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«No. Non mi va di mettere in giro pettegolezzi.»<br />

Marilyn era turbata. Lasciò perdere le mele, andò alla credenza e ne trasse<br />

un pacco di zucchero che travasò in un barattolo. Poi sedette accanto a<br />

me e guardò nella mia tazzina per vedere se c'era ancora caffè. Ce n'era.<br />

Allora si alzò e prese a passeggiare per l'immensa stanza, dal forno a microonde<br />

alla cucina, dal frigorifero al congelatore. Era molto strano. Marilyn<br />

di solito non sprecava un minuto. Se si sedeva a bere il caffè con un'amica<br />

si poteva star sicuri che nel frattempo dava due punti all'orlo di una<br />

sottana, puliva i fagiolini, oppure spuntava con piccoli visti rossi qualche<br />

lista elettorale. In quel momento, tuttavia, era turbata. Se qualcuno mi avesse<br />

obbligato a stabilirne la ragione avrei detto che il fatto di essere<br />

coinvolta in una questione di polizia la preoccupava solo in minima parte.<br />

Quello che le seccava davvero era di farsi trascinare in un argomento potenzialmente<br />

sporco. Ma Marilyn era un tipo riservato e non potevo esserne<br />

sicura. Potevo soltanto supporre che la parte sessuale dellla sua immensa<br />

energia, grande o piccola che fosse, veniva impiegata dietro la porta<br />

ben chiusa della camera da letto, con suo marito, e in perfetta osservanza<br />

della dottrina cattolica. Per lei la proibizione dell'adulterio non era che uno<br />

dei dieci comandamenti da osservare senza domande e senza distinzioni.<br />

Non si sarebbe mai messa con un qualsiasi Bruce Fleckstein così come non<br />

avrebbe mai nominato il nome del Signore invano, né desiderato la casa<br />

del suo prossimo.<br />

Comunque era a disagio, direi perfino ansiosa, per cui portai la conversazione<br />

su un terreno più sicuro, la politica della Contea di Nassau. Infine<br />

le feci un discorsetto del genere fammi-sapere-se-posso-fare-qualcosa-perte<br />

e me ne andai alla fermata dell'autobus, all'angolo della strada, dove Joey<br />

sarebbe sceso, di ritorno dalla scuola materna.<br />

Mi corse incontro, con i piedi curiosamente voltati in dentro. A quattro<br />

anni, Joey conservava ancora nel portamento qualcosa del tombolotto di<br />

due anni prima, con il pancino sporgente, e ciò conferiva ai suoi movimenti<br />

un che di maldestro e commovente.<br />

«Un uomo è stato moruto con un coltello nella testa,» mi annunciò con<br />

la fronte aggrottata e il faccino tondo pieno di preoccupazione.<br />

«È terribile. Dove l'hai sentito dire?» Lo presi per mano e ci incamminammo<br />

verso casa.<br />

«Voglio burro di arachidi e gelatina di frutta tagliata a triangoli.»<br />

«Chi ti ha detto di quell'uomo che è stato ucciso?»

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