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PREGHIERA A SANT’ERASMO<br />

O Glorioso Martire di Cristo,<br />

Sant’Erasmo, nostro patrono, dal trono di gloria dove siedi<br />

trionfante, volgi pietoso lo sguardo su di noi tuoi figli,<br />

che supplici ci prostriamo ai tuoi piedi.<br />

Tu, che hai speso tutta la tua vita per amare Dio<br />

e beneficare il prossimo e hai coronato col martirio<br />

la sincera e leale professione della tua fede,<br />

insegnaci ad amare il nostro Dio sopra tutte le cose,<br />

e il nostro prossimo come noi stessi.<br />

Tu vedi, o Beato Erasmo, da quanti mali siamo circondati;<br />

aiutaci, te ne preghiamo e donaci la grazia di poter sempre<br />

ritornare con cuore nuovo e sincero<br />

a Dio che ci ama di un amore infinito.<br />

Rivolgi il tuo sguardo e la tua mano benedicente verso tutti<br />

quelli che soffrono, perché attraverso<br />

la sofferenza possano trovare la fiducia<br />

e l’amore negli altri;<br />

verso tutte le vittime della violenza perché il loro sacrificio<br />

sia il mezzo più efficace per<br />

il raggiungimento nella pace del mondo;<br />

verso tutti quelli che hanno commesso atti delittuosi, perché<br />

ravvedendosi della loro violenza<br />

possano scoprire l’amore verso gli altri;<br />

verso tutti gli orfani del mondo, perché attraverso<br />

la fede possano trovare la fiducia e l’amore nella Mamma<br />

e nel Padre celeste; verso tutti i naviganti che si gloriano di<br />

averti come loro protettore.<br />

Infine, o Beato Erasmo, rivolgi il tuo sguardo e la tua mano<br />

benedicente su Formia, la città che ebbe<br />

il privilegio di accoglierti, di ascoltare i tuoi ultimi insegnamenti<br />

e di essere partecipe di quell’estremo atto di testimonianza<br />

di fede che fu il tuo Santo Martirio.<br />

O Santo nostro protettore, soccorrici in questa<br />

misera vita e guidaci all’eternità beata del cielo.<br />

Amen.<br />

“Sant’Erasmo sia il nostro intercessore presso Dio,<br />

ci ottenga pace, salute, serenità e lavoro a tutte le nostre Famiglie”.<br />

Il Comitato Festeggiamenti augura una buona festa a tutti!


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RISVEGLIA IN TE<br />

LA CREATIVITÀ DELL’AMORE<br />

Cari amici, si nasce con un capitale enorme: la naturale<br />

meraviglia di esistere e, insieme a questo, una grande<br />

passione per la vita e un grande amore per il mondo. Crescendo<br />

il capitale rischia di ridursi a qualche spicciolo, sotto il<br />

peso di fatiche e delusioni. La fede, quando è autentica, ci fa<br />

ritrovare lo stupore e sveglia in noi la creatività dell’amore. Sappiamo<br />

tutti quanto la realtà a volte sia dura ma sappiamo anche,<br />

che la libertà donataci è una scintilla della fantasia di Dio perché<br />

la storia umana sia impastata con il sogno e la terra<br />

sia saldata al cielo. Cambiare il modo di vedere le cose, il modo<br />

di prenderle, cambiare i nostri sentimenti verso le persone e le<br />

situazioni è il nostro modo di realizzare il sogno di Dio: cieli<br />

nuovi e terra nuova. Non dimentichiamo che la salvezza ci giunge<br />

dal Figlio che muore da malfattore su un patibolo. Quanto a<br />

durezza, non c’è nella storia una realtà più difficile da accettare.<br />

Eppure la creatività dell’amore di Dio arriva fino a trasformare<br />

uno strumento di tortura e di morte in un trono di gloria dove<br />

massimamente risplende la creatività del Suo amore. Non è questa la missione della Chiesa e la<br />

nostra? E la festa del nostro amato Patrono Erasmo non è forse la prova della vittoria della vita sulla<br />

morte, dell’amore sull’odio?<br />

Riscopriamo allora questo capitale immenso che il Signore ha dato a ciascuno di noi. Guardiamo e<br />

meditiamo la vita di Sant’Erasmo lasciando che l’azione di Dio in noi sia efficace come lo è stata in<br />

lui. Trasformiamo la realtà a partire da ciò che di bello e di nuovo Dio suscita in noi, non lasciamo<br />

che avvenga il contrario: non lasciamo che la durezza della realtà ci trasformi rendendoci duri e<br />

insensibili.<br />

Mai come oggi la natura è minacciata dall’uomo! Mai come oggi uomini avidi e miserabili la avvelenano<br />

seminando morte! Mai come oggi i cristiani sono chiamati ad aprire la mente e il cuore agli<br />

ultimi che bussano alle nostre porte e ci dicono: ho fame, ho sete, sono nudo, sono perseguitato…<br />

C’è un grido degli oppressi che parte dalla terra e che squarcia i Cieli! Guai a tutti coloro che lucrano<br />

sulla vita dei poveri! Guai ai mafiosi, uomini di malaffare, avidi e spietati! Guai ai politici che pensano<br />

di fare affari con le mafie e di guadagnare denaro piegando e infrangendo le leggi e la giustizia!<br />

La loro corruzione sarà la loro condanna a perenne vergogna del loro nome e della loro memoria!<br />

Formia non lascerà che camorristi e corrotti facciano affari sporchi sulla propria terra! Formia non<br />

permetterà a nessuno di lucrare indisturbato sui beni pubblici, come la nostra acqua per la quale<br />

è stato fatto un referendum senza che nulla cambiasse: evidentemente la volontà popolare non è<br />

tenuta in gran conto da chi da essa riceve il mandato di governare. Formia non dimentica che la sua<br />

storia poggia su un uomo, il grande Sant’Erasmo, che ha attraversato il Mediterraneo su una barca! E<br />

lo ha fatto perché perseguitato, proprio come i migranti di oggi,e come un giorno Formia accolse Lui,<br />

così oggi questa città, sensibile e aperta, accoglie ogni uomo che si trova nel bisogno.<br />

Oggi più che mai, ci è chiesto il coraggio di riaffermare la nostra fede nel Dio della Vita e dell’Amore<br />

con le opere, prima ancora che con le parole. Ridire l’amore alla vita e la meraviglia di esistere, oggi,<br />

significa inventare passi nuovi per rendere la nostra società più accogliente, giusta, aperta e solidale.<br />

Oggi è il tempo di saldare un po’ di più la Terra al Cielo, la meraviglia potrebbe sorprenderci!<br />

Sant’Erasmo ci benedica! Buona festa!<br />

don Alfredo


RICORDANDO IL 2014


E’ di nuovo festa<br />

Con l’arrivo del mese di maggio, a Formia<br />

cominciamo a vedere un po’ di movimento,<br />

notando lunghi pali di legno spuntare<br />

come funghi per sorreggere le artistiche luminarie<br />

che ravviveranno con variopinti colori le vie<br />

principali; la sera osserviamo<br />

un gruppo di uomini e<br />

ragazzi che si apprestano ad<br />

affiggere i manifesti dei festeggiamenti<br />

in ogni angolo<br />

della città per rendere noto<br />

a tutti le interessanti iniziative;<br />

osserviamo una piazza<br />

gremita di persone che assistono<br />

festosamente all’esposizione<br />

del gonfalone di<br />

un santo, per poi dirigersi in<br />

una chiesa parrocchiale artisticamente<br />

addobbata per<br />

assistere alla posa in trono<br />

di una sacra effige tra applausi<br />

spontanei e qualche<br />

lacrima di commozione.<br />

Se si passa poi per un rione<br />

alle prime luci dell’alba<br />

incontriamo alcune figure soprattutto femminili,<br />

uscire di casa a passo frettoloso per arrivare in<br />

tempo al pio appuntamento con una santa novena<br />

oppure, incontriamo un corteo religioso che<br />

si muove alla volta di un popoloso quartiere alle<br />

spalle della stazione ferroviaria portando una<br />

preziosa reliquia e celebrando una Santa Messa;<br />

a fine mese, ci ritroviamo in un gruppo di<br />

devoti scendere sotto un antico sotterraneo per<br />

pregare e deporre una luce votiva sulla tomba<br />

di un santo. Tutto questo, per un formiano, vuol<br />

dire una cosa sola: “è giunta anche quest’anno la<br />

tanto attesa festa patronale di<br />

Sant’Erasmo”, una secolare<br />

manifestazione di fede e di<br />

tradizione religiosa.<br />

Gli uomini e ragazzi menzionati<br />

prima, sono i membri<br />

del Comitato festeggiamenti<br />

che, stanchi ma soddisfatti<br />

per aver organizzato un’altra<br />

festa in onore del celeste<br />

patrono, si apprestano a definire<br />

gli ultimi accorgimenti.<br />

Il Comitato è consapevole di<br />

creare un po’ di scompiglio<br />

tra luminarie, palchi, strade<br />

chiuse, sosta e traffico interdetto<br />

però, stiamo parlando<br />

della festa patronale ed un<br />

minimo di sofferenza bisogna<br />

pur farla e poi, solo pochi<br />

giorni e si torna alla normalità.<br />

Continuando la mia narrazione della festa,<br />

quindi, dopo aver reso omaggio alla tomba del<br />

Martire che onorò Formia terminando qui il suo<br />

cammino terreno, aspetteremo quella manifestazione<br />

che da qualche anno richiama nel rione<br />

Castellone numerose persone a SEGUE >


godersi la “Notte Bianca”, preparata saggiamente,<br />

culturalmente e con un pizzico di gastronomia.<br />

Essa giungerà al termine non prima di aver<br />

donato un fiore e recitato l’inno al Santo Patrono<br />

in un raccoglimento da rimanere increduli, appuntamento<br />

ormai tanto atteso da tutti.<br />

Arriviamo al giorno centrale, il due di giugno,<br />

giorno della memoria di Sant’Erasmo, sottolineato<br />

dal festoso suono di campane e dal consueto<br />

giro della banda musicale che attraversa i vicoli<br />

dalle mura addobbate dalle donne di Castellone<br />

con coperte di seta colorate, si prosegue con la<br />

Santa Messa solenne che<br />

merita l’attenzione di tutti<br />

e non bisogna mancare,<br />

facendo tesoro dell’omelia<br />

del nostro Vescovo e delle<br />

parole del nostro don Alfredo.<br />

Dopo la celebrazione<br />

sarà consuetudine preparare<br />

la sacra effige per<br />

la processione vespertina,<br />

anch’essa attesa da migliaia<br />

di persone che si riversano<br />

per le strade, ed ogni anno<br />

giungono da ogni parte per rendere omaggio al<br />

Santo Martire. Il momento più sentito e commovente<br />

della processione sarà il passaggio per il<br />

Rione Castellone, addobbato a festa dalle donne<br />

la mattina. Ogni anno è sempre più suggestivo il<br />

lancio di petali di fiori e bigliettini colorati gettati<br />

al santo come ad invocare la sua benedizione, il<br />

suo aiuto. Anche quest’anno la processione, passando<br />

per le nostre vie affascinerà tutti, anche i<br />

più duri di fede, quanta gente volgerà lo sguardo<br />

al santo patrono ed in ginocchio i più devoti imploreranno<br />

un aiuto per alleviare le tante difficoltà<br />

che colmano la vita di tutti i giorni. Al rientro<br />

in chiesa il Santo sarà rimesso in trono non prima<br />

di essere issato con un ultimo sforzo, a braccia<br />

tese dai portatori ormai stremati al grido di “Evviva<br />

Sant’Erasmo”. La festa non finisce, restano<br />

ancora da ascoltare qualche brano musicale dal<br />

cantante di turno o dalla banda, passeggiare tra<br />

le tradizionali bancarelle e poi tutti con il naso<br />

all’insù a godersi i fuochi pirotecnici che illumineranno<br />

il golfo grazie alla bravura del fuochista.<br />

Già dal giorno dopo tra i componenti del Comitato<br />

ci si chiederà se il<br />

tutto è stato fatto bene, se<br />

è stato apprezzato o se si<br />

è sbagliato qualcosa ma,<br />

quel che è fatto è fatto,<br />

non resterà ormai che<br />

consegnare alla memoria<br />

anche questa festa ed<br />

iniziare a scovare nuove<br />

idee per l’anno che verrà,<br />

consapevoli di aver<br />

tramandato ancora per<br />

un anno questa antica<br />

tradizione. Dopo tanti sacrifici, l’auspicio del<br />

Comitato organizzatore è che la festa del santo<br />

patrono non rimanga solo un bell’evento vissuto<br />

esteriormente ma, contribuisca a conoscere ed<br />

apprezzare l’esempio di fedeltà e di ispirazione<br />

del beato Erasmo, al Vangelo. Solo imitando il<br />

nostro santo patrono potremo definirci figli suoi,<br />

figli di Dio.<br />

Casimiro e Francesco Mazzetti


IL COMPLESSO ARCHEOLOGICO<br />

DI SANT’ERASMO<br />

La chiesa, così come oggi si può osservare, fu<br />

costruita tra il 1538 ed il 1560 sopra quella<br />

fondata intorno alla metà del IV secolo.<br />

La scelta del luogo, sulla sommità del colle detto<br />

il Borsale, è spiegata dal fatto che, come quella<br />

che la precedette, anche questa chiesa fu edificata<br />

proprio sul<br />

luogo ove fu sepolto<br />

S. Erasmo.<br />

Sin dalle origini,<br />

il santo fu tenuto<br />

in grande venerazione<br />

dalla comunità<br />

cristiana,<br />

e per serbarne<br />

la memoria, sul<br />

luogo della sua<br />

sepoltura, fu costruito<br />

un martyrium<br />

(da martyr<br />

= testimone), una<br />

basilichetta absidata<br />

a carattere<br />

funerario, nota<br />

come basilica ad corpus.<br />

Col trascorrere degli anni il culto crebbe notevolmente;<br />

molti vescovi vennero sepolti accanto<br />

alla sua tomba e numerose città vollero avere reliquie<br />

del santo che invocarono quale patrono.<br />

Verso la metà del IV secolo, nel clima di fervore<br />

urbanistico promosso da papa Damaso, nel<br />

luogo dove già era avvenuta la monumentalizzazione<br />

della tomba, fu eretta una vera e propria<br />

basilica adiacente il martyrium, ma tuttavia autonoma,<br />

come bene è stato chiarito dalle ricerche<br />

di questi anni.<br />

Al tempo di Gregorio Magno (+ 604) la basilica,<br />

che probabilmente cominciava a presentare segni<br />

di fatiscenza<br />

per effetto delle<br />

infiltrazioni di<br />

acqua della vicina<br />

collina, fu<br />

sottoposta ad<br />

un radicale rinnovamento.<br />

Per rendere<br />

l’edificio più<br />

sicuro ne furono<br />

rinforzate le<br />

fondazioni con<br />

getti di calcestruzzo<br />

e murature<br />

di rincalzo<br />

e, per consentire<br />

ai fedeli di<br />

accedere più agevolmente alla tomba del martire,<br />

fu creata intorno ad essa un corridoio semicircolare,<br />

che, contestualmente all’innalzamento<br />

del livello del pavimento del presbiterio, permetteva<br />

di posizionare l’altare al di sopra della memoria,<br />

lasciando questa sempre accessibile.<br />

Al tempo del pontificato di Leone III (795-816),<br />

di Leone IV (848-855) e di Nicolò SEGUE >


Tuttavia quel poco doveva essere conservato<br />

rigidamente, secondo i canoni stabiliti dal<br />

Conclio tridentino: le chiese antiche potevano,<br />

sì, essere rinnovate, ma avendo cura di<br />

salvare tutto quanto in esse poteva ricordare<br />

i primi secoli del cristianesimo e, in genere,<br />

tutte le memorie.<br />

Ecco perché il martyrium, la cripta sotto il<br />

presbiterio, la cripta carolingia, le tombe dei<br />

martiri e dei vescovi, l’episcopio, e moltissimi<br />

altri frammenti della vecchia cattedrale,<br />

sono stati scrupolosamente conservati.<br />

L’area archeologica<br />

Agli scavi si accede attraverso una scala,<br />

parallela all’asse della chiesa, a ridosso del<br />

(858-867), sono da far risalire importanti lavori<br />

di ampliamento e di consolidamento della<br />

chiesa. Fu inoltre creata una cripta supplementare<br />

del cosiddetto tipo a navata, che inglobava<br />

parte dell’antico martyrium.<br />

Alla stessa epoca sono da ascrivere anche gli<br />

stucchi ad intreccio di nastro vimineo, che ne<br />

decoravano le pareti, il ricco corredo marmoreo,<br />

e la suppellettile liturgica, di cui restano,<br />

oggi, solo sporadici frammenti della recinzione<br />

presbiteriale, degli amboni per la lettura delle<br />

epistole e degli evangeli, di un ciborio, di un<br />

paliotto d’altare.<br />

Verso l’XI-XII secolo, la chiesa fu rinnovata in<br />

forme romaniche e gli elementi pseudo-ogivali<br />

presenti un alcune murature lasciano intendere<br />

che l’operazione dovette durare a lungo.<br />

Nel 1532 l’abbazia fu notevolmente danneggiata<br />

dai Turchi, così, quando ne fu deciso il restauro,<br />

poco rimaneva della struttura originale.<br />

SEGUE >


muro sud della navata laterale<br />

sinistra. Una rampa di dodici<br />

gradini moderni in marmo di<br />

spoglio, porta nel vasto ambiente<br />

ipogeo sotto il piano del pavimento.<br />

L’area che si apre davanti<br />

è quella scavata tra il 1970 ed il<br />

1976 e completamente liberata<br />

dai detriti alluvionali e dai materiali<br />

provenienti da precedenti<br />

riempimenti e ristrutturazioni.<br />

Comprende attualmente più settori<br />

caratterizzati oltre che dai<br />

due gruppi cultuali di maggiore<br />

interesse (la tomba del martire<br />

e la cripta anulare), dalle sepolture<br />

pagane e paleocristiane,<br />

dall’area espositiva del materiale<br />

lapideo e fittile recuperato e,<br />

infine, dalla cosiddetta cappella<br />

carolingia. Nel breve corridoio,<br />

tra i due plinti di fondazione su<br />

cui gravano i pilastri che scandiscono<br />

la prima campata della<br />

navata sinistra della chiesa, è visibile<br />

parte del muro dell’edificio<br />

del IV secolo, su cui si innestano<br />

le murature degli interventi<br />

successivi. Subito dopo, fissate<br />

alla parete destra sono alcune<br />

delle epigrafi cristiane rinvenute<br />

nel corso degli scavi. A sinistra,<br />

invece, inglobati nella muratura<br />

seicentesca, sono visibili i resti di<br />

una tomba a cassa.<br />

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ICONOGRAFIA DI SANT’ERASMO<br />

LA VERGINE MARIA TRA I SANTI ERASMO E GENNARO<br />

Nella chiesa di Sant’Erasmo in Gragnano,<br />

provincia di Napoli, è custodita<br />

una splendida opera realizzata<br />

dal pittore Francesco Testa nel XVIII<br />

secolo, la tela restaurata di recente<br />

rappresenta la Vergine Maria con il<br />

Bambino Gesù in atto benedicente<br />

tra i tanti Angeli e nello splendore<br />

della Gloria. Ai piedi della Madonna<br />

sulla sinistra Sant’Erasmo con il<br />

“liber pontificalis” (libro dei Papi),<br />

gli strumenti del martirio ed il pastorale<br />

che ne indicano lo zelo pastorale<br />

che con umiltà sono presentati<br />

a San Gennaro il quale, a sua<br />

volta, presenta sulla testa dell’angelo<br />

ai suoi piedi le ampolle del<br />

proprio sangue. Al centro il porto<br />

di Formia con la barca del viaggio<br />

condotta dell’arcangelo Michele.<br />

SEGUE >


ICONOGRAFIA DI SANT’ERASMO<br />

LA MADONNA DI PONZA CON BAMBINO GESÙ<br />

IN GLORIA TRA SANT’ERASMO E SANTA LUCIA<br />

Nel Museo Civico di Reggio Calabria<br />

è custodito un dipinto ad olio<br />

su lastra di rame dalle piccole dimensioni:<br />

cm 26 x 21, di scuola<br />

meridionale del XVII secolo, che<br />

rappresenta la Madonna di Ponza<br />

con il Bambino Gesù in gloria, tra<br />

Sant’Erasmo e Santa Lucia.<br />

La Vergine con Gesù Bambino tra<br />

le braccia, fra una gloria di angeli,<br />

in basso genuflessi, sulla sinistra<br />

Sant’Erasmo con i paramenti vescovili<br />

e sulla destra Santa Lucia con<br />

gli attributi del martirio, Sullo sfondo<br />

è visibile il golfo di Gaeta e in<br />

primo piano una chiesa.<br />

E’ interessante la minuzia dei particolari<br />

del paesaggio. Non è da<br />

escludere l’ipotesi che questo dipinto<br />

sia la copia in miniatura di<br />

una pala d’altare destinata alla<br />

chiesa di Santa Maria di Ponza di<br />

Formia raffigurata nel dipinto. Nel<br />

XVII secolo era consuetudine riprodurre,<br />

anche su rame ed in versione<br />

ridotta, dipinti che avevano riscosso<br />

grande successo.<br />

SEGUE >


le lapidi nella nostra chiesa<br />

Ormai da anni su questo opuscolo vi<br />

descriviamo le iscrizioni di alcune<br />

lapidi marmoree poste sia all’interno<br />

che all’esterno della Chiesa parrocchiale<br />

di Sant’Erasmo, è la volta quest’anno di<br />

una lapide del XVII secolo. Essa è posta nel<br />

nartece, sulla porta che una volta consentiva<br />

l’accesso al monastero dei Monaci Olivetani;<br />

la lastra marmorea sull’ingresso alla<br />

clausura monacale riporta l’anatema di Papa<br />

Gregorio XV. La difesa della clausura, violata<br />

evidentemente con pretesti più o meno<br />

validi, fa parte delle misure adottate per salvaguardare<br />

la vita ritirata particolarmente<br />

sentita dagli Olivetani, un ordine religioso<br />

fortemente contemplativo.<br />

SEGUE >


L’anatema così recita:<br />

ANATHEMA GREGORY PP. XV<br />

In iudicio non resurgat<br />

damnatus male pereat<br />

cum Iuda iniquo portionem habeat<br />

quicumque hoc coenobium quovis<br />

modo violare praesumpserit<br />

M D C X X I<br />

Vale a dire:<br />

ANATEMA DI PAPA GREGORIO XV<br />

Non risorga nell’ultimo giorno del giudizio<br />

infelice muoia dannato<br />

abbia parte con l’iniquo Giuda<br />

chiunque osi violare in qualsivoglia modo<br />

la soglia di questo cenobio<br />

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un martirio<br />

MARTIRIO DI SANT’ERASMO<br />

Autore: Ramenghi Bartolomeo detto Bagnacavallo (1484 ca./ 1542)<br />

Cronologia: post 1510 - ante 1515<br />

olio su tavola<br />

Bergamo (BG), Accademia Carrara - Museo


IMPORTANTE CONVEGNO SUL<br />

RESTAURO DELLA CHIESA DI S. ERASMO<br />

Tra gli eventi da non dimenticare di questa<br />

nostra festa di S. Erasmo 2015, vi è sicuramente<br />

la presentazione che avverrà domenica<br />

31 maggio del libro “La memoria del Martire<br />

Erasmo dalla leggenda alla storia” a cura di<br />

don Antonio Punzo e del prof. Antonio G. Miele.<br />

Un evento per ricordare i quarantacinque anni<br />

dal primo avvio dei lavori e i venti (dal 1955)<br />

della prima fase di restauro, celebrata con particolare<br />

solennità, durante la festa patronale, con<br />

la presenza dei Padri Olivetani. L’antica chiesa,<br />

cattedrale fino agli albori del medioevo, luogo<br />

ove è racchiusa la memoria del nostro santo patrono<br />

è tornata a risplendere nella sua vetusta e<br />

composta bellezza. E allora perché non fare un<br />

consuntivo che raccolga le fila del lungo cammino<br />

percorso?<br />

Sono state impiegate tante energie, c’è stata l’opera<br />

convergente e qualificata di tanti studiosi,<br />

quale occasione migliore per soddisfare l’attesa<br />

e la curiosità dei fedeli, avere un segno e una<br />

testimonianza concreta dei lavori eseguiti, delle<br />

difficoltà incontrate nel corso dei lavori, dei risultati<br />

e delle conoscenze nuove acquisite? Quali<br />

le conclusioni che si possono trarre dai risultati<br />

degli scavi che hanno condotto ad individuare<br />

con certezza, anche con l’ausilio della preziosa<br />

analisi comparata dei testi agiografici riguardanti<br />

la figura del santo Martire di Cristo, così<br />

ampiamente studiati dal benedettino D. Reginald<br />

Gregoire, il primo santuario del Martire (Martyrium)<br />

e le vestigia paleocristiane della chiesa,<br />

già cattedrale dell’antica “Formiae”? Con questa<br />

pubblicazione curata da coloro che sono stati fin<br />

dall’inizio i promotori dell’iniziativa, attraverso<br />

l’analisi delle fonti letterarie e monumentali che<br />

don Antonio Punzo e Antonio G. Miele, coautori del libro<br />

hanno caratterizzato la società cristiana precostantiniana,<br />

e dei dati forniti dalla ricerca archeologica,<br />

gli autori si propongono di colmare la<br />

lacuna della storia del complesso monumentale<br />

formiano, fornendo un quadro del tutto nuovo e<br />

vivo della comunità cristiana delle origini e della<br />

formazione della sua prima diocesi vescovile.<br />

Come è giunto nella nostra zona il primo annuncio<br />

del Vangelo? Vi sono ragioni storiche<br />

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le origini della Fede cristiana nell’antico Formiano<br />

o si può soltanto procedere per supposizioni<br />

ed ipotesi?<br />

Si tratta, come ognuno potrà rilevare dalla lettura<br />

del libro, di uno studio che inizia un discorso<br />

per alcuni versi nuovo, il quadro che ne segue<br />

vuole essere anche un motivo di riflessione e di<br />

crescita della identità culturale e religiosa della<br />

comunità locale, ma anche un punto di avvio per<br />

future osservazioni e ricerche.<br />

Prof. A. G. Miele


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IN PREPARAZIONE ALLA festa<br />

Sabato 23 Maggio ore 19.00 Corteo processionale con la venerata Statua di Sant’Erasmo<br />

dalla Chiesa Parrocchiale in Piazza S. Erasmo dove sarà celebrata l’Eucaristia con inizio della<br />

Novena serale (posti a sedere), al termine della celebrazione, benedizione ed esposizione del<br />

Gonfalone del Santo Patrono con festoso omaggio dell’Associazione Culturale S. Erasmo v. m.<br />

Seguirà, nella Chiesa parrocchiale artisticamente addobbata, la posa in trono del Santo.<br />

Ogni giorno della Novena ci sarà la possibilità di confessarsi, la sera dalle 17.30 alle 19.00.<br />

ore 19.30 Giro del Rione Castellone del complesso bandistico “U. Scipione - Città di Formia” diretto dal<br />

M° Prof. Filippo Di Maio.<br />

Ore 21.00 Sul sagrato della chiesa, in collaborazione con il presidio di Libera - Formia presentazione del libro<br />

DIO E MAMMONA. Dialogo tra un economista e un biblista su economia, etica e mercato; gli autori<br />

Leonardo Becchetti e Giuseppe Florio saranno intervistati dalla giornalista Piera Mastantuono. Durante il<br />

dibattito interventi artistici dell’Associazione Teatrarte e degustazione di prodotti di Libera Terra.<br />

Domenica 24 Maggio<br />

ore 7.00 Santa Messa e inizio della Novena mattutina.<br />

ore 11.00 S. Messa presieduta dal Parroco.<br />

ore 19.00 S. Messa presieduta dal Parroco della Parrocchia dei Santi<br />

Lorenzo e Giovanni Battista, don Mariano Parisella.<br />

Lunedì 25 Maggio<br />

dalle ore 16.00 alle ore 18.30 Visita guidata all’area archeologica della<br />

Chiesa di S. Erasmo a cura dell’Ass. Culturale Sant’Erasmo v. m.<br />

ore 19.00 Processione con la Venerata Reliquia di Sant’Erasmo<br />

dalla Chiesa Parrocchiale al quartiere di Via Cassio dove sarà<br />

celebrata la Santa Messa. Non si celebra la Messa Vespertina in<br />

parrocchia.<br />

Sabato 30 Maggio<br />

ore 19.00 S. Messa per i concittadini residenti all’estero e per i soci defunti<br />

del Comitato Festeggiamenti, al termine, il Comitato depone una lampada<br />

votiva sulla tomba di Sant’Erasmo.<br />

ore 21.00 Nella chiesa parrocchiale, Veglia della<br />

Fraternità di S. Magno di Fondi.<br />

Domenica 31 Maggio<br />

ore 19.00 Santa Messa e chiusura della Novena serale. Al termine della Messa, presentazione del libro<br />

“LA MEMORIA DEL MARTIRE ERASMO dalla leggenda alla storia” scritto da Mons. Antonio Punzo e Antonio G. Miele.<br />

“Cittadini, ornate finestre e balconi in segno di gioia al Santo Patrono che passa<br />

benedicente, gettiamo petali di fiori e bigliettini che inneggiano al Santo,<br />

esultino i nostri cuori con le preghiere e non con pericolosi petardi”


PROGRAMMA DEL 1 GIUGNO<br />

ore 7.00<br />

S. Messa con chiusura della Novena mattutina.<br />

ore 19.00<br />

Celebrazione dei primi vespri di Sant’Erasmo e Santa Messa presieduta<br />

dall’Arcivescovo Mons. FABIO BERNARDO D’ONORIO;<br />

al termine bacio della Reliquia del Santo.<br />

ore 19.30<br />

Giro per le vie cittadine del complesso bandistico “Città di Formia - U. Scipione”<br />

diretto dal M° Filippo Di Maio.<br />

dalle ore 21:00<br />

il rione<br />

castellone<br />

in una notte<br />

di festa<br />

”<br />

“LA GRANDE MADRE”<br />

Progetto di sperimentazione<br />

e spettacolarizzazione<br />

sonora - urbana dedicato<br />

a Pino Daniele:<br />

dalla Piazza Sant’Erasmo e per tutti<br />

i suoi vicoli, Castellone si anima<br />

trasformandosi in un grande palcoscenico<br />

dove il pubblico può<br />

godere di numerose Performance,<br />

musica live Jazz, Etnica, Proiezioni,<br />

Degustazioni, Espressioni<br />

dialettali, Mostre fotografiche e di<br />

pittura e tanto altro ancora interessando<br />

gli Scavi Archeologici di<br />

Sant’Erasmo, le Chiesette del Rione<br />

ed il Cisternone Romano.


Il Comitato Festeggiamenti Sant’Erasmo - L’Associazione Teatro KappaO<br />

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia<br />

Presentano:<br />

il rione castellone<br />

in una notte di festa<br />

“La Grande Madre”<br />

Terra di contaminazione e radice del suono a cura del Teatro KappaO<br />

progetto di sperimentazione e spettacolarizzazione sonora-urbana un omaggio<br />

a Pino Daniele<br />

Lunedì 1 Giugno dalle ore 21.00<br />

Dalla piazza Sant’Erasmo e per tutti i suoi vicoli il Borgo di Castellone si anima trasformando<br />

il quartiere in un grande palcoscenico dove il pubblico può godere di numerose performance.<br />

Come l’ultimo disco del grande Pino Daniele “La Grande Madre”, dalla musica classica ai<br />

ritmi latini, fino ad arrivare al jazz, è la musica d’autore a farla da padrone, con l’aiuto di uno<br />

straordinario ensemble di voci. Dall’unione di diverse esperienze e competenze, attraverso<br />

la narrazione si da la possibilità al pubblico di entrare in un mondo etnico-musicale.<br />

inoltre<br />

degustazioni di prodotti tipici locali<br />

Giro Bandistico “U. SCIPIONE - CITTÀ DI FORMIA”<br />

Dall’ingresso adiacente alla chiesa di Sant’Erasmo:<br />

VISITA ALLE MURA MEGALITICHE DEL “BORSALE”<br />

in collaborazione dell’Associazione Culturale LESTRIGONIA<br />

Vico del Teatro (Cancello):<br />

“LA CITTÀ DEL DIALETTO”<br />

espressioni dialettali con le note<br />

di Paolo & Romina e l’allegria con “Le Donne delle Virtù”<br />

Via Capo Castello:<br />

“RICORDI DI PINO DANIELE IN MOSTRA”<br />

nella Chiesa di S. Erasmo:<br />

Apertura degli scavi archeologici con visite guidate<br />

a cura dell’Associazione culturale Sant’Erasmo v.m.<br />

nella Chiesa di S. Anna:<br />

“NOI CHE ABBIAMO IL MARE”<br />

Mostra di acquerelli a cura di Giovanni Colangelo (GIOWA)<br />

nella Chiesa di S. Rocco:<br />

Scatto d’autore<br />

in memoria dell’amico Simone Palladino,<br />

mostra di alcuni suoi lavori fotografici<br />

ore 00.30 nella Chiesa Parrocchiale:<br />

Omaggio di un fiore a Sant’Erasmo<br />

(distribuito nel sagrato della chiesa) e canto dell’inno al Santo Patrono<br />

a cura del Coro Polifonico Parrocchiale.<br />

Si ringraziano tutti gli abitanti del Rione Castellone per la loro generosa disponibilità


PROGRAMMA DEL 2 GIUGNO<br />

Martedì 2 Giugno<br />

ore 7.00 - 9.00 - 11.00 - 21.00 Sante Messe.<br />

ore 9.00 Giro per le vie del centro città del Complesso<br />

Bandistico “U. Scipione – Città di Formia”<br />

ore 10.30 Nella Villa Comunale matinée musicale del<br />

citato Complesso Bandistico diretto dal M° Prof. Filippo Di<br />

Maio.<br />

ore 11.00 Nella Chiesa parrocchiale SO-<br />

LENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTI-<br />

CA presieduta da Mons. Antonio Punzo vi<br />

partecipano i parroci della Città. La Santa Messa<br />

viene trasmessa in diretta radiofonica da Radio Civita.<br />

ore 18.00 Solenne PROCESSIONE di<br />

Sant’ERASMO VESCOVO e MARTIRE con<br />

la partecipazione delle Autorità Civili e Militari.<br />

Nel corso della processione, benedizione del mare e recita<br />

della Preghiera del Marinaio in Largo Marina. All’uscita<br />

dall’antico viale del “Macchione” tradizionale omaggio di<br />

agrumi al Santo Patrono.<br />

In Piazza Della Vittoria deposizione di una corona di alloro<br />

al Monumento ai Caduti, offerta dal Comitato Festeggiamenti.<br />

Al rientro della Processione, Celebrazione Eucaristica.<br />

ore 22.00 In Piazza Mattej Chiara in concerto.<br />

ore 24.00 Sul Molo Foraneo, a chiusura dei festeggiamenti,<br />

“La Notte di Sant’Erasmo”, spettacolo pirotecnico<br />

sul mare a cura della Pirotecnica Paolelli Sergio e Figli da<br />

Tagliacozzo (AQ).<br />

Domenica 7 Giugno<br />

SOLENNITÀ DEL CORPO E DEL SANGUE<br />

DI CRISTO.<br />

ore 7.00 - 11.00 Sante Messe.<br />

ore 18.30 Concelebrazione Eucaristica.<br />

ore 19.30 Con partenza dalla Chiesa di Sant’Erasmo Solenne<br />

PROCESSIONE CITTADINA DEL<br />

CORPUS DOMINI che si concluderà nella Chiesa di<br />

S. Giovanni Battista.<br />

“Cittadini, ornate finestre e balconi in segno di gioia al Santo Patrono che passa<br />

benedicente, gettiamo petali di fiori e bigliettini che inneggiano al Santo,<br />

esultino i nostri cuori con le preghiere e non con pericolosi petardi”


Complesso Bandistico<br />

“U. Scipione - Città di Formia”<br />

M° Direttore Prof. Filippo Di Maio<br />

Lunedì 1 Giugno ore 19.00<br />

Martedì 2 Giugno ore 9.00<br />

marce musicali eseguite per le vie del centro città.<br />

Martedì 2 Giugno ore 10.30<br />

Nella Villa Comunale scelto matinée musicale:<br />

J. De Haan - FREE WORLD FANTASY - Originale per banda<br />

E. Grieg - IL MATTINO - dal Peer Gynt<br />

G. Bizet - CARILLON - dall’Arlesienne suite n. 1<br />

J. Strauss - UNA NOTTE A VENEZIA - Ouverture<br />

J. Haydn - KINDERSINPHONYE - allegro, menuet, allegro moderato<br />

Vangelis - 1492 LA CONQUISTA DEL PARADISO - temi dalla colonna sonora<br />

N. Rota - HUIT ET DEMI (8 ½) - temi dalla colonna sonora


Eccellenza italiana<br />

Formia (LT)<br />

Località Santa Croce<br />

c/o Centro Commerciale ITACA<br />

Tel. 0771.738800<br />

Orari apertura:<br />

dal lunedì al sabato 8:30 - 21:00<br />

domenica 10:00 - 21:00


Chiara Galiazzo nasce il 12 agosto del 1986 a Padova.<br />

Trasferitasi a Milano, coltiva il proprio<br />

sogno di diventare cantante, frequentando il<br />

Centro Professione Musica, e presentandosi<br />

ai provini di “Amici” e di “X Factor”:<br />

in entrambe le occasioni, però,<br />

viene rifiutata.<br />

Nell’estate del 2012 ritenta la sorte e si<br />

ripresenta ai provini della sesta edizione<br />

di “X Factor”, talent show in onda su<br />

SkyUno, rinunciando per questo a uno<br />

stage in un’altra società finanziaria; viene<br />

scelta come concorrente da Morgan, che<br />

la vuole per la sua categoria Over 25. Già<br />

dalle prime puntate si capisce che è lei la<br />

grande favorita per la vittoria finale nel programma.<br />

Il successo arriva a dicembre, grazie<br />

al brano inedito “Due respiri”, scritto da lei<br />

per Eros Ramazzotti. L’11 dicembre viene pubblicato<br />

l’Ep omonimo, che oltre all’inedito include<br />

i brani cantati dall’interprete veneta durante la<br />

trasmissione: “Over the rainbow”, “L’amore è<br />

tutto qui”, “I want to hold your hand” e “The<br />

final countdown”.<br />

Il 13 dicembre del 2012 Fabio Fazio, presentatore<br />

del Festival di Sanremo dell’anno successivo,<br />

annuncia che tra i concorrenti della<br />

kermesse ci sarà anche lei, che salirà sul palco<br />

dell’Ariston portando i brani “Il futuro che<br />

sarà” e “L’esperienza dell’amore”.<br />

Nel frattempo, per lei si scomoda anche una<br />

grande del passato come Mina, che dalle pagine<br />

della rivista “Vanity Fair” elogia il suo “candore”, la<br />

sua “freschezza” e la sua “inconsapevolezza”.<br />

Anche Mika, ospite a “X Factor”, le ha pronosticato un<br />

futuro di successo.<br />

Nel 2015 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo<br />

presentando (e aprendo la gara nella prima serata) la canzone<br />

“Straordinario”.


PRISMA S.p.A<br />

Sede legale: Via Marziale, 13 - 04023 Formia (LT)<br />

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SANT’ERASMO IN ITALIA<br />

Continua ormai da tempo la pubblicazione<br />

di immaginette che testimoniano il culto di<br />

Sant’Erasmo diffuso su tutto il territorio nazionale<br />

ed oltre.<br />

Sant’Erasmo v.m.<br />

Chiesa di Pucara (Tramonti) (SA)<br />

Sant’Erasmo v.m.<br />

Museo a Forte di Bard


I 14 SANTI AUSILIATORI<br />

I<br />

Santi Ausiliatori sono un gruppo<br />

di quattordici santi invocati<br />

dal popolo cristiano in casi<br />

di particolari necessità, generalmente<br />

per guarire da particolari<br />

malattie. La devozione a questi<br />

santi nacque in Germania nel XIV<br />

secolo. Dopo che il 17 settembre<br />

1445 il Gesù Bambino era apparso<br />

al pastorello Hermann Leicht<br />

di Langheim, figlio del locatario<br />

del podere di Frankental, l’apparizione<br />

si ripeté con la comparsa<br />

del Bambino circondato da candele<br />

accese e il 29 luglio 1446,<br />

nello stesso luogo, questa volta<br />

comparvero attorno al Bambin<br />

Gesù altri quattordici bimbi. Alla<br />

richiesta del pastorello chi fossero,<br />

essi risposero di essere i quattordici<br />

salvatori e chiesero che<br />

fosse loro dedicata sul luogo una<br />

cappella.<br />

Essi apparvero anche ad una giovane<br />

gravemente ammalata, portata<br />

appositamente colà, e miracolosamente<br />

guarita. L’abate del<br />

vicino convento cistercense di<br />

Langheim cedette alle insistenze<br />

popolari e fece erigere per le esigenze<br />

immediate degli imminenti<br />

pellegrinaggi una cappella in onore dei Quattordici Santi Salvatori. Per loro venne istituita una festa<br />

collettiva la cui data venne fissata all’8 agosto: a questa devozione, papa Niccolò V collegò anche<br />

particolari indulgenze.<br />

Nel 1743 fu iniziata l’erezione, su disegno dell’architetto Balthasar Neumann<br />

(1687 – 1753), del Santuario di Vierzehnheligen (Bad Staffelstein, Alta Franconia).<br />

SEGUE >


Secondo una accreditata interpretazione, i santi ausiliatori sono:<br />

Sant’Acacio (o Agazio), invocato contro l’emicrania<br />

Santa Barbara, contro i fulmini, la febbre e la morte improvvisa<br />

San Biagio, contro il male alla gola<br />

Santa Caterina d’Alessandria, contro le malattie della lingua<br />

San Ciriaco di Roma, contro le tentazioni e le ossessioni diaboliche<br />

San Cristoforo, contro la peste e gli uragani<br />

San Dionigi, contro i dolori alla testa<br />

Sant’Egidio, contro il panico e la pazzia<br />

Sant’Erasmo, contro i dolori addominali<br />

Sant’Eustachio, contro i pericoli del fuoco<br />

San Giorgio, contro le infezioni della pelle<br />

Santa Margherita di Antiochia, contro i problemi del parto<br />

San Pantaleone, contro le infermità di consunzione<br />

San Vito, contro la corea, l’idrofobia, la letargia e l’epilessia.<br />

Francobollo emesso<br />

dal Liechtenstein<br />

il 1° settembre 2004<br />

nella prima di tre serie<br />

dedicate ai 14 Santi


Lettera di don Pierre dalla Guinea.<br />

Dopo Ebola: ripresa delle attività<br />

Oltre la nostra consueta povertà e le solite malattie, la febbre emorragica ebola che, per quasi<br />

un anno, ha fatto perire migliaia di persone, ci ha messo di fronte ad un’altra fase in cui la<br />

vita (economica, sociale e culturale) è tutta paralizzata. E lo è stata anche la vita religiosa<br />

perché la gente fino a poco tempo fa non andava più in Chiesa per paura di toccare l’altro o di essere<br />

seduto accanto ad una persona già infetta. Le persone si sentivano schiacciate, esaurite, stressate;<br />

era una vita in cui tutti erano scontenti, sempre senza energia e sempre suscettibili nei confronti di<br />

tutto e tutti; era una vita in cui la presenza dell’altro si viveva come un vero pericolo e talvolta come<br />

un fastidio.<br />

Ora, siamo tutti impegnati nei vari settori per fare in modo che l’energia interiore torni a scorrere,<br />

per riattivare il flusso della vita quotidiana, per riconquistare la nostra abituale gioia di vivere e per<br />

riattivare la nostra speranza.<br />

Grazie a Dio e grazie a tante persone di buona volontà, grazie a ciascuno di voi, la situazione sta<br />

migliorando, nonostante la ripresa delle varie attività sia ancora timida. Oggi, in tutti i settori, sta riprendendo<br />

progressivamente la gestione economica e sociale, le frontiere si stanno aprendo, e anche<br />

le scuole da qualche mese hanno iniziato le attività didattiche.<br />

Un grazie particolare lo rivolgo a voi, amici di Formia, che ci avete sostenuto in modo forte facendoci<br />

sentire il vostro sostegno e il vostro affetto. E’ anche grazie a voi se la nostra vita può tornare alla<br />

normalità!<br />

Vi auguro una buona festa del Patrono Sant’Erasmo dal quale invoco, per voi e per la mia gente, la<br />

sua potente intercessione.<br />

don Pierre<br />

Le foto inviateci da don Pierre mostrano come, nonostante ebola, la costruzione della scuola a<br />

Kissidougou e dell’ambulatorio a Kankan, non si sono fermate ma, anzi, hanno fatto grandi progressi.<br />

Segui le attività dell’Associazione GuineAction onlus su www.guineaction.it<br />

Scrivici su info@guineaction.it


Ristorante Pizzeria<br />

Loc. Vindicio, via Tito Scipione 60<br />

Formia (LT)<br />

Tel. 0771 790057<br />

www.ristoranteparadisoformia.it


UN SALUTO A<br />

SANT’ERAMO IN COLLE<br />

Un saluto ed un augurio ai fratelli della città di Santeramo in Colle, nostra gemellata. Anche<br />

loro condividono il culto e la devozione verso un santo tanto amato e venerato in tutto il<br />

mondo ed ogni anno, grazie all’opera del Comitato Festeggiamenti, omaggiano il santo<br />

allestendo una festa tra le più belle e più sentite della Puglia.


DEVOZIONE POPOLARE<br />

La devozione verso un santo protettore viene<br />

manifestata, spesso e volentieri, con le<br />

preghiere o, partecipando a pellegrinaggi<br />

ed a varie manifestazioni religiose a lui dedicate.<br />

La devozione popolare molto spesso offre anche<br />

oggetti scaturiti dalla fantasia più ordinaria a cui<br />

potremmo farne a meno. Però, trattandosi di statuine<br />

che raffigurano quasi alla perfezione alcune<br />

sacre effigie tenute gelosamente sotto campane<br />

di vetro allora meritano la nostra attenzione. E’ il<br />

caso del nostro Sant’Erasmo, raffigurato in varie<br />

opere tenute nelle nostre abitazioni o in alcuni<br />

viali della nostra città invitandoci ad ammirare la<br />

maestria dei vari artigiani che si sono alternati nel<br />

corso degli anni. Ve ne mostriamo alcune.<br />

Foto 4<br />

Foto 5<br />

Foto 6<br />

Foto 1<br />

Foto 2<br />

Foto 3<br />

Foto 1 Viale del Macchione Foto 2 Negozio alimentare in Via Olivetani (anni ’90) Foto 3 Privata<br />

(anni 2000) Foto 4 Bottiglia lavorata con carillon all’interno (anni ’70) Negozio alimentare in<br />

Via Olivetani Foto 5 Privata (anni 2000) Foto 6 Privata (anni ’70)


LA FIERA DI SANT’ERASMO<br />

tratto da “Il ‘500 a Formia” di Maurizio Liberace<br />

In Castellone, si svolgeva una importante<br />

fiera nella prima domenica successiva al 2<br />

giugno, giorno della festa di Sant’Erasmo. La<br />

fiera iniziava il sabato e si concludeva appunto<br />

la domenica. Forse la fiera riscuoteva grande<br />

apprezzamento e grande favore da parte della<br />

popolazione formiana e non, per cui due giorni<br />

erano pochi. Si chiedeva quindi di prolungarla<br />

anche nel lunedì e martedì seguenti, lasciandola<br />

“franca”, cioè esentandola da alcuni tributi, così<br />

come era stato fino a quel momento. La supplica<br />

terminava con la promessa di innumerevoli<br />

ringraziamenti da parte di Castellone, in caso di<br />

accoglimento della medesima.<br />

La richiesta, inserita dai Gaetani in un complesso<br />

di privilegi presentati a Carlo V, fu accolta,


ma non sappiamo per quanto tempo rimase in<br />

vigore. Nel 1552 si riparla di questa fiera negli<br />

Statuti della città di Gaeta, ma si dice che essa<br />

era stata ridotta e limitata a due giorni, per cui si<br />

deve pensare che l’elargizione fu fatta dal sovrano<br />

in via occasionale<br />

e non definitiva. Questa<br />

fiera aveva radici<br />

antiche e da tempo<br />

immemorabile si svolgeva<br />

durante la festa di<br />

Sant’Erasmo, venerato<br />

a Formia fin dall’epoca<br />

della sua morte avvenuta<br />

nell’antico teatro<br />

di Castellone il 2 giugno<br />

del 303.<br />

Iniziava il giorno prima<br />

e si concludeva<br />

appunto il giorno 2.<br />

Essa richiamava ogni<br />

volta gran moltitudine<br />

di gente che vi accorreva<br />

da ogni angolo<br />

del territorio circostante<br />

per vendere,<br />

comprare, barattare<br />

o semplicemente per<br />

visitare. Forse non era<br />

l’unica del genere, ma<br />

sicuramente era quella<br />

più interessante, a giudicare da quello che riferiscono<br />

i documenti del tempo. E vi accorrevano<br />

numerosissimi anche dalla vicina Gaeta, nonostante<br />

vi si svolgesse in contemporanea la stessa<br />

festa, tanto che “diminuiva la partecipazione e<br />

la devozione nella festa di Gaeta”, nella quale<br />

città pure si svolgevano processioni e solennità<br />

religiose.<br />

Tutta la faccenda, evidentemente, non riusciva<br />

gradita ai Gaetani i quali, mossi forse da eccessivo<br />

campalinismo e colpiti nei propri interessi<br />

commerciali e religiosi, fin dal 1475 avevano richiesto<br />

al re Ferdinando<br />

I d’Aragona che la<br />

festa venisse spostata<br />

alla domenica successiva,<br />

proprio perché<br />

non fosse turbata quella<br />

che si celebrava a<br />

Gaeta il giorno 2. La<br />

qual cosa essi ottennero<br />

con diploma reale<br />

del 22 giugno 1475,<br />

emesso in Castelnuovo<br />

di Napoli nel 18° anno<br />

di regno del sovrano.<br />

Una simile disposizione<br />

è rimasta invariata<br />

quasi ininterrottamente<br />

fino a pochi anni<br />

fa. Soltanto da poco<br />

tempo, infatti l’allora<br />

arcivescovo di Gaeta,<br />

mons. V. M. Farano,<br />

ha ripristinato l’uso di<br />

celebrare la festa a Formia<br />

il 2 di giugno. A<br />

questo si può aggiungere<br />

che l’usanza di far radunare in quei giorni<br />

di festa “bancarelle, giostre, musica ed altri trattenimenti”<br />

è un preciso retaggio di quell’antica<br />

“fiera”, mal tollerata dai vicini gaetani.


PALA D’ALTARE<br />

Chiesa di Sant’Erasmo a Legnano<br />

Pregevole pala d’altare di attribuzione dubbia fra Benvenuto Tisi detto “Il Garofalo” e<br />

Cristoforo Lampugnani che riproduce la Madonna col Bambino. Sulla sinistra della Madre<br />

di Gesù, è raffigurato Sant’Erasmo, mentre a destra è stato dipinto San Magno, che è<br />

il patrono di Legnano.


DALLA PASSIONE DI SANT’ERASMO<br />

L’Imperatore Massimiano quando seppe delle<br />

numerose conversioni compiute da Erasmo,<br />

inviò una guarnigione di soldati per<br />

uccidere i convertiti. Questi si offrirono spontaneamente<br />

ai soldati, che ne decapitarono trecentotrenta.<br />

Lasciati liberi gli altri, presero Erasmo e<br />

lo condussero al palazzo imperiale. Massimiano,<br />

adirato, comandò di spogliare il martire e di mettergli<br />

addosso una tunica di bronzo arroventato,<br />

che appena toccò le carni di Erasmo, divenne<br />

fredda come la neve e lasciò intatto lo stesso vescovo.<br />

Stupita per tale miracolo, la gente inneggiò<br />

al Dio dei Cristiani. L’Imperatore, ancor più<br />

arrabbiato, ordinò di immergere Erasmo in una<br />

botte piena di piombo, resina, pece, olio bollenti<br />

e liquefatti. Erasmo vi entrò spontaneamente<br />

senza nulla soffrire, mentre una fiamma, uscita<br />

da quella caldaia infuocata, bruciò una parte del<br />

corpo di Massimiano che inveì contro lo stesso<br />

Erasmo. Molti si convertirono al Cristianesimo.<br />

Allora l’Imperatore, temendo che altri pagani<br />

avessero a passare alla religione di Erasmo per la<br />

costanza e i prodigi operati dallo stesso, comandò<br />

che fosse condotto in carcere. Nel mezzo della<br />

notte, mentre Erasmo era assorto in preghiera,<br />

rifulse nel carcere un grande splendore. Gli apparve<br />

un giovane di aspetto avvenente e gli disse<br />

di seguirlo. Le catene gli si spezzarono e, seguendo<br />

l’angelo, uscì di città e, camminando giunse<br />

a Durazzo. L’ordine del cielo era di andare a Formia.<br />

Nel porto di Durazzo trovò una barchetta,<br />

vi montò sopra, e con il favore dei venti approdò<br />

alla città di Formia. Vi rimase sette giorni, ammonendo<br />

il popolo di progredire nell’amore a Cristo.<br />

Al nono giorno udì una voce dal cielo dirgli:<br />

“Bene, servo buono e fedele; sei stato fedele nel<br />

poco, ti darò potere su molto; entra nella gioia<br />

del tuo Signore”.<br />

A tali parole, il martire di Cristo, dopo aver pregato,<br />

esultando spirò. La sua anima, nell’uscire dal<br />

corpo, fu vista dai presenti più bianca della neve.<br />

Venne seppellito nella parte occidentale di Formia,<br />

presso l’anfiteatro, da Probo, vescovo della<br />

stessa città. Vi rimase fino alla distruzione della<br />

città da parte dei saraceni.


ANNO GIUBILARE<br />

L’annuncio di Papa Francesco: “Un nuovo Anno Santo straordinario”<br />

Un nuovo Anno Santo, a 50 anni dalla fine<br />

del Concilio Vaticano II, dedicato alla<br />

misericordia e nel corso del rito penitenziale<br />

nella Basilica di San Pietro. Lo annuncia<br />

Papa Francesco, e avrà inizio l’8 dicembre 2015<br />

per terminare il 26 novembre 2016.<br />

La bolla di indizione del nuovo Anno Santo straordinario<br />

è stata pubblicata il 12 aprile, in occasione<br />

della domenica della Divina Misericordia,<br />

una festività istituita da Giovanni Paolo II.<br />

Un’iniziativa, quindi, che si pone in continuità<br />

con il Giubileo straordinario del 1983 e con il<br />

Grande Giubileo del 2000 voluti personalmente<br />

da Wojtyla.<br />

Nell’omelia con la quale ha dato l’annuncio, Bergoglio<br />

parla del nuovo anno giubilare come un<br />

modo tramite il quale “la Chiesa possa rendere<br />

più evidente la sua missione di essere testimone<br />

della Misericordia. È un cammino che inizia con<br />

una conversione spirituale. Per questo ho deciso<br />

di indire un Giubileo straordinario che abbia al<br />

suo centro la misericordia<br />

di Dio”.<br />

“Sono convinto — ha poi<br />

aggiunto Francesco — che<br />

tutta la Chiesa potrà trovare<br />

in questo Giubileo la gioia<br />

per riscoprire e rendere<br />

feconda la misericordia di<br />

Dio, con la quale tutti siamo<br />

chiamati a dare consolazione<br />

a ogni uomo e ogni<br />

donna del nostro tempo. Lo<br />

affidiamo fin d’ora alla Madre<br />

della Misericordia,<br />

perché<br />

rivolga a noi il<br />

suo sguardo e<br />

vegli sul nostro<br />

cammino”. Il<br />

primo Giubileo<br />

della storia<br />

della Chiesa ha<br />

avuto avvio nel<br />

1300 con Papa<br />

Bonifacio VIII,<br />

secondo le cui<br />

intenzioni si sarebbe<br />

dovuto<br />

svolgere ogni<br />

secolo. Dal 1475, tuttavia, il Giubileo è stato stabilito<br />

ogni 25 anni, salvo varie eccezioni fatte per<br />

i cosiddetti Giubilei straordinari, per un totale,<br />

fino ad oggi, di 26 Giubilei svolti.


IL COMITATO FESTEGGIAMENTI SANT’ERASMO 2015<br />

Presidente<br />

Sac. Alfredo Micalusi<br />

Vice Presidente<br />

Casimiro Mazzetti<br />

Consiglieri:<br />

Ippolito Bucci, Michele Di Nucci, Francesco Pezzotti, Pierluigi Testa, Osvaldo Valeriano.<br />

Componenti:<br />

Liberto Capodiferro, Antonio Capogrosso, Salvatore Centola, Francesco D’Onorio De Meo, Paolo Di Nucci, Carmine<br />

Fortunato, Francesco Giglio, Roberto Gionta, Riki Maddalena, Erasmo Marciano, Cosmo Masiello, Francesco<br />

Mazzetti, Raffaele Nasta, Stefano Perretta, Antonio Poccia, Alessio Purificato, Alessio Scipione, Pasquale Scipione,<br />

Francesco Sinatra, Salvatore Tommasino, Stefano Veneziano.<br />

Collaboratori:<br />

Luigi D’Angelis, Massimo D’Urso, Pasquale Fiordimalva, Rodolfo Marino, Onorato Marzullo, Giuseppe Valeriano<br />

SI RINGRAZIANO DOVEROSAMENTE:<br />

S.E. Rev.ma Mons. Fabio Bernardo D’Onorio Arcivescovo di Gaeta<br />

Dott. Sandro Bartolomeo - Sindaco di Formia<br />

L’Amministrazione Comunale<br />

Polizia Locale<br />

Commissariato Pubblica Sicurezza<br />

Comando Carabinieri<br />

Comando Guardia di Finanza<br />

Capitaneria di Porto<br />

Protezione civile<br />

Ditta F.lli Zangrillo srl Formia<br />

Ditta CARDI srl Itri<br />

Ditta Giuseppe PALMIERO Formia<br />

Segretario<br />

Francesco Scipione<br />

Comitato Festa Sant’Erasmo Patrono di Formia<br />

Tesoriere<br />

Marco Bianchini<br />

I portatori della Statua del Santo Patrono<br />

I Ministranti ed il Coro Polifonico Parrocchiale<br />

Gli sponsor<br />

L’Associazione Culturale Sant’Erasmo V. M.<br />

Elettricità D’Urso<br />

Arch. Antonio Padula<br />

Fam. Osvaldo Ciano<br />

sig. Giovanni Colangelo<br />

sig. Roberto Di Paola<br />

sig. Renato Marchese<br />

Fam. Palladino e Tipaldi<br />

Sig.ra Mafalda Laracca<br />

Addobbo Chiesa Parrocchiale Ditta Ciccarelli Gennaro – Sparanise (CE)<br />

Artistiche Luminarie<br />

Ditta Di Addario – Santa Maria Capua Vetere (CE)<br />

Org. Spettacoli Musicali Elite Agency Group<br />

Tipografia<br />

Stampa & Stampa – Formia<br />

Servizio Fotografico<br />

Art & Foto di Luigi Burricco – Via XXIV Maggio – Formia<br />

Servizio Floreale<br />

Barretta Brigida – Via Rubino – Formia<br />

Servizio Assistenza medica C.R.I. Comitato Locale Sud Pontino - Sede di Formia (LT)<br />

Il Comitato, con animo riconoscente, ringrazia tutti coloro che con sentita devozione e generoso impegno hanno<br />

Il Comitato<br />

contribuito al buon esito della secolare festa patronale.<br />

Il Parroco

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