La Voce della Valtrompia - La Voce del Popolo
La Voce della Valtrompia - La Voce del Popolo
La Voce della Valtrompia - La Voce del Popolo
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
E-mail:<br />
valtrompiavocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />
ottobre 2012<br />
15<br />
Economia<br />
Grande successo per la XVI Borsa dei <strong>La</strong>ghi<br />
<strong>La</strong> 16ª edizione <strong><strong>del</strong>la</strong> Borsa Internazionale dei <strong>La</strong>ghi d’Italia si è conclusa venerdì<br />
5 ottobre all’insegna <strong><strong>del</strong>la</strong> soddisfazione e <strong>del</strong>l’ottimismo. Se il turismo infatti è<br />
uno dei settori che sta tenendo in provincia di Brescia in questo <strong>del</strong>icato periodo<br />
economico, il segmento lacustre in particolare segnala progressi incoraggianti:<br />
i laghi attraggono ogni anno il 14% dei turisti stranieri che soggiornano in Italia,<br />
con punte <strong>del</strong> 27% per Germania e 19% per l’Olanda. Borsa <strong>La</strong>ghi conferma<br />
questo andamento positivo: per gli oltre 300 operatori italiani (record storico di<br />
presenze) che hanno incontrato 50 selezionati Tour Operator (provenienti da 15<br />
Paesi europei) il workshop si è concluso all’insegna dei buoni affari.<br />
Banco di Brescia. L’utile netto si è attestato a 40,4 milioni contro i 47,6 milioni al 30 giugno 2011<br />
Approvata la semestrale<br />
<strong>La</strong> buona tenuta degli<br />
aggregati patrimoniali,<br />
conferma la capacità<br />
<strong><strong>del</strong>la</strong> Banca di affrontare<br />
il difficile contesto<br />
e di sostenere le<br />
economie dei territori<br />
di appartenenza<br />
di <strong>Voce</strong>Media<br />
Nella difficile situazione congiunturale,<br />
caratterizzata dall’andamento decrescente<br />
<strong><strong>del</strong>la</strong> produzione industriale<br />
e degli ordinativi, e dal perdurare di un<br />
clima di pesante incertezza, il Banco<br />
di Brescia ha intensificato gli sforzi<br />
per rinsaldare il proprio storico legame<br />
con il territorio di appartenenza e<br />
per favorire il rilancio <strong>del</strong>l’economia<br />
locale. Questi, in sintesi, i principali<br />
risultati al 30 giugno.<br />
Da un punto di vista patrimoniale, gli<br />
Roberto Tonizzo, direttore generale<br />
impieghi <strong><strong>del</strong>la</strong> Banca, nonostante le<br />
incertezze sulle prospettive di crescita<br />
economica <strong>del</strong> Paese, la contrazione<br />
degli investimenti da parte <strong>del</strong>le imprese<br />
e la riduzione <strong>del</strong> reddito disponibile<br />
<strong>del</strong>le famiglie, si attestano a 13,5<br />
miliardi di euro, all’incirca sugli stessi<br />
livelli di fine 2011. Il brusco calo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />
produzione industriale, unitamente alla<br />
contrazione <strong><strong>del</strong>la</strong> redditività operativa<br />
<strong>del</strong>le imprese, hanno determinato<br />
un innalzamento dei crediti deteriorati<br />
<strong><strong>del</strong>la</strong> Banca, da 838 a 902 milioni di euro.<br />
<strong>La</strong> consistenza <strong><strong>del</strong>la</strong> raccolta diretta<br />
è risultata pari a 12,3 miliardi di euro.<br />
<strong>La</strong> raccolta da clientela ordinaria,<br />
al netto <strong>del</strong>le controparti istituzionali<br />
e dei PO infragruppo, risulta in crescita<br />
<strong>del</strong> 3,9%. <strong>La</strong> raccolta indiretta <strong><strong>del</strong>la</strong><br />
clientela privata, ai valori di mercato,<br />
si è attestata a 12,2 miliardi di euro,<br />
con una diminuzione <strong>del</strong> 5,7% rispetto<br />
alla consistenza di fine 2011. Il patrimonio,<br />
al netto <strong>del</strong>l’utile di periodo, è<br />
risultato pari a 1.437 milioni di euro,<br />
con un incremento <strong>del</strong> 4,6% rispetto<br />
all’analogo valore al 31 dicembre 2011.<br />
I risultati economici registrano un utile<br />
netto di 40,4 milioni di euro, in calo<br />
<strong>del</strong> 15,3% rispetto a quanto contabilizzato<br />
nel precedente esercizio. Nel dettaglio,<br />
i proventi operativi, pari 242,3<br />
milioni, mostrano una contrazione <strong>del</strong><br />
9,9% rispetto all’anno precedente. Sul<br />
versante dei costi è proseguito l’impegno<br />
<strong><strong>del</strong>la</strong> Banca a controllarne attentamente<br />
le dinamiche. In sintesi: spese<br />
<strong>del</strong> personale per 83 milioni di euro (-<br />
5,7%), altre spese amministrative per<br />
61 milioni di euro (-6,0%) e ammortamenti<br />
per 4,8 milioni di euro (-8,3%).<br />
Consulenza. Servizio a cura di Sei2Sei Consulting srl di Mazzano (tel. 0302594020, www.sei2seiconsulting.it)<br />
Stop all’autocertificazione <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione dei rischi<br />
<strong>La</strong> valutazione dei rischi è un<br />
adempimento obbligatorio a prescindere<br />
dal numero di dipendenti<br />
<strong>del</strong>l’impresa, e quindi anche nel caso<br />
in cui venga adibito ad attività lavorativa<br />
un solo lavoratore dipendente<br />
(o equiparato).<br />
È l’art. 17 <strong>del</strong> TU 81/08 che prescrive<br />
al datore di lavoro i compiti, non <strong>del</strong>egabili,<br />
sia <strong><strong>del</strong>la</strong> nomina <strong>del</strong> Rspp e<br />
sia, appunto, <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione di tutti<br />
i rischi con la conseguente elaborazione<br />
<strong>del</strong> documento (Dvr). Sempre<br />
il TU, all’art. 29, c. 5, riferendosi<br />
alle imprese con un numero di addetti<br />
inferiore a 10, obbliga i datori<br />
di lavoro a effettuare la valutazione<br />
dei rischi “sulla base <strong>del</strong>le procedure<br />
standardizzate” (elaborate dalla<br />
Commissione consultiva permanente<br />
per la salute e sicurezza sul lavoro,<br />
ndr) e consente agli stessi, fino a<br />
18 mesi dal Decreto applicativo <strong>del</strong><br />
Ministero <strong>del</strong> lavoro e, comunque,<br />
non oltre il 30 giugno 2012, di elaborare<br />
un’autocertificazione in ordine<br />
all’avvenuta effettuazione <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione<br />
dei rischi sulla base <strong>del</strong>le<br />
procedure standardizzate emanate<br />
nel giugno 2012. Per cui tutti i datori<br />
di lavoro, a prescindere dal numero<br />
dei dipendenti dovranno trasformare<br />
le autocertificazioni in veri e propri<br />
documenti di valutazione dei rischi<br />
entro il 31/12/2012.<br />
Tra gli aspetti che il documento deve<br />
contenere segnaliamo una relazione<br />
sui rischi presenti con indicazione<br />
dei criteri seguiti nella valutazione;<br />
le misure di prevenzione e i Dpi adottati<br />
in seguito alla valutazione; il programma<br />
<strong>del</strong>le misure per il miglioramento,<br />
nel tempo, <strong>del</strong>le condizioni<br />
aziendali di sicurezza e di salute sul<br />
lavoro. Importanti le sanzioni (violazione<br />
<strong>del</strong>l’art. 29, comma 1 - arresto<br />
da tre a sei mesi o ammenda da<br />
2.500 a 6.400 euro).