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«Non tanto quanto la tua amica, Mrs Mahoney.»<br />

«Mary Alice!» Scoppiai in una risata, poi mi coprii la bocca con le mani.<br />

«Oh, Nelson, è stata da te! Fantastico!»<br />

«Già. Fantastico. Solo che ti sei scordata di accennarmi che esisteva. E<br />

così, ieri sera passo in ufficio e trovo una nota che mi dice di andare da un<br />

certo funzionario della procura distrettuale. Ci vado, e indovina chi c'era?<br />

Una brava, coscienziosa cittadina in compagnia di un avvocato, che proprio<br />

tu, per puro caso, le avevi raccomandato.»<br />

«Claymore Katz!»<br />

«In persona.»<br />

«Ma io non gli avevo detto di venire da te,» mi giustificai debolmente.<br />

«Lo so Judith. E apprezzo la pena che ti sei presa per proteggermi da alcuni<br />

degli aspetti più sordidi dell'indagine.»<br />

«Nelson!» Volevo sembrargli indignata ma, poiché sapevo di avere torto<br />

marcio, riuscii soltanto ad assumere un tono petulante.<br />

«Pensavi che non l'avrei scoperto? Chi credi che ci sia, a dirigere questa<br />

inchiesta?»<br />

«Lo so, lo so. Ma lei mi aveva parlato in grande confidenza. E se è venuta<br />

da te, significa che ha superato l'esame della macchina della verità. E<br />

questo vuole dire che non ha ucciso Fleckstein, quindi io non ho protetto<br />

un'assassina e neanche ho incasinato la tua indagine.»<br />

«La macchina della verità non è infallibile,» obiettò lui, «non mi interessa<br />

quello che hai sentito dire tu. Sono convinto che un bugiardo cronico<br />

può superare il test senza problemi. Cristo, ne ho visti con i miei occhi.»<br />

«Credi davvero che Mary Alice possa essere colpevole? Sul serio, Nelson,<br />

sospetti di lei?»<br />

«No. Veramente no. Il test lo ha effettivamente superato, per quello che<br />

può valere, e sembrava abbastanza convincente quando affermava di non<br />

averlo visto da un po' di tempo. Comunque, senti, voglio che tu mi dica<br />

tutto quello che ti ha raccontato del suo rapporto con Fleckstein. È la sua<br />

tecnica che mi interessa.»<br />

«La tua è migliore.»<br />

«Judith, non dire cazzate.» Però sorrise.<br />

«D'accordo. Dunque, sembra che tutto cominciasse con una telefonata<br />

per fare sapere a una donna che aveva appena conosciuto quanto la trovasse<br />

attraente e... poteva per caso far colazione con lui?»<br />

«Questo l'hai saputo dalla tua amica?»<br />

«Mary Alice. Sì. E anche un'altra.» Mi pentii immediatamente di averlo

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