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mai hai la chiave?»<br />

«Speravo che potessimo combinare qualcosa.»<br />

«Ma stiamo lavorando alle indagini. E Brenda Dunck?»<br />

«Non ha mai fatto niente per me. Tu sì.»<br />

«Ti prego. Finiamo il lavoro che abbiamo per le mani,» dissi io. Ho bisogno<br />

di riflettere su tutte le informazioni che abbiamo.»<br />

«Puoi pensare anche nell'appartamento, è molto tranquillo. Cercherò di<br />

non disturbarti.»<br />

«Nelson,» cominciai, ma suonarono alla porta. Era Joey.<br />

«Mamma, non c'eri alla fermata dell'autobus, così sono venuto a casa da<br />

solo. Me l'hai detto tu che se non ci sei devo venire a casa e suonare il<br />

campanello, ti ricordi? E così ho fatto.»<br />

«Bravo bambino,» approvai, e lo presi per mano. «Questo è il tenente<br />

Sharpe, Joey. Un poliziotto.»<br />

«Ciao Joey,» lo salutò Sharpe.<br />

«Hai una pistola?» chiese il bimbo.<br />

«Qui,» indicò Sharpe, e si aprì la giacca per mostrargli la fondina, appesa<br />

alla cintura. Aveva anche un'erezione.<br />

«Posso vederla?» si informò Joey.<br />

«No. Devi guardarla dov'è, senza toccare. Le pistole sono pericolose.»<br />

«Il tenente Sharpe stava per andare via, Joey. Che cosa vuoi per colazione?»<br />

«Burro di arachidi e gelatina. Tagliata a quadretti.»<br />

«E tu che cosa vuoi per colazione?» mi chiese Sharpe a bassa voce.<br />

«Arrivederla tenente,» dissi con ostentazione.<br />

«Arrivederci Joey,» salutò Sharpe. «Lieto di averti conosciuto.» Mio figlio<br />

lo ignorò. Sharpe mi guardò negli occhi e mormorò: «Ti vengo a<br />

prendere fra mezz'ora.»<br />

«No.»<br />

«Quarantacinque minuti.» Salutò il bambino con la mano e se ne andò.<br />

«Allora,» dissi a Joey mentre lottavo per aprire un barattolo nuovo di gelatina<br />

di frutta e per calmarmi un po' nel contempo, «che cosa hai fatto di<br />

bello all'asilo, oggi?»<br />

«Perché abbiamo in casa tanti sbirri?»<br />

«Agenti di polizia. Danno solo un'occhiata in giro per assicurarsi che tutti<br />

siano al sicuro e obbediscano alla legge. È il loro lavoro.»<br />

Gli preparai le tartine, tagliando meticolosamente la gelatina in quadrati<br />

perfetti. «Ecco qua.» Joey mangiava lentamente, a bocconcini minuscoli

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