2009 numero 1 - LEGA NAVALE ITALIANA sezione di GRADO

More documents

Recommendations

Info

Corso Optimist settimanale Quando: primo corso 15 giugno, ultimo corso 24 agosto. Per chi: bambini/ragazzi dai 6 ai 14 anni. Numero di partecipanti per corso: 10. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 pranzo incluso. Imbarcazioni: singole tipo Optimist. Corso Ragazzi settimanale Quando: primo corso 6 luglio, ultimo corso 10 agosto. Per chi: bambini/ragazzi dai 14 ai 19 anni. Numero di partecipanti per corso: 10. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 pranzo incluso. Imbarcazioni: derive doppie tipo 420, collettive tipo FIV555, Tridenti. Corso Adulti week-end Quando: a partire dal mese di maggio su richiesta. Per chi: maggiori di 19 anni. Numero di partecipanti: almeno 5. Orario: due week-end consecutivi, sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00 pranzo escluso. Imbarcazioni: derive doppie tipo 420, collettive tipo FIV555, Tridenti. 12 - lega navale italiana
Storia della navi Quando i trabaccoli solca Non più di un secolo fa, l’Alto Adriatico era frequentato da un gran numero di piccole imbarcazioni da trasporto che, al massimo del carico, navigavano emergendo dall’acqua appena 50 cm. Tra queste navi, spiccava per efficienza e capienza, il trabaccolo da trasporto. Dotato di un unico ponte senza sovrastrutture, con due alberi e un’ampia prua caratterizzata dalla presenza di fori simili a occhi, il trabaccolo fu a lungo il simbolo stesso della navigazione adriatica, indicando con il suo nome una delle due vele issate a sinistra dell’albero di maestra e a destra del trinchetto. Semplice nelle sue linee, poteva considerarsi una vera e propria nave per le possibilità che offriva: agile nelle manovre nei porti, sicura nell’affrontare il mare (lo Stato della Chiesa utilizzò proprio i trabaccoli come guardacoste), capiente nel trasporto potendo caricare di tutto: carbone, legna, pietre, ghiaia, sabbia, cocomeri, farina, cemento e botti di vino. Fu a lungo signore incontrastato del trasporto, fino a quando non fu sostituito dalla goletta, “giunta da altri mari per tentare di ridare vita alla navigazione a vela destinata ormai a cedere il passo al motore a combustione interna e al trasporto su strada”. Al centro di un’incessante attività di carico e scarico, i trabaccoli erano in grado di addentrarsi, grazie al loro pescaggio, nei canali della Bassa Friulana e del litorale Veneto. Non particolarmente veloci, ma robusti e capaci, erano condotti da pochi uomini esperti tanto nella navigazione marina che in quella lagunare. Erano caratterizzati da una robusta ruota di prua un po’ rientrante, con mascone rigonfio. La poppa era quasi perpendicolare e munita di timone a calumo, cioè con pala più profonda della chiglia, che un paranco poteva sollevare in caso di bisogno. L’armo velico era costituito da un grande fiocco (polaccone), con asta mobile e due alberi fissi alzanti ciascuno una vela al terzo, munita di pennone anche lungo il lato inferiore. Per adeguarsi ai tempi anche il trabaccolo aveva imbarcato, attorno agli anni Venti, i primi motori economici a basso numero di giri. Lo scafo era dipinto con colori diversi, la caratteristica saliente era però la prua, che nella parte interna lega navale italiana - 13
Page 1 and 2: RIVISTA NAUTICA - ANNO 0 - NUMERO 0
Page 3 and 4: LEGA NAVALE ITALIANA SEZIONE DI GRA
Page 5 and 6: lega navale italiana - 5
Page 7 and 8: Assemblea ordinaria dei 13 luglio 2
Page 9 and 10: L’attività sportiva della Lega t
Page 11: Scuola di vela LNI Grado Imparare a
Page 15 and 16: «E ‘ndéveno cussì le vele al v
Page 17 and 18: Tabella riepilogativa delle dotazio
Page 19 and 20: Cambia il Regolamen A partire dal p
Page 21 and 22: SEGNALI DI REGATA Il significato de
Page 23 and 24: Se le cime si strecciano… Per evi
Page 25 and 26: A vele spiegate, GRAISANA 2009 lega
Page 27 and 28: lega navale italiana - 27

2009 numero 1 - LEGA NAVALE ITALIANA sezione di GRADO

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?