Newsday
Newsday
Newsday
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
«Oddìo,» mormorai, «non ho mai visto un affare simile.»<br />
«Aspetta finché saremo insieme.»<br />
«È questo che si chiama sapere vendere?»<br />
«Proprio così,» sorrise lui, e subito si rimise al lavoro. «La conosci?<br />
L'hai mai vista?»<br />
«Mai. Anche se provo a immaginarla pettinata diversamente e vestita.<br />
Ha un viso molto lungo, con i lineamenti tirati. La riconoscerei se l'avessi<br />
già vista.»<br />
«E questa?» Nelson mi indicava la foto di una donna paffutella, vestita<br />
secondo la moda della 42 a Strada: minuscole mutandine nere, reggiseno<br />
nero con un foro al centro, e i capezzoli che fissavano la macchina come<br />
occhietti castani senza vista. Portava una mascherina nera tempestata di lustrini;<br />
sembrava una ballerina di avanspettacolo. Teneva in mano un frustino<br />
da equitazione.<br />
«Non saprei dirti, con questa maschera. Solo che lo scudiscio non si intona.<br />
Cioè, dovrebbe essere alta e snella e con la faccia dura.» Presi in mano<br />
la foto per guardarla meglio. «No, non la riconosco. Certo che Fleckstein<br />
aveva gusti piuttosto eclettici.»<br />
«E la passione per gli attrezzi porno,» aggiunse Sharpe, «abbiamo cercato<br />
di localizzarne qualcuno, li abbiamo fatti esaminare dal padrone di uno<br />
di quei sex-shop. Ma quel tale ha detto che sono molto comuni, di quelli<br />
che usano tutti.»<br />
«Certo,» osservai io, «un soldo la dozzina. Questa settimana sono in offerta<br />
speciale al Pathmark. Due per novantanove cents, più un buonosconto.»<br />
A un tratto mi interruppi. «Oh Dio!»<br />
«Che cosa c'è?»<br />
Fissavo intensamente la foto di una donna con un grosso cane. «Nelson,<br />
questa è stata fatta a casa di Fleckstein.» Lo stesso tappeto verde, la stessa<br />
profusione di lussureggianti piante frondose, lo stesso tessuto sulle poltrone.<br />
«E questo è Prince!»<br />
«Chi è Prince?»<br />
«Il cane. Il cane nazista. L'ho visto da Norma Fleckstein.»<br />
«Quando ci sono stato io non c'era,» osservò Sharpe.<br />
«Be', c'era quando ci sono stata io. Cioè, non è uno di quei barboncini da<br />
salotto in cui inciampi senza neppure accorgertene.»<br />
«No davvero. E che cosa mi dici della donna con Prince?»<br />
«Fa' vedere.» Studiai a lungo la foto, curva sul tavolo. Sdraiata accanto<br />
al tavolino di cristallo dei Fleckstein, la donna indossava una maschera a