Newsday
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fio.<br />
Distolsi lo sguardo e studiai attentamente la trama del tappeto. «Allora<br />
lei pensa che, appena commesso il delitto, Marilyn abbia nascosto il punteruolo<br />
nel sacchetto della farina, poi ieri, improvvisamente, abbia deciso di<br />
infilarlo nella grata del tombino e farvi una telefonata, tanto per ravvivare<br />
un po' il corso delle indagini.» Sentii che mi stava guardando e alzai gli<br />
occhi per controllare se era vero. Infatti lo era. «Be', questa è un'ipotesi<br />
davvero pietosa.» Tacqui per un istante. «Mi scusi. Non intendevo fare del<br />
sarcasmo.» Sharpe teneva lo sguardo fisso sul caminetto, come se non mi<br />
sentisse nemmeno. «Le chiedo scusa,» ripetei a bassa voce, e misi una mano<br />
sulla sua. Era così calda, che la tolsi immediatamente,<br />
«Non fa niente,» disse lui, «non abbia rimorsi. Solo che questo è uno dei<br />
casi più rognosi che mi siano mai capitati. Niente va per il verso giusto.<br />
Ogni volta che credo di avere un buon indizio, salta fuori che non è affatto<br />
un indizio.»<br />
«Allora lei non sospetta realmente di Marilyn Tuccio?»<br />
«Non lo so. Vede, in tutti gli omicidi che ci capitano di solito, tranne in<br />
quelli proprio chiari e lampanti, passiamo le prime ventiquattr'ore a convincerci<br />
che li abbiamo praticamente risolti; ci resta solo da chiarire un<br />
paio di cosette, ed è fatta. Questa volta sapevamo che era la sua vicina. Il<br />
movente c'era...»<br />
«Quale?»<br />
«Be', sembrava un movente. Aveva fatto quel discorso all'infermiera, le<br />
aveva detto che Fleckstein avrebbe dovuto starci attento. E l'occasione non<br />
le era certo mancata, essendo rimasta sola con lui.»<br />
«E si porta sempre dietro un punteruolo nella borsetta,» osservai.<br />
«Lo so, lo so. Comunque, la mattina dopo l'omicidio, sapevamo già che<br />
almeno una dozzina di persone in questa città potevano avere un movente.<br />
Infatti adesso ne stiamo considerando diverse altre, comunque abbiamo<br />
consigliato alla sua amica di prendersi un avvocato.»<br />
«Ne ha già uno,» lo informai, «Helen Field, il deputato.»<br />
«Ho sentito.»<br />
«Marilyn è troppo onesta per essere scaltra. Uno dei suoi uomini ha pensato<br />
che potesse essere legata a qualcuna delle conoscenze mafiose di Fleckstein<br />
solo perché ha un cognome italiano. O forse era lei?»<br />
«Scherza?» si meravigliò Sharpe, «mi crede capace di una cosa simile?»<br />
«No, certo che no,» gli risposi ancora una volta oppressa da sensi di colpa<br />
per averlo offeso. «Comunque,» continuai, «dove pensa di arrivare, da