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La Voce della Valtrompia - La Voce del Popolo

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E-mail:<br />

valtrompia@vocemedia.it<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

7<br />

Lumezzane<br />

Due serate su Tolkien e “Il Signore degli anelli”<br />

Il Comune e la Biblioteca di Lumezzane propongono due serate su John Ronald<br />

Reuel Tolkien e “Il Signore degli anelli”. Giovedì 8 e giovedì 22 novembre alle<br />

20.30, nella sede “Amici <strong>del</strong>l'arte”, in via Matteotti 90, Mauro Toninelli, giornalista,<br />

approfondirà alcune <strong>del</strong>le tematiche presenti in una <strong>del</strong>le opere più vendute<br />

al mondo. “Un Anello per ... - Andata e ritorno de Il Signore degli anelli” nella prima<br />

serata e “L’eroe ne Il Signore degli anelli” nella seconda serata. I temi si ricavano<br />

da alcune lettere di Tolkien. In ogni incontro lo sguardo e il dialogo con i presenti<br />

si getta sul mondo <strong><strong>del</strong>la</strong> Terra di Mezzo, sui suoi personaggi, razze e vicende.<br />

Un assaggio che può aprire la voglia di scoprire. Ingresso libero. Info: 0308929259.<br />

Tutela <strong>del</strong>l’ambiente. Il torrente Gobbia sorvegliato speciale da Arpa e Locale<br />

Lotta all’inquinamento<br />

<strong>La</strong> salvaguardia<br />

ambientale è messa in<br />

crisi, anche perché non<br />

è più soltanto il Gobbia<br />

a far registrare episodi<br />

d’inquinamento, ma<br />

anche il più piccolo<br />

torrente Faidana<br />

di Andrea Alesci<br />

<strong>La</strong> sorveglianza sul fiume Gobbia<br />

continua 24 ore su 24 grazie al sistema<br />

di sonde che è stato installato in<br />

alcuni punti <strong>del</strong> torrente. Un’iniziativa<br />

di monitoraggio messa in campo<br />

dall’Amministrazione comunale e da<br />

Arpa, grazie alla quale è stato possibile<br />

scoprire alcune fonti d’inquinamento,<br />

prontamente denunciate all’autorità<br />

giudiziaria. Un sistema che consente<br />

di conoscere in tempo reale lo stato<br />

di salute <strong>del</strong> Gobbia, raccogliendo dati<br />

che possano tracciare un accurato<br />

profilo sull’incidenza inquinante degli<br />

abitanti e <strong>del</strong>le imprese, anche in<br />

previsione <strong>del</strong> futuro depuratore di<br />

Valle Trompia. “Quando le centraline<br />

installate restituiscono dati anomali<br />

– spiega il sindaco Silverio Vivenzi<br />

–, scatta immediatamente un sistema<br />

d’allarme e i tecnici Arpa si recano sul<br />

Il sindaco di Lumezzane, Silverio Vivenzi<br />

posto insieme a Polizia locale e personale<br />

<strong>del</strong>l’Ufficio ambiente per riuscire<br />

a individuare l’origine <strong><strong>del</strong>la</strong> fonte<br />

inquinante. Un’operazione possibile<br />

grazie anche alle ridotte dimensioni<br />

<strong>del</strong>le sonde, che possono facilmente<br />

essere riposizionate mentre si risale<br />

il corso <strong>del</strong> fiume alla ricerca <strong>del</strong> punto<br />

di sversamento”. Tuttavia, i casi di<br />

abominevole incuria continuano a manifestarsi.<br />

Da ultimo quello verificatosi<br />

nella notte tra il 28 e il 29 settembre<br />

quando un addetto alla sorveglianza ha<br />

visto un inquinatore mentre sversava<br />

nel torrente i residui acidi di una lavorazione<br />

galvanica. L’uomo si è dato alla<br />

fuga facendo perdere le proprie tracce.<br />

E i sensori stessi sono stati presi di mira<br />

da altri sversatori. <strong>La</strong> salvaguardia<br />

ambientale viene così ulteriormente<br />

messa in crisi, anche perché non è<br />

più soltanto il Gobbia a far registrare<br />

episodi d’inquinamento, ma anche il<br />

più piccolo Faidana. Per sua natura<br />

pulito grazie al percorso montano che<br />

segue e per questo liberato da sonde<br />

precedentemente installate, il torrentello<br />

valgobbino ha visto di recente<br />

colorarsi pure le sue acque: la causa<br />

come sempre la medesima, ossia sostanze<br />

velenose sversate da qualche<br />

cittadino <strong>del</strong>inquente.<br />

Lumezzane.<br />

Allarme cesio 137<br />

Tiene di nuovo banco a Lumezzane<br />

la questione <strong>del</strong> cesio 137. Un<br />

carico di scorie radioattive che dal<br />

2010 è stipato in una cella presso<br />

la raffineria metallica “Rivadossi”<br />

nella frazione valgobbina di Premiano<br />

e ora ci si chiede quando i<br />

lavori per l’isolamento definitivo<br />

<strong>del</strong> carico radioattivo saranno conclusi.<br />

Un’attesa che sta snervando<br />

opposizione e maggioranza politiche,<br />

giacché l’operatività è di competenza<br />

<strong>del</strong> tavolo tecnico convocato<br />

dalla Prefettura, che proprio<br />

lo scorso 5 settembre si è riunito<br />

per decidere sullo spostamento<br />

<strong>del</strong>le scorie (con la ditta chiamata<br />

alla costruzione <strong><strong>del</strong>la</strong> cella di<br />

stoccaggio che aspetta dall’11 giugno<br />

il via libera per effettuare detto<br />

spostamento). Un carico al momento<br />

isolato dentro un bunker<br />

superficiale e contenente 80 sacchi<br />

di scorie divisi in sei contenitori (un<br />

totale di 150 tonnellate di materiale),<br />

che nel 2008 vennero rispediti<br />

dalla Germania perché avevano<br />

un forte tasso di contaminazione<br />

radioattiva. Cinque dei sei contenitori<br />

dovrebbero esaurire la propria<br />

carica entro la fine <strong>del</strong> secolo,<br />

mentre il sesto necessiterà di almeno<br />

300 anni. (a.a.)<br />

Volontariato. Una volta ultimati i lavori ci sarà un’ampia sala per i convegni con più di 140 posti disponibili<br />

<strong>La</strong> Croce Bianca guarda al futuro senza dimenticare la storia<br />

Non si arresta l’intraprendenza<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Croce Bianca di Lumezzane, che<br />

ultimamente aveva cercato di salvare<br />

la centrale operativa 118 di Brescia<br />

dall’accorpamento a Bergamo, prospettando<br />

ad Areu la possibilità di<br />

trasferirla in Valgobbia. Una richiesta<br />

avanzata ancora il 13 settembre con<br />

spostamento in un locale di 500 mq<br />

attiguo alla sede lumezzanese, ma<br />

per la quale è arrivato un irrevocabile<br />

‘no’ dalla Regione. Una Croce Bianca<br />

sempre e comunque impegnata per la<br />

comunità valtrumplina e che dai primi<br />

giorni <strong>del</strong> 2013 potrà contare anche<br />

su altri spazi: 700 mq accanto al corpo<br />

centrale di via Madre Lucia Seneci<br />

dove poter creare una sala conferenze<br />

e sei aule studiate appositamente<br />

per la pratica <strong>del</strong>le emergenze sanitarie.<br />

“I locali – dice il presidente Valeriano<br />

Gobbi – sono stati acquistati al<br />

secondo piano <strong>del</strong> capannone che sta<br />

di fronte alla nostra sede, quegli stessi<br />

spazi che negli ultimi due anni erano<br />

stati trasformati nel corso <strong>del</strong> periodo<br />

invernale in pista da pattinaggio”.<br />

Un’opera che comporta al sodalizio<br />

valgobbino un investimento complessivo<br />

di un milione di euro, ai quali però<br />

vanno tolte le fatture per i servizi <strong>del</strong><br />

118, il contributo sul 5 per mille che<br />

arriva dallo Stato e il ricavo avvenuto<br />

dalla vendita di un appartamento<br />

in territorio di Sarezzo e lasciato in<br />

eredità alla Croce Bianca. “Di fatto –<br />

spiega il comandante Adriano Vivenzi<br />

–, le spese per l’opera sono di circa 700<br />

mila euro e verranno effettuate tramite<br />

l’accensione di un mutuo con un<br />

istituto di credito locale”. Fine lavori:<br />

prime settimane <strong>del</strong> nuovo anno. (a.a.)

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