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godersi la “Notte Bianca”, preparata saggiamente,<br />
culturalmente e con un pizzico di gastronomia.<br />
Essa giungerà al termine non prima di aver<br />
donato un fiore e recitato l’inno al Santo Patrono<br />
in un raccoglimento da rimanere increduli, appuntamento<br />
ormai tanto atteso da tutti.<br />
Arriviamo al giorno centrale, il due di giugno,<br />
giorno della memoria di Sant’Erasmo, sottolineato<br />
dal festoso suono di campane e dal consueto<br />
giro della banda musicale che attraversa i vicoli<br />
dalle mura addobbate dalle donne di Castellone<br />
con coperte di seta colorate, si prosegue con la<br />
Santa Messa solenne che<br />
merita l’attenzione di tutti<br />
e non bisogna mancare,<br />
facendo tesoro dell’omelia<br />
del nostro Vescovo e delle<br />
parole del nostro don Alfredo.<br />
Dopo la celebrazione<br />
sarà consuetudine preparare<br />
la sacra effige per<br />
la processione vespertina,<br />
anch’essa attesa da migliaia<br />
di persone che si riversano<br />
per le strade, ed ogni anno<br />
giungono da ogni parte per rendere omaggio al<br />
Santo Martire. Il momento più sentito e commovente<br />
della processione sarà il passaggio per il<br />
Rione Castellone, addobbato a festa dalle donne<br />
la mattina. Ogni anno è sempre più suggestivo il<br />
lancio di petali di fiori e bigliettini colorati gettati<br />
al santo come ad invocare la sua benedizione, il<br />
suo aiuto. Anche quest’anno la processione, passando<br />
per le nostre vie affascinerà tutti, anche i<br />
più duri di fede, quanta gente volgerà lo sguardo<br />
al santo patrono ed in ginocchio i più devoti imploreranno<br />
un aiuto per alleviare le tante difficoltà<br />
che colmano la vita di tutti i giorni. Al rientro<br />
in chiesa il Santo sarà rimesso in trono non prima<br />
di essere issato con un ultimo sforzo, a braccia<br />
tese dai portatori ormai stremati al grido di “Evviva<br />
Sant’Erasmo”. La festa non finisce, restano<br />
ancora da ascoltare qualche brano musicale dal<br />
cantante di turno o dalla banda, passeggiare tra<br />
le tradizionali bancarelle e poi tutti con il naso<br />
all’insù a godersi i fuochi pirotecnici che illumineranno<br />
il golfo grazie alla bravura del fuochista.<br />
Già dal giorno dopo tra i componenti del Comitato<br />
ci si chiederà se il<br />
tutto è stato fatto bene, se<br />
è stato apprezzato o se si<br />
è sbagliato qualcosa ma,<br />
quel che è fatto è fatto,<br />
non resterà ormai che<br />
consegnare alla memoria<br />
anche questa festa ed<br />
iniziare a scovare nuove<br />
idee per l’anno che verrà,<br />
consapevoli di aver<br />
tramandato ancora per<br />
un anno questa antica<br />
tradizione. Dopo tanti sacrifici, l’auspicio del<br />
Comitato organizzatore è che la festa del santo<br />
patrono non rimanga solo un bell’evento vissuto<br />
esteriormente ma, contribuisca a conoscere ed<br />
apprezzare l’esempio di fedeltà e di ispirazione<br />
del beato Erasmo, al Vangelo. Solo imitando il<br />
nostro santo patrono potremo definirci figli suoi,<br />
figli di Dio.<br />
Casimiro e Francesco Mazzetti