebbe essere più furba di<br />
quanto pensi. È una procedura irregolare, ma può darsi che con te parli e ci<br />
faccia risparmiare un sacco di tempo.»<br />
Una visione mi passò davanti agli occhi: Bob, Sharpe e io seduti al tavolo<br />
di cucina in una gelida mattinata di sabato davanti a fumanti tazze di<br />
caffè e intenti a passarci mazzetti di fotografie spinte. «Domani no. Ci sarà<br />
a casa mio marito.»<br />
«Che cosa vuoi dire?» si meravigliò Nelson, «Judith, guarda che non mi<br />
interessano i giochetti perversi. Cosa credi, che voglia mettermi fra te e tuo<br />
marito per vedere chi di noi due è il più imbarazzato? Sta a sentire, perché<br />
non ci vediamo nel mio ufficio? Ti va?»<br />
«Come faccio a venire nel tuo ufficio?»<br />
«Che cosa vuoi dire?» chiese lui. Non aveva capito davvero.<br />
«Voglio dire, che cosa dico a mio marito?»<br />
«Non credo di avere sentito bene. Ti ci vuole un'autorizzazione scritta in<br />
cui si attesta che il marito concede a Judith Singer di recarsi al distretto di<br />
polizia?»<br />
Misi subito di mezzo un altro ostacolo. «Che cosa succede se Bob domani<br />
lavora? Chi starà con i bambini?»<br />
«Che ne diresti di una baby-sitter?»<br />
«Be',» cominciai, incerta.<br />
«Te la pago io.»<br />
«Posso permettermi di pagare una baby-sitter,» risposi dignitosamente.<br />
«E allora qual è il problema?»<br />
«Ci vediamo domani. Verso le dieci?»<br />
«Benissimo,» approvò Nelson, e mi diede l'indirizzo.