2009 numero 1 - LEGA NAVALE ITALIANA sezione di GRADO
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Cambia il Regolamen<br />
A partire dal primo gennaio<br />
<strong>2009</strong> è entrato in vigore il nuovo<br />
Regolamento <strong>di</strong> Regata: una<br />
riscrittura esemplificativa che<br />
propone alcuni cambiamenti<br />
e mo<strong>di</strong>fiche importanti. La<br />
riforma più evidente riguarda<br />
le regole 18 e 19 (passaggio <strong>di</strong><br />
boe ed ostacoli) a favore <strong>di</strong> una<br />
maggiore chiarezza interpretativa<br />
che, a causa della <strong>di</strong>fficoltà degli<br />
enunciati, spesso lasciava a<strong>di</strong>to a<br />
un vasto raggio <strong>di</strong> interpretazioni.<br />
Ma an<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne. Viene a<br />
mo<strong>di</strong>ficarsi il concetto <strong>di</strong> libero<br />
dalla poppa, libero dalla prua<br />
ingaggio: “Una barca è libera<br />
dalla poppa <strong>di</strong> un’altra quando<br />
il suo scafo ed attrezzatura in<br />
posizione normale sono <strong>di</strong>etro<br />
una linea perpen<strong>di</strong>colare all’asse<br />
dello scafo passante per il punto<br />
più a poppavia dello scafo<br />
e dell’attrezzatura dell’altra<br />
imbarcazione in posizione<br />
normale. L’altra barca è libera dalla<br />
prua. Esse sono ingaggiate quando<br />
nessuna delle due è libera dalla<br />
poppa. Tuttavia esse sono anche<br />
ingaggiate quando una barca tra<br />
<strong>di</strong> loro ingaggia entrambe. Questi<br />
termini si applicano sempre a<br />
barche sulle stesse mure. Non<br />
si applicano a barche su mure<br />
opposte salvo che si applichi<br />
la regola 18 o che entrambe le<br />
barche stiano navigando oltre<br />
novanta gra<strong>di</strong> dal vento reale”.<br />
Il cambiamento è notevole e si<br />
collega al nuovo testo della regola<br />
18. Ulteriori mo<strong>di</strong>fiche riguardano<br />
lo spazio alla boa e la zona, con<br />
il primo si identifica lo “Spazio<br />
necessario per navigare verso la<br />
boa e poi lo spazio per seguire<br />
la propria giusta rotta mentre<br />
si trova alla boa. Comunque<br />
spazio alla boa non include lo<br />
spazio per virare a meno che la<br />
barca sia ingaggiata sopravvento e<br />
all’interno della barca obbligata<br />
a dare spazio alla boa”. Con la<br />
seconda si definisce zona come<br />
“L’area attorno alla boa entro una<br />
<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tre lunghezze <strong>di</strong> scafo<br />
della barca ad essa più vicina.<br />
Una barca si trova nella zona<br />
quando qualsiasi parte del suo<br />
scafo è nella zona”. Procedendo<br />
si nota come la regola 17.2 sia<br />
stata cancellata a causa della sua<br />
inutilizzazione. Ma la vera novità<br />
riguarda, come si <strong>di</strong>ceva, la regola<br />
18. Scompare il concetto <strong>di</strong> “In<br />
procinto <strong>di</strong> girare la boa”: si parla<br />
<strong>di</strong> regola 18 quando almeno una<br />
barca si trova all’interno della<br />
zona (quin<strong>di</strong> tre lunghezze <strong>di</strong><br />
scafo). La novità riguarda anche il<br />
fatto che le tre lunghezze in realtà<br />
siano “elastiche” potendo variare,<br />
secondo le istruzioni <strong>di</strong> Regata,<br />
lega navale italiana - 19