17.11.2012 Views

Newsday

Newsday

Newsday

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

«Non è in ufficio. Di che cosa si tratta?» Bob era rimasto seduto a tavola<br />

in sala da pranzo.<br />

«Del caso Fleckstein. Può farmi richiamare?» Gli diedi il nome e il numero.<br />

«Posso fare qualcosa per lei?» Magari quel tizio al telefono stava solo<br />

giocando, e sperimentava voci diverse per il suo corso di travestimento e<br />

mimetizzazione; quella era la voce numero otto.<br />

«No, grazie. Preferisco parlare con il tenente.» Dopo aver salutato, tornai<br />

in sala da pranzo. «Bob, per favore, ascolta. Mi è venuta proprio adesso<br />

un'idea straordinaria sul caso Fleckstein. Per favore. Scusa se sono stata<br />

così antipatica poco fa. Ascoltami.»<br />

Mio marito si alzò, appoggiò sul tavolo le mani e si schiarì la gola, come<br />

se stesse per presentare al pubblico qualche illustre conferenziere. «Judith,<br />

non mi interessa. Sono stanco. Ho lavorato molto, questa mattina. Vado a<br />

letto.»<br />

«Ma non sono neanche le otto.»<br />

«Ho detto che sono stanco.» L'uscita di Bob fu di grande effetto; testa alta,<br />

spalle diritte, lunghi passi solenni. Forse la sua sostanza era rimasta all'università,<br />

ma dovevo ammettere che la forma era ancora superba.<br />

«Buonanotte,» gli gridai dietro. Poi pensai che sarebbe stato meglio rimanere<br />

sola con i piatti da lavare, quando Sharpe avesse telefonato, e non<br />

rischiare di trovarmi immersa fino ai gomiti nell'acqua grigiastra del bagno,<br />

mentre cercavo di pulire le orecchie a Joey. Per cui chiamai i bambini,<br />

feci loro il bagno così in fretta che non ebbero nemmeno il tempo di frignare<br />

per il sapone negli occhi, e li misi a letto. Alle otto e quindici raschiavo<br />

dai piatti foglioline di lattuga, frammenti di patate al forno e briciole<br />

di torta di mele. Le candele, accese per il sabato ebraico, tremolavano<br />

in sala da pranzo e illuminavano l'ambiente in modo romantico per nulla<br />

appropriato Otto e diciassette. Forse Sharpe aveva mandato i ragazzi al cinema<br />

e ci stava dando sotto con June. Dopo quel pomeriggio? Perché no?<br />

Aveva una grossa carica erotica. Che cosa mi aspettavo? Adorazione eterna?<br />

Giuramenti di fedeltà perpetua?<br />

Il telefono tacque ostinatamente fino alle nove e trenta e io passai il tempo<br />

sdraiata sul pavimento dello studio ad ascoltare Frank Sinatra che cantava<br />

You Go to My Head molte, molte volte.<br />

«Judith,» disse finalmente Nelson.<br />

«Oh, salve,» risposi, costringendo la mia voce ad assumere un tono di<br />

pigra indifferenza, «mi è venuto un lampo di genio!»

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!