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Si sente rifiutata in un modo allucinante. È appena stata più di mezz'ora al<br />

telefono con il suo psichiatra, proprio per evitare che le venisse un collasso<br />

nervoso, e sai lui cosa le ha detto?»<br />

«Senti, Mary Alice...»<br />

«Le ha detto che suo marito è una canaglia. Una canaglia. E prima che<br />

uno psichiatra dica una cosa simile...»<br />

«Mary Alice, devo parlarti del caso Fleckstein.»<br />

«Judith, ti prego. Sono tutta presa dai problemi di mia sorella. Che cosa<br />

le è rimasto perché valga la pena di vivere? 'Lasciate ogni speranza, o voi<br />

che entrate'. Giusto? Come faccio, in questo momento, a pensare ai miei<br />

problemi?»<br />

«La polizia vuole che guardi certe fotografie che hanno trovato nello<br />

studio di Fleckstein,» riuscii infine ad avvisarla.<br />

«Judith, no!» mormorò Mary Alice con voce improvvisamente roca,<br />

«non puoi. Ciò che ti ho detto, te l'ho detto in confidenza, come se parlassi<br />

a un prete o a un medico. La nostra amicizia non conta niente per te? L'intimità<br />

delle cose che ti ho rivelato non vale proprio nulla? Judith, non posso<br />

credere...»<br />

«Mary Alice, taci una buona volta.» Silenzio. «Ora ascoltami bene. Perché<br />

non telefoni a Claymore Katz? Se c'è la tua fotografia, prima o poi<br />

qualcuno ti riconoscerà. Se gli sbirri non approdano a niente, si metteranno<br />

a mostrare in giro le foto. Anche solo per la legge delle probabilità...»<br />

«Non lo so. So soltanto che non voglio essere coinvolta in questa faccenda.»<br />

«Ma sei già coinvolta,» obbiettai. Di nuovo silenzio.<br />

Finalmente Mary Alice parlò. «Fai quello che devi fare, Judith.»<br />

«Senti, Mary Alice, ti dirò una cosa. Guarderò le fotografie, ma stai certa<br />

che non riconoscerò la tua, anche se c'è.»<br />

«Che cosa vuoi dire? Perché non la riconoscerai?»<br />

«Voglio dire che mi rendo conto che hai parlato con me come un cliente<br />

al suo avvocato, e questo ci dà il diritto a una specie di segreto professionale.»<br />

«Davvero?»<br />

«Non ne sono proprio sicura. Ma, credimi, non riconoscerò la tua foto,<br />

anche se la vedrò.»<br />

«E se invece la riconoscerai?» Decisamente era ancora più stupida di<br />

quanto Nancy e io avessimo ipotizzato.<br />

«Sono decisissima a non riconoscerti. Mi capisci, Mary Alice?»

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