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La Voce della Valtrompia - La Voce del Popolo

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n.10<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong><br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO IV - OTTOBRE 2012<br />

Editoriale<br />

Concesio. L’iniziativa “In biblioteca ovunque” ha coinvolto anche Sarezzo<br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS<br />

Il troppo storpia<br />

di Adriano Bianchi<br />

Il vino è un piacere. Lo sanno bene<br />

coloro che in Franciacorta lo producono<br />

con cura e passione e ne hanno<br />

fatto un simbolo e l'immagine di un<br />

territorio. Ma l'abuso di vino e più in<br />

generale di alcolici è una piaga. I dati<br />

allarmanti presentati dall'Istat e recenti<br />

provvedimenti tesi a limitare l'uso<br />

di alcol da parte dei minori è solo una<br />

<strong>del</strong>le emergenze che toccano il pianeta<br />

giovanile. Potrebbe avere il sapore <strong>del</strong><br />

tema trito e ritrito, su cui si è discusso<br />

spesso, ma credo che l'abbassare la<br />

guardia, soprattuuto quando si tratta di<br />

giovani, non abbia mai risolto i problemi,<br />

ne mai ha permesso di governare<br />

i rischi al meglio. L'abuso <strong>del</strong>l'alcol da<br />

parte degli adolescenti è uno di questi<br />

e non passa mai di moda. Lo sanno bene<br />

gli insegnati, gli educatori e coloro<br />

che hanno costantemente contatto con<br />

la popolazione giovanile. Lo sanno un<br />

po' meno le istituzioni che, pare a fasi<br />

alterne, promuovono iniziative non<br />

strutturali su un'emergenza che di tutto<br />

avrebbe bisogno meno che <strong>del</strong>l'improvvisazione.<br />

Pur nella convinzione<br />

che certi abusi si vincono anzitutto<br />

con la promozione <strong>del</strong> benessere dei<br />

giovani e non solo con la cura <strong>del</strong> disagio<br />

o la riduzione <strong>del</strong> danno, fa specie<br />

vedere che nonostante i problemi si<br />

riducono sempre di più le risorse per<br />

l'accompagnamento a danno <strong><strong>del</strong>la</strong> società<br />

tutta. Come pure ha senso ricordare<br />

che tutti possiamo fare la nostra<br />

parte per promuovere una comunicazione,<br />

anche tra i ragazzi, che ricorda<br />

i rischi di comportamenti sconsiderati.<br />

Non a caso, alcuni mesi fa, anche un<br />

documento <strong><strong>del</strong>la</strong> diocesi ha vietato a<br />

parrocchie e oratori la promozione di<br />

iniziative che inneggiamo, direttamente<br />

e indirettamente, all'uso <strong>del</strong>l'alcol,<br />

tipo le famose "feste <strong><strong>del</strong>la</strong> birra". In<br />

fondo il bene dei ragazzi dovrebbe interessarci<br />

un po' di più <strong>del</strong> "fare cassetto",<br />

fosse anche per l'oratorio che per i<br />

giovani si dovrebbe adoperare. O no?<br />

In biblioteca si leggono<br />

libri “fisici” e “virtuali”<br />

Il progetto è diventato realtà nelle due biblioteche comunali,<br />

ciascuna dotata di 16 lettori e-reader da dare in prestito gratuito<br />

L’abuso di alcool nelle giovani generazioni<br />

Spirito di vino<br />

Adolescenti, giovani e abuso di alcol.<br />

Una realtà che tocca anche i giovanissimi<br />

bresciani. Lo sforzo <strong>del</strong>le agenzie<br />

educative, i percorsi di formazione<br />

e recupero oggi realisticamente possibili<br />

I servizi<br />

a pag. 2-3<br />

Lumezzane<br />

Alta Valle<br />

Il servizio a<br />

pagina 12<br />

Il torrente Gobbia<br />

sorvegliato speciale<br />

da Arpa e Polizia locale<br />

•• pag. 7<br />

Comunità montana: novità<br />

per i due caseifici comunali<br />

di Bovegno e Pezzaze<br />

•• pag. 9<br />

Sport<br />

Calcio: a Lumezzane<br />

nasce il primo club<br />

dei tifosi rosso-blu<br />

•• pag. 20


2<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

Sito:<br />

www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Primo piano<br />

Approfondimento. Giovani, giovanissimi e alcol: un fenomeno che finalmente comincia a preoccupare<br />

<strong>La</strong> 1ª causa di morte al mondo:<br />

le patologie alcolcorrelate<br />

Un undicenne che<br />

assaggia anche solo<br />

per la prima volta<br />

la birra (o peggio<br />

il vino o i superalcolici)<br />

deve far riflettere<br />

e invitare tutti a<br />

scelte di coerenza<br />

di Massimo Venturelli<br />

Genitori, insegnanti, educatori e<br />

animatori “di ogni ordine e grado” in<br />

campana: l’età <strong>del</strong> primo approccio<br />

all’alcol si va facendo sempre più tenera.<br />

Secondo le ultime statistiche è<br />

scesa a 11 anni: praticamente si passa<br />

dal biberon alla bottiglia!<br />

Il dato è contenuto in una ricerca europea<br />

ma, a cascata, tocca anche, per<br />

quel che riguarda l’Italia, indagini nazionali,<br />

regionali e provinciali.<br />

Nelle scorse settimane nel Bresciano<br />

si è tornato a parlare <strong>del</strong> rapporto<br />

tra giovani e alcol dopo che la polizia<br />

locale <strong>del</strong> capoluogo ha intimato 15<br />

giorni di chiusura (e relativa ammenda<br />

pecuniaria) a un locale <strong><strong>del</strong>la</strong> “movida”<br />

nostrana reo di aver venduto alcolici<br />

a ragazzi che non avevano ancora<br />

compiuti i 16 anni, limite stabilito dalla<br />

legge. <strong>La</strong> notizia di cronaca è stata<br />

l’occasione per tornare a puntare i riflettori<br />

su un fenomeno di cui si parla<br />

poco in generale, men che meno nei<br />

suoi aspetti più preoccupanti, come lo<br />

è appunto il progressivo abbassamento<br />

<strong>del</strong>l’età <strong>del</strong> primo contatto.<br />

Il consumo di alcol ha sempre fatto<br />

parte, come quello <strong><strong>del</strong>la</strong> pastasciutta,<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> tradizione italica. Un buon<br />

bicchiere, magari offerto anche ai ragazzi<br />

e ai bambini presenti, ha salutato<br />

ogni festa di famiglia, matrimoni,<br />

battesimi, compleanni, capodanno,<br />

pranzi di Pasqua e di Natale compresi.<br />

Come percepire che questa “bella<br />

tradizione” avrebbe negli anni aperto<br />

la strada alla devianza? D’altra parte<br />

basta passare in rassegna uno dei<br />

tanti questionari che negli anni sono<br />

stati sottoposti a diverse generazioni<br />

di giovani per comprendere come sia<br />

sempre stata la famiglia, il primo contesto<br />

in cui è avvenuto il contatto... I<br />

problemi, semmai, sono giunti dopo.<br />

Si è seriamente iniziato a considerare<br />

in chiave problematica il rapporto tra<br />

giovani e alcol quando ha dato luogo a<br />

effetti secondari: gli incidenti stradali<br />

dovuti alla guida in stato di ebbrezza,<br />

i costi sociali che questi producono,<br />

etc. L’allarme è scattato quando l’Organizzazione<br />

mondiale <strong><strong>del</strong>la</strong> sanità<br />

ha iniziato a presentare dati su dati<br />

che certificano che la prima causa di<br />

morte al mondo è quella <strong>del</strong>le patologie<br />

“alcolcorrelate”. Se però birre,<br />

vino, alcolici e superalcolici vengono<br />

tranquillamente pubblicizzati, se sono<br />

prodotti che circolano tranquillamente<br />

anche in casa, perché dovrebbero<br />

fare male? Ecco una <strong>del</strong>le obiezioni<br />

che gli alunni <strong><strong>del</strong>la</strong> scuola media pongono<br />

a quegli insegnanti che cercano<br />

di far loro comprendere la pericolosità<br />

di certi comportamenti. Messaggi<br />

chiari ma che molto spesso rischiano<br />

di fallire per una non adeguata messa<br />

a punto di quella rete di agenzie educative<br />

che, insieme, dovrebbero arginare<br />

il fenomeno.<br />

Le istituzioni. Essenziale una sinergia educativa tra tutte quelle realtà in cui i soggetti interessati vivono<br />

L’impegno <strong>del</strong>l’Asl e la vera necessità di lavorare in rete<br />

I numeri, non ammettono repliche<br />

o cali di tensione. Certo la percentuale<br />

di giovani e giovanissimi che bevono<br />

(sia pure occasionalmente) è diminuita<br />

rispetto al passato. Contestualmente,<br />

però, si è ridotta anche l’età<br />

<strong>del</strong> primo approccio all’alcol: 11 anni.<br />

I dati, che confermano quelli nazionali<br />

e regionali, sono forniti da Fabio Roda<br />

(nella foto), responsabile <strong>del</strong> servizio<br />

alcologia <strong>del</strong>l’Asl di Brescia. Il medico<br />

fornisce anche qualche dato in più. il<br />

25% degli 11enni che dichiara di avere<br />

già avuto il “battesimo” <strong>del</strong>l’alcol, beve<br />

regolarmente una volta al mese. Il<br />

4% ammette, invece, di bere una volta<br />

a settimana. Il 2% lo fa tutti i giorni.<br />

L’1% ha già sperimentato l’esperienza<br />

<strong>del</strong>l’ubriacatura. Numeri preoccupanti.<br />

“Il tema – continua Fabio Roda – è<br />

che, senza una collaborazione tra tutte<br />

le realtà e le agenzie educative che<br />

intercettano giovani e giovanissimi,<br />

si tratta di un problema difficile da<br />

affrontare perché non è ancora completamente<br />

avvertito nella sua pericolosità<br />

sociale”. Come può essere<br />

pericoloso quel bicchiere che magari<br />

per la prima volta viene consumato in<br />

famiglia? “Il problema – afferma il responsabile<br />

<strong>del</strong> servizio di alcologia – è<br />

che spesso l’alcol diventa quella che in<br />

termini tecnici viene definita una sostanza<br />

ponte, che facilita il passaggio<br />

di tanti giovani alla dipendenza da altri<br />

tipi di sostanze”. L’Asl di Brescia fa la<br />

sua parte dando risposte a chi si rivolge<br />

ai servizi attivati mentre diverso è il<br />

campo sconfinato <strong><strong>del</strong>la</strong> prevenzione,<br />

soprattutto quando questa deve essere<br />

affrontata con soggetti che sono poco<br />

più che bambini.


E-mail:<br />

valtrompiavocemedia.it<br />

Giovani che perdono il controllo <strong>del</strong> bicchiere<br />

Le principali agenzie lo confermano: la prima causa di morte al mondo è legata<br />

all’abuso di alcool. Il primo bicchiere si “scola” a circa 11 anni di età. E se<br />

consideriamo il Bresciano non ci discostiamo dai dati nazionali e internazionali.<br />

<strong>La</strong> situazione dunque diventa sempre più <strong>del</strong>icata con un aumento dei<br />

consumi a una minore età. Il consumo, può degenerare in abuso. E qui i tasti<br />

dolenti sono legati alla contingenza e alla mancanza o alle ridotte disponibilità<br />

economiche sulle quali possono contare gli Enti preposti alla tutela <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

salute pubblica. Con questo speciale cerchiamo di approfondire la conoscenza<br />

di un fenomeno troppo spesso sottovalutato, l’abuso di alcool.<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

3<br />

<strong>La</strong> scuola. Una buona attenzione alle iniziative tese alla salvaguardia <strong><strong>del</strong>la</strong> salute<br />

L’abuso di sostanze<br />

chiede risposte efficaci<br />

L’impegno che l’Ufficio<br />

scolastico provinciale<br />

profonde nel suo ruolo<br />

di supporto, a volte<br />

si arena nelle maglie<br />

di una rete educativa<br />

che deve essere ancora<br />

messa a punto<br />

di Massimo Venturelli<br />

Nonostante tutto, la scuola continua<br />

a essere in prima linea perché,<br />

pur tra limiti e problemi, è ancora cosciente<br />

che il suo compito non è solo<br />

quello di trasmettere saperi e cognizioni,<br />

ma anche di formare personalità<br />

mature e responsabili. E l’educazione<br />

alla salute rientra a pieno titolo.<br />

Da qui, la ragione <strong>del</strong> gran numero<br />

di progetti dedicati alla prevenzione<br />

all’uso di sostanze. <strong>La</strong> conferma arriva<br />

da Federica Di Cosimo, referente<br />

<strong>del</strong>l’Ufficio scolastico provinciale dei<br />

progetti di educazione alla salute. “<strong>La</strong><br />

scuola bresciana – afferma – manifesta<br />

sostanzialmente una buona attenzione<br />

a quelle iniziative che puntano<br />

alla salvaguardia <strong><strong>del</strong>la</strong> salute degli studenti”.<br />

Nella stagione <strong>del</strong>l’autonomia<br />

scolastica è tutto affidato alla buona<br />

volontà dei dirigenti dei singoli istituti,<br />

mentre all'Usp resta il ruolo di raccolta<br />

di quanto viene fatto in questo<br />

campo. “Quello che la scuola cerca<br />

di fare – continua la Di Cosimo – è di<br />

educare le giovani generazioni a corretti<br />

stili di vita che non contemplano il<br />

contatto patologico con qualsiasi tipo<br />

di sostanza”. Dinanzi a fenomeni tanto<br />

preoccupanti come quello <strong>del</strong>l’abuso<br />

di sostanza legali e illegali destinate<br />

a creare dipendenza servirebbero, in<br />

sostanza, risposte capaci di andare al<br />

di là <strong><strong>del</strong>la</strong> contingenza. Un’ambizione<br />

che si scontra, come ben sa chi opera<br />

nel mondo <strong><strong>del</strong>la</strong> scuola, con la sempre<br />

minore disponibilità di risorse.<br />

I dati <strong>del</strong>l’Istat<br />

I dati più recenti sono quelli diffusi<br />

dall’Istat. Nel 2011 il 66,9% <strong><strong>del</strong>la</strong> popolazione<br />

dai 14 anni in su ha consumato<br />

almeno una bevanda alcolica.<br />

Una percentuale in calo rispetto ai<br />

dati di 10 anni prima quando era <strong>del</strong><br />

72%. Il primo bicchiere è stato consumato<br />

a un’età di 11-12 anni, il dato<br />

più basso <strong>del</strong>l’intera Unione europea.<br />

Sempre secondo l’Istat sono<br />

3 milioni i bevitori e almeno 1 milione<br />

quelli a rischio. 817mila sono stati<br />

i minori che hanno dichiarato un<br />

consumo abituale, 400mila quelli<br />

che hanno già un rapporto problematico<br />

con l’alcol. Il 7% dei giovani<br />

ha dichiarato di ubriacarsi almeno<br />

una volta a settimana e, sempre<br />

nel 2011, è stato in forte crescita il<br />

numero di adolescenti che ha ammesso<br />

di avere assunto sostanze alcoliche<br />

al di fuori dei pasti (il 103%<br />

in più rispetto agli anni Novanta).<br />

L’abuso di alcol e le patologie a esso<br />

collegate continuano a rappresentare,<br />

anche in Italia, la principale causa<br />

di mortalità, provocando il 10%<br />

di tutte le malattie, il 10% dei tumori,<br />

il 63% di cirrosi epatiche, il 41%<br />

degli omicidi, il 45% di tutti gli incidenti<br />

e il 9% <strong>del</strong>le invalidità e <strong>del</strong>le<br />

malattie croniche. Sono 40mila, poi<br />

le persone, che ogni anno muoiono<br />

per cirrosi epatiche e 326mila quelle<br />

che vengono ricoverate in ospedale<br />

per le conseguenze di un uso eccessivo<br />

di sostanze alcoliche.<br />

Il territorio. In provincia di Brescia sono attivi 26 gruppi di alcolisti anonimi in grado di offrire assistenza<br />

Superare l’alcolismo? C’è chi ti può aiutare... ascoltandoti<br />

A Concesio, sabato 6 ottobre,<br />

nell’auditorium Monchieri, si sono<br />

festeggiati i “compleanni di sobrietà”,<br />

l’evento principale <strong>del</strong>l’anno <strong><strong>del</strong>la</strong> locale<br />

sezione di Alcolisti anonimi. Già<br />

Bill Wilson e Bob Holbrook, i due fondatori<br />

di Alcolisti anonimi, iniziarono<br />

da subito a ricordare il tempo passato<br />

lontano dall’alcol e ora tutti i gruppi<br />

<strong>del</strong> mondo, compresi i 26 <strong><strong>del</strong>la</strong> provincia<br />

di Brescia, continuano questa bella<br />

usanza, utile anche per sensibilizzare<br />

l’opinione pubblica. Alla presenza di<br />

un numeroso pubblico e di tre sindaci<br />

(Concesio, Collebeato e Gussago)<br />

Franco – il più anziano, con i suoi 29<br />

anni di sobrietà – ha fatto gli onori di<br />

casa introducendo i vari “alcolisti” che<br />

salivano di volta in volta sul palco per<br />

raccontare la loro esperienza. L’alcolismo<br />

– afferma l’Oms – è una malattia<br />

progressiva, incurabile (non esistono<br />

farmaci) e mortale (sia per sé che per<br />

gli altri, come negli incidenti stradali).<br />

Non c’è un solo alcolismo: l’alcolista<br />

è chi beve e non può più farne a meno,<br />

chi continua ad aumentare la dose<br />

e dopo aver bevuto muta la propria<br />

personalità. Il momento forte è stato<br />

quando gli alcolisti sono saliti insieme<br />

sul palco dal più giovane (16 giorni) al<br />

più anziano (31 anni) in sobrietà, ricevendo<br />

un lunghissimo applauso. Gli alcolisti<br />

sono anonimi ma – ha puntualizzato<br />

Franco – l’associazione non è<br />

anonima e basta telefonare al referente<br />

provinciale (numero 3347344880)<br />

per avere un consiglio, per chiedere<br />

assistenza; e tutto a costo zero. I due<br />

gruppi A.A. e Al-Anon di S. Andrea si<br />

riuniscono il lunedì e giovedì alle 20.30<br />

in via Pascoli 6. (g.b.)


E-mail:<br />

valtrompiavocemedia.it<br />

Giovani che perdono il controllo <strong>del</strong> bicchiere<br />

Le principali agenzie lo confermano: la prima causa di morte al mondo è legata<br />

all’abuso di alcool. Il primo bicchiere si “scola” a circa 11 anni di età. E se<br />

consideriamo il Bresciano non ci discostiamo dai dati nazionali e internazionali.<br />

<strong>La</strong> situazione dunque diventa sempre più <strong>del</strong>icata con un aumento dei<br />

consumi a una minore età. Il consumo, può degenerare in abuso. E qui i tasti<br />

dolenti sono legati alla contingenza e alla mancanza o alle ridotte disponibilità<br />

economiche sulle quali possono contare gli Enti preposti alla tutela <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

salute pubblica. Con questo speciale cerchiamo di approfondire la conoscenza<br />

di un fenomeno troppo spesso sottovalutato, l’abuso di alcool.<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

3<br />

<strong>La</strong> scuola. Una buona attenzione alle iniziative tese alla salvaguardia <strong><strong>del</strong>la</strong> salute<br />

L’abuso di sostanze<br />

chiede risposte efficaci<br />

L’impegno che l’Ufficio<br />

scolastico provinciale<br />

profonde nel suo ruolo<br />

di supporto, a volte<br />

si arena nelle maglie<br />

di una rete educativa<br />

che deve essere ancora<br />

messa a punto<br />

di Massimo Venturelli<br />

Nonostante tutto, la scuola continua<br />

a essere in prima linea perché,<br />

pur tra limiti e problemi, è ancora cosciente<br />

che il suo compito non è solo<br />

quello di trasmettere saperi e cognizioni,<br />

ma anche di formare personalità<br />

mature e responsabili. E l’educazione<br />

alla salute rientra a pieno titolo.<br />

Da qui, la ragione <strong>del</strong> gran numero<br />

di progetti dedicati alla prevenzione<br />

all’uso di sostanze. <strong>La</strong> conferma arriva<br />

da Federica Di Cosimo, referente<br />

<strong>del</strong>l’Ufficio scolastico provinciale dei<br />

progetti di educazione alla salute. “<strong>La</strong><br />

scuola bresciana – afferma – manifesta<br />

sostanzialmente una buona attenzione<br />

a quelle iniziative che puntano<br />

alla salvaguardia <strong><strong>del</strong>la</strong> salute degli studenti”.<br />

Nella stagione <strong>del</strong>l’autonomia<br />

scolastica è tutto affidato alla buona<br />

volontà dei dirigenti dei singoli istituti,<br />

mentre all'Usp resta il ruolo di raccolta<br />

di quanto viene fatto in questo<br />

campo. “Quello che la scuola cerca<br />

di fare – continua la Di Cosimo – è di<br />

educare le giovani generazioni a corretti<br />

stili di vita che non contemplano il<br />

contatto patologico con qualsiasi tipo<br />

di sostanza”. Dinanzi a fenomeni tanto<br />

preoccupanti come quello <strong>del</strong>l’abuso<br />

di sostanza legali e illegali destinate<br />

a creare dipendenza servirebbero, in<br />

sostanza, risposte capaci di andare al<br />

di là <strong><strong>del</strong>la</strong> contingenza. Un’ambizione<br />

che si scontra, come ben sa chi opera<br />

nel mondo <strong><strong>del</strong>la</strong> scuola, con la sempre<br />

minore disponibilità di risorse.<br />

I dati <strong>del</strong>l’Istat<br />

I dati più recenti sono quelli diffusi<br />

dall’Istat. Nel 2011 il 66,9% <strong><strong>del</strong>la</strong> popolazione<br />

dai 14 anni in su ha consumato<br />

almeno una bevanda alcolica.<br />

Una percentuale in calo rispetto ai<br />

dati di 10 anni prima quando era <strong>del</strong><br />

72%. Il primo bicchiere è stato consumato<br />

a un’età di 11-12 anni, il dato<br />

più basso <strong>del</strong>l’intera Unione europea.<br />

Sempre secondo l’Istat sono<br />

3 milioni i bevitori e almeno 1 milione<br />

quelli a rischio. 817mila sono stati<br />

i minori che hanno dichiarato un<br />

consumo abituale, 400mila quelli<br />

che hanno già un rapporto problematico<br />

con l’alcol. Il 7% dei giovani<br />

ha dichiarato di ubriacarsi almeno<br />

una volta a settimana e, sempre<br />

nel 2011, è stato in forte crescita il<br />

numero di adolescenti che ha ammesso<br />

di avere assunto sostanze alcoliche<br />

al di fuori dei pasti (il 103%<br />

in più rispetto agli anni Novanta).<br />

L’abuso di alcol e le patologie a esso<br />

collegate continuano a rappresentare,<br />

anche in Italia, la principale causa<br />

di mortalità, provocando il 10%<br />

di tutte le malattie, il 10% dei tumori,<br />

il 63% di cirrosi epatiche, il 41%<br />

degli omicidi, il 45% di tutti gli incidenti<br />

e il 9% <strong>del</strong>le invalidità e <strong>del</strong>le<br />

malattie croniche. Sono 40mila, poi<br />

le persone, che ogni anno muoiono<br />

per cirrosi epatiche e 326mila quelle<br />

che vengono ricoverate in ospedale<br />

per le conseguenze di un uso eccessivo<br />

di sostanze alcoliche.<br />

Il territorio. In provincia di Brescia sono attivi 26 gruppi di alcolisti anonimi in grado di offrire assistenza<br />

Superare l’alcolismo? C’è chi ti può aiutare... ascoltandoti<br />

A Concesio, sabato 6 ottobre,<br />

nell’auditorium Monchieri, si sono<br />

festeggiati i “compleanni di sobrietà”,<br />

l’evento principale <strong>del</strong>l’anno <strong><strong>del</strong>la</strong> locale<br />

sezione di Alcolisti anonimi. Già<br />

Bill Wilson e Bob Holbrook, i due fondatori<br />

di Alcolisti anonimi, iniziarono<br />

da subito a ricordare il tempo passato<br />

lontano dall’alcol e ora tutti i gruppi<br />

<strong>del</strong> mondo, compresi i 26 <strong><strong>del</strong>la</strong> provincia<br />

di Brescia, continuano questa bella<br />

usanza, utile anche per sensibilizzare<br />

l’opinione pubblica. Alla presenza di<br />

un numeroso pubblico e di tre sindaci<br />

(Concesio, Collebeato e Gussago)<br />

Franco – il più anziano, con i suoi 29<br />

anni di sobrietà – ha fatto gli onori di<br />

casa introducendo i vari “alcolisti” che<br />

salivano di volta in volta sul palco per<br />

raccontare la loro esperienza. L’alcolismo<br />

– afferma l’Oms – è una malattia<br />

progressiva, incurabile (non esistono<br />

farmaci) e mortale (sia per sé che per<br />

gli altri, come negli incidenti stradali).<br />

Non c’è un solo alcolismo: l’alcolista<br />

è chi beve e non può più farne a meno,<br />

chi continua ad aumentare la dose<br />

e dopo aver bevuto muta la propria<br />

personalità. Il momento forte è stato<br />

quando gli alcolisti sono saliti insieme<br />

sul palco dal più giovane (16 giorni) al<br />

più anziano (31 anni) in sobrietà, ricevendo<br />

un lunghissimo applauso. Gli alcolisti<br />

sono anonimi ma – ha puntualizzato<br />

Franco – l’associazione non è<br />

anonima e basta telefonare al referente<br />

provinciale (numero 3347344880)<br />

per avere un consiglio, per chiedere<br />

assistenza; e tutto a costo zero. I due<br />

gruppi A.A. e Al-Anon di S. Andrea si<br />

riuniscono il lunedì e giovedì alle 20.30<br />

in via Pascoli 6. (g.b.)


E-mail:<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

valtrompiavocemedia.it ottobre 2012<br />

5<br />

<strong>La</strong> parola<br />

ai lettori<br />

L<br />

LETTERE<br />

Come conservare<br />

i beni culturali<br />

Egr. direttore,<br />

le chiese costituiscono un patrimonio<br />

inestimabile di oggetti sacri e di culto<br />

vere opere d’arte oltre a essere esse<br />

stesse autentici monumenti e beni culturali.<br />

Questo inestimabile patrimonio<br />

va tutelato e protetto e il Codice dei beni<br />

culturali all’art. 30 obbliga i proprietari<br />

di tali beni a “garantire la sicurezza<br />

e la conservazione dei beni culturali di<br />

loro appartenenza”. I fattori che possono<br />

causare il deperimento di un manufatto<br />

possono essere raggruppati nelle<br />

tre seguenti categorie: danni fisici, danni<br />

di natura chimica e danni biologici.<br />

Gli elementi che influiscono sono umidità<br />

relativa, temperatura e illuminazione.<br />

<strong>La</strong> scienza <strong><strong>del</strong>la</strong> conservazione<br />

ha dimostrato in modo inequivocabile<br />

che per una corretta conservazione<br />

dei beni culturali (di qualsiasi natura essi<br />

siano) è necessario che tali elementi<br />

siano mantenuti entro determinati limiti<br />

e possibilmente controllati e monitorati<br />

nel tempo. È chiaro a questo<br />

proposito sottolineare come la scelta<br />

di un impianto di riscaldamento di una<br />

chiesa sia determinante sull’andamento<br />

<strong>del</strong> microclima interno <strong>del</strong>l’edificio<br />

e quindi sulla conservazione o meno<br />

degli oggetti d’arte in essa contenuti.<br />

È l’alternarsi di caldo e freddo prodotto<br />

dal susseguirsi di accensione-spegnimento<br />

dei riscaldamenti ad attivare le<br />

continue dilatazioni-contrazioni che rovinano<br />

i materiali. Uno studio <strong><strong>del</strong>la</strong> Comunità<br />

europea (concordato con l’Ufficio<br />

nazionale <strong><strong>del</strong>la</strong> Cei per i beni culturali<br />

ecclesiastici) e pubblicato da Electa<br />

nel 2006 analizzava i vari sistemi di riscaldamento<br />

e propone una particolare<br />

forma di riscaldamento a banco. Il volume<br />

è esaurito da tempo, ma l’editore<br />

ha consentito all’Istituto Mnemosyne<br />

di trarne le ampie citazioni che sono<br />

leggibili in www.istituto-mnemosyne.it.<br />

E a proposito <strong>del</strong> riscaldamento<br />

a pavimento, oggi privilegiato rispetto<br />

ad altri sistemi di riscaldamento, gli autori<br />

ne sottolineano le non poche problematicità.<br />

Carlo Minelli<br />

presidente Istituto Mnemosyne<br />

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA<br />

Alla ricerca <strong><strong>del</strong>la</strong> fortuna<br />

Il gioco d’azzardo sta dilagando a macchia<br />

d’olio in ogni dove e non risparmia alcuna<br />

fascia d’età. Le nuove norme <strong>del</strong> Governo<br />

non sembrano frenare la spaventosa<br />

ondata di coloro che si lasciano irretire<br />

da promesse di guadagni. Nave non si<br />

discosta dalla media nazionale. Sempre<br />

più spesso accade infatti di incrociare<br />

davanti alle slot-machine i medesimi<br />

soggetti. Padri e madri di famiglia con<br />

buste stracolme di monete da imbucare<br />

nella fessura <strong><strong>del</strong>la</strong> speranza, anziani che<br />

consumano la loro pensione nel medesimo<br />

modo. Spesso i parenti ignorano questo<br />

vizio, salvo poi trovare sorprese poco<br />

piacevoli ad attenderli.<br />

Giornali <strong><strong>del</strong>la</strong> Comunità<br />

È disponibile il nuovo numero <strong>del</strong><br />

mensile <strong><strong>del</strong>la</strong> comunità parrocchiale<br />

di Lumezzane S. Sebastiano. Nel suo<br />

editoriale di apertura il parroco, don<br />

Giulio Gatteri, si concentra sulla sfida<br />

decisiva che l'anno <strong><strong>del</strong>la</strong> fede indetto<br />

da papa Benedetto XVI ci costringe ad<br />

affrontare senza inutili timori.<br />

Radio <strong>Voce</strong><br />

Spazio all'intrattenimento e all'informazione<br />

nazionale ogni ora e a quella locale con<br />

5 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì<br />

dalle 9.30 alle 13.30.<br />

Ascoltaci sulle frequenze terrestri in Fm 88.3<br />

- 88.5 (Brescia e intera Provincia) oppure tramite<br />

il canale streaming via internet all'indirizzo<br />

www.radiovoce.it<br />

fm 88.3 88.5<br />

Brescia e Provincia<br />

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA<br />

Investire per risparmiare<br />

Il 15 ottobre è stato reso esecutivo il progetto di<br />

installazione di impianti fotovoltaici su diversi<br />

immobili comunali. A breve, quindi, la palestra<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> scuola elementare Don Milani, la scuola<br />

materna di Monteclana, il Centro tennis, la<br />

scuola elementare di Muratello (nella foto) e<br />

la scuola elementare di Cortine saranno dotate<br />

di pannelli deputati alla produzione di energia<br />

alternativa rinnovabile. L’opera, che ammonterà<br />

a un totale di circa 220 mila euro e peserà quindi<br />

sulle casse comunali già afflitte dai gravami <strong>del</strong><br />

Patto di stabilità, è ritenuta però improrogabile,<br />

in quanto, oltre a un miglioramento di tipo<br />

atmosferico e quindi ambientale, permetterà di<br />

risparmiare notevolmente in futuro anche dal<br />

punto di vista economico.<br />

Il mondo parallelo<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> politica<br />

Egr. direttore,<br />

nei giorni scorsi, recandomi al lavoro,<br />

ho preso atto dal resoconto di un giornale<br />

radio <strong><strong>del</strong>la</strong> Rai che l’ipotesi di una<br />

nuova legge elettorale condivisa, rischia<br />

di rimanere un’utopia. Troppe, le<br />

differenze tra i “desiderata” dei partiti.<br />

<strong>La</strong> notizia seguiva di poco quella relativa<br />

al premier Monti che ha chiesto alle<br />

parti sociali di fare la loro parte per aiutare<br />

il Paese a uscire dalle secche <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

crisi. I pensieri che i due servizi hanno<br />

suscitato in me non sono stati certo caratterizzati<br />

dall’ottimismo e dalla comprensione.<br />

Ancora una volta mi hanno<br />

portato a pensare che la politica, anche<br />

quella espressa dal premier Monti,<br />

viva in un mondo parallelo a quello in<br />

cui è costretto ad arrabattarsi la gente<br />

comune, preferendo concentrarsi sulla<br />

definzione di escamotage per mantenere<br />

seggi e spazi di manovra, non accorgendosi<br />

<strong>del</strong> distacco sempre più ampio<br />

che la separa dalla quotidianità.<br />

Maria Barzoni<br />

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari <strong>del</strong>le lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome,<br />

indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. <strong>La</strong> redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo<br />

lunghi (massimo 1500 battute). <strong>La</strong> pubblicazione di una lettera non implica la condivisione <strong>del</strong> suo contenuto da parte <strong><strong>del</strong>la</strong> direzione <strong>del</strong> giornale. Non saranno pubblicate lettere già<br />

apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong>”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.


E-mail:<br />

valtrompia@vocemedia.it<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

7<br />

Lumezzane<br />

Due serate su Tolkien e “Il Signore degli anelli”<br />

Il Comune e la Biblioteca di Lumezzane propongono due serate su John Ronald<br />

Reuel Tolkien e “Il Signore degli anelli”. Giovedì 8 e giovedì 22 novembre alle<br />

20.30, nella sede “Amici <strong>del</strong>l'arte”, in via Matteotti 90, Mauro Toninelli, giornalista,<br />

approfondirà alcune <strong>del</strong>le tematiche presenti in una <strong>del</strong>le opere più vendute<br />

al mondo. “Un Anello per ... - Andata e ritorno de Il Signore degli anelli” nella prima<br />

serata e “L’eroe ne Il Signore degli anelli” nella seconda serata. I temi si ricavano<br />

da alcune lettere di Tolkien. In ogni incontro lo sguardo e il dialogo con i presenti<br />

si getta sul mondo <strong><strong>del</strong>la</strong> Terra di Mezzo, sui suoi personaggi, razze e vicende.<br />

Un assaggio che può aprire la voglia di scoprire. Ingresso libero. Info: 0308929259.<br />

Tutela <strong>del</strong>l’ambiente. Il torrente Gobbia sorvegliato speciale da Arpa e Locale<br />

Lotta all’inquinamento<br />

<strong>La</strong> salvaguardia<br />

ambientale è messa in<br />

crisi, anche perché non<br />

è più soltanto il Gobbia<br />

a far registrare episodi<br />

d’inquinamento, ma<br />

anche il più piccolo<br />

torrente Faidana<br />

di Andrea Alesci<br />

<strong>La</strong> sorveglianza sul fiume Gobbia<br />

continua 24 ore su 24 grazie al sistema<br />

di sonde che è stato installato in<br />

alcuni punti <strong>del</strong> torrente. Un’iniziativa<br />

di monitoraggio messa in campo<br />

dall’Amministrazione comunale e da<br />

Arpa, grazie alla quale è stato possibile<br />

scoprire alcune fonti d’inquinamento,<br />

prontamente denunciate all’autorità<br />

giudiziaria. Un sistema che consente<br />

di conoscere in tempo reale lo stato<br />

di salute <strong>del</strong> Gobbia, raccogliendo dati<br />

che possano tracciare un accurato<br />

profilo sull’incidenza inquinante degli<br />

abitanti e <strong>del</strong>le imprese, anche in<br />

previsione <strong>del</strong> futuro depuratore di<br />

Valle Trompia. “Quando le centraline<br />

installate restituiscono dati anomali<br />

– spiega il sindaco Silverio Vivenzi<br />

–, scatta immediatamente un sistema<br />

d’allarme e i tecnici Arpa si recano sul<br />

Il sindaco di Lumezzane, Silverio Vivenzi<br />

posto insieme a Polizia locale e personale<br />

<strong>del</strong>l’Ufficio ambiente per riuscire<br />

a individuare l’origine <strong><strong>del</strong>la</strong> fonte<br />

inquinante. Un’operazione possibile<br />

grazie anche alle ridotte dimensioni<br />

<strong>del</strong>le sonde, che possono facilmente<br />

essere riposizionate mentre si risale<br />

il corso <strong>del</strong> fiume alla ricerca <strong>del</strong> punto<br />

di sversamento”. Tuttavia, i casi di<br />

abominevole incuria continuano a manifestarsi.<br />

Da ultimo quello verificatosi<br />

nella notte tra il 28 e il 29 settembre<br />

quando un addetto alla sorveglianza ha<br />

visto un inquinatore mentre sversava<br />

nel torrente i residui acidi di una lavorazione<br />

galvanica. L’uomo si è dato alla<br />

fuga facendo perdere le proprie tracce.<br />

E i sensori stessi sono stati presi di mira<br />

da altri sversatori. <strong>La</strong> salvaguardia<br />

ambientale viene così ulteriormente<br />

messa in crisi, anche perché non è<br />

più soltanto il Gobbia a far registrare<br />

episodi d’inquinamento, ma anche il<br />

più piccolo Faidana. Per sua natura<br />

pulito grazie al percorso montano che<br />

segue e per questo liberato da sonde<br />

precedentemente installate, il torrentello<br />

valgobbino ha visto di recente<br />

colorarsi pure le sue acque: la causa<br />

come sempre la medesima, ossia sostanze<br />

velenose sversate da qualche<br />

cittadino <strong>del</strong>inquente.<br />

Lumezzane.<br />

Allarme cesio 137<br />

Tiene di nuovo banco a Lumezzane<br />

la questione <strong>del</strong> cesio 137. Un<br />

carico di scorie radioattive che dal<br />

2010 è stipato in una cella presso<br />

la raffineria metallica “Rivadossi”<br />

nella frazione valgobbina di Premiano<br />

e ora ci si chiede quando i<br />

lavori per l’isolamento definitivo<br />

<strong>del</strong> carico radioattivo saranno conclusi.<br />

Un’attesa che sta snervando<br />

opposizione e maggioranza politiche,<br />

giacché l’operatività è di competenza<br />

<strong>del</strong> tavolo tecnico convocato<br />

dalla Prefettura, che proprio<br />

lo scorso 5 settembre si è riunito<br />

per decidere sullo spostamento<br />

<strong>del</strong>le scorie (con la ditta chiamata<br />

alla costruzione <strong><strong>del</strong>la</strong> cella di<br />

stoccaggio che aspetta dall’11 giugno<br />

il via libera per effettuare detto<br />

spostamento). Un carico al momento<br />

isolato dentro un bunker<br />

superficiale e contenente 80 sacchi<br />

di scorie divisi in sei contenitori (un<br />

totale di 150 tonnellate di materiale),<br />

che nel 2008 vennero rispediti<br />

dalla Germania perché avevano<br />

un forte tasso di contaminazione<br />

radioattiva. Cinque dei sei contenitori<br />

dovrebbero esaurire la propria<br />

carica entro la fine <strong>del</strong> secolo,<br />

mentre il sesto necessiterà di almeno<br />

300 anni. (a.a.)<br />

Volontariato. Una volta ultimati i lavori ci sarà un’ampia sala per i convegni con più di 140 posti disponibili<br />

<strong>La</strong> Croce Bianca guarda al futuro senza dimenticare la storia<br />

Non si arresta l’intraprendenza<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Croce Bianca di Lumezzane, che<br />

ultimamente aveva cercato di salvare<br />

la centrale operativa 118 di Brescia<br />

dall’accorpamento a Bergamo, prospettando<br />

ad Areu la possibilità di<br />

trasferirla in Valgobbia. Una richiesta<br />

avanzata ancora il 13 settembre con<br />

spostamento in un locale di 500 mq<br />

attiguo alla sede lumezzanese, ma<br />

per la quale è arrivato un irrevocabile<br />

‘no’ dalla Regione. Una Croce Bianca<br />

sempre e comunque impegnata per la<br />

comunità valtrumplina e che dai primi<br />

giorni <strong>del</strong> 2013 potrà contare anche<br />

su altri spazi: 700 mq accanto al corpo<br />

centrale di via Madre Lucia Seneci<br />

dove poter creare una sala conferenze<br />

e sei aule studiate appositamente<br />

per la pratica <strong>del</strong>le emergenze sanitarie.<br />

“I locali – dice il presidente Valeriano<br />

Gobbi – sono stati acquistati al<br />

secondo piano <strong>del</strong> capannone che sta<br />

di fronte alla nostra sede, quegli stessi<br />

spazi che negli ultimi due anni erano<br />

stati trasformati nel corso <strong>del</strong> periodo<br />

invernale in pista da pattinaggio”.<br />

Un’opera che comporta al sodalizio<br />

valgobbino un investimento complessivo<br />

di un milione di euro, ai quali però<br />

vanno tolte le fatture per i servizi <strong>del</strong><br />

118, il contributo sul 5 per mille che<br />

arriva dallo Stato e il ricavo avvenuto<br />

dalla vendita di un appartamento<br />

in territorio di Sarezzo e lasciato in<br />

eredità alla Croce Bianca. “Di fatto –<br />

spiega il comandante Adriano Vivenzi<br />

–, le spese per l’opera sono di circa 700<br />

mila euro e verranno effettuate tramite<br />

l’accensione di un mutuo con un<br />

istituto di credito locale”. Fine lavori:<br />

prime settimane <strong>del</strong> nuovo anno. (a.a.)


E-mail:<br />

valtrompiavocemedia.it<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

9<br />

Alta Valle<br />

Comunità montana. Novità per i due caseifici comunali di Bovegno e Pezzaze<br />

Sinergia per il Nostrano<br />

di punta il Dop Nostrano <strong>Valtrompia</strong>.<br />

È stato studiato su misura per i due<br />

caseifici comunali di Bovegno e Pezzaze.<br />

<strong>La</strong> Comunità propone di accorpare<br />

la gestione con lavorazione <strong>del</strong><br />

latte in una sola struttura (Bovegno)<br />

mentre le attività produttive saranno<br />

svolte in autonomia dalle cooperative<br />

Monte Muffetto e Monte Guglielmo<br />

sempre utilizzando strutture pubblidi<br />

Edmondo Bertussi<br />

I due caseifici comunali di Pezzaze<br />

e Bovegno, fin’ora non coinvolti<br />

direttamente nella produzione Dop<br />

Nostrano <strong>Valtrompia</strong>, sono al centro<br />

<strong>del</strong>l’attenzione di enti e commercianti<br />

che sembra abbiano visto in essi l’opportunità<br />

per rientrare nella partita. <strong>La</strong><br />

Comunità montana, ritenendo che la<br />

filiera debba esser prima di tutto protetta<br />

dal lato dei produttori ha fatto la<br />

sua mossa con la <strong>del</strong>ibera “Rimodulazione<br />

Pisl Montagna 2011-2013”. Questa<br />

riguarda l’assegnazione definitiva<br />

di fondi regionali disponibili ex legge<br />

25 (circa 2,1 milioni nel triennio) per<br />

lo sviluppo di attività in montagna. Tra<br />

i 17 interventi finanziati, uno ha come<br />

oggetto: “Potenziamento <strong><strong>del</strong>la</strong> lavorazione<br />

associata <strong>del</strong> latte”. Vuole essere,<br />

ha spiegato in assemblea il presidente<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Comunità montana Bruno<br />

Bettinsoli, il primo tassello di un riordino<br />

<strong>del</strong>l’intero settore caseario valtrumplino,<br />

che ha ora come prodotto<br />

Il caseificio comunale di Bovegno<br />

che disponibili in Bovegno. Sul piatto<br />

60mila euro (40 da fondi Pisl e 20 da<br />

Comunità montana) per investimenti<br />

diretti a garantire l’operatività produttiva:<br />

adeguamento strutture e attrezzature<br />

a Bovegno e acquisto nuovo<br />

mezzo per trasporto latte. Un intervento<br />

a Pezzaze sarà possibile solo a<br />

fronte di un aumento considerevole di<br />

latte conferito.<br />

<strong>La</strong> Via <strong>del</strong> sacro<br />

e <strong>del</strong>l’arte in Valle<br />

<strong>La</strong> Comunità montana ha editato<br />

“<strong>La</strong> Via <strong>del</strong> sacro e <strong>del</strong>l’arte in Valle<br />

Trompia” di Andrea Minessi. L’etnografo<br />

Franco Ghigini vi ha inserito<br />

un saggio sulla religiosità popolare.<br />

Fa seguito al volume (esaurito)<br />

“Santuari e Cappelle Votive” di Carla<br />

Fausti, edito nel 2000 (nella foto<br />

in testatina, una Santella a Caregno).<br />

I testi si completano reciprocamente:<br />

i nuovi inserimenti portano<br />

a 37 gli edifici religiosi illustrati nei<br />

due volumi con schede storico-artistiche<br />

ampliate, nuovi apparati fotografici<br />

e proposta di cinque itinerari<br />

tematici. Il saggio di Franco Ghigini<br />

aggiunge all’accurata descrizione<br />

storico-artistica <strong>del</strong>le chiese curata<br />

da Minessi, la dimensione sociale<br />

di tradizioni e religiosità montanara<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> quale quei monumenti sono<br />

il frutto. Ricordando anche “santelle<br />

disperse e affreschi votivi inseriti<br />

nelle facciate di sperdute cascine”<br />

dal predominante culto mariano a<br />

quello dei santi “patroni di paese e<br />

protettori da malattie e calamità”,<br />

recuperando memoria e recente documentazione<br />

fotografica di eventi<br />

come la Sagra di S.Antonio a Graticelle<br />

e la vendita all’incanto a favore<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> parrocchia. Ricordando insieme<br />

che le sagre erano anche “sabbatica<br />

sospensione dal tempo e dalle<br />

quotidiane fatiche”. (e.b.)<br />

Comunità Montana. A impianti avviati, il Comune riceverà come base 100mila euro per l’esercizio annuale<br />

Raggiunta l’unanimità: ora l’acqua è un bene comune<br />

I primi progetti di acquedotto comune<br />

valtrumplino per risolvere con<br />

captazioni a monte l’approvvigionamento<br />

di acqua potabile risalgono a<br />

30 anni fa. L’utilizzo <strong><strong>del</strong>la</strong> buona acqua<br />

dei torrenti Mella di Sarle (nella foto),<br />

Zerlo, Graticelle in Bovegno era e resta<br />

determinante: ma il paese fino a ieri<br />

era contrario. Ora ecco il via libera,<br />

all’unanimità, <strong><strong>del</strong>la</strong> Comunità montana<br />

alla convenzione e ai relativi provvedimenti<br />

con la società Elettrica S.<br />

Giorgio titolare di due istanze di concessione<br />

di due piccole derivazioni a<br />

uso idroelettrico relative ai tre torrenti<br />

indicati. Il Consiglio comunale di Bovegno<br />

aveva approvato il progetto ai<br />

primi di luglio. Bisognava trovare un<br />

punto di equilibrio tra tre esigenze: la<br />

Comunità montana chiedeva solide<br />

garanzie a salvaguardia <strong><strong>del</strong>la</strong> esigenza<br />

collettiva di compatibilità con l’ipotizzato<br />

acquedotto di valle; il Comune di<br />

Bovegno voleva uscire da una situazione<br />

che bloccava qualsiasi iniziativa di<br />

utilizzo <strong><strong>del</strong>la</strong> “sua acqua” a beneficio<br />

<strong>del</strong> paese; i privati chiedevano di poter<br />

realizzare un investimento di circa<br />

5 milioni di euro per due centraline.<br />

È un accordo con benefici immediati<br />

alle casse degli enti, crea posti di<br />

lavoro e energia pulita rinnovabile.<br />

Riassumendo, il progetto utilizza altrettanti<br />

“salti” esistenti dei torrenti<br />

Sarle e Zerlo: uno di 95 metri a circa<br />

700 metri di quota; l´altro di circa 40<br />

metri sotto l´ex stringhificio, dove una<br />

avveniristica centralina fu realizzata<br />

a inizio Novecento. Le due condotte<br />

sono previste nell´alveo fluviale con<br />

una presa a “trappola”: griglie nelle<br />

quali l´acqua entrerà solo quando la<br />

portata disponibile sarà più elevata<br />

<strong>del</strong> deflusso minimo stabilito. Non ci<br />

saranno bacini, ma solo “captazione<br />

aperta”. (e.b.)


10<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

Sito:<br />

www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Media Valle<br />

Sarezzo. Per il Sindaco il dispositivo deve concentrarsi sull’attenzione al “ben-essere” dei residenti<br />

Il Pgt vuole ridurre il cemento<br />

Tra i progetti previsti, la<br />

riqualificazione di via<br />

Bailo, l'ampliamento<br />

di via San Bernardino,<br />

la scuola primaria di<br />

Ponte Zanano che sarà<br />

sottoposta a restyling<br />

di Andrea Alesci<br />

Al centro <strong><strong>del</strong>la</strong> foto, il sindaco Massimo Ottelli<br />

Un Piano regolatore ben studiato<br />

può determinare il destino urbanistico<br />

di un paese e incidere sulla vivibilità<br />

dei cittadini di oggi e di domani. Uno<br />

strumento fondamentale che a Sarezzo<br />

è stato presentato con importanti<br />

paletti da tenere in considerazione. Il<br />

sindaco Massimo Ottelli ha parlato di<br />

un dispositivo che ruota attorno a un<br />

fulcro inderogabile: una diminuzione<br />

di edifici sul territorio. Una direttiva<br />

che l’Amministrazione comunale saretina<br />

intende seguire fermamente<br />

nel vagliare il documento finale <strong>del</strong><br />

Pgt, anche in considerazione <strong>del</strong>le<br />

120 istanze presentate dai cittadini.<br />

Una disamina <strong>del</strong>le richieste di cui tener<br />

conto nella redazione di un piano<br />

che accoglierà progetti già in cantiere:<br />

l’ampliamento di via San Bernardino<br />

a Noboli, la realizzazione <strong><strong>del</strong>la</strong> bretella<br />

verso Polaveno sulla Sp 345 (la<br />

questione dipende dalle risorse <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Provincia) e una ridefinizione <strong>del</strong>l’incrocio<br />

di Ponte Zanano, la modifica<br />

di via Bailo, la riqualificazione <strong>del</strong>l’ex<br />

oratorio di San Nicola, dove verrebbero<br />

ospitati altri uffici comunali e<br />

spostata la sede <strong><strong>del</strong>la</strong> polizia. Progetti<br />

che riguarderanno il rifacimento<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> scuola elementare di Ponte Zanano,<br />

la realizzazione di un’area camper<br />

in via Sera<strong>del</strong>lo, dove oggi sorge<br />

un parcheggio; quindi l’idea di un parco<br />

pubblico in località Cagnaghe e di<br />

uno attorno al cimitero di Zanano. Il<br />

Comune, inoltre, mira a una riduzione<br />

<strong>del</strong>l’inquinamento ambientale non<br />

solo attraverso “la tutela dei punti di<br />

captazione e il miglioramento <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

rete idrica pubblica”, ma anche attraverso<br />

azioni rivolte al risparmio di<br />

uso d’acqua, e il miglioramento <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

rete fognaria attraverso la separazione<br />

<strong>del</strong>le acque nere da quelle bianche.<br />

“L’iter per l’approvazione <strong>del</strong> Pgt<br />

– dice il sindaco Massimo Ottelli – è<br />

iniziato con l’avvio <strong>del</strong> procedimento<br />

e la prima raccolta <strong>del</strong>le proposte e il<br />

contestuale avvio <strong>del</strong> procedimento<br />

di Vas <strong>del</strong> Documento di piano. Nella<br />

prima conferenza di Vas sono stati<br />

incontrati gli Enti sovracomunali e le<br />

associazioni. A breve sarà convocata<br />

una seconda conferenza per valutare,<br />

mediante il Rapporto ambientale, le<br />

scelte d’indirizzo anche relative alle<br />

trasformazioni territoriali proposte”.


E-mail:<br />

valtrompiavocemedia.it<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

11<br />

<strong>Valtrompia</strong>cuore. Da fine ottobre a fino a maggio 2013 in 12 plessi triumplini si impara ad amare la salute<br />

Inizia “A scuola... di cuore”<br />

Con il progetto<br />

<strong>del</strong>l'associazione si<br />

insegna a ciascuno<br />

a essere il primo<br />

cardiologo <strong>del</strong> proprio<br />

cuore, partendo dai<br />

banchi di scuola<br />

di Andrea Alesci<br />

Villa Carcina. Il Comune continua a migrare<br />

Con l’affondamento <strong>del</strong>l’operazione<br />

“Nuova Piazza” è venuta meno a Villa<br />

Carcina anche l’opportunità di ricostruire<br />

il nuovo municipio. Un palazzo<br />

municipale che da troppo tempo è rimasto<br />

ospite di un fatiscente edificio<br />

affacciato sulla piazza e risalente ancora<br />

all’epoca <strong>del</strong> fascismo. Così, dallo<br />

scorso 10 ottobre gli uffici amministrativi<br />

<strong>del</strong> Comune e quelli di competenza<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Polizia locale hanno cominciato<br />

ad abbandonare il vecchio e malridotto<br />

edificio che li ha ospitati sino a<br />

oggi per trasferirsi nella nuova sede di<br />

via Roma, all’angolo con via XX Settembre,<br />

in quella che un tempo era<br />

la scuola elementare <strong>del</strong> paese e che<br />

già ospita al pianterreno l’Ufficio anagrafe,<br />

quello deputato ai Servizi sociali<br />

e quello dedicato ai Servizi alla persona.<br />

Rimarranno per ora dislocati in<br />

via Zanar<strong>del</strong>li 20 la Ragioneria, l’Ufficio<br />

tributi, l’Ufficio tecnico settore <strong>La</strong>vori<br />

pubblici, l’Ufficio tecnico comunale<br />

settore Edilizia privata e lo Sportello<br />

unico <strong>del</strong>le attività produttive.<br />

Uno spostamento che avviene in contemporanea<br />

a un recupero: la vecchia<br />

struttura municipale verrà sistemata e<br />

ridipinta entro la fine di quest’anno,<br />

trasformandosi nella nuova “Casa <strong>del</strong>le<br />

associazioni”. (a.a.)<br />

<strong>Valtrompia</strong>cuore: nel nome il suo<br />

destino. Perché bisogna avere a cuore<br />

la propria terra per continuare silenziosamente<br />

a curarsene come sta<br />

facendo in questi anni l’associazione<br />

valtrumplina presieduta da Mario Mari<br />

e a oggi con più di 1.000 tra associati,<br />

sostenitori e simpatizzanti. “Dall’inizio<br />

<strong>del</strong>l’attività – dice il presidente Mario<br />

Mari – il lavoro si è concentrato sull’informazione<br />

riguardo i rischi cardiovascolari<br />

e sulla raccolta di fondi per<br />

l’acquisto di macchinari utili al presidio<br />

ospedaliero di Gardone Val Trompia.<br />

Ma l’associazione organizza anche<br />

eventi di natura culturale e crede che<br />

questi, come i concerti organizzati<br />

negli anni scorsi, possano essere un<br />

buon viatico per diffondere i suoi principi.<br />

Anche la musica e la lettura, infatti,<br />

fanno bene al cuore. E adesso è ora<br />

di iniziare un nuovo progetto rivolto ai<br />

ragazzi di tutte le classi di prima media<br />

di tutti gli istituti scolastici <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong>”.<br />

Il titolo <strong>del</strong>l’iniziativa che si<br />

appresta a partire a fine ottobre in 12<br />

plessi triumplini tra Bovegno, Collio,<br />

Lodrino, Tavernole, Bovezzo, Concesio,<br />

Gardone Val Trompia, Lumezzane<br />

Pieve, Lumezzane Sant’Apollonio, Lumezzane<br />

San Sebastiano, Marcheno,<br />

Nave, Polaveno, Villa Carcina, Sarezzo<br />

e che proseguirà fino a maggio 2013 è<br />

“A scuola… di cuore”.<br />

“Sono ben 49 le classi coinvolte – spiega<br />

Mario Mari – per un totale di 1.046<br />

alunni, ai quali spiegheremo in lezioni<br />

frontali come nemmeno l’acquisizione<br />

<strong>del</strong>le più sofisticate attrezzature possa<br />

sostituire la necessaria consapevolezza<br />

sulla cura di sé e <strong>del</strong> proprio<br />

cuore che ogni persona deve avere.<br />

In questo senso, è indispensabile informare<br />

perché insorgano le malattie<br />

cardiovascolari e quali siano i fattori<br />

di rischio coronarico. È importante<br />

inoltre iniziare con i giovani perché<br />

da adulti possano seguire piccole e<br />

sagge regole di vita”.<br />

Due ore di intrattenimento interattivo<br />

in ogni classe con l’ausilio di presentazioni<br />

a mezzo diapositive e lezioni<br />

svolte da cardiologi specialisti in servizio<br />

presso la Cardiologia <strong>del</strong>l’ospedale<br />

di Gardone.<br />

Un progetto di ampio respiro al termine<br />

<strong>del</strong> quale sono previsti degli elaborati,<br />

da parte <strong>del</strong>le singole classi,<br />

riguardanti i temi in discussione, da<br />

esporre attraverso una mostra realizzata<br />

in una struttura da definire nel<br />

mese di giugno 2013 con successiva<br />

premiazione dei tre lavori più significativi<br />

per ogni comprensorio.<br />

Sarezzo. Non cala l’attenzione <strong>del</strong> sodalizio valtrumplino nei confronti <strong>del</strong>le famiglie e <strong>del</strong>le loro problematiche<br />

L’associazione Rut e le sue proposte educativo-culturali<br />

Si chiama “Famiglie insieme” il<br />

progetto che l’associazione di volontariato<br />

Rut di Sarezzo propone<br />

per genitori e bambini in età prescolare.<br />

Una serie di incontri per<br />

scambiare idee ed esperienze sulla<br />

relazione educativa.<br />

“Famiglie insieme” è uno spazio di<br />

promozione di iniziative a carattere<br />

educativo-culturale, di prevenzione<br />

sui problemi <strong><strong>del</strong>la</strong> prima<br />

infanzia, rivolto alle famiglie con<br />

bambini piccoli (zero-sei anni) e<br />

articolato secondo una serie di laboratori<br />

espressivi, narrativi, ludici,<br />

di costruzione di oggetti per i<br />

bambini; si terranno focus group<br />

su tematiche educative (gestione<br />

<strong>del</strong>le emozioni nella relazione con<br />

i figli, educazione e valori, paure e<br />

ansie <strong>del</strong>l’educare oggi) e iniziative<br />

proposte dai genitori. I prossimi incontri,<br />

tenuti dalle educatrici e dai<br />

volontari <strong>del</strong>l’associazione Rut, si<br />

svolgeranno presso la scuola materna<br />

S. Pio X in via Dossena 6 a<br />

Sarezzo nelle seguenti date: 23 e<br />

30 ottobre (ore 16/18); mentre da<br />

novembre e fino a maggio gli incontri<br />

saranno due alla settimana.<br />

Per informazioni telefonare allo<br />

030801973 o al 3663527471.<br />

Inoltre, la parrocchia di Sarezzo<br />

intende promuovere occasioni di<br />

incontro e di aggregazione per gli<br />

anziani. Ogni incontro, che si terrà<br />

presso il salone al piano terra<br />

<strong>del</strong>l’oratorio “Gesù Buon Pastore”<br />

di Sarezzo, sarà articolato in<br />

un momento di preghiera seguito<br />

da giochi, attività di animazione,<br />

merenda finale. Chi avesse bisogno<br />

<strong>del</strong> trasporto può telefonare<br />

a Casa Rut allo 030801973 (lunedì<br />

e mercoledì ore 9/11.30, venerdì<br />

14.30/16). (a.a.)


12<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

Sito:<br />

www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Bassa Valle<br />

Concesio. L’iniziativa si chiama “In biblioteca ovunque” e ha coinvolto anche la biblioteca saretina<br />

<strong>La</strong> tecnologia negli scaffali<br />

Il progetto è diventato<br />

realtà nelle due<br />

biblioteche comunali,<br />

ciascuna dotata di 16<br />

lettori e-reader da dare<br />

in prestito gratuito agli<br />

utenti “evoluti digitali”<br />

di Andrea Alesci<br />

A volte basta una piccola vocale<br />

per cambiare una frase o una storia.<br />

Una piccola “e” sta mutando da anni<br />

i nostri orizzonti, portandoci sulla<br />

strada <strong>del</strong>l’homo ‘digitalis’. E come<br />

e-book. E come e-reader. Contenuto<br />

e contenitore che dallo scorso 6 ottobre<br />

sono entrati a braccetto in due<br />

biblioteche <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong>: Concesio<br />

e Sarezzo. Si chiama “In biblioteca<br />

ovunque” il progetto diventato<br />

realtà nelle due biblioteche triumpline,<br />

ciascuna dotata di 16 lettori<br />

e-reader da dare in prestito gratuito<br />

agli utenti. Ricalcando un celebre<br />

romanzo di Milan Kundera, è ‘la sostenibile<br />

leggerezza <strong>del</strong> leggere’ che<br />

diviene strumento innovativo perché<br />

la biblioteca sia sempre con il<br />

lettore. “<strong>La</strong> biblioteca è un luogo in<br />

costante crescita – spiega il bibliotecario<br />

di Concesio, Marco Ardesi –<br />

e con il nostro mestiere diventiamo<br />

mediatori <strong>del</strong>le evoluzioni. <strong>La</strong> Rete<br />

bibliotecaria bresciana ha già fatto<br />

un grosso investimento e un salto<br />

in avanti con Medialibrary, prima<br />

vera sinergia tra Brescia provincia<br />

e Brescia città. Con la piattaforma<br />

di Medialibrary avevamo i contenu-<br />

ti, ma mancavano i contenitori. Ora,<br />

ecco l’opportunità di disporre degli<br />

e-reader, dispositivi molto leggeri e<br />

sotto questo aspetto simili ai libri”.<br />

Sedici lettori portatili a testa per<br />

Concesio e Sarezzo di tre mo<strong>del</strong>li<br />

diversi (Sony PRS-T1, Leggo Ibs e<br />

Kobo Touch), ciascuno con 100 titoli<br />

fuori diritto già caricati e con la<br />

possibilità, come per i libri di carta,<br />

di tenerli in prestito per 30 giorni.<br />

Strumenti giunti grazie a un finanziamento<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Regione Lombardia<br />

(10 mila euro) e ai 2.150 euro a testa<br />

messi dai due Comuni. “Per il prestito<br />

dei libri elettronici – aggiunge la<br />

bibliotecaria di Sarezzo, Emanuela<br />

Tavana – abbiamo varato un regolamento<br />

unico e condiviso, con alcuni<br />

vincoli tra cui versare una somma<br />

cauzionale di 20 euro e riportare il<br />

dispositivo nelle medesime condizioni<br />

d’inizio prestito. Inoltre, ognuna<br />

<strong>del</strong>le due biblioteche disporrà<br />

anche di due tablet (un Ipad 2 e un<br />

Asus) per la lettura di quotidiani e<br />

per l’utilizzo di applicazioni dedicate<br />

alla lettura”.


E-mail:<br />

valtrompiavocemedia.it<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

13<br />

Bovezzo. Difficoltà per il mancato avvio dei lavori pubblici affidati a una ditta locale<br />

Disposti al dialogo<br />

ma con seri “distinguo”<br />

L’opposizione accusa la<br />

Giunta di superficialità<br />

per non aver eseguito<br />

un’accurata valutazione<br />

prima di investire, mentre<br />

la Giunta ribadisce di aver<br />

agito in buona fede<br />

di Barbara Fenotti<br />

Il Comune di Bovezzo versa in uno<br />

stato di difficoltà non indifferente.<br />

Questo è quanto traspare dall’ultimo<br />

Consiglio comunale, dove gli animi<br />

ora contriti ma speranzosi degli assessori<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> maggioranza, ora polemici<br />

<strong>del</strong>l’opposizione, hanno affrontato la<br />

<strong>del</strong>icata questione <strong>del</strong> mancato avvio<br />

dei lavori pubblici affidati alla ditta<br />

locale Flos che, dopo aver versato i<br />

relativi oneri, ha fatto retromarcia costringendo<br />

il Comune a restituire la<br />

somma pattuita, che si aggira attorno<br />

ai 281mila euro. I motivi di tale ripensamento<br />

non sono ufficialmente chiari<br />

ma, ciò che più conta, ora l’Amministrazione<br />

si trova a dover far fronte in<br />

due annualità al grosso risarcimento.<br />

Il tutto è aggravato dalle direttive di<br />

Bilancio imposte dal Patto di stabilità<br />

Il sindaco Antonio Bazzani<br />

interno che, di certo, non sono favorevoli<br />

alle realtà comunali e le costringono<br />

a operare tagli gravosi. L’opposizione<br />

di Lega-Pdl accusa la Giunta al<br />

comando di non aver eseguito un’accurata<br />

valutazione prima di investire<br />

tale somma. Dal canto suo, la Giunta<br />

ribadisce di aver agito in buona fede,<br />

fermo restando che proposte avanzate<br />

in sede di elettorato, come quella<br />

<strong>del</strong> fotovoltaico e <strong><strong>del</strong>la</strong> Farmacia sono<br />

state rispettate e portate a termine<br />

con successo. Il dibattito si è poi spostato<br />

sulla possibilità di introdurre un<br />

Consiglio di amministrazione per la<br />

Patrimonio Bovezzo srl – deputata al<br />

monitoraggio <strong>del</strong> bilancio comunale –<br />

largamente auspicato dall’opposizione<br />

e da due consiglieri indipendenti <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

maggioranza. <strong>La</strong> mozione, giudicata<br />

dal sindaco Bazzani lecita ai fini <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

trasparenza democratica, è stata però<br />

respinta dalla maggioranza, pur aperta<br />

al dialogo e al confronto sul tema.<br />

Concesio. Un corso<br />

per il “ben-essere”<br />

L’associazione Art & Co con il patrocinio<br />

<strong>del</strong> Comune di Concesio<br />

organizza presso la sala Alberina,<br />

sita a fianco <strong><strong>del</strong>la</strong> biblioteca, due<br />

serate dal titolo “Benessere Aromatico”.<br />

Il minicorso, che si terrà nei giorni<br />

24 ottobre e 7 novembre dalle ore<br />

20.30 alle 22.30, avrà come obiettivo<br />

quello di diffondere la conoscenza<br />

degli oli essenziali che sono<br />

adatti sia all’uso quotidiano per la<br />

pulizia e la profumazione <strong>del</strong>le nostre<br />

case (prima giornata) che alla<br />

produzione di diversi articoli di<br />

igiene e bellezza (secondo appuntamento).<br />

<strong>La</strong> “due giorni” sarà guidata da<br />

<strong>La</strong>ura Savo (nella foto), relatrice<br />

con esperienza ventennale sia nel<br />

settore oleario con formulazione<br />

e preparazione di vari oli, che<br />

nell’arte <strong>del</strong> massaggio, avendo insegnato<br />

varie tecniche tra le quali<br />

lo shiatsu e la riflessologia plantare.<br />

<strong>La</strong> relatrice, inoltre, ha scritto e<br />

pubblicato due libri e cura una trasmissione<br />

su una rete televisiva locale<br />

dedicata, naturalmente, a tutto<br />

ciò che è benessere.<br />

Il corso avrà una quota di iscrizione<br />

di 10 euro da versarsi all’inizio <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

prima serata mentre a conclusione<br />

<strong>del</strong> breve ciclo verrà rilasciato<br />

un attestato di frequenza. Info:<br />

0302184115. (p.b.)<br />

Nave. Tre aste pubbliche per vendere un’area boschiva, un appartamento comunale e l’ex scuola media di Cortine<br />

Patto di stabilità interno: alleggerimenti dalla Regione<br />

Le norme regolatrici sul Patto di<br />

stabilità interno prevedono un alleggerimento<br />

concesso dalla Regione Lombardia<br />

ad alcuni Comuni, tra i quali<br />

spicca quello di Nave. Da una cifra di<br />

680 mila euro si è scesi infatti di 270<br />

mila, consentendo alla Giunta navense<br />

di tirare un sospiro di sollievo. Le<br />

direttrici che stabiliscono l’entità <strong>del</strong><br />

bilancio dovranno tuttavia essere rispettate<br />

in modo ferreo. Da qui la decisione<br />

<strong>del</strong> Sindaco e degli assessori di<br />

indire tre aste pubbliche, con lo scopo<br />

di vendere l’area boschiva di Via Pineta,<br />

l’appartamento di proprietà comunale<br />

sito in via San Cesario e l’ex<br />

scuola media di Cortine da anni sede<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> cooperativa Futura. Per quanto<br />

riguarda quest’ultima, al servizio dei<br />

disabili, le condizioni di alienazione<br />

presentano molti vincoli: il Comune<br />

impone infatti che l’ipotetico acquirente<br />

conservi l’entità di servizio sociale<br />

<strong>del</strong> luogo, onde evitare pericoli<br />

speculativi. In ogni caso la cooperativa<br />

Futura seguiterà a essere attiva<br />

fino al 2017. L’area di via Pineta, non<br />

fabbricabile, presenta una superficie<br />

commerciale di 3865 mq, per un valore<br />

complessivo di quasi 31mila euro.<br />

<strong>La</strong> precedenza verrà data a coloro che<br />

compreranno il complessivo mappale<br />

ma, qualora l’area non venisse venduta<br />

interamente, è stata suddivisa in otto<br />

porzioni singolarmente acquistabili.<br />

Il bando per l’alienazione <strong>del</strong>l’appartamento<br />

in via San Cesario è stato ridotto<br />

a 67 mila euro, 12 mila in meno<br />

rispetto allo scorso anno. Questo perché<br />

l’immobile presenta una superficie<br />

di soli 38 mq e non dispone di cortile<br />

interno. <strong>La</strong> procedura di alienazione è<br />

stata avviata anche per il terreno destinato<br />

a prato incolto in via Listrea,<br />

dal valore stimato pari a poco più di<br />

ottomila euro. (b.f.)


E-mail:<br />

valtrompiavocemedia.it<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

15<br />

Economia<br />

Grande successo per la XVI Borsa dei <strong>La</strong>ghi<br />

<strong>La</strong> 16ª edizione <strong><strong>del</strong>la</strong> Borsa Internazionale dei <strong>La</strong>ghi d’Italia si è conclusa venerdì<br />

5 ottobre all’insegna <strong><strong>del</strong>la</strong> soddisfazione e <strong>del</strong>l’ottimismo. Se il turismo infatti è<br />

uno dei settori che sta tenendo in provincia di Brescia in questo <strong>del</strong>icato periodo<br />

economico, il segmento lacustre in particolare segnala progressi incoraggianti:<br />

i laghi attraggono ogni anno il 14% dei turisti stranieri che soggiornano in Italia,<br />

con punte <strong>del</strong> 27% per Germania e 19% per l’Olanda. Borsa <strong>La</strong>ghi conferma<br />

questo andamento positivo: per gli oltre 300 operatori italiani (record storico di<br />

presenze) che hanno incontrato 50 selezionati Tour Operator (provenienti da 15<br />

Paesi europei) il workshop si è concluso all’insegna dei buoni affari.<br />

Banco di Brescia. L’utile netto si è attestato a 40,4 milioni contro i 47,6 milioni al 30 giugno 2011<br />

Approvata la semestrale<br />

<strong>La</strong> buona tenuta degli<br />

aggregati patrimoniali,<br />

conferma la capacità<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Banca di affrontare<br />

il difficile contesto<br />

e di sostenere le<br />

economie dei territori<br />

di appartenenza<br />

di <strong>Voce</strong>Media<br />

Nella difficile situazione congiunturale,<br />

caratterizzata dall’andamento decrescente<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> produzione industriale<br />

e degli ordinativi, e dal perdurare di un<br />

clima di pesante incertezza, il Banco<br />

di Brescia ha intensificato gli sforzi<br />

per rinsaldare il proprio storico legame<br />

con il territorio di appartenenza e<br />

per favorire il rilancio <strong>del</strong>l’economia<br />

locale. Questi, in sintesi, i principali<br />

risultati al 30 giugno.<br />

Da un punto di vista patrimoniale, gli<br />

Roberto Tonizzo, direttore generale<br />

impieghi <strong><strong>del</strong>la</strong> Banca, nonostante le<br />

incertezze sulle prospettive di crescita<br />

economica <strong>del</strong> Paese, la contrazione<br />

degli investimenti da parte <strong>del</strong>le imprese<br />

e la riduzione <strong>del</strong> reddito disponibile<br />

<strong>del</strong>le famiglie, si attestano a 13,5<br />

miliardi di euro, all’incirca sugli stessi<br />

livelli di fine 2011. Il brusco calo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

produzione industriale, unitamente alla<br />

contrazione <strong><strong>del</strong>la</strong> redditività operativa<br />

<strong>del</strong>le imprese, hanno determinato<br />

un innalzamento dei crediti deteriorati<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Banca, da 838 a 902 milioni di euro.<br />

<strong>La</strong> consistenza <strong><strong>del</strong>la</strong> raccolta diretta<br />

è risultata pari a 12,3 miliardi di euro.<br />

<strong>La</strong> raccolta da clientela ordinaria,<br />

al netto <strong>del</strong>le controparti istituzionali<br />

e dei PO infragruppo, risulta in crescita<br />

<strong>del</strong> 3,9%. <strong>La</strong> raccolta indiretta <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

clientela privata, ai valori di mercato,<br />

si è attestata a 12,2 miliardi di euro,<br />

con una diminuzione <strong>del</strong> 5,7% rispetto<br />

alla consistenza di fine 2011. Il patrimonio,<br />

al netto <strong>del</strong>l’utile di periodo, è<br />

risultato pari a 1.437 milioni di euro,<br />

con un incremento <strong>del</strong> 4,6% rispetto<br />

all’analogo valore al 31 dicembre 2011.<br />

I risultati economici registrano un utile<br />

netto di 40,4 milioni di euro, in calo<br />

<strong>del</strong> 15,3% rispetto a quanto contabilizzato<br />

nel precedente esercizio. Nel dettaglio,<br />

i proventi operativi, pari 242,3<br />

milioni, mostrano una contrazione <strong>del</strong><br />

9,9% rispetto all’anno precedente. Sul<br />

versante dei costi è proseguito l’impegno<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Banca a controllarne attentamente<br />

le dinamiche. In sintesi: spese<br />

<strong>del</strong> personale per 83 milioni di euro (-<br />

5,7%), altre spese amministrative per<br />

61 milioni di euro (-6,0%) e ammortamenti<br />

per 4,8 milioni di euro (-8,3%).<br />

Consulenza. Servizio a cura di Sei2Sei Consulting srl di Mazzano (tel. 0302594020, www.sei2seiconsulting.it)<br />

Stop all’autocertificazione <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione dei rischi<br />

<strong>La</strong> valutazione dei rischi è un<br />

adempimento obbligatorio a prescindere<br />

dal numero di dipendenti<br />

<strong>del</strong>l’impresa, e quindi anche nel caso<br />

in cui venga adibito ad attività lavorativa<br />

un solo lavoratore dipendente<br />

(o equiparato).<br />

È l’art. 17 <strong>del</strong> TU 81/08 che prescrive<br />

al datore di lavoro i compiti, non <strong>del</strong>egabili,<br />

sia <strong><strong>del</strong>la</strong> nomina <strong>del</strong> Rspp e<br />

sia, appunto, <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione di tutti<br />

i rischi con la conseguente elaborazione<br />

<strong>del</strong> documento (Dvr). Sempre<br />

il TU, all’art. 29, c. 5, riferendosi<br />

alle imprese con un numero di addetti<br />

inferiore a 10, obbliga i datori<br />

di lavoro a effettuare la valutazione<br />

dei rischi “sulla base <strong>del</strong>le procedure<br />

standardizzate” (elaborate dalla<br />

Commissione consultiva permanente<br />

per la salute e sicurezza sul lavoro,<br />

ndr) e consente agli stessi, fino a<br />

18 mesi dal Decreto applicativo <strong>del</strong><br />

Ministero <strong>del</strong> lavoro e, comunque,<br />

non oltre il 30 giugno 2012, di elaborare<br />

un’autocertificazione in ordine<br />

all’avvenuta effettuazione <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione<br />

dei rischi sulla base <strong>del</strong>le<br />

procedure standardizzate emanate<br />

nel giugno 2012. Per cui tutti i datori<br />

di lavoro, a prescindere dal numero<br />

dei dipendenti dovranno trasformare<br />

le autocertificazioni in veri e propri<br />

documenti di valutazione dei rischi<br />

entro il 31/12/2012.<br />

Tra gli aspetti che il documento deve<br />

contenere segnaliamo una relazione<br />

sui rischi presenti con indicazione<br />

dei criteri seguiti nella valutazione;<br />

le misure di prevenzione e i Dpi adottati<br />

in seguito alla valutazione; il programma<br />

<strong>del</strong>le misure per il miglioramento,<br />

nel tempo, <strong>del</strong>le condizioni<br />

aziendali di sicurezza e di salute sul<br />

lavoro. Importanti le sanzioni (violazione<br />

<strong>del</strong>l’art. 29, comma 1 - arresto<br />

da tre a sei mesi o ammenda da<br />

2.500 a 6.400 euro).


E-mail:<br />

valtrompiavocemedia.it<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

15<br />

Economia<br />

Grande successo per la XVI Borsa dei <strong>La</strong>ghi<br />

<strong>La</strong> 16ª edizione <strong><strong>del</strong>la</strong> Borsa Internazionale dei <strong>La</strong>ghi d’Italia si è conclusa venerdì<br />

5 ottobre all’insegna <strong><strong>del</strong>la</strong> soddisfazione e <strong>del</strong>l’ottimismo. Se il turismo infatti è<br />

uno dei settori che sta tenendo in provincia di Brescia in questo <strong>del</strong>icato periodo<br />

economico, il segmento lacustre in particolare segnala progressi incoraggianti:<br />

i laghi attraggono ogni anno il 14% dei turisti stranieri che soggiornano in Italia,<br />

con punte <strong>del</strong> 27% per Germania e 19% per l’Olanda. Borsa <strong>La</strong>ghi conferma<br />

questo andamento positivo: per gli oltre 300 operatori italiani (record storico di<br />

presenze) che hanno incontrato 50 selezionati Tour Operator (provenienti da 15<br />

Paesi europei) il workshop si è concluso all’insegna dei buoni affari.<br />

Banco di Brescia. L’utile netto si è attestato a 40,4 milioni contro i 47,6 milioni al 30 giugno 2011<br />

Approvata la semestrale<br />

<strong>La</strong> buona tenuta degli<br />

aggregati patrimoniali,<br />

conferma la capacità<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Banca di affrontare<br />

il difficile contesto<br />

e di sostenere le<br />

economie dei territori<br />

di appartenenza<br />

di <strong>Voce</strong>Media<br />

Nella difficile situazione congiunturale,<br />

caratterizzata dall’andamento decrescente<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> produzione industriale<br />

e degli ordinativi, e dal perdurare di un<br />

clima di pesante incertezza, il Banco<br />

di Brescia ha intensificato gli sforzi<br />

per rinsaldare il proprio storico legame<br />

con il territorio di appartenenza e<br />

per favorire il rilancio <strong>del</strong>l’economia<br />

locale. Questi, in sintesi, i principali<br />

risultati al 30 giugno.<br />

Da un punto di vista patrimoniale, gli<br />

Roberto Tonizzo, direttore generale<br />

impieghi <strong><strong>del</strong>la</strong> Banca, nonostante le<br />

incertezze sulle prospettive di crescita<br />

economica <strong>del</strong> Paese, la contrazione<br />

degli investimenti da parte <strong>del</strong>le imprese<br />

e la riduzione <strong>del</strong> reddito disponibile<br />

<strong>del</strong>le famiglie, si attestano a 13,5<br />

miliardi di euro, all’incirca sugli stessi<br />

livelli di fine 2011. Il brusco calo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

produzione industriale, unitamente alla<br />

contrazione <strong><strong>del</strong>la</strong> redditività operativa<br />

<strong>del</strong>le imprese, hanno determinato<br />

un innalzamento dei crediti deteriorati<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Banca, da 838 a 902 milioni di euro.<br />

<strong>La</strong> consistenza <strong><strong>del</strong>la</strong> raccolta diretta<br />

è risultata pari a 12,3 miliardi di euro.<br />

<strong>La</strong> raccolta da clientela ordinaria,<br />

al netto <strong>del</strong>le controparti istituzionali<br />

e dei PO infragruppo, risulta in crescita<br />

<strong>del</strong> 3,9%. <strong>La</strong> raccolta indiretta <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

clientela privata, ai valori di mercato,<br />

si è attestata a 12,2 miliardi di euro,<br />

con una diminuzione <strong>del</strong> 5,7% rispetto<br />

alla consistenza di fine 2011. Il patrimonio,<br />

al netto <strong>del</strong>l’utile di periodo, è<br />

risultato pari a 1.437 milioni di euro,<br />

con un incremento <strong>del</strong> 4,6% rispetto<br />

all’analogo valore al 31 dicembre 2011.<br />

I risultati economici registrano un utile<br />

netto di 40,4 milioni di euro, in calo<br />

<strong>del</strong> 15,3% rispetto a quanto contabilizzato<br />

nel precedente esercizio. Nel dettaglio,<br />

i proventi operativi, pari 242,3<br />

milioni, mostrano una contrazione <strong>del</strong><br />

9,9% rispetto all’anno precedente. Sul<br />

versante dei costi è proseguito l’impegno<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Banca a controllarne attentamente<br />

le dinamiche. In sintesi: spese<br />

<strong>del</strong> personale per 83 milioni di euro (-<br />

5,7%), altre spese amministrative per<br />

61 milioni di euro (-6,0%) e ammortamenti<br />

per 4,8 milioni di euro (-8,3%).<br />

Consulenza. Servizio a cura di Sei2Sei Consulting srl di Mazzano (tel. 0302594020, www.sei2seiconsulting.it)<br />

Stop all’autocertificazione <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione dei rischi<br />

<strong>La</strong> valutazione dei rischi è un<br />

adempimento obbligatorio a prescindere<br />

dal numero di dipendenti<br />

<strong>del</strong>l’impresa, e quindi anche nel caso<br />

in cui venga adibito ad attività lavorativa<br />

un solo lavoratore dipendente<br />

(o equiparato).<br />

È l’art. 17 <strong>del</strong> TU 81/08 che prescrive<br />

al datore di lavoro i compiti, non <strong>del</strong>egabili,<br />

sia <strong><strong>del</strong>la</strong> nomina <strong>del</strong> Rspp e<br />

sia, appunto, <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione di tutti<br />

i rischi con la conseguente elaborazione<br />

<strong>del</strong> documento (Dvr). Sempre<br />

il TU, all’art. 29, c. 5, riferendosi<br />

alle imprese con un numero di addetti<br />

inferiore a 10, obbliga i datori<br />

di lavoro a effettuare la valutazione<br />

dei rischi “sulla base <strong>del</strong>le procedure<br />

standardizzate” (elaborate dalla<br />

Commissione consultiva permanente<br />

per la salute e sicurezza sul lavoro,<br />

ndr) e consente agli stessi, fino a<br />

18 mesi dal Decreto applicativo <strong>del</strong><br />

Ministero <strong>del</strong> lavoro e, comunque,<br />

non oltre il 30 giugno 2012, di elaborare<br />

un’autocertificazione in ordine<br />

all’avvenuta effettuazione <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione<br />

dei rischi sulla base <strong>del</strong>le<br />

procedure standardizzate emanate<br />

nel giugno 2012. Per cui tutti i datori<br />

di lavoro, a prescindere dal numero<br />

dei dipendenti dovranno trasformare<br />

le autocertificazioni in veri e propri<br />

documenti di valutazione dei rischi<br />

entro il 31/12/2012.<br />

Tra gli aspetti che il documento deve<br />

contenere segnaliamo una relazione<br />

sui rischi presenti con indicazione<br />

dei criteri seguiti nella valutazione;<br />

le misure di prevenzione e i Dpi adottati<br />

in seguito alla valutazione; il programma<br />

<strong>del</strong>le misure per il miglioramento,<br />

nel tempo, <strong>del</strong>le condizioni<br />

aziendali di sicurezza e di salute sul<br />

lavoro. Importanti le sanzioni (violazione<br />

<strong>del</strong>l’art. 29, comma 1 - arresto<br />

da tre a sei mesi o ammenda da<br />

2.500 a 6.400 euro).


E-mail:<br />

valtrompiavocemedia.it<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

17<br />

Assopadana. Il commento <strong>del</strong> presidente Mariano Mussio in occasione <strong><strong>del</strong>la</strong> presentazione dei dati di bilancio<br />

<strong>La</strong> vera crescita economica<br />

passa dalle imprese artigiane<br />

I dati raccolti in questo<br />

periodo segnalano un<br />

moderatissimo sollievo<br />

a proposito degli<br />

ordinativi verso l’estero<br />

a dimostrazione che<br />

l’artigianato è preparato<br />

a cura di <strong>Voce</strong>Media<br />

In occasione <strong><strong>del</strong>la</strong> presentazione<br />

dei risultati di bilancio per l’anno appena<br />

trascorso, il presidente di Assopadana,<br />

Mariano Mussio (nella foto),<br />

ha voluto commentare la gravissima<br />

situazione economico-finanziaria in<br />

cui versa il Paese:<br />

“L’analisi che possiamo fare sui dati<br />

che quotidianamente i mass media ci<br />

propongono, suscita comuni e profonde<br />

preoccupazioni. Una lettura più attenta<br />

ed estesa <strong>del</strong> raffronto tra i dati<br />

<strong>del</strong> 1° trimestre 2011-2012 in nostro<br />

possesso, ci ha permesso di meglio<br />

definire l’andamento storico di questi<br />

anni. Dopo un periodo pesantissimo,<br />

coinciso con la seconda metà <strong>del</strong><br />

2009 e il 2010, allorché le nostre imprese<br />

hanno dato fondo a ogni risorsa<br />

possibile pur di non arrendersi, già a<br />

partire dai primi mesi <strong>del</strong> 2011 fin verso<br />

settembre si è evidenziato qualche<br />

rincuorante timido segnale di ripresa.<br />

Ma agli inizi <strong>del</strong>l’autunno 2011, una seconda<br />

micidiale lama ha reciso il tentativo<br />

di ricrescita. Da quel momento<br />

l’andamento è tornato bruscamente<br />

negativo fino a sfociare alle criticità<br />

rafforzate nei primi tre mesi <strong>del</strong> 2012<br />

e a quelle ancora più negative dei mesi<br />

successivi.<br />

<strong>La</strong> crisi continua a pesare soprattutto<br />

sulle imprese artigiane più piccole che<br />

pagano più pesantemente le difficoltà<br />

di accesso al credito, ancora una volta<br />

anello debole <strong>del</strong> sistema impresa; e<br />

sono ancora loro a soffrire per i crediti<br />

non riscossi dalle pubbliche amministrazioni.<br />

Sul fronte occupazione<br />

pesa la difficoltà ad avviare contratti<br />

di apprendistato e c’è attesa per gli effetti<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> nuova disciplina migliorativa<br />

entrata in vigore da poco. Pesano<br />

poi i recenti provvedimenti di riforma<br />

<strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro con il prospettato<br />

aumento di costi per l’imprenditore<br />

nell’adozione di contratti a tempo<br />

determinato, tipologia ricorrente<br />

nel nostro settore dove peraltro, dati<br />

alla mano, si evidenzia la prevalente<br />

tendenza a trasformarli in rapporti a<br />

tempo indeterminato.<br />

Si fa poi insostenibile il carico di nuovi<br />

costi con l’aumento <strong>del</strong>l’Iva <strong>del</strong>lo<br />

scorso inverno. <strong>La</strong> nuova imposta<br />

sugli immobili, l’Imu è stata gravosissima<br />

soprattutto per le imprese di<br />

piccole dimensioni e non sulle abitazioni<br />

come qualcuno ha tentato di<br />

far credere.<br />

<strong>La</strong> netta contrazione dei consumi di<br />

una popolazione provata da pesanti<br />

aumenti <strong>del</strong> costo <strong><strong>del</strong>la</strong> vita si ripercuote<br />

sul fatturato <strong>del</strong>le aziende artigiane,<br />

in misura ben più sostanziosa<br />

di quella <strong>del</strong>l’industria.<br />

I dati raccolti in questo periodo segnalano<br />

un moderatissimo sollievo a<br />

proposito degli ordinativi verso l’estero<br />

a dimostrazione che l’artigianato<br />

è preparato e disponibile ad aprirsi<br />

nuovi mercati.<br />

L’attualità politica, invece, conferma<br />

come le legittime aspettative <strong>del</strong>le imprese<br />

artigiane continuino a essere disattese.<br />

<strong>La</strong> politica di sviluppo è sterile,<br />

soffocata dalla necessità di fronteggiare<br />

crisi finanziarie europee e mondiali.<br />

Non ci si pone concretamente il<br />

problema di quella 'crescita’ che appare<br />

sempre più un’irritante enunciato a<br />

cui non seguono fatti concreti e che<br />

deve obbligatoriamente passare per le<br />

imprese artigiane che, e non solo da<br />

oggi, hanno sempre rappresentato la<br />

vera risorsa, solida e tenace.<br />

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<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

19<br />

Cultura<br />

Lumezzane. Pedrali: “Produrre verità attraverso la sorpresa e un po’ di ruvidezza”<br />

Odeon: ecco la stagione<br />

Ubu 2012 Mario Perotta in “Atto Finale<br />

- Flaubert” affronta il dramma <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

morte <strong>del</strong> commediografo che lascia<br />

un’opera incompiuta (5 febbraio). Silvio<br />

Orlando, porta in scena il 12 marzo<br />

“Il nipote di Rameau”, capolavoro<br />

satirico <strong>del</strong> Settecento. I momenti dedicati<br />

alla risata sono invece affidati<br />

a Zuzzurro e Gaspare in “<strong>La</strong> cena dei<br />

cretini” l’11 gennaio e al comico di Zedi<br />

Mario Bruni<br />

L’Odeon di Lumezzane inaugura il<br />

31 ottobre una nuova stagione nel segno<br />

<strong>del</strong>l’equilibrio tra intrattenimento<br />

e ricerca. Il calendario degli appuntamenti<br />

comprende nove spettacoli di<br />

prosa, a cui si aggiungono i momenti<br />

musicali “Odeon Classic”, la rassegna<br />

“Schegge di cinema” e le immancabili<br />

serate dedicate alle tradizioni popolari<br />

“Vers e Ùs”. L’esordio <strong><strong>del</strong>la</strong> prosa spetta<br />

alle Sorelle Marinetti, con la pièce<br />

di teatro musicale “Non ce ne importa<br />

niente”. A seguire: Maria Paiato, che il<br />

15 novembre scivolerà nella follia di<br />

“Anna Cappelli”, e Marco Paolini, che<br />

il 6 dicembre presenterà “Studio per<br />

una ballata di uomini e cani”, tributo<br />

a Jack London e spunto per parlare<br />

<strong>del</strong> senso <strong>del</strong> limite nella vita d’oggi.<br />

Esordio a Lumezzane di Stefano Accorsi<br />

in veste teatrale, con “Furioso<br />

Orlando”, per la regia di Marco Baliani<br />

(10 dicembre). Dall’amore tormentato<br />

al dolore esistenziale: il Premio<br />

Stefano Accorsi in “Furioso Orlando”<br />

lig Maurizio <strong>La</strong>strico in “Facciamo che<br />

io ero io” (10 aprile). <strong>La</strong> chiusura <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

stagione di prosa prevista per il 30<br />

aprile è dedicata a una coproduzione<br />

internazionale dedicata a Marco Pantani,<br />

per la regia di Marco Martinelli.<br />

Tutti gli spettacoli iniziano alle 20.45.<br />

Nuovi abbonamenti dall’8 ottobre, biglietti<br />

per i primi spettacoli dal 23 ottobre<br />

(20-25 euro). Info: teatro-odeon.it<br />

Storie sofferte<br />

di immigrazione<br />

È una mostra fatta di volti, affetti<br />

e speranze, ma anche di paesaggi,<br />

percorsi, treni e stazioni quella firmata<br />

dal 33enne Mauro Pran<strong>del</strong>li<br />

e curata dal giornalista Sandro Iovine,<br />

chiusasi nei giorni scorsi dopo<br />

un mese di allestimento nella biblioteca<br />

di Concesio (foto in alto).<br />

Un’esposizione “Evros porta orientale<br />

d'Europa – Un muro contro<br />

l’immigrazione” che, in 25 scatti, ha<br />

accompagnato i visitatori dentro al<br />

groviglio di storie ed emozioni che<br />

si snodano lungo quel fiume che,<br />

confine naturale lungo 160 chilometri,<br />

separa la Grecia dalla Turchia,<br />

l’Europa dall’Asia e che, dal<br />

2007, è divenuto via preferenziale<br />

per l’immigrazione verso l’Europa,<br />

mentre sulle sue rive è iniziato l’innalzamento<br />

di un muro a doppia<br />

barriera di reticolato e filo spinato.<br />

Racconti di strada che l’autore,<br />

camminando a fianco dei protagonisti,<br />

ha catturato in immagini<br />

che parlano di “chi rischia la vita<br />

aggrappato a una speranza, un<br />

sogno o una preghiera per cercare<br />

un futuro migliore: chi vende tutto<br />

per imbarcarsi verso l’ignoto, senza<br />

la certezza di arrivare vivo a destinazione”.<br />

Ma per il giovane Pran<strong>del</strong>li<br />

il viaggio continua: il 27 ottobre<br />

verso il Libano e nuove storie di<br />

profughi siriani. (a.s.)


20<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

Sito:<br />

www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Sport<br />

Dal campo a internet: il futuro è in rete<br />

Il marketing e la comunicazione sono fondamentali per ogni società. Lo sa bene<br />

il Lumezzane che, in occasione dei 20 tra i professionisti, è sbarcato sui più importanti<br />

social network. Navigando sul web è possibile entrare nel cuore <strong>del</strong> mondo<br />

rossoblu attraverso Facebook, Twitter e in futuro anche su Instagram. Per chi<br />

fosse iscritto al più famoso social network <strong>del</strong> mondo basta accedere e chiedere<br />

l’amicizia a “Lumezzane Calcio”, il profilo ufficiale <strong><strong>del</strong>la</strong> società valgobbina,<br />

mentre su Twitter basta seguire @AcLumezzane con le ultime notizie e non solo.<br />

Sul web è possbile accedere alla pagina ufficiale <strong>del</strong> gruppo “Ultras Lumezzane<br />

Kapovolti”. Più recente è il portale TuttoLumeCalcio, in futuro “tuttolume.com”.<br />

Calcio Lega Pro 1. Verrà inaugurato a fine mese il primo “Lume Club” per i tifosi rossoblù<br />

Una nuova casa per il Lume<br />

di Alessio Andreoli<br />

Una casa per il tifo lumezzanese,<br />

un punto d’incontro fra una società<br />

storica e la sua tifoseria. Finalmente<br />

tutti gli appassionati di calcio <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Valgobbia avranno un luogo dove<br />

poter parlare serenamente <strong>del</strong>le<br />

vicissitudini dei colori rossoblù.<br />

Stiamo parlando <strong>del</strong> “Bar Trattoria<br />

Michi”, che dal 28 ottobre diventerà<br />

ufficialmente il primo “Lume Club”<br />

sul territorio. Al termine <strong><strong>del</strong>la</strong> gara<br />

con il Lecce presso i locali <strong>del</strong>lo<br />

storico bar, sito in via San Giovanni<br />

Battista a Pieve, una <strong>del</strong>egazione<br />

<strong>del</strong>l’A.C. Lumezzane e il gruppo dei<br />

Kapovolti compiranno il tradizionale<br />

taglio <strong>del</strong> nastro per l’inaugurazione<br />

<strong>del</strong> “Lume Club”. L’evento sarà<br />

arricchito da un buffet e da una lotteria<br />

con premi rossoblu. Una scelta<br />

voluta e condivisa all’unanimità dalla<br />

società <strong>del</strong> Presidente Cavagna<br />

e dalla tifoseria organizzata e non<br />

<strong>del</strong> Lumezzane Calcio. “ <strong>La</strong> nascita<br />

di questo Lume Club – commenta<br />

il presidente valgobbino – non può<br />

che essere una splendida iniziativa<br />

per legarci ancor di più al territorio.<br />

Pei nostri supporters e aficionados<br />

sarà uno splendido punto di ritrovo<br />

per far sentire la loro vicinanza e<br />

sostegno per raggiungere la nostra<br />

mission”. L’entusiasmo <strong>del</strong> progetto<br />

Lume si sta espandendo a macchia<br />

d’olio e come sottolinea Cavagna<br />

“sugli spalti c’è un discreto numero<br />

di spettatori rispetto allo scorso<br />

anno, vedo tanti volti nuovi e il fatto<br />

che la squadra senta il tifo è uno<br />

stimolo in più per la società e per<br />

i giocatori.<br />

Colgo l’occasione – termina Renzo<br />

Cavagna – per ringraziare chi<br />

ha portato avanti questa iniziativa<br />

importante e meravigliosa. <strong>La</strong> Società<br />

farà tutto il possibile per sostenere<br />

il club e fare in modo che<br />

possa espandersi”. Il “Bar Trattoria<br />

Michi” diventerà così la nuova sede<br />

dei Kapovolti, dove ci si potrà iscrivere,<br />

acquistare il merchandising e<br />

organizzare le trasferte per seguire<br />

la squadra rossoblu tutte le domeniche.<br />

“È giusto che la tifoseria di<br />

una squadra che dona prestigio a<br />

Lumezzane faccia sentire la propria<br />

presenza fisica – commenta uno dei<br />

promotori <strong>del</strong> Lume Club – sperando<br />

che ciò possa dare risultati a<br />

livello numerico. Il “Bar Michi” –<br />

spiega Giuseppe – è un locale che<br />

si lega benissimo alla gloriosa storia<br />

<strong>del</strong> nostro Lumezzane, che quest’anno<br />

celebra i 20 tra i professionisti.<br />

Voglio far notare che alla “Michi”<br />

c’è una numerosa presenza di tifosi<br />

storici”.<br />

di Marconi Manuela<br />

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<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

21<br />

Il personaggio. Quarant’anni al servizio <strong><strong>del</strong>la</strong> società rossoblù e un trascorso da presidente<br />

<strong>La</strong> favola di Vincenzo Picchi:<br />

il suo è un amore eterno<br />

di Alessio Andreoli<br />

Un amore duraturo, di quelli<br />

indissolubili che fanno impazzire<br />

i romantici. Vincenzo Picchi e<br />

l’A.C. Lumezzane si amano da quarant’anni.<br />

Dalla stagione 1972-73,<br />

quando Giovanni Picchi divenne<br />

presidente e Vincenzo il segretario.<br />

Per festeggiare questo storico<br />

anniversario la società rossoblu lo<br />

ha premiato con una targa in occasione<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> gara di campionato con<br />

il Trapani.<br />

Vincenzo, quarant’anni di collaborazione<br />

sono davvero tanti.<br />

Ma puoi spiegare ai nostri lettori<br />

come iniziò la tua avventura?<br />

Era l’alba <strong><strong>del</strong>la</strong> stagione 1972-73<br />

quando mio fratello fu chiamato<br />

alla presidenza <strong>del</strong> Lume e mi chiese<br />

di aiutarlo. Ricoprivo il ruolo di<br />

segretario e tra le mie competenze<br />

dovevo tenere i rapporti con la Federazione,<br />

accompagnavo la squadra<br />

in trasferta e organizzavo la biglietteria.<br />

Cominciai così e adesso<br />

eccomi ancora qui.<br />

Dall’interregionale al professionismo.<br />

In 40 anni di storia<br />

hai vissuto momenti di gloria e<br />

altri di pura sofferenza e <strong>del</strong>usione.<br />

Quali sono i ricordi più<br />

limpidi impressi nella tua mente<br />

da tifoso e dirigente?<br />

<strong>La</strong> gioia più grande posso trovarla<br />

nella promozione in C1 ottenuta<br />

nel campionato 1996-97. Avevamo<br />

una grandissima squadra a disposizione<br />

e il risultato ne fu una conseguenza.<br />

Se devo pensare ad un<br />

momento buio e nero <strong><strong>del</strong>la</strong> nostra<br />

storia mi affiora subito il ricordo<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> finale di ritorno dei play off<br />

con il Cesena, quella <strong>del</strong>l’aggressione<br />

di Castori.<br />

Tu c’eri quella domenica allo<br />

stadio. Cosa successe?<br />

Sono convinto che quella fu un’aggressione<br />

premeditata. Noi avevamo<br />

una squadra nettamente superiore<br />

tanto che li mettemmo sotto<br />

all’andata. Nella gara di ritorno le<br />

cose non giravano a loro favore ed<br />

ecco che così fecero scatenare quel<br />

pandemonio.<br />

Quell’anno la promozione svanì,<br />

potrebbe essere questo l’anno<br />

buono?<br />

Adesso è difficile fare pronostici.<br />

Quest’anno la concorrenza è molto<br />

agguerrita e sarà da giocarsela<br />

fino in fondo.<br />

<strong>La</strong> squadra è buona e ci manca solo<br />

un pò di amalgama per fare il salto<br />

di qualità. Una volta raggiunto<br />

sono sicuro che avremo le carte in<br />

regola per conquistare i play-off.<br />

Poi si vedrà.<br />

Torniamo a parlare di te e <strong>del</strong><br />

tuo legame con il Lume. Ogni<br />

domenica, specialmente in casa,<br />

fai sentire la tua presenza con<br />

il tuo grido di battaglia: “fuorigioco!”<br />

oppure “ammonire!”.<br />

Ti consideri un trascinatore sugli<br />

spalti?<br />

Bhe (sorride, ndr), più che un trascinatore<br />

mi sento una persona<br />

semplice che aiuta il direttore di<br />

gara e i suoi assistenti a svolgere<br />

il loro lavoro.<br />

I nostri complimenti, mister “Fuorigioco”!<br />

Volley serie C. Coraggio, divertimento e crescita: questi gli obiettivi <strong>del</strong>l’Associazione sportiva di Concesio<br />

Riparte la nuova stagione dei Lupi <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

È partita con molto entusiasmo<br />

la stagione sportiva <strong>del</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

Volley. <strong>La</strong> prima squadra maschile,<br />

che milita nel campionato di serie C,<br />

dopo aver affrontato un’impegnativa<br />

preparazione fisica agli ordini degli<br />

allenatori Gandini e Duina, ha brillantemente<br />

superato la prima fase<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Coppa Lombardia, chiudendo<br />

il girone con 5 vittorie ed una sola<br />

sconfitta. Nonostante qualche infortunio,<br />

tutto è pronto per affrontare al<br />

meglio il campionato regionale, che<br />

vedrà il <strong>Valtrompia</strong> Volley disputare<br />

da metà ottobre le partite in casa il<br />

sabato sera al Palazzetto <strong>del</strong>lo Sport<br />

<strong>del</strong>l’Oratorio di Bovezzo. I campionati<br />

giovanili partiranno più avanti,<br />

ma bambini e ragazzi da settembre si<br />

stanno allenando con tanta voglia di<br />

imparare e divertirsi: sia i più piccoli<br />

<strong>del</strong> minivolley - che si avvicinano<br />

per la prima volta a questa disciplina<br />

- sia i ragazzi <strong><strong>del</strong>la</strong> squadra under14<br />

maschile (nati negli anni 1999-<br />

2000-2001) che dopo aver raggiunto<br />

le finali provinciali lo scorso anno<br />

vogliono continuare a crescere ed<br />

imparare i valori di impegno, lealtà<br />

e spirito di squadra che la pallavolo<br />

insegna, senza dimenticare l’obiettivo<br />

di confermare o magari anche<br />

migliorare gli obiettivi raggiunti sul<br />

campo lo scorso anno. Sul portale<br />

www.valtrompiavolley.it tutte le<br />

indicazioni per gli allenamenti e gli<br />

orari <strong>del</strong>le partite di questa realtà<br />

sportiva nata nel 2010 e che ha scelto<br />

un animale, il lupo, come logo di<br />

riconoscimento.“Perché il nostro<br />

obiettivo – spiega lo staff <strong>del</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

Volley - è divertirsi, crescere<br />

e diventare sempre più veloci, forti,<br />

coraggiosi e intelligenti proprio come<br />

i lupi”.<br />

Per contatti telefonici, chiamare<br />

Bruno (347 4612025) o Manuel (328<br />

8256506). (ma.ric.)


22<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Valtrompia</strong><br />

ottobre 2012<br />

Sito:<br />

www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

ORARI <strong>del</strong>le SANTE MESSE (Prefestive e Festive)<br />

BOVEGNO<br />

S. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 -<br />

16.00 (Graticelle) - 18.30<br />

BOVEZZO<br />

S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) –<br />

18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00<br />

– 18.30<br />

BRIONE<br />

S. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 –<br />

17.00<br />

CAINO<br />

S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00<br />

– 18.00<br />

COLLIO<br />

Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo:<br />

9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00<br />

S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo:<br />

17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo:<br />

15.30 (giugno/settembre)<br />

CONCESIO<br />

S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo:<br />

18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00<br />

Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo:<br />

8.00 – 10.30 – 18.30<br />

Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo:<br />

8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00<br />

S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno:<br />

Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00<br />

Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo:<br />

18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30<br />

GARDONE VAL TROMPIA<br />

S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30<br />

– 18.30<br />

Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario<br />

Madonna <strong>del</strong> Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30<br />

– 10.30 – 19.00. Magno - S. Martino: Prefestivo:<br />

18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30<br />

IRMA<br />

SS. Trinità: Festivo: 8.30<br />

LODRINO<br />

S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo:<br />

8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00<br />

LUMEZZANE<br />

S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano:<br />

Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 –<br />

19.00<br />

Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo:<br />

8.00 – 10.30<br />

Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00<br />

(Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00<br />

Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo:<br />

18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00<br />

Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo:<br />

8.00 – 10.30 – 19.00<br />

Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 -<br />

Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30<br />

S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 -<br />

Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00<br />

MARCHENO<br />

Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30<br />

Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30<br />

- Festivo: 10.00 – 18.30<br />

Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30<br />

MARMENTINO<br />

Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festivo:<br />

11.15<br />

Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita:<br />

Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00<br />

NAVE<br />

S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo:<br />

7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00<br />

Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo:<br />

8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30. Cortine<br />

- S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30<br />

PEZZAZE<br />

S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) –<br />

18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00<br />

<strong>La</strong>vone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00<br />

- Festivo: 18.00<br />

POLAVENO<br />

S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo:<br />

8.00 – 11.00<br />

Gombio - S. Maria <strong><strong>del</strong>la</strong> Neve: Prefestivo: 18.00<br />

- Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria <strong>del</strong> Giogo: Festivo:<br />

16.00 (maggio/settembre)<br />

S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista:<br />

Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30<br />

SAREZZO<br />

Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo:<br />

7.30 – 10.00 – 18.30<br />

Zanano - Regina <strong><strong>del</strong>la</strong> Pace: Prefestivo: 18.00<br />

- Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 –<br />

18.30<br />

Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Festivo:<br />

8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 –<br />

18.30<br />

TAVERNOLE SUL MELLA<br />

Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo:<br />

Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00<br />

Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo:<br />

10.30 – 20.00<br />

Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo:<br />

17.00 - Festivo: 9.30<br />

VILLA CARCINA<br />

Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di<br />

Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00<br />

Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00<br />

- Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00<br />

Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno)<br />

- 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00<br />

Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo:<br />

8.00 – 10.30 – 18.00<br />

COMUNI<br />

BOVEGNO<br />

Piazza Zanar<strong>del</strong>li, 1 - 25061 Bovegno - Tel. 030<br />

9259641 - Sito: www.valletrompia.it<br />

BOVEZZO<br />

Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030<br />

2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it<br />

BRIONE<br />

Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013<br />

CAINO<br />

Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016<br />

- Sito: www.comune.caino.bs.it<br />

COLLIO<br />

Piazza Zanar<strong>del</strong>li, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213<br />

- Sito: www.valletrompia.it<br />

COMUNITA’ MONTANA<br />

Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia -<br />

Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it<br />

CONCESIO<br />

P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000<br />

- Sito: www.comune.concesio.brescia.it<br />

GARDONE VAL TROMPIA<br />

Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel.<br />

030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it<br />

IRMA<br />

Via Casa <strong>del</strong>l’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157<br />

– 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it<br />

LODRINO<br />

Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito:<br />

www.valletrompia.it<br />

LUMEZZANE<br />

Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano<br />

- Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it<br />

MARCHENO<br />

Via Zanar<strong>del</strong>li, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030<br />

8966018 - Sito: www.valletrompia.it<br />

MARMENTINO<br />

Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030<br />

9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it<br />

NAVE<br />

Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito:<br />

www.comune.nave.bs.it<br />

PEZZAZE<br />

Via Caduti Del <strong>La</strong>voro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030<br />

9220100 - Sito: www.valletrompia.it<br />

POLAVENO<br />

Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030<br />

8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it<br />

SAREZZO<br />

Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211<br />

- Sito: www.comune.sarezzo.bs.it<br />

TAVERNOLE SUL MELLA<br />

Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel.<br />

030 920108 - Sito: www.valletrompia.it<br />

VILLA CARCINA<br />

Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030<br />

8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it<br />

ANNO IV<br />

NUMERO 10 - ottobre 2012<br />

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales<br />

Registrazione <strong>del</strong> Tribunale n. 22/2009 <strong>del</strong> 21 marzo 2009<br />

Direttore responsabile: Adriano Bianchi<br />

Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia<br />

tel.: 03044250 - fax: 0303757897<br />

e-mail: valtrompiavocemedia.it<br />

Pubblicità: <strong>Voce</strong> Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia<br />

Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it<br />

Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via <strong>del</strong>l'Industria, 52<br />

25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566<br />

Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti<br />

INFORMAGIOVANI<br />

CONCESIO<br />

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141<br />

LUMEZZANE<br />

Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519<br />

NAVE<br />

Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753<br />

SAREZZO<br />

Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539<br />

VILLA CARCINA<br />

Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224<br />

EMERGENZA<br />

118 (Emergenza sanitaria)<br />

112 (Carabinieri)<br />

113 (Polizia)<br />

115 (Vigili <strong>del</strong> Fuoco)<br />

117 (Guardia di Finanza)<br />

1515 (Corpo Forestale)<br />

SOCCORSO ALPINO<br />

Gardone V.T.: Cell. 3357853490<br />

IL PROSSIMO NUMERO USCIRÀ IL 20 NOVEMBRE 2012

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