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IL MERCATO SCANDINAVO.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto

IL MERCATO SCANDINAVO.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto

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Galileo<br />

PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO<br />

Confederazione Nazionale<br />

dell’ Artigianato e della Piccola<br />

e Media Impresa<br />

Scandinavia, un approccio al paese e al mercato - Guida per le Imprese<br />

Scandinavia<br />

un approccio<br />

al paese e al mercato<br />

Guida per le Imprese<br />

a cura di<br />

Sandro Storelli, Saverio Pittureri, Marisa Testa


Galileo<br />

PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO<br />

Scandinavia<br />

un approccio<br />

al paese e al mercato<br />

Guida per le Imprese<br />

Confederazione Nazionale<br />

dell’ Artigianato e della Piccola<br />

e Media Impresa<br />

a cura di<br />

Sandro Storelli, Saverio Pittureri, Marisa Testa


La pubblicazione Scandinavia, un approccio al paese e al mercato stata sviluppata nell'ambito<br />

del progetto OBV - <strong>Osservatorio</strong> <strong>Biomedicale</strong> <strong>Veneto</strong> della Camera di Commercio di Padova.<br />

La pubblicazione è stata curata da:<br />

Sandro Storelli - <strong>Osservatorio</strong> <strong>Biomedicale</strong> <strong>Veneto</strong><br />

Marisa Testa - Staff Thema s.r.l.<br />

Saverio Pittureri - Staff Thema s.r.l.<br />

Grafica di Gianni Plebani<br />

Stampato da Arti Grafiche Padovane<br />

Coordinamento del progetto:<br />

TECNA Soc. Cons. a r.l.<br />

via della Croce Rossa, 56 - 35129 Padova<br />

tel.049.8062236 fax 049.8062200<br />

© 2010<br />

CCIAA di Padova<br />

OBV - <strong>Osservatorio</strong> <strong>Biomedicale</strong> <strong>Veneto</strong><br />

Thema s.r.l.<br />

Le informazioni contenute in questo testo sono valide e attuali al momento della scrittura dello stesso. La situazione<br />

del mercato è soggetta a cambiamenti mentre le disposizioni legislative e regolatorie possono subire aggiornamenti<br />

da parte degli enti preposti dello Stato a cui si riferiscono.<br />

Lo scrivente declina ogni responsabilità con riguardo ad informazioni obsolete o eventualmente inesatte contenute<br />

in questo testo.


Il Centro studi OBV - <strong>Osservatorio</strong> <strong>Biomedicale</strong> <strong>Veneto</strong> si è specializzato in questi anni<br />

nella ricerca di approfondimento sul mercato medicale.<br />

Vi è una diffusa consapevolezza che investire in ricerca e innovazione è importante per<br />

rilanciare l'economia e sviluppare la capacità competitiva.<br />

Il biomedicale comprende l'insieme delle tecnologie e dei prodotti che afferiscono alla<br />

sanità e, in una accezione più ampia, alla salute ed al benessere.<br />

In tale contesto, le imprese del settore nel <strong>Veneto</strong> sono oltre 2.600 per un'occupazione<br />

di circa 8.000 addetti dichiarati.<br />

Nei loro caratteri per la competizione sul mercato, le imprese del medicale evidenziano<br />

attenzione particolare a ricerca e innovazione continua: ciò è dovuto in particolare<br />

per la destinazione d'utilizzo del prodotto e del servizio.<br />

1<br />

Abbiamo curato e pubblicato diversi rapporti di ricerca sulle specificità del tessuto<br />

d'impresa regionale, sul mercato interno ed internazionale, sul rapporto tra programmazione<br />

ed economia del territorio.<br />

OBV ha inoltre collaborato ad un'attività di indagine e mappatura sul profilo tecnologico<br />

locale e sulle filiere nel comparto medicale, condotta da CNA Padova nell'ambito di<br />

2<br />

un progetto d'innovazione della Camera di Commercio .<br />

È forte il nesso tra le diverse tematiche oggetto delle attività di ricerca citate: le tecnologie<br />

infatti connotano fortemente le tendenze dei mercati.<br />

Ed il comparto biomedicale può essere strategico per lo sviluppo regionale, anche per<br />

la sua collocazione di collegamento tra i settori produttivi maturi e quelli ad alta tecnologia.<br />

Tra le diverse azioni di promozione a supporto delle imprese per la competitività, OBV<br />

intende svolgere un'attività specializzata d'informazione e aggiornamento in ambito medicale<br />

sui temi regolatori del mercato nelle diverse aree d'interesse.<br />

Contiamo che Scandinavia: un approccio al paese e al mercato possa essere utile alle imprese<br />

per meglio conoscere regole, barriere ed opportunità in quell'area geografica.<br />

<strong>Osservatorio</strong> <strong>Biomedicale</strong> <strong>Veneto</strong><br />

1<br />

I rapporti delle attività di ricerca sono disponibili sul sito http:// www.osservatoriobiomedicaleveneto.it<br />

segnaliamo le più recenti: Franchin M., Storelli S., Tosello D. - <strong>Biomedicale</strong> veneto: dinamiche e prospettive di<br />

mercato - 2009; Storelli S., Tosello D. - Prospettive nell'assistenza protesica e mercato degli ausili - 2009.<br />

2<br />

È disponibile sul sito http://innovazione.pd.cna.it la pubblicazione: Storelli S., Petrone N., Tosello D. - Verso un<br />

profilo tecnologico nel medicale, trend del comparto e filiere - 2009.


INDICE<br />

Presentazione 3<br />

4<br />

INDICE<br />

NOTE INTRODUTTIVE<br />

5<br />

Comparazione tra diversi modelli<br />

7<br />

Considerazioni 9<br />

DANIMARCA<br />

11<br />

INFORMAZIONI GENERALI 12<br />

Prospettive future 15<br />

Settori Produttivi 15<br />

Interscambio 15<br />

Marchi e Brevetti 16<br />

Requisiti tecnici e Standardizzazioni 17<br />

Principali indirizzi utili 18<br />

<strong>IL</strong> SERVIZIO SANITARIO 20<br />

Finanziamento 20<br />

Ospedali 20<br />

Medicina di base 20<br />

Amministrazione 21<br />

LA REGOLAMENTAZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI IN DANIMARCA 22<br />

SVEZIA<br />

27<br />

INFORMAZIONI GENERALI 28<br />

Prospettive future 30<br />

Settori Produttivi 31<br />

Interscambio Italia-Svezia 31<br />

Marchi e Brevetti 32<br />

Requisiti tecnici e Standardizzazioni 33<br />

Informazioni di viaggio 33<br />

Principali indirizzi utili 35<br />

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 37<br />

Consigli di Contea 37<br />

Comuni 37<br />

DISPOSITIVI MEDICI 38<br />

Breve introduzione a regole e legislazione 38<br />

Normativa in materia di dispositivi medico-diagnostici in vitro 45<br />

Incidenti e sistema di vigilanza 47<br />

4


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

NOTE INTRODUTTIVE<br />

5


NOTE INTRODUTTIVE<br />

Comprendere le opportunità, conoscere le regole e le barriere per l'ingresso in un determinato mercato,<br />

è piuttosto importante per le imprese interessate ai processi di internazionalizzazione.<br />

Per meglio comprendere un mercato/paese, può essere interessante introdurre qualche particolare<br />

elemento di conoscenza della specifica cultura, tradizione, società.<br />

Inoltre, anche qualche elemento di comparazione tra il nostro Paese e quello di particolare riferimento<br />

può aiutarci a conoscere meglio un mercato.<br />

Con questa guida intendiamo offrire alcune utili informazioni su due Paesi scandinavi: Danimarca e<br />

Svezia, che sono riferimento di un mercato esigente, dove forse più che altrove viene apprezzato e richiesto<br />

il “valore” del prodotto.<br />

Un mercato che promette di valutare un prodotto per quello che è, per quello che offre in termini di<br />

prestazioni, di durata, di adeguatezza.<br />

Quello italiano e quello scandinavo sono modelli molto diversi, con risultati diametralmente opposti.<br />

Entrambi oggi sono in crisi per motivi diversi, ed entrambi sono bisognosi di riforme.<br />

Il Nord Europa è però già pronto al cambiamento, l'Italia vi si deve orientare.<br />

Tra i due sistemi vi sono differenze lampanti.<br />

Gli scandinavi sono figli del più efficiente womb-to-tomb system al mondo (letteralmente: dall’utero<br />

alla tomba).<br />

Nella culla del matriarcato, un vero e proprio “Stato madre” organizza e aiuta i propri figli-cittadini, e<br />

rappresenta il più grande datore di lavoro.<br />

Gli italiani sono invece figli di un paese che, dopo due disastrose guerre mondiali e un successivo e<br />

straordinario boom economico e demografico ha perso il treno per l'innovazione non riuscendo ad<br />

adeguare i suoi sistemi di stato sociale e ad integrarli con l'<br />

economia.<br />

Ma da qualche anno anche il welfare state scandinavo sta attraversando la più grande crisi della sua<br />

lunga e gloriosa vita. Dagli anni ' 80 in poi la disoccupazione è cresciuta in modo esponenziale, le ore<br />

lavorative sono diminuite.<br />

Poi sono arrivate la crisi del comparto industriale, il collasso del sistema previdenziale troppo generoso,<br />

la crescita della popolazione, la congiuntura internazionale ecc.<br />

Per toccare un tema di forte attualità e dibattito in Europa, c’è anche chi sostiene che la crisi del sistema<br />

scandinavo (e svedese in particolare) nasce da un fattore esterno: l’immigrato. Il 12.5% della popolazione<br />

è di origine non svedese. E l'integrazione non è facile: spesso non vengono rispettati i pilastri<br />

dello stato sociale, del sistema di convivenza: egualitarismo, onestà e “lagom” (che significa “il giusto<br />

tanto, né troppo né poco” ).<br />

In ogni caso, i Paesi scandinavi si preparano ad attuare con convinzione importanti riforme strutturali<br />

per stare al passo coi nuovi tempi e trovare una soluzione di compromesso per mantenere un forte stato<br />

sociale, più flessibile e probabilmente meno generoso.<br />

In Italia, viceversa, siamo abituati a vedere le riforme strutturali come un miraggio.<br />

Ma il sistema/Paese ne ha tanto bisogno per stare al passo della competizione internazionale.<br />

6


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Comparazione tra diversi modelli<br />

Può essere molto interessante, per approcciare il mercato scandinavo, qualche considerazione su<br />

quel modello di welfare state e sui servizi e le tecnologie per la popolazione.<br />

3<br />

Da studi specializzati emerge che la Danimarca , all'interno del “modello scandinavo”, si presenta<br />

molto interessante dal punto di vista delle applicazioni tecnologiche e dei servizi a favore dei bisogni<br />

di tutte le diverse persone lungo l'arco dell'<br />

intera vita.<br />

Rispetto all'Italia, la Danimarca presenta migliori indicatori economici e indici di sviluppo umano.<br />

Le maggiori distanze tra Danimarca e Italia si evidenziano nei più elevati livelli di istruzione e di formazione<br />

professionale della popolazione, nella più elevata spesa in Danimarca per ricerca e sviluppo<br />

in percentuale del Pil.<br />

Ugualmente, sono più alte in Danimarca la spesa per la protezione sociale e la spesa di produzione sociale<br />

per abitante a prezzi costanti.<br />

Ciò nonostante, il rapporto tra il debito pubblico ed il Pil è nettamente migliore in Danimarca.<br />

Tutto questo è reso possibile da una pressione fiscale elevata e progressiva (in Danimarca i redditi alti<br />

risultano tra i più tassati in Europa) abbinata ad una ridottissima percentuale di evasione.<br />

A questo però si accompagna una competenza delle contee nelle entrate fiscali, coerente con una gestione<br />

decentrata del welfare.<br />

La strategia di protezione capillare che segue ogni persona in tutte le fasi della sua vita, fa sì che la popolazione<br />

accetti la pressione fiscale elevata.<br />

I principali tipi di intervento consistono in: assegni familiari erogati quando i figli hanno meno di 7 anni<br />

con assegni più elevati se essi sono in adozione; assegni erogati a chi frequenta l'università per incentivare<br />

il proseguimento degli studi, peraltro con un sistema di ammissione molto rigido con numero<br />

chiuso; assegni a chi esce dal sistema scolastico e universitario e non riesce a trovare lavoro (a patto<br />

di nuova formazione professionale); assegni di disoccupazione se una persona ha lavorato negli ultimi<br />

tre anni ed ha perso il lavoro; pensione sufficientemente elevata a tutte le persone dopo i 67 anni.<br />

Tutti i governi, indipendentemente dal colore politico, hanno mantenuto questo ampio schema di<br />

welfare state, ove il principio base è la tutela della singola persona in quanto “cittadino o cittadina danese”<br />

indipendentemente dal “reddito familiare”.<br />

I diritti a queste forme di tutela sono infatti diritti individuali.<br />

Per le persone disabili e anziane, tre sono i principi: valutazione della disabilità, con l'impegno a ridurre<br />

gli handicap; compensazione per dare realmente alle persone disabili uguali opportunità; responsabilità<br />

locale per dare risposta alle richieste delle persone.<br />

La responsabilità totale pubblica dell'assistenza tecnologica alle persone disabili e anziane è una delle<br />

strategie che caratterizza le politiche danesi.<br />

Il Danish Centre for technical aids garantiche elevate competenze tecnologiche che si occupano di<br />

“Mobilità, verifiche di qualità e test dei prodotti” e di “Comunicazione e formazione”.<br />

Il Danish Centre for Accessibility è invece specializzato nel promuovere il Design for all in ambito di<br />

edilizia, internet, trasporti, design, comunicazione.<br />

Questi Enti, per conto del governo, hanno realizzato e incrementato un importante mercato pubblico/privato<br />

dei prodotti e servizi di Assistive Technology.<br />

Emblematica è la realizzazione de La casa di Sofia, una abitazione visitabile all'interno di un complesso<br />

residenziale per persone anziane.<br />

4<br />

Si tratta di una casa tecnologicamente attrezzata per favorire il massimo della autonomia nelle diverse<br />

attività di vita quotidiana. Visitandola, la prima impressione è quella di entrare in una comune abitazione.<br />

Poi si percepiscono le varie innovazioni studiate per aiutare a vivere bene chi ha difficoltà. Ad<br />

esempio: nella cucina il piano di cottura prosegue in modo da poter spostare senza fatica le pentole;<br />

3<br />

Rif.: Capecchi V. - Innovazione tecnologica in favore di persone anziane e disabili - articolo in Economia Italiana anno<br />

2004 n.1.<br />

4<br />

Il Sophielund Day Centre, a Horsholm, vicino a Copenhagen.<br />

7


dal rubinetto dell'acqua sul lavello un tubo consente di mettere l'acqua direttamente nelle pentole sul<br />

piano cottura; i mobili base sono alzabili e abbassabili per adattarsi anche a una persona disabile che<br />

si muove su una carrozzina; le finestre sono apribili con telecomando; il controllo delle fonti di calore<br />

e di riscaldamento è informatizzato, ecc.. Misure studiate di questo tipo sono ugualmente presenti in<br />

tutti i locali.<br />

Vi sono tante innovazioni legate all'informatica, dall'apertura automatica di porte e finestre, alla struttura<br />

di telesoccorso.<br />

La casa di Sofia è stata successivamente presa a riferimento per la realizzazione di strutture visitabili similari<br />

in diversi Paesi, anche in Italia .<br />

5<br />

Vi sono però in Danimarca peculiarità e coerenze importanti.<br />

Lo Stato è il soggetto pagante, aggrega le richieste dal mercato delle persone disabili e delle persone<br />

anziane. Il Danish Centre for Technical Aids, per conto del governo, ha invitato tutte le imprese danesi<br />

potenzialmente interessate a realizzare le innovazioni della Casa di Sofia, ottenendo prezzi relativamente<br />

contenuti.<br />

Si è in questo modo evitato che le innovazioni tecnologiche diventassero “beni di lusso”.<br />

Il Danish Centre ha inoltre fornito le competenze tecnologiche e medico sociologiche, garantendo di<br />

tener veramente conto delle esigenze delle diverse persone.<br />

Ciò ha prodotto diversi effetti positivi: le imprese si sono specializzate in questo tipo di produzione e<br />

successivamente si sono rese conto che le produzioni specializzate e personalizzabili incontravano il<br />

gradimento anche del “grande pubblico” ed hanno proposto una “easy line”, linea di prodotti di più<br />

facile utilizzo.<br />

Il successo di tutto questo ha portato poi al Danish Centre for Accessibility e ad una linea di design basata<br />

sull'intreccio tra forma e funzionalità.<br />

Invece di ghettizzare la disabilità, considerando alternativi oggetti funzionali e “oggetti belli” il governo<br />

ha favorito la loro integrazione, con ottimi risultati.<br />

Coerente con tutto questo è anche la politica per le abitazioni realizzata in Danimarca. Il governo ha<br />

definito queste strategie pubbliche: miglioramenti nelle abitazioni esistenti con possibilità di accedere<br />

ad aiuti tecnici e sociali per consentire di vivere nel proprio domicilio; edificazione di case costruite<br />

e arredate come la Casa di Sofia; centri diurni diffusi in tutto il territorio con servizi mirati; case protette<br />

per persone che richiedono assistenza continua medica e paramedica.<br />

L' obiettivo di queste strategie non è solo sociale ma anche economico.<br />

Diverse ricerche hanno infatti dimostrato che il costo di una persona anziana in una casa protetta con<br />

assistenza medica e paramedica continua era doppio di quello prodotto in caso di persona assistita a<br />

domicilio.<br />

Ugualmente interessanti e complementari sono le strategie di integrazione delle persone disabili nello<br />

studio, nel lavoro, e nella vita nelle città.<br />

Ugualmente significativi sono gli interventi danesi a favore dei trasporti e della vivibilità nelle città.<br />

In definitiva, la scelta di una tutela più ampia e personalizzata delle persone disabili e delle persone anziane<br />

contribuisce positivamente al bilancio nazionale danese in diverse direzioni.<br />

Le scelte del governo danese permettono di non vedere il welfare solo come una spesa sociale ma come<br />

un polo di aggregazione di ricerca, progettualità e imprenditorialità con vantaggi per la qualità della<br />

vita ma anche per il sistema economico e produttivo.<br />

Quanto detto consente di capire meglio i limiti delle strategie adottate in Italia per una innovazione<br />

tecnologica a favore delle persone anziane e disabili.<br />

L'Italia è ancora molto lontana dal considerare ogni persona in quanto cittadino come avente diritto alla<br />

protezione sociale.<br />

Il welfare non copre tutte le fasi della vita di una persona né tutte le persone.<br />

In Italia sono previste solo alcune norme a favore del diritto allo studio e manca una copertura totale<br />

per chi perde il lavoro (nella crisi in corso ciò è fortemente evidenziato).<br />

5<br />

Ad esempio, la Casa domotica della Fondazione Don Gnocchi, a Milano.<br />

8


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Nella fascia delle persone anziane si riscontrano elevate probabilità di scendere sotto la soglia di povertà<br />

e poche probabilità di uscirne.<br />

Ugualmente, la legislazione a favore delle persone disabili non offre copertura globale ed evidenzia disparità<br />

negli aiuti economici a seconda delle categorie di disabilità considerate.<br />

Le disparità poi sono più o meno gravi a seconda delle differenti politiche di tutela messe in atto da Regioni<br />

e governi locali.<br />

Per quanto riguarda gli ausili e aiuti tecnologici, la legislazione italiana presenta limiti ancora più accentuati<br />

rispetto a quella danese.<br />

6<br />

Il punto di riferimento legislativo è ancora il Regolamento per l'assistenza protesica con Nomenclatore,<br />

che attende di essere revisionato da oltre 11 anni.<br />

Questa situazione crea di fatto una vera e propria deregulation, con regole vigenti ma disapplicate e regole<br />

applicate pur contra legem.<br />

Le differenze tra la normativa italiana e quella dei paesi scandinavi sono evidenti: nel Nomenclatore<br />

tariffario italiano sono presenti ausili tecnici pensati in relazione a specifiche menomazioni e non per<br />

garantire funzioni.<br />

Le persone anziane e disabili non sono quindi tutelate sugli interventi tecnologici. Inoltre il Nomenclatore,<br />

rispetto all'<br />

innovazione, è fermo ad un'altra era tecnologica .<br />

7<br />

Nel rapporto pubblico/privato poi, non si evidenziano strategie di monitoraggio tecnologico e di coerenza<br />

e integrazione tra programmazione sanitaria e sviluppo economico, che sarebbero fondamentali<br />

per favorire e sviluppare la competitività del sistema economico nel suo complesso.<br />

Manca infine una strategia di governo per qualificare le imprese italiane nell'area della Assistive Technology<br />

e non c’è una precisa strategia per incentivare la ricerca in questa direzione.<br />

È comunque importante segnalare come stiano crescendo in Italia interesse, progettualità e ricerche<br />

sull'area dell' Assistive Technology.<br />

Vi sono Regioni e Amministrazioni locali più sensibili verso il tema delle persone anziane e disabili, e<br />

imprese (e Associazioni di imprese) sempre più intenzionate a sviluppare cultura imprenditoriale, ad<br />

investire puntando ad un mercato aperto e nel contempo al rafforzamento delle sinergie tra pubblico<br />

e privato.<br />

Considerazioni<br />

Le caratteristiche di ogni Paese, la sua cultura e la sua storia, concorrono a formare anche ogni suo<br />

“modello”.<br />

In Scandinavia, la natura è bellissima, rigogliosa e selvaggia. I panorami sono molto vari e vi sono tante<br />

risorse naturali. Fuori del porto di Copenaghen campeggia in mezzo al mare una fila di pale eoliche<br />

sempre attive. I boschi producono legna da ardere in quantità, i mari sono pescosi, come fiumi e laghi.<br />

La sola Svezia ha più di 60 mila laghi.<br />

Le riserve naturali petrolifere non impediscono agli scandinavi di preferire l'uso delle fonti energetiche<br />

alternative.<br />

Il modus vivendi degli scandinavi è improntato all'educazione, alla cordialità, al relax e al rispetto per<br />

l'uomo e la natura. In Svezia la percentuale di riciclo del vetro è superiore al 90%.<br />

Un nuovo quartiere in costruzione a Stoccolma sarà dotato impianti a biogas, tubi per la raccolta dei rifiuti<br />

differenziati in ogni condominio e pannelli solari.<br />

Gli scandinavi parlano oltre la loro lingua un inglese praticamente impeccabile.<br />

La prima cosa che si nota in Scandinavia sono i bambini: sono in media due a famiglia e tutto in Scandinavia<br />

è a misura di bambino.<br />

L'età media è bassa. I genitori sono tutti giovani: appena finito di studiare si trova un lavoro, si può formare<br />

una famiglia.<br />

6<br />

Alla data in cui va in stampa questa pubblicazione.<br />

7<br />

Citazione da Appello FISH del 2008.<br />

9


Anche “il sole di mezzanotte” di mezza estate aiuta a creare in Scandinavia un'atmosfera quasi magica,<br />

con un giorno che continua ad oltranza e sembra non spegnersi mai.<br />

Questa rappresentazione didascalica, che può apparire fin troppo “deliziatrice” della Scandinavia,<br />

vuole solo introdurre la parte di merito che seguirà, con utili informazioni per l'approccio al mercato<br />

8<br />

di Danimarca e Svezia, a cura dello staff di Thema che ringraziamo .<br />

8<br />

Thema S.r.l., società di consulenza specializzata nel supporto alle aziende del settore medicale per le pratiche<br />

necessarie per l'esportazione e la commercializzazione nei mercati europei ed extraeuropei http://www.thema-srl.it.<br />

10


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

DANIMARCA<br />

11


8° 10° 12°<br />

14°<br />

Skagen<br />

Skagerrak<br />

LÆSØ<br />

57°<br />

Ålborg<br />

Kattegat<br />

ANHOLT<br />

Viborg<br />

Randers<br />

56°<br />

Mare<br />

del<br />

Nord<br />

55°<br />

Ringkøbing<br />

Esbjerg<br />

Vardeå<br />

Ribe<br />

Storå<br />

JUTLAND<br />

Åbenrå<br />

Vejle<br />

Gudenå<br />

Århus<br />

Germania<br />

Odense<br />

FYN<br />

Kieler Bucht<br />

Røskilde<br />

Hillerød<br />

Sorø<br />

SJÆLLAND<br />

MØN<br />

FALSTER<br />

LOLLAND Nykøbing<br />

Copenhagen<br />

Germania<br />

Svezia<br />

BORNHOLM<br />

Rønne<br />

Mar<br />

Baltico<br />

Polonia<br />

DANIMARCA<br />

INFORMAZIONI GENERALI<br />

• Superficie: 43.075 kmq, esclusa la Groenlandia e le Isole Farøer; dal 21 giugno 2009, a seguito di un<br />

referendum popolare la Groenlandia è sostanzialmente indipendente.<br />

• Popolazione: 5.447.084 abitanti (densità 123 ab. per Km2, esclusa Groenlandia e Isole Farøer).<br />

• Densità: 124 ab/kmq.<br />

• Lingua: danese.<br />

• Religione: protestanti (87%).<br />

• Capitale: Copenaghen.<br />

• Altre città principali: Arhus (296.000 ab.); Aalborg (194.000 ab.); Odense (187.000 ab.); Esbjerg<br />

(114.000 ab.); Randers (93.000 ab.); Frederiksberg (92.000 ab.).<br />

• Clima e temperature: clima continentale, freddo d`inverno e temperato d`estate.<br />

Mese più caldo: luglio (media min. e max.: 14°C; 22°C); mese più freddo: febbraio (media min e<br />

max: -3°C; 2°C); mese più secco: marzo (32 mm precipitazioni medie mensili); mese più umido: luglio<br />

(71 mm precipitazioni medie mensili ).<br />

• Forma istituzionale: monarchia costituzionale.<br />

• Membro di: Consiglio d'Europa, Consiglio nordico OCDE, ONU, OSCE e UE, EBRD, NATO .<br />

• Unità Monetaria: Corona Danese.<br />

12


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Principali indicatori economici<br />

P<strong>IL</strong> in US $ (mld) 1.688 1.734 1.716 1.722<br />

crescita reale del P<strong>IL</strong>% 1,6 -1,2 -3,5 0,0<br />

consumi privati su P<strong>IL</strong> (%) 2,4 -0,2 -6,3 -0,3<br />

consumi pubblici su P<strong>IL</strong> (%) 1,3 1,5 2,0 1,5<br />

investimenti lordi fissi su P<strong>IL</strong> (%) 3,1 -5,1 -8,5 -4,6<br />

export di beni e servizi su P<strong>IL</strong> (%) 2,2 2,2 -4,0 1,2<br />

import di beni e servizi su P<strong>IL</strong> (%) 2,8 3,4 8,1 0,8<br />

% di P<strong>IL</strong> da agricoltura -19,8 5,8 0,8 0,8<br />

% di P<strong>IL</strong> da industria 0,6 -3,1 -7,5 0,3<br />

% di P<strong>IL</strong> da servizi 2,6 -0,2 -2,2 0,0<br />

P<strong>IL</strong> pro capite in US $ 36.267 36.369 35.118 35.002<br />

tasso di disoccupazione media (%) 2,8 1,8 4,2 5,8<br />

entrate del settore statale su P<strong>IL</strong> (%) 55,1 54,9 51,6 50,5<br />

spese del settore statale su P<strong>IL</strong> (%) 50,7 51,5 54,4 56,2<br />

saldo del bilancio statale su P<strong>IL</strong> (%) 4,4 3,4 -2,8 -5,6<br />

debito pubblico su P<strong>IL</strong> (%) 26,8 33,5 37,7 44,6<br />

inflazione (%) 1,9 3,1 2,2 1,1<br />

tasso di cambio Dkr - US $ medio 5,08 5,28 5,39 5,33<br />

prezzi al consumo (media in %) 1,7 3,4 1,2 1,4<br />

prezzi alla produzione (media in %) 4,2 6,5 -5,8 4,0<br />

tasso di interesse dei prestiti (media in %) 6,3 6,9 5,3 4,8<br />

bilancia commerciale (US $ mln) -0,4 -1,5 1,9 2,3<br />

merci: export FOB (US $ mln) 100,5 114,9 89,4 93,7<br />

merci: import FOB (US $ mln) -100,8 -116,4 -87,5 -91,4<br />

bilancia dei servizi (US $ mln) 7,7 9,7 5,2 5,9<br />

bilancia dei redditi (US $ mln) 0,2 4,9 5,9 6,2<br />

saldo del conto dei trasferimenti (US $ mln) -5,1 -6,1 -6,2 -6,4<br />

saldo del conto delle partite correnti (US $ mln) 2,4 6,9 6,8 8,0<br />

riserve internazionali totali (US $ mld) 34,3 42,3 - -<br />

* 2010 stime dell'Economist Intelligence Unit<br />

Fonte: IMF International Financial Statistics (settembre 2009)<br />

2007 2008 2009 2010*<br />

13


La Bilancia Commerciale della Danimarca nel periodo 2006-2008<br />

160<br />

140<br />

Mld €<br />

120<br />

100<br />

80<br />

73,00<br />

73,99<br />

78,75<br />

export<br />

import<br />

60<br />

40<br />

20<br />

67,95<br />

71,39<br />

75,31<br />

0<br />

2006<br />

2007<br />

2008<br />

Fonte: ICE<br />

Rischio Paese 2010<br />

SACE / OCSE MOODY'S STANDARD & POOR'S FITCH<br />

0 AAA AAA AAA<br />

Prospettive future<br />

Evidentemente la crisi economica mondiale non ha lasciato indenne neppure i Paesi scandinavi e<br />

l'economia danese che aveva vissuto una fase di grande espansione negli anni precedenti si è inesorabilmente<br />

contratta in modo sensibile dalla metà del 2008 all'inizio del 2010. Ora fortunatamente si<br />

presentano segnali incoraggianti di ripresa che secondo le prime stime superano anche le previsioni<br />

più ottimistiche.<br />

In modo particolare, dopo il boom registrato nel periodo 2004-2006, la crescita dei consumi privati è<br />

stata molto meno sostenuta nel 2008-2009, a causa dei più alti tassi d'interesse sui prestiti bancari,<br />

che hanno eroso il reddito disponibile dei proprietari di immobili, già pesantemente indebitati. Ciò<br />

ha inciso sul mercato del lavoro ripercuotendosi in una diminuzione dell'occupazione nel settore delle<br />

costruzioni. Il tasso di disoccupazione complessivo si è tuttavia mantenuto intorno alle basse percentuali<br />

registrate in precedenza.<br />

Gli incrementi salariali hanno in parte ammortizzato la netta riduzione della spesa al consumo nel corso<br />

del biennio appena trascorso ma è ragionevole pensare che tale effetto avrà ancora maggiore impatto<br />

durante il 2010. In merito agli investimenti, a fronte del calo verificatosi nel 2008-2009, dopo diversi<br />

anni di crescita sostenuta (soprattutto nel settore edile e in quello dei macchinari e delle attrezzature)<br />

ora le prospettive sono di ripresa, seppure meno robusta rispetto ad altri settori. Nel complesso,<br />

la crescita della domanda interna è progressivamente diminuita fino al 2009 ma già dal primo trimestre<br />

2010 è evidente l'inversione di tendenza.<br />

Per quanto riguarda il comparto del commercio estero, le esportazioni sono diminuite come conseguenza<br />

sia di una domanda più debole da parte dei Paesi UE e degli USA, principali mercati di destinazione<br />

per i prodotti danesi che di una perdita di competitività dei prodotti nazionali, determinata<br />

anche da una corona più forte; la diminuzione dell'export è stata solo in parte controbilanciata da una<br />

domanda interna più debole, che ha inciso sul decremento delle importazioni. Da questo squilibrio<br />

ha origine il deficit di bilancio del 2008-2009, sebbene si sia ottenuto un surplus nel settore dei servizi,<br />

grazie ai trasporti di carburante.<br />

14


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Sul fronte dell'inflazione, dopo un previsto incremento intorno a una media del 3,1% nel 2008, la pressione<br />

inflazionistica è diminuita nel corso del 2009, attestandosi intorno a una media del 2,3%.<br />

In considerazione delle recenti agitazioni sui mercati finanziari internazionali, il tasso di cambio<br />

dell'euro, a cui la corona danese è fissata, in rapporto al dollaro statunitense si presenta relativamente<br />

volatile. Il tasso medio annuale per il 2008 si è attestato intorno a 5,28 Dkr per 1 $, subendo poi un leggero<br />

deprezzamento medio nel 2009 a 5,39 Dkr per 1 $.<br />

Settori Produttivi<br />

Il clima marittimo e relativamente mite, combinato a una terra pianeggiante e fertile, ha reso la Danimarca<br />

uno dei paesi con un'avanzata economia industriale capace di produrre ed esportare una gamma<br />

vasta e diversificata di beni e servizi caratterizzati da forte specializzazione. La lunga tradizione di<br />

pesca marittima ha permesso, altresì di sviluppare un'avanzata industria ittica. Il 66% del territorio è<br />

arabile, mentre il 12% è ricoperto da foreste e boschi. Solo il 7% del paese è occupato da aree urbane.<br />

Al di là dei giacimenti di petrolio e gas nel Mar del Nord che dal 1997 rendono la Danimarca autosufficiente<br />

in termini di approvvigionamento energetico, il paese non ha grandi risorse minerarie. Impegnati<br />

sul fronte della salvaguardia ambientale, da tempo il governo danese conduce dei programmi<br />

per la riduzione delle emissioni di ossido di carbonio, la riduzione degli sprechi dei bacini idrici e il ridimensionamento<br />

dell'uso di agenti chimici. L'introduzione delle “tasse per l'ambiente” ha permesso al<br />

paese di investire nella ricerca di fonti di energia alternative e rinnovabili. Con la nuova amministrazione,<br />

le tasse sono state “temporaneamente congelate” per dare spazio ad altre priorità. Ad ogni modo,<br />

la Danimarca ha ratificato il Trattato di Kyoto già a maggio 2002. L'impegno preso con il trattato è<br />

quello di ridurre del 21% le emissioni inquinanti di gas serra entro il 2012. Prima della pubblicazione<br />

ad aprile 2005 del Libro verde dell'UE sul programma di regolamentazione delle emissioni, la Danimarca<br />

aveva già provveduto a introdurre un piano triennale - attualmente prolungato e in linea con le<br />

direttive europee - per la riduzione delle quote di CO2 che interessava principalmente i generatori<br />

elettrici, responsabili del 36% delle emissioni inquinanti. La posizione geografica e la ricca disponibilità<br />

di infrastrutture e di servizi fanno della Danimarca un mercato ponte verso l'area baltica. Il terziario<br />

rappresenta il 70% del P<strong>IL</strong> e il 73% dell'<br />

occupazione totale. La crescita dei salari negli ultimi anni ha invece<br />

penalizzato l'industria che ha reagito delocalizzando la produzione all'estero. Dato, questo, che<br />

spiega tra l'altro lo spostamento dell'attività economica dal manifatturiero al terziario. Lo Stato ha un<br />

grande peso nell'economia, rappresentando intorno al 25% della domanda di beni e servizi. Sebbene<br />

le risorse del sottosuolo siano trascurabili, lo sviluppo delle industrie è in aumento. Il primo posto è occupato<br />

da industrie alimentari (caseifici, zuccherifici, lavorazione del pesce). Un posto rilevante è occupato<br />

dai cantieri navali. Copenaghen è il centro principale. Altri prodotti dell'industria sono i macchinari<br />

ferroviari, motori diesel, macchine agricole, industrie chimiche, industrie che lavorano materie<br />

prime importate quali cuoio, gomma, ceramiche e maioliche.<br />

Contributo dei diversi settori alla formazione del P<strong>IL</strong> (%)<br />

Settore 2009<br />

Servizi 64,7<br />

Industria 30,7<br />

Agricoltura 4,6<br />

Interscambio<br />

Il valore del saldo commerciale fra Italia e Danimarca continua a mantenersi positivo per il nostro Paese,<br />

in quanto il volume delle esportazioni di prodotti italiani verso il mercato danese continua a essere<br />

maggiore rispetto a quello delle importazioni di prodotti danesi.<br />

L'andamento del triennio è pesantemente influenzato dall'andamento complessivo degli scambi mon-<br />

15


diali che hanno inciso in modo sostanziale nel calo delle esportazioni sul nostro mercato. I prodotti danesi<br />

esportati in Italia sono complessivamente di ottima qualità e con un costo sostenuto per il consumatore<br />

finale, caratteristiche queste che hanno prodotto una reazione quasi immediata al calo generalizzato<br />

dei consumi interni italiani, fin dal 2008, poi in misura ancora più marcata lo scorso anno.<br />

Sul fronte delle importazioni invece il 2008 è rimasto un anno di crescita sensibile, dovuto prevalentemente<br />

al fatto che la solida economia danese ha reagito con un certo ritardo alla crisi globale ed i<br />

consumi interni, sostenuti da una politica di adeguamento dei salari e di contributi pubblici erogati in<br />

molti settori, si sono mantenuti in un trend crescente fino all'ultimo trimestre del 2008 quando si è abbattuta<br />

la scure delle restrizioni anche sul piccolo Paese nord europeo, portando ad un 2009 caratterizzato<br />

da una flessione importante anche nei consumi interni.<br />

I principali prodotti dell'interscambio contemplano sul fronte dell'import italiano i prodotti del comparto<br />

agroalimentare (carne, pesci, bevande), mentre sul lato dell'export prevalgono le vendite italiane<br />

di autoveicoli e indumenti esterni.<br />

Interscambio commerciale<br />

Interscambio Italia - Danimarca<br />

2007 2008 2009<br />

valore in € valore in € valore in €<br />

Esportazioni 2.626.348.057 2.181.661.312 1.807.579.425<br />

Importazioni 2.242.281.130 2.919.179.650 2.011.473.838<br />

Saldo 384.066.927 737.518.338 203.894.413<br />

Principali trattati<br />

Convenzione per il Regolamento delle controversie<br />

relative agli investimenti tra Stati e cittadini<br />

di altri stati<br />

Convenzione per il Regolamento delle controversie<br />

relative agli investimenti tra Stati e cittadini<br />

di altri stati<br />

Convenzione per evitare le doppie imposizioni<br />

in materia di imposte sulle successioni<br />

Firmata a Washigton il 18 marzo 1965 - L.N. 1093<br />

del 10/05/1970<br />

Firmata a Copenaghen il 10 marzo 1966 - L. 649<br />

del 18/03/1968 - GU n.131 del 24/05/1968<br />

Firmata a Copenaghen il 26 febbraio 1980 - L. 745<br />

del 07/08/1982 - GU n.284 SO DEL 14/10/1982<br />

Marchi e Brevetti<br />

16<br />

Sia marchi che brevetti, in Danimarca, vengono gestiti dal Patentdirktoratet, un ente apposito, competente<br />

in materia, gestito dal Ministero dell'Industria. I brevetti sono regolati dalla legge 1136 del<br />

16/11/2004 mentre i marchi sono sottoposti alla legge n° 782 del 30/08/2001. Per i marchi di fabbrica,<br />

la Danimarca ha adottato il sistema di classificazione di Nizza che prevede 34 classi di prodotti e 8<br />

categorie di servizi. I marchi sono validi per 10 anni dalla data di registrazione e rinnovabili per un<br />

uguale periodo. Poiché sia Italia che Danimarca hanno ratificato la convezione di Parigi esiste un accordo<br />

di reciprocità e di vicendevole antecedenza nella registrazione. In teoria sia i marchi registrati<br />

che non registrati vengono tutelati dalle autorità danesi ma per evitare controversie dall'esito incerto è<br />

buona norma registrarli. Per quanto riguarda i brevetti la Danimarca ha ratificato la Convenzione Europea<br />

sui Brevetti del 1° gennaio 1990, la Convenzione Comunitaria su Brevetti del dicembre 1998 e<br />

l'Accordo di legge sui Brevetti promosso dall'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale<br />

( www.wipo.int) per cui risponde diligentemente a quanto disposto dagli accordi di qui sopra. In linea<br />

generale il brevetto viene concesso per 20 anni e non è rinnovabile, ad eccezione dei prodotti farmaceutici<br />

per i quali è possibile richiedere una proroga di 5 anni. Il design industriale è genericamente<br />

protetto per 5 anni.


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Patentdirektoratet<br />

Helgeshøj Allè 81<br />

DK 2630 Taastrup<br />

Tel +4543508000 / +4543508000<br />

Fax +4543508001<br />

www.dkpto.dk psv@dkpto.dk<br />

Requisiti tecnici e Standardizzazioni<br />

Esistono standards per un gran numero di prodotti dell'industria meccanica, elettrotecnica, energetica,<br />

sanitaria, cosmetica, logistica, dei trasporti, dell'edilizia e dei sistemi di telecomunicazioni.<br />

L'organismo danese preposto alla normalizzazione è il DANSK STANDARD (Danish Standard Association)<br />

che è membro delle organizzazioni europee CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione),<br />

CENELEC www.cenelec.org (Comitato Europeo di Normalizzazione Elettrotecnica), ETSI www.etsi.org<br />

(Telecommunications Standards Institute). In linea generale viene ritenuto valido e sufficiente il marchio<br />

“CE” riconosciuto all'interno della Comunità Europea, in alcuni casi però le direttive comunitarie<br />

vengono implementate con richieste ulteriori di specifiche omologazioni, concordi con la legislazione<br />

locale in materia di sicurezza dell'utilizzatore.<br />

In particolare, l'ente che cura la legislazione su prodotti alimentari e legislazione veterinaria è:<br />

Fødevarestyrelsen<br />

Mørkhøj Bygade 19<br />

DK 2860 Søborg<br />

Tel+4533956000<br />

Fax+4533956001<br />

www.fvst.dk fvst@fvst.dk<br />

L'ente che cura la legislazione sull'ambiente è:<br />

Miljøstyrelsen<br />

Strandgade 29<br />

DK 1401 København K<br />

Tel+4532660100<br />

Fax+4532660479<br />

mst@mst.dk<br />

L'ente che cura la legislazione su macchinari e ambiente di lavoro è:<br />

Direktoratet For Arbejdstilsynet<br />

International Sekretariat<br />

Landskronagade 33<br />

DK 2100 København Ø<br />

Tel+4570121288<br />

Fax+4570121289<br />

www.arbejdstilsynet.dk at@at.dk<br />

Ovviamente come in tutti i Paesi europei, sono richiesti certificati sanitari per l'importazione di animali e<br />

vegetali e certificati farmaceutici per l'importazione di farmaci e di alcuni articoli sanitari che sono sottoposti<br />

a rigorosi controlli per il rispetto, fra le altre, delle norme di etichettatura ed imballaggio. In linea generale<br />

nelle etichettature di tutti i prodotti importati, che devono essere in lingua danese, è richiesto di<br />

indicare il paese d'origine e la composizione che deve essere descritta in modo particolarmente accurato<br />

quando si tratta di cosmetici e di prodotti alimentari (per questi ultimi è necessario accludere anche<br />

l'indicazione del peso netto, degli additivi specifici aggiunti, del ciclo di produzione, lotto o partita di appartenenza,<br />

l'indirizzo del produttore o confezionatore e quello dell'agente e distributore locale).<br />

Anche la Danimarca, come la Svezia e altri paesi nordici, partecipa al programma di eco-labeling contrassegnato<br />

dal simbolo del cigno, la Danish Standards Association gestisce tale programma per il paese.<br />

17


Principali indirizzi utili<br />

Ambasciate e Consolati in Italia<br />

Ambasciata Danese (Cancelleria)<br />

Ambasciatore: S.E. Poul Skytte Christoffersen (1 luglio 2003)<br />

Via dei Monti Parioli, 50<br />

00197 Roma<br />

Tel. 06 3200441; Fax: 06 3610290<br />

romamb@um.dk<br />

Consolato generale e Ufficio commerciale a Milano<br />

Circoscrizione Lombardia, Trentino-Alto Adige, Province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia<br />

Via L. Ariosto, 30<br />

20145 Milano<br />

Tel. 0248012007; Fax. 024812445<br />

Consolato Generale Onorario a Genova<br />

Circoscrizione Liguria<br />

Via S. Siro, 10<br />

16124 Genova<br />

Tel. 0102461687; Fax 0102494280<br />

Consolato Generale Onorario a Napoli<br />

Circoscrizione Campania, Basilicata, Puglia, Calabria<br />

Piazzale Stazione Marittima<br />

Interno Porto<br />

80133 Napoli<br />

Tel. 0815512211 0815512947; Fax 0815512947<br />

18<br />

Ambasciate e Consolati all'estero<br />

Aarhus - Consolato onorario<br />

Con.On. Henning Holmen Moller<br />

Lille Torv 6<br />

DK 8000 Aarhus C.<br />

Tel: +004586 121400; Fax: +004586 121405<br />

holmenmo@post2.tele.dk<br />

Ambasciata d'Italia<br />

Amb. Roberto Di Leo<br />

Gammel Vartov Vej, 7<br />

DK- 2900 Hellerup<br />

Tel: +0045 39626877; Fax: +0045 39622599<br />

amba-info@italien-online.dk www.italien-online.dk<br />

Sezione consolare<br />

Engskiftevej, 4<br />

2100 Copenhagen<br />

Tel. (+45) 39183444; Fax (+45) 39270106<br />

italconscph@italien-online.dk<br />

Istituto Nazionale per il Commercio Estero I.C.E<br />

Italinsk Institut for Underigshandel<br />

Ostergade 24B<br />

DK 1100 Copenhagen<br />

Tel. (+45) 33129200 Fax (+45) 33933304<br />

copenaghen.copenaghen@ice.it www.ice.gov.it/estero2/copenaghen/defaultuff.htm


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Rappresentanza Unione Europea in Danimarca<br />

Europa-Kommissionen<br />

Østergade 61 (Højbrohus) Postbox 144<br />

DK-1004 København K<br />

Tel. (+45) 33144140; Fax (+45) 33111203 / 33141392<br />

eu@europa-kommissionen.dk www.europa-kommissionen.dk<br />

La Rete E.E.N. Enterprise Europe Network- in Danimarca<br />

Consorzio Denmark in Europe<br />

Fyns Erhvervscenter<br />

Hunderupvej 116<br />

5230 Odense M<br />

Tel.: 4570211850; Fax: 4570211851<br />

ehh@fec.dk www.fec.dk<br />

Håndværksrådet International A/S<br />

Nytorv 1<br />

8800 Viborg<br />

Tel.: 4587274740; Fax: 4587274757<br />

kongstad@hvri.dk www.hvri.dk<br />

Aalborg Municipality / North Denmark EU-Office<br />

Boulevarden 13<br />

9000 Aalborg<br />

Tel.: 4599311530; Fax: 4599311535<br />

sbn@aalborg.dk www.eu-norddanmark.dk<br />

Business Development Centre Herning & Ikast-Brande<br />

Birk Centerpark 40<br />

7400 Herning<br />

Tel.: 459626111 Fax: 4596261113<br />

tca@eu-center.dk www.eu-center.dk<br />

Fonden Alucluster<br />

Åvedvej 5<br />

6240 Løgumkloster<br />

Tel.: 4573743040 Fax: 4573743041<br />

esv@alucluster.com www.alucluster.com<br />

Dansk Erhverv<br />

Børsen 1217<br />

København K<br />

Tel.: 4572255000; Fax: 4533746080<br />

bog@danskerhverv.dk www.danskerhverv.dk<br />

The Danish Federation Of Small And Medium-Sized Enterprises<br />

Islandsbrygge 26<br />

2300 København S<br />

Tel.: 4533932000; Fax: 4533320174<br />

baden@hvr.dk www.hvr.dk<br />

Agro Business Park A/S<br />

Niels Pedersens Alle 2<br />

8830 Tjele<br />

Tel.: 4589992500 Fax: 4589992599<br />

lvs@agropark.dk www.agropark.dk<br />

19


<strong>IL</strong> SERVIZIO SANITARIO<br />

Il sistema di assistenza sanitaria in Danimarca<br />

Dal 1973 tutti gli abitanti della Danimarca sono iscritti al Sistema Sanitario Nazionale che è finanziato,<br />

pianificato e gestito quasi esclusivamente da autorità pubbliche. L'accesso alla maggioranza dei servizi<br />

sanitari è uguale per tutti e quasi gratuito, essendo il sistema finanziato principalmente dal gettito fiscale.<br />

Il sistema danese si basa sul principio del medico di base: in prima istanza ci si rivolge al medico<br />

di famiglia (un medico generico). Il sistema ospedaliero è quasi totalmente pubblico, mentre il sistema<br />

di assistenza di base è praticamente in mano ai privati. Esso è però sostenuto soprattutto da finanze<br />

pubbliche. Per i cittadini danesi la partecipazione alle spese mediche riguarda soprattutto le cure dentarie<br />

ed i farmaci con supplemento per un limitato numero di pazienti nel sistema sanitario di base. Di<br />

conseguenza 1/5 di danesi ha optato per un'assicurazione integrativa contro la malattia.<br />

Finanziamento<br />

Buona parte della spesa, circa l'85%, è coperta dalla finanza pubblica reperita mediante il gettito fiscale<br />

generale. Il resto è finanziato direttamente dal fruitore che partecipa al pagamento delle medicine,<br />

delle cure odontoiatriche e di altri servizi ausiliari come la fisioterapia. Il costo delle medicine prescritte<br />

viene parzialmente rimborsato dallo Stato, ma solo se il prodotto in questione è incluso in un prontuario<br />

farmaceutico ufficialmente approvato. Di norma gli anziani e le persone economicamente disagiate<br />

sono esonerati dal pagamento.<br />

Ospedali<br />

Quasi tutti gli ospedali appartengono alle Contee che provvedono anche alla loro gestione, pur sottostando<br />

ad un rigido controllo del governo. In Danimarca spetta alle Contee la competenza di assicurare<br />

servizi ospedalieri gratuiti ai propri cittadini. I servizi ospedalieri in una Contea dispongono di reparti<br />

che coprono tutte le principali specialità, consistendo in una vasta gamma di strutture di varie dimensioni<br />

e caratteristiche. A parte gli ospedali psichiatrici, praticamente non esistono ospedali riservati<br />

ad un'unica specializzazione. È per contro disponibile una sorta di mercato inter-contee delle specializzazioni<br />

ospedaliere, che offre soprattutto servizi particolari riservati a bacini di utenza piuttosto<br />

vasti. I medici ospedalieri lavorano a tempo pieno come dipendenti stipendiati. I pazienti sono ammessi<br />

al ricovero solo se dispongono della prescrizione di un medico generico o di un'unità di emergenza.<br />

Medicina di base<br />

L'accesso dei pazienti ai medici generici dipende dalla categoria a cui appartiene il paziente stesso. Ci<br />

sono due gruppi principali: il primo Gruppo comprende circa il 95% della popolazione, e deve essere<br />

registrato presso un medico generico locale. Il trattamento medico è gratuito per il paziente, e la consultazione<br />

di uno specialista è possibile solo su prescrizione diretta del medico di base. Del secondo<br />

Gruppo fanno parte, invece, i pazienti che sono tenuti al pagamento dell'onorario del medico se lo<br />

stesso onorario supera un determinato livello. Infine questi pazienti possono rivolgersi direttamente allo<br />

specialista senza obbligo di farsi visitare prima dal medico di base. Il medico generico o di base opera<br />

come convenzionato autonomo in ambulatori privati, individuali o di gruppo. La sua remunerazione<br />

è composta in parte da una quota pro paziente ed in parte dal pagamento delle prestazioni rese. I<br />

medici sono liberi di fatturare ai clienti del secondo Gruppo importi superiori alla tariffa stabilita.<br />

20


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Amministrazione<br />

La principale autorità nell'ambito sanitario è il Ministro della Sanità. È responsabile per il coordinamento<br />

del sistema sanitario. Vigila sull'organizzazione dell'assistenza sanitaria emettendo disposizioni<br />

generali e direttive economiche anche in campi formalmente attribuiti alle autorità locali. Esiste anche<br />

un Consiglio Nazionale della Sanità, diretto da un alto funzionario medico, che fornisce consulenza<br />

in tutte le questioni in cui si richiedono conoscenze e competenze mediche, dentistiche, infermieristiche<br />

e farmaceutiche.<br />

A livello regionale i responsabili per il servizio sanitario sono le 16 Contee. Sono responsabili per la cura<br />

ospedaliera, per la medicina di base e le iniziative di miglioramento sanitario; esse si finanziano<br />

principalmente con le loro imposte sul reddito. A livello locale, i comuni sono competenti per i servizi<br />

infermieristici domiciliari, per i vari programmi di prevenzione e per la maggior parte dei servizi di previdenza<br />

sociale.<br />

21


LA REGOLAMENTAZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI IN DANIMARCA<br />

Il Ministero della Salute e Prevenzione e la Danish Medicines Agency agiscono come autorità competenti<br />

in ambito dispositivi medici. Funzione principale dell'agenzia è quello di implementare i sistemi<br />

regolatori per garantire sicurezza e prestazioni dei dispositivi medici immessi sul mercato. Questo risultato<br />

è ottenuto attraverso una serie di attività, tra cui:<br />

• attuazione e applicazione dei regolamenti per i dispositivi medici<br />

• indagini sulle segnalazioni di eventi avversi/seri da parte dei produttori e degli utilizzatori<br />

• messa in atto del sistema di vigilanza per le notifiche riguardanti i dispositivi medici sul mercato<br />

• designazione e del controllo degli organismi notificati in Danimarca<br />

• contributo ai programmi di lavoro europei sulla sicurezza e qualità dei dispositivi medici<br />

• consulenza agli utenti, ai produttori e alle parti interessate<br />

• tenuta del registro dei produttori danesi di dispositivi di classe I, su misura e di kit completi<br />

• rilascio dei certificati di esportazione per i produttori danesi di dispositivi medici.<br />

La definizione applicata di dispositivo medico è ovviamente quella data dall'art.1 della Direttiva<br />

93/42/EEC che comprende molti prodotti utilizzati in ambienti sanitari diversi per la diagnosi, prevenzione,<br />

controllo, trattamento o attenuazione di una malattia o handicap negli esseri umani.<br />

La Danish Medicines Agency<br />

La Danish Medicines Agency è un'agenzia sotto il controllo del Ministero della Salute e Prevenzione.<br />

La Danish Medicines Agency è responsabile dell'attuazione e dell'applicazione della legislazione in<br />

materia di:<br />

• dispositivi medici<br />

• medicinali<br />

• rimborso sui medicinali<br />

• farmacie<br />

• sostanze euforizzanti<br />

L'obiettivo principale della Danish Medicines Agency è quello di garantire che i medicinali e dispositivi<br />

medici utilizzati in Danimarca:<br />

• siano di qualità soddisfacente<br />

• siano sicuri da usare<br />

• abbiano l'effetto desiderato<br />

Legislazione<br />

I seguenti provvedimenti legislativi costituiscono la trasposizione nazionale degli adempimenti previsti<br />

dalla direttive europee in materia di dispositivi medici.<br />

- Atti legislativi<br />

• Legge n. 1046 del 17 dicembre 2002, concernente i dispositivi medici<br />

• Legge n. 364 del 18 maggio 1994 - Product Safety Act<br />

- Regolamenti esecutivi<br />

• Ministero dell'Interno e della Sanità, regolamento n. 1268 del 12 dicembre 2005, concernente i<br />

dispositivi medici<br />

• Ministero della Salute e Prevenzione, regolamento n. 1263 del 15 dicembre 2008, concernente i<br />

dispositivi medici (Nuovo - Data di attuazione 21 marzo 2010)<br />

• Ministero dell'Interno e della Sanità, regolamento n. 1269 del 12 dicembre 2005, relativo ai dispositivi<br />

medico-diagnostici in vitro<br />

• Ministero dell'Interno e della Sanità, regolamento n. 1270 del 12 dicembre 2005, concernente dispositivi<br />

medici impiantabili attivi<br />

22


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

• Ministero della Salute e Prevenzione, regolamento n. 1264 del 15 dicembre 2008, concernente<br />

dispositivi medici impiantabili attivi (Nuovo - Data di attuazione 21 marzo 2010)<br />

• Ministero dell'Interno e della Sanità, regolamento n. 410 del 31 maggio 2004, concernente i dispositivi<br />

medici prodotti con tessuti di origine animale<br />

• Ministero della Salute e Prevenzione, regolamento n. 1457 del 15 dicembre 2009 relativo alle tasse<br />

determinate in materia dispositivi medici<br />

• Danish Medicines Agency, regolamento n. 1267 del 12 dicembre 2005, relativo alla domanda di<br />

autorizzazione per la sperimentazione clinica dei dispositivi medici su soggetti umani<br />

• Ministero dell'Economia e del Commercio, regolamento n. 1037 dell'8 dicembre 2003, concernente<br />

il coordinamento della gestione del Product Safety Act<br />

• Ministero della Salute e Prevenzione, regolamento n. 695 del 28 settembre 1998 relativo alla pubblicità<br />

per i dispositivi medici<br />

- Circolari<br />

• National Board of Health, circolare n. 15015 del 19 agosto 1968, relativa alla sterilizzazione tramite<br />

radiazioni di utensili medici (apparecchi usa e getta) in prevalenza costituiti da plastica.<br />

Linee guida<br />

Le linee guida mirano a promuovere un approccio comune da parte dei produttori e degli Organismi<br />

Notificati coinvolti nelle procedure di valutazione della conformità in accordo con i relativi allegati<br />

delle direttive, e da parte delle Autorità Competenti incaricate della salvaguardia della salute pubblica.<br />

Tali linee guida rappresentano l'orientamento assunto, in particolare, dai rappresentanti delle Autorità<br />

Competenti e dai servizi della Commissione, dagli Organismi Notificati, dall'industria e da tutte le altre<br />

parti interessate in ambito dispositivi medici.<br />

Le linee guida non sono giuridicamente vincolanti. È riconosciuto che in determinate circostanze, per<br />

esempio, come un risultato di sviluppi scientifici, un approccio alternativo possa essere possibile o appropriato<br />

per conformarsi alle disposizioni di legge.<br />

Linee guida della commissione in ambito dispositivi medici:<br />

• Scopo, campo di applicazione, definizione<br />

• Requisiti essenziali<br />

• Classificazione dei dispositivi medici<br />

• Procedura di valutazione della conformità<br />

• Indagine clinica, valutazione clinica<br />

• Organismi Notificati<br />

• Prodotti utilizzanti materiali di origine biologica<br />

• Sorveglianza del mercato<br />

• Periodo transitorio<br />

• IVD<br />

Direttive europee<br />

Le Direttive in materia di dispositivi medici recepite nella legislazione danese sono:<br />

• La Commissione europea - Legislazione concernente i dispositivi medici.<br />

• La direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 dicembre 2001 relativa alla sicurezza<br />

generale dei prodotti.<br />

Segnalazione incidenti<br />

Gli eventi avversi/incidenti gravi che si verificano a causa dell'uso di un qualsiasi dispositivo medico devono<br />

essere segnalati alla Danish Medical Agency. Il report sarà quindi approfondito con il fabbricante,<br />

il mandatario o il distributore nominato. Lo scopo è quello di determinare la causa probabile della<br />

manifestazione e di fornire consigli o azioni correttive per evitare che si verifichino ulteriori eventi di<br />

23


natura analoga. In alcuni casi giustificati questo può richiedere che Il fabbricante ritiri un prodotto<br />

specifico dalle mani dell'utilizzatore o dal mercato.<br />

L'obbligo di segnalazione incidenti e eventi avversi si applica ai produttori, utilizzatori professionali e<br />

altri operatori sanitari.<br />

Informazioni complementari per i sistemi di segnalazione di incidenti e eventi avversi è previsto nelle<br />

linee guida della Commissione europea relative al sistema di vigilanza dei dispositivi medici MEDDEV<br />

2,12-1 5 rev.<br />

Metodi di rendicontazione:<br />

• Forma elettronica<br />

• E-med-udstyr@dkma.dk<br />

• Mail o fax<br />

Registrazione<br />

- Direttiva dispositivi medici<br />

Produttori e mandatari con sede in Danimarca che immettono sul mercato dispositivi di Classe I, su<br />

misura, sistemi e kit completi sono tenuti a notificare alla Danish Medicines Agency dettagli riguardanti<br />

la propria azienda e i dispositivi medici commercializzati. Ciò vale anche per chi sterilizza sistemi<br />

e kit completi o altri dispositivi medici marcati CE destinati dal fabbricante ad essere sterilizzati<br />

prima dell'uso.<br />

- Direttiva dispositivi medici diagnostici in vitro<br />

Produttori e mandatari con sede in Danimarca che immettono prodotti sul mercato danese sono tenuti<br />

a notificare alla Danish Medicines Agency dettagli riguardanti la propria azienda e dei dispositivi<br />

medico-diagnostici in vitro (IVD).<br />

Lo stesso vale per i produttori esteri e relativi rappresentanti autorizzati.<br />

- Certificati di libera vendita<br />

La Danish Medicines Agency emette certificati di libera vendita per i produttori danesi di dispositivi<br />

medici con sede in Danimarca. Il fabbricante è responsabile della progettazione, della fabbricazione,<br />

dell'imballaggio e dell'etichettatura di un dispositivo prima di essere immesso sul mercato a il proprio<br />

nome.<br />

Il certificato di libera vendita è rilasciato per i prodotti destinati ad essere esportati verso paesi al di fuori<br />

della Area Economica Europea (EEA) e paesi privi di un accordo di mutuo riconoscimento (MRA).<br />

Dispositivi Marcati CE<br />

Il certificato di libera vendita attesta che il costruttore ha ottenuto la certificazione richiesta da parte<br />

dell'organismo notificato e ha rilasciato una dichiarazione di conformità ai sensi delle direttive:<br />

• 93/42/CEE concernente i dispositivi medici (e successive modifiche)<br />

• 98/79/CE concernente i dispositivi medici in vitro<br />

• 90/385/CEE concernente dispositivi medici impiantabili attivi (e successive modifiche)<br />

I dispositivi medici che sono marcati CE in conformità con le direttive di cui sopra soddisfano i requisiti<br />

essenziali di sicurezza e prestazioni. Questi dispositivi possono essere fabbricati e venduti in Danimarca,<br />

senza l'approvazione del Danish Medicines Agency.<br />

Dispositivi non marcati CE<br />

Un certificato di libera vendita può essere rilasciato anche ai produttori danesi di dispositivi non marcati<br />

CE. Il certificato indica che il dispositivo può essere fabbricato in Danimarca e venduto per<br />

l'esportazione in paesi al di fuori della Area Economica Europea (EEA) e dei paesi senza un accordo di<br />

mutuo riconoscimento (MRA), senza l'approvazione del Danish Medicines Agency.<br />

I produttori devono essere consapevoli del fatto che i singoli paesi possono avere regole specifiche<br />

per quanto riguarda l'importazione di dispositivi medici.<br />

Requisiti linguistici<br />

La lingua danese è richiesta per l'etichettatura e istruzioni per l'uso per tutti i dispositivi medici. Ciò a<br />

24


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

prescindere dalla capacità dell'utente finale o dalla qualifica come professionista. Pertanto, le informazioni<br />

necessarie per effettuare un uso corretto e sicuro dei dispositivi devono essere in lingua danese<br />

quando il dispositivo è reso disponibile per l'utente finale.<br />

Fonti<br />

http://www.psy.it/normativa/normativa_ue/denmark/sistema_sanitario.html<br />

http://www.medicaldevices.dk/1024/forside.uk.mu.asp?artikelID=3863<br />

http://www.bridgeconomies.it/Portals/0/Country%20Web%20Pages/Danimarca.<strong>pdf</strong><br />

25


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

SVEZIA<br />

27


8° 16° 24°<br />

Russia<br />

68°<br />

Torneträsk<br />

Kiruna<br />

Lulevatten<br />

Arctic Circle<br />

Mar di Norvegia<br />

Hornavan<br />

Uddjaure<br />

Storavan<br />

Luleå<br />

64°<br />

Umeå<br />

Storsjön<br />

Östersund<br />

60°<br />

Mare<br />

del<br />

Nord<br />

56°<br />

Norvegia<br />

Skagerrak<br />

Göteborg<br />

Kattegat<br />

Danimarca<br />

Halmstad<br />

Västerås<br />

Uppsala<br />

Karlstad Mälaren<br />

Örebro Hjälmaren<br />

Mariestad<br />

Vänersborg<br />

Lagen<br />

Siljan<br />

Falun<br />

Vättern<br />

Jönköping<br />

Helsingborg<br />

Karlskrona<br />

Kristianstad<br />

Malmö<br />

Nyköping<br />

Norrköping<br />

Linköping<br />

Växjö<br />

Kalmar<br />

ÖLAND<br />

Härnösand<br />

Sundsvall<br />

Hudiksvall<br />

Gävle<br />

Gulf of Bothinia<br />

Stockholm<br />

Mar<br />

Baltico<br />

Visby<br />

GOTLAND<br />

Finlandia<br />

Gulf of Finland<br />

Estonia<br />

Lettonia<br />

Lituania<br />

SVEZIA<br />

INFORMAZIONI GENERALI<br />

• Superficie: 450.000 km2 (comprese le acque interne).<br />

• Popolazione: 9.259.828 (dati al 31/12/2008).<br />

• Comunità italiana: 8.388 (dato secondo l'AIRE marzo 2009).<br />

• Capitale: Stoccolma (782.855 abitanti).<br />

• Città principali: Göteborg; Malmö, Uppsala, Linköping .<br />

• Moneta: Corona svedese.<br />

• Lingua: Svedese.<br />

• Forma di Stato: Monarchia Costituzionale.<br />

• Religioni principali: Luterani 87%, altre (Cattolici, Ortodossi, Battisti, Musulmani, Ebrei e Buddisti)<br />

13%.<br />

• Principali prodotti esportati: macchinari, manufatti dell'industria meccanica, prodotti della carta e<br />

del legno, prodotti metallurgici.<br />

• Fuso orario: stesso orario italiano.<br />

28


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Principali indicatori economici<br />

2007 2008 2009 2010*<br />

P<strong>IL</strong> nominale in (US $ mld) 453,6 478,6 385,3 435,0<br />

Crescita reale del P<strong>IL</strong> (%) 2,7 -0,4 -4,7 0,6<br />

Consumi privati su P<strong>IL</strong> (%) 3,1 -0.4 -1,5 0,9<br />

Consumi pubblici (%) 0,6 1,1 1,6 1,6<br />

Investimenti lordi fissi (%) 7,7 2,3 -16,2 -6,2<br />

Export di beni e servizi (%) 6,0 1,6 -12,1 4,7<br />

Import di beni e servizi (%) 9,5 3,2 -13,8 6,6<br />

Agricoltura (%) -1,4 3,9 0,6 0,6<br />

Industria (%) 2,8 2,1 9,0 1,0<br />

Servizi (%) 2,6 0,5 -2,9 1,3<br />

P<strong>IL</strong> pro-capite(US $aPPA) 36.338 36.769 34.988 35.012<br />

Tasso di disoccupazione (media %) 6,1 6,2 9,3 10,7<br />

Tasso di inflazione media (%) 1,4 2,2 -1,8 1,1<br />

Entrate del settore statale su P<strong>IL</strong> (%) 3,4<br />

c<br />

2,5 -4,4 -6,1<br />

Spese del settore statale su P<strong>IL</strong> (%) 54,9 54,8 50,4 50,4<br />

Saldo del bilancio statale su P<strong>IL</strong> (%) 51,5 52,3 54,8 56,5<br />

Debito pubblico su P<strong>IL</strong> (%) 41,7 36,7 43,5 50,1<br />

Tasso di cambio Skr - US $ (media) 6,76 6,60 7,82 7,06<br />

Tasso di cambio Skr - € (media) 9,25 9,70 10,66 9,78<br />

Prezzi al consumo (media; %) 2,2 3,5 -0,5 0,8<br />

Prezzi alla produzione (media; %) 3,7 4,3 1,3 3,2<br />

Tasso di interesse sui prestiti (media; %) 3,9 4,7 1,1 1,8<br />

Bilancia commerciale (US $ mln) 17,3 18,1 11,2 14,1<br />

Merci: export fob (US $ mln) 170,6 185,9 131,1 148,8<br />

Merci: import fob (US $ mln) -153,3 -167,8 -119,8 -134,7<br />

Bilancia dei servizi (US $ mln) 15,8 17,7 10,7 12,9<br />

Bilancia dei redditi (US $ mln) 11,1 10,8 1,9 1,0<br />

Saldo del conto dei trasferimenti (US $ mln) -5,1 -6,3 -4,7 -4,4<br />

Saldo delle partite correnti (US $ mln) 39,1 40,3 19,1 23,6<br />

Totale Riserve internazionali (US $ mld) 34,9 39,5 48,5 47,0<br />

* Previsioni Economist Intelligence Unit<br />

Fonte: IMF International Financial Statistics. Eurostat; OECD (settembre 2009)<br />

29


Bilancia Commerciale della Svezia (milioni di sek)<br />

700.000<br />

600.000<br />

500.000<br />

400.000<br />

300.000<br />

200.000<br />

100.000<br />

export<br />

import<br />

saldo bilancia<br />

commerciale<br />

0<br />

1° sem. 2008<br />

1° sem. 2009<br />

Fonte: Elaborazione ICE Stoccolma su dati SCB - Statistics Sweden (settembre 2009)<br />

Rischio Paese rating 2010<br />

SACE / OCSE MOODY'S STANDARD & POOR'S FITCH<br />

0 AAA AAA AAA<br />

Condizioni di Assicurabilità: Nessuna Restrizione (apertura per tutti i tipi di operazione).<br />

Prospettive future<br />

L'instabilità dei mercati finanziari internazionali continua a far sentire il suo peso sull'economia svedese.<br />

Il generale restringimento delle condizioni di prestito e l'indebolimento della domanda interna ed<br />

esterna hanno determinato una netta decelerazione dell'espansione economica nel corso del periodo<br />

preso in esame. Il P<strong>IL</strong> ha infatti registrato un crescita negativa nel 2009 (-4,7%), prima di risalire allo<br />

0,6% nel 2010.<br />

Negli ultimi anni prima della crisi economica i consumi privati sono cresciuti a ritmi sostenuti grazie<br />

all'aumento dell'occupazione e dei redditi e alla solida posizione dei proprietari di immobili. Il rallentamento<br />

della crescita economica globale ha invece inevitabilmente determinato una diminuzione<br />

dei consumi e degli investimenti nel settore dell'edilizia abitativa nel corso del 2009. Nel 2010, in corrispondenza<br />

di un miglioramento dei costi e delle condizioni di prestito, si prevede che l'indice di fiducia<br />

del consumatore possa progressivamente migliorare.<br />

La battuta d'arresto dell'economia nazionale e internazionale, insieme a una prevista diminuzione dei<br />

costi dell'energia, ha inoltre provocato un contenimento della pressione inflazionistica, che si è assestata<br />

intorno al -1,8% nel 2009 e allo 1,1% nel 2010.<br />

La corona ha registrato un consistente apprezzamento nei confronti del dollaro americano nel 2007 e<br />

nella prima metà del 2008, ma si è indebolita nel prosieguo dell'anno. Nel 2009 si è riproposto il trend<br />

di apprezzamento del dollaro nei confronti delle divise europee, compresa la corona e si prevede che<br />

questa possa essere la tendenza anche per il 2010. Nonostante il recente indebolimento della divisa<br />

nazionale, la corona dovrebbe continuare seppure leggermente a rafforzarsi nei confronti dell'euro.<br />

Il surplus commerciale sulla bilancia internazionale continua, pur con oscillazioni consistenti, a caratterizzare<br />

l'economia svedese, ciò ovviamente a causa della domanda internazionale più debole, mentre<br />

per quanto riguarda i servizi si registra una certa inversione di tendenza positiva. È probabile che<br />

detto orientamento continui nel corso dell'anno 2010, sebbene con una spinta tendenzialmente in diminuzione.<br />

30


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Settori produttivi<br />

La Svezia ha sviluppato un'economia caratterizzata da una forte crescita del prodotto interno lordo, a<br />

cui si associa una notevole stabilità economica e un'equilibrata ridistribuzione dei redditi.<br />

Alla radice di questo quadro economico ideale c'è forse il fatto che in Svezia, più che in altri Paesi europei,<br />

la politica economica-sociale si è prefissa principalmente due obiettivi: sicurezza economica ed<br />

egualitarismo, che comporta l'impegno a ridurre le differenze di reddito e la lotta contro la povertà.<br />

È un Paese dagli alti standard di benessere a livello internazionale. Tra i Paesi dell'Europa occidentale,<br />

ha tra i redditi pro-capite più alti.<br />

Tra il 1950 e il 1980 il settore pubblico svedese ha registrato una rapida crescita, con una larga percentuale<br />

di occupazione. Nella seconda metà degli anni '90, in seguito a un periodo di austerità economica,<br />

l'impiego nel settore pubblico ha registrato una consistente flessione, ma il settore rappresenta ancora<br />

un importante bacino per il mercato del lavoro. Le spese governative generali rappresentavano<br />

ancora il 53% del P<strong>IL</strong> nel 2007, un'alta percentuale registrata solo in altre economie del nord Europa.<br />

Il settore primario (agricoltura, silvicoltura e pesca) ha perso la sua importanza nel corso degli anni e<br />

oggi contribuisce solo per l'1,1% alla formazione del P<strong>IL</strong>.<br />

Il contributo al P<strong>IL</strong> da parte del settore secondario (manifatturiero, minerario ed edilizio) si è ripreso<br />

dopo la recessione registrata dei primi anni '90, fino a raggiungere la percentuale del 29% del P<strong>IL</strong> nel<br />

2007. Come nella maggior parte delle economie con un alto livello di sviluppo, i servizi, compresi<br />

quelli pubblici (29%), giocano la parte del leone nel contributo alla crescita del P<strong>IL</strong> (70%).<br />

La famiglia dei Wallenberg è una delle più importanti dinastie industriali d'Europa: principalmente attraverso<br />

la holding Investor detengono quote azionarie di controllo della Skandinaviska Enskilda Bunker<br />

(SEB), una delle quattro maggiori banche svedesi, e di OM, che possiede lo Stockholm Stock<br />

Exchange (SSE). Possiedono quote rilevanti anche della Ericsson, compagnia di cellulari, e della Astra<br />

Zeneca, compagnia farmaceutica anglo-svedese. In totale detengono partecipazioni che costituiscono<br />

il 40% della capitalizzazione della borsa.<br />

Interscambio Italia - Svezia<br />

Le relazioni commerciali tra la Svezia e l'Italia sono da sempre state caratterizzate da un ampio e considerevole<br />

scambio di servizi e flusso di prodotti, che si è sviluppato in molti settori e in entrambe le direzioni.<br />

All'interno dell'UE, l'Italia occupa il decimo posto nella lista dei partner commerciali più importanti<br />

della Svezia.<br />

In conseguenza di un monte esportazioni più cospicuo rispetto a quello delle importazioni i dati<br />

sull'interscambio rilevano un costante deficit della bilancia commerciale italiana rispetto a quella svedese.<br />

Il dato di disavanzo pur con qualche scostamento si è mantenuto abbastanza costante nel triennio<br />

preso in esame, è stato invece sensibile il calo assoluto di valori (intorno al 35%) sia di import che<br />

di export nel 2009. Come per altri paesi, fortunatamente, vi sono segnali confortanti nei primi mesi<br />

del 2010 che fanno pensare ad un'inversione di tendenza più netta di quanto non si potesse prevedere<br />

e quindi ad un recupero delle posizioni ragionevolmente rapido.<br />

La composizione merceologica dell'interscambio con la Svezia vede una flessione nell'acquisto da parte<br />

dell'Italia di prodotti della siderurgia e di carta e cartone. In flessione anche l'import di apparecchi<br />

trasmittenti radiotelevisivi, dopo il cospicuo incremento registrato nel 2007. Ha “tenuto” relativamente<br />

invece l'acquisto di supporti sonori registrati e autoveicoli.<br />

Sul fronte delle esportazioni, hanno registrato un certo calo le vendite di parti e accessori per autoveicoli<br />

e “pompe, compressori e sistemi idraulici. In flessione ancora più netta, invece, l'export di elettrodomestici,<br />

medicinali e preparati farmaceutici e di attrezzature industriali per la refrigerazione e la<br />

ventilazione.<br />

31


Interscambio commerciale<br />

Interscambio Italia - Svezia 2007 2008 2009<br />

Trend 2007-2008-2009 valore in € valore in € valore in €<br />

Esportazioni 4.026.777.213 3.963.964.101 2.722.973.319<br />

Importazioni 4.171.447.539 4.118.629.110 2.865.007.832<br />

Saldo -144.670.326 -154.665.009 -142.034.513<br />

Fonte dati Istat (agg. Marzo 2010)<br />

Contributo dei diversi settori alla formazione del P<strong>IL</strong> (%)<br />

Settore 2009<br />

Servizi 71,8<br />

Industria 26,6<br />

Agricoltura 1,6<br />

Principali trattati<br />

Convenzione per evitare le doppie imposizioni<br />

in materia di imposte sulle successioni<br />

Convenzione per evitare le doppie imposizioni<br />

in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio<br />

e per prevenire le evasioni fiscali<br />

Accordo sullo spazio economico europeo<br />

Legge n. 1164 del 9/11/1995<br />

Legge n. 280 del 13/03/1958<br />

Firmato a Oporto il 2 maggio 1992 - L.N. 300 del<br />

28/07/1993 - GU N. 192 SO del 17/08/1993<br />

Marchi e Brevetti<br />

La proprietà intellettuale si divide fondamentalmente in quattro macroaree:<br />

a) brevetti<br />

b) protezione del design<br />

c) tutela del marchio<br />

d) diritto d'autore.<br />

L'ente preposto alla protezione ed al rilascio dei brevetti è il “Patento och Registreringsverket”. Lo stesso<br />

ente si occupa anche della protezione del marchio di fabbrica e del singolo prodotto. L'istituto opera<br />

in collaborazione con lo EUROPEAN PATENT OFFICE (EPO) e può avere accesso a tutti i documenti<br />

di brevetti e registrazioni europei pubblicati fin dal 1978. Il brevetto in Svezia ha una validità di 20<br />

anni dalla data di deposito, il marchio ha una validità di 10 anni mentre il diritto d'autore copre un arco<br />

di 50 anni.<br />

I riferimenti dell'istituto sono:<br />

Patent och Registreringsverket<br />

Box 5055<br />

102 42 Stoccolma<br />

Tel 0046(0)87822885 / 0046(0)87822800<br />

Fax 0046(0)86660286<br />

www.prv.se<br />

32


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Requisiti tecnici e Standardizzazioni<br />

Alcune categorie di prodotti, quali macchinari, attrezzature elettriche, mezzi di trasporto, materiali<br />

da costruzioni e prodotti farmaceutici, vengono sottoposti a normative tecniche e di sicurezza stabilite<br />

dai diversi organi statali preposti. Per alcuni prodotti l'omologazione è subordinata ad un collaudo<br />

specifico ed una classificazione di materiali e componenti che è affidato allo Sveriges Provnings och<br />

Forskningsinstitut (Istituto Nazionale delle Ricerche) www.sp.se . L'ente principale di riferimento è lo<br />

Standardiseringen Sverige (SIS) www.sis.se , ovvero l'ente centrale svedese per la standardizzazione.<br />

Il SIS non ha scopo di lucro e riunisce rappresentanti dell'industria, finanza, istituzioni governative ed<br />

associazioni di consumatori. Il SIS opera attraverso varie sussidiarie:<br />

• SIS Forum AB (servizi di consulenza alle imprese per il quality management)<br />

• SIS Certifying AB (servizi di certificazione di qualità e di eco management, ISO 9000 ed ISO<br />

14000)<br />

• SIS Service AB (promozione e diffusione all'estero del know how svedese in materia di standardizzazione)<br />

• SIS Miljömärkining AB (marchi ambientali)<br />

Esistono organismi settoriali nel campo della sanità, dell'edilizia, delle telecomunicazioni, dell'elettrotecnica<br />

e della meccanica, incaricati dal SIS di elaborare gli standard, nei quali vengono precisate dimensioni,<br />

materiali, tolleranze, aspetto, sistemazione, modo d'impiego, condizioni restrittive di utilizzo<br />

e, soprattutto, le modalità con cui vengono effettuate le relative prove. Il SIS pubblica un catalogo<br />

degli standard con informazioni su circa 12.000 standards svedesi ed internazionali.<br />

È consigliabile richiedere consiglio all'importatore svedese per orientarsi fra gli organismi preposti e le<br />

numerose normative in vigore che sono suscettibili di frequenti ritocchi o cambiamenti sostanziali.<br />

Una notevole attenzione è rivolta dai consumatori svedesi ai procedimenti di eco-labelling. Attualmente<br />

esiste una selezione di oltre 1000 prodotti contrassegnata da una Nordic Environment Label<br />

(che ha per simbolo un cigno) molto apprezzata e premiata dai consumatori.<br />

Le associazioni di consumatori sono molto forti e partecipi alla vita politica, normativa ed industriale<br />

del paese. Accanto alle organizzazioni private, vi sono anche comitati pubblici, quali:<br />

Comitato Nazionale per la politica del consumatore (Konsumentverket)<br />

Consumer Ombudsman (Konsumentombudsmannen)<br />

Detti organismi hanno un notevole peso in diversi ambiti, in particolare nella redazione da parte del<br />

parlamento di leggi e regolamenti in materia di pubblicità, informazione sui prezzi, termini di contratto,<br />

sicurezza dei prodotti, credito al consumo, sicurezza ambientale, ecc.<br />

Informazioni di viaggio<br />

Prefissi internazionali<br />

00 46 prefisso per il Paese; 8 Stoccolma; 31 Goteborg; 40 Malmo.<br />

Fuso orario<br />

1 ora avanti rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich in inverno; 2 ore avanti in estate.<br />

Visto<br />

Non occorre il visto; è sufficiente il passaporto o la carta di identità.<br />

Documenti Auto<br />

È accettata la patente Italiana.<br />

La guida è a sinistra, la circolazione a destra.<br />

Il controllo stradale è rigido. Tassativi sono il rispetto dei limiti di velocità e di tutto il codice della strada.<br />

È obbligatorio, anche in città, tenere accesi i fari anabbaglianti in qualsiasi ora del giorno.<br />

È consentito l'uso del telefono cellulare da parte dell'autista.<br />

33


Sono reperibili i pezzi di ricambio per le sole autovetture commercializzate.<br />

Gli spostamenti su tutto il territorio si possono effettuare in totale sicurezza. Non vi sono zone a rischio.<br />

I collegamenti sono particolarmente curati grazie ad una buona rete stradale (le autostrade sono prive<br />

di pedaggio) la cui percorrenza è assicurata anche nei mesi invernali su quasi tutto il territorio. Per chi<br />

viaggia in automobile si segnala che dall’1 novembre al 30 aprile è obbligatorio l'uso di pneumatici da<br />

neve (chiodati, non chiodati o lamellari). I collegamenti aerei interni sono ottimi e frequenti. Buoni i<br />

collegamenti aerei internazionali.<br />

Assicurazione minima obbligatoria<br />

L'assicurazione di responsabilità civile è obbligatoria per i residenti ed i visitatori che guidano un veicolo<br />

a motore, compreso un ciclomotore. Non è obbligatoria per i rimorchi. L'importo massimo della<br />

garanzia è di 300 milioni di Sek (corone) per incidente. Se questa somma non copre tutti i danni, vengono<br />

in primo luogo risarciti i danni alla persona.<br />

Assicurazioni estere accettate<br />

Un visitatore che guidi un veicolo con targhe permanenti in un Paese tra quelli di seguito elencati, può<br />

circolare in Svezia con la sua assicurazione nazionale e non ha alcun bisogno di presentare un documento<br />

d'assicurazione al suo arrivo. I Paesi sono: Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia,<br />

Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Isole Anglo Normanne, Italia, Lettonia,<br />

Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno<br />

Unito, Rep.Ceca, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Vaticano.<br />

Carta Verde<br />

Un visitatore che guidi un veicolo immatricolato in uno dei Paesi che seguono o in una serie temporanea<br />

dei Paesi sopra elencati, deve avere una Carta Verde:<br />

Albania, Andorra, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Estonia, Iran, Irak (sospeso), Israele, Lettonia,<br />

Macedonia, Malta, Marocco, Moldavia, Polonia, Romania, Tunisia, Turchia, Ucraina.<br />

Assicurazione a breve termine<br />

Il conducente di un veicolo immatricolato in un altro paese (o immatricolato in una serie temporanea),<br />

o un conducente che abbia un'<br />

assicurazione non riconosciuta, deve ottenere un documento assicurativo<br />

automobilistico della serie D, valevole per la Finlandia, la Norvegia e la Svezia, alla frontiera<br />

del primo paese visitato.<br />

Introduzione di animali domestici<br />

Sono consentiti l'importazione ed il transito di animali domestici (cani e gatti) al seguito dei viaggiatori,<br />

previa acquisizione del certificato sanitario UE (Modello U - Serv. Vet.) rilasciato dalle competenti autorità<br />

sanitarie veterinarie italiane, (rivolgersi al Veterinario Ufficiale).<br />

L'animale dovrà essere sottoposto, per tempo, a tutte le vaccinazioni previste, per evitare che le stesse<br />

siano eseguite al momento dell'arrivo, cui farà seguito un periodo di osservazione.<br />

Per informazioni contattare l'ambasciata di Svezia in Roma - piazzale Rio de Janeiro, 3 - 00161 Roma.<br />

Tel: 06441941<br />

fax: 064419760/1<br />

e-mail: ambassaden.rom@foreign.ministry.se<br />

oppure visitare il sito internet: www.sjv.se del Ministero dell'gricoltura svedese, competente per materia,<br />

con informazioni anche in lingua inglese.<br />

Uffici pubblici<br />

Sono aperti dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, con pausa di 1 ora<br />

Banche<br />

Aperte dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 14.00<br />

Attività commerciali<br />

Sono aperti dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00; il sabato dalle 9.00 alle 17.00; la domenica<br />

sono chiusi con pochissime eccezioni per le zone del centro.<br />

I supermercati sono aperti tutti i giorni, compresi i giorni festivi, dalle 8.00 alle 20.00, o alle 22.00<br />

34


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Principali festività<br />

1° gennaio (Nuovo anno),<br />

6 gennaio (Epifania),<br />

14 e 17 aprile,<br />

1° maggio (Festa dei Lavoratori),<br />

25 maggio,<br />

5 giugno (Festa Nazionale),<br />

24 giugno (Festa di mezza estate),<br />

1° novembre (Halloween),<br />

25 dicembre (Natale),<br />

26 dicembre (S. Stefano).<br />

Principali indirizzi utili<br />

Ambasciate e Consolati in Italia<br />

Ambasciata e Consolato della Svezia a Roma<br />

Ambasciatore: S.E. Staffan Wrigstad<br />

Piazza Rio de Janeiro, 3<br />

00161 Roma<br />

Tel. (06) 441941; Fax. (06) 44194760-1<br />

ambassaden.rom@foreign.ministry.se<br />

www.sjv.se<br />

Consolato Generale Onorario a Torino<br />

Via Arcivescovado, 1 - 10121 Torino<br />

Tel. 0115172465 - Fax 0115172482<br />

Circoscrizioni: Piemonte (eccetto Novara), Valle d'Aosta<br />

Consolato Onorario a Firenze<br />

Via B. Lupi, 14<br />

50129 Firenze<br />

Tel. 055499536 - Fax 0556471858<br />

Circoscrizione Arezzo, Firenze, Pistoia, Siena, Forlì, Ravenna<br />

Consolato onorario a Palermo<br />

Via Roma, 489<br />

90139 Palermo<br />

Tel. 091581521 - Fax 091581230<br />

Circoscrizione Palermo, Caltanissetta, Enna, Agrigento, Trapani<br />

Ambasciate e Consolati all'estero<br />

Ambasciata italiana<br />

Ambasciatore: Giulio Cesare Vinci Gigliucci<br />

Oakhill - Djugården<br />

11521 Stoccolma<br />

Tel. (+46 8) 545 67 100; Fax (+46 8) 660 0505<br />

itemb@itemb.se trade@itemb.se Ufficio Commerciale, press@itemb.se Addetto Stampa<br />

www.itemb.se<br />

Consolato italiano a Göteborg<br />

Cons. On. Rolf Sten Olof Palm<br />

Vasgatan 52 - 41137 Göteborg<br />

Tel: (+46 3) 711 03 81; Fax: (+46 3) 172680<br />

35


Consolato italiano a Malmö<br />

Cons. On. Birgit Irene Larsson Giubbi<br />

Italienska Konsulatet Sangleksgatan 5 - 215 79 Malmö<br />

Tel: (+46 40) 229 310; Fax: (+46 40) 229 330<br />

bg@asso.se<br />

Camera di Commercio Italiana<br />

Camera di Commercio Italiana per la Svezia<br />

PRESIDENTE: Johan DE GEER<br />

SEGRETARIO GENERALE: Antonio MARIN<strong>IL</strong>LI<br />

Blasieholmsgatan 4A- S-103 29 Stoccolma<br />

TEL: +46 8 6112540, 6112541 FAX: +46 8 6112542<br />

info@italchamber.se<br />

www.italchamber.se/<br />

Camera di Commercio italo-svedese<br />

Via Alberico Albricci 7, 20122 Milano<br />

Tel 02/877524 fax 02/72004082<br />

assosvezia@wirenet.it<br />

Istituto Nazionale per il Commercio Estero - I.C.E<br />

Italienska statens utrikeshandelsbyra<br />

Federico Giuseppe<br />

Sveavagen 28-30<br />

111 34 Stockholm<br />

Tel. (+46 8) 248960; Fax. (+46 8) 4114947<br />

stoccolma.stoccolma@ice.it<br />

www.ice.gov.it/estero2/stoccolma/default2.htm<br />

Rappresentanza Unione Europea<br />

Enterprise Europe Network in Sweden<br />

www.enterprise-europe-network.ec.europa.eu/info/countries/sweden_en.htm<br />

Europeiska Kommissionen Representationen i Sverige<br />

Nybrogatan 11, Box 7323<br />

S-10390 Stockholm<br />

Tel: (46-8) 562 444 11; Fax: (46-8) 562 444 12<br />

bursto@cec.eu.int<br />

www.eukomm.se<br />

36


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE<br />

Il servizio sanitario nazionale svedese è un esempio di efficienza e modernità in tutto il mondo da decenni.<br />

Il paese ha la seconda spesa al mondo, dopo Israele, nella ricerca e sviluppo rapportata al P<strong>IL</strong>.<br />

La sanità pubblica è talmente funzionale alle esigenze dei cittadini che ha reso quasi assente la sanità<br />

privata e quasi tutti i medici operanti in Svezia sono dipendenti del servizio sanitario nazionale. La sanità<br />

viene gestita prevalentemente a livello locale con servizi ed investimenti mirati alle esigenze specifiche<br />

di quella determinata area.<br />

Il servizio sanitario si può suddividere genericamente in tre grandi livelli<br />

- l'assistenza primaria<br />

- la sanità regionale<br />

- la sanità della contea e comunale<br />

La sanità e i servizi medici svedesi sono regolati da una sezione legislativa apposita del codice civile<br />

che disciplina le competenze dei consigli di contea e comuni in materia di salute e assistenza medica.<br />

Il corpo di legge è strutturato in maniera tale da concedere a contee e comuni una ampia libertà rispetto<br />

alla gestione dei propri servizi sanitari locali rispetto alla direttiva nazionale<br />

Consigli di Contea<br />

Ci sono 18 consigli di contea in Svezia, con le responsabilità che sono comuni alle grandi aree geografiche<br />

e che spesso richiedono ingenti risorse. Il loro compito più importante è la salute e assistenza medica.<br />

I Consigli di Contea sono direttamente responsabili dell'organizzazione dei loro servizi in modo<br />

che tutti i cittadini abbiano accesso a cure adeguate. Il 71% dei servizi di consiglio della contea sono finanziati<br />

da imposte provenienti dalla fiscalità regionale. Per una parte il servizio sanitario locale riceve<br />

entrate derivanti dai contributi pagati dai cittadini per l'erogazione dei servizi. Detto contributo tuttavia<br />

non può superare in alcun caso i 100 Euro annui pro capite per esami e visite ed altrettanto per la<br />

spesa farmacologica.<br />

Il sostegno dello Stato si concretizza in forma di sovvenzione generale al sistema sanitario nazionale<br />

da parte dell'amministrazione centrale. Lo stato offre anche dei contributi mirati per aumentare<br />

l'accesso alle cure e alle prestazioni farmaceutiche. Ben l'89% della spesa nel bilancio dei consigli di<br />

contea si concentra nelle spese mediche e nelle cure odontoiatriche.<br />

Comuni<br />

I comuni sono responsabili della cura degli anziani, dei disabili e del sostegno riabilitativo a coloro il<br />

cui trattamento medico è stato completato e che sono stati dimessi dalla degenza ospedaliera propriamente<br />

detta. I comuni sono anche responsabili per l'alloggio, l'occupazione e il sostegno delle persone<br />

con disabilità psichiatrica.<br />

Uno sportello dell'Ente sanitario svedese (Forsäkringskassan) è presente in ogni provincia, oppure al<br />

pronto soccorso dell'<br />

ospedale. Per i cittadini è valida la Tessera Sanitaria Europea (mod. E111) che permette<br />

di usufruire di tutti i servizi in modo assolutamente parificato a quanto avviene per i cittadini svedesi.<br />

37


DISPOSITIVI MEDICI<br />

In considerazione della sempre maggior importanza che i dispositivi medici hanno assunto nella cura<br />

e nel benessere dell'individuo, nel settembre 2001 l'Agenzia Svedese per i Prodotti Medicinali (Medical<br />

Product Agency) ha assunto la responsabilità della sorveglianza del mercato in merito all'applicazione<br />

della legislazione sui dispositivi medici, e la facoltà di emanare le linee guida a sostegno di questa<br />

legislazione.<br />

L'obiettivo principale è che i dispositivi medici siano idonei per gli scopi previsti, il che significa che essi<br />

devono essere sicuri e devono presentare le caratteristiche dichiarate dal fabbricante.<br />

Per garantire qualità e sicurezza, tutti i prodotti immessi sul mercato devono soddisfare i requisiti richiesti<br />

dalla normativa in vigore. Istruzioni per l'uso ed etichettatura devono essere in lingua svedese,<br />

indipendentemente dal fatto che il prodotto debba essere utilizzato dal paziente o da personale qualificato.<br />

Breve introduzione a regole e legislazione<br />

Ogni giorno numerosi dispositivi medici sono utilizzati in strutture sanitarie pubbliche e private in tutta<br />

la Svezia.<br />

Difetti o malfunzionamenti dei dispositivi medici possono esporre i pazienti a gravi rischi. Ciò è particolarmente<br />

vero per i dispositivi che trasferiscono energia o farmaci ai pazienti (pompe di infusione<br />

per esempio) o dispositivi che sostengono o supportano funzioni vitali come, ad esempio, i pacemaker.<br />

Gli standard di sicurezza, tuttavia, devono essere alti per tutte le categorie di dispositivi medici al fine<br />

di garantirne l'affidabilità e la sicurezza in conformità alla destinazione d'uso prevista. La Svezia ha portato<br />

la propria legislazione in linea con i requisiti di sicurezza in vigore nella Comunità Europea per<br />

quanto riguarda i test, la certificazione e l'etichettatura dei dispositivi medici.<br />

Un'unica procedura per i paesi della Comunità Europea<br />

Lo scopo delle direttive comunitarie del Nuovo Approccio è quello di garantire la sicurezza e le prestazioni<br />

dei dispositivi e, allo stesso tempo, di consentire il libero scambio delle merci.<br />

Diverse parti delle direttive sui dispositivi medici sono state recepite dallo Swedish Act (SFS 1993:584),<br />

da un Decreto (SFS 1993:876) e da Regolamenti dell'Agenzia per i Prodotti Medicinali (LVFS 2001:5,<br />

LVFS 2003:11 e LVFS 2001:7). La legislazione svedese è una trasposizione quasi parola per parola dei<br />

testi delle Direttive.<br />

Secondo lo Swedish Medical Devices Act (1993:584) e secondo il Decreto SFS 1993:876, un dispositivo<br />

medico deve raggiungere il suo scopo, così come definito dal fabbricante, non implicando alcun<br />

rischio inaccettabile per pazienti, personale o terzi.<br />

Le disposizioni delle Direttive sono state inoltre introdotte nei Regolamenti dell'Agenzia per i Prodotti<br />

Medicinali: LVFS 2001:5 (Direttiva 90/385/CEE sui dispositivi medici impiantabili attivi, e successive<br />

modificazioni intervenute); LVFS 2003:11 (Direttiva 93/42/CEE sui dispositivi medici, e successive modificazioni<br />

intervenute) e LVFS 2001:7 (98/79/CEE Direttiva sui dispositivi medici diagnostici in-vitro).<br />

I dispositivi medici impiantabili attivi (soggetti a LVFS 2001:5) dal 1° gennaio 1995 devono essere certificati,<br />

cioè devono essere valutati da un Organismo Notificato, prima di essere immessi sul mercato.<br />

Mentre la certificazione dei dispositivi medici, soggetti a LVFS 2003:11, è iniziata il 1° gennaio 1995<br />

ed è stata resa obbligatoria dal 14 giugno 1998. Questi dispositivi sono raggruppati in classi (I, IIa, IIb e<br />

III) che stabiliscono i requisiti per la certificazione.<br />

Con riguardo ai dispositivi medico-diagnostici in vitro la certificazione è divenuta obbligatoria a partire<br />

dal 8 dicembre 2003.<br />

Tutti i dispositivi certificati dovranno essere forniti con il marchio CE.<br />

38


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

È importante studiare le definizioni rispettivamente di dispositivo medico e di fabbricante.<br />

Sono la destinazione d'uso ed i meccanismi di azione del dispositivo, non la costruzione o l'utilizzatore,<br />

a stabilire se il dispositivo diventa un dispositivo medico. Il “ fabbricante” , in questo contesto, è il<br />

(legale) costruttore responsabile della sicurezza dei prodotti.<br />

L'Agenzia per i Prodotti Medicinali è l'autorità competente in materia in Svezia.<br />

Il ruolo di tale Agenzia è determinato dallo Swedish Medical Devices Act e dal Decreto SFS1993:876.<br />

Le responsabilità dell'Agenzia comprendono la messa in atto delle prescrizioni di legge e la verifica della<br />

loro efficacia attraverso il controllo del mercato.<br />

Requisiti di base<br />

Definizione: per "dispositivo medico" si intende qualunque strumento, apparecchio, impianto, sostanza<br />

o altro prodotto, utilizzato da solo o in combinazione, compreso il software necessario per il suo corretto<br />

funzionamento, destinato dal fabbricante ad essere impiegato per gli esseri umani a scopo di:<br />

• diagnosi, prevenzione, controllo, trattamento o attenuazione di malattie,<br />

• diagnosi, controllo, trattamento, attenuazione o compensazione di un trauma o di un handicap,<br />

• studio, sostituzione o modifica dell'anatomia o di un processo fisiologico,<br />

• controllo del concepimento<br />

e che non eserciti l'azione principale voluta nel o sul corpo umano con mezzi farmacologici, immunologici<br />

o metabolici, ma che può essere assistito nelle sue funzioni da questi mezzi.<br />

Ogni dispositivo medico immesso sul mercato deve essere conforme ai requisiti di cui al Medical Devices<br />

Act, a prescindere da come il dispositivo debba essere utilizzato e dai rischi connessi al suo uso.<br />

Un dispositivo è considerato adeguato nel caso in cui, se usato come previsto, esso raggiunga le prestazioni<br />

previste dal fabbricante e soddisfi gli elevati standard per la tutela della vita, per la sicurezza<br />

personale e per la salute dei pazienti e degli altri.<br />

Requisiti essenziali<br />

I requisiti essenziali sono un'estensione dei requisiti di base. In breve i requisiti essenziali specificano<br />

che la sicurezza e le prestazioni devono essere documentate, e che devono essere descritti i potenziali<br />

effetti collaterali e i rischi. Il fabbricante inoltre deve aver effettuato un'analisi, dimostrando che i benefici<br />

del dispositivo sono da considerarsi superiori agli effetti collaterali.<br />

Le informazioni riguardanti l'uso, la destinazione, i rischi, ecc., devono essere indicate sul dispositivo<br />

o, se ciò non è possibile, nelle istruzioni fornite in accompagnamento.<br />

In particolare i fabbricanti devono assicurarsi che l'etichettatura e le istruzioni per l'uso (manuali uso,<br />

display, comandi vocali ecc) siano scritti in svedese, in base al paragrafo 4 del Regolamento corrispondente<br />

(LVFS 2001:5, LVFS 2003:11 e LVFS 2001:7). Questo a prescindere dal fatto che il dispositivo<br />

venga utilizzato da un paziente o da personale qualificato, oppure che il dispositivo venga utilizzato in<br />

un ospedale o in un alloggio privato. I manuali di servizio possono invece essere in lingua inglese.<br />

Di norma la documentazione del produttore per il controllo interno, in combinazione con il fascicolo<br />

tecnico e la dichiarazione di conformità in cui si afferma che il dispositivo è conforme ai requisiti, vengono<br />

considerati sufficienti.<br />

Valutazione da parte di terzi<br />

Per alcuni dispositivi è necessario che la valutazione sia effettuata da una Parte Terza, un cosiddetto<br />

Organismo Notificato, in modo da dimostrare che il dispositivo è conforme ai requisiti.<br />

Un Organismo Notificato è un'organizzazione indipendente che esegue test e/o certificazioni, ritenuta<br />

in possesso della competenza e delle qualità sufficienti per valutare la conformità di beni e servizi.<br />

Gli Organismi Notificati Svedesi sono stati designati dalla SWEDAC (Direzione nazionale per l'accreditamento<br />

e la valutazione della conformità) e soddisfano tali requisiti.<br />

Ogni paese della Comunità Europea invia alla Commissione Europea un elenco degli Organismi Notificati<br />

sotto la propria giurisdizione e i loro nomi sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale, ai sensi della<br />

relativa Direttiva.<br />

39


È sufficiente che il fabbricante effettui la valutazione di conformità dei propri dispositivi in un paese al<br />

fine di ottenere l'accesso all'intero mercato della Comunità Europea.<br />

Standard<br />

Le specifiche tecniche sono da ricercare nelle norme. Le cosiddette Norme Armonizzate sono state<br />

elaborate dagli organismi di standardizzazione dell'Europa occidentale, come CEN, CENELEC e ETSI,<br />

su mandato della Commissione europea.<br />

Si presume che le norme armonizzate siano conformi ai requisiti essenziali delle Direttive. Parti della<br />

Farmacopea europea soddisfano anche questa presunzione di conformità. Le norme sono importanti<br />

per la progettazione, per la produzione e l'approvvigionamento dei dispositivi medici.<br />

Responsabilità dei fabbricanti<br />

Il termine "fabbricante" si riferisce alla persona fisica o giuridica responsabile della progettazione, della<br />

fabbricazione, dell'imballaggio e dell'etichettatura di un dispositivo prima che questo venga immesso<br />

sul mercato. I dispositivi possono essere immessi sul mercato dal fabbricante stesso o da un'altra entità<br />

in sua vece.<br />

Un'entità che assembla, provvede all'imballaggio, tratta, etichetta o assegna la destinazione d'uso di<br />

un dispositivo medico, che viene immesso sul mercato a suo nome, deve comunque essere considerato<br />

nello stesso modo di un fabbricante.<br />

Un dispositivo è considerato immesso sul mercato quando è trasferito per la prima volta, fisicamente<br />

o legalmente, dal produttore o dall'importatore all'utente, o alla persona che deve distribuire il dispositivo,<br />

ad esempio un rivenditore, sia che il dispositivo sia nuovo o rimesso a nuovo, sia che venga trasferito<br />

per restituzioni gratuite.<br />

Quando un dispositivo è importato per uso personale da un paese al di fuori della Comunità Europea,<br />

l'effettiva messa in servizio è considerata equivalente all'immissione sul mercato.<br />

Marcatura CE<br />

La Marcatura CE di un dispositivo è diretta soprattutto verso le Autorità Competenti e indica che il dispositivo<br />

è conforme ai requisiti della relativa normativa.<br />

Tutti i dispositivi medici, eccetto i dispositivi su misura e i dispositivi destinati ad indagini cliniche, devono<br />

recare il marchio CE per poter essere immessi sul mercato.<br />

Il marchio CE non significa necessariamente che un dispositivo abbia superato la valutazione di un<br />

Organismo Notificato, o che esso sia di una certa qualità o possieda determinate caratteristiche.<br />

È il fabbricante che appone il marchio CE ad un dispositivo che ha la responsabilità di dimostrarne la<br />

conformità ai requisiti.<br />

La valutazione dei dispositivi di Classe I è eseguita dal fabbricante stesso. Se il dispositivo appartiene<br />

ad una Classe di rischio superiore, la valutazione deve essere effettuata in collaborazione con un Organismo<br />

Notificato.<br />

Obbligo di relazione<br />

Il fabbricante deve costantemente monitorare il rendimento dei propri dispositivi nella pratica a seguito<br />

dell’immissione in commercio. Egli è tenuto a segnalare ogni grave o presunto incidente causato<br />

da un dispositivo medico a marchio CE.<br />

Gravi incidenti o quasi incidenti che coinvolgono dispositivi, o i rischi di possibili incidenti gravi, devono<br />

essere segnalati dal produttore all'Agenzia per i Prodotti Medicinali entro 10 giorni, se si è verificato<br />

un decesso, ed entro 30 giorni in tutti gli altri casi.<br />

Le norme e le procedure per tali relazioni si trovano nel regolamento LVFS 2001:8 e nella MEDDEV<br />

2,12 / 1 Rev 4.<br />

40<br />

Classificazione di prodotto e analisi<br />

I dispositivi medici sono divisi in quattro classi. La classificazione in generale, è basata sui rischi a cui il


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

corpo umano può essere esposto a causa della progettazione, delle modalità di fabbricazione o dell'uso<br />

del dispositivo. Il fabbricante deve quindi eseguire un'analisi dei rischi del progetto, del metodo di produzione<br />

e della destinazione d'uso del dispositivo.<br />

Classe I: Iscrizione all'Agenzia per i Prodotti Medicinali (MPA)<br />

La Classe I è costituita dai dispositivi meno pericolosi ed è il gruppo di dispositivi più ampio.<br />

Se un produttore di dispositivi di Classe I, o il suo mandatario, ha sede in Svezia, deve notificare<br />

l'azienda e il/i dispositivo/i all'Agenzia per i Prodotti Medicinali, che registrerà la società ed i dispositivi<br />

a fronte di un canone annuale.<br />

L'Agenzia per i Prodotti Medicinali confermerà la notifica sotto forma di un Certificato di Registrazione,<br />

che consentirà al/i dispositivo/i di essere immesso/i sul mercato.<br />

Il fabbricante garantisce che il/i dispositivo/i è/sono conforme/i ai requisiti essenziali e compila una<br />

scheda tecnica e una dichiarazione di conformità, che dovranno essere conservati per almeno cinque<br />

anni. Se il dispositivo è dotato di funzioni di misura (Classe Im) o viene immesso sul mercato in condizioni<br />

sterili (Classe Is), il processo di fabbricazione deve essere controllato da un Organismo Notificato,<br />

che valuterà se la funzione di misura e la sterilità sono conformi ai requisiti essenziali.<br />

Dunque la classificazione dei dispositivi è effettuata dal fabbricante, eventualmente in collaborazione<br />

con un Organismo Notificato.<br />

Classe IIa: è richiesto un limitato intervento di valutazione da Parte Terza<br />

La Classe IIa richiede la valutazione di un Organismo Notificato (valutazione di Parte Terza) solo per alcuni<br />

aspetti.<br />

Il fabbricante può scegliere tra due alternative:<br />

1 - Il fabbricante dichiara che il dispositivo è conforme ai requisiti essenziali. L'Organismo Notificato<br />

esegue un esame del tipo di prodotti e/o lotti, oppure certifica il Sistema Qualità per la produzione<br />

e/o il controllo finale.<br />

2 - L'Organismo Notificato certifica il Sistema Qualità del Fabbricante. I fabbricanti, o i mandatari,<br />

svedesi, di dispositivi su misura devono iscriversi presso l'Agenzia per i Prodotti Medicinali.<br />

Classe IIb e Classe III: la valutazione da parte di Terzi è necessaria<br />

I dispositivi appartenenti alla Classe IIb e alla Classe III hanno un più alto potenziale di rischio e devono<br />

essere valutati da un Organismo Notificato.<br />

Il fabbricante ha due alternative:<br />

1 - L'Organismo Notificato attesta l'intero Sistema Qualità del Fabbricante.<br />

2 - L'Organismo Notificato esegue un esame del tipo di prodotti e/o lotti, oppure certifica il Sistema<br />

Qualità per la produzione e/o il controllo finale.<br />

Per tutti i dispositivi è necessario che la valutazione sia documentata in forma di fascicoli tecnici, di dichiarazioni,<br />

di spiegazioni, di certificati di omologazione, ecc. Tale documentazione deve essere<br />

scritta in una delle lingue ufficiali della Comunità Economica Europea oppure in una lingua accettata<br />

dall'Organismo Notificato in questione.<br />

Obbligo di riferire alcune procedure specifiche<br />

Dispositivi su misura<br />

I fabbricanti svedesi o i mandatari di dispositivi su misura devono registrarsi presso l'Agenzia per i Prodotti<br />

Medicinali. Un dispositivo su misura è definito come un dispositivo specificamente immesso sul<br />

mercato e fabbricato in conformità ad una specifica prescrizione scritta, ad esempio di un medico o<br />

di un fisioterapista, e che è destinato ad essere utilizzato da uno specifico paziente. Il dispositivo deve<br />

essere conforme ai requisiti essenziali, ma non è necessario apporre il marchio CE.<br />

Dispositivi per indagini cliniche<br />

Ogni indagine clinica su dispositivi medici effettuata al fine di stabilire le proprietà importanti per la<br />

Marcatura CE deve essere notificata all'Agenzia per i Prodotti Medicinali. Un dispositivo sottoposto a<br />

tale esame non deve recare il marchio CE, ma deve avere la scritta “esclusivamente per indagini cliniche”.<br />

Il dispositivo deve essere conforme ai requisiti essenziali, ad eccezione degli aspetti oggetto<br />

dell'indagine.<br />

41


Dispositivi messi in circolazione prima del 1998<br />

Tutti i dispositivi messi in circolazione prima del 14 giugno 1998 non sono coperti dai Regolamenti.<br />

Tuttavia essi sono coperti dal Medical Devices Act e dal Decreto.<br />

Dispositivi prodotti internamente<br />

I dispositivi fabbricati internamente, vale a dire che non sono destinati ad essere immessi sul mercato,<br />

ma vengono prodotti all'interno di una struttura Sanitaria per uso interno all'organizzazione, non sono<br />

coperti dai regolamenti LVFS 2001:5, LVFS 2003:11 o LVFS 2001:7.<br />

Questi dispositivi sono coperti, invece, dal Regolamento SOSFS 2001:12,”Responsabilità per dispositivi<br />

medici all'interno del Settore Sanitario etc”.<br />

Se tali dispositivi sono prodotti all'interno di un ospedale, l'ospedale è considerato il fabbricante,<br />

e ha<br />

delle responsabilità come stabilito dal citato Regolamento.<br />

Legislazione Dispositivi Medici<br />

• Regolamento(1993:584) sui Dispositivi Medici<br />

Il Regolamento sui dispositivi medici è entrato in vigore il 1° luglio 1993. La legge svedese è armonizzata<br />

con le direttive Comunitarie. In aggiunta alle norme generali che riguardano il settore, tale Regolamento<br />

include disposizioni chiave nella direttiva CE sui dispositivi medici impiantabili attivi<br />

(90/385/CEE e successive modificazioni intervenute), nella direttiva sui dispositivi medici (93/42/CEE<br />

e successive modificazioni intervenute) e la proposta di una Direttiva per i Dispositivi Medici diagnostici-in<br />

vitro (98/79/CE).<br />

• Decreto (1993:876) sui Dispositivi Medici<br />

Tale Decreto estende le disposizioni stabilite dal Regolamento precedente; tra le altre cose, si autorizza<br />

l'Agenzia per i Prodotti Medicinali ad emanare Regolamenti. L'ordinanza è entrata in vigore il<br />

1° luglio 1993, essa comprende anche informazioni sulle tariffe applicabili per la registrazione, ecc.<br />

• Regolamenti emessi dall'Agenzia per i Prodotti Medicinali<br />

Regolamenti dettagliati per i dispositivi medici impiantabili attivi si trovano in LVFS 2001:5, per i dispositivi<br />

medici in LVFS 2003:11 e per dispositivi medico-diagnostici in vitro in LVFS 2001:7.<br />

Obbligo del fabbricante di riferire incidenti o sospetti quasi incidenti con dispositivi medici, LVFS<br />

2001:8. Responsabilità per dispositivi medici nel settore della sanità e così via, SOSFS 2001:12.<br />

Informazioni e Indirizzi<br />

Norme svedesi ed internazionali<br />

Norme svedesi e internazionali, nonché cataloghi delle norme sono venduti da<br />

SIS Förlag<br />

SE-118 80 Stockholm<br />

Telefono +46-8-555 523 10<br />

Fax +46-8-555 523 11<br />

Norme sui dispositivi medici (parti non elettriche)<br />

Richieste sugli standard dei dispositivi medici (parti non elettriche) possono essere indirizzate a<br />

SIS, Swedish Standards Institute<br />

SE-118 80 Stockholm<br />

Telefono +46-8-555 520 00<br />

Fax +46-8-555 520 01<br />

Norme sui dispositivi medici (parti elettriche)<br />

Richieste sugli standard dei dispositivi medici (parti elettriche) possono essere indirizzate a<br />

SEK, Swedish Electrotechnical Commission<br />

PO Box 1284<br />

SE-164 28 Kista<br />

Telefono +46-8-444 14 00<br />

Fax +46-8-444 14 30<br />

42


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Ausili per disabili<br />

Richieste su ausili tecnici per disabili possono essere dirette a<br />

Hjälpmedelsinstitutet, l'Istituto svedese sull'handicap<br />

PO Box 510<br />

S-162 51 Vällingby<br />

Telefono +46-8-620 17 00<br />

Fax +46-8-739 21 52<br />

Direttive CE, elenchi degli Organismi Notificati, elenchi delle Norme Armonizzate, ecc<br />

Le Direttive CE, gli elenchi degli Organismi Notificati, gli elenchi delle Norme Armonizzate, ecc.<br />

possono essere ottenuti da<br />

Commissione europea, DG Imprese, Medical Devices<br />

Richieste sulle imprese di dispositivi medici<br />

Richieste sulle imprese di dispositivi medici possono essere dirette a<br />

Swedish Medtech, l'Associazione dei fornitori di dispositivi medici<br />

SINDIF, l'Associazione svedese di fornitori di strumenti di diagnostica e<br />

FSD, l'Associazione svedese del settore dentale<br />

PO Box 1416<br />

SE-111 84 Stockholm<br />

Telefono +46-8-508 938 00<br />

Fax +46-8-508 938 01<br />

Indagini cliniche<br />

La Marcatura CE di un dispositivo è l'assicurazione, fornita dal fabbricante, che il dispositivo opererà come<br />

detto e che il beneficio clinico del dispositivo supera qualsiasi effetto indesiderato quando viene usato<br />

per gli scopi previsti e nel modo previsto.<br />

La documentazione alla base di questa assicurazione deve comprendere una valutazione clinica. La<br />

valutazione si basa sui dati clinici ottenuti dalla letteratura scientifica pertinente e/o da indagini cliniche.<br />

Le indagini cliniche devono essere effettuate solo quando le informazioni necessarie per quanto riguarda<br />

le prestazioni, la sicurezza e il beneficio clinico del dispositivo non possono essere ottenuti<br />

con mezzi diversi dai test su esseri umani. Allo stesso tempo, indagini cliniche possono essere necessarie<br />

indipendentemente dalla classificazione di rischio del dispositivo.<br />

Quando un'indagine clinica è intrapresa in Svezia al fine di stabilire le informazioni importanti per la<br />

Marcatura CE di un dispositivo, essa deve essere notificata all'Agenzia per i Prodotti Medicinali.<br />

Anche una sperimentazione clinica, intrapresa per modificare/estendere la destinazione d'uso di un<br />

dispositivo già marcato CE, deve essere notificata all'Agenzia. In caso di incertezza circa la necessità di<br />

presentare una notifica, si può consultare l'Agenzia.<br />

Regolamenti e documenti guida applicabili alle indagini cliniche dei dispositivi medici<br />

I requisiti di legge relativi alle indagini cliniche condotte al fine di supportare la Marcatura CE, sono definiti<br />

nello Swedish Medical Devices Act (SFS 1993:584) e nel Decreto (SFS1993: 876), nei Regolamenti<br />

dell'Agenzia per i Prodotti Medicinali: LVFS 2001:5 (attuazione svedese della direttiva<br />

90/385/CEE); LVFS 2003:11 con emendamento LVFS 2004:11 (attuazione svedese della direttiva<br />

93/42/CEE) e nella legislazione che disciplina il lavoro dei professionisti del settore sanitario in Svezia.<br />

Le informazioni contenute nei documenti di notifica sono coperte dalla Legge svedese sulla privacy<br />

(SFS 1980:100). L'indagine deve essere effettuata in conformità con l'ultima versione della Dichiarazione<br />

di Helsinki e dovrebbe seguire gli standard svedesi SS-EN ISO14155-1 & 2 (indagini cliniche) e<br />

SS-EN ISO 14971 (gestione del rischio). Quando un medicinale, o una sostanza classificata come prodotto<br />

medicinale, è coinvolto nell'indagine, si deve applicare la normativa svedese in materia di medicinali<br />

per le parti che riguardano prodotti/sostanze medicinali.<br />

43


Notification of Clinical Investigations-Notifica delle indagini cliniche<br />

Tutti i documenti di notifica devono essere in svedese o in inglese (vedi eccezioni) e devono includere<br />

le seguenti sezioni:<br />

Modulo di notifica<br />

Le informazioni fornite nel modulo di notifica vengono utilizzate dall'Agenzia per i Prodotti Medicinali<br />

per valutare se la notifica è valida e per regolare la portata della procedura di valutazione.<br />

Allegati obbligatori<br />

• Brochure sugli Studi Clinici, CIB.<br />

• Piano sugli Studi Clinici, CIP, con il Modulo Case Report , CRF.<br />

• Garanzia di conformità ai requisiti essenziali (cfr. allegato 6 del LVFS 2001:5 e allegato 8 della LVFS<br />

2003:11).<br />

• Etichettatura del dispositivo.<br />

• Copia della domanda alla Commissione Etica (e le sue decisione e dichiarazioni, se disponibili, dopo<br />

la presentazione della notifica).<br />

• Informazioni sull'assicurazione contro gli infortuni che copre i soggetti partecipanti.<br />

• Informazioni ai soggetti partecipanti (in svedese).<br />

• Modulo per il consenso informato del soggetto a partecipare (in svedese).<br />

• Modulo per il consenso del soggetto alla divulgazione dei documenti medici (in svedese).<br />

• Dichiarazione giurata sulle qualifiche del ricercatore clinico.<br />

E se del caso:<br />

• Documentazione sui prodotti/farmaci/agenti che saranno utilizzati insieme con/confrontati con il<br />

dispositivo in esame.<br />

• Istruzioni per i soggetti o per il personale.<br />

• Moduli di valutazione da compilare da parte dei soggetti coinvolti o del personale.<br />

Quando partecipa più di un sito di indagine in Svezia (centro di investigazione multiplo) deve essere<br />

presentato un unico modulo di notifica (in originale con quattro copie) con tutti gli allegati. Tuttavia, il<br />

ricercatore clinico e il capo del Dipartimento di ciascun sito sono tenuti a firmare il modulo di notifica<br />

comune, e ogni ricercatore clinico deve anche firmare il piano comune di indagine clinica.<br />

Elaborazione della notifica<br />

Dopo aver controllato che la notifica sia completa e valida, l'Agenzia per i Prodotti Medicinali darà la<br />

conferma di ricevimento e fornirà allo sponsor il numero di riferimento.<br />

Se l'Agenzia nel corso del suo esame trova motivo di chiedere informazioni supplementari, le relative<br />

risposte dovranno pervenire all'Agenzia entro, e non oltre, dieci giorni dopo la richiesta.<br />

Se l'Agenzia ritiene che l'indagine possa cominciare, essa ne informa di conseguenza lo sponsor. Non<br />

verrà però rilasciata nessuna decisione formale. Se, al contrario, l'Agenzia ritiene di non approvare<br />

l'indagine clinica, essa invierà allo sponsor una decisione formale e motivata, entro sessanta giorni dal<br />

deposito della notifica presso l'Agenzia. La necessità di indispensabili e più dettagliate informazioni<br />

supplementari o modifiche dei documenti di notifica durante il periodo di revisione, possono comportare<br />

l'impossibilità di completare il processo entro il termine stabilito (60 giorni). In tali casi l'Agenzia<br />

rifiuterà la notifica con una decisione formale di rifiuto e raccomanderà allo sponsor di presentare<br />

una nuova notifica. In questa nuova notifica le informazioni supplementari o le modifiche richieste da<br />

parte dell'Agenzia dovranno essere implementate, ma si potrà comunque fare riferimento alla documentazione<br />

già presentata.<br />

Tariffa per la notifica<br />

Secondo il Decreto sui Dispositivi Medici (SFS 1993:876), il governo svedese ha fissato una tariffa di<br />

20.000 SEK. L'Agenzia per i Prodotti Medicinali addebiterà tale somma agli sponsor con regolare fattura.<br />

44


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

Esenzioni da questa tariffa possono essere concesse per giustificati motivi e su speciale richiesta.<br />

Periodo di validità<br />

Queste linee guida sono in vigore dal settembre 2005 e restano valide fino a nuovo avviso.<br />

Obblighi di fornire informazioni durante indagini in corso<br />

Lo sponsor deve presentare notifiche all'Agenzia per i Prodotti Medicinali su:<br />

• tutti i casi gravi (confermati o sospetti) di eventi avversi correlati al dispositivo;<br />

• modifiche essenziali del CIP;<br />

• modifiche relative al/i ricercatore/i clinico/i;<br />

• modifiche relative al/i sito/i di indagine;<br />

• la sospensione o la conclusione delle indagini prima del termine;<br />

• riavvio di indagine sospesa.<br />

Le notifiche sui cambiamenti del CIP e del/i ricercatore/i sono firmate dallo sponsor e dallo/gli sperimentatore/i<br />

in questione, nel caso di sito/i supplementare/i di indagine, anche dal capo del dipartimento<br />

interessato.<br />

Lo sponsor e lo sperimentatore si informano regolarmente l'un l'altro secondo la norma SS-EN ISO<br />

14155-1 e secondo l'ultima versione del CIP.<br />

Relazione finale<br />

Una volta conclusa l'indagine, lo sponsor deve compilare una relazione finale completa che deve essere<br />

approvata e firmata dal/i ricercatore/i clinico/i. (Cfr. SS-EN ISO 14155-1, allegato C)<br />

La relazione dovrà essere messa a disposizione dell'Agenzia per i Prodotti Medicinali su richiesta.<br />

Vigilanza<br />

L' Agenzia per i Prodotti Medicinali supervisiona le indagini cliniche dei dispositivi medici in Svezia.<br />

Ricorsi. I ricorsi contro le decisioni prese dall'Agenzia per i Prodotti Medicinali devono essere rivolte<br />

al Tribunale Amministrativo della Contea di Uppsala, ma devono essere consegnate all'Agenzia stessa.<br />

Se l'agenzia non trova motivi per cambiare la propria decisione, il ricorso sarà presentato al Tribunale<br />

Amministrativo della Contea.<br />

Normativa in materia di dispositivi medico-diagnostici in vitro<br />

La Direttiva Europea relativa ai dispositivi diagnostici in vitro (98/79/CE) è attuata nella legislazione<br />

svedese nel modo seguente.<br />

Il Regolamento (SFS 1993:584) e il Decreto (SFS 1993:876 modificato SFS 2001:552) concernente i<br />

dispositivi medici contengono la relativa definizione e le relative norme. Questa parte della normativa<br />

è in vigore dal 1993. La direttiva sugli IVD è stato pubblicata nel regolamento nazionale il 7 giugno<br />

2000. Dopo questa data possono essere immessi sul mercato i dispositivi diagnostici in vitro marcati<br />

CE. In Svezia le registrazioni vengono gestite dal Nucleo per la Tecnologia dei Dispositivi Medici, che il<br />

1° settembre 2001 è stato trasferito all'Agenzia per i Prodotti Medicinali (MPA), e la normativa nazionale<br />

è stata convertita nella LVFS 2001:7.<br />

Porre un dispositivo medico-diagnostico in vitro marcato CE nel mercato svedese<br />

Quando si immette nel mercato svedese un dispositivo medico-diagnostico in vitro, devono essere osservati<br />

i seguenti passaggi:<br />

• Il fabbricante, o mandatario, con sede in Svezia deve registrare tutti i prodotti immessi nel mercato<br />

svedese all'autorità competente, che è sempre l'Agenzia per i Prodotti Medicinali.<br />

• Il modulo di registrazione, disponibile solo in lingua svedese, contiene tutte le informazioni che dovranno<br />

poi essere trasferite alla banca dati di prossima pubblicazione (EUDAMED).<br />

45


Informare l'autorità competente<br />

I fabbricanti, o mandatari, con sede al di fuori della Svezia, che immettono prodotti marcati CE nel<br />

mercato svedese, devono presentare una notifica all'Autorità Competente con l'invio di una copia del<br />

modulo presentata e accettata da un altro Stato Membro.<br />

Il modulo EDMA Sept_99 viene accettato.<br />

Questa notifica verrà riconosciuta al fine di consentire l'immissione del prodotto sul mercato svedese,<br />

ma non verrà registrata e pertanto non ci sarà l'emissione di un regolare certificato di registrazione.<br />

Devono essere inoltre soddisfatti i requisiti di lingua qui di seguito riportati.<br />

Lingua<br />

Le informazioni che il fabbricante è tenuto a fornire (secondo l'allegato I della direttiva 98/79/CE, parte<br />

B, punto 8) devono essere in svedese quando il dispositivo arriva all'utente finale.<br />

Particolare attenzione viene data alle istruzioni per l'uso (IFU), istruzioni rilevanti per l'operatore per<br />

occuparsi delle varie procedure, dalla preparazione del campione alla lettura finale del risultato. Per i<br />

prodotti di cui all'allegato II e auto testati, una copia delle suddette istruzioni per l'uso faciliterà la registrazione/notifica.<br />

Questi prodotti dovrebbero essere anche dotati di una copia del certificato rilasciato dall'Organismo<br />

Notificato.<br />

Tassa di registrazione annuale<br />

Essa è stata indicata dal governo nel Decreto (SFS 1993:876 modificato SFS 2001:552) sui dispositivi<br />

medici. I canoni annuali sono da pagare dopo aver ricevuto una fattura dall'Agenzia per i Prodotti Medicinali.<br />

SEK<br />

Registrazione di un Fabbricante o mandatario 2,150<br />

Registrazione di prodotti 1-10 1,000<br />

Registrazione di prodotti 11-100 2,000<br />

Registrazione di prodotti 101-500 5,000<br />

Registrazione di oltre 500 prodotti 10,000<br />

Certificato di registrazione<br />

A conferma dell'avvenuta Registrazione il fabbricante/mandatario, riceverà un certificato di iscrizione<br />

per ogni prodotto registrato.<br />

NOTA! Le dichiarazioni menzionate sopra non sono collegate ad alcun pagamento o certificato. Questa<br />

gestione temporanea dei prodotti IVD registrati in un altro Stato membro dovrà essere interrotta in<br />

connessione con l'istituzione della banca dati europea.<br />

Linee guida per la compilazione del modulo di registrazione IVD e per la procedura di notifica<br />

Tutti i prodotti diagnostici in vitro marcati CE, secondo la direttiva IVD 98/79/CE devono essere registrati<br />

oppure notificati presso l'Autorità Competente (CA-SE) prima di essere immessi sul mercato svedese.<br />

(Questa regola si applicherà fino a quando non sarà creata la banca dati europea sugli IVD).<br />

Dal 1° settembre 2001 il Nucleo per la Tecnologia dei Dispositivi Medici è stata trasferito alla MPA, e la<br />

normativa nazionale è stata convertita in LVFS 2001:7.<br />

Per chiarire il livello di registrazione/notifica, la descrizione che segue può essere utile: "Un prodotto<br />

destinato al mercato diagnostico è normalmente identificato da un unico articolo numerato (o codice<br />

alfanumerico corrispondente) e corrisponde ad una riga in un listino prezzi".<br />

I fabbricanti/mandatari con sede in Svezia devono registrare tutti i prodotti immessi nel mercato svedese.<br />

Il modulo di registrazione in svedese contiene le informazioni che dovranno essere trasferite alla<br />

banca dati di prossima pubblicazione (EUDAMED).<br />

46


Scandinavia, un approccio al paese e al mercato<br />

I prodotti interessati sono dispositivi medici che incorporano una sostanza medicinale come parte integrante.<br />

L'azione della sostanza medicinale deve essere accessoria a quella del dispositivo (ad esempio,<br />

cementi ossei contenenti antibiotici, sacche di sangue contenente anticoagulante, ecc.)<br />

L'Organismo Notificato ha la responsabilità ultima di decidere se le condizioni giuridiche pertinenti il<br />

prodotto vengono rispettate. Per essere in grado di prendere questa decisione è necessario un confronto<br />

con l'Autorità Competente per verificare la qualità, la sicurezza e l'utilità di una sostanza medicinale<br />

quando parte integrante del dispositivo medico. Il parere espresso dalla Autorità Competente<br />

dovrebbe essere preso in considerazione nel giudizio complessivo dell'Organismo Notificato.<br />

La linea di demarcazione tra un dispositivo medico e un medicinale, insieme con il processo di con-<br />

NOTA! I fabbricanti/mandatari con sede al di fuori della Svezia che immettono prodotti marcati CE<br />

nel mercato svedese, devono presentare relativa notifica all'Autorità Competente (SE) con l'invio di<br />

una copia del modulo presentata e accettata da un altro Stato Membro. Questa notifica verrà riconosciuta<br />

al fine di consentire l'immissione del prodotto sul mercato svedese, ma non verrà registrata con<br />

l'emissione di un regolare certificato di registrazione.<br />

Procedura di registrazione<br />

Il fabbricante/mandatario deve compilare un modulo per ciascun prodotto o gruppo di prodotti classificati<br />

secondo un determinato criterio, ad esempio prodotti con lo stesso codice EDMA.<br />

Il modulo di domanda è disponibile in formato word, in svedese, ed è composto da una pagina divisa<br />

in quattro sezioni.<br />

Una copia cartacea del documento deve essere firmata ed inviata. Per semplificare la registrazione<br />

può essere allegata una breve nota informativa del prodotto, ad esempio un opuscolo, e può essere<br />

fornita anche una copia elettronica (su CD), del modulo di domanda.<br />

Incidenti e sistema di vigilanza<br />

Il monitoraggio degli incidenti e dei quasi incidenti con dispositivi medici è un compito importante<br />

per l'Agenzia per i Prodotti Medicinali.<br />

Gli utenti hanno l'obbligo di riferire tutti gli incidenti gravi secondo quanto stabilito dal Regolamento<br />

SOSFS 2001:12. Gli utenti devono mandare la segnalazione al distributore e all'Agenzia.<br />

Di conseguenza, i fabbricanti sono tenuti a segnalare gli incidenti gravi occorsi in Svezia con dispositivi<br />

marcati CE, secondo i Regolamenti LVFS 2001:5, LVFS 2003:11, LVFS 2001:7.<br />

In primo luogo il fabbricante, eventualmente attraverso il distributore, informa gli utenti delle misure<br />

da adottare, dei richiami (Azioni Correttive di Sicurezza), o dei rischi associati al dispositivo medico.<br />

Tutte le prescrizioni relative al cosiddetto sistema di segnalazione di vigilanza si trovano nel Regolamento<br />

LVFS 2001:8 così come nella Guida MEDDEV 2,12 / 1 Rev 5 (PDF) della Commissione Europea.<br />

Il modulo per la segnalazione di incidenti da parte del fabbricante (iniziale, finale o successivo), nonché<br />

il modulo per le Azioni Correttive di Sicurezza sono contenuti nella MEDDEV 2,12 / 1. Si prega di<br />

notare che i moduli devono essere firmati in originale e devono essere inviati per posta ordinaria.<br />

Informativa per i dispositivi medici che contengono una sostanza medicinale<br />

Questa informativa è volta a chiarire il processo che un Organismo Notificato deve seguire per consultare<br />

l'Agenzia per i Prodotti Medicinali.<br />

Tale Agenzia, quale autorità competente, può essere consultata per la verifica della sicurezza, della<br />

qualità e dell'utilità di una sostanza medicinale presente in un dispositivo medico. Il parere espresso<br />

dall'Autorità Competente deve essere preso in considerazione da parte dell'organismo notificato nel<br />

giudizio complessivo del dispositivo medico.<br />

Ambito<br />

47


sultazione, viene descritto in alcune linee guida (Linee guida relative all'applicazione: Direttiva<br />

90/385/CEE sui dispositivi medici impiantabili attivi; Direttiva 93/42/CEE sui dispositivi medici).<br />

Azioni per avviare un processo di consultazione<br />

Le richieste di consultazione devono essere fatte da un Organismo Notificato compilando il modulo<br />

di domanda ed inviandolo via e-mail ( registrator@mpa.se ) oppure via posta ordinaria alla Medical<br />

Products Agency (MPA). La richiesta di una riunione preliminare o di una teleconferenza deve essere<br />

specificata nel modulo. La MPA risponderà solo se la valutazione potrà essere intrapresa, dando anche<br />

informazioni su costi e tempi e chiarendo quando essa sarà pronta a ricevere la documentazione,<br />

e quando la valutazione potrà essere completata. Il calendario così programmato sarà valido a condizione<br />

che la documentazione venga presentata alla data concordata. In caso di ritardo, si dovrà procedere<br />

ad una nuova richiesta.<br />

Il processo di consultazione<br />

Verrà concordata una persona di riferimento per eventuali contatti all'interno dell'Agenzia per i Prodotti<br />

Medicinali. Verrà assegnato un numero di riferimento all'Organismo Notificato, e nella successiva<br />

corrispondenza relativa al caso, questo numero di riferimento dovrà sempre essere specificato.<br />

La MPA valuterà la documentazione presentata: in caso di domande nel corso della valutazione, queste<br />

saranno inviate, sotto forma di una relazione di valutazione, all'Organismo Notificato. Dopo aver<br />

completato la valutazione, la MPA invierà la propria opinione del caso. Una fattura sarà inviata<br />

all'Organismo Notificato specificando la tariffa per la consultazione.<br />

48


Via Croce Rossa, 56 - 35129 Padova<br />

Tel. 049.8062236 fax 049.8062200<br />

e-mail: obv@pd.cna.it

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