15.05.2015 Views

o_19lca2hu51k531c9i2721jer17noa.pdf

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ma non sappiamo per quanto tempo rimase in<br />

vigore. Nel 1552 si riparla di questa fiera negli<br />

Statuti della città di Gaeta, ma si dice che essa<br />

era stata ridotta e limitata a due giorni, per cui si<br />

deve pensare che l’elargizione fu fatta dal sovrano<br />

in via occasionale<br />

e non definitiva. Questa<br />

fiera aveva radici<br />

antiche e da tempo<br />

immemorabile si svolgeva<br />

durante la festa di<br />

Sant’Erasmo, venerato<br />

a Formia fin dall’epoca<br />

della sua morte avvenuta<br />

nell’antico teatro<br />

di Castellone il 2 giugno<br />

del 303.<br />

Iniziava il giorno prima<br />

e si concludeva<br />

appunto il giorno 2.<br />

Essa richiamava ogni<br />

volta gran moltitudine<br />

di gente che vi accorreva<br />

da ogni angolo<br />

del territorio circostante<br />

per vendere,<br />

comprare, barattare<br />

o semplicemente per<br />

visitare. Forse non era<br />

l’unica del genere, ma<br />

sicuramente era quella<br />

più interessante, a giudicare da quello che riferiscono<br />

i documenti del tempo. E vi accorrevano<br />

numerosissimi anche dalla vicina Gaeta, nonostante<br />

vi si svolgesse in contemporanea la stessa<br />

festa, tanto che “diminuiva la partecipazione e<br />

la devozione nella festa di Gaeta”, nella quale<br />

città pure si svolgevano processioni e solennità<br />

religiose.<br />

Tutta la faccenda, evidentemente, non riusciva<br />

gradita ai Gaetani i quali, mossi forse da eccessivo<br />

campalinismo e colpiti nei propri interessi<br />

commerciali e religiosi, fin dal 1475 avevano richiesto<br />

al re Ferdinando<br />

I d’Aragona che la<br />

festa venisse spostata<br />

alla domenica successiva,<br />

proprio perché<br />

non fosse turbata quella<br />

che si celebrava a<br />

Gaeta il giorno 2. La<br />

qual cosa essi ottennero<br />

con diploma reale<br />

del 22 giugno 1475,<br />

emesso in Castelnuovo<br />

di Napoli nel 18° anno<br />

di regno del sovrano.<br />

Una simile disposizione<br />

è rimasta invariata<br />

quasi ininterrottamente<br />

fino a pochi anni<br />

fa. Soltanto da poco<br />

tempo, infatti l’allora<br />

arcivescovo di Gaeta,<br />

mons. V. M. Farano,<br />

ha ripristinato l’uso di<br />

celebrare la festa a Formia<br />

il 2 di giugno. A<br />

questo si può aggiungere<br />

che l’usanza di far radunare in quei giorni<br />

di festa “bancarelle, giostre, musica ed altri trattenimenti”<br />

è un preciso retaggio di quell’antica<br />

“fiera”, mal tollerata dai vicini gaetani.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!