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E-ma<strong>il</strong>:<br />
franciacortavoceme<strong>di</strong>a.it<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Franciacorta<br />
gennaio 2012<br />
9<br />
Franciacorta<br />
Rovato, premiati due commercianti<br />
Ci sono anche due storici negozi rovatesi fra i commercianti ultracentenari premiati<br />
alla Camera <strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> Brescia, “Marmi Grassi” e “Fotografia Marini”.<br />
<strong>La</strong> Fotografia Marini <strong>di</strong> piazza Giuseppe Garibal<strong>di</strong> fu fondata nel 1898 e<br />
ancora oggi è un punto <strong>di</strong> riferimento per gli appassionati <strong>di</strong> scatti <strong>di</strong> tutta la<br />
Franciacorta. Ad<strong>di</strong>rittura al 1815 risale Marmi Grassi <strong>di</strong> via Goffredo Mameli. A<br />
ritirare i premi sono stati i titolari, Marino Marini e Pierluigi Grassi. Felicitazioni<br />
e l’augurio <strong>di</strong> proseguire l’attività anche per <strong>il</strong> prossimo secolo sono arrivati dal<br />
Comune e dai commercianti <strong>del</strong>la capitale <strong>del</strong>la Franciacorta, sod<strong>di</strong>sfatti <strong>del</strong> riconoscimento<br />
che gratifica l’intera categoria degli esercenti rovatesi.<br />
Cazzago . A <strong>di</strong>cembre ha chiuso i battenti dopo 55 anni <strong>di</strong> attività lo storico titolare <strong>di</strong> bottega <strong>del</strong> paese<br />
In pensione Giacomo Bonetti,<br />
l’ultimo barbiere franciacortino<br />
possono mancare in un negozio <strong>del</strong><br />
genere. Di fatti se ne sono commentati<br />
davvero tanti, nei locali curati da<br />
Giacomo Bonetti: “Sono nato a Cazzago<br />
nel 1945 – <strong>di</strong>ce <strong>il</strong> signor Giacomo<br />
– e ho imparato <strong>il</strong> mestiere pres<strong>di</strong><br />
Daniele Piacentini<br />
Il barbiere <strong>di</strong> Cazzago ha chiuso<br />
i battenti. Giacomo Bonetti, classe<br />
1945, con l’inizio <strong>del</strong> 2012 ha deciso<br />
<strong>di</strong> chiudere una carriera pluridecennale,<br />
55 anni <strong>di</strong> attività. A convincerlo<br />
a mettere da parte forbici, pennello e<br />
lozioni varie non è stata la stanchezza<br />
o la mancanza <strong>di</strong> passione, ma la<br />
<strong>di</strong>fficoltà sempre maggiore per molti<br />
negozi storici, fam<strong>il</strong>iari o <strong>di</strong> quartiere<br />
nel riuscire a <strong>di</strong>stricarsi fra regimi fiscali<br />
pensati più per le nuove tipologie<br />
<strong>di</strong> esercizi multiaccessoriati che<br />
per le botteghe <strong>di</strong> paese.<br />
Troppo <strong>il</strong> tempo e l’impegno da dover<br />
de<strong>di</strong>care a carte, moduli e scartoffie<br />
per chi ha iniziato a <strong>di</strong>stricarsi<br />
fra barba, baffi e capelli a metà degli<br />
anni Cinquanta. Con un f<strong>il</strong>o <strong>di</strong> rammarico,<br />
ma anche tanto orgoglio e<br />
l’ammirazione <strong>di</strong> decine <strong>di</strong> cazzaghesi,<br />
Giacomo Bonetti ha deciso così <strong>di</strong><br />
andare in pensione. Fra un taglio e<br />
una spuntatina, un gel e una rasatura,<br />
la bottega <strong>di</strong> via Calchera 12 era<br />
<strong>di</strong>ventato con <strong>il</strong> passare <strong>del</strong> tempo un<br />
Un primo piano <strong>di</strong> Giacomo Bonetti<br />
crocevia <strong>di</strong> notizie, umori, amicizie,<br />
anche <strong>di</strong>scussioni. Dallo sport alla<br />
politica, dalla chiacchiere da paese<br />
ai massimi sistemi, magari prendendo<br />
spunto dalla lettura <strong>di</strong> un articolo<br />
dei tanti quoti<strong>di</strong>ani e riviste che non<br />
so una barberia <strong>di</strong> Rovato – allora si<br />
chiamavano anche così. Avevo solo<br />
11 anni, ma quel lavoro, e quel mondo,<br />
mi sono rimasti addosso. Per questo,<br />
appena ne ho avuto la possib<strong>il</strong>ità<br />
economica e la capacità professionale,<br />
da giovincello comunque, ho deciso<br />
<strong>di</strong> tornare nel mio paese natale e <strong>di</strong><br />
aprirvi una mia attività in<strong>di</strong>pendente.<br />
Da allora, in pratica, non mi sono mai<br />
fermato .” Di negozi <strong>di</strong> quartiere – fornai,<br />
calzolai, barbieri, insomma: tutta<br />
la storia artigianale <strong>del</strong>le nostre terre<br />
– ormai ne sono rimasti pochi, tanto<br />
che in molti consideravano Giacomo<br />
uno degli ultimi “barbér” <strong>di</strong> tutta la<br />
Franciacorta. Il rammarico, quin<strong>di</strong>,<br />
c’è, nella voce e nelle parole. Rimangono<br />
però i tanti attestati <strong>di</strong> stima ricevuti<br />
in questi giorni e le richieste<br />
<strong>di</strong> rialzare la saracinesca, foss’anche<br />
per un’ultima spuntatina. Ma ormai<br />
la via è tracciata, la scelta presa. Il signor<br />
Giacomo, ora, ha più tempo per<br />
le passioni <strong>di</strong> una vita: la famiglia, la<br />
musica con la lunga permanenza nella<br />
banda, <strong>il</strong> volontariato all’oratorio.<br />
E anche questo, a ben vedere, è un<br />
impegno che non rimarrà nascosto<br />
agli occhi <strong>del</strong>la comunità cazzaghese.<br />
Erbusco. Alberto Foresti e Simone Masina viticoltori in quel <strong>di</strong> Adro con la neonata “Pian <strong>del</strong> Maggio”<br />
<strong>La</strong> frizzante idea impren<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong> due giovani under 30<br />
<strong>La</strong> crisi non ferma gli audaci, se<br />
hanno entusiasmo, capacità e testa<br />
sulle spalle. In un momento <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e<br />
per l’economia due under 30 hanno<br />
deciso <strong>di</strong> scommettere sul proprio futuro.<br />
Una cantina nel cuore <strong>del</strong>le bollicine:<br />
una bella storia da raccontare<br />
e una sfida forte da affrontare, ogni<br />
giorno, con impegno e fiducia. Loro<br />
sono erbuschesi e si chiamano Alberto<br />
Foresti, 28 anni, e Simone Masina, 29.<br />
Due giovani produttori franciacortini,<br />
con la passione per le bollicine <strong>di</strong> qualità,<br />
che grazie alla loro amicizia e alla<br />
loro sinergia iniziano a sperimentare e<br />
vivere <strong>il</strong> magico mondo <strong>del</strong>la Franciacorta.<br />
<strong>La</strong> passione per vino e <strong>di</strong>ntorni<br />
inizia presto: nel 2006 i due danno vita<br />
ad Assogesta. In questi primi anni<br />
preparatori la sede era situata a Monticello<br />
<strong>di</strong> Sale <strong>di</strong> Gussago. <strong>La</strong> collina è<br />
sovrastata dalla chiesa <strong>di</strong> Santo Stefano<br />
e, da secoli, <strong>il</strong> Monticello viene considerato<br />
come uno dei luoghi migliori<br />
per poter effettuare la coltura <strong>del</strong>la<br />
vite. Da pochi mesi, la decisione <strong>di</strong> fare<br />
<strong>il</strong> salto <strong>di</strong> qualità: l’azienda cambia<br />
nome, <strong>di</strong>ventando Pian <strong>del</strong> Maggio. Si<br />
lascia Gussago per tornare vicino casa,<br />
in via Valli ad Adro. “Il nostro obiettivo<br />
– <strong>di</strong>cono i due giovani – è trasformare<br />
Pian <strong>del</strong> Maggio in un luogo dove è<br />
possib<strong>il</strong>e accogliere avventurieri che,<br />
girando per la Franciacorta, abbiano<br />
voglia <strong>di</strong> fare una visita in cantina e assaggiare<br />
i prodotti <strong>del</strong>la terra”. (d.p.)