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scoli pettorali non sembravano molli e flaccidi. Era snello e sodo. L'interno<br />

delle cosce non faceva una piega quando si sedeva, vita e fianchi formavano<br />

un'unica linea tesa e fluida. A un tratto, mi alzai per telefonare a Bob.<br />

«Salve,» dissi a Candi, la sua segretaria, una ragazza alta e magra, più o<br />

meno della mia età, che portava ancora minigonne e stivaletti bianchi, «lui<br />

c'è?»<br />

«Mi dispiace, Mrs Singer, in questo momento è in riunione. Però mi ha<br />

detto di dirle, se per caso lei chiamava, che questa sera lavorerà fino a tardi.<br />

Devo riferire qualcosa?»<br />

Se avevo qualcosa da dirgli! «No, niente,» risposi, «buona giornata.»<br />

Non ero angosciata e neppure arrabbiata. Bob sapeva essere molto più<br />

risoluto di me. Quando avevamo cominciato a uscire insieme facevamo a<br />

volte il gioco di fissarci negli occhi per vedere chi per primo si metteva a<br />

ridere o distoglieva lo sguardo; ero sempre io. Ma questa volta non avrei<br />

né vinto né perso perché non intendevo continuare il gioco. Bob poteva<br />

guardarmi negli occhi in eterno, non avrei riso, non mi sarei giustificata. E<br />

non avrei neppure implorato «Bob, ti prego, facciamo la pace.» Questa<br />

volta, caro Bob vincerai perché abbandonerò la gara.<br />

Avevo ancora il telefono in mano, per cui chiamai Mary Alice.<br />

«Aspetta che lo porto di sopra,» disse lei, dopo che l'ebbi salutata. Attesi<br />

due o tre minuti buoni prima che tornasse in linea. «C'è qui mia sorella,»<br />

mi informò, probabilmente per giustificare il ritardo.<br />

«Che bello,» commentai.<br />

«Veramente, Judith, non è poi così bello.»<br />

«Oh, mi dispiace!»<br />

«Suo marito l'ha piantata. È stato un trauma incredibile, sono certa che te<br />

ne rendi conto.»<br />

«Quale delle tue sorelle?»<br />

«Mary Jeanne.»<br />

«Quella di Larchmont?»<br />

«No. Quella è Mary Elizabeth. Mary Jeanne abita a Darien. O piuttosto<br />

abitava a Darien. Dice che una casa senza marito non è una casa. È distrutta,<br />

totalmente distrutta. Sai perché l'ha lasciata?»<br />

«No.»<br />

«Perché ha quarantadue anni e vuole trovare se stesso. Pensa un po' tu.<br />

Quarantadue anni, prossimo a diventare un alto dirigente della IBM, e vuole<br />

trovare se stesso. E Mary Jeanne, che si arrangi. Meno male che tutte<br />

noi abitiamo vicino a New York, così almeno può contare sulle sue sorelle.

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