You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
PREGHIERA A SANT’ERASMO<br />
O Glorioso Martire di Cristo,<br />
Sant’Erasmo, nostro patrono, dal trono di gloria dove siedi<br />
trionfante, volgi pietoso lo sguardo su di noi tuoi figli,<br />
che supplici ci prostriamo ai tuoi piedi.<br />
Tu, che hai speso tutta la tua vita per amare Dio<br />
e beneficare il prossimo e hai coronato col martirio<br />
la sincera e leale professione della tua fede,<br />
insegnaci ad amare il nostro Dio sopra tutte le cose,<br />
e il nostro prossimo come noi stessi.<br />
Tu vedi, o Beato Erasmo, da quanti mali siamo circondati;<br />
aiutaci, te ne preghiamo e donaci la grazia di poter sempre<br />
ritornare con cuore nuovo e sincero<br />
a Dio che ci ama di un amore infinito.<br />
Rivolgi il tuo sguardo e la tua mano benedicente verso tutti<br />
quelli che soffrono, perché attraverso<br />
la sofferenza possano trovare la fiducia<br />
e l’amore negli altri;<br />
verso tutte le vittime della violenza perché il loro sacrificio<br />
sia il mezzo più efficace per<br />
il raggiungimento nella pace del mondo;<br />
verso tutti quelli che hanno commesso atti delittuosi, perché<br />
ravvedendosi della loro violenza<br />
possano scoprire l’amore verso gli altri;<br />
verso tutti gli orfani del mondo, perché attraverso<br />
la fede possano trovare la fiducia e l’amore nella Mamma<br />
e nel Padre celeste; verso tutti i naviganti che si gloriano di<br />
averti come loro protettore.<br />
Infine, o Beato Erasmo, rivolgi il tuo sguardo e la tua mano<br />
benedicente su Formia, la città che ebbe<br />
il privilegio di accoglierti, di ascoltare i tuoi ultimi insegnamenti<br />
e di essere partecipe di quell’estremo atto di testimonianza<br />
di fede che fu il tuo Santo Martirio.<br />
O Santo nostro protettore, soccorrici in questa<br />
misera vita e guidaci all’eternità beata del cielo.<br />
Amen.<br />
“Sant’Erasmo sia il nostro intercessore presso Dio,<br />
ci ottenga pace, salute, serenità e lavoro a tutte le nostre Famiglie”.<br />
Il Comitato Festeggiamenti augura una buona festa a tutti!
stampaestampa<br />
azienda poligrafica<br />
via delle fosse di creta, snc - 04023 formia LT<br />
tel. 0771.21874 - 0771.22043 - fax 0771.324734<br />
e-mail: info@stampaestampa.it<br />
www.stampaestampa.it
RISVEGLIA IN TE<br />
LA CREATIVITÀ DELL’AMORE<br />
Cari amici, si nasce con un capitale enorme: la naturale<br />
meraviglia di esistere e, insieme a questo, una grande<br />
passione per la vita e un grande amore per il mondo. Crescendo<br />
il capitale rischia di ridursi a qualche spicciolo, sotto il<br />
peso di fatiche e delusioni. La fede, quando è autentica, ci fa<br />
ritrovare lo stupore e sveglia in noi la creatività dell’amore. Sappiamo<br />
tutti quanto la realtà a volte sia dura ma sappiamo anche,<br />
che la libertà donataci è una scintilla della fantasia di Dio perché<br />
la storia umana sia impastata con il sogno e la terra<br />
sia saldata al cielo. Cambiare il modo di vedere le cose, il modo<br />
di prenderle, cambiare i nostri sentimenti verso le persone e le<br />
situazioni è il nostro modo di realizzare il sogno di Dio: cieli<br />
nuovi e terra nuova. Non dimentichiamo che la salvezza ci giunge<br />
dal Figlio che muore da malfattore su un patibolo. Quanto a<br />
durezza, non c’è nella storia una realtà più difficile da accettare.<br />
Eppure la creatività dell’amore di Dio arriva fino a trasformare<br />
uno strumento di tortura e di morte in un trono di gloria dove<br />
massimamente risplende la creatività del Suo amore. Non è questa la missione della Chiesa e la<br />
nostra? E la festa del nostro amato Patrono Erasmo non è forse la prova della vittoria della vita sulla<br />
morte, dell’amore sull’odio?<br />
Riscopriamo allora questo capitale immenso che il Signore ha dato a ciascuno di noi. Guardiamo e<br />
meditiamo la vita di Sant’Erasmo lasciando che l’azione di Dio in noi sia efficace come lo è stata in<br />
lui. Trasformiamo la realtà a partire da ciò che di bello e di nuovo Dio suscita in noi, non lasciamo<br />
che avvenga il contrario: non lasciamo che la durezza della realtà ci trasformi rendendoci duri e<br />
insensibili.<br />
Mai come oggi la natura è minacciata dall’uomo! Mai come oggi uomini avidi e miserabili la avvelenano<br />
seminando morte! Mai come oggi i cristiani sono chiamati ad aprire la mente e il cuore agli<br />
ultimi che bussano alle nostre porte e ci dicono: ho fame, ho sete, sono nudo, sono perseguitato…<br />
C’è un grido degli oppressi che parte dalla terra e che squarcia i Cieli! Guai a tutti coloro che lucrano<br />
sulla vita dei poveri! Guai ai mafiosi, uomini di malaffare, avidi e spietati! Guai ai politici che pensano<br />
di fare affari con le mafie e di guadagnare denaro piegando e infrangendo le leggi e la giustizia!<br />
La loro corruzione sarà la loro condanna a perenne vergogna del loro nome e della loro memoria!<br />
Formia non lascerà che camorristi e corrotti facciano affari sporchi sulla propria terra! Formia non<br />
permetterà a nessuno di lucrare indisturbato sui beni pubblici, come la nostra acqua per la quale<br />
è stato fatto un referendum senza che nulla cambiasse: evidentemente la volontà popolare non è<br />
tenuta in gran conto da chi da essa riceve il mandato di governare. Formia non dimentica che la sua<br />
storia poggia su un uomo, il grande Sant’Erasmo, che ha attraversato il Mediterraneo su una barca! E<br />
lo ha fatto perché perseguitato, proprio come i migranti di oggi,e come un giorno Formia accolse Lui,<br />
così oggi questa città, sensibile e aperta, accoglie ogni uomo che si trova nel bisogno.<br />
Oggi più che mai, ci è chiesto il coraggio di riaffermare la nostra fede nel Dio della Vita e dell’Amore<br />
con le opere, prima ancora che con le parole. Ridire l’amore alla vita e la meraviglia di esistere, oggi,<br />
significa inventare passi nuovi per rendere la nostra società più accogliente, giusta, aperta e solidale.<br />
Oggi è il tempo di saldare un po’ di più la Terra al Cielo, la meraviglia potrebbe sorprenderci!<br />
Sant’Erasmo ci benedica! Buona festa!<br />
don Alfredo
RICORDANDO IL 2014
E’ di nuovo festa<br />
Con l’arrivo del mese di maggio, a Formia<br />
cominciamo a vedere un po’ di movimento,<br />
notando lunghi pali di legno spuntare<br />
come funghi per sorreggere le artistiche luminarie<br />
che ravviveranno con variopinti colori le vie<br />
principali; la sera osserviamo<br />
un gruppo di uomini e<br />
ragazzi che si apprestano ad<br />
affiggere i manifesti dei festeggiamenti<br />
in ogni angolo<br />
della città per rendere noto<br />
a tutti le interessanti iniziative;<br />
osserviamo una piazza<br />
gremita di persone che assistono<br />
festosamente all’esposizione<br />
del gonfalone di<br />
un santo, per poi dirigersi in<br />
una chiesa parrocchiale artisticamente<br />
addobbata per<br />
assistere alla posa in trono<br />
di una sacra effige tra applausi<br />
spontanei e qualche<br />
lacrima di commozione.<br />
Se si passa poi per un rione<br />
alle prime luci dell’alba<br />
incontriamo alcune figure soprattutto femminili,<br />
uscire di casa a passo frettoloso per arrivare in<br />
tempo al pio appuntamento con una santa novena<br />
oppure, incontriamo un corteo religioso che<br />
si muove alla volta di un popoloso quartiere alle<br />
spalle della stazione ferroviaria portando una<br />
preziosa reliquia e celebrando una Santa Messa;<br />
a fine mese, ci ritroviamo in un gruppo di<br />
devoti scendere sotto un antico sotterraneo per<br />
pregare e deporre una luce votiva sulla tomba<br />
di un santo. Tutto questo, per un formiano, vuol<br />
dire una cosa sola: “è giunta anche quest’anno la<br />
tanto attesa festa patronale di<br />
Sant’Erasmo”, una secolare<br />
manifestazione di fede e di<br />
tradizione religiosa.<br />
Gli uomini e ragazzi menzionati<br />
prima, sono i membri<br />
del Comitato festeggiamenti<br />
che, stanchi ma soddisfatti<br />
per aver organizzato un’altra<br />
festa in onore del celeste<br />
patrono, si apprestano a definire<br />
gli ultimi accorgimenti.<br />
Il Comitato è consapevole di<br />
creare un po’ di scompiglio<br />
tra luminarie, palchi, strade<br />
chiuse, sosta e traffico interdetto<br />
però, stiamo parlando<br />
della festa patronale ed un<br />
minimo di sofferenza bisogna<br />
pur farla e poi, solo pochi<br />
giorni e si torna alla normalità.<br />
Continuando la mia narrazione della festa,<br />
quindi, dopo aver reso omaggio alla tomba del<br />
Martire che onorò Formia terminando qui il suo<br />
cammino terreno, aspetteremo quella manifestazione<br />
che da qualche anno richiama nel rione<br />
Castellone numerose persone a SEGUE >
godersi la “Notte Bianca”, preparata saggiamente,<br />
culturalmente e con un pizzico di gastronomia.<br />
Essa giungerà al termine non prima di aver<br />
donato un fiore e recitato l’inno al Santo Patrono<br />
in un raccoglimento da rimanere increduli, appuntamento<br />
ormai tanto atteso da tutti.<br />
Arriviamo al giorno centrale, il due di giugno,<br />
giorno della memoria di Sant’Erasmo, sottolineato<br />
dal festoso suono di campane e dal consueto<br />
giro della banda musicale che attraversa i vicoli<br />
dalle mura addobbate dalle donne di Castellone<br />
con coperte di seta colorate, si prosegue con la<br />
Santa Messa solenne che<br />
merita l’attenzione di tutti<br />
e non bisogna mancare,<br />
facendo tesoro dell’omelia<br />
del nostro Vescovo e delle<br />
parole del nostro don Alfredo.<br />
Dopo la celebrazione<br />
sarà consuetudine preparare<br />
la sacra effige per<br />
la processione vespertina,<br />
anch’essa attesa da migliaia<br />
di persone che si riversano<br />
per le strade, ed ogni anno<br />
giungono da ogni parte per rendere omaggio al<br />
Santo Martire. Il momento più sentito e commovente<br />
della processione sarà il passaggio per il<br />
Rione Castellone, addobbato a festa dalle donne<br />
la mattina. Ogni anno è sempre più suggestivo il<br />
lancio di petali di fiori e bigliettini colorati gettati<br />
al santo come ad invocare la sua benedizione, il<br />
suo aiuto. Anche quest’anno la processione, passando<br />
per le nostre vie affascinerà tutti, anche i<br />
più duri di fede, quanta gente volgerà lo sguardo<br />
al santo patrono ed in ginocchio i più devoti imploreranno<br />
un aiuto per alleviare le tante difficoltà<br />
che colmano la vita di tutti i giorni. Al rientro<br />
in chiesa il Santo sarà rimesso in trono non prima<br />
di essere issato con un ultimo sforzo, a braccia<br />
tese dai portatori ormai stremati al grido di “Evviva<br />
Sant’Erasmo”. La festa non finisce, restano<br />
ancora da ascoltare qualche brano musicale dal<br />
cantante di turno o dalla banda, passeggiare tra<br />
le tradizionali bancarelle e poi tutti con il naso<br />
all’insù a godersi i fuochi pirotecnici che illumineranno<br />
il golfo grazie alla bravura del fuochista.<br />
Già dal giorno dopo tra i componenti del Comitato<br />
ci si chiederà se il<br />
tutto è stato fatto bene, se<br />
è stato apprezzato o se si<br />
è sbagliato qualcosa ma,<br />
quel che è fatto è fatto,<br />
non resterà ormai che<br />
consegnare alla memoria<br />
anche questa festa ed<br />
iniziare a scovare nuove<br />
idee per l’anno che verrà,<br />
consapevoli di aver<br />
tramandato ancora per<br />
un anno questa antica<br />
tradizione. Dopo tanti sacrifici, l’auspicio del<br />
Comitato organizzatore è che la festa del santo<br />
patrono non rimanga solo un bell’evento vissuto<br />
esteriormente ma, contribuisca a conoscere ed<br />
apprezzare l’esempio di fedeltà e di ispirazione<br />
del beato Erasmo, al Vangelo. Solo imitando il<br />
nostro santo patrono potremo definirci figli suoi,<br />
figli di Dio.<br />
Casimiro e Francesco Mazzetti
IL COMPLESSO ARCHEOLOGICO<br />
DI SANT’ERASMO<br />
La chiesa, così come oggi si può osservare, fu<br />
costruita tra il 1538 ed il 1560 sopra quella<br />
fondata intorno alla metà del IV secolo.<br />
La scelta del luogo, sulla sommità del colle detto<br />
il Borsale, è spiegata dal fatto che, come quella<br />
che la precedette, anche questa chiesa fu edificata<br />
proprio sul<br />
luogo ove fu sepolto<br />
S. Erasmo.<br />
Sin dalle origini,<br />
il santo fu tenuto<br />
in grande venerazione<br />
dalla comunità<br />
cristiana,<br />
e per serbarne<br />
la memoria, sul<br />
luogo della sua<br />
sepoltura, fu costruito<br />
un martyrium<br />
(da martyr<br />
= testimone), una<br />
basilichetta absidata<br />
a carattere<br />
funerario, nota<br />
come basilica ad corpus.<br />
Col trascorrere degli anni il culto crebbe notevolmente;<br />
molti vescovi vennero sepolti accanto<br />
alla sua tomba e numerose città vollero avere reliquie<br />
del santo che invocarono quale patrono.<br />
Verso la metà del IV secolo, nel clima di fervore<br />
urbanistico promosso da papa Damaso, nel<br />
luogo dove già era avvenuta la monumentalizzazione<br />
della tomba, fu eretta una vera e propria<br />
basilica adiacente il martyrium, ma tuttavia autonoma,<br />
come bene è stato chiarito dalle ricerche<br />
di questi anni.<br />
Al tempo di Gregorio Magno (+ 604) la basilica,<br />
che probabilmente cominciava a presentare segni<br />
di fatiscenza<br />
per effetto delle<br />
infiltrazioni di<br />
acqua della vicina<br />
collina, fu<br />
sottoposta ad<br />
un radicale rinnovamento.<br />
Per rendere<br />
l’edificio più<br />
sicuro ne furono<br />
rinforzate le<br />
fondazioni con<br />
getti di calcestruzzo<br />
e murature<br />
di rincalzo<br />
e, per consentire<br />
ai fedeli di<br />
accedere più agevolmente alla tomba del martire,<br />
fu creata intorno ad essa un corridoio semicircolare,<br />
che, contestualmente all’innalzamento<br />
del livello del pavimento del presbiterio, permetteva<br />
di posizionare l’altare al di sopra della memoria,<br />
lasciando questa sempre accessibile.<br />
Al tempo del pontificato di Leone III (795-816),<br />
di Leone IV (848-855) e di Nicolò SEGUE >
Tuttavia quel poco doveva essere conservato<br />
rigidamente, secondo i canoni stabiliti dal<br />
Conclio tridentino: le chiese antiche potevano,<br />
sì, essere rinnovate, ma avendo cura di<br />
salvare tutto quanto in esse poteva ricordare<br />
i primi secoli del cristianesimo e, in genere,<br />
tutte le memorie.<br />
Ecco perché il martyrium, la cripta sotto il<br />
presbiterio, la cripta carolingia, le tombe dei<br />
martiri e dei vescovi, l’episcopio, e moltissimi<br />
altri frammenti della vecchia cattedrale,<br />
sono stati scrupolosamente conservati.<br />
L’area archeologica<br />
Agli scavi si accede attraverso una scala,<br />
parallela all’asse della chiesa, a ridosso del<br />
(858-867), sono da far risalire importanti lavori<br />
di ampliamento e di consolidamento della<br />
chiesa. Fu inoltre creata una cripta supplementare<br />
del cosiddetto tipo a navata, che inglobava<br />
parte dell’antico martyrium.<br />
Alla stessa epoca sono da ascrivere anche gli<br />
stucchi ad intreccio di nastro vimineo, che ne<br />
decoravano le pareti, il ricco corredo marmoreo,<br />
e la suppellettile liturgica, di cui restano,<br />
oggi, solo sporadici frammenti della recinzione<br />
presbiteriale, degli amboni per la lettura delle<br />
epistole e degli evangeli, di un ciborio, di un<br />
paliotto d’altare.<br />
Verso l’XI-XII secolo, la chiesa fu rinnovata in<br />
forme romaniche e gli elementi pseudo-ogivali<br />
presenti un alcune murature lasciano intendere<br />
che l’operazione dovette durare a lungo.<br />
Nel 1532 l’abbazia fu notevolmente danneggiata<br />
dai Turchi, così, quando ne fu deciso il restauro,<br />
poco rimaneva della struttura originale.<br />
SEGUE >
muro sud della navata laterale<br />
sinistra. Una rampa di dodici<br />
gradini moderni in marmo di<br />
spoglio, porta nel vasto ambiente<br />
ipogeo sotto il piano del pavimento.<br />
L’area che si apre davanti<br />
è quella scavata tra il 1970 ed il<br />
1976 e completamente liberata<br />
dai detriti alluvionali e dai materiali<br />
provenienti da precedenti<br />
riempimenti e ristrutturazioni.<br />
Comprende attualmente più settori<br />
caratterizzati oltre che dai<br />
due gruppi cultuali di maggiore<br />
interesse (la tomba del martire<br />
e la cripta anulare), dalle sepolture<br />
pagane e paleocristiane,<br />
dall’area espositiva del materiale<br />
lapideo e fittile recuperato e,<br />
infine, dalla cosiddetta cappella<br />
carolingia. Nel breve corridoio,<br />
tra i due plinti di fondazione su<br />
cui gravano i pilastri che scandiscono<br />
la prima campata della<br />
navata sinistra della chiesa, è visibile<br />
parte del muro dell’edificio<br />
del IV secolo, su cui si innestano<br />
le murature degli interventi<br />
successivi. Subito dopo, fissate<br />
alla parete destra sono alcune<br />
delle epigrafi cristiane rinvenute<br />
nel corso degli scavi. A sinistra,<br />
invece, inglobati nella muratura<br />
seicentesca, sono visibili i resti di<br />
una tomba a cassa.<br />
segue >>>
• Pulitura fogne e pozzi impianti industriali e balneari<br />
• Trasporto rifiuti speciali<br />
• Noleggio cassoni scarrabili<br />
• Servizio videosonda<br />
FORMIA (LT)<br />
Via degli Orti, 31<br />
Loc. Gianola<br />
Lombardi al servizio dell’ecologia<br />
Tel. 0771.723395 r.a. Fax 0771.724373<br />
Cell. 336.690674 - 335.7050962 - 335.6581129<br />
www.benedettolombardi.com<br />
e-mail: benedettolombardi@libero.it
ICONOGRAFIA DI SANT’ERASMO<br />
LA VERGINE MARIA TRA I SANTI ERASMO E GENNARO<br />
Nella chiesa di Sant’Erasmo in Gragnano,<br />
provincia di Napoli, è custodita<br />
una splendida opera realizzata<br />
dal pittore Francesco Testa nel XVIII<br />
secolo, la tela restaurata di recente<br />
rappresenta la Vergine Maria con il<br />
Bambino Gesù in atto benedicente<br />
tra i tanti Angeli e nello splendore<br />
della Gloria. Ai piedi della Madonna<br />
sulla sinistra Sant’Erasmo con il<br />
“liber pontificalis” (libro dei Papi),<br />
gli strumenti del martirio ed il pastorale<br />
che ne indicano lo zelo pastorale<br />
che con umiltà sono presentati<br />
a San Gennaro il quale, a sua<br />
volta, presenta sulla testa dell’angelo<br />
ai suoi piedi le ampolle del<br />
proprio sangue. Al centro il porto<br />
di Formia con la barca del viaggio<br />
condotta dell’arcangelo Michele.<br />
SEGUE >
ICONOGRAFIA DI SANT’ERASMO<br />
LA MADONNA DI PONZA CON BAMBINO GESÙ<br />
IN GLORIA TRA SANT’ERASMO E SANTA LUCIA<br />
Nel Museo Civico di Reggio Calabria<br />
è custodito un dipinto ad olio<br />
su lastra di rame dalle piccole dimensioni:<br />
cm 26 x 21, di scuola<br />
meridionale del XVII secolo, che<br />
rappresenta la Madonna di Ponza<br />
con il Bambino Gesù in gloria, tra<br />
Sant’Erasmo e Santa Lucia.<br />
La Vergine con Gesù Bambino tra<br />
le braccia, fra una gloria di angeli,<br />
in basso genuflessi, sulla sinistra<br />
Sant’Erasmo con i paramenti vescovili<br />
e sulla destra Santa Lucia con<br />
gli attributi del martirio, Sullo sfondo<br />
è visibile il golfo di Gaeta e in<br />
primo piano una chiesa.<br />
E’ interessante la minuzia dei particolari<br />
del paesaggio. Non è da<br />
escludere l’ipotesi che questo dipinto<br />
sia la copia in miniatura di<br />
una pala d’altare destinata alla<br />
chiesa di Santa Maria di Ponza di<br />
Formia raffigurata nel dipinto. Nel<br />
XVII secolo era consuetudine riprodurre,<br />
anche su rame ed in versione<br />
ridotta, dipinti che avevano riscosso<br />
grande successo.<br />
SEGUE >
le lapidi nella nostra chiesa<br />
Ormai da anni su questo opuscolo vi<br />
descriviamo le iscrizioni di alcune<br />
lapidi marmoree poste sia all’interno<br />
che all’esterno della Chiesa parrocchiale<br />
di Sant’Erasmo, è la volta quest’anno di<br />
una lapide del XVII secolo. Essa è posta nel<br />
nartece, sulla porta che una volta consentiva<br />
l’accesso al monastero dei Monaci Olivetani;<br />
la lastra marmorea sull’ingresso alla<br />
clausura monacale riporta l’anatema di Papa<br />
Gregorio XV. La difesa della clausura, violata<br />
evidentemente con pretesti più o meno<br />
validi, fa parte delle misure adottate per salvaguardare<br />
la vita ritirata particolarmente<br />
sentita dagli Olivetani, un ordine religioso<br />
fortemente contemplativo.<br />
SEGUE >
L’anatema così recita:<br />
ANATHEMA GREGORY PP. XV<br />
In iudicio non resurgat<br />
damnatus male pereat<br />
cum Iuda iniquo portionem habeat<br />
quicumque hoc coenobium quovis<br />
modo violare praesumpserit<br />
M D C X X I<br />
Vale a dire:<br />
ANATEMA DI PAPA GREGORIO XV<br />
Non risorga nell’ultimo giorno del giudizio<br />
infelice muoia dannato<br />
abbia parte con l’iniquo Giuda<br />
chiunque osi violare in qualsivoglia modo<br />
la soglia di questo cenobio<br />
1621<br />
solarium - spiaggia<br />
bar - ristorante - pizzeria<br />
Tel. 0771.700413 - 329.080870
un martirio<br />
MARTIRIO DI SANT’ERASMO<br />
Autore: Ramenghi Bartolomeo detto Bagnacavallo (1484 ca./ 1542)<br />
Cronologia: post 1510 - ante 1515<br />
olio su tavola<br />
Bergamo (BG), Accademia Carrara - Museo
IMPORTANTE CONVEGNO SUL<br />
RESTAURO DELLA CHIESA DI S. ERASMO<br />
Tra gli eventi da non dimenticare di questa<br />
nostra festa di S. Erasmo 2015, vi è sicuramente<br />
la presentazione che avverrà domenica<br />
31 maggio del libro “La memoria del Martire<br />
Erasmo dalla leggenda alla storia” a cura di<br />
don Antonio Punzo e del prof. Antonio G. Miele.<br />
Un evento per ricordare i quarantacinque anni<br />
dal primo avvio dei lavori e i venti (dal 1955)<br />
della prima fase di restauro, celebrata con particolare<br />
solennità, durante la festa patronale, con<br />
la presenza dei Padri Olivetani. L’antica chiesa,<br />
cattedrale fino agli albori del medioevo, luogo<br />
ove è racchiusa la memoria del nostro santo patrono<br />
è tornata a risplendere nella sua vetusta e<br />
composta bellezza. E allora perché non fare un<br />
consuntivo che raccolga le fila del lungo cammino<br />
percorso?<br />
Sono state impiegate tante energie, c’è stata l’opera<br />
convergente e qualificata di tanti studiosi,<br />
quale occasione migliore per soddisfare l’attesa<br />
e la curiosità dei fedeli, avere un segno e una<br />
testimonianza concreta dei lavori eseguiti, delle<br />
difficoltà incontrate nel corso dei lavori, dei risultati<br />
e delle conoscenze nuove acquisite? Quali<br />
le conclusioni che si possono trarre dai risultati<br />
degli scavi che hanno condotto ad individuare<br />
con certezza, anche con l’ausilio della preziosa<br />
analisi comparata dei testi agiografici riguardanti<br />
la figura del santo Martire di Cristo, così<br />
ampiamente studiati dal benedettino D. Reginald<br />
Gregoire, il primo santuario del Martire (Martyrium)<br />
e le vestigia paleocristiane della chiesa,<br />
già cattedrale dell’antica “Formiae”? Con questa<br />
pubblicazione curata da coloro che sono stati fin<br />
dall’inizio i promotori dell’iniziativa, attraverso<br />
l’analisi delle fonti letterarie e monumentali che<br />
don Antonio Punzo e Antonio G. Miele, coautori del libro<br />
hanno caratterizzato la società cristiana precostantiniana,<br />
e dei dati forniti dalla ricerca archeologica,<br />
gli autori si propongono di colmare la<br />
lacuna della storia del complesso monumentale<br />
formiano, fornendo un quadro del tutto nuovo e<br />
vivo della comunità cristiana delle origini e della<br />
formazione della sua prima diocesi vescovile.<br />
Come è giunto nella nostra zona il primo annuncio<br />
del Vangelo? Vi sono ragioni storiche<br />
fondate e documentate circa SEGUE >
Cell. 342.6316711 - 333.5839173<br />
COMMERCIALIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE<br />
PRODOTTI SURGELATI, ALIMENTARI, ITTICI FRESCHI<br />
Sede Legale e Uffici Vendita:<br />
Via Unità d’Italia (L.go Paone) FORMIA (LT)<br />
Tel. 0771.771720 Fax 0771.324584 Tel. 0771.771622<br />
www.dirussosrl.com E-mail: info@dirussosrl.com
le origini della Fede cristiana nell’antico Formiano<br />
o si può soltanto procedere per supposizioni<br />
ed ipotesi?<br />
Si tratta, come ognuno potrà rilevare dalla lettura<br />
del libro, di uno studio che inizia un discorso<br />
per alcuni versi nuovo, il quadro che ne segue<br />
vuole essere anche un motivo di riflessione e di<br />
crescita della identità culturale e religiosa della<br />
comunità locale, ma anche un punto di avvio per<br />
future osservazioni e ricerche.<br />
Prof. A. G. Miele
C<br />
s.erasmo_16x11,5.<strong>pdf</strong> 1 20/04/11 10.15<br />
M<br />
Y<br />
CM<br />
MY<br />
CY<br />
CMY<br />
K
IN PREPARAZIONE ALLA festa<br />
Sabato 23 Maggio ore 19.00 Corteo processionale con la venerata Statua di Sant’Erasmo<br />
dalla Chiesa Parrocchiale in Piazza S. Erasmo dove sarà celebrata l’Eucaristia con inizio della<br />
Novena serale (posti a sedere), al termine della celebrazione, benedizione ed esposizione del<br />
Gonfalone del Santo Patrono con festoso omaggio dell’Associazione Culturale S. Erasmo v. m.<br />
Seguirà, nella Chiesa parrocchiale artisticamente addobbata, la posa in trono del Santo.<br />
Ogni giorno della Novena ci sarà la possibilità di confessarsi, la sera dalle 17.30 alle 19.00.<br />
ore 19.30 Giro del Rione Castellone del complesso bandistico “U. Scipione - Città di Formia” diretto dal<br />
M° Prof. Filippo Di Maio.<br />
Ore 21.00 Sul sagrato della chiesa, in collaborazione con il presidio di Libera - Formia presentazione del libro<br />
DIO E MAMMONA. Dialogo tra un economista e un biblista su economia, etica e mercato; gli autori<br />
Leonardo Becchetti e Giuseppe Florio saranno intervistati dalla giornalista Piera Mastantuono. Durante il<br />
dibattito interventi artistici dell’Associazione Teatrarte e degustazione di prodotti di Libera Terra.<br />
Domenica 24 Maggio<br />
ore 7.00 Santa Messa e inizio della Novena mattutina.<br />
ore 11.00 S. Messa presieduta dal Parroco.<br />
ore 19.00 S. Messa presieduta dal Parroco della Parrocchia dei Santi<br />
Lorenzo e Giovanni Battista, don Mariano Parisella.<br />
Lunedì 25 Maggio<br />
dalle ore 16.00 alle ore 18.30 Visita guidata all’area archeologica della<br />
Chiesa di S. Erasmo a cura dell’Ass. Culturale Sant’Erasmo v. m.<br />
ore 19.00 Processione con la Venerata Reliquia di Sant’Erasmo<br />
dalla Chiesa Parrocchiale al quartiere di Via Cassio dove sarà<br />
celebrata la Santa Messa. Non si celebra la Messa Vespertina in<br />
parrocchia.<br />
Sabato 30 Maggio<br />
ore 19.00 S. Messa per i concittadini residenti all’estero e per i soci defunti<br />
del Comitato Festeggiamenti, al termine, il Comitato depone una lampada<br />
votiva sulla tomba di Sant’Erasmo.<br />
ore 21.00 Nella chiesa parrocchiale, Veglia della<br />
Fraternità di S. Magno di Fondi.<br />
Domenica 31 Maggio<br />
ore 19.00 Santa Messa e chiusura della Novena serale. Al termine della Messa, presentazione del libro<br />
“LA MEMORIA DEL MARTIRE ERASMO dalla leggenda alla storia” scritto da Mons. Antonio Punzo e Antonio G. Miele.<br />
“Cittadini, ornate finestre e balconi in segno di gioia al Santo Patrono che passa<br />
benedicente, gettiamo petali di fiori e bigliettini che inneggiano al Santo,<br />
esultino i nostri cuori con le preghiere e non con pericolosi petardi”
PROGRAMMA DEL 1 GIUGNO<br />
ore 7.00<br />
S. Messa con chiusura della Novena mattutina.<br />
ore 19.00<br />
Celebrazione dei primi vespri di Sant’Erasmo e Santa Messa presieduta<br />
dall’Arcivescovo Mons. FABIO BERNARDO D’ONORIO;<br />
al termine bacio della Reliquia del Santo.<br />
ore 19.30<br />
Giro per le vie cittadine del complesso bandistico “Città di Formia - U. Scipione”<br />
diretto dal M° Filippo Di Maio.<br />
dalle ore 21:00<br />
il rione<br />
castellone<br />
in una notte<br />
di festa<br />
”<br />
“LA GRANDE MADRE”<br />
Progetto di sperimentazione<br />
e spettacolarizzazione<br />
sonora - urbana dedicato<br />
a Pino Daniele:<br />
dalla Piazza Sant’Erasmo e per tutti<br />
i suoi vicoli, Castellone si anima<br />
trasformandosi in un grande palcoscenico<br />
dove il pubblico può<br />
godere di numerose Performance,<br />
musica live Jazz, Etnica, Proiezioni,<br />
Degustazioni, Espressioni<br />
dialettali, Mostre fotografiche e di<br />
pittura e tanto altro ancora interessando<br />
gli Scavi Archeologici di<br />
Sant’Erasmo, le Chiesette del Rione<br />
ed il Cisternone Romano.
Il Comitato Festeggiamenti Sant’Erasmo - L’Associazione Teatro KappaO<br />
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia<br />
Presentano:<br />
il rione castellone<br />
in una notte di festa<br />
“La Grande Madre”<br />
Terra di contaminazione e radice del suono a cura del Teatro KappaO<br />
progetto di sperimentazione e spettacolarizzazione sonora-urbana un omaggio<br />
a Pino Daniele<br />
Lunedì 1 Giugno dalle ore 21.00<br />
Dalla piazza Sant’Erasmo e per tutti i suoi vicoli il Borgo di Castellone si anima trasformando<br />
il quartiere in un grande palcoscenico dove il pubblico può godere di numerose performance.<br />
Come l’ultimo disco del grande Pino Daniele “La Grande Madre”, dalla musica classica ai<br />
ritmi latini, fino ad arrivare al jazz, è la musica d’autore a farla da padrone, con l’aiuto di uno<br />
straordinario ensemble di voci. Dall’unione di diverse esperienze e competenze, attraverso<br />
la narrazione si da la possibilità al pubblico di entrare in un mondo etnico-musicale.<br />
inoltre<br />
degustazioni di prodotti tipici locali<br />
Giro Bandistico “U. SCIPIONE - CITTÀ DI FORMIA”<br />
Dall’ingresso adiacente alla chiesa di Sant’Erasmo:<br />
VISITA ALLE MURA MEGALITICHE DEL “BORSALE”<br />
in collaborazione dell’Associazione Culturale LESTRIGONIA<br />
Vico del Teatro (Cancello):<br />
“LA CITTÀ DEL DIALETTO”<br />
espressioni dialettali con le note<br />
di Paolo & Romina e l’allegria con “Le Donne delle Virtù”<br />
Via Capo Castello:<br />
“RICORDI DI PINO DANIELE IN MOSTRA”<br />
nella Chiesa di S. Erasmo:<br />
Apertura degli scavi archeologici con visite guidate<br />
a cura dell’Associazione culturale Sant’Erasmo v.m.<br />
nella Chiesa di S. Anna:<br />
“NOI CHE ABBIAMO IL MARE”<br />
Mostra di acquerelli a cura di Giovanni Colangelo (GIOWA)<br />
nella Chiesa di S. Rocco:<br />
Scatto d’autore<br />
in memoria dell’amico Simone Palladino,<br />
mostra di alcuni suoi lavori fotografici<br />
ore 00.30 nella Chiesa Parrocchiale:<br />
Omaggio di un fiore a Sant’Erasmo<br />
(distribuito nel sagrato della chiesa) e canto dell’inno al Santo Patrono<br />
a cura del Coro Polifonico Parrocchiale.<br />
Si ringraziano tutti gli abitanti del Rione Castellone per la loro generosa disponibilità
PROGRAMMA DEL 2 GIUGNO<br />
Martedì 2 Giugno<br />
ore 7.00 - 9.00 - 11.00 - 21.00 Sante Messe.<br />
ore 9.00 Giro per le vie del centro città del Complesso<br />
Bandistico “U. Scipione – Città di Formia”<br />
ore 10.30 Nella Villa Comunale matinée musicale del<br />
citato Complesso Bandistico diretto dal M° Prof. Filippo Di<br />
Maio.<br />
ore 11.00 Nella Chiesa parrocchiale SO-<br />
LENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTI-<br />
CA presieduta da Mons. Antonio Punzo vi<br />
partecipano i parroci della Città. La Santa Messa<br />
viene trasmessa in diretta radiofonica da Radio Civita.<br />
ore 18.00 Solenne PROCESSIONE di<br />
Sant’ERASMO VESCOVO e MARTIRE con<br />
la partecipazione delle Autorità Civili e Militari.<br />
Nel corso della processione, benedizione del mare e recita<br />
della Preghiera del Marinaio in Largo Marina. All’uscita<br />
dall’antico viale del “Macchione” tradizionale omaggio di<br />
agrumi al Santo Patrono.<br />
In Piazza Della Vittoria deposizione di una corona di alloro<br />
al Monumento ai Caduti, offerta dal Comitato Festeggiamenti.<br />
Al rientro della Processione, Celebrazione Eucaristica.<br />
ore 22.00 In Piazza Mattej Chiara in concerto.<br />
ore 24.00 Sul Molo Foraneo, a chiusura dei festeggiamenti,<br />
“La Notte di Sant’Erasmo”, spettacolo pirotecnico<br />
sul mare a cura della Pirotecnica Paolelli Sergio e Figli da<br />
Tagliacozzo (AQ).<br />
Domenica 7 Giugno<br />
SOLENNITÀ DEL CORPO E DEL SANGUE<br />
DI CRISTO.<br />
ore 7.00 - 11.00 Sante Messe.<br />
ore 18.30 Concelebrazione Eucaristica.<br />
ore 19.30 Con partenza dalla Chiesa di Sant’Erasmo Solenne<br />
PROCESSIONE CITTADINA DEL<br />
CORPUS DOMINI che si concluderà nella Chiesa di<br />
S. Giovanni Battista.<br />
“Cittadini, ornate finestre e balconi in segno di gioia al Santo Patrono che passa<br />
benedicente, gettiamo petali di fiori e bigliettini che inneggiano al Santo,<br />
esultino i nostri cuori con le preghiere e non con pericolosi petardi”
Complesso Bandistico<br />
“U. Scipione - Città di Formia”<br />
M° Direttore Prof. Filippo Di Maio<br />
Lunedì 1 Giugno ore 19.00<br />
Martedì 2 Giugno ore 9.00<br />
marce musicali eseguite per le vie del centro città.<br />
Martedì 2 Giugno ore 10.30<br />
Nella Villa Comunale scelto matinée musicale:<br />
J. De Haan - FREE WORLD FANTASY - Originale per banda<br />
E. Grieg - IL MATTINO - dal Peer Gynt<br />
G. Bizet - CARILLON - dall’Arlesienne suite n. 1<br />
J. Strauss - UNA NOTTE A VENEZIA - Ouverture<br />
J. Haydn - KINDERSINPHONYE - allegro, menuet, allegro moderato<br />
Vangelis - 1492 LA CONQUISTA DEL PARADISO - temi dalla colonna sonora<br />
N. Rota - HUIT ET DEMI (8 ½) - temi dalla colonna sonora
Eccellenza italiana<br />
Formia (LT)<br />
Località Santa Croce<br />
c/o Centro Commerciale ITACA<br />
Tel. 0771.738800<br />
Orari apertura:<br />
dal lunedì al sabato 8:30 - 21:00<br />
domenica 10:00 - 21:00
Chiara Galiazzo nasce il 12 agosto del 1986 a Padova.<br />
Trasferitasi a Milano, coltiva il proprio<br />
sogno di diventare cantante, frequentando il<br />
Centro Professione Musica, e presentandosi<br />
ai provini di “Amici” e di “X Factor”:<br />
in entrambe le occasioni, però,<br />
viene rifiutata.<br />
Nell’estate del 2012 ritenta la sorte e si<br />
ripresenta ai provini della sesta edizione<br />
di “X Factor”, talent show in onda su<br />
SkyUno, rinunciando per questo a uno<br />
stage in un’altra società finanziaria; viene<br />
scelta come concorrente da Morgan, che<br />
la vuole per la sua categoria Over 25. Già<br />
dalle prime puntate si capisce che è lei la<br />
grande favorita per la vittoria finale nel programma.<br />
Il successo arriva a dicembre, grazie<br />
al brano inedito “Due respiri”, scritto da lei<br />
per Eros Ramazzotti. L’11 dicembre viene pubblicato<br />
l’Ep omonimo, che oltre all’inedito include<br />
i brani cantati dall’interprete veneta durante la<br />
trasmissione: “Over the rainbow”, “L’amore è<br />
tutto qui”, “I want to hold your hand” e “The<br />
final countdown”.<br />
Il 13 dicembre del 2012 Fabio Fazio, presentatore<br />
del Festival di Sanremo dell’anno successivo,<br />
annuncia che tra i concorrenti della<br />
kermesse ci sarà anche lei, che salirà sul palco<br />
dell’Ariston portando i brani “Il futuro che<br />
sarà” e “L’esperienza dell’amore”.<br />
Nel frattempo, per lei si scomoda anche una<br />
grande del passato come Mina, che dalle pagine<br />
della rivista “Vanity Fair” elogia il suo “candore”, la<br />
sua “freschezza” e la sua “inconsapevolezza”.<br />
Anche Mika, ospite a “X Factor”, le ha pronosticato un<br />
futuro di successo.<br />
Nel 2015 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo<br />
presentando (e aprendo la gara nella prima serata) la canzone<br />
“Straordinario”.
PRISMA S.p.A<br />
Sede legale: Via Marziale, 13 - 04023 Formia (LT)<br />
Tel. 0771 723028 r.a / Fax. 0771 725049<br />
www.prismaspa.com / e-mail: prismaspa@prismaspa.com<br />
PRISMA.<br />
NESSUNO È PIÙ VELOCE DI LEI.<br />
Per avere super poteri non serve essere super eroi,<br />
il tuo partner ideale per il mondo della stampa.<br />
24 ETICHETTE ADESIVE IN BOBINE STAMPATE IN 1 SECONDO<br />
ULTIME TECNOLOGIE DI CODIFICA E MARCATURE INDUSTRIALI
SANT’ERASMO IN ITALIA<br />
Continua ormai da tempo la pubblicazione<br />
di immaginette che testimoniano il culto di<br />
Sant’Erasmo diffuso su tutto il territorio nazionale<br />
ed oltre.<br />
Sant’Erasmo v.m.<br />
Chiesa di Pucara (Tramonti) (SA)<br />
Sant’Erasmo v.m.<br />
Museo a Forte di Bard
I 14 SANTI AUSILIATORI<br />
I<br />
Santi Ausiliatori sono un gruppo<br />
di quattordici santi invocati<br />
dal popolo cristiano in casi<br />
di particolari necessità, generalmente<br />
per guarire da particolari<br />
malattie. La devozione a questi<br />
santi nacque in Germania nel XIV<br />
secolo. Dopo che il 17 settembre<br />
1445 il Gesù Bambino era apparso<br />
al pastorello Hermann Leicht<br />
di Langheim, figlio del locatario<br />
del podere di Frankental, l’apparizione<br />
si ripeté con la comparsa<br />
del Bambino circondato da candele<br />
accese e il 29 luglio 1446,<br />
nello stesso luogo, questa volta<br />
comparvero attorno al Bambin<br />
Gesù altri quattordici bimbi. Alla<br />
richiesta del pastorello chi fossero,<br />
essi risposero di essere i quattordici<br />
salvatori e chiesero che<br />
fosse loro dedicata sul luogo una<br />
cappella.<br />
Essi apparvero anche ad una giovane<br />
gravemente ammalata, portata<br />
appositamente colà, e miracolosamente<br />
guarita. L’abate del<br />
vicino convento cistercense di<br />
Langheim cedette alle insistenze<br />
popolari e fece erigere per le esigenze<br />
immediate degli imminenti<br />
pellegrinaggi una cappella in onore dei Quattordici Santi Salvatori. Per loro venne istituita una festa<br />
collettiva la cui data venne fissata all’8 agosto: a questa devozione, papa Niccolò V collegò anche<br />
particolari indulgenze.<br />
Nel 1743 fu iniziata l’erezione, su disegno dell’architetto Balthasar Neumann<br />
(1687 – 1753), del Santuario di Vierzehnheligen (Bad Staffelstein, Alta Franconia).<br />
SEGUE >
Secondo una accreditata interpretazione, i santi ausiliatori sono:<br />
Sant’Acacio (o Agazio), invocato contro l’emicrania<br />
Santa Barbara, contro i fulmini, la febbre e la morte improvvisa<br />
San Biagio, contro il male alla gola<br />
Santa Caterina d’Alessandria, contro le malattie della lingua<br />
San Ciriaco di Roma, contro le tentazioni e le ossessioni diaboliche<br />
San Cristoforo, contro la peste e gli uragani<br />
San Dionigi, contro i dolori alla testa<br />
Sant’Egidio, contro il panico e la pazzia<br />
Sant’Erasmo, contro i dolori addominali<br />
Sant’Eustachio, contro i pericoli del fuoco<br />
San Giorgio, contro le infezioni della pelle<br />
Santa Margherita di Antiochia, contro i problemi del parto<br />
San Pantaleone, contro le infermità di consunzione<br />
San Vito, contro la corea, l’idrofobia, la letargia e l’epilessia.<br />
Francobollo emesso<br />
dal Liechtenstein<br />
il 1° settembre 2004<br />
nella prima di tre serie<br />
dedicate ai 14 Santi
Lettera di don Pierre dalla Guinea.<br />
Dopo Ebola: ripresa delle attività<br />
Oltre la nostra consueta povertà e le solite malattie, la febbre emorragica ebola che, per quasi<br />
un anno, ha fatto perire migliaia di persone, ci ha messo di fronte ad un’altra fase in cui la<br />
vita (economica, sociale e culturale) è tutta paralizzata. E lo è stata anche la vita religiosa<br />
perché la gente fino a poco tempo fa non andava più in Chiesa per paura di toccare l’altro o di essere<br />
seduto accanto ad una persona già infetta. Le persone si sentivano schiacciate, esaurite, stressate;<br />
era una vita in cui tutti erano scontenti, sempre senza energia e sempre suscettibili nei confronti di<br />
tutto e tutti; era una vita in cui la presenza dell’altro si viveva come un vero pericolo e talvolta come<br />
un fastidio.<br />
Ora, siamo tutti impegnati nei vari settori per fare in modo che l’energia interiore torni a scorrere,<br />
per riattivare il flusso della vita quotidiana, per riconquistare la nostra abituale gioia di vivere e per<br />
riattivare la nostra speranza.<br />
Grazie a Dio e grazie a tante persone di buona volontà, grazie a ciascuno di voi, la situazione sta<br />
migliorando, nonostante la ripresa delle varie attività sia ancora timida. Oggi, in tutti i settori, sta riprendendo<br />
progressivamente la gestione economica e sociale, le frontiere si stanno aprendo, e anche<br />
le scuole da qualche mese hanno iniziato le attività didattiche.<br />
Un grazie particolare lo rivolgo a voi, amici di Formia, che ci avete sostenuto in modo forte facendoci<br />
sentire il vostro sostegno e il vostro affetto. E’ anche grazie a voi se la nostra vita può tornare alla<br />
normalità!<br />
Vi auguro una buona festa del Patrono Sant’Erasmo dal quale invoco, per voi e per la mia gente, la<br />
sua potente intercessione.<br />
don Pierre<br />
Le foto inviateci da don Pierre mostrano come, nonostante ebola, la costruzione della scuola a<br />
Kissidougou e dell’ambulatorio a Kankan, non si sono fermate ma, anzi, hanno fatto grandi progressi.<br />
Segui le attività dell’Associazione GuineAction onlus su www.guineaction.it<br />
Scrivici su info@guineaction.it
Ristorante Pizzeria<br />
Loc. Vindicio, via Tito Scipione 60<br />
Formia (LT)<br />
Tel. 0771 790057<br />
www.ristoranteparadisoformia.it
UN SALUTO A<br />
SANT’ERAMO IN COLLE<br />
Un saluto ed un augurio ai fratelli della città di Santeramo in Colle, nostra gemellata. Anche<br />
loro condividono il culto e la devozione verso un santo tanto amato e venerato in tutto il<br />
mondo ed ogni anno, grazie all’opera del Comitato Festeggiamenti, omaggiano il santo<br />
allestendo una festa tra le più belle e più sentite della Puglia.
DEVOZIONE POPOLARE<br />
La devozione verso un santo protettore viene<br />
manifestata, spesso e volentieri, con le<br />
preghiere o, partecipando a pellegrinaggi<br />
ed a varie manifestazioni religiose a lui dedicate.<br />
La devozione popolare molto spesso offre anche<br />
oggetti scaturiti dalla fantasia più ordinaria a cui<br />
potremmo farne a meno. Però, trattandosi di statuine<br />
che raffigurano quasi alla perfezione alcune<br />
sacre effigie tenute gelosamente sotto campane<br />
di vetro allora meritano la nostra attenzione. E’ il<br />
caso del nostro Sant’Erasmo, raffigurato in varie<br />
opere tenute nelle nostre abitazioni o in alcuni<br />
viali della nostra città invitandoci ad ammirare la<br />
maestria dei vari artigiani che si sono alternati nel<br />
corso degli anni. Ve ne mostriamo alcune.<br />
Foto 4<br />
Foto 5<br />
Foto 6<br />
Foto 1<br />
Foto 2<br />
Foto 3<br />
Foto 1 Viale del Macchione Foto 2 Negozio alimentare in Via Olivetani (anni ’90) Foto 3 Privata<br />
(anni 2000) Foto 4 Bottiglia lavorata con carillon all’interno (anni ’70) Negozio alimentare in<br />
Via Olivetani Foto 5 Privata (anni 2000) Foto 6 Privata (anni ’70)
LA FIERA DI SANT’ERASMO<br />
tratto da “Il ‘500 a Formia” di Maurizio Liberace<br />
In Castellone, si svolgeva una importante<br />
fiera nella prima domenica successiva al 2<br />
giugno, giorno della festa di Sant’Erasmo. La<br />
fiera iniziava il sabato e si concludeva appunto<br />
la domenica. Forse la fiera riscuoteva grande<br />
apprezzamento e grande favore da parte della<br />
popolazione formiana e non, per cui due giorni<br />
erano pochi. Si chiedeva quindi di prolungarla<br />
anche nel lunedì e martedì seguenti, lasciandola<br />
“franca”, cioè esentandola da alcuni tributi, così<br />
come era stato fino a quel momento. La supplica<br />
terminava con la promessa di innumerevoli<br />
ringraziamenti da parte di Castellone, in caso di<br />
accoglimento della medesima.<br />
La richiesta, inserita dai Gaetani in un complesso<br />
di privilegi presentati a Carlo V, fu accolta,
ma non sappiamo per quanto tempo rimase in<br />
vigore. Nel 1552 si riparla di questa fiera negli<br />
Statuti della città di Gaeta, ma si dice che essa<br />
era stata ridotta e limitata a due giorni, per cui si<br />
deve pensare che l’elargizione fu fatta dal sovrano<br />
in via occasionale<br />
e non definitiva. Questa<br />
fiera aveva radici<br />
antiche e da tempo<br />
immemorabile si svolgeva<br />
durante la festa di<br />
Sant’Erasmo, venerato<br />
a Formia fin dall’epoca<br />
della sua morte avvenuta<br />
nell’antico teatro<br />
di Castellone il 2 giugno<br />
del 303.<br />
Iniziava il giorno prima<br />
e si concludeva<br />
appunto il giorno 2.<br />
Essa richiamava ogni<br />
volta gran moltitudine<br />
di gente che vi accorreva<br />
da ogni angolo<br />
del territorio circostante<br />
per vendere,<br />
comprare, barattare<br />
o semplicemente per<br />
visitare. Forse non era<br />
l’unica del genere, ma<br />
sicuramente era quella<br />
più interessante, a giudicare da quello che riferiscono<br />
i documenti del tempo. E vi accorrevano<br />
numerosissimi anche dalla vicina Gaeta, nonostante<br />
vi si svolgesse in contemporanea la stessa<br />
festa, tanto che “diminuiva la partecipazione e<br />
la devozione nella festa di Gaeta”, nella quale<br />
città pure si svolgevano processioni e solennità<br />
religiose.<br />
Tutta la faccenda, evidentemente, non riusciva<br />
gradita ai Gaetani i quali, mossi forse da eccessivo<br />
campalinismo e colpiti nei propri interessi<br />
commerciali e religiosi, fin dal 1475 avevano richiesto<br />
al re Ferdinando<br />
I d’Aragona che la<br />
festa venisse spostata<br />
alla domenica successiva,<br />
proprio perché<br />
non fosse turbata quella<br />
che si celebrava a<br />
Gaeta il giorno 2. La<br />
qual cosa essi ottennero<br />
con diploma reale<br />
del 22 giugno 1475,<br />
emesso in Castelnuovo<br />
di Napoli nel 18° anno<br />
di regno del sovrano.<br />
Una simile disposizione<br />
è rimasta invariata<br />
quasi ininterrottamente<br />
fino a pochi anni<br />
fa. Soltanto da poco<br />
tempo, infatti l’allora<br />
arcivescovo di Gaeta,<br />
mons. V. M. Farano,<br />
ha ripristinato l’uso di<br />
celebrare la festa a Formia<br />
il 2 di giugno. A<br />
questo si può aggiungere<br />
che l’usanza di far radunare in quei giorni<br />
di festa “bancarelle, giostre, musica ed altri trattenimenti”<br />
è un preciso retaggio di quell’antica<br />
“fiera”, mal tollerata dai vicini gaetani.
PALA D’ALTARE<br />
Chiesa di Sant’Erasmo a Legnano<br />
Pregevole pala d’altare di attribuzione dubbia fra Benvenuto Tisi detto “Il Garofalo” e<br />
Cristoforo Lampugnani che riproduce la Madonna col Bambino. Sulla sinistra della Madre<br />
di Gesù, è raffigurato Sant’Erasmo, mentre a destra è stato dipinto San Magno, che è<br />
il patrono di Legnano.
DALLA PASSIONE DI SANT’ERASMO<br />
L’Imperatore Massimiano quando seppe delle<br />
numerose conversioni compiute da Erasmo,<br />
inviò una guarnigione di soldati per<br />
uccidere i convertiti. Questi si offrirono spontaneamente<br />
ai soldati, che ne decapitarono trecentotrenta.<br />
Lasciati liberi gli altri, presero Erasmo e<br />
lo condussero al palazzo imperiale. Massimiano,<br />
adirato, comandò di spogliare il martire e di mettergli<br />
addosso una tunica di bronzo arroventato,<br />
che appena toccò le carni di Erasmo, divenne<br />
fredda come la neve e lasciò intatto lo stesso vescovo.<br />
Stupita per tale miracolo, la gente inneggiò<br />
al Dio dei Cristiani. L’Imperatore, ancor più<br />
arrabbiato, ordinò di immergere Erasmo in una<br />
botte piena di piombo, resina, pece, olio bollenti<br />
e liquefatti. Erasmo vi entrò spontaneamente<br />
senza nulla soffrire, mentre una fiamma, uscita<br />
da quella caldaia infuocata, bruciò una parte del<br />
corpo di Massimiano che inveì contro lo stesso<br />
Erasmo. Molti si convertirono al Cristianesimo.<br />
Allora l’Imperatore, temendo che altri pagani<br />
avessero a passare alla religione di Erasmo per la<br />
costanza e i prodigi operati dallo stesso, comandò<br />
che fosse condotto in carcere. Nel mezzo della<br />
notte, mentre Erasmo era assorto in preghiera,<br />
rifulse nel carcere un grande splendore. Gli apparve<br />
un giovane di aspetto avvenente e gli disse<br />
di seguirlo. Le catene gli si spezzarono e, seguendo<br />
l’angelo, uscì di città e, camminando giunse<br />
a Durazzo. L’ordine del cielo era di andare a Formia.<br />
Nel porto di Durazzo trovò una barchetta,<br />
vi montò sopra, e con il favore dei venti approdò<br />
alla città di Formia. Vi rimase sette giorni, ammonendo<br />
il popolo di progredire nell’amore a Cristo.<br />
Al nono giorno udì una voce dal cielo dirgli:<br />
“Bene, servo buono e fedele; sei stato fedele nel<br />
poco, ti darò potere su molto; entra nella gioia<br />
del tuo Signore”.<br />
A tali parole, il martire di Cristo, dopo aver pregato,<br />
esultando spirò. La sua anima, nell’uscire dal<br />
corpo, fu vista dai presenti più bianca della neve.<br />
Venne seppellito nella parte occidentale di Formia,<br />
presso l’anfiteatro, da Probo, vescovo della<br />
stessa città. Vi rimase fino alla distruzione della<br />
città da parte dei saraceni.
ANNO GIUBILARE<br />
L’annuncio di Papa Francesco: “Un nuovo Anno Santo straordinario”<br />
Un nuovo Anno Santo, a 50 anni dalla fine<br />
del Concilio Vaticano II, dedicato alla<br />
misericordia e nel corso del rito penitenziale<br />
nella Basilica di San Pietro. Lo annuncia<br />
Papa Francesco, e avrà inizio l’8 dicembre 2015<br />
per terminare il 26 novembre 2016.<br />
La bolla di indizione del nuovo Anno Santo straordinario<br />
è stata pubblicata il 12 aprile, in occasione<br />
della domenica della Divina Misericordia,<br />
una festività istituita da Giovanni Paolo II.<br />
Un’iniziativa, quindi, che si pone in continuità<br />
con il Giubileo straordinario del 1983 e con il<br />
Grande Giubileo del 2000 voluti personalmente<br />
da Wojtyla.<br />
Nell’omelia con la quale ha dato l’annuncio, Bergoglio<br />
parla del nuovo anno giubilare come un<br />
modo tramite il quale “la Chiesa possa rendere<br />
più evidente la sua missione di essere testimone<br />
della Misericordia. È un cammino che inizia con<br />
una conversione spirituale. Per questo ho deciso<br />
di indire un Giubileo straordinario che abbia al<br />
suo centro la misericordia<br />
di Dio”.<br />
“Sono convinto — ha poi<br />
aggiunto Francesco — che<br />
tutta la Chiesa potrà trovare<br />
in questo Giubileo la gioia<br />
per riscoprire e rendere<br />
feconda la misericordia di<br />
Dio, con la quale tutti siamo<br />
chiamati a dare consolazione<br />
a ogni uomo e ogni<br />
donna del nostro tempo. Lo<br />
affidiamo fin d’ora alla Madre<br />
della Misericordia,<br />
perché<br />
rivolga a noi il<br />
suo sguardo e<br />
vegli sul nostro<br />
cammino”. Il<br />
primo Giubileo<br />
della storia<br />
della Chiesa ha<br />
avuto avvio nel<br />
1300 con Papa<br />
Bonifacio VIII,<br />
secondo le cui<br />
intenzioni si sarebbe<br />
dovuto<br />
svolgere ogni<br />
secolo. Dal 1475, tuttavia, il Giubileo è stato stabilito<br />
ogni 25 anni, salvo varie eccezioni fatte per<br />
i cosiddetti Giubilei straordinari, per un totale,<br />
fino ad oggi, di 26 Giubilei svolti.
IL COMITATO FESTEGGIAMENTI SANT’ERASMO 2015<br />
Presidente<br />
Sac. Alfredo Micalusi<br />
Vice Presidente<br />
Casimiro Mazzetti<br />
Consiglieri:<br />
Ippolito Bucci, Michele Di Nucci, Francesco Pezzotti, Pierluigi Testa, Osvaldo Valeriano.<br />
Componenti:<br />
Liberto Capodiferro, Antonio Capogrosso, Salvatore Centola, Francesco D’Onorio De Meo, Paolo Di Nucci, Carmine<br />
Fortunato, Francesco Giglio, Roberto Gionta, Riki Maddalena, Erasmo Marciano, Cosmo Masiello, Francesco<br />
Mazzetti, Raffaele Nasta, Stefano Perretta, Antonio Poccia, Alessio Purificato, Alessio Scipione, Pasquale Scipione,<br />
Francesco Sinatra, Salvatore Tommasino, Stefano Veneziano.<br />
Collaboratori:<br />
Luigi D’Angelis, Massimo D’Urso, Pasquale Fiordimalva, Rodolfo Marino, Onorato Marzullo, Giuseppe Valeriano<br />
SI RINGRAZIANO DOVEROSAMENTE:<br />
S.E. Rev.ma Mons. Fabio Bernardo D’Onorio Arcivescovo di Gaeta<br />
Dott. Sandro Bartolomeo - Sindaco di Formia<br />
L’Amministrazione Comunale<br />
Polizia Locale<br />
Commissariato Pubblica Sicurezza<br />
Comando Carabinieri<br />
Comando Guardia di Finanza<br />
Capitaneria di Porto<br />
Protezione civile<br />
Ditta F.lli Zangrillo srl Formia<br />
Ditta CARDI srl Itri<br />
Ditta Giuseppe PALMIERO Formia<br />
Segretario<br />
Francesco Scipione<br />
Comitato Festa Sant’Erasmo Patrono di Formia<br />
Tesoriere<br />
Marco Bianchini<br />
I portatori della Statua del Santo Patrono<br />
I Ministranti ed il Coro Polifonico Parrocchiale<br />
Gli sponsor<br />
L’Associazione Culturale Sant’Erasmo V. M.<br />
Elettricità D’Urso<br />
Arch. Antonio Padula<br />
Fam. Osvaldo Ciano<br />
sig. Giovanni Colangelo<br />
sig. Roberto Di Paola<br />
sig. Renato Marchese<br />
Fam. Palladino e Tipaldi<br />
Sig.ra Mafalda Laracca<br />
Addobbo Chiesa Parrocchiale Ditta Ciccarelli Gennaro – Sparanise (CE)<br />
Artistiche Luminarie<br />
Ditta Di Addario – Santa Maria Capua Vetere (CE)<br />
Org. Spettacoli Musicali Elite Agency Group<br />
Tipografia<br />
Stampa & Stampa – Formia<br />
Servizio Fotografico<br />
Art & Foto di Luigi Burricco – Via XXIV Maggio – Formia<br />
Servizio Floreale<br />
Barretta Brigida – Via Rubino – Formia<br />
Servizio Assistenza medica C.R.I. Comitato Locale Sud Pontino - Sede di Formia (LT)<br />
Il Comitato, con animo riconoscente, ringrazia tutti coloro che con sentita devozione e generoso impegno hanno<br />
Il Comitato<br />
contribuito al buon esito della secolare festa patronale.<br />
Il Parroco