Allegato pdf - La Voce del Popolo
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<strong>La</strong> <strong>Voce</strong><br />
<strong>del</strong>la Bassa Bresciana<br />
n.3<br />
WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO II - MARZO 2011<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS<br />
Urago d'Oglio. Un convegno sull’infrastruttura e sul suo impatto nella Bassa<br />
Brebemi per il lavoro?<br />
Chi dice sì e chi dice no<br />
Mentre i cantieri avanzano, diverse realtà locali si interrogano su quelli<br />
che potranno essere vantaggi e svantaggi di un’opera di grandi dimensioni<br />
che, insieme ad altre, ridisegna in modo consistente il territorio<br />
Inchiesta<br />
Azzano Mella<br />
Polo logistico:<br />
tutto sospeso<br />
sino al 26 ottobre<br />
pag. 13<br />
Il servizio<br />
a pag. 9<br />
Campi<br />
energetici<br />
<strong>La</strong> ricerca di nuove fonti energetiche<br />
(fotovoltaico e biomasse su tutte) sta<br />
portando numerosi cambiamenti anche nella<br />
Bassa, terra da sempre vocata all'agricoltura.<br />
Non mancano le voci critiche<br />
Economia<br />
Sorelle Cò<br />
<strong>La</strong> professionalità<br />
a servizio <strong>del</strong>la bellezza<br />
pag. 19<br />
Il servizio<br />
a pag. 2-3<br />
Editoriale<br />
Là dove<br />
c'era l'erba...<br />
di Adriano Bianchi<br />
Qualche decennio fa Adriano Celentano<br />
si domandava, in una celeberrima<br />
canzone: “Perché continuano a<br />
costruire le case, e non lasciano l’erba<br />
? – e concludeva sconsolato – Là<br />
dove c’era l’erba ora c’è, una città”.<br />
Triste realtà quella <strong>del</strong>l'urbanizzazione<br />
<strong>del</strong>le campagne, anche bresciane,<br />
che negli anni si è sempre più aggravata<br />
fino a giungere (l’abbiamo scritto<br />
anche da queste colonne) a costruire<br />
case che ormai restano vuote solo per<br />
fare cassa negli enti locali e “far girare”,<br />
più o meno l’economia a scapito<br />
<strong>del</strong> territorio .<br />
<strong>La</strong> novità degli ultimi mesi sembra però<br />
un’altra. Non più case, ma pannelli<br />
fotovoltaici, non più granoturco, ma<br />
biomasse che servono da carburante<br />
alle centrali per la produzione di energia<br />
elettrica. Chiariamo subito: ciò<br />
che si fa per promuovere le fonti rinnovabili<br />
di energia è sempre positivo.<br />
Sappiamo che il tema è cruciale per il<br />
nostro futuro, ne è prova il dibattito<br />
di questi giorni sull’opportunità di un<br />
ritorno al nucleare. C’è pure da dire,<br />
però, che Brescia, e la Bassa in particolare,<br />
ha dato, anche per merito degli<br />
incentivi statali, una adesione veloce<br />
e convinta ai temi <strong>del</strong> fotovoltaico e<br />
<strong>del</strong>le biomasse, ma alcune questioni<br />
restano aperte. Che fine ha fatto la tipica<br />
vocazione agricola dei nostri territori?<br />
È possibile trovare un equilibrio<br />
tra conservazione <strong>del</strong>l'agricoltura e<br />
salvaguardia <strong>del</strong>l'ambiente?<br />
Questi i temi che l'inchiesta di “<strong>Voce</strong>”<br />
ha tentato di approfondire in questo<br />
numero ascoltanto i protagonisti, le<br />
loro opinioni e i problemi in campo.<br />
<strong>La</strong> speranza e che possiamo sempre<br />
godere, anche nella Bassa, di bei prati,<br />
respirare un’aria salubre e pulita<br />
e scaldarci, magari come in questi<br />
giorni, con i raggi di un bel sole primaverile.
2<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Primo piano<br />
Cambiamenti tra opportunità e criticità<br />
Anche la Bassa si sta misurando con il tema <strong>del</strong>le energie rinnovabili. Un impegno<br />
non di poco conto. Pensare a nuove forme di energia per allentare la morsa<br />
di un costo sempre più pesante come quello <strong>del</strong> fabbisogno energetico è azione<br />
meritevole di attenzione. Anche in questo caso, però, è necessario trovare la giusta<br />
misura perché il rischio, anche per questa parte di territorio bresciano, è di<br />
eccedere nel senso opposto. Come documentano queste pagine è in corso nella<br />
Bassa un vero e proprio cambiamento di prospettive. Una quota sempre più importante<br />
di territorio sino a poco tempo fa destinato all'attività agricola viene<br />
riconvertito alle nuove energie. I problemi non mancano...<br />
Energie alternative. Cambiano i paesaggi <strong>del</strong>la Bassa, terra agricola che scopre una vocazione innovativa<br />
Dove cresceva il granoturco<br />
spuntano i pannelli fotovoltaici<br />
<strong>La</strong> conversione di<br />
una parte sempre più<br />
ampia di territorio<br />
all’installazione di<br />
impianti o per la coltura<br />
di biomassa vegetale sta<br />
modificando, non senza<br />
passaggi critici, la Bassa<br />
di Francesco Uberti<br />
Girando per le strade <strong>del</strong>la Bassa<br />
è sempre più frequente potere<br />
osservare lo spettacolo di pannelli<br />
fotovoltaici posizionati sui tetti<br />
<strong>del</strong>le case, di fabbricati e di edifici<br />
pubblici.<br />
Non è raro nemmeno trovare interi<br />
appezzamenti di terreno coperti<br />
con queste installazioni; insieme<br />
agli impianti che producono energia<br />
a partire dalla biomasse, siano<br />
esse di origine animale o vegetale,<br />
rappresentano nel territorio le modalità<br />
di produzione di energie rin-<br />
novabili più diffuse. Sono il risultato<br />
di una recente politica energetica<br />
a livello nazionale che ha permesso<br />
di raggiungere gli obiettivi<br />
fissati dalla conferenza di Berlino<br />
(il 20% <strong>del</strong> fabbisogno energetico<br />
prodotto a partire da energie rinnovabili)<br />
con 9 anni di anticipo rispetto<br />
ai tempi previsti.<br />
Grazie a incentivi governativi, infatti,<br />
privati e imprese hanno installato<br />
gli impianti, producendo<br />
corrente poi rivenduta all’Enel.<br />
Sembra un meccanismo perfetto,<br />
che coniuga il rispetto ambientale<br />
e il profitto economico, in realtà ha<br />
pesanti conseguenze sul sistema<br />
agricolo <strong>del</strong>la provincia.<br />
Consultati in merito all’argomento,<br />
infatti, sia Ettore Prandini, presidente<br />
provinciale di Coldiretti, sia<br />
Gian Franco Tomasoni, assessore<br />
provinciale all’agricoltura, sottolineano<br />
tutte le contraddizioni che il<br />
sistema porta in sè: “Il fotovoltaico<br />
va benissimo su superfici già coperte<br />
– afferma Prandini – mentre<br />
è assolutamente ingiusto che sostituisca<br />
nei terreni le coltivazioni.<br />
Le aziende, inoltre, sono portate ad<br />
investire in questo campo con la<br />
spinta degli incentivi, temporanei<br />
e già in calo”.<br />
Nemmeno il biogas è esente da<br />
conseguenze, anzi richiede grandi<br />
superfici per alimentare con la<br />
biomassa vegetale impianti anche<br />
solo di 1 MegaWatt di potenza.<br />
“Questo comporta un aumento dei<br />
prezzi dei terreni in affitto – continua<br />
Prandini – e anche dei costi<br />
per il mangime animale, con grande<br />
danno soprattutto per la zootecnia<br />
bresciana”.<br />
Sulla stessa lunghezza d’onda anche<br />
l’assessore Tomasoni: “Il biogas<br />
va bene solo se gli impianti<br />
sono tarati sulle dimensioni<br />
<strong>del</strong>l’azienda; inoltre il sistema dei<br />
contributi statali fa sì che, alla fine,<br />
a pagare siano i cittadini”.<br />
Questi i problemi, insomma, che insidiano<br />
un settore già in precario<br />
equilibrio, per cui sarà forse necessario<br />
ponderare meglio le scelte finora<br />
intraprese<br />
Offlaga. Punto <strong>del</strong>la situazione su un progetto contestato da molte parti e fermo da più di un anno<br />
Tutto tace sul fronte <strong>del</strong>la discussa centrale termoelettrica<br />
Il progetto di nuova centrale termoelettrica<br />
a ciclo combinato costituita<br />
da due unità da 380 Mw e che<br />
le società Asm spa-Ansaldo ed Energia<br />
spa-National International Power<br />
Ltd intendono realizzare nel comune<br />
di Offlaga è fermo da più di un anno.<br />
Dopo tanti sì, no e forse ad oggi,<br />
questo progetto sembra essere stato<br />
abbandonato. Infatti circa la realizzazione<br />
di questo impianto non si è<br />
più sentito nulla.<br />
<strong>La</strong> vicenda risale a circa dieci anni<br />
fa, quando venne deciso che questo<br />
territorio era stato destinato alla realizzazione<br />
di una centrale a turbogas<br />
da 800 mw elettrici. Da quel momento<br />
tutti i comitati ambientalisti<br />
<strong>del</strong> luogo si riunirono in un comitato<br />
<strong>del</strong>la Bassa contro la centrale di Offlaga.<br />
Con loro, Legambiente Bassa<br />
bresciana, che predispose uno studio<br />
di impatto ambientale.<br />
Nel 2002 ad Offlaga si è fatta anche<br />
una consultazione referendaria:<br />
l’87.5 % dei votanti dichiarò, in quella<br />
sede, di non essere d’accordo con<br />
la realizzazione di questo progetto.<br />
Contrari anche i Comuni di Manerbio,<br />
Leno, Pavone Mella, Brandico,<br />
Barbariga, Verolavecchia, Verolanuova.<br />
Parere contrario alla realizza-<br />
zione <strong>del</strong>l’impianto lo sottoscrissero<br />
in un documento anche i 35 Comuni<br />
dei Distretti Socio sanitari n° 8 e<br />
9. Non solo. In quella circostanza il<br />
consiglio comunale di Offlaga approvò<br />
una <strong>del</strong>ibera in cui si disponeva<br />
l’impegno alle dimissioni di tutti i<br />
consiglieri in caso di autorizzazione<br />
da parte <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la mega<br />
centrale. L’idea di fondo <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera<br />
era soprattutto una: difendere<br />
e tutelare la salute pubblica,<br />
e le attività esistenti, in particolare<br />
quelle agricole particolarmente<br />
numerose nelle zone limitrofe alla<br />
centrale. (mtm)
E-mail:<br />
bassabrescianavocemedia.it<br />
Un provvedimento dalla Provincia?<br />
Troppi gli impianti già realizzati e troppo numerose le richieste per installarne di<br />
nuovi. <strong>La</strong> Provincia, per voce degli assessori all’Ambiente Stefano Dotti e all’Agricoltura<br />
Gianfranco Tomasoni (nelle foto a fianco), è intenzionata a mettere mano<br />
a un protocollo di regolamentazione per l’installazione di impianti fotovoltaici<br />
a terra. Preservare il paesaggio rurale locale e tutelarne la vocazione agricola le<br />
ragioni <strong>del</strong>l’eventuale provvedimento che andrebbe a colmare un evidente vuoto<br />
legislativo e che, a oggi, ha permesso l’installazione di un numero considerevoli<br />
di impianti. <strong>La</strong> provincia di Brescia è seconda in Italia per potenza installata,<br />
e prima per numero di impianti.<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
3<br />
Orzinuovi. Un’amministrazione che ha scelto di investire con convinzione nel campo <strong>del</strong> fotovoltaico<br />
Sui tetti di scuole e caserme<br />
crescono gli impianti solari<br />
In questa pagina<br />
vengono presentati<br />
due esempi di scelte<br />
lungimiranti in termini<br />
di energie rinnovabili:<br />
quelle operate<br />
dal comune orceano e<br />
da quello monteclarense<br />
di Elisa Bassini<br />
Molti comuni <strong>del</strong>la Bassa sono<br />
diventati capofila nel campo <strong>del</strong>le<br />
energie rinnovabili e, nonostante i<br />
bilanci congelati dal Patto di stabilità,<br />
stanno investendo ingenti risorse<br />
sul fotovoltaico con l’installazione di<br />
pannelli sugli immobili pubblici. Nel<br />
dicembre 2010 anche a Orzinuovi ha<br />
preso il via la prima fase operativa<br />
con il posizionamento di pannelli solari<br />
sulle scuole elementari, sulla caserma<br />
dei Vigili <strong>del</strong> fuoco e sulla sede<br />
<strong>del</strong>la Croce Verde, dove i dispositivi<br />
hanno una potenza rispettivamente<br />
di 50, 9 e 31,8 kw/h. Gli impianti sono<br />
stati installati entro i tempi previsti<br />
e si attende solo l’allaccio <strong>del</strong>l’Enel<br />
per la produzione a pieno regime. I<br />
pannelli, oltre che a soddisfare completamente<br />
il fabbisogno energetico<br />
degli immobili, produrranno energia<br />
da vendere al gestore. Il Comune sta<br />
inoltre studiando altri posizionamenti<br />
sulle scuole medie, sulle tribune <strong>del</strong><br />
nuovo stadio e sugli alloggi di via Cavallotti.<br />
Si tratta di un investimento<br />
importante per la cittadina orceana<br />
che finora ha impiegato 418.607 euro<br />
per la realizzazione <strong>del</strong> piano fotovoltaico,<br />
un grande impegno finanziario<br />
compensato però da un risparmio significativo<br />
sulla fornitura elettrica. I<br />
tempi di rientro <strong>del</strong>l’investimento sono<br />
valutati intorno agli 11 anni, conteggiando<br />
sia il risparmio energetico,<br />
sia il contributo Gse. L’acquisto e l’installazione<br />
dei pannelli sono stati possibili<br />
grazie al ricorso ad un leasing,<br />
estinguibile in 20 anni, ma che potrà<br />
essere coperto dai finanziamenti per<br />
il rispetto <strong>del</strong> termine dei lavori. L’impegno<br />
nel campo <strong>del</strong>le energie rinnovabili<br />
è segnato anche da un piano<br />
d’azione, in corso di elaborazione da<br />
parte <strong>del</strong> Comune, per lo sfruttamento<br />
<strong>del</strong>le biomasse.<br />
Montichiari. Le scelte <strong>del</strong>l’amministrazione comunale in materia di energie rinnovabili<br />
Zampedri: “Fotovoltaico? Sì, ma con un occhio all’ambiente”<br />
Il tema <strong>del</strong> fotovoltaico, una <strong>del</strong>le<br />
energie rinnovabili più diffuse in Italia,<br />
interessa anche a Montichiari dove<br />
il Comune si sta facendo promotore<br />
di diversi progetti. Ne parliamo con<br />
l’assessore all’Ecologia ed Ambiente<br />
Sandro Zampedri (nella foto). “Non<br />
è una novità – afferma – che l’amministrazione<br />
comunale sia attenta alla<br />
questione <strong>del</strong>le fonti rinnovabili, basti<br />
pensare al Centro Fiera <strong>del</strong> Garda<br />
dove abbiamo voluto espressamente<br />
un impianto di 4000 mq con potenza<br />
installata di 230 kW posto sul padiglione<br />
“Verona” ed è allo studio l’installazione<br />
di pannelli fotovoltaici<br />
su un’altra struttura <strong>del</strong>lo stesso polo<br />
fieristico”. Quanto all’ambito più<br />
strettamente comunale Zampedri ricorda<br />
che “stiamo vagliando diversi<br />
progetti di aziende che operano nel<br />
fotovoltaico”. Ma c’è già un’idea che<br />
si sta facendo strada ed è quella di<br />
installare il fotovoltaico, tramite la<br />
costituzione di pensiline, nella zona<br />
posta tra il velodromo, il PalaGeorge,<br />
Montichiarello e la palazzina Asl<br />
così da servire il vasto comprensorio<br />
di impianti sportivi presenti in loco. Si<br />
tratta, quindi, di un investimento che<br />
vedrebbe il coinvolgimento di 3 soggetti:<br />
Comune di Montichiari, azienda<br />
ospedaliera e azienda privata. “Quanto<br />
agli impianti a terra, per tutti quelli<br />
con potenza maggiore di 20 kW – conclude<br />
Zampedri – l’autorizzazione è<br />
di competenza <strong>del</strong>la Provincia, per<br />
cui il Comune può solo esprimere un<br />
suo parere, non vincolante. Stiamo, in<br />
ogni caso, studiando il nuovo decreto<br />
inerente le energie alternative per<br />
poter poi intervenire nel concreto. Di<br />
certo al nostro Comune non piace il<br />
fatto che nei campi crescano pannelli<br />
solari: il territorio monteclarense, più<br />
esteso di quello <strong>del</strong>la città di Brescia,<br />
è ancora vocato all’agricoltura ed è<br />
per il 90 % verde”. (f.m.)
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bassabresciana@vocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
5<br />
<strong>La</strong> parola<br />
ai lettori<br />
Ultimi giorni per la mostra di Canini<br />
Dionigi Canini è nato il 29 agosto 1946 a Verolanuova. Dal padre, abile e rinomato<br />
falegname, eredita la passione per la lavorazione <strong>del</strong> legno, dimostrando<br />
fin da subito notevoli capacità. Solo nell’età <strong>del</strong>la maturità, intorno ai 50 anni,<br />
scopre l’arte. Apre uno studio nella sua Verolanuova e partecipa a numerose mostre<br />
nella provincia di Brescia e Cremona. In molte opere, soprattutto quelle più<br />
recenti, il vero protagonista <strong>del</strong>l’immagine è il colore che, distribuito con pennellate<br />
grosse, cariche di materia e a tinte fortemente contrastanti, ritma la composizione<br />
<strong>del</strong> quadro. Un saggio <strong>del</strong>l’arte di Canini è visibile sino alla fine <strong>del</strong> mese<br />
di marzo presso il Bar Portici di piazza Libertà a Verolanuova.<br />
L<br />
LETTERE<br />
Una situazione incresciosa<br />
Non è mia intenzione scrivere queste<br />
note per polemizzare tanto per il gusto<br />
di farlo. L’intenzione vera è quella<br />
di esporre una civile e pacata critica per<br />
fare meglio le cose in futuro, una “fraterna”<br />
correzione insomma… L’associazione<br />
“Humana” che a Palazzolo gestisce<br />
la raccolta di indumenti usati (puliti<br />
e in buono stato di conservazione) per<br />
distribuirli alle persone bisognose di casa<br />
nostra o di paesi lontani, dovrebbe<br />
svolgere la propria “mission” con maggiore<br />
zelo e amore. Il cassonetto giallo<br />
posizionato all’inizio <strong>del</strong> lungo Oglio<br />
presenta da anni un buco nella struttura<br />
attraverso il quale persone sconsiderate<br />
estraggono il vestiario in esso<br />
contenuto. Fatta una sommaria cernita<br />
<strong>del</strong> materiale impropriamente prelevato,<br />
sottraggono quanto interessa a loro<br />
lasciando il rimanente alla mercé <strong>del</strong>le<br />
intemperie, inoltre lo spettacolo di disordine<br />
e di degradi è da immaginarsi.<br />
Magliette, intimo, pantaloni, gonne,<br />
scarpe… tutto materiale rovinato, sporcato,<br />
strappato, bagnato e alla portata<br />
degli animali randagi. Penso alle persone<br />
che generosamente hanno conservato<br />
e curato quel vestiario per donarlo<br />
a persone meno fortunate nella vita<br />
affinché lo possano riutilizzare. Invece<br />
tanto ben di Dio viene sprecato assieme<br />
a tante buone intenzioni dei donatori.<br />
Chi fa <strong>del</strong> volontariato lo faccia bene<br />
e al meglio <strong>del</strong>le proprie possibilità,<br />
altrimenti non lo faccia, si iscriva a un<br />
corsi di ballo sudamericano o a un circolo<br />
sportivo. Così facendo non si fanno<br />
danni al “pensiero collettivo”, non<br />
si offendono i principi etici di nessuno<br />
e non si spingono persone generose<br />
verso l’indifferenza. È così che succede,<br />
quando le buone intenzioni vengono<br />
umiliate e tradite, ci si chiude ai bisogni<br />
degli altri. Durante le ferie natalizie ho<br />
riparato quel buco, visto il disinteresse<br />
di chi doveva intervenire per dovere,<br />
con una lamiera piegata ad angolo, silicone,<br />
rivetti e trapano. Non lo segnalo<br />
per sentirmi dire “bravo”, lo dico perché<br />
ero stanco di vedere tanto spreco e<br />
lassismo. Purtroppo esistono anche poveri<br />
materiali che sono anche poveri di<br />
cervello, dei miseri (solitamente i poveri<br />
sono ricchi di valori umani), dopo poche<br />
IL PEGGIO DELLA BASSA<br />
Quote rosa tutelate<br />
L'inserimento fra il “peggio <strong>del</strong>la Bassa” non<br />
suoni offensivo per la comunità di Ghedi.<br />
Tutt'altro. Deve suonare semmai da monito<br />
perchè il tanto annunciato rispetto <strong>del</strong>le<br />
quote rosa in politica diventi una prassi<br />
piuttosto che un semplice esercizio teorico.<br />
Il Tar nelle scorse settimane ha infatti<br />
accolto la richiesta di 11 cittadine di Ghedi<br />
contro la decisione <strong>del</strong> sindaco di sostituire<br />
l’unica donna presente nella sua giunta<br />
con un assessore uomo. Il Tar ha accolto le<br />
ragioni sottoposte alla sua attenzione e ha<br />
imposto al primo cittadino Lorenzo Borzi<br />
l’inserimento in giunta di una donna entro<br />
il 19 aprile.<br />
Giornali <strong>del</strong>la comunità<br />
“<strong>La</strong> Badia”: è il titolo <strong>del</strong> giornale<br />
<strong>del</strong>la comunità di Leno. <strong>La</strong> copertina<br />
<strong>del</strong> primo numero <strong>del</strong> 2011 è dedicata<br />
alle celebrazione con cui ogni anno la<br />
comunità lenese ricorda gli anniversi di<br />
matrimoni <strong>del</strong>le famiglie <strong>del</strong>la comunità.<br />
Nelle pagine interne trova spazio la<br />
vita <strong>del</strong>la parrocchia.<br />
Radio <strong>Voce</strong><br />
“100% Brescia” è la trasmissione in diretta<br />
dal lunedì al venerdì dalle 14 alle<br />
15 dedicata al mondo <strong>del</strong>le Rondinelle.<br />
Oltre al Brescia Calcio, segui ogni domenica<br />
con “Diretta Sport” l’intero campionato<br />
<strong>del</strong> Montichiari con collegamenti<br />
dal Menti e in trasferta. Spogliatoi<br />
anche di Rodengo Saiano, Lumezzane<br />
e Feralpi Salò oltre al Brescia.<br />
fm 88.3 88.5<br />
Brescia e Provincia<br />
IL MEGLIO DELLA BASSA<br />
Fondi per il Capirola<br />
L’amministrazione comunale di Leno si<br />
appresta a votare il bilancio di previsione<br />
2011. Significativa la parte (oltre 4<br />
milioni euro) dedicata agli investimenti.<br />
Tra questi spiccano i 500mila euro che<br />
il Comune mette a disposizione per<br />
la realizzazione di nuove aule presso<br />
l'Istituto di istruzione superiore Capirola.<br />
Si tratta di un contributo: il resto <strong>del</strong>la<br />
spesa sarà sostenuto dall’amministrazione<br />
provinciale. Dell’ampliamento <strong>del</strong>la<br />
struttura scolastica lenese di parla da<br />
tempo. Con lo stanzimento <strong>del</strong> mezzo<br />
milione di euro il Comune fa il suo passo<br />
in attesa <strong>del</strong>la Provincia.<br />
settimane quella lamiera è stata parzialmente<br />
strappata e lo scempio continua.<br />
Per assurdo ho dovuto rimuovere<br />
il riparo perché era diventato un pericolo<br />
per i passanti, penso ai bimbi e agli<br />
anziani che candendoci sopra potevano<br />
seriamente ferirsi. Concludo dicendo ai<br />
responsabili <strong>del</strong>l’associazione “Humana”<br />
di svolgere bene il loro servizio se<br />
vogliono essere di utilità pubblica. Scusate<br />
se posso essere apparso arrogante<br />
o uno che vuole dare lezioni di comportamento.<br />
Così non è e mai avrei voluto<br />
scrivere questa lettera di segnalazione,<br />
comunque ognuno sia libero di e pensarla<br />
come vuole. Se la situazione non<br />
cambierà, la mia famiglia non metterà<br />
più niente in quei cassonetti…<br />
Sergio Belotti<br />
Liberarsi dai bisogni<br />
Sempre più persone sono pronte a degradarsi<br />
pur di raggiungere un risultato.<br />
L’uomo davvero libero non considera<br />
se stesso come un insieme di bisogni<br />
da soddisfare. Darsi <strong>del</strong>le mete e perseguirle,<br />
in questo risiede la dignità<br />
<strong>del</strong>l’uomo. Se no, è un oggetto inutile.<br />
Lettera firmata<br />
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari <strong>del</strong>le lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome,<br />
indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. <strong>La</strong> redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo<br />
lunghi (massimo 1500 battute). <strong>La</strong> pubblicazione di una lettera non implica la condivisione <strong>del</strong> suo contenuto da parte <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong> giornale. Non saranno pubblicate lettere già<br />
apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a bassabresciana@vocemedia.it.
E-mail:<br />
bassabresciana@vocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
7<br />
Flero<br />
Flero Foto Archivio per il “come eravamo”<br />
<strong>La</strong> memoria collettiva, affidata alle fotografie. È in sintesi il progetto “Flero Foto<br />
Archivio”, voluto dall'amministrazione comunale in sintonia con il Gruppo<br />
Fotografico Click. Lo scopo è chiaro, raccogliere le vecchie foto di famiglia e trasferirle<br />
in una sorta di banca dati comune di “come eravamo”. Le foto raccolte<br />
finiranno nello spazio web, probabilmente affidate a un sito internet apposito.<br />
Basta portare al Gruppo Fotografico Click, in via Umberto I, 60, ovviamente<br />
a Flero, il proprio materiale o nella sede <strong>del</strong> Comune, in piazza IV Novembre.<br />
Non c'è nemmeno il rischio di perdere i ricordi. Le vecchie immagini saranno<br />
scannerizzate e poi restituite.<br />
Flero. Una comunità vitale in cui l’aratro incontra abitualmente il computer<br />
Non è un luogo comune<br />
a cura di Roberto Barucco<br />
Gente di Flero riunita nella parrocchiale<br />
Flero, anticipo <strong>del</strong>la Bassa alle<br />
porte <strong>del</strong>la città, primo assaggio<br />
d’una campagna piatta come un biliardo,<br />
scolpita nel dna <strong>del</strong>la sua gente<br />
antica e nuova, come la nebbia<br />
<strong>del</strong>la pianura, interrotta appena nella<br />
sua prospettiva da un dosso nella<br />
terra: quel Montenetto dove la natura<br />
ha corrugato la fronte, giusto per<br />
innalzarsi a rango di collina ed oggi,<br />
di Parco. È l’anomalia geografica di<br />
questa terra, dove la vocazione alla<br />
vita contadina ha ceduto il passo<br />
al computer e la campagna si avvia<br />
a divenire un luogo comune, spinta<br />
all'oblio dai capannoni e dai centri<br />
commerciali, vecchi e nuovi. Flero,<br />
resipiscenza <strong>del</strong>l’arcaico Freores,<br />
Frear, sorgente, luogo di fontanili,<br />
oggi non smentisce il suo toponimo,<br />
con le piogge che ingrossano ancora<br />
le surgive, nel sottosuolo. Tanto care<br />
al territorio da fornire il nome anche<br />
al nuovo centro commerciale ormai<br />
prossimo, a sud <strong>del</strong> paese. È l’acqua,<br />
l’anello di congiunzione tra passato<br />
e futuro <strong>del</strong>la comunità. L’acqua che<br />
spinse qui i più antichi insiedamenti,<br />
dai Romani ai Galli Cenomani e poi<br />
Longobardi, Carolingi: ecco che i secoli<br />
trascolorano tra mulini ad acqua e<br />
fornaci, i campi segnati dal passaggio<br />
<strong>del</strong>le messi. Ecco che l'industria diviene<br />
realtà concreta, spariscono i bachi<br />
da seta, allevati con pazienza mandarina<br />
e crescono le imprese. Oggi Flero<br />
è realtà forte di numeri e cittadini.<br />
Se le imprese sono più di duecento<br />
altrettanto in crescita è la popolazione,<br />
avviata verso un non improbabile<br />
“quota 10mila”: questione di anni, non<br />
molti. Nuovi insediamenti residenziali,<br />
circa trecento appartamenti e villette,<br />
completano il quadro di sviluppo.<br />
“Non è un paese dormitorio e non lo<br />
sarà”, diceva Lorenzo Pran<strong>del</strong>li, sindaco<br />
uscente (tra un paio di mesi a<br />
Flero si vota) che ha seguito per due<br />
mandati le sorti <strong>del</strong> suo comune. Un<br />
bel traguardo raggiunto, il suo, a emulare<br />
uno storico sindaco, Bruno Barbaglio,<br />
che resse le sorti di questa piccola<br />
patria per più lustri, un primato che a<br />
Brescia appartenne invece al sindaco<br />
per sempre, Bruno Boni. Flero, allora,<br />
dove nonostante le contraddizioni e il<br />
confronto, acceso, quasi guareschiano<br />
per alcuni versi, si vive comunque bene<br />
e dove l’identità di luogo baciato<br />
dal sole e fecondato dai fontanili non<br />
è ancora stata svenduta.<br />
Quando il tempo<br />
scorre lento<br />
Da una contrada all’altra è questione<br />
di pochi metri.<br />
Contegnaga, Onzato, Pietra <strong>del</strong> Gallo,<br />
il vecchio borgo. Eppure, la rivalità,<br />
bonaria, è accesa.<br />
Qui ci sono ancora antiche cascine<br />
dalle mura alte e tradizioni da difendere<br />
in incruente corse nei sacchi o<br />
sfide a calcio, nei campetti <strong>del</strong>la parrocchia<br />
o in quello comunale. Anche<br />
questo calore umano, che ritroviamo<br />
nelle feste di piazza e nella partecipazione<br />
alla vita sociale, è parte di<br />
Flero.<br />
Pensiamo alle attività <strong>del</strong>la Pro Loco,<br />
che lavora instancabile, ai volontari,<br />
agli Alpini, alle associazioni. Sono<br />
molte, tanto che la Casa <strong>del</strong>le Associazioni<br />
è una realtà viva, come le sfilate<br />
dei carri allegorici o i mercatini<br />
di Natale o i momenti corali, sempre<br />
partecipati, sia quelli organizzati dal<br />
Comune, sia quelli organizzati dalla<br />
Parrocchia, particolarmente attiva,<br />
come il suo oratorio.<br />
Flero vive e cresce, dicevamo. Di piazze,<br />
come la nuova San Paolo, sorta<br />
sulle ceneri <strong>del</strong>le Acli, di fronte alla<br />
parrocchiale, o di rotonde, che negli<br />
anni non sono certo mancate e piste<br />
ciclabili.<br />
Elenco lungo, quello dei lavori pubblici,<br />
il municipio rimesso a nuovo,<br />
l'ampliamento <strong>del</strong> magazzino comunale,<br />
la messa a norma <strong>del</strong>l'isola<br />
ecologica, le tante sistemazioni<br />
di marciapiedi e vie, la realizzazione<br />
di nuove aule e servizi igienici nella<br />
scuola <strong>del</strong>l’infanzia Nascimbeni.<br />
Succede anche questo, nel paese dove<br />
si promuove, grazie alla partecipazione<br />
di una grossa azienda, l’apertura<br />
di Confindustria in Bosnia, dove<br />
Andrea Pirlo, ricordate i mondiali vittoriosi,<br />
non quelli sudafricani, è l’idolo<br />
degli sportivi ed ha pure il campo<br />
da calcio intitolato a suo nome e dove,<br />
nonostante i computer, sedersi in<br />
piazza consente ancora di “sentire”<br />
il tempo scorrere lento.<br />
Comunità. Dalla vittoria ai mondiali di calcio <strong>del</strong> 2006 alla commemorazione di mons. Giambelli<br />
Il suono <strong>del</strong>le campane che scandisce la quotidianità<br />
Mons. Michele Giambelli<br />
Chissà quante storie sussurrate<br />
dal Mella che scorre abbastanza vicino,<br />
nel corso <strong>del</strong> tempo potrebbe<br />
raccontare la primeva cappella di<br />
San Paolo.<br />
C’è spazio anche per un rimando<br />
alle campane di Flero che hanno<br />
salutato ore felici e chiamato la<br />
gente a raccolta nei momenti difficili<br />
furono al centro <strong>del</strong>l'attenzione<br />
<strong>del</strong>la cronaca.<br />
Tuonarono a martello nei Mondiali<br />
(la Coppa rese indissolubile il rapporto<br />
tra Andrea Pirlo e i fleresi),<br />
ritornarono, dopo la messa a punto,<br />
nel loro storico alveo. Salutate<br />
da un paese in festa e dalla restaurata<br />
chiesa parrocchiale, riconsegnata,<br />
dopo una sosta forzata,<br />
causa lavori in corso, con la Santa<br />
Messa celebrata per mesi sotto il<br />
telone che fu dei terremotati <strong>del</strong><br />
Garda.<br />
Fu un giorno speciale, comunitario<br />
e vivo, come è stata intensa la recente<br />
cerimonia di commemorazione<br />
di monsignor Michele Giambelli,<br />
vescovo di Bragança do Parà in<br />
Brasile, scomparso il 26 dicembre<br />
<strong>del</strong> 2010. Una storia umana luminosa,<br />
quella <strong>del</strong> Vescovo scomparso,<br />
iniziata a Flero, il 23 marzo <strong>del</strong><br />
1920, nella cascina <strong>del</strong>la Breda, una<br />
di quelle che abbiamo citato, dove<br />
il papà Paolo Giambelli e la mamma<br />
Palmira Gabusi, iscrivono nel registro<br />
di nascita e battesimo Michele<br />
Nicola, ultimo di sei figli.<br />
Il terzo nome, quello di Maria, verrà<br />
aggiunto con la professione religiosa.<br />
Sarà l’allora parroco, don<br />
Francesco Maestrini, a battezzare<br />
il futuro vescovo e a consegnare<br />
Michele Giambelli, Dom Miguel,<br />
agli uomini.
JAGUAR BRESCIA
E-mail:<br />
bassabresciana@vocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
9<br />
Bassa<br />
occidentale<br />
Tanti numeri per 62 chilometri<br />
Quali sono i numeri <strong>del</strong>la Brebemi? Dati che vengono impugnati come armi, a<br />
sostegno <strong>del</strong>la propria tesi, da detrattori o favorevoli alla nuova infrastruttura.<br />
Dati che, in ogni caso danno conto di un’opera pensata in grande, che cambierà<br />
per sempre l’organizzazione <strong>del</strong> territorio. Si tratta di un tracciato lungo 62<br />
km, che interessa il territorio di ben 43 comuni. Ad esso verranno sacrificati tra<br />
i 600 e gli 800 ettari di terreno solo nella Bassa Bresciana, 2000 in tutta la Lombardia,<br />
come lamentano gli ambientalisti e i coltivatori. Una grossa ferita, certo,<br />
ribattono i sostenitori, ma che farà risparmiare, secondo i loro calcoli, ben 8<br />
milioni e mezzo di ore sui trasporti.<br />
Urago d’Oglio. Un convegno sulla Brebemi, infrastruttura che fa discutere<br />
Autostrada per il lavoro?<br />
di Franccesco Uberti<br />
Autostrada per il lavoro. Con questo<br />
titolo si è tenuto nelle scorse settimane<br />
a Urago d’Oglio un convegno dedicato<br />
alla Brebemi, l’ormai notissima<br />
autostrada, attualmente in costruzione,<br />
che collegherà Brescia, Bergamo e<br />
Milano. Esponenti <strong>del</strong>la politica e <strong>del</strong>le<br />
associazioni maggiormente interessate<br />
alle conseguenze che l’importante<br />
infrastruttura porta con sé si sono riuniti<br />
per analizzare da diversi punti<br />
di vista l’impatto di Brebemi sul territorio<br />
e sulla sua economia. L’incontro<br />
è stato organizzato a Urago d’Oglio<br />
dall’associazione culturale “Terre di<br />
Lombardia” la cui presidentessa Anna<br />
Maria Rivadossi ha fatto gli onori<br />
di casa. Dopo gli interventi introduttivi<br />
<strong>del</strong> consigliere provinciale G. Luigi<br />
Raineri e di Stefano Belotti, rappresentante<br />
<strong>del</strong> consorzio <strong>del</strong>l’Oglio, la mattinata<br />
è entrata nel vivo con l’intervento<br />
<strong>del</strong>l’assessore provinciale all’agricoltura<br />
Tomasoni, che ha invitato a<br />
valutare i costi e i benefici <strong>del</strong>l’opera<br />
anche per l’agricoltura bresciana,<br />
auspicando inoltre che i rimborsi ai<br />
proprietari espropriati avvengano nel<br />
modo più veloce e completo possibile.<br />
L’onorevole Romele, vicepresidente<br />
provinciale, ha poi parlato di un’opera<br />
fondamentale se non si vogliono fare<br />
dei passi indietro nella competitività<br />
Le proteste nel giorno <strong>del</strong> convegno a Urago d’Oglio<br />
<strong>del</strong> sistema economico, richiamando<br />
ad una condivisione nella progettazione<br />
<strong>del</strong> territorio, aspetto chiarito in seguito<br />
dall’architetto e urbanista Mauro<br />
Salvadori. Sulla stessa lunghezza d’onda<br />
anche il presidente <strong>del</strong>la camera di<br />
commercio Bettoni. Eugenio Massetti<br />
di Confartigianato ha portato il parere<br />
degli impiegati nel settore, a cui viene<br />
dedicato un apposito uno spazio più<br />
ampio in questa pagina, mentre molte<br />
perplessità sono state sollevate da<br />
Ettore Prandini: il presidente di Coldiretti<br />
Brescia, infatti, ha parlato di<br />
un’opera inutile, almeno finché non si<br />
metterà mano al collo di bottiglia rappresentato<br />
dalle tangenziali di Milano,<br />
ribadendo la maggiore importanza<br />
<strong>del</strong>la Pedemontana, senza dimenticare<br />
altri problemi per lo sfruttamento<br />
<strong>del</strong> suolo agricolo, rappresentati dal<br />
proliferare di poli logistici. Il valzer<br />
di pareri e valutazioni, insomma, non<br />
accenna a fermarsi, anche in vista<br />
<strong>del</strong>l’expo <strong>del</strong> 2015, in occasione <strong>del</strong>la<br />
quale la nuova autostrada dovrebbe<br />
essere inaugurata e rappresentare la<br />
vetrina <strong>del</strong> nostro territorio.<br />
C’è chi dice<br />
il suo no<br />
C’è chi dice no. Chi non si unisce ai<br />
discorsi celebrativi e trionfalistici<br />
che si possono ascoltare in molte sedi<br />
istituzionali. Chi dice chiaro e tondo<br />
che un’altra decisione si poteva e<br />
si doveva prendere. Nel convegno di<br />
Urago d’Oglio si sono fatti vedere e<br />
sentire: fuori dalla biblioteca comunale<br />
che ospitava il convegno, infatti,<br />
si era radunato un folto presidio<br />
di militanti e simpatizzanti di Legambiente.<br />
Le loro armi striscioni con slogan<br />
<strong>del</strong> genere “Brebemi = sterminio<br />
terreni”, megafoni e volantini distribuiti<br />
a quanti entravano in biblioteca<br />
per partecipare alla conferenza.<br />
Che cosa li ha spinti ad uscire di casa<br />
in una fredda mattinata di metà<br />
marzo per far sentire la propria voce?<br />
Molti, secondo quanto afferma il<br />
comunicato da loro fornito, i motivi<br />
di scontento: innanzitutto la perdita<br />
quasi 800 ettari di terreno per il solo<br />
tracciato autostradale, senza contare<br />
poi le opere che potrebbero sorgere<br />
intorno ad esso, dai capannoni<br />
ai centri commerciali ai poli logistici.<br />
Viene giudicata negativamente anche<br />
la scelta di far correre paralleli<br />
i tracciati di Brebemi e Tav: secondo<br />
l’associazione ambientalista si tratta<br />
di un espediente che consentirebbe<br />
di utilizzare i finanziamenti pubblici<br />
destinati a quest’ultima per sostenere<br />
la realizzazione <strong>del</strong>la prima, sin<br />
dall’inizio concepita in project financing,<br />
cioè con la quasi totale copertura<br />
dei costi a carico dei privati. Ora<br />
che i lavori sono avviati, la battaglia<br />
degli ambientalisti è tesa soprattutto<br />
a contrastare le speculazioni edilizie<br />
che potrebbero sorgere intorno<br />
all’autostrada. A tal proposito Gabriele<br />
Pellegrini, presidente <strong>del</strong> locale<br />
circolo di Legambiente, dichiara:<br />
“Vogliamo misure rigorose per<br />
la tutela degli spazi agricoli, i piani<br />
provinciali devono tagliare le unghie<br />
agli appetiti <strong>del</strong>la speculazione immobiliare”.<br />
Pareri. Il giudizio degli autotrasportatori, principali fruitori <strong>del</strong>l’arteria in costruzione nella Bassa<br />
<strong>La</strong> voce di chi ogni giorno viaggia sulla strada<br />
Al convegno c’erano anche loro,<br />
gli autotrasportatori, quelli che<br />
sulla strada ci lavorano. Quelli<br />
che maggiormente sarebbero interessati<br />
dal cambiamento portato<br />
dalla costruzione <strong>del</strong>la nuova<br />
autostrada.<br />
Sanno bene che cosa vuol dire attualmente<br />
muovere merci e persone<br />
sulle strade <strong>del</strong> Paese, e non<br />
solo, e perciò possono richiamare<br />
l’attenzione su alcuni aspetti più<br />
minuti che forse sfuggono ai non<br />
addetti ai lavori. Nelle parole <strong>del</strong><br />
presidente provinciale di Confartigianato<br />
Eugenio Massetti, presente<br />
al convegno di Urago d’Oglio, c’erano<br />
anche i loro rilievi: “<strong>La</strong> prima cosa<br />
da sottolineare – afferma infatti<br />
Massetti – è la carenza di infrastrutture<br />
che rende difficili le condizioni<br />
lavorative degli artigiani i quali,<br />
pur duramente provati dalla crisi,<br />
non hanno rinunciato a lavorare sul<br />
territorio. Detto questo però, oltre<br />
che alla realizzazione <strong>del</strong>l’autostrada,<br />
bisogna vigilare che nel settore<br />
trasporti non si vada a incidere sugli<br />
standard di sicurezza in strada”.<br />
A margine <strong>del</strong> convegno, inoltre, è<br />
Eugenio Massetti<br />
stato possibile raccogliere anche i<br />
pareri di alcuni titolari di ditte di<br />
trasporti.<br />
Il signor Saini di Orzinuovi, per<br />
esempio, rileva come sia importante<br />
che si tenga conto <strong>del</strong>le esigenze<br />
degli autotrasportatori: “Bisogna<br />
prevedere degli spazi nelle aree di<br />
sosta in cui sia facilitata la manovra<br />
dei mezzi pesanti.<br />
Le stesse aree inoltre dovrebbero<br />
essere piuttosto frequenti per<br />
facilitare la fermata di quanti abbiano<br />
raggiunto il limite di ore al<br />
volante”.
10<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Chi è Danilo Gariboldi<br />
Specializzato in igiene tecnica ospedaliera, Danilo Gariboldi (al centronella<br />
foto) inizia la sua storia professionale nel settore pubblico come<br />
ispettore sanitario all’ospedale dei Bambini, dove matura l’esperienza<br />
di direzione sanitaria tecnica. Dopo 6 anni all’ospedale Buzzi di Milano,<br />
passa nel privato per altri 6 anni, per poi tornare nel pubblico nel 2000<br />
come direttore sanitario-aziendale al San Paolo di Milano. Dall’1gennaioscorso<br />
è il nuovo direttore generale <strong>del</strong>l’azienda ospedaliera “Mellino<br />
Mellini”che gestisce gli ospedali di Chiari e di Iseo e gli stabilimenti di Rovato,<br />
Palazzolo e Tribardi Pavoni di Orzinuovi.<br />
Chiari. Il progetto <strong>del</strong> direttore generale <strong>del</strong>la “Mellini” Danilo Gariboldi a quasi tre mesi dall’insediamento<br />
Una azienda vicina alla gente<br />
di Michele Compagnoni<br />
Conferire l’impronta organizzativa<br />
di azienda ospedaliera globale,<br />
perseguendo il progetto di razionalizzazione<br />
e integrazione tra i vari<br />
presidi”. Questa la mission <strong>del</strong><br />
neodirettore generale Danilo Gariboldi,<br />
dall’1 gennaio scorso alla<br />
guida <strong>del</strong>l’azienda Mellino Mellini<br />
di Chiari.<br />
Il progetto era già stato impostato<br />
dal suo predecessore Russo. Si<br />
erano allora compiuti passi avanti<br />
attraverso importanti investimenti;<br />
ciò che Gariboldi ha voluto stimolare<br />
una volta insidiato è l’implementazione<br />
di un mo<strong>del</strong>lo per<br />
intensità di cura. Il manager <strong>del</strong>la<br />
sanità <strong>del</strong>l'Ovest bresciano ambisce<br />
a dare vita alla sua visione di<br />
un’azienda ospedaliera sempre più<br />
a contatto con i pazienti secondo<br />
un’organizzazione per cerchi concentrici<br />
a intensità di cura diverse,<br />
partendo da Chiari come punto<br />
Federalismo e risorgimento all’autodromo<br />
Hanno preso il via il 21 marzo presso la sala<br />
congressi <strong>del</strong>l'autodromo di Castrezzato<br />
gli incontri <strong>del</strong> ciclo “Federalismo e Risorgimento”<br />
promossi dalla locale amministrazione<br />
comunale in collaborazione con il<br />
Comune di Chiari, la Provincia e la Regione<br />
Lombardia. Gli incontri proseguono lunedì<br />
28 marzo (“Piemonte e LombardoVeneto<br />
nel Risorgimento”, relatori Andrea Rognoni,<br />
docente di materie letterarie e direttore<br />
di ArteNord e Davide Lovat, teologo <strong>del</strong>la<br />
politica), il 4 aprile (“Il federalismo nel<br />
150° <strong>del</strong>l'Unità”, relatori Giuseppe Reguzzoni,<br />
docete di Ermeneutica alla Cattolica<br />
di Milano e Stefano B. Galli, docente di Storia<br />
<strong>del</strong>le dottrine <strong>del</strong>l'Università degli studi<br />
di Milano). Ultimo incontro, domenica 10<br />
aprile, sul tema “Scenari per un’Italia federale”<br />
con i parlamentari Caparini, Mazzatorta<br />
e l'assessore regionale Rizzi.<br />
centrale per la gestione <strong>del</strong>l’acuzie<br />
ed estendendosi verso la periferia<br />
<strong>del</strong> territorio. Parallelamente, altro<br />
lodevole obiettivo è quello di enfatizzare<br />
ad Orzinuovi lo sviluppo<br />
<strong>del</strong>le cure intermedie, in hospice e<br />
palliative, queste ultime seguendo<br />
persino i pazienti a domicilio. Tutto<br />
ciò nell’ottica di porsi a servizio<br />
<strong>del</strong> territorio e di conquistare la fiducia<br />
dei pazienti, tentando sfatare<br />
quella sorta di pregiudizio secondo<br />
il quale si preferirebbe l’ospedale<br />
di città. Un discorso a parte il dott.<br />
Gariboldi lo riserva al distaccamento<br />
di Iseo, il più “isolato” poiché<br />
distante quasi 30 chilometri da<br />
Chiari. Il suo bacino d’utenza persone<br />
lo imporrebbe, secondo l’auspicio<br />
<strong>del</strong> direttor Gariboldi, come<br />
ospedale di riferimento di quella<br />
zona con chirurgia e medicina fiori<br />
all’occhiello, auspicio che implica<br />
investimenti tecnologici per l’area<br />
radiologica, al fine di creare un mo<strong>del</strong>lo<br />
quantomeno sovrapponibile<br />
al corrispettivo reparto clarense<br />
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Orzivecchi: il 10 aprile gita a Pavia<br />
<strong>La</strong> Biblioteca di Orzivecchi in collaborazione con gli “Amici <strong>del</strong>la<br />
Disciplina” organizza una gita alla città di Pavia. L’appuntamento<br />
è fissato per domenica 10 aprile. <strong>La</strong> proposta è legata al progetto<br />
“Conosciamo la Lombardia” ed è stata pensata per far conoscere<br />
alla gente di Orzivecchi le bellezze <strong>del</strong> territorio lombardo. Per<br />
qualiasi informazione è possibile contattare la Biblioteca Comunale<br />
al numero di telefono 030/9460670 durante i giorni di apertura<br />
(mercoledì dalle 14.30 alle 16.30, il giovedì dalle 20.30 alle 22 e la<br />
domenica dalle 10.30 alle 12).<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
11<br />
Orzivecchi. Due incontri promossi dal locale assessorato ai Servizi sociali<br />
Un aiuto contro l’ansia<br />
di Francesco Uberti<br />
Un aiuto contro l’ansia e lo stress,<br />
problemi sempre più acutamente avvertiti<br />
nella società <strong>del</strong> tempo attuale.<br />
È questo il senso <strong>del</strong>l’iniziativa organizzata<br />
dall’assessorato ai Servizi<br />
sociali <strong>del</strong> comune di Orzivecchi. Un<br />
intervento in due tempi: prima di tutto<br />
l’informazione, con la conferenza<br />
tenutasi il 14 marzo insieme alla dott.<br />
sa Alice Bruschi, psicologa in neuroscienze<br />
cognitive, dedicata proprio a<br />
questi disturbi e all’illustrazione <strong>del</strong>le<br />
metodiche psicoterapiche atte a fronteggiarli.<br />
Non solo parole, però. In<br />
questo campo in particolare è quanto<br />
mai necessario fornire un aiuto concreto,<br />
per questo motivo verrà attivato<br />
a partire da lunedì 28 marzo un<br />
corso di rilassamento. Si articolerà in<br />
cinque incontri <strong>del</strong>la durata di un’ora<br />
ciascuno, dalle 20.30 alle 21.30; il calendario<br />
previsto occuperà, oltre al<br />
28 marzo, i primi tre lunedì di aprile,<br />
mentre l’ultimo incontro si terrà giovedì<br />
21. Il taglio scelto non poteva che<br />
essere di tipo cognitivo-esperienziale,<br />
un mo<strong>del</strong>lo cioè in cui il lavoro per<br />
piccoli gruppi permette ad ogni persona<br />
di acquisire fiducia e confidenza<br />
con gli altri partecipanti, in modo da<br />
rendere fruttuosa la collaborazione,<br />
raggiungendo un senso di sicurezza<br />
ed un equilibrio emotivo. L’obiettivo,<br />
insomma, è quello di aiutarsi a vicenda,<br />
per difendersi dalle pressioni che<br />
troppo spesso sembrano insostenibili,<br />
particolarmente in questo periodo di<br />
grande insicurezza economica e sociale,<br />
per godere di una vita più tranquilla,<br />
più serena, più umana,<br />
Incontri Age<br />
a Roccafranca<br />
Il presupposto sta tutto nel titolo: “Ci<br />
vuole un’intera città per far crescere un<br />
ragazzo”. È questo, infatti, il principio<br />
che ha portato alla messa in programma<br />
a Roccafranca di un ciclo di incontri di formazione<br />
e informazione dedicati ai genitori.<br />
Si tratta <strong>del</strong>la nuova iniziativa promossa<br />
dall’Age, l’Associazione dei genitori,<br />
da poco rinnovata nel direttivo e nei<br />
componenti. Nell’ambito <strong>del</strong> progetto<br />
“Age-iamo! Per i genitori, per il territorio”<br />
essa punta a ritrovare il proprio ruolo<br />
nella comunità di Roccafranca, promuovendo<br />
momenti di formazione, di animazione<br />
e di aggregazione. Dopo l’ottimo<br />
esito <strong>del</strong>la Festa di Carnevale, viene il momento<br />
di questi incontri che sottolineano<br />
l’importanza di una sinergia e di una<br />
condivisione tra i diversi enti educativi e<br />
il sostegno ai genitori che si sentono soli<br />
nella propria azione educativa. Si comincia<br />
giovedì 31 marzo, quando a proposito<br />
de “L’adolescente: corpo ed emozioni”<br />
la dott.sa Sutera darà alcuni suggerimenti<br />
in merito al dialogo con i figli sulla sessualità.<br />
Giovedì 14 aprile sarà la volta de<br />
“I nuovi universi comunicativi dei nostri<br />
figli”: i pericoli e le possibilità di Internet<br />
e dei Social Networks spiegati dal dott.<br />
Guatta e dal dott. Marini. Martedì 27<br />
aprile toccherà al dott. Polidori presentare<br />
il <strong>del</strong>icato argomento <strong>del</strong>l’abuso di sostanze<br />
stupefacenti tra i giovani, a partire<br />
dai risultati di un lavoro portato avanti<br />
nelle terze medie <strong>del</strong> paese dagli educatori<br />
dalla cooperativa “Tornasole”. L’ultimo<br />
appuntamento sarà giovedì 12 maggio,<br />
il dott. Poli parlerà di regole e autorevolezza<br />
nel rapporto con i figli.<br />
abbigliamento 0-16<br />
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Tommy Hilfiger<br />
Petit Bateau<br />
One love<br />
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12<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Bassa<br />
centrale<br />
Dello: Un bando per la “Dote scuola”<br />
Anche il Comune di Dello, come altri Comuni <strong>del</strong>la Lombardia, ha emanato<br />
il bando per accedere alla “Dote scuola” per l’anno scolastico 2011-2012.<br />
Il contributo, calcolato in base all’Isee <strong>del</strong>la famiglia, è destinato agli allievi<br />
<strong>del</strong>le scuole statali primarie, secondarie di primo grado e secondarie superiori.<br />
Per quanto riguarda i requisiti per poter accedere alla dote, il bando indica<br />
tre condizioni indispensabili: la famiglia deve essere residente in Lombardia;<br />
la scuola statale frequentata deve essere in Lombardia e, infine, l’Isee<br />
<strong>del</strong>la famiglia deve essere inferiore o pari a 15.458 euro. <strong>La</strong> domanda dovrà<br />
essere presentata all’ufficio protocollo <strong>del</strong> Comune entro il 2 maggio.<br />
Leno. Scuole cittadine protagoniste di una pubblicazione storica di carattere locale<br />
Alla scoperta <strong>del</strong> volto <strong>del</strong> passato<br />
di Lina Angelli<br />
Esprime con efficacia un pensiero<br />
forte Giuseppina Pelucchi, responsabile<br />
<strong>del</strong> Servizio archivistico comunale<br />
di Leno dicendo che l’orizzonte nel<br />
quale ci specchiamo, e il luogo immutato<br />
e indulgente che ci attende, è la<br />
storia. Il concetto è ripreso nell’ ultima<br />
pubblicazione <strong>del</strong> Comune “Alla<br />
scoperta <strong>del</strong> volto storico di Leno”:<br />
raccolta <strong>del</strong> lavoro di numerose scolaresche<br />
coinvolte lo scorso anno scolastico<br />
nel progetto storico-didattico<br />
“Dal manoscritto al testo. Dall’archivio,<br />
alla scuola, al territorio”. Si tratta<br />
di un agile libretto – una cinquantina di<br />
pagine – distribuito a tutte le famiglie<br />
perché, come spiega il sindaco Pietro<br />
Bisinella, si possa con piacere prendere<br />
atto <strong>del</strong>la serietà e <strong>del</strong>la meticolosità<br />
<strong>del</strong> metodo adottato, <strong>del</strong>la vivacità<br />
dei temi e dei contenuti, <strong>del</strong>la generosità<br />
espressa in termini di impegno”. E<br />
così, la storia, cioè quel “luogo indulgente”<br />
che non penalizza e permette<br />
Il sindaco di Leno Pietro Bisinella<br />
Capriano: approvato il consuntivo<br />
Dopo il bilancio di previsione, approvato<br />
circa due mesi fa, in questi giorni Capriano<br />
<strong>del</strong> Colle ha approvato il bilancio consuntivo<br />
<strong>del</strong> 2010. <strong>La</strong> scorsa settimana il<br />
consiglio comunale, retto dal sindaco Alberto<br />
Lussignoli, si è riunito per l’ultima<br />
volta: infatti Capriano <strong>del</strong> Colle è una <strong>del</strong>le<br />
amministrazioni comunali chiamate alle<br />
urne a maggio. Due i punti importanti<br />
all’ordine <strong>del</strong> giorno: l’approvazione <strong>del</strong><br />
bilancio consuntivo e l’approvazione <strong>del</strong><br />
nuovo Piano <strong>del</strong> governo <strong>del</strong> territorio.<br />
“Siamo orgogliosi – ha esordito il sindaco<br />
Alberto Lussignoli – di aver approvato<br />
questo tipo di Pgt, nel quale non abbiamo<br />
inserito alcuna area nuova. In questo<br />
documento c’è la chiara intenzione di<br />
puntare alla riqualificazione <strong>del</strong>l’esistente<br />
per salvaguardare il nostro territorio.<br />
Anzi, se possibile con questo documento<br />
puntiamo ad elevare lo standard di qualità<br />
<strong>del</strong> territorio”.<br />
comprensione, dà spazio al volto di<br />
una comunità, tradotta poi, didatticamente,<br />
in cartelloni, plastici, trattati,<br />
riproposti con suggestive titolazioni.<br />
C’è “L’anello di Porzano” per dire la<br />
spazialità circolare <strong>del</strong>la frazione lenese,<br />
o “C’era una volta un re”, che era<br />
re Desiderio: tutto da bimbi di cinque<br />
o sei anni e dalle loro maestre. Anche,<br />
“I mulini perduti” dalle elementari, o<br />
“L’evoluzione storica <strong>del</strong>l’architettura<br />
lenese”, per i geometri <strong>del</strong>l’Istituto<br />
Capirola. Il progetto, iniziato lo scorso<br />
anno scolastico, a valenza pluriennale,<br />
condiviso con le dirigenze scolastiche<br />
locali e con l’Ufficio scolastico provinciale,<br />
presenta la storia locale partendo<br />
dalle fonti d’archivio con l’incipit<br />
di visite guidate con la dott.ssa Giuseppina<br />
Caldera che ha curato il riordino<br />
<strong>del</strong>l’archivio storico comunale.<br />
“C’è stata passione ed entusiasmo –<br />
sottolinea Giuseppina Pelucchi –. <strong>La</strong><br />
concreta possibilità di trovare nei testi<br />
antichi le radici <strong>del</strong>la propria identità<br />
vorrebbe rafforzare la consapevolezza<br />
di un’appartenenza, tradotta poi in vero<br />
esercizio di cittadinanza”.<br />
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<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
13<br />
Azzano Mella. Dopo la sentenza <strong>del</strong> Tar il progetto <strong>del</strong>la struttura oggetto di polemiche è stato bloccato<br />
Polo logistico: tutto sospeso<br />
sino al prossimo 26 ottobre<br />
<strong>La</strong> sospensiva lavori<br />
emessa dal tribunale<br />
amministrativo ha accolto<br />
le ragioni dei comuni<br />
di Capriano, Dello<br />
e <strong>del</strong> parco<br />
<strong>del</strong> Montenetto<br />
di Maria Teresa Marchioni<br />
Si farà il polo logistico ad Azzano<br />
Mella? Non si sa. Il dato certo<br />
è che, fino al prossimo 26 ottobre,<br />
il progetto è congelato. Lo scorso<br />
novembre le ruspe erano entrate<br />
in funzione in un’area limitrofa alla<br />
zona dove dovrebbe sorgere il<br />
futuro polo logistico. Solo qualche<br />
giorno dopo, però, i lavori erano<br />
stati sospesi. Le ruspe, che avevano<br />
incominciato a tracciare la strada<br />
che dalla provinciale Quinzanese<br />
dovrebbe entrare nella futura zona<br />
di urbanizzazione collocata in prossimità<br />
<strong>del</strong> polo logistico, erano state<br />
fermate da una sentenza <strong>del</strong> Tar.<br />
A suo tempo il Tar, dopo aver analizzato<br />
le richieste di sospensiva<br />
avanzate dai comuni di Capriano,<br />
Dello e dal Parco <strong>del</strong> Montenetto,<br />
aveva emesso la “Sospensiva dei lavori”<br />
fino al 15 dicembre. In quella<br />
circostanza i sindaci di Capriano e<br />
Dello avevano espresso soddisfazione.<br />
“Siamo molto soddisfatti di<br />
questa prima risposta <strong>del</strong> Tar – avevano<br />
riferito Alberto Lussignoli ed<br />
Ettore Monaco, sindaci di Capriano<br />
e Dello – perché questa decisione<br />
la dice lunga sulla bontà di questa<br />
operazione edilizia, che il comune<br />
di Azzano vorrebbe far partire senza<br />
aver predisposto una Vas”. Successivamente<br />
la sospensiva venne<br />
prorogata fino al 26 ottobre. Dunque,<br />
al momento, tutto è fermo. Se<br />
ne riparlerà fra circa 7 mesi, quando<br />
il Tar entrerà nel merito <strong>del</strong>la<br />
questione. Il progetto risale a due<br />
anni fa circa. Interessata alla realizzazione<br />
di questa grande piatta-<br />
forma, che, ricordiamo, prevede la<br />
cementificazione di 560 mila metri<br />
quadrati di terreno agricolo (pari<br />
a circa174 piò bresciani), con una<br />
volumetria di 2 milioni e mezzo di<br />
metri cubi pari all'incirca a quella<br />
di 6000 villette da 400 metri cubi<br />
l'una (8 volte il Bennet di Cadignano),<br />
è la ditta Safer. Nei mesi scorsi<br />
anche Legambiente Bassa Bresciana<br />
ha fatto la sua parte, per evitare<br />
che il progetto <strong>del</strong> Comune di Azzano<br />
Mella andasse a buon fine. Fra<br />
le iniziative promosse ci sono state<br />
(e ci saranno) molte assemblee<br />
pubbliche informative e la raccolta<br />
di firme con tanto di banchetti nelle<br />
piazze dei paesi prospicienti la<br />
Quinzanese che subiranno massicciamente<br />
gli effetti nefasti <strong>del</strong>l’opera.<br />
Ad oggi questa raccolta ha superato<br />
le 8000 firme.<br />
“Il Comune che potrebbe avere effetti<br />
devastanti – si legge in una<br />
nota di Legambiente – è Dello. Il<br />
territorio <strong>del</strong>lese sarebbe a rischio<br />
esondazione perché è attraversato<br />
da due grosse rogge: la Manerbia e<br />
la Quinzanella. E poi non ci sono<br />
da sottovalutare i grossi disagi alla<br />
viabilità sulla Quinzanese. I mezzi<br />
pesanti che la attraverserebbero<br />
ogni giorno andrebbero inevitabilmente<br />
a creare lunghe code sia per<br />
chi va verso la città, sia per chi si<br />
dirige verso Quinzano”.<br />
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<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
15<br />
Bassa<br />
orientale<br />
Ragazzi e poesia: il concorso di Carpenedolo<br />
Ragazzi protagonisti al secondo concorso di poesia e narrativa organizzato<br />
dal ritrovo di Carpenedolo in collaborazione con la Pro loco e l’associazione<br />
culturale Il megafono. Le premiazioni, tenutesi nei giorni scorsi nel<br />
teatro parrocchiale, hanno visto salire sul podio Matteo Cagliari, <strong>La</strong>ura Irma<br />
e Alessandro Scovoli per la categoria poesia, Giovanni Durosini, Michele<br />
Siritanu, Claudio Andrei, Yassine Zahir e Ilaria Perini per la categoria<br />
narrativa. Assegnato anche il premio Simpatia a Luca Castellini mentre<br />
una menzione speciale per il testo è andata a Noemi Zaniboni. fondatore<br />
e direttore <strong>del</strong>la corale polifonica Ars Nova.<br />
Montichiari. L’impegno benefico <strong>del</strong>la associazione Davide Ro<strong>del</strong>la<br />
<strong>La</strong> solidarietà <strong>del</strong>la onlus<br />
di Federico Migliorati<br />
Un'assemblea <strong>del</strong>la Fondazione<br />
136mila 563 euro: questo è l’importo<br />
complessivo di fondi che l’associazione<br />
Davide Ro<strong>del</strong>la onlus di Montichiari<br />
ha destinato, nel solo 2010, ad<br />
attività di solidarietà. Oltre 1 milione<br />
e 300mila euro, invece, sono le erogazioni<br />
effettuate nei 13 anni di vita <strong>del</strong><br />
gruppo. A beneficiarne sono stati enti<br />
di volontariato, sodalizi locali, parrocchie,<br />
scuole, ospedali e ancora gruppi<br />
missionari per sostegni a progetti nel<br />
Terzo Mondo, realtà culturali e sportive.<br />
“Tredici anni fa, con l’incoraggiamento<br />
<strong>del</strong>l’allora Vescovo ausiliare di<br />
Brescia Vigilio Olmi, è nata la nostra<br />
associazione – ha dichiarato il dottor<br />
Antonio Ro<strong>del</strong>la, fondatore e vicepresidente<br />
<strong>del</strong> sodalizio cittadino – il cui<br />
desiderio era di portare, in memoria di<br />
mio figlio Davide, solidarietà e contributi<br />
in moltissimi campi. In questi anni<br />
è stato un susseguirsi di idee e di<br />
realizzazioni che ci hanno condotto<br />
a raggiungere risultati soddisfacenti”.<br />
Tantissimi sono i progetti che il<br />
sodalizio porterà avanti nell’anno in<br />
corso: un posto di rilievo lo occupano<br />
le iniziative per il Terzo Mondo,<br />
dal Sud Sudan, dove verrà realizzato<br />
un centro per la formazione degli<br />
insegnanti nella diocesi di Rumbek,<br />
all’Albania dove i contributi sono destinati<br />
al sostegno ai ragazzi nella loro<br />
crescita scolastica e formativa. In<br />
Etiopia i fondi serviranno, invece,<br />
per consolidare e rafforzare il Progetto<br />
Donna nella lotta al prolasso uterino,<br />
una patologia che in quel Paese<br />
uccide ogni anno migliaia di madri.<br />
Un importante sostegno sarà offerto<br />
a Raphael per la costruzione <strong>del</strong> centro<br />
oncologico <strong>La</strong>udato Si di Rivoltella<br />
nonché all’ospedale di Montichiari<br />
(anche grazie alla “Davide Ro<strong>del</strong>la”, lo<br />
ricordiamo, il nosocomio si è dotato<br />
recentemente di un centro di Dialisi<br />
e di Nefrologia oltre ad un servizio di<br />
chemioterapia) per arrivare a dar vita<br />
ad un centro di rianimazione e all’attivazione<br />
di un reparto di cardiologia.<br />
Consistenti saranno anche gli aiuti per<br />
le diverse realtà associative presenti<br />
in zona, per le parrocchie ed il mondo<br />
sportivo con un’attenzione particolare<br />
che sarà rivolta alla disciplina <strong>del</strong>la<br />
pallacanestro, la quale, a Montichiari,<br />
coinvolge oltre 250 ragazzi. “Il tesoro<br />
che lasciamo è il bene che facciamo”,<br />
recita la scritta sui labari <strong>del</strong>l’associazione<br />
Davide Ro<strong>del</strong>la: mai slogan fu<br />
più rispondente al vero.<br />
Un sistema<br />
efficiente<br />
“È tempo di bilanci e di progetti per<br />
molte associazioni ed anche la Pro<br />
loco di Carpenedolo, tra le più attive<br />
sul territorio provinciale, non è<br />
da meno e si sta preparando all’assemblea<br />
annuale in programma domenica<br />
3 aprile. In quest’occasione<br />
verranno approvate la relazione <strong>del</strong><br />
presidente sull’attività sociale <strong>del</strong><br />
2010 e su quella programmata per il<br />
2011 oltre al consuntivo finanziario<br />
e preventivo con la relazione dei revisori<br />
dei conti. Il 2010 è stato un anno<br />
particolarmente intenso per il sodalizio<br />
presieduto da Mario Ferrari,<br />
sia per le numerose iniziative organizzate<br />
(pensiamo solo alla Fiera di<br />
San Bartolomeo, alla Fiera <strong>del</strong> Torrone,<br />
a Non solo Novello ed al recente<br />
Carnevale) sia per il numero di soci<br />
raggiunto, ben 1023. “<strong>La</strong> nostra<br />
Pro loco – afferma lo stesso numero<br />
uno <strong>del</strong>l’associazione – è servita a vivacizzare<br />
un paese dinamico e ricco<br />
nell’ambito <strong>del</strong> volontariato ponendo<br />
sul tavolo un programma sempre<br />
più intenso a tal punto da diventare<br />
un laboratorio interessante e punto<br />
di riferimento per molte altre realtà.<br />
All’interno <strong>del</strong>la comunità <strong>del</strong>la<br />
cittadina dei carpini siamo riusciti<br />
a coinvolgere tutta la comunità con<br />
un’azione capillare. Il lavoro di promozione,<br />
il rilancio <strong>del</strong>le antiche tradizioni,<br />
la grande fantasia innovativa<br />
nel predisporre nuove iniziative<br />
sono stati portati avanti con molta<br />
determinazione ma nel medesimo<br />
tempo con grande rispetto e nessuna<br />
invadenza verso altri gruppi, anzi si<br />
è cercato di essere loro vicini dando<br />
un supporto nella loro azione”. L’assemblea<br />
di domenica 3 aprile, dunque,<br />
si prospetta di rilevante importanza<br />
per il futuro di questo sodalizio<br />
che ha saputo raggiungere in sei<br />
anni di lavoro risultati invidiabili: risultati<br />
che costituiscono solo il punto<br />
di partenza per un futuro ancora più<br />
ricco e vivace di iniziative.<br />
Cultura. Si recuperano due edifici storici nella cittadina monteclarense ma servono le risorse necessarie<br />
Museo <strong>del</strong>le armi e chiesa <strong>del</strong> Suffragio: cercasi sponsor<br />
A fine anno il Museo <strong>del</strong>le Armi<br />
e la chiesa <strong>del</strong> Suffragio, due storici<br />
edifici cittadini che condividono la<br />
stessa sede, torneranno a nuova vita:<br />
ma per fare questo, vista anche<br />
la spesa necessaria, il Comune e la<br />
Parrocchia di Santa Maria Assunta<br />
cercano uno sponsor munifico.<br />
Per il Museo <strong>del</strong>le Armi, il cui patrimonio<br />
di oggetti e suppellettili<br />
è stato sistemato, pulito e trasferito<br />
a Palazzo Tabarino, si tratta<br />
di intervenire affinché vi sia un<br />
riciclo d’aria poiché, non essendovi<br />
finestre apribili ed essendo il<br />
locale molto alto, l’umidità s’insinua<br />
spesso nelle superfici, specie<br />
tramite il tetto, sino ad arrivare<br />
all’interno <strong>del</strong> complesso. Quanto<br />
all’adiacente chiesa <strong>del</strong> Suffragio,<br />
di epoca seicentesca e che fino a<br />
pochi giorni fa ospitava le celebrazioni<br />
liturgiche domenicali per<br />
i bambini, la chiusura si è resa necessaria<br />
a seguito di infiltrazioni<br />
d’acqua nel tetto con conseguente<br />
pericolo per l’incolumità pubblica<br />
e l’edificio in sé.<br />
L’auspicio <strong>del</strong> sindaco Elena Zanola<br />
e <strong>del</strong>l’abate mons. Gaetano Fontana<br />
è trovare uno sponsor, “magari<br />
un’azienda <strong>del</strong> luogo che sia<br />
così sensibile da venirci in aiuto.<br />
<strong>La</strong> generosità dei monteclarensi –<br />
affermano – è risaputa e crediamo<br />
che salvaguardare e mettere in sicurezza<br />
due edifici così belli come<br />
il Museo <strong>del</strong>le Armi e la Chiesa <strong>del</strong><br />
Suffragio sia fondamentale. Noi<br />
aspettiamo con fiducia, ma ho buoni<br />
motivi per pensare che entro fine<br />
anno troveremo soluzione al problema”.<br />
Per il resto è bene affidarsi<br />
alla Provvidenza, che spesso aiuta<br />
in maniera generosa. (f.m.)
16<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Ghedi: in festa per il 46° <strong>del</strong>l’Avis<br />
L’Avis di Ghedi compie 46 anni. Per festeggiare con tutti gli onori questo<br />
traguardo l’associazione, presieduta da Antonio Ferrari, ha organizzato<br />
per domenica 10 aprile una manifestazione che prevede la cerimonia<br />
di premiazione dei donatori benemeriti. L’appuntamento è alle 10.15<br />
nell’auditorium <strong>del</strong>la Bcc Agrobresciano. Prima <strong>del</strong>le premiazioni, alle 9,<br />
in parrocchiale è invece prevista la celebrazione <strong>del</strong> 20° anniversario <strong>del</strong>la<br />
morte <strong>del</strong> dott. Luigi Bonazza, il primo direttore sanitario <strong>del</strong>la sezione<br />
Avis di Ghedi, a cui è intitolata la sede di via X giornate. <strong>La</strong> giornata<br />
commemorativa prevede anche il pranzo sociale.<br />
Ghedi. Quattro appuntamenti pensati dalla parrocchia come cammino di preparazione verso la Pasqua<br />
“Arte e religiosità” dal 30 marzo<br />
di Maria Terersa Marchioni<br />
Gianni Calvi<br />
Tempo ritrovato a Montichiari<br />
È “Il tempo ritrovato” quello di Montichiari:<br />
si intitola così, infatti, la rassegna<br />
di eventi culturali che ha preso il via nei<br />
giorni scorsi. Il coinvolgimento è generale<br />
e riguarda i principali poli culturali cittadini:<br />
dal Museo Bergomi al Palazzo <strong>del</strong>l’Archeologia<br />
e <strong>del</strong>la Storia <strong>del</strong> Territorio sino<br />
alla Pinacoteca Pasinetti e al Castello Bonoris.<br />
Appuntamenti sino in programma<br />
ancora per i 29 marzo. Martedì 6, 13 e<br />
20 aprile, dalle 20,30 alle 22, sarà invece<br />
la volta di un corso di manualità e saperi<br />
rurali in 5 lezioni dal titolo “Impagliatura<br />
<strong>del</strong>le sedie. Impariamo a riparare le<br />
sedie dei nostri nonni con il carice”: sarà<br />
presente Flavio Pizzocolo, artigiano impagliatore.<br />
Le iscrizioni, in numero massimo<br />
di 12, hanno un costo di 50 euro per<br />
partecipante. Per ulteirori informazioni:<br />
030/9650455. (mtm)<br />
In occasione <strong>del</strong>la Pasqua la<br />
parrocchia Santa Maria Assunta<br />
di Ghedi ha organizzato quattro<br />
incontri per riflettere e per preparare<br />
i fe<strong>del</strong>i alla Quaresima e alla<br />
Pasqua.<br />
Il ciclo di incontri, che si raffigura<br />
con il logo di “Arte religiosità”,<br />
cultura e arte intorno al mistero<br />
pasquale, prende il via mercoledì<br />
30 marzo e si conclude giovedì 14<br />
aprile, poco prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>la<br />
Settimana santa.<br />
Il primo appuntamento, mercoledì<br />
30 marzo, si terrà in sala consiliare<br />
alle 20.30. Il prof. Gianni Calvi,<br />
presidente <strong>del</strong> coordinamento dei<br />
Sacri Monti piemontesi e <strong>del</strong> Sacro<br />
Monte di Crea, terrà una relazione<br />
sul tema “Ad similitudinem Sanctae<br />
Jerusalem: i Sacri Monti”.<br />
L’appuntamento successivo è stato<br />
calendarizzato per lunedì 4 aprile.<br />
Al cinema Gabbiano verrà proiettato<br />
il film drammatico “Uomini di<br />
Dio”, <strong>del</strong> regista Xavier Beauvais.<br />
Prima <strong>del</strong>la proiezione <strong>del</strong> film, ci<br />
sarà una presentazione curata da<br />
don Italo Uberti, rappresentate di<br />
<strong>Voce</strong> Sas di Brescia. L’ingresso è<br />
liberto.<br />
Giovedì 7 aprile, alle 20.30, in sala<br />
consiliare il prof Livio Bosio relazionerà<br />
sul tema “Crucifix:iconografia<br />
<strong>del</strong>la croce”. Nel corso <strong>del</strong>la serata<br />
ci saranno anche letture animate<br />
con la collaborazione di Silvia Rovati<br />
ed Erminia Lombardi. Con loro,<br />
la soprano Sonia Piccioni e la<br />
pianista Loretta Battaglia.<br />
Ultimo appuntamento di questo ciclo<br />
di incontri è previsto per giovedì<br />
14 aprile, sempre in sala consiliare<br />
alle 20.30. L’argomento <strong>del</strong>la<br />
serata sarà “Mater dolorosa:la pietà<br />
dal vangelo alla storia <strong>del</strong>l’arte”.<br />
Relatrice, la prof. Margherita<br />
Sommese. Anche in questa serata<br />
verrà riproposta la lettura animata<br />
con accompagnamento musicale.<br />
Questi momenti di riflessione sono<br />
aperti a tutti.<br />
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marzo 2011<br />
17<br />
Montichiari. Nelle parole <strong>del</strong> direttore <strong>del</strong> polo espositivo i cambiamenti imposti dalla crisi<br />
Ezio Zorzi: dalle difficoltà nuovo<br />
modo di concepire le esposizioni<br />
Sembra vedersi la via<br />
di uscita alla recessione<br />
iniziata nel 2008 che<br />
ha inciso anche sulle<br />
modalità di realizzare<br />
gli eventi fieristici. Il<br />
programma 2011<br />
di Maria Teresa Marchioni<br />
Dopo un triennio di difficoltà,<br />
iniziato con la crisi <strong>del</strong> 2008, per il<br />
mercato fieristico i primi mesi <strong>del</strong><br />
2011 si annunciano decisivi in un<br />
anno che si prevede cruciale per la<br />
ripresa <strong>del</strong> settore. “Dopo la crisi <strong>del</strong><br />
2008, il comparto fieristico ha dovuto<br />
affrontare una fase critica che ha<br />
richiesto cambiamenti profondi nel<br />
modo stesso di concepire le fiere -<br />
spiega il direttore Ezio Zorzi. Oggi registriamo<br />
un perdurare <strong>del</strong>lo stato di<br />
generale difficoltà <strong>del</strong>l’economia, ma<br />
chi ha saputo mettere in campo una<br />
strategia per la ripresa oggi comincia<br />
a raccoglierne i frutti”. Nell’ultimo<br />
triennio, la crisi ha coinvolto<br />
indistintamente tutti i settori chiave<br />
<strong>del</strong>le produzioni e <strong>del</strong> commercio,<br />
con ripercussioni dirette sugli<br />
eventi fieristici, da sempre la cartina<br />
Il Centro fiera <strong>del</strong> Garda di Montichiari<br />
al tornasole <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong>l’economia.<br />
“Si tratta di una fase di difficoltà<br />
che, dal 2009 ad oggi, ha accomunato<br />
tutti i principali eventi fieristici<br />
nazionali ed internazionali, continua<br />
Zorzi. Gli enti fieristici, sia a livello<br />
nazionale che internazionale, hanno<br />
dovuto far fronte ad una contrazione<br />
<strong>del</strong>la domanda, che si è tradotta in<br />
una riduzione <strong>del</strong>la superficie media<br />
venduta e in una generale perdita di<br />
appeal che ha coinvolto anche fiere<br />
storiche, dalla tradizione consolidata”.<br />
In tale situazione, ogni ente fieristico<br />
deve essere in grado di valorizzare<br />
i propri punti di forza, investendo<br />
negli eventi più in sintonia con le<br />
esigenze <strong>del</strong> territorio. “Le fiere che<br />
stanno dando i migliori risultati sono<br />
quelle che operano in ambito lo-<br />
cale e, al tempo stesso, investono in<br />
specializzazione – spiega Zorzi –. <strong>La</strong><br />
fiera, in questi casi, diventa lo strumento<br />
più adatto per presidiare il<br />
mercato domestico, con bassi costi<br />
ed alte rese in termini di costo/contatto”.<br />
Il Centro fiera di Montichiari<br />
può contare su un calendario fieristico<br />
ben diversificato, con fiere business,<br />
consumer ed eventi aziendali.<br />
“Per alcune fiere business, si registra<br />
una contrazione in termini di superficie<br />
espositiva, poiché, in una fase di<br />
incertezza, la tendenza <strong>del</strong>la aziende<br />
è quella di confermare la partecipazione<br />
riducendo però la dimensione media<br />
degli stand. Sull’altro versante, le<br />
fiere consumer hanno mantenuto e in<br />
molti casi incrementato sia il numero<br />
di espositori che quello dei visitatori,<br />
a conferma di come, in settori chiave,<br />
le fiere continuino a richiamare un<br />
pubblico molto numeroso”. Il Centro<br />
fiera di Montichiari, come in questi ultimi<br />
anni di crisi, propone anche per il<br />
2011 un calendario di eventi con 23 fiere<br />
rivolte al pubblico degli operatori e<br />
dei consumatori, una decina di eventi<br />
minori, oltre all’attività convegnistica<br />
e gli eventi aziendali. “Pertanto – conclude<br />
Zorzi – grazie a questo nutrito<br />
e diversificato programma di attività,<br />
per il corrente anno si prevede la conferma<br />
di un buon volume d’affari, pur<br />
in presenza <strong>del</strong> notevole e perdurante<br />
stato di crisi <strong>del</strong>l’economia”.
Verolanuova - Via Circonvallazione 68 - Cascina Fontanili - Tel. 030 9361188
E-mail:<br />
bassabresciana@vocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
19<br />
Economia<br />
L’incontro<br />
Le sorelle Cò<br />
Titolari <strong>del</strong>la Maison Cò di Brescia<br />
<strong>La</strong> professionalità<br />
a servizio <strong>del</strong>la bellezza<br />
Creatività e intrapredenza: questa la ricetta vicente<br />
Marta e Maria Cò<br />
di Elisa Bassini<br />
Le sorelle Marta e Maria Cò hanno<br />
fatto <strong>del</strong>la loro passione per la<br />
bellezza una professione e grazie<br />
all’impegno, alla creatività e alla<br />
loro intraprendenza sono diventate<br />
un vero e proprio marchio di stile.<br />
Negli anni Settanta, le Cò aprono la<br />
loro boutique di parrucchiere a Capriano<br />
<strong>del</strong> Colle che rimane tutt’ora<br />
la sede storica.<br />
I primi anni di attività sono segnati<br />
dai viaggi che Marta e Maria intraprendono<br />
per l’Europa, soprattutto<br />
a Parigi, dove studiano i look <strong>del</strong><br />
celebre salone <strong>del</strong>le sorelle Carita.<br />
“Erano le nostre icone e i nostri<br />
punti di riferimento. Andavamo da<br />
loro per copiare i tagli, li sperimentavamo”<br />
racconta Maria Cò. “Fin<br />
da subito abbiamo avuto voglia di<br />
provare sempre nuovi tagli e servizi<br />
per i clienti. Il nostro spirito<br />
imprenditoriale sta nell’innovarci<br />
continuamente: basti pensare che<br />
negli anni Settanta il nostro negozio<br />
aveva già un angolo di estetica<br />
e di accessori per soddisfare il benessere<br />
<strong>del</strong>la persona a 360 gradi.<br />
Siamo sempre state appassionate<br />
<strong>del</strong> lavoro a livello artigianale, ma<br />
la ricerca <strong>del</strong>la novità ci ha fatto<br />
fare il salto di qualità”.<br />
Grazie allo spirito intraprendente<br />
e alla creatività, le sorelle Cò, oltre<br />
alla boutique di Capriano, hanno<br />
aprono altri centri in città.<br />
Nell’84 viene inaugurato il primo<br />
punto vendita in via Bronzetti a<br />
Brescia, ma è la piccola maison<br />
in via Bulloni che, grazie alla sua<br />
posizione, dà visibilità al “marchio”<br />
Cò.<br />
In questa sede, Marta e Maria continuano<br />
ad ampliare la rosa di servizi<br />
che, nella concezione di bellezza<br />
<strong>La</strong> storia di Maria e Marta Cò inizia<br />
nei primi anni Settanta a Capriano <strong>del</strong><br />
Colle dove le sorelle aprono il primo<br />
negozio.<br />
Da subito l’attività si configura non<br />
come un semplice servizio da parrucchiere,<br />
ma come uno spazio dedicato<br />
alla bellezza e al benessere completo,<br />
costantemente aggiornato alle novità<br />
provenienti dal mondo <strong>del</strong>la moda.<br />
Nell’84 le Cò approdano a Brescia con<br />
un primo punto vendita in via Bronzetti<br />
e nel ’91 viene inaugurato lo<br />
spazio in via Bulloni. Questo negozio<br />
all’angolo di via XX Settembre, con<br />
le sue cinque sfavillanti vetrine, è il<br />
punto che dà maggiore visibilità alla<br />
maison e dove Marta e Maria possono<br />
ampliare il ventaglio dei servizi al<br />
cliente, non solo con trattamenti per<br />
capelli, ma anche per viso e corpo.<br />
Una storia iniziata a Capriano <strong>del</strong> Colle<br />
Inoltre, in corso Cavour viene aperto<br />
un altro punto vendita dedicato ad un<br />
servizio veloce. “Nonostante l’apertura<br />
di questi negozi non ci sentivamo<br />
ancora soddisfatte. Il nostro sogno è<br />
stato quello di creare una maison nostra,<br />
con un parcheggio e un giardino,<br />
un posto dove il cliente potesse trovare<br />
tutto” racconta Maria Cò. Così nel<br />
2006 viene inaugurata Maison Cò, una<br />
nuova elegante struttura che riunisce<br />
in sé tutti i punti vendita dislocati in<br />
città.<br />
Il nuovo spazio, elegante gioiello di<br />
design contemporaneo situato in via<br />
Rodolfo Vantini, non si può chiamare<br />
propriamente negozio. Oltre allo<br />
spazio dedicato alla cura dei capelli, ci<br />
sono diversi corner dedicati all’estetica,<br />
al benessere, con un lounge bar e<br />
un angolo degli acquisiti.<br />
totale, non può limitarsi alla cura<br />
dei capelli, ma arriva fino ai trattamenti<br />
specifici per viso e corpo.<br />
<strong>La</strong> continua ricerca di innovazione<br />
e la necessità di un servizio completo<br />
alla persona spingono le sorelle<br />
Cò a cercare una nuova, unica<br />
sede: la scelta <strong>del</strong>la location cade<br />
su un edificio storico di via Rodolfo<br />
Vantini. “Nel 2006 abbiamo inaugurato<br />
questa nuova struttura: si<br />
tratta di una zona importante, nota<br />
come Campofera, che a partire<br />
dai primi <strong>del</strong> Novecento vede nascere<br />
la Brescia imprenditoriale.<br />
Il vecchio edificio era la casa dedicata<br />
al dopolavoro. Noi vogliamo<br />
mantenere lo spirito di aggregazione<br />
e di intrattenimento <strong>del</strong>la<br />
struttura originaria. Ecco perché,<br />
oltre che ai nostri servizi di base,<br />
abbiamo voluto creare in questa casa<br />
un’area di ristoro. Siamo stati i<br />
pionieri <strong>del</strong>la rivalutazione di questa<br />
ex zona industriale e dal punto<br />
di vista economico è stato un passo<br />
importantissimo”. Definire la Maison<br />
Cò come un negozio di parrucchieri<br />
è riduttivo, perché oltre alla<br />
zona capelli, ci sono diversi corner<br />
dedicati all’estetica e al benessere<br />
con strumentazioni di ultima generazione<br />
come radiofrequenza, cavitazione<br />
e luce pulsata. <strong>La</strong> maggiore<br />
novità è data dal lounge bar, un<br />
angolo di ristoro dove, ad ogni ora<br />
<strong>del</strong> giorno è possibile gustare cibi a<br />
base di preparati naturali, così come<br />
spiega Maria: “Questo è il plus<br />
che ci fa fare il salto, inserire una<br />
cucina sicuramente è un progetto<br />
impegnativo e ambizioso. In un<br />
momento di crisi come questo, la<br />
nostra forza è stata quella di innovarci<br />
continuamente e rimanere sul<br />
mercato. L’attenzione alla persona<br />
resta però al primo posto: prima<br />
di un taglio facciamo moltissima<br />
consulenza ed è questo che fa la<br />
differenza”.
20<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Tempo libero. Una passione che sta contagiando un numero sempre maggiore di appassionati<br />
Alla scoperta <strong>del</strong> mondo quad<br />
per viaggiare in piena libertà<br />
Derivati da mezzi di<br />
trasporto progettati negli<br />
anni Settanta <strong>del</strong> secolo<br />
scorso per viaggiare su<br />
terreni accidentati, sono<br />
diventati una vera e<br />
propria moda<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
Quella dei quad è una moda sempre<br />
più diffusa. Sono sempre di più,<br />
anche nel Bresciano, gli amanti di<br />
questi veicoli a quattro ruote, figli<br />
di speciali mezzi di locomozione<br />
agili e compatti, costruiti a partire<br />
dalla fine degli anni Sessanta<br />
<strong>del</strong> secolo scorso per procedere<br />
su terreni particolarmente difficili<br />
e per essere impiegati anche su<br />
brevi tratti di navigazione. Concettualmente<br />
derivati proprio da quei<br />
mezzi, anche i moderni quad sono<br />
pensati per il trasporto di persone<br />
e cose su percorsi fuoristradistici<br />
particolarmente difficili e accidentati,<br />
quali mulattiere o greti di torrenti.<br />
Rispetto ai loro progenitori<br />
i quad hanno perdute le caratteristiche<br />
anfibie, guadagnando però<br />
in leggerezza e maneggevolezza sul<br />
Un quad in azione<br />
terreno. I quad odierni si possono<br />
dividere in due grandi categorie,<br />
quella dei quad sportivi (prodotti<br />
dalle maggiori aziende di moto presenti<br />
oggi sul mercato) e quella dei<br />
quad utility. C’è inoltre un'altra sottocategoria<br />
che rappresenta i mezzi<br />
ibridi o anche detti Sport-utility.<br />
I quad sportivi possono avere la<br />
trazione solamente sulle ruote posteriori<br />
ed essere dotato di un tipo<br />
di trasmissione che è solitamente a<br />
catena. I quad appartenenti a questa<br />
categoria sono inoltre dotati di<br />
cambio manuale e sono adatti per<br />
terreni sterrati veloci o asfalto. I<br />
quad utility, invece, si differenziano<br />
da quelli sportivi per avere la<br />
trazione sulle 4 ruote (inseribile)<br />
marce veloci e ridotte, il tipo di<br />
trasmissione più usato è quella a<br />
cardano perché ha bisogno di meno<br />
manutenzione rispetto alla trasmissione<br />
a catena, la maggior parte degli<br />
utility è inoltre dotato di blocco<br />
<strong>del</strong> differenziale anteriore al 100%<br />
sia manuale che automatico, il differenziale<br />
posteriore al contrario è<br />
sempre bloccato. Altra importante<br />
differenza con i quad sportivi sta<br />
nelle sospensioni che negli utilty<br />
sono su tutte e 4 le ruote indipendenti,<br />
mentre la maggior parte degli<br />
sportivi hanno solo le sospensioni<br />
anteriori indipendenti.C’è,<br />
infine, una terza categoria per questi<br />
mezzi di trasporto. Si tratta di<br />
quad nati per soddisfare le esigenze<br />
di chi non disdegna ne lo sterrato<br />
veloce ne l'offroad medio-difficile,<br />
hanno la trazione sulle 4 ruote (inseribile)<br />
alcuni hanno anche le ridotte.<br />
<strong>La</strong> trasmissione può essere<br />
a cardano o a catena, la cilindrata<br />
va dai 450cc agli 800cc.<br />
<strong>La</strong> diffusione sempre crescente<br />
degli appassionati di quad è testimoniata<br />
anche dal numero di pagine<br />
web a questi dedicate. Oltre<br />
ai siti <strong>del</strong>le diverse case produttrici<br />
(tutti i maggiori marchi hanno<br />
messo in produzione propri quad,<br />
ndr.) abbondano sulla rete forum<br />
di appassionati che si scamabiano<br />
pareri e opinioni sul complesso<br />
mondo quad.
E-mail:<br />
bassabresciana@vocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
21<br />
Tempo libero. Anche nel Bresciano cresce il numero di chi ama la vacanza in libertà<br />
Voglia di camper: sulle orme<br />
di Garibaldi e dei suoi Mille<br />
In Italia è nata addirittura<br />
una associazione che<br />
tiene insieme le maggiori<br />
aziende produttrici <strong>del</strong><br />
Paese. Una singolare<br />
iniziativa per ricordare il<br />
150° <strong>del</strong>l’Unità d'Italia<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
Un camper<br />
Sino a qualche anno fa era un fenomeno<br />
tipicamente straniero. In Italia<br />
gli amanti dei camper, anche per i<br />
costi non indifferenti d’acquisto, erano<br />
una minoranza degli italiani appassionati<br />
di vacanze in piena libertà.<br />
Con il passare <strong>del</strong> tempo, però, anche<br />
in Italia il fenomeno ha preso piede,<br />
anche grazie alla nascita di una rete<br />
commerciale che propone il noleggio<br />
<strong>del</strong> camper solo per il periodo <strong>del</strong>la<br />
vacanza. Reso più accessibile il mezzo<br />
anche il numero dei camperisti è<br />
andato crescendo e le autostrade italiane,<br />
ormai, sono percorse ogni giorno<br />
<strong>del</strong>l’anno da un grande numero di<br />
camper. Per chi ne possiede uno ogni<br />
occasione per partire è buona. Ponte<br />
o fine settimana, primavera, estate,<br />
autunno o inverno, fa poca differenza.<br />
Basta salire sul proprio mezzo e mettersi<br />
in viaggio. Negli anni sono andati<br />
aumentando in Italia anche i servizi<br />
per questa nuova categoria di vacanzieri.<br />
Sulla rete autostradale nazionale<br />
sono state ampliate le aree di sosta e<br />
di servizio per i camper. Le mete turistiche<br />
grandi e piccoli e tutte le città<br />
d'arte si sono dota di spazi appositi in<br />
cui far sostare i camper. Nel contempo<br />
sono andate aumentando anche le<br />
fiere e i saloni dedicati al settore. Recentemente<br />
è nata anche l'associazione<br />
Produttori Caravan e Camper che<br />
raccoglie le oltre trenta aziende che in<br />
Italia operano nel campo dei camper.<br />
Obiettivo <strong>del</strong>l’associazione è la promozione<br />
<strong>del</strong> camper style presso l’opinione<br />
pubblica e la stampa nazionale,<br />
le attività di sensibilizzazione volte a<br />
far conoscere alle istituzioni centrali<br />
e locali il turismo all'aria aperta oltre<br />
alle strutture ricettive ad hoc per il<br />
plein air (o aree di sosta comunali),<br />
al fine di potenziare i flussi di turisti<br />
itineranti in entrata nel Paese, migliorando<br />
e differenziando le politiche e le<br />
formule di ospitalità nei confronti dei<br />
camperisti rispetto ai turisti stanziali.<br />
Fre le iniziative promozionali lanciate<br />
dall'associazione una è particolarmente<br />
interessante. Si tratta di “In camper<br />
sulle orme dei Mille”, una proposta di<br />
viaggio pensata in questo 2011 in cui<br />
si ricorda il 150° <strong>del</strong>l'Unità d'Italia per<br />
ripercorre in camper le tappe <strong>del</strong>la storia<br />
unitaria <strong>del</strong> Paese.<br />
<strong>La</strong> partenza è fissata da da Torino,<br />
culla <strong>del</strong> Risorgimento e prima<br />
capitale d’Italia, per visitare i suoi<br />
meravigliosi monumenti e le grandi<br />
mostre allestite in questo anno<br />
particolare. Seconda tappa Genova,<br />
dove salparono i garibaldini, dando<br />
inizio alla Spedizione che unificò il<br />
Paese da Sud a Nord, a partire da<br />
Marsala, luogo <strong>del</strong>lo sbarco dei Mille.<br />
Sempre dietro alle camicie rosse,<br />
si passa poi dalla Sicilia al Continente,<br />
percorrendo in camper la linea<br />
<strong>del</strong> Volturno, lungo cui Garibaldi e<br />
i suoi respinsero la controffensiva<br />
borbonica. Punto d’arrivo Bezzecca,<br />
il lago di Idro, la Valle di Ledro e Rovereto,<br />
teatro <strong>del</strong>le ultime battaglie<br />
<strong>del</strong>l’Eroe dei Due Mondi, durante la<br />
Terza Guerra d’Indipendenza.
22<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Una crescita che interessa la Lombardia<br />
Farmers’ market, boom di consumatori. Il rapporto di Coldiretti Lombardia<br />
sul primo trimestre 2011 stima che il numero di visitatori sia triplicato<br />
rispetto allo stesso periodo <strong>del</strong>l’anno precedente, passando dalle 250<br />
mila presenze <strong>del</strong> 2010 alle 750mila attuali, con un incremento regionale<br />
<strong>del</strong> 200%. Mentre le giornate di apertura dei mercati degli agricoltori di<br />
Campagna Amica sono salite <strong>del</strong> 70 per cento. Sempre nei primi tre mesi<br />
<strong>del</strong> 2011 – stima Coldiretti Lombardia – gli 84 farmers’ market sparsi nelle<br />
diverse province hanno generato un movimento economico di oltre<br />
800 mila euro, in crescita <strong>del</strong> 6 per cento rispetto al <strong>del</strong> 2010.<br />
Agricoltura. Si moltiplicano anche nel Bresciano i mercati agricoli promossi dall'omonina fondazione<br />
Piace e cresce Campagna amica<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
In piazza Garibaldi a Orzinuovi<br />
Anche la Bassa, da questo 2011, ha il suo<br />
mercato di Campagna amica. Grazie alla sezione<br />
di Orzinuovi di Coldiretti la cittadina<br />
orcenana è diventata sede <strong>del</strong>l’apprezzata<br />
iniziativa di vendita diretta dei prodotti <strong>del</strong>la<br />
terra bresciana.È piazza Garibaldi, ogni<br />
martedì dalle 8.30 alle 13 e ogni prima domenica<br />
<strong>del</strong> mese dalle 9 alle 19, a ospitare il<br />
mercato che nelle sue prime edizioni ha incontrato<br />
il favore di un buon numero di persone<br />
che, grazie alla presenza di produttori<br />
locali possono acquistare non solo frutta e<br />
verdura ma anche salumi e formaggi senza<br />
l’intermediazione <strong>del</strong> sistema distributivo.<br />
<strong>La</strong> merce posta in vendita passa dal campo<br />
alla tavola <strong>del</strong>la gente nel giro di 1-2 giorni,<br />
si evitano dannosi passaggi nelle celle frigorifere<br />
e rincari di prezzi che in tempi di crisi<br />
come quelli attuali non sempre sono graditi<br />
al grande pubblico.<br />
Cos’è un Mercato di Campagna<br />
Amica (l’iniziativa promossa in tutto<br />
il Paese dalle diverse federazioni di<br />
Coldiretti) cosa lo rende speciale?<br />
Innanzitutto è un mercato degli agricoltori<br />
(o in inglese “farmer’s market“),<br />
cioè un mercato in cui i produttori<br />
agricoli vendono direttamente<br />
ai consumatori i propri prodotti.<br />
I mercati degli agricoltori possono<br />
essere gestiti direttamente da Comuni,<br />
organizzazioni professionali agricole,<br />
associazioni, ecc. Generalmente<br />
si svolgono periodicamente (uno o<br />
più giorni a settimana o al mese).<br />
I produttori agricoli che fanno capo<br />
a Coldiretti, e che aderiscono al<br />
Progetto Campagna Amica, hanno<br />
scelto di aderire ad un regolamento<br />
disciplinare volontario che prevede:<br />
che i produttori interessati ai<br />
mercati agricoli (farmer’s market)<br />
si associno per la realizzazione <strong>del</strong>le<br />
attività di vendita; che la vendita<br />
avvenga con un preciso controllo<br />
dei prezzi praticati (meno 30% sui<br />
prezzi giornalieri rilevati dal sistema<br />
sms consumatori www.smsconsumatori.it);<br />
che l’associazione per<br />
la gestione <strong>del</strong> mercato controlli i<br />
requisiti di ciascun produttore. Il<br />
progetto <strong>del</strong>la costruzione di una<br />
filiera agricola tutta italiana ha<br />
l’obiettivo di realizzare un grande<br />
sistema agroalimentare che premi<br />
i produttori e offra ai consumatori<br />
prodotti di qualità e a un giusto<br />
prezzo. Quando tutto questo viene<br />
applicato i produttori possono utilizzare<br />
l’insegna “Mercato di Campagna<br />
Amica” ed i consumatori<br />
possono trovare all’ingresso <strong>del</strong><br />
mercato la tabella con i prezzi praticati.<br />
A sostegno <strong>del</strong>la filosofia che<br />
gudia i mercati c'è anche la Fondazione<br />
Campagna Amica che intende<br />
tutelare gli interessi di cittadini,<br />
consumatori, produttori agricoli<br />
intorno ai temi <strong>del</strong>l'ambiente e <strong>del</strong><br />
territorio, <strong>del</strong>la qualità dei consumi<br />
e degli stili di vita.<br />
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Le due facce <strong>del</strong>la stessa medaglia<br />
<strong>La</strong> definirtiva approvazione <strong>del</strong> Piano d’area e la risoluzione <strong>del</strong>la vexata<br />
quaestio degli assetti societari sono due questioni che riguardano l'aeroporto<br />
D'Annunzio di Montichiari. Come affermato a più riprese dal presidente<br />
<strong>del</strong>la Provincia Daniele Molgora non si tratta di questioni che possono<br />
correre su binari paralleli. Sono due vicende complementari, due<br />
facce <strong>del</strong>la stessa medaglia perchè se gli attori sono in parte diversi, unica<br />
è la meta finale: quella di lanciare definitivamente una infrastruttura che<br />
sino a oggi ha rappresentato soltanto un peso. Dalla soluzione <strong>del</strong>le due<br />
vicende devono uscire risposte per fare <strong>del</strong>lo scalo una risorsa.<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
23<br />
Montichiari. <strong>La</strong> Provincia ha presentato nelle scorse settimane il Piano d’area<br />
In quattro per lo scalo<br />
di Franco Armocida<br />
<strong>La</strong> Provincia di Brescia ha presentato<br />
(dopo averlo annunciato nel<br />
corso <strong>del</strong>la seduta che la commissione<br />
territorio <strong>del</strong>la Regione aveva tenuto<br />
ai primi di febbraio al D’Annunzio)<br />
nelle scorse settimane il Piano<br />
d’Area per l’aeroporto di Montichiari<br />
che, trascorsi i tempi tecnici necessari,<br />
potrà trovare applicazione con<br />
la fine <strong>del</strong> 2011 dopo l’approvazione<br />
<strong>del</strong>la Regione Lombardia. “Dopo otto<br />
anni il piano di sviluppo vedrà la<br />
definitiva approvazione, perché – ha<br />
illustrato il vice presidente provinciale<br />
Giuseppe Romele – alla luce dei<br />
provvedimenti che si sono susseguiti<br />
nel periodo richiamato emessi da Regione<br />
Lombardia, Provincia di Brescia<br />
e dai Comuni direttamente interessati<br />
dal piano, quali Montichiari,<br />
Ghedi, Montirone e Castenedolo,<br />
nonché dagli enti che, a vario titolo,<br />
hanno avuto competenza in materia,<br />
si è giunti ad un documento che<br />
L’aeroporto D’Annunzio<br />
indica le soluzioni percorribili per<br />
il corretto utilizzo <strong>del</strong>l’area interessata.<br />
Ora, grazie anche al principio<br />
<strong>del</strong>la perequazione, i tecnici spiegheranno<br />
che si traduce in equilibrio tra<br />
i vantaggi (economici) e gli svantaggi<br />
(impatto ambientale ed altri) equamente<br />
ripartiti tra i quattro comuni<br />
richiamati, fatto che ha costituito<br />
uno degli ostacoli più difficili da superare,<br />
ha aggiunto Romele, si è fatta<br />
chiarezza sulla destinazione <strong>del</strong>le<br />
varie aree, che, ai vari livelli d’intervento,<br />
si possono quantificare complessivamente<br />
in una quarantina di<br />
chilometri quadrati.<br />
Cargo: scelta<br />
ormai assodata<br />
Con il posizionamento per la fine <strong>del</strong>l’anno<br />
di questo tassello nel complesso mosaico,<br />
potranno essere avviate tutte<br />
quelle opere – e qui Giuseppe Romele ha<br />
‘calcato la mano’ – che sono nelle mani<br />
<strong>del</strong>l’imprenditoria, perché quanto in ambito<br />
di insediamenti industriali, commerciali,<br />
alberghieri, logistici e quant’altro<br />
ancora, è legato a chi oggi ha il coraggio,<br />
la forza e la volontà di credere nel<br />
futuro aeroportuale per il nostro territorio,<br />
che può diventare, per certi aspetti,<br />
il nodo strategicamente più importante<br />
non solo per Brescia, ma per il nord<br />
d’Italia e per il sud d’Europa. Non va trascurato<br />
– ha aggiunto Romele – che per<br />
Montichiari passerà la Tav <strong>del</strong> Corridoio<br />
5, che unirà l’Europa da ovest ad est, così<br />
come il previsto raddoppio dei binari<br />
che scendono dal Brennero agevolerà i<br />
collegamenti nord-sud tra Europa ed Italia<br />
e la nuova BreBeMi, i cui lavori sono<br />
già avviati, costituiscono fattori che non<br />
potranno che aumentare il traffico, di<br />
ogni tipo, sull’intera area”. Al pronunciamento<br />
<strong>del</strong>la Provincia in merito alle<br />
sorti <strong>del</strong> Piano d'area, che, come ricordato<br />
anche dallo stesso Romele, potrà<br />
valersi di infrastrutture importanti come<br />
la Brebemi e la futura alta velocità ferroviaria<br />
che dovrebbe transitare proprio<br />
in prossimità <strong>del</strong>lo scalo aeroportuale, si<br />
sta affiancando il dibattito su quello che<br />
sarà il destino futuro <strong>del</strong>l'infrastruttura<br />
monteclarense. Non che gli scenari futuri<br />
si discostino più di tanto da quello che<br />
senza eccissivi giri di parole il presidente<br />
<strong>del</strong> Catullo aveva affermato ai primi<br />
di febbraio.
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<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
25<br />
Sanità. Procede il progetto “Care” messo in campo dall’unità operativa di medicina generale di Montichiari<br />
Impegno e dedizione per la cura<br />
integrale <strong>del</strong> paziente ricoverato<br />
L’équipe diretta dal dott.<br />
Ottavio Di Stefano, dopo<br />
un anno di preparazione,<br />
ha messo in campo una<br />
progettualità che ha<br />
comportato la creazione<br />
di mini gruppi di lavoro<br />
di Mario Garzoni<br />
“L’Unità operativa di medicina<br />
generale <strong>del</strong> presidio ospedaliero<br />
di Montichiari svolge tutte le<br />
attività assistenziali tipiche <strong>del</strong>la<br />
medicina interna”. Così inizia la<br />
presentazione <strong>del</strong> reparto il dott.<br />
Ottavio Di Stefano, direttore <strong>del</strong>lo<br />
stesso.<br />
Sono altre, però, le specificità<br />
<strong>del</strong>l’unità operativa da un decennio<br />
affidata alla sua direzione sottolinea.<br />
L’intero gruppo di lavoro<br />
(10 medici, 22 infermieri, 18 operatori<br />
tecnici e una segretaria) sta<br />
lavorando, dopo un anno di intensa<br />
preparazione, al progetto "Care"<br />
(cura). “Una progettualità - ricorda<br />
Ottavio Di Stefano - cha comportato<br />
un ribaltamento <strong>del</strong> tradizionale<br />
metodo di lavoro all'interno<br />
<strong>del</strong>l'unità operativa”.<br />
Con il progetto Care, infatti, l’u.o.<br />
di medicina generale <strong>del</strong> presidio<br />
di Montichiari ha attuato il passaggio<br />
da un lavoro per comparti alla<br />
creazione di mini équipe composte<br />
da medici, infermieri e operatori<br />
tecnici che si prendono in carica<br />
singoli pazienti. “Si tratta di<br />
una progettualità – ricorda ancora<br />
il direttore – che altrove trova già<br />
concreta applicazione e che nella<br />
nostra unità è stata assunta come<br />
una vera e propria sfida”. Sfida che<br />
tutto il personale <strong>del</strong>l'unità operativa<br />
ha assunto con grande impegno,<br />
dedicando alla preparazione<br />
<strong>del</strong>la stessa tempo e risorse anche<br />
ben oltre i turni di lavoro. “Quella<br />
assunta – continua ancora il dott.<br />
Di Stefano – è una sfida ancora in<br />
corso” perché se è vero che la costituzione<br />
<strong>del</strong>le mini équipe è un<br />
passaggio ormai assodato è ancora<br />
in corso il passo che prevede la<br />
presa in carico da parte <strong>del</strong> personale<br />
infermieristico <strong>del</strong> singolo<br />
paziente anche per aspetti che<br />
vanno oltre il momento medicosanitario.<br />
“Una volta che il progetto<br />
sarà a pieno regime – afferma Di<br />
Stefano – ogni infermiere si prenderà<br />
cura <strong>del</strong> paziente seguendolo<br />
in tutti quelli che sono i momenti<br />
che vanno dal suo ricovero al momento<br />
<strong>del</strong>le dimissioni”. Insomma,<br />
per l’unità operativa di medicina<br />
generale <strong>del</strong> presidio ospedaliero<br />
di Montichiari che, come quello<br />
di Gardone Valtrompia, fa parte<br />
<strong>del</strong>l’azienda Spedali civili di Brescia,<br />
il lavoro non manca, tenendo<br />
conto che ogni anno segue qualcosa<br />
come 2800 pazienti tra ricoveri<br />
(54 i posti letto), day hospital (3<br />
posti letto) e ambulatori. “Certo –<br />
sottolinea ancora il dott. Ottavio Di<br />
Stefano – i problemi non mancano,<br />
anche se l'azienda si sta dimostrando<br />
attenta”. Personale medico sempre<br />
al limite e difficoltà strutturali<br />
sono compensate dalla dedizione<br />
che l’équipe guidata dal dott. Di<br />
Stefano mette in campo ogni giorno<br />
per garantire quella attenzione<br />
che ogni persona che si rivolge alla<br />
struttura ospedaliera merita.
26<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Cultura<br />
Secondo festival di dialetto “Ure de macc”<br />
Dopo la prima edizione <strong>del</strong> festival dialettale bresciano che si è svolta<br />
a Palazzolo nel giugno scorso è aperto il bando per la seconda. Il<br />
fine settimana scelto per l’edizione 2011 è quello <strong>del</strong> 17, 18 e 19 giugno<br />
giorni in cui 3 piazze dei paesi saranno il teatro <strong>del</strong>le rappresentazioni<br />
teatrali <strong>del</strong>le compagnie che avranno superato la selezione. <strong>La</strong><br />
gente potrà spostarsi da un luogo all'altro a piedi, con facilità, vista la<br />
vicinanza dei luoghi nello stesso comune. Le proposte di partecipazione<br />
al festival devono arrivare secondo le modalità riportate nel bando<br />
entro il 16 aprile. Il bando e la domanda su www.vocesas.it<br />
Sale <strong>del</strong>la comunità “Sono il numero quattro” <strong>del</strong> regista David J. Caruso<br />
Il nuovo eroe è alieno<br />
di Mauro Toninelli<br />
Alex Pettyfer e Dianna Agron in una scena <strong>del</strong> film<br />
Alieni che tornano sulla terra<br />
e, ovviamente, al cinema. Il nuovo<br />
film, forse la pellicola fantascientifica<br />
più attesa <strong>del</strong>la stagione, alla<br />
regia è targato Davd J. Caruso (regista<br />
di “Disturbia”) ed è tratto dal<br />
romanzo bestseller “I am number<br />
four”, primo di una saga di sei libri<br />
firmati da Pittacus Lore (pseudonimo<br />
<strong>del</strong>la coppia Jobie Hughes e James<br />
Frey) e che è stata paragonata<br />
alla saga di “Twilight”. Al centro<br />
<strong>del</strong>la vicenda il numero quattro, un<br />
giovane alieno, interpretato da Alex<br />
Pettyfer, che è fuggito con altri otto<br />
dal sua pianeta, attaccato e distrutto<br />
dalla razza ostile dei Mogadoriani,<br />
che, come si vuole da copione,<br />
sono scesi anche sulla Terra per<br />
eliminarli.<br />
John Smith, questo il finto nome<br />
che il numero quattro si dà, si camuffa<br />
tra gli adolescenti di un liceo<br />
e proprio qui scoprirà l’amore per<br />
una ragazza, Sarah e la bellezza, per<br />
la prima volta di sentirsi a casa. Il<br />
film inizia con la morte <strong>del</strong> numero<br />
tre. Ciascuno dei nove ha un guardiano<br />
che li protegge perchè hanno<br />
dei poteri particolari che li rendono<br />
unici. Fuga da un pianeta distrutto,<br />
poteri, eroi, l’amore per la bella di<br />
turno, con cui non ci può stare per<br />
la sua sicurezza, problemi di identità:<br />
non sembra un canovaccio <strong>del</strong><br />
tutto nuovo in fondo, ma la traccia<br />
che resta dietro ad un buon film<br />
d’azione con effetti speciali targati<br />
Industrial Light and Magic è quello,<br />
non tanto nuova ma sempre attuale,<br />
<strong>del</strong> rapporto con il diverso, <strong>del</strong> tutto<br />
simile a noi, ma che viene da un<br />
altro paese e che ha una cultura e<br />
un passato sconosciuto. <strong>La</strong> raccolta<br />
<strong>del</strong>le paure e <strong>del</strong>le richezze legate al<br />
tema di tutto il genere umano. David<br />
J. Caruso ha dichiarato riguardo agli<br />
effetti speciali “Quando cresci sognando<br />
di fare film di fantascienza<br />
e ti ritovi a lavorare con la Industrial<br />
Light and Magic hai l’impressione di<br />
essere dentro al tuo sogno”.<br />
Questo sogno “Sono il numero<br />
quattro” regala 110 minuti di emozioni<br />
e lascia un finale aperto come<br />
prevede il romanzo iniziale di<br />
una saga. Resta ancora da vedere<br />
se questo sogno, filmico, sarà<br />
in grado di essere come i parenti<br />
vampiri e divenire un fenomeno o<br />
scomparire come “Jumper” o altri<br />
tentativi.<br />
<strong>La</strong> programmazione<br />
IDEAL-CASTENEDOLO<br />
Manuale d'amore 3: sabato 26 marzo<br />
ore 21; domenica 27 marzo ore<br />
21.00; I fantastici viaggi di Gulliver:<br />
domenica 27 marzo ore 17.00<br />
IL GABBIANO-GHEDI<br />
Tron Legacy: sabato 26 marzo ore<br />
21.00; domenica 27 marzo ore 15.30;<br />
Sono il numero quattro: sabato 2<br />
aprile ore 21.00; domenica 3 aprile<br />
ore 15.30; Uomini di Dio: lunedì<br />
4 aprile ore 21.00; Rango: sabato 9<br />
aprile ore 21.00; domenica 10 aprile<br />
ore 15.30<br />
GLORIA-MONTICHIARI<br />
IL discorso <strong>del</strong> re sabato 26 marzo ore<br />
21.00; domenica 27 marzo ore 21.00;<br />
lunedì 28 marzo ore 21.00. Le avventure<br />
di Sammy domenica 27 marzo<br />
ore 15.00; <strong>La</strong> Gioconda di Amilcare<br />
Ponchielli opera lirica dall’Arena<br />
di Verone: mercoledì 30 marzo ore<br />
20.00; Il Grinta sabato 2 aprile ore<br />
21.00; domenica 3 aprile ore 21.00;<br />
lunedì 4 aprile ore 21.00; L’orso Yoghi<br />
domenica 3 aprile ore 20.45; <strong>La</strong><br />
figlia <strong>del</strong> Faraone balletto di Cesare<br />
Pugni dal Bolshoi : mercoledì 6 aprile<br />
ore 20.00; Rango sabato 9 aprile ore<br />
21.00; domenica 10 aprile ore 15.00,<br />
21.00; lunedì 11 aprile ore 21.00.<br />
AURORA-PAVONE MELLA<br />
The green hornet sabato 26 marzo<br />
ore 20.45; domenica 27 marzo ore<br />
15.30, 20.45; Sono il numero quattro<br />
sabato 2 aprile ore 20.45; domenica<br />
3 aprile ore 20.45; Gnomeo e Giulietta:<br />
sabato 9 aprile ore 20.45; domenica<br />
10 aprile ore 15.30, 20.45; Il Grinta<br />
sabato 16 aprile ore 20.45; domenica<br />
17 aprile ore 15.30, 20.45.<br />
Una scena <strong>del</strong> film “Uomini di Dio”<br />
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<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
27<br />
Manerbio. Il 2011 è un anno particolare per il corpo musicale diretto dal maestro Arturo Andreaoli<br />
“Santa Cecilia” in festa: compie<br />
150 anni come l’Italia unita<br />
Molte le manifestazioni<br />
con cui, nel corso<br />
dei prossimi mesi, il<br />
complesso musicale<br />
manerbiese festeggerà<br />
un compleanno tanto<br />
significativo<br />
di Elisa Bassini<br />
<strong>La</strong> civica banda “Santa Cecilia”<br />
di Manerbio è nata con l'Italia unita.<br />
In questo 2011, infatti, compie<br />
150 anni e in occasione di un anniversario<br />
così significativo ha presentato<br />
un fitto cartellone di eventi.<br />
Il consueto concerto di Primavera,<br />
in programma sabato 16 aprile, sarà<br />
una celebrazione <strong>del</strong>l’Unità italiana<br />
e <strong>del</strong>la fondazione <strong>del</strong> gruppo<br />
con l’esecuzione di brani musicali<br />
storici.<br />
Particolare spazio verrà dato, tra<br />
maggio e giugno, alle giovani leve<br />
con i saggi <strong>del</strong>la scuola di musica<br />
“Lorenzo Manfredini”, il V Concorso<br />
di esecuzione under 15 e l’esibizione<br />
<strong>del</strong>la Juniorband, tre occasioni<br />
importanti per i nuovi strumentisti<br />
che si affacciano alla musica.<br />
L’evento più significativo <strong>del</strong>l’anno<br />
sarà la manifestazione “… e le Bande<br />
stanno a suonare”: dal 21 al 26<br />
giugno le bande di Pontevico, Leno,<br />
Gambara, Zocco di Erbusco, Borgosatollo<br />
e Manerbio si alterneranno<br />
sul palco, continuando il lavoro<br />
di aggregazione già sperimentato<br />
con “I concerti <strong>del</strong>la nebbia”.<br />
Il concerto più atteso è quello di<br />
mercoledì 22 giugno con l’esibi-<br />
<strong>La</strong> banda di Manerbio<br />
Giornata <strong>del</strong> Fai nella Bassa bresciana<br />
Anche quest’anno ritornano le Giornate di<br />
Primavera organizzate dal Fondo Ambiente<br />
Italiano. Domenica 27 marzo, nella Bassa<br />
verranno aperti due beni poco noti al pubblico:<br />
il borgo di Monticelli d’Oglio (frazione<br />
di Verolavecchia) e il maglio di pianura<br />
di Pontevico. Durante tutta la giornata,<br />
dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle<br />
18, ci sarà la possibilità di effettuare visite<br />
guidate gratuite alla scoperta di due piccoli<br />
gioielli. Monticelli d’Oglio, ricostruito<br />
nel 1600, mantiene ancora oggi le forme<br />
originarie con la sua piazza a corte porticata<br />
attorno alla quale si articolano gli altri<br />
edifici <strong>del</strong> borgo. Il visitatore potrà ammirare<br />
il palazzo seicentesco <strong>del</strong>la famiglia<br />
Provaglio, antichi proprietari di Monticelli;<br />
il percorso continuerà nel castello e nei<br />
suoi sotterranei. . L’altro bene aperto nella<br />
Bassa sarà il maglio di Pontevico che, dopo<br />
un attento recupero, è diventato un museo<br />
aperto alla didattica <strong>del</strong>le scuole. L’ultimo<br />
artigiano, Gesualdo Ramera, mostrerà al<br />
pubblico l’arte di forgiare il ferro.<br />
zione <strong>del</strong>la Wind Ensemble <strong>del</strong>la<br />
Stanford University di Palo Alto<br />
(California), diretta dal maestro<br />
Giancarlo Aquilanti.<br />
Sarà l’occasione per apprezzare la<br />
qualità esecutiva di un gruppo di<br />
professionisti di livello internazionale<br />
e un’importante scambio culturale,<br />
perché 15 ragazzi <strong>del</strong>l’ensemble<br />
verranno ospitati presso<br />
le famiglie degli strumentisti manerbiesi.<br />
<strong>La</strong> settimana <strong>del</strong>la banda, come<br />
sottolinea il maestro Arturo Andreoli,<br />
“sarà fondamentale per la<br />
valorizzazione <strong>del</strong>le nostre bande<br />
territoriali, intese come gruppi che<br />
abbiano un maggior peso sociale.<br />
<strong>La</strong> banda, con il suo percorso educativo,<br />
è una attività che richiede<br />
molto spirito di sacrificio e che ha<br />
la funzione importante di formare il<br />
senso civico dei futuri cittadini”.<br />
L’impegno dei componenti <strong>del</strong>la<br />
banda si protrarrà anche a luglio<br />
nei due finesettimana, dall’8 al 10 e<br />
dal 15 al 17 luglio, con la “Festa <strong>del</strong>la<br />
musica”, un appuntamento nato<br />
qualche anno fa per far conoscere<br />
alla cittadinanza non solo la realtà<br />
bandistica, ma anche altri gruppi e<br />
band di giovani che ruotano intorno<br />
alla “Santa Cecilia”.<br />
Dopo la pausa estiva, il programma<br />
concertistico riprenderà il 3<br />
settembre con l’esibizione <strong>del</strong>la<br />
banda comunale “Domenico Alaelona”<br />
di Montegiorgio (Fermo),<br />
nel gemellaggio già iniziato nel<br />
giugno scorso. Le celebrazioni <strong>del</strong><br />
150 esimo anno di attività si concluderanno<br />
nel mese di novembre,<br />
venerdì 11 con la presentazione <strong>del</strong><br />
libro <strong>del</strong>la banda e il 25 e il 26 con<br />
i concerti di Santa Cecilia con il<br />
Brixia Chorus.<br />
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28<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Sport<br />
Calcio Serie D. <strong>La</strong> Verolese retrocede<br />
Con sei giornate d’anticipo la Nuova Verolese saluta il campionato nazionale<br />
dilettanti per tornare in Eccellenza. <strong>La</strong> società bassaiola, dunque, festeggia nel<br />
peggiore dei modi i cento anni di fondazione (1911-2011). Il verdetto è arrivato<br />
domenica 20 marzo dopo l’ennesima sconfitta in campionato: 5-0 sul campo<br />
<strong>del</strong> Fiorenzuola e retrocessione dopo tre stagioni in serie D. D’altronde la<br />
classifica (girone D) parla chiaro: appena sei punti conquistati (una vittoria e<br />
tre pareggi ottenuti tutti nel girone d’andata) e un lungo calvario societario<br />
che – nonostante il passaggio di testimone – non è riuscito nell’intento di salvare<br />
la categoria o, quantomeno, provare a farlo passando per i play out.<br />
Premio Leonessa. Dalla lotta al rugby, passando per il pugilato allo sci nautico fino alle bocce<br />
Cinquina tutta al femminile<br />
e la Bassa si tinge di rosa<br />
di Mario Ricci<br />
Le atlete <strong>del</strong> Cammi Calvisano<br />
È la cinquina tutta in rosa che fa<br />
sognare la Bassa. E recentemente<br />
ha ricevuto dal Comune di Brescia<br />
il premio Leonessa per i meriti sportivi<br />
conquistati nel 2010.<br />
Dalla lotta al rugby, passando per il<br />
pugilato allo sci nautico fino alle bocce.<br />
Andando in rigoroso ordine alfabetico<br />
si comincia da Liliana Belloni<br />
<strong>del</strong>la Bocciofila Ghedese.<br />
Nell’ultima stagione ha ottenuto il<br />
secondo posto a squadre alla Coppa<br />
Lombardia e un primo posto nella<br />
gara a staffetta guadagnandosi la<br />
categoria B femminile. E pensare<br />
che la passione per questa disciplina<br />
era cominciata per caso, per far<br />
passare il tempo.<br />
Dalle bocce al pugilato, rappresentato<br />
dall’Accademia Monteclarense.<br />
Fra le punte di diamante, spicca<br />
Elisa Cumini. Titolare <strong>del</strong>la maglia<br />
azzurra <strong>del</strong>la Nazionale femminile,<br />
l’atleta bresciana aspira a conquistare<br />
il pass per le Olimpiadi di Londra<br />
2012 rappresentando così la prima<br />
donna pugile italiana. Nel 2009 diventa<br />
campionessa regionale, l’anno<br />
scorso – invece – ottiene il secondo<br />
posto ai Campionati italiani categoria<br />
Assoluti.<br />
Ma la Bassa è terreno florido anche<br />
per lo sci nautico visto che a San<br />
Gervasio opera il Water Ski. Il Premio<br />
Leonessa è andato a Marialuisa<br />
Pajni che da dieci anni si allena nelle<br />
acque bresciane prima a San Paolo<br />
poi a San Gervasio. Ricco il suo palmares:<br />
dalle medaglie di bronzo agli<br />
Europei Under 17 a quelle d’argento<br />
ai Campionati italiani assoluti nella<br />
specialità Figure e Salto sempre nel<br />
2009. Fino all’alloro nell’ultima stagione<br />
agli Europei Under 21. A proposito<br />
di successi internazionali, che<br />
dire <strong>del</strong>la lottatrice <strong>La</strong>ura Resconi?<br />
Tesserata per il Gruppo Sportivo Lograto,<br />
si è messa in evidenza recentemente<br />
per terzo posto ai campionati<br />
assoluti. Per tre volte è salita sul podio<br />
<strong>del</strong>la Coppa Italia, primeggiando<br />
al Trofeo Internazionale Fucci.<br />
A chiudere il quintetto <strong>del</strong>le meraviglie,<br />
ci pensa Beatrice Serioli <strong>del</strong><br />
Rugby Calvisano. Un settore, quello<br />
femminile, nato da pochi anni ma già<br />
a buoni livelli sfruttando l’onda <strong>del</strong>la<br />
prima squadra maschile e di un’impiantistica<br />
fra le migliori sul territorio<br />
nazionale.<br />
<strong>La</strong> passione per la palla ovale scatta<br />
giovanissima nel 2008. Considerato<br />
l’elevato numero di mete messe<br />
a segno durante il campionato ed<br />
è titolare <strong>del</strong>l’Italia Under 18 femminile.<br />
Il suo sogno è partecipare<br />
al Torneo Internazionale <strong>del</strong>le Sei<br />
Nazioni che si disputa ogni anno<br />
e destinato alle rappresentative di<br />
Italia, Francia, Inghilterra, Scozia,<br />
Galles e Irlanda.<br />
Paraciclismo. Al velodromo solo un argento per l’Italia. Dominio inglese con diciotto medaglie<br />
Mondiali: undici volte record sulla pista di Montichiari<br />
Si sono chiusi domenica 13 marzo<br />
i Campionati mondiali di Paraciclismo<br />
tenutisi al Velodromo Fassa<br />
Bortolo di Montichiari. 27 nazioni<br />
presenti con oltre 250 atleti si sono<br />
contesi le vittorie nelle varie categorie<br />
con ben 11 record mondiali<br />
registrati. Quanto al medagliere, a<br />
classificarsi al primo posto finale<br />
è risultata la Gran Bretagna che si<br />
è portata a casa ben 18 titoli (nove<br />
primi posti, otto secondi posti<br />
ed un terzo piazzamento) seguita<br />
a ruota dalla Cina con 10 medaglie<br />
e dall’Australia con 8. L’Italia, a distanza<br />
siderale, non ha dato particolare<br />
spettacolo vincendo solo un<br />
argento, conquistato da Fabrizio<br />
Macchi nella prova ad inseguimento<br />
individuale, battuto solo dal cinese<br />
Gui Hua Liang che già in qualificazione<br />
aveva fatto registrare il record<br />
<strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>la specialità. Macchi<br />
era al suo quinto mondiale su pista<br />
<strong>del</strong>la carriera ed aver ottenuto tale<br />
piazzamento davanti al pubblico di<br />
casa ha rappresentato un ulteriore<br />
sigillo nel suo percorso sportivo.<br />
Il prossimo appuntamento al Velodromo<br />
è in programma nel mese di<br />
giugno con la Coppa Italia selezione<br />
Giro d’Italia Dilettanti. (f.m.)<br />
Una <strong>del</strong>le premiazioni a Montichiari
E-mail:<br />
bassabresciana@vocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
29<br />
Calcio. Presentata la mostra <strong>del</strong> Centenario mentre la squadra lotta per evitare la retrocessione.<br />
Il neonato Fc Roccafranca<br />
dal 2003 a servizio dei giovani<br />
di Francesco Uberti<br />
<strong>La</strong> società è nata lo scorso anno<br />
quando sette persone che condividono<br />
la passione per il calcio e l’attenzione<br />
alla crescita dei giovani e dei<br />
ragazzi si sono uniti per rilevare la<br />
squadra di calcio già esistente, portando<br />
una ventata di entusiasmo e di<br />
voglia di divertirsi giocando a pallone,<br />
il tutto ripartendo dai ragazzi. Siamo<br />
a Roccafranca, piccolo comune<br />
<strong>del</strong>la bassa occidentale, e questa è la<br />
storia <strong>del</strong>l’FC Rocca 2003, la squadra<br />
di calcio <strong>del</strong> paese che all’inizio <strong>del</strong>la<br />
stagione ha visto rivoluzionato il proprio<br />
organigramma: in società, infatti,<br />
sono entrati Gian Marco Uberti come<br />
presidente, Fausto Rivetti suo vice e<br />
Germano Ferraresi come segretario,<br />
insieme a Mauro Ferraresi, Fausto<br />
Coccaglio, Marino Turla e Ivan Gazzara.<br />
Non pensiate che sono tipi attenti<br />
a queste cose, anzi: ciò che conta per<br />
loro è questa nuova avventura, la responsabilità<br />
di continuare ad offrire<br />
ai ragazzi la possibilità di crescere<br />
grazie allo sport. Di questo sì, parlano<br />
volentieri. Fausto Rivetti, per esempio,<br />
ha accettato di rispondere ad alcune<br />
nostre curiosità.<br />
Prima di tutto qualche numero.<br />
Quanti atleti sono tesserati per<br />
l’Fc Rocca 2003?<br />
<strong>La</strong> squadra dei Pulcini <strong>del</strong>l’Fc Rocca 2003<br />
“In tutto i tesserati sono 102, suddivisi<br />
in quattro categorie a seconda<br />
<strong>del</strong>l’età. I nati dal 2002 al 2005 imparano<br />
a tirare i primi calci al pallone<br />
alla scuola calcio, mentre le classi<br />
2000 e 2001 fanno parte dei pulcini.<br />
Si passa poi agli esordienti, categoria<br />
in cui si trovano le classi 98 e 99, fino<br />
ad arrivare ai più grandi, i giovanissimi,<br />
<strong>del</strong>le classi 96 e 97”.<br />
Una grande attenzione ai più piccoli,<br />
dunque. Come giudicate finora<br />
la scelta di ripartire dalle<br />
categorie giovanili?<br />
“Il bilancio finora si può considerare<br />
molto positivo, anche perché è aumentato<br />
il numero dei tesseramenti<br />
sia nella scuola calcio sia nei pulcini.<br />
Per l’allenamento ci avvaliamo <strong>del</strong>la<br />
collaborazione con la società Prostaff,<br />
costituita da laureati in Scienze<br />
Motorie particolarmente preparati<br />
dal punto di vista educativo e pedagogico<br />
per lavorare con i più piccoli”.<br />
Qual è il messaggio che intendete<br />
trasmettere ai vostri giovani<br />
tesserati?<br />
“Il proposito <strong>del</strong>la società è quello di<br />
far passare e condividere uno spirito<br />
allegro e di divertimento. Cerchiamo<br />
di evitare l’ossessione <strong>del</strong>la vittoria<br />
a tutti i costi, perché il calcio<br />
è e deve rimanere un bel gioco. Da<br />
questo punto di vista è fondamentale<br />
il coinvolgimento dei genitori,<br />
perché condividano questi principi.<br />
Su troppi campi da calcio, infatti, ci<br />
si rende conto che proprio gli adulti<br />
sono i primi a veicolare isterismo ed<br />
esasperazione”.<br />
Coinvolgimento degli adulti che<br />
recentemente si è concretato in<br />
un’iniziativa che sembra riscuotere<br />
molto successo…<br />
“Già. Da metà febbraio abbiamo aperto<br />
un bar nei locali sotto le tribune.<br />
Viene tenuto aperto durante le partite<br />
in casa dalle mamme dei ragazzi.<br />
È solo uno degli aiuti che abbiamo ricevuto:<br />
sia da parte <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
comunale, sia da parte di molti<br />
privati c’è stata molta generosità ed<br />
interesse intorno a questa squadra,<br />
segno che rappresenta per la gente di<br />
Roccafranca qualcosa di importante e<br />
meritevole di essere sostenuta”.<br />
E c’è da credergli, facendo un giro dalle<br />
parti <strong>del</strong> campo sportivo il sabato pomeriggio:<br />
molta gente, mamme, papà<br />
e anche nonni che in tribuna e a bordo<br />
campo assistono alle partite <strong>del</strong>le squadre.<br />
È anche l’occasione per ritrovarsi e<br />
scambiare quattro chiacchiere. Il calcio<br />
come vorremo che fosse, sempre.<br />
...ti diamo <strong>Voce</strong><br />
informazione<br />
sport<br />
cultura<br />
intrattenimento<br />
tel diretta 030 3774592<br />
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30<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
Sito:<br />
www.lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
SERVIZI - NUMERI UTILI<br />
EDICOLE Ritira qui la tua copia gratuita<br />
AZZANO MELLA: Edicola 273 di Bornati Loredana – Piazza Dante Alighieri 19<br />
BAGNOLO MELLA: <strong>La</strong> Stella di Padovani A<strong>del</strong>ina; Edicola Cartoleria - Via Gramsci 110 - tel.<br />
030620238; Edicola Cartoleria di Molteni Clara - Via Leno; Edicola 208 di Montini Orsolina - Via<br />
Chiodi 15 - tel. 030620309; Edicola 557 - Via Alpini (trav. Via Europa) (21 luglio ferie); Tabaccheria<br />
Castelvecchio di Castelli Vincenzo - Via Solferino 39 - tel. 030620464<br />
BORGO PONCARALE: P. Z. snc - Via Agostino Gallo 10 tel. 3389946336 (negozio frutta e verdura)<br />
BORGOSATOLLO: Giovanna Fadini - Tabacchi Edicola - Via Molino Vecchio 1 tel. 0302701148;<br />
Bar Edicola Alberti - via Santissima 95<br />
CAPRIANO DEL COLLE: Cartoleria Puntoblu di Agosti Vittorio - Via Garibaldi 7 - tel.0309748169;<br />
Edicola 140 di Piazza Benedetta - Via Trento - Fenili Belasi<br />
CIGOLE: L’Edicola di Antonio Farina – Via Roma 40<br />
DELLO: Maria Nazarena Anni - Ricevitoria Giornali - Via XI Febbraio 2<br />
FLERO: Sottini e Zola di Sottini Adriano - Via XXV Aprile - Edicola 270 di Meroni Davide - Piazza<br />
IV Novembre<br />
GHEDI: Edicola 237 di Lombardi Gianluigi - Via Matteotti 3 - tel. 0309033029; Edicola Bresciani<br />
Silvana - Piazzetta Donatori di Sangue; Da Luca - Libreria, cartoleria, edicola - Via Garibaldi 16 -<br />
tel.0309032358; Edicola Cartoleria di Bellini Chiara - Via Zanar<strong>del</strong>li 1 - tel. 030902804; Edicola<br />
Cartolibreria Malanca Massimo - Via 24 Maggio 39 - Tel. 030902646; Tabaccheria L’Oasi di Colosio<br />
Lucrezia - Via Brescia 25 - tel.0309031555<br />
GOTTOLENGO: Cartoleria Fioretti Antonella - Via Umberto I 40 - tel.0309951285; Edicola Cartoleria<br />
Biazzi Maura - Via V. Emanuele 6<br />
LENO: Edicola 209 G - Leno di Leone Francesco - tel. 0309068876; Bonazza Andrea – Via Brescia<br />
3f – tel.0309067891; Cartoleria Tabaccheria Fantasy – Via Badia 90 g tel. 0309068870<br />
LOGRATO: Cartoleria Edicola Groli - Via G. G. Morando, 20 Tel. 030 978268<br />
MACLODIO: Contessa Lorenzi - Tabaccheria Giornali - Via Roma 23<br />
MANERBIO: Donato Seniga - Tabaccheria Ricevitoria - Via xx settembre 20 - tel. 0309937626<br />
MONTICHIARI: Edicola Gaia di Borzi Enzo Alberto - Via Marconi 26°; Edicola Lorenzi Tiziana -<br />
Piazza Treccani 4; Edicola Boselli Rosanna - Via Trieste 85; Stringa Antonella – Edicola, cartolibreria,<br />
Tabaccheria – Via Mantova 157<br />
MONTIRONE: <strong>La</strong> Rivista – Rivendita Giornali di Belotti Carlo - Via Borgosatollo 9 a; Edicola 286<br />
di Magna Giuseppe<br />
ORZINUOVI: Ferri Flavio - Rivendita giornali e riviste - Piazza V. Emanuele 36; Edicola Fabio di<br />
Biatta Fabio – Piazzale Martiri di Nassiria; Capoferri Rosalinda - Giornali - Piazza V. Emanuele 24<br />
- tel. 030941670<br />
ORZIVECCHI: Ghirardi Paolo - Edicola, cartoleria - Via Santa Giulia 4 - tel.0309461315; Rivendita<br />
1 di Ferrari Dario - Via Coniolo 1a<br />
POMPIANO: <strong>La</strong> Pergamena di Zampieri Carla - Via Marconi 3 - tel. 0309460683<br />
PONCARALE: Edicola 256 - Piazza Donatori di Sangue (vicino Municipio)<br />
QUINZANO D’OGLIO: Cartolibreria Tabaccheria Edicola Massetti Luigi – P.zza Garibaldi 6;<br />
Tabaccheria Monteverdi Pierangelo – P.zza XX Settembre 3<br />
ROCCAFRANCA: Il Via Vai di Martinelli Giuseppe - Via SS. Gervasio e Protasio 51 - Tel.0307090101;<br />
Lo Scarabocchio di Baresi Diego – P.zza Europa N° 2 - Tel.0307091149<br />
S. PAOLO: Libri Colori e Fantasia di Corioni Barbara – P.zza A. Moro 8 tel. 0309979602<br />
SAN GERVASIO BRESCIANO: <strong>La</strong> Coccinella di Damiani Cristina - Via Antica Piazzola 4/5 -<br />
tel.0309934898<br />
SAN ZENO NAVIGLIO: Edicola 75 di Natali Simonetta - Piazzetta XXVIII Maggio - tel.<br />
3392026268<br />
TRAVAGLIATO: Edicolalice – Piazza Alpini 4; Cartoleria Edicola Cantoni e Busi snc – Piazza Libertà<br />
11 tel. 030661042<br />
VEROLANUOVA: Adami Primo Giuseppe - Privativa 1 e giornali - Via Garibaldi 11; Pizzamiglio<br />
Caterina - Ricevitoria, lotto 2191, tabacchi, edicola - Via Lenzi 15; L’Idea di Zanolini Antonia - Via<br />
Rovetta - 23 tel. 030931805; Tabaccheria N° 3 <strong>La</strong>ini Renata - Piazza Libertà 48 - tel.030931253<br />
COMUNI<br />
ACQUAFREDDA www.comune.acquafredda.bs.it<br />
AZZANO MELLA www.comune.azzanomella.bs.it<br />
BARBARIGA www.comune.barbariga.bs.it<br />
BASSANO BRESCIANO www.comune.bassano-bresciano.bs.it<br />
BORGO SAN GIACOMO www.comune.borgosangiacomo.bs.it<br />
BORGOSATOLLO www.comune.borgosatollo.bs.it<br />
BRANDICO www.comune.brandico.bs.it<br />
CALVISANO www.comune.calvisano.bs.it<br />
CARPENEDOLO www.comune.carpenedolo.bs.it<br />
CASTELCOVATI www.comune.castelcovati.bs.it<br />
CASTENEDOLO www.comune.castenedolo.bs.it<br />
CASTREZZATO www.comunecastrezzato.it<br />
CIGOLE: www.comune.cigole.bs.it<br />
COMEZZANO-CIZZAGO www.comune.comezzanocizzago.bs.it<br />
FIESSE www.comune.fiesse.bs.it<br />
GAMBARA www.comune.gambara.bs.it<br />
GHEDI www.comune.ghedi.brescia.it<br />
GOTTOLENGO www.gottolengo.com<br />
ISORELLA www.comune.isorella.bs.it<br />
LENO www.comune.leno.bs.it<br />
LOGRATO www.comune.lograto.bs.it<br />
LONGHENA www.comune.longhena.bs.it<br />
MACLODIO www.comune.maclodio.bs.it<br />
MAIRANO www.comunedimairano.it<br />
MANERBIO www.comune.manerbio.bs.it<br />
MILZANO www.comune.milzano.bs.it<br />
MONTICHIARI www.comune.montichiari.bs.it<br />
MONTIRONE www.comune.montirone.bs.it<br />
OFFLAGA www.comune.offlaga.bs.it<br />
ORZINUOVI www.comune.orzinuovi.bs.it<br />
ORZIVECCHI www.comune.orzivecchi.bs.it<br />
PAVONE MELLA www.comune.pavone-<strong>del</strong>-mella.bs.it<br />
POMPIANO www.comune.pompiano.brescia.it<br />
PONTEVICO www.pontevico.it<br />
PRALBOINO www.comune.pralboino.bs.it<br />
QUINZANO D’OGLIO www.quinzano.it<br />
REMEDELLO www.comune.reme<strong>del</strong>lo.bs.it<br />
ROCCAFRANCA www.comune.roccafranca.bs.it<br />
RUDIANO www.comune.rudiano.bs.it<br />
SAN GERVASIO BRESCIANO www.comune.sangervasiobresciano.bs.it<br />
SAN PAOLO www.comune.sanpaolo.bs.it<br />
SENIGA www.comune.seniga.bs.it<br />
TRENZANO www.comune.trenzano.bs.it<br />
URAGO D’OGLIO www.comune.uragodoglio.bs.it<br />
VEROLANUOVA www.comune.verolanuova.bs.it<br />
VEROLAVECCHIA www.comune.verolavecchia.bs.it<br />
VILLACHIARA www.comune.villachiara.bs.it<br />
VISANO www.comune.visano.bs.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong><br />
<strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
DISTRETTI SANITARI<br />
EMERGENZA<br />
ANNO II<br />
NUMERO 3 - MARZO 2011<br />
Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales<br />
Registrazione <strong>del</strong> Tribunale n. 20/2010 <strong>del</strong> 24-05-2010<br />
Direttore responsabile: Adriano Bianchi<br />
Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia<br />
tel.: 03044250 - fax: 0303757897<br />
e-mail: bassabrescianavocemedia.it<br />
Pubblicità: <strong>Voce</strong> Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia<br />
Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketingvocemedia.it<br />
Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via <strong>del</strong>l'Industria, 52<br />
25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566<br />
Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti<br />
OSPEDALE DI MANERBIO<br />
Via G.Marconi, 7, telefono 030/99291<br />
OSPEDALE DI LENO<br />
Piazza Donatori di sangue, 1, Telefono<br />
030/90371<br />
OSPEDALE DI MONTICHIARI<br />
Via Ciotti, 154, Telefono 030/99631<br />
OSPEDALE DI ORZINUOVI<br />
Via Crispi,2, Telefono 030/99441<br />
118 (Emergenza sanitaria)<br />
112 (Carabinieri)<br />
113 (Polizia)<br />
115 (Vigili <strong>del</strong> Fuoco)<br />
117 (Guardia di Finanza)<br />
1515 (Corpo Forestale)
E-mail:<br />
bassabresciana@vocemedia.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
marzo 2011<br />
31<br />
ORARI <strong>del</strong>le SANTE MESSE (Prefestive e Festive)<br />
ORARI SANTE MESSE<br />
ACQUALUNGA S. Maria Maddalena: Festivo 10<br />
ALFIANELLO Ss. Ippolito e Cassiano: Pref.18.30;<br />
fest. 8-10.30-18.30<br />
AZZANO MELLA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: ore<br />
18.00; Festivo 7.30-10-18.30<br />
BAGNOLO MELLA Visitazione Maria Vergine:<br />
18.30; Festivo: 7.30-9-10-11.30-18.30<br />
BARBARIGA S. Vito, Modesto e Crescenzia: Prefestivo:<br />
18.30; Festivo: 7 – 10.30 – 18.30<br />
BARGNANO S. Pancrazio: Prefestivo 19.00; Festivo 10<br />
BASSANO BRESCIANO S. Michele Arcangelo: Prefestivo<br />
18; Festivo: 8 – 10 – 18<br />
BORGO PONCARALE Purificazione di Maria Vergine:<br />
Festivo: 10 - 18<br />
BORGO SAN GIACOMO S. Giacomo maggiore:<br />
Prefestivo 18.00; Festivo 7.30-9.30-11.00-18.00<br />
BORGOSATOLLO S. Maria Annunciata: Prefestivo:<br />
19; Festivo: 7 – 8.30 – 9.45 – 11 – 18.30<br />
BRANDICO S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00;<br />
Festivo: 8 – 10.30 – 18<br />
CADIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 19.30;<br />
Prefestivo 10.30 - 18<br />
CALVISANO S. Silvestro: Prefestivo: 18.30; Festivo:<br />
8 – 10 – 11 – 18.30<br />
CAPRIANO DEL COLLE S. Michele Arcangelo: Festivo<br />
10.30 – 18.30<br />
CARPENEDOLO S. Giovanni Battista: Prefestivo:<br />
18.; Festivo: 7.15-8.30-9.45-11-15.30-18<br />
CASTELCOVATI S. Antonio Abate: Prefestivo 18.30;<br />
Festivo 7-8-9.30-11-18.30<br />
CASTENEDOLO S.Bartolomeo Apostolo: Prefestivo<br />
19; Festivo 7 – 9 – 10 – 11 – 18<br />
CASTREZZATO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Festivo:<br />
8-9.30-11-18<br />
CIGOLE S.Martino: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 –<br />
10.30<br />
CIZZAGO S. Cuore di Gesù e S. Giorgio: Prefestivo<br />
18; Festivo 8 - 10.30 – 18<br />
COMELLA S. Maria Annunciata: Festivo 16<br />
COMEZZANO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo 18;<br />
Festivo 8 - 10 – 18.30<br />
CORTICELLE PIEVE S. Giacomo: Prefestivo 18; Festivo<br />
10 - 17<br />
CREMEZZANO S. Giorgio: Prefestivo 20; Festivo<br />
8.30 – 11 – 18<br />
DELLO Giorgio: Prefestivo 19; Festivo 8 – 11 – 19<br />
FARFENGO S. Martino: Prefestivo 18; Festivo 10<br />
FENILI BELASI Ss. Trinità: Prefestivo 18; Festivo 8<br />
– 11 – 18<br />
FLERO Conversione di S.Paolo: Prefestivo: 18; Festivo:<br />
7.30 – 8.45 – 10 – 11.15 – 18<br />
FRONTIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 18;<br />
Festivo 11 – 18<br />
GAMBARA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30;<br />
Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30<br />
GHEDI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30; Festivo:<br />
7.30 – 9 – 10 - 11 – 18.30<br />
GOTTOLENGO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 20.30;<br />
Festivo 8 – 9.30 – 11 - 18<br />
ISORELLA S. Maria Annuciata: Prefestivo: 18.30;<br />
Festivo: 7.30 – 10 – 18.30<br />
LENO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18.30; Festivo:<br />
7.30 – 9 – 10 – 11 – 18.30<br />
LOGRATO Ognissanti: Prefestivo 18; Festivo 7.30 –<br />
9.30 - 11 – 18<br />
LUDRIANO S. Filastio: Prefestivo 18.30; Festivo 8 –<br />
11 – 18.30<br />
MACLODIO S. Zenone: Festivo: 8 – 10.30 – 18<br />
MAIRANO S. Andrea apostolo: Prefestivo: 18.30;<br />
Festivo: 8.30 – 11 – 18.30<br />
MANERBIO S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7<br />
– 8.30 – 10 - 11.15 - 18.30<br />
MEZZANE DI CALVISANO S. Maria Nascente: Festivo:<br />
7.30 - 10.30 . 18<br />
MILZANELLO S. Michele Arcangelo: Prefestivo:<br />
18; Festivo 7.30 - 10.30 - 18<br />
MILZANO S. Biagio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 10<br />
– 18<br />
MONTICHIARI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30;<br />
Festivo: 7 – 8.30 – 10 – 11 – 18.30<br />
MONTIRONE S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo:<br />
7.30 – 9.30 – 11 – 18.30<br />
NOVAGLI S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo:<br />
7.30 – 9.30 - 11.15 – 18.30<br />
OFFLAGA S. Imerio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 11<br />
ORZINUOVI S.Maria Assunta: Prefestivo: 18; Festivo:<br />
7 - 8.30 - 9.45 - 11 - 17 - 18<br />
ORZIVECCHI Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Festivo:<br />
7.30 – 10.30 – 18<br />
PADERNELLO S. Maria di Valverde: Festivo 18<br />
PAVONE MELLA S. Benedetto Abate: Prefestivo:<br />
18; Festivo: 8 – 10 – 18<br />
POMPIANO S. Andrea Apostolo: Prefestivo 18; Festivo:<br />
8 – 9.30 – 11 – 18<br />
PONCARALE Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo:<br />
18; Festivo 9 – 10.30<br />
PONTEVICO Ss. Tommaso ed Andrea Apostoli:<br />
Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 9.30 11 - 18<br />
PORZANO S. Martino: Prefestivo: 18.30; Festivo 8<br />
– 10.30 – 18.30<br />
PRALBOINO S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 17.30;<br />
Festivo 8 – 10 – 17.30<br />
QUINZANO D’OGLIO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo<br />
18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30<br />
REMEDELLO SOPRA S. Lorenzo: Prefestivo 18.30;<br />
Festivo: 8 – 10.30 – 18.30<br />
ROCCAFRANCA Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo:<br />
18.30; Festivo: 8 - 10 - 18.30<br />
RUDIANO Natività di Maria Vergine: Prefestivo<br />
18; Festivo 7.30 – 8.30 – 9.30 – 10.45 – 18<br />
SAN GERVASIO BRESCIANO Ss. Gervasio e Protasio:<br />
Prefestivo: 18.30, Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30<br />
SAN PAOLO S. Paolo Apostolo: Prefestivo: 19; Festivo:<br />
7.30 – 10.30 – 18.30<br />
SCARPIZZOLO S. Zenone: Prefestivo: 18; Festivo<br />
9.30<br />
SENIGA S. Vitale: Prefestivo: 18; Festivo 8 – 10.45<br />
TRENZANO S. Maria Assunta: Prefestivo 18; Festivo<br />
8 – 9.30 – 11 – 18<br />
URAGO D’OGLIO S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo<br />
7.30 – 9.30 – 11 –18<br />
VEROLANUOVA S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo:<br />
7.30 – 9.30 – 11 – 18<br />
VEROLAVECCHIA Ss. Pietro e Paolo Apostoli:<br />
Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18<br />
VIGHIZZOLO S. Giovanni Evangelista: Prefestivo:<br />
19; Festivo 8 – 10 – 18<br />
VILLACHIARA S. Chiara: Prefestivo: 18; Festivo 11<br />
- 18<br />
VISANO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Festivo:<br />
7.30 – 10.30 – 18.30<br />
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